Architetti neoclassici italiani e ticinesi fra Neva e Moscova

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1 Architetti neoclassici italiani e ticinesi fra Neva e Moscova I fondi grafici degli archivi Adamini e Gilardi l Fondazione Giorgio Cini Archivio del Moderno Accademia di architettura Università della Svizzera italiana

2 IUAV - VENEZIA AREA SERV. BIBLIOGRAFICI E DOCUMENTALI H 9079 BIBLIOTECA CENTRALE

3 =i- ' Architetti neoclassici italiani e ticinesi fra Neva e Moscova I fondi grafici degli archivi Adamini e Gilardi Testi di Piervaleriano Angelini Nicola Navone Alessandra Pfister I. 1 ' ISTITUTO UNIVERSITARIO ARCHITETTURA VENEZIA AREA SERVIZI BIBLIOGRAFICI E DOCUMENTALI BIBLIOTECA CENTRALE INV "?.i.?.i I Fondazione Giorgio Cini Archivio del Moderno Accademia di architettura Università della Sv~zzera italiana

4 Indice Alessandro Bettagno Una mostra per il convegno Letizia Tedeschi Una nota preliminare Piervaleriano Angelini Alexandre Benois e i Ticinesi Alessandra Pfister L'Archivio Gilardi di Montagnola Nicola Navone L'Archivio Adamini di Bigogno d'agra Cronobiografia di Giovanni Battista, Domenico e Alessandro Gilardi Cronobiografia di Tomaso, Leone e Domenico Adamini Opere in mostra Bibliografia

5 L'esposizione, organizzata in occasione del Convegno Internazionale di Studi Li mlrnra architettonica ualiana in Russia da Caten'na 11 a Alessandro /, promosso in coljaborazione dalla Fondazione Giorgio Cini di Venezia e dal- 1' Archivio del Moderno dcli' Accademia cli archicerrura di Mendrisio, presenta al pubblico una selezione di disegni e di documenti provenienci dagli archivi familiari degli architetti Adamini e Gilardi, originari di Bigogno d'agra e Montagnola nel Canton Ticino, attivi a San Pietroburgo e a Mosca tra la fine del XVIII secolo e la metà del XIX secolo. Tra le carte appartenute a costoro spiccano molti disegni cli grancli maestri dell'architettura in Russia quali Bartolomeo Rastrelli, Giacomo Quarenghi e Thomas de Thomon. Da tali fogli emerge una documentazione inedita cli alcune delle principali vicende urbane nella Russia dell'inizio del XIX secolo, e giungono nuove indicazioni sui differenti indirizzi stilistici. che connocarono in quel periodo lo sviluppo cli San Pietroburgo e di Mosca. L'Archivio Adamini documenta l'attività di due generazioni di architetti che operarono sulje rive della Neva tra la fine del Sencccnco e la seconda metà dell 'Otcocenco. Da Tornaso Adamini, emigrato in Russia nel 1795, ai suoi figli Leone e Domenico, attivi a Pietroburgo e dintorni dal 1816, fino al cugino Antonio Adamini, divenuto celebre per le sue imprese d'ingegneria, gli Adamini hanno associaco il loro nome ad alcuni degli edifici più significativi dcl panorama urbano pietroburghese: o perché ne sono stari i progetcisù (come per la famosa "Casa Adamini" sulja Mojka) oppure perché ne sono stati gli anefìci dirigendone i lavori di costruzione (si pensi all'istituto Caterina e all'istituto Smol'nyj di Giacomo Quarenghi; al Pal:tzzo Michajlovskij, al Palazzo dello Stato Maggiore e al Teatro Aleksaadrinskij di Carlo Rossi, alla Colonna Alessandrina - sulla Piazza dcl Palazzo d'inverno- cli Auguste Ricard dc Mootferrand). L'Archivio Gilarcli raccoglie le testimonianze di due membri della famiglia che furono attivi in Russia, panicolarmeme a Mosca, nella prima metà dell'ottocento: Domenico ( ) e Alessandro ( ). La figura di maggior spicco e di più alta personalità artistica all'interno di questa dinastia è senza dubbio Domenico, figlio dell'architetto Giovanni Battista Gi.lardi, emigrato in Russia nel Autore di interventi quali l'edificio del Consiglio di Tutela e il rifacimento del Palazzo dell'università, Domenico fu tra coloro che più marcatamente influirono sul nuovo volto di Mosca, ricostruita quasi imeramence dopo il terribile incendio dcl La sua opera fu continuata, in alcuni contesti urbani e suburbani, da Alessandro Gilardi, suo cugino e allievo, il quale cua:avia si distaccò, nella fase più matura della sua attività, dai canoni classicisti, aderendo ai modelli eclettici largamente diffusi in Europa. IUAV AREASER\ E[)()( ISBN ( I BIBUOTEC -I