Le EoI (Expression of Interest) presentate al terzo bando del Programma Spazio Alpino

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Le EoI (Expression of Interest) presentate al terzo bando del Programma Spazio Alpino"

Transcript

1 ACP Alpine Contact Point ITALIA DG Territorio e Urbanistica Via Sassetti, 32/ Milano Tel Fax spazio_alpino@regione.lombardia.it Web: BLOG: spazioalpino.wordpress.com Newsletter Italia n 4 - ottobre 2010 In Evidenza : o Le EoI presentate al terzo bando chiusosi il 15 ottobre o Cosa succede ora? Il percorso di valutazione ole Macroregioni queste sconosciute o Grande affluenza ai seminari Infoday di Trento, Aosta e Milano e per quello dedicato ai controllori di primo livello di ottobre. Le EoI (Expression of Interest) presentate al terzo bando del Programma Spazio Alpino Si è chiuso ufficialmente alle ore 12 del 15 ottobre il terzo bando del Programma Spazio Alpino. In totale sono 82 le proposte di idee progettuali pervenute, suddivise come di seguito riportato sulle 3 Priorità del programma Operativo: Priorità 1 Competitività e attrattività EoI pervenute 41 Priorità 2 Accessibilità e connettività EoI pervenute19 Priorità 3 Ambiente e prevenzione dei rischi EoI pervenute 22 Il numero complessivo di partner nazionali è 312, così suddivisi: PPs Italiani partecipanti Regione Valle d'aosta Regione Veneto Regione Piemonte Regione Liguria Regione Lombardia Provincia Autonoma di Trento Provincia Autonoma di Bolzano Regione Friuli Venezia Giulia ALTRO

2 I potenziali capofila italiani sono 54: Lead Partner Italiani Regione Valle d'aosta Regione Veneto Regione Pimonte Regione Liguria Regione Lombardia Provincia Autonoma Trento Provincia Autonoma Bolzano Friuli Venezia Giulia ALTRO LP Nelle call precedenti erano state presentate per il primo step rispettivamente 136 EoI nella prima call e 65 nella seconda. Cosa succede ora? Il percorso di valutazione In questi giorni di grande fermento, continua il processo di valutazione delle EoI presentate. Ciascuno dei National Contact Point (per l Italia attraverso il Comitato Nazionale), sta esprimendo il proprio parere in merito ai singoli progetti. Questi verranno poi discussi congiuntamente con gli altri ACP ed il segretariato tecnico il quale provvederà a raccogliere tali valutazioni, a elaborarle e completarle con il proprio giudizio. Il documento finale, stilato dal JTS, verrà poi sottoposto al parere della Task Force che si riunirà nelle giornate del 14 e 15 dicembre. Sarà infine l Autorità di Gestione a comunicare a ciascun proponete, tramite lettera ufficiale, l esito di questa prima fase di valutazione e a dare istruzione a coloro che hanno superato il primo step circa le proceedure di compilazione e presentazione dell Application Form. La finestra temporale di presentazione delle Application Form è fissata nel periodo 17 dicembre febbraio 2011.

3 Le Macroregioni queste sconosciute dii Rossella Rusca - Ministero dello Sviluppo Economico - DSCE Nel 2009 il Consiglio europeo ha adottato una strategia dell UE per la regione del Mar Baltico e ha avviato la predisposizione di una strategia UE per la macroregione del Danubio. La comparsa di questo nuovo strumento comunitario di programmazione integrata dello sviluppo regionale ha suscitato un vivo interesse nei territori: si vanno moltiplicando le proposte e le suggestioni che riguardano lo sviluppo di possibili macroregioni europee. Dove nasce e come si spiega tanto interesse? Da un lato, il concetto di strategia macroregionale fa riferimento a concetti tipici della politica di coesione (approccio integrato), che sono, fra l altro, da diversi anni alla base del modo in cui si attua in Italia la politica di coesione, e può considerarsi una evoluzione rilevante del contesto di cooperazione già attuato attraverso strumenti comunitari, come ad esempio la componente transnazionale nell ambito della cooperazione territoriale europea finanziata dalla politica di coesione. Dall altro, enfatizza alcuni elementi innovativi, legati ai recenti sviluppi che hanno portato a far emergere il concetto di coesione territoriale, come l enfasi su aree funzionali o pertinenti di intervento (definite dal merito delle questioni da affrontare anziché da confini amministrativi). In aggiunta, sul piano della governance degli strumenti disponibili, alla tipica organizzazione multi-livello (comprendente livello comunitario, nazionale, regionale e locale) si aggiunge un livello comprendente gruppi di Stati Membri, che decidono di orientare l impiego di strumenti comunitari coerentemente con la necessità di affrontare più efficacemente alcuni temi specifici in cui l interdipendenza risulta un fattore rilevante ai fini del successo della strategia comune condivisa. Al cuore di questo nuovo strumento sta l idea di concentrare sufficiente massa critica e volontà d intervento intorno a temi centrali e indispensabili per tutti i partner dell area interessata, al fine di conseguire obiettivi altrimenti irraggiungibili. Questo si sostanzia nell individuazione di una idea-forza per lo sviluppo di una macroregione: nel caso del Baltico questa è stata individuata nell esigenza di porre rimedio al degrado dell ambiente marino. Chi opera nell ambito dei programmi di cooperazione territoriale, specialmente quelli transnazionali, ha vissuto spesso la difficoltà di individuare progetti concreti per lo sviluppo economico, sociale e territoriale di un area che ha una sua intrinseca dimensione sovranazionale, ma non è supportata da una robusta strategia di riferimento, condivisa e riconosciuta da tutti i paesi che partecipano ai programmi. Ben venga quindi la possibilità di fare ricorso, laddove è veramente utile, a un nuovo strumento di programmazione integrata dello sviluppo territoriale, che aiuti a concentrare l azione comunitaria e nazionale su poche e chiare priorità tematiche e assicuri risultati concreti di miglioramento della qualità della vita dei cittadini e della competitività dei territori.

4 Attenzione, però: non tutti gli strumenti funzionano in maniera appropriata dappertutto. A volte, l idea di individuare una macroregione corrisponde a finalità nobili, ma diverse da quelle dello sviluppo territoriale integrato. Nel dibattito europeo manca sinora una limpida visione, da parte delle Istituzioni comunitarie, della natura e dei fondamenti metodologici che sostanziano questo nuovo strumento: la cacofonia di pareri, proposte, suggestioni, pressioni, in favore di questo o quel territorio, a supporto di finalità o di ambizioni politiche generiche, in mancanza di robuste valutazioni di supporto alla definizione delle aree geografiche appropriate e alla individuazione dei concreti obiettivi perseguibili rischia di deteriorare anzitempo lo strumento delle strategie macroregionali. Il Consiglio europeo ha dato, tuttavia, una indicazione netta e robusta su come debbano essere inquadrate le strategie macroregionali nel novero dell azione comunitaria, dichiarando cosa le strategie macroregionali non debbono generare: no a nuove istituzioni, no a nuove norme, no a nuove fonti finanziarie, i famosi tre no che alcuni percepiscono come una frustrazione, mentre si tratta di un richiamo forte alla natura di strumento di coordinamento delle politiche e delle azioni comunitarie e nazionali che interessano un territorio, per rafforzarne l efficacia e l impatto. E imminente la pubblicazione della Quinta Relazione sulla coesione, che presenterà gli orientamenti della Commissione per la nuova politica di coesione dopo il 2013, mentre è attesa nei prossimi mesi una relazione specifica sull attuazione della Strategia UE per la regione del Mar Baltico: sapremo presto, quindi, se e come la Commissione europea vede lo strumento delle strategie europee macroregionali nel complesso sistema della multilevel governance che attua la politica comunitaria di coesione. La politica di coesione è, infatti, il riferimento principale per le strategie macroregionali: seppure strategie riguardanti ampie regioni europee sono nate anche nell ambito della politica marittima integrata o nel contesto di concertazioni intergovernative con ampie finalità politiche, è la politica di coesione l unica politica comunitaria che incarna la dimensione territoriale e integrata dello sviluppo e persegue nei territori i grandi obiettivi fissati per lo sviluppo dell Unione Europea, come quelli ora adottati dalla Strategia Europa 2020, con l approccio intersettoriale e partenariale che è le è connaturato. Il Commissario europeo per la politica regionale Johannes Hahn ha deciso di guardare con attenzione ai risultati concreti delle esperienze in corso, prima di pronunciarsi sulla validità delle strategie UE macroregionali come strumento di sviluppo territoriale integrato.

5 Tutte le politiche settoriali comunitarie e nazionali possono e debbono contribuire all attuazione delle strategie per lo sviluppo di macroregioni dell Unione Europea, ma questo strumento poggia in primo luogo sull utilizzo dei Fondi strutturali e a finalità strutturale, come è evidente anche dalla lettura del Piano di azione per la Strategia UE per la regione del Baltico, diventando quindi un elemento di potenziale riferimento, ma anche di potenziale condizionamento per la politica comunitaria di coesione e per le politiche regionali nazionali. Non vi è dubbio, infatti, che le strategie europee macroregionali possano rappresentare uno strumento a sostegno dell efficacia della politica regionale, consentendo agli attori regionali e locali di affrontare insieme temi strategici altrimenti non risolvibili, in una stretta e chiara connessione con le strategie di sviluppo nazionali e regionali e attraverso un più forte coordinamento delle politiche comunitarie e nazionali che agiscono su un territorio. Per questo è importante interpretare correttamente la filosofia dei tre no che il Consiglio europeo ha pronunciato, come una giusta espressione di condizionalità necessarie per assicurare che le strategie macroregionali non diventino un teorico piano di obiettivi astratti e siano, invece, uno strumento concreto che faciliti l effetto leva dei fondi comunitari e metta in sinergia le azioni e le politiche di sviluppo dei diversi paesi, per conseguire obiettivi concreti e misurabili di sviluppo di un territorio. L Italia guarda fin dall inizio con attenzione allo sviluppo delle strategie macroregionali, avendo dato un positivo e fattivo contributo in seno al Consiglio europeo, al momento dell approvazione della strategia europea per la macroregione del Mar Baltico e segnalando fin da allora che occorreva lasciare aperta la porta a tutte le altre regioni europee, affinché potessero anch esse appropriarsi di questo ulteriore strumento di sviluppo territoriale Per la sua posizione geografica e per i legami storiciculturali-economici che si sono intrecciati con i territori circostanti l Italia è naturalmente interessata dall eventuale sviluppo di strategie europee macroregionali che interessino le Alpi, l area Adriatico-ionica, il Mediterraneo. In particolare si è sinora manifestato interesse politico per lo sviluppo di una strategia europea per una macroregione che interessi l area Adriatico-Ionica, nell ambito di una strategia di sostegno all integrazione europea dei paesi dei Balcani occidentali. Ma il dibattito è aperto anche per quanto riguarda lo Spazio Alpino e il Mediterraneo, dove trova alimento specialmente nelle riflessioni in corso nell ambito dell attuazione dei programmi di cooperazione transnazionale che insistono su quelle aree. Il dibattito per quanto riguarda lo Spazio Alpino è senza dubbio interessante, sia per l ovvia natura di spazio transnazionale dell area alpina, sia per l esistenza di un quadro politico di concertazione intergovernativa, la Convenzione internazionale per la protezione delle Alpi, che ha anche costituito uno sfondo di riferimento per il programma di cooperazione transnazionale, nonchè di diversi altri contesti organizzati di collaborazione politica e istituzionale, esistenti da lungo tempo (le comunità di lavoro alpine, ad esempio) o in fieri (le proposte di Euroregioni e di GECT che interessano l area)..

6 Lo sviluppo di una strategia dell UE per la regione alpina istaurerebbe un processo comunitarizzato di collaborazione, che dovrebbe apertamente interfacciarsi con gli esistenti processi di collaborazione intergovernativa, definendo un quadro coerente d azione che elimini sovrapposizioni e duplicazioni e, invece, definisca una idea-forza di sviluppo alla quale tutti i processi di cooperazione dovrebbero ispirarsi. La pubblicazione della Quinta Relazione sulla coesione darà l avvio a una nuova fase di dialogo serrato tra Amministrazioni centrali, regionali, partenariato istituzionale ed economico-sociale, che accompagnerà la prossima negoziazione del nuovo Quadro Finanziario Pluriennale e del nuovo pacchetto dei Regolamenti per i Fondi Strutturali post Sarà quello il momento opportuno per intavolare un confronto concreto e fattuale su come questo nuovo strumento possa svilupparsi nell ambito della futura politica di coesione, assicurando in ogni caso certezza e chiarezza di regole e parità di trattamento e mantenendo, anzi favorendo, la concentrazione territoriale e tematica della politica di coesione e una riforma di questa politica che assicuri maggiore orientamento ai risultati. Validazione controllori: alcuni dati Finora sono stati validati 98 controllori, 9 richieste sono in fase di lavorazione; un beneficiario non ha ancora inviato la richiesta per la validazione del controllore di primo livello. Si ricorda che: la modulistica aggiornata è disponibile sul sito: non va trasmessa la documentazione cartacea in originale, ma l'invio è effettuato: tramite posta elettronica certificata all'indirizzo: territorio@pec.regione.lombardia.it (se il beneficiario possiede la posta elettronica certificata); in alternativa via fax al n e via posta elettronica non certificata all'indirizzo: flc_spazio_alpino@regione.lombardia.it E lì che si potrà rilevare e valutare l interesse effettivo degli attori regionali e locali verso l utilizzo di questo strumento e la volontà reale di rispettarne gli oneri e i vincoli, oltreché le opportunità: concentrazione sui pochi e soli temi adeguati a una scala territoriale siffatta, impegno concreto e convinto a operare in un regime di reale coordinamento delle politiche comunitarie e nazionali e a mobilitare per questo tutte le risorse comunitarie e nazionali disponibili, obiettivi concreti tesi a conseguire risultati misurabili, adozione di una governance multilivello e di un approccio territoriale integrato, efficace monitoraggio e valutazione dei risultati e dell impatto.

7 Infoday nazionali Grande affluenza di pubblico per i 3 Infoday nazionali dedicati alla presentazione del terzo bando di Programma!! I partecipanti sono stati complessivamente quasi 400 persone in rappresentanza di Enti pubblici, Università e Istituti di Ricerca e Privati Profit e No Profit. La prima delle 3 giornate si è svolta a luglio a TRENTO, mentre le altre due giornate si sono tenute nel mese di settembre a MILANO e AOSTA. Trento Aosta Un Infoday dedicato ai controllori, selezionati dai beneficiari, si è invece svolto il 7 ottobre a Milano presso la sede di Regione Lombardia ed ha visto la partecipazione di circa 50 persone. Durante l incontro sono stati distribuiti il nuovo manuale (aggiornamenti) e le FAQ. Milano Milano

8 Il Contact Point trasloca nella nuova sede di Regione Lombardia È già iniziato il lento trasloco delle direzioni generali nel nuovo palazzo della regione, Palazzo Lombardia. A breve arriverà anche il turno del nostro ACP, che secondo quanto stabilito, si insedierà nel nuovo ufficio entro l inizio del periodo natalizio. I recapiti telefonici e gli indirizzi mail rimarranno gli stessi. Cambierà invece l indirizzo stradale che vi comunicheremo successivamente, a trasloco ultimato. Stage di Valentina Bedogni Per chi di voi non abbia ancora avuto modo di conoscermi, colgo l occasione per presentarmi ufficialmente. Mi chiamo Valentina, sto ultimando i miei studi presso l Università Bocconi ed il 6 settembre scorso ho iniziato la mia esperienza di stage presso l ACP. Sono trascorsi ormai due mesi dal mio arrivo, due mesi intensi durante i quali ho imparato a confrontarmi con il mondo reale, quello del lavoro, conosciuto più per sentito dire che per esperienza diretta. Fabio, Cristina ed Emanuela mi hanno affiancata in questo percorso ed hanno saputo far crescere in me curiosità sulle realtà nelle quali operano, quella dell ente regionale e quella comunitaria, ed hanno cercato di trasmettermi la loro professionalità e le loro competenze. Ci tengo particolarmente a ringraziarli per l accoglienza riservatami, per la fiducia in me riposta ed il pieno coinvolgimento nelle attività d ufficio fin dai primissimi giorni, ma soprattutto per tutto ciò che mi stanno insegnando sia sul fronte professionale che relazionale. In conclusione, se dovessi scegliere tre aggettivi coi quali descrivere in breve la mia esperienza, direi: stimolante, formativa e necessaria. Un sincero grazie. Buon lavoro a tutti, Valentina Ai sensi dell'art. 29 del Dlgs. 196/2003 il titolare del trattamento dei dati personali è la Giunta Regionale della Regione Lombardia nella persona del legale rappresentante. Il responsabile del trattamento è il Direttore Generale della Direzione Generale Territorio e Urbanistica.

Esiti valutazione 1 Step

Esiti valutazione 1 Step ACP Alpine Contact Point ITALIA Newsletter Italia n 5 - dicembre 2010 In Evidenza : o Esiti valutazioni 1 Step oworkshop Cambiamenti demografici o il Blog sui controlli compie 1 anno! DG Territorio e Urbanistica

Dettagli

Spazio Alpino Italia. Newsletter n 1/2008. Gentili lettori,

Spazio Alpino Italia. Newsletter n 1/2008. Gentili lettori, Spazio Alpino DG Territorio e Urbanistica Via Sassetti, 32/2 20124 Milano HELPDESK: Lunedì Mercoledì dalle 14.30 alle 16.30 Giovedì dalle 10.30 alle 12.30 Tel. +39 02 6765 5356 fax +39 02 6765 6716 e-mail:

Dettagli

master mi Scenari e posizionamento strategico nel territorio Sistemi gestionali avanzati per territori complessi Sergio Zucchetti

master mi Scenari e posizionamento strategico nel territorio Sistemi gestionali avanzati per territori complessi Sergio Zucchetti Sistemi gestionali avanzati per territori complessi Scenari e posizionamento strategico nel territorio Sergio Zucchetti Milano 25 febbraio 2011 Finalità e ingredienti del nuovo modello di programmazione

Dettagli

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO 1 REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO Partenariato del Programma Operativo FESR Basilicata 2014-2020 (art. 5 Regolamento UE n. 1303/2/13; Regolamento Delegato (UE) n. 240/2014; D.G.R. n. 906 del 21 luglio 2014)

Dettagli

REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04)

REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04) REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04) Art. 1 Istituzione il Consiglio Comunale di San Giorgio a Cremano, riconosciuto: l importanza

Dettagli

Protocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus)

Protocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Protocollo d intesa tra Regione Toscana e Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Consolidamento e sviluppo della collaborazione per attività cooperazione internazionale nel settore dell'accesso

Dettagli

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità

Dettagli

FONDAZIONE ZANETTI ONLUS

FONDAZIONE ZANETTI ONLUS FONDAZIONE ZANETTI ONLUS LINEE GUIDA PER RICHIEDERCI UN SOSTEGNO PER IL 2016 (Le richieste devono pervenire entro e non oltre il 30 ottobre 2015) FONDAZIONE ZANETTI ONLUS Linee guida per la presentazione,

Dettagli

ASSEMBLEA GENERALE ANNUALE DEI SOCI

ASSEMBLEA GENERALE ANNUALE DEI SOCI ASSEMBLEA GENERALE ANNUALE DEI SOCI 10 GIUGNO 2011 RELAZIONE geom. MARCO DONEDA PRESIDENTE E.S.P.E. Stimati Associati e Colleghi, desidero rivolgere a tutti Voi il mio cordiale saluto. In questa relazione

Dettagli

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra Regione Campania SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA fra L Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano La Provincia di Salerno Le Comunità Montane..., La Comunità Montana..., La Comunità Montana..., Ecc

Dettagli

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia Nel mondo ci sono 150 milioni di Italici: sono i cittadini italiani d origine, gli immigrati di prima e seconda generazione, i nuovi e vecchi emigrati e i loro discendenti,

Dettagli

PROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA)

PROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA) Cilap eapn Italia PROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA) PROGRAMMA LIFELONG LEARNING GRUNDTVIG 2012 PARTENARIATO DI APPRENDIMENTO (No. 2012-1-IT2_GRU06_37625_1)

Dettagli

Protocollo d intesa per la cooperazione nello spazio Alpi-Mediterraneo*

Protocollo d intesa per la cooperazione nello spazio Alpi-Mediterraneo* Supplemento 4.2007 111 Protocollo d intesa per la cooperazione nello spazio Alpi-Mediterraneo* LA REGIONE LIGURIA, rappresentata dal Presidente Claudio BURLANDO LA REGIONE PIEMONTE, rappresentata dalla

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo

Dettagli

COMMISSIONE FORMAZIONE

COMMISSIONE FORMAZIONE COMMISSIONE FORMAZIONE ORDINE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI Componenti Barbara Giacconi Silvia Eugeni Michela Bomprezzi Orazio Coppe N. incontri 12 Obbiettivi inizi 1. Dialogo e confronto con gli iscritti.

Dettagli

RENA. Rete per l Eccellenza Nazionale

RENA. Rete per l Eccellenza Nazionale RENA Rete per l Eccellenza Nazionale Indice Il contesto e la nuova strategia. L obiettivo generale. Gli obiettivi strumentali. Le azioni specifiche. Gli obiettivi strumentali e le azioni specifiche. pag.

Dettagli

DICHIARAZIONE DI SINTESI per adozione del Documento di Piano

DICHIARAZIONE DI SINTESI per adozione del Documento di Piano Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano Piano di Governo del Territorio - PGT Valutazione Ambientale Strategica del Documento di Piano DICHIARAZIONE DI SINTESI per adozione del Documento di Piano Autorità

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 SVILUPPO LOCALE DI TIPO PARTECIPATIVO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A ottobre 2011, la Commissione europea ha adottato alcune proposte legislative per la politica di coesione 2014-2020 La presente scheda

Dettagli

IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO. Elementi essenziali di progetto. Fasi e tappe Gli Approcci

IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO. Elementi essenziali di progetto. Fasi e tappe Gli Approcci UNIVERSITA MILANO BICOCCA Corso di laurea di primo livello in servizio sociale anno accademico 2009-2010 Progettare il sociale Prof. Dario A. Colombo IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO Elementi essenziali di

Dettagli

UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA

UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO 2014-2019 STRATEGIA 5.8 PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE AVVISO PUBBLICO MANIFESTAZIONE DI INTERESSE FINALIZZATA ALL'ACQUISIZIONE DI PROPOSTE PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

PO FESR Sicilia 2007/2013 Piano di Comunicazione

PO FESR Sicilia 2007/2013 Piano di Comunicazione REPUBBLICA ITALIANA Unione Europea Regione Siciliana PRESIDENZA DIPARTIMENTO REGIONALE DELLA PROGRAMMAZIONE Area Coordinamento, Comunicazione, Assistenza tecnica UOB I - Servizi della Comunicazione PO

Dettagli

Corso Tecnico di redazione di progetti Europei

Corso Tecnico di redazione di progetti Europei Corso Tecnico di redazione di progetti Europei Politiche, programmi, bandi Dovrebbe essere innanzitutto chiaro che le risorse finanziarie messe a disposizione dal bilancio europeo attraverso i bandi servono

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2

Dettagli

Dall evidenza all azione. Politiche di governance per una scuola sana

Dall evidenza all azione. Politiche di governance per una scuola sana Dall evidenza all azione Politiche di governance per una scuola sana Un mandato impegnativo Risulta ormai evidente che per conciliare e soddisfare i bisogni di salute nel contesto scolastico, gli orientamenti

Dettagli

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

PROGETTO TAVOLO GIOVANI PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali

Dettagli

Avvio della programmazione 2007-13

Avvio della programmazione 2007-13 Avvio della programmazione 2007-13 Definizione dei criteri di selezione degli interventi per l attuazione delle strategie previste dal Programma Cagliari 9.11.2007 1 Le prossime scadenze Attività Definizione

Dettagli

in collaborazione con PROGETTO

in collaborazione con PROGETTO in collaborazione con PROGETTO Edizione 2015-2016 Introduzione La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (di seguito abbreviata in Fondazione), persona giuridica privata senza fini di lucro con piena autonomia

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

(Avvisi) PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI COMMISSIONE EUROPEA

(Avvisi) PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI COMMISSIONE EUROPEA C 333/12 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 10.12.2010 V (Avvisi) PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI COMMISSIONE EUROPEA Invito a presentare proposte EAC/57/10 Programma «Gioventù in azione» 2007-2013 (2010/C

Dettagli

Presentazione del Programma e del nuovo bando. BENEDETTA SEVI Autorità di Gestione del Programma

Presentazione del Programma e del nuovo bando. BENEDETTA SEVI Autorità di Gestione del Programma Presentazione del Programma e del nuovo bando BENEDETTA SEVI Autorità di Gestione del Programma Presentazione Programma: zone ammissibili e zone adiacenti Presentazione Programma: Assi e risorse ASSE 1

Dettagli

PROGETTO Edizione 2015-2016

PROGETTO Edizione 2015-2016 in collaborazione con PROGETTO Edizione 2015-2016 Pag. 1 di 5 Introduzione La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (di seguito abbreviata in Fondazione), persona giuridica privata senza fini di lucro

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

newsletter N.4 Dicembre 2013 Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport.

newsletter N.4 Dicembre 2013 Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport. newsletter N.4 Dicembre 2013 Questo numero è stato realizzato da: Franca Fiacco ISFOL Agenzia Nazionale LLP Programma settoriale Leonardo da Vinci Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione,

Dettagli

Social Innovation AROUND Award

Social Innovation AROUND Award Social Innovation AROUND Award Social Innovation Around Award APPuntamento e Premio dell Innovazione Sociale, quest anno alla sua prima edizione, è una iniziativa di SIS Social Innovation Society che con

Dettagli

PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016

PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016 PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016 PREMESSA A partire dal 2012 la Valsugana e Tesino e l San Lorenzo e Santa Maria della Misericordia di Borgo Valsugana, in stretta sinergia con l Comitato per

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA. Art.

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA. Art. PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA Art. 1 (Composizione) Il Comitato di Sorveglianza del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013

Dettagli

Imprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI

Imprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI Corso di Alta Formazione Imprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI Evento Finale 25 marzo 2013 -Bergamo Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni BERGAMO SVILUPPO AZIENDA

Dettagli

Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014

Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014 Direzione Generale dell Immigrazione e delle Politiche di Integrazione Divisione II Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014 A cura della

Dettagli

Autore: Luca Masi Versione: 8/3/2012. Capire le caratteristiche di un bando e valutare se preparare il progetto: appunti, domande e riflessioni.

Autore: Luca Masi Versione: 8/3/2012. Capire le caratteristiche di un bando e valutare se preparare il progetto: appunti, domande e riflessioni. LEGGERE UN BANDO DI FINANZIAMENTO PER LE ORGANIZZAZIONI NON PROFIT Capire le caratteristiche di un bando e valutare se preparare il progetto: appunti, domande e riflessioni. Data di scadenza Ho il tempo

Dettagli

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato PROTOCOLLO DI INTESA TRA l AUTORITA PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI E L AUTORITA GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO L Autorità per le garanzie

Dettagli

Progetto Scuole & CSR - 1

Progetto Scuole & CSR - 1 Progetto Scuole & CSR Con il rinnovo del Protocollo d Intesa sulla CSR, tra Regione del Veneto e Unioncamere del Veneto, siglato il 16 giugno 2009, è stata approvata, per il 2009/2010, una particolare

Dettagli

La Cooperazione allo Sviluppo: il contributo della Regione Sardegna

La Cooperazione allo Sviluppo: il contributo della Regione Sardegna Legge Regionale n. 19/96 Norme in materia di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e di collaborazione internazionale La Cooperazione allo Sviluppo: il contributo della Regione Sardegna Incontri

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio

Dettagli

L Integrazione dei Processi di Gestione delle Risorse Umane

L Integrazione dei Processi di Gestione delle Risorse Umane L Integrazione dei Processi di Gestione delle Risorse Umane 1 L integrazione dei processi della gestione delle Risorse Umane 3 2 Come i Modelli di Capacità consentono di integrare i processi? 5 pagina

Dettagli

Quarta call - Programma Spazio Alpino 2007/2013 Esiti Task Force- selezione EoI

Quarta call - Programma Spazio Alpino 2007/2013 Esiti Task Force- selezione EoI ACP Alpine Contact Point ITALIA REGIONE LOMBARDIA DG TERRITORIO E URBANISTICA Piazza Città di Lombardia, 1 20124 Milano Tel. +39 02 6765 5356 Fax +39 02 6765 6716 CONTATTI spazio_alpino@regione.lombardia.it

Dettagli

Avv. Maurizio Iorio. Aggiornamento al novembre 2013

Avv. Maurizio Iorio. Aggiornamento al novembre 2013 Avv. Maurizio Iorio Aggiornamento al novembre 2013 Domanda : Obbligo o meno per le aziende mandanti che non hanno sede in Italia di iscrivere ad ENASARCO gli agenti operanti in Italia Avendo letto un Suo

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO 1. Finalità degli interventi emblematici 2 2. Ammontare delle assegnazioni e soggetti destinatari 2 3. Aree filantropiche di pertinenza

Dettagli

Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 Azioni da adottare per il coinvolgimento del partenariato

Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 Azioni da adottare per il coinvolgimento del partenariato D I R E Z I O N E R E G I O N A L E A G R I C O L T U R A E S V I L U P P O R U R A L E, C A C C I A E P E S C A Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Programma di Sviluppo Rurale

Dettagli

Iniziative di CSR a favore delle imprese iscritte all Elenco Fornitori della Provincia di Milano

Iniziative di CSR a favore delle imprese iscritte all Elenco Fornitori della Provincia di Milano Iniziative di CSR a favore delle imprese iscritte all Elenco Fornitori della Provincia di Milano INTRODUZIONE Il ed economato (acquisti) della Provincia di Milano è impegnato da più di 6 anni per la diffusione

Dettagli

Azione 1: Partecipazione a programmi comunitari di ricerca e/o di cooperazione

Azione 1: Partecipazione a programmi comunitari di ricerca e/o di cooperazione DISCIPLINA SPECIFICA DELLE AZIONI RELATIVE AI CONTRIBUTI PER LA PROMOZIONE DELLE ATTIVITÀ INTERNAZIONALI DELL ATENEO Il presente documento detta la disciplina specifica delle seguenti azioni istituite

Dettagli

La rete per la promozione della salute in Lombardia

La rete per la promozione della salute in Lombardia La differenza che vale Gli ospedali di ANDREA: amici del bambino e della sua famiglia Bosisio Parini (LC) - 12-14 Novembre 2009 - IRCCS E. MEDEA La rete per la promozione della salute in Lombardia Giancarlo

Dettagli

CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO

CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO 1 CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO L Auto Mutuo Aiuto è una metodica semplice e spontanea, un approccio sociale, una cultura, una filosofia, sicuramente una risorsa. E un modo di trattare i problemi che ciascuno

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 22 del 20.04.2011 in vigore dal 26.05.2011 TITOLO

Dettagli

PROGETTO: TEATRO FORUM

PROGETTO: TEATRO FORUM 24 5 PROGETTO: TEATRO FORUM (per Oratori sensibili) Che cos è Il Teatro forum è un metodo e percorso formativo utilizzato spesso in situazioni di disagio socio-culturale e si propone come strumento per

Dettagli

IL SISTEMA NAZIONALE DI CONTROLLO E IL RIMBORSO DEL CO-FINANZIAMENTO NAZIONALE

IL SISTEMA NAZIONALE DI CONTROLLO E IL RIMBORSO DEL CO-FINANZIAMENTO NAZIONALE IL SISTEMA NAZIONALE DI CONTROLLO E IL RIMBORSO DEL CO-FINANZIAMENTO NAZIONALE Seminario Controlli di primo livello e certificazione delle spese Programma Sud Est Europa Bologna 5 Febbraio 2013 Antonella

Dettagli

Cesvot insieme a Crescit per promuovere il Servizio Civile Regionale nelle associazioni. SERVIZIO CIVILE

Cesvot insieme a Crescit per promuovere il Servizio Civile Regionale nelle associazioni. SERVIZIO CIVILE Cesvot insieme a Crescit per promuovere il Servizio Civile Regionale nelle associazioni. SERVIZIO CIVILE Cesvot insieme a CRESCIT per promuovere il SERVIZIO CIVILE REGIONALE nelle Associazioni foto di

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

Carta del Breakfast ClubItalia

Carta del Breakfast ClubItalia Carta del Breakfast ClubItalia Carta del Breakfast ClubItalia Art. 1 - Costituzione Il Breakfast Club Italia è una libera organizzazione che ha la finalità di contribuire, in modo attivo, al dibattito

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

organizzazioni di volontariato

organizzazioni di volontariato Il bilancio sociale per le organizzazioni di volontariato Modena, 1 Ottobre 2009 Bilancio sociale Cosa ci viene in mente? Rendere conto Perché fare un bilancio? La relazione di fiducia Ti dico chiaramente

Dettagli

Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni

Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni Fabio Ragaini, Gruppo Solidarietà Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni Quale valutazione dare

Dettagli

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione

Dettagli

NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING

NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING gno Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING COSA

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA

PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA L Università degli Studi di Ferrara (di seguito denominata brevemente Università ) Codice Fiscale

Dettagli

PROGRAMMA DI COOPERAZIONE Alpine Space Programme 2014-2020

PROGRAMMA DI COOPERAZIONE Alpine Space Programme 2014-2020 PROGRAMMA DI COOPERAZIONE Alpine Space Programme 2014-2020 La presente scheda ha lo scopo di illustrare sinteticamente i contenuti del Programma di Cooperazione per il periodo 2014-2020, approvato dalla

Dettagli

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP)

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP) PREMESSA Il Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance, per il seguito anche SMIVAP, è improntato all applicazione delle disposizioni

Dettagli

LA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2014 2020 OPPORTUNITA E SFIDE PER ROMA CAPITALE ESPERIENZE FATTE E PROSPETTIVE APERTE ROMA 14 LUGLIO 2015

LA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2014 2020 OPPORTUNITA E SFIDE PER ROMA CAPITALE ESPERIENZE FATTE E PROSPETTIVE APERTE ROMA 14 LUGLIO 2015 LA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2014 2020 OPPORTUNITA E SFIDE PER ROMA CAPITALE ESPERIENZE FATTE E PROSPETTIVE APERTE ROMA 14 LUGLIO 2015 Le opportunità: due grandi filoni diversi ma complementari I programmi

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Premessa PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Le recenti e numerose modifiche previste nell ambito del vasto progetto di riforma della P.A. impongono agli Enti Locali il controllo e la

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

IL LABORATORIO CIVICO

IL LABORATORIO CIVICO IL LABORATORIO CIVICO UNO STRUMENTO MODERNO E FUNZIONALE PER LA PARTECIPAZIONE DELLA CITTADINANZA ALLA GOVERNANCE LOCALE PRESENTAZIONE PROGETTO LABORATORIO CIVICO Mission Il Laboratorio civico è uno strumento

Dettagli

LINEE GUIDA AL MONITORAGGIO

LINEE GUIDA AL MONITORAGGIO Direzione Innovazione Ricerca e Università e Sviluppo Energetico Sostenibile Settore Sistemi informativi e Tecnologie della comunicazione POR-FESR - Programma Operativo Regionale Asse I Innovazione e transizione

Dettagli

PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA)

PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) Il presente documento descrive le modalità di coordinamento tra gestori

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

Quadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale.

Quadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale. L.R. 4/09/1997, n. 36. Pubblicata nel B.U. Liguria 17 settembre 1997, n. 16, L.R. 30/12/1998, n. 38. Pubblicata nel B.U. Liguria 20 gennaio 1999, n. 1. L.R. 4/08/2006, n. 20. Pubblicata nel B.U. Liguria

Dettagli

Presidiare una consultazione online

Presidiare una consultazione online Progetto PerformancePA Ambito A - Linea 1 - Una rete per la riforma della PA Presidiare una consultazione online Autore: Maria Antonietta Sanna Artizzu, Laura Manconi Creatore: Formez PA, Progetto Performance

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RACCONIGI

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RACCONIGI REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RACCONIGI Art. 1 Oggetto del Regolamento Il presente regolamento disciplina l attività del Comitato Unico

Dettagli

LA DOCUMENTAZIONE DELL UNIONE EUROPEA

LA DOCUMENTAZIONE DELL UNIONE EUROPEA LA DOCUMENTAZIONE DELL UNIONE EUROPEA Come ci si può documentare sull UE? Il modo più veloce per documentarsi sull UE è la consultazione del sito ufficiale dell Unione europea (http://europa.eu), dal quale

Dettagli

Piano di Sviluppo Competenze

Piano di Sviluppo Competenze Piano di Sviluppo Competenze La proprietà e i diritti d'autore di questo documento e dei suoi allegati appartengono a RES. Le informazioni in esso contenute sono strettamente confidenziali. Il documento,

Dettagli

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA Art. 1 (Composizione) Il Comitato di Sorveglianza del PSR 2007-2013 (approvato dalla Commissione

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione

Dettagli

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali VISTO il Reg. (CE) n. 1698/2005 del Consiglio del 20 settembre 2005, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e successive modificazioni; VISTO

Dettagli

Programmazione 2014-2020: le sfide per la nuova dimensione della cooperazione territoriale europea

Programmazione 2014-2020: le sfide per la nuova dimensione della cooperazione territoriale europea Programmazione 2014-2020: le sfide per la nuova dimensione della cooperazione territoriale europea Silvia Grandi Dirigente Responsabile - Servizio intese istituzionali e programmi speciali d area sigrandi@regione.emilia-romagna.it

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;

Dettagli

32 EDIZIONE 2014-2015

32 EDIZIONE 2014-2015 32 EDIZIONE 2014-2015 Il prossimo ottobre prenderà il via la diciannovesima edizione del master per capi negozio supermercati. Oramai un classico dell offerta formativa di Scuola Coop Hanno già partecipato

Dettagli

Funzioni di gestione degli interventi: esperti

Funzioni di gestione degli interventi: esperti Funzioni di gestione degli interventi: esperti Percorso dell esperto: La documentazione dell attività I soggetti che hanno il compito di programmare e attuare percorsi formativi nell ambito del piano dell

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

Cantiere formativo territoriale Associazione Intercomunali delle Valli delle Dolomiti friulane verso l Unione

Cantiere formativo territoriale Associazione Intercomunali delle Valli delle Dolomiti friulane verso l Unione Cantiere formativo Riordino del sistema regione Autonomie Locali del Friuli Venezia Giulia Cantiere formativo territoriale Associazione Intercomunali delle Valli delle Dolomiti friulane verso l Unione

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE

ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE Ferraro Adele Anno Scolastico 2013 2014 ATTIVITA di Continuità educativo - didattica Accoglienza PROGETTO Conoscere per

Dettagli

SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO

SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO CHE COS È È un programma di mobilità che permette ai giovani di impegnarsi nel volontariato in un paese diverso da quello di residenza per un periodo non superiore ai 12 mesi.

Dettagli

AZIONI di COORDINAMENTO ORGANISMI REGIONALI ANFFAS ONLUS. programmi e stato dell arte. Consigliere Nazionale Cesarina Del Vecchio

AZIONI di COORDINAMENTO ORGANISMI REGIONALI ANFFAS ONLUS. programmi e stato dell arte. Consigliere Nazionale Cesarina Del Vecchio AZIONI di COORDINAMENTO ORGANISMI REGIONALI ANFFAS ONLUS programmi e stato dell arte Consigliere Nazionale Cesarina Del Vecchio 1 PROGRAMMA APPROVATO DALL ASSEMBLEA ASSEMBLEA MAGGIO 2010: Per quanto concerne

Dettagli

Finalità e obiettivi dell iniziativa. Il progetto pensato dai Gruppi Giovani di ANCE Liguria, Lombardia, Piemonte e Veneto, di seguito soggetto

Finalità e obiettivi dell iniziativa. Il progetto pensato dai Gruppi Giovani di ANCE Liguria, Lombardia, Piemonte e Veneto, di seguito soggetto Finalità e obiettivi dell iniziativa Il progetto pensato dai Gruppi Giovani di ANCE Liguria, Lombardia, Piemonte e Veneto, di seguito soggetto attuatore, mira a creare un nuovo rapporto con la realtà scolastica

Dettagli

SEZIONE I PROGETTI DI RICERCA E COLLABORAZIONI FONDI PER LA RICERCA E MODALITÀ DI ACCESSO

SEZIONE I PROGETTI DI RICERCA E COLLABORAZIONI FONDI PER LA RICERCA E MODALITÀ DI ACCESSO REGOLAMENTO SULLE MODALITA' DI ASSEGNAZIONE E UTILIZZO DEI FONDI PER LA RICERCA (Emanato con D.D. n. 45 del 23.01.2002, modificato con i D.D. n. 618 del 2003, n. 103 del 2005, n. 99 e n. 552 del 2006,

Dettagli

Dichiarazione di Intenti SARDEGNA CORSICA

Dichiarazione di Intenti SARDEGNA CORSICA Dichiarazione di Intenti SARDEGNA CORSICA CORSICA E SARDEGNA UN PATTO NUOVO TRA DUE ISOLE SORELLE DEL MEDITERRANEO Oggi, 14 marzo 2016, il Presidente della Regione autonoma della Sardegna e il Presidente

Dettagli

Gestione diretta: I programmi comunitari

Gestione diretta: I programmi comunitari Gestione diretta: I programmi comunitari Modalità Strumenti Gestione diretta Programmi UE a finanziamento diretto IPA ENI 4 Strumenti geografici PI DCI Assistenza esterna EIDHR 3 Strumenti tematici IfS

Dettagli