OBIETTIVO. Vendita ornamentali Coltivazioni officinali Coltivazioni alimurgiche
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- Adamo Ceccarelli
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2 OBIETTIVO Creare un sistema AGILE e RIGOROSO che permetta di produrre su larga scala PIANTE CERTIFICATE per: Ripristini ambientale Compensazioni Rafforzamenti Reintroduzioni Vendita ornamentali Coltivazioni officinali Coltivazioni alimurgiche DEFINIZIONI LOTTO: unità della filiera dato da N di piante di una determinata specie. MATERIALE: semi, materiale vegetativo (bulbi, rizomi, talee ) o piante madri.
3 FILIERA PER LA PRODUZIONE DI PIANTE CON CERTIFICAZIONE DI AUTOCTONIA Per i lotti di piante dei quali è nota la località in cui verranno immessi
4 CLIENTE: deve effettuare un intervento con Piante Autoctone Certificate Ordine del lotto/i ai vivaisti comunicando la località di immissione VIVAISTI: devono produrre uno o più lotti di piante CERTIFICABILI Richiesta al CFA del materiale idoneo per la località di immissione CFA: recupero materiale idoneo, in natura o LSB. Test di qualità sul materiale, inserimento in GreenArk, avvio Filiera Fornitura del materiale ai vivaisti in quantità sufficiente per produrre le N piante richieste dal lotto/i VIVAISTI: coltivazione utilizzando solo il materiale fornito fino al raggiungimento delle totale delle piante previste dal lotto/i Vendita Piante con Etichetta che ne attesta l Autoctonia Rilascio Certificazione R.L.-CFA: verifica che le piante sono state prodotte nel rispetto del disciplinare. CLIENTE: acquisto piante certificate e impiego piante nella località prestabilita
5 CLIENTE: deve effettuare un intervento con Piante Autoctone Certificate Nel rispetto del REGOLAMENTO PER LA DIFFUSIONE DELLA FLORA ERBACEA AUTOCTONA DELLA REGIONE LOMBARDIA, gli enti gestori, o le aziende appaltatrici che hanno l incarico di effettuare recuperi ambientali, rinaturazioni, rafforzamenti o reintroduzioni in: Parchi Naturali, alle Riserve Naturali e alla Rete Europea Natura 2000 Parchi Regionali di cui alla legge regionale elementi di primo livello della Rete Ecologica Regionale aree interessate da opere di compensazione, rinaturazione, recupero e ripristino ambientale relative alla realizzazione di cave, di opere pubbliche e di infrastrutture di livello comunale, provinciale, regionale o superiore. Chiunque voglia effettuare interventi con Flora Autoctona Certificata anche in ambiti esterni al regolamento (Giardinieri Privati, architetti, paesaggisti )
6 Il cliente se vuole ottenere la CERTIFICAZIONE DI AUTOCTONIA deve comunicare sempre la località di immissione Ordine del lotto/i ai vivaisti comunicando la località di immissione Su richiesta del cliente il CFA, o botanici riconosciuti dal CFA, potrebbero fare da consulenti e guidare alla scelta delle piante più idonee per l intervento che il cliente desidera realizzare. Il cliente contatta sempre le Aziende vivaistiche per la produzione di Piante Autoctone Certificate. PRODUCONO E VENDONO DIRETTAMENTE I VIVAISTI SENZA INTERMEDIARI In caso di impossibilità o rifiuto di fare le piante da parte dei vivaisti, allora il cliente può rivolgersi al CFA che (se possibile) provvede direttamente le produzione e la vendita delle piante.
7 VIVAISTI: devono produrre uno o più lotti di piante CERTIFICABILE Richiesta al CFA del materiale idoneo per la località di immissione I VIVAISTI NON POSSONO MAI RACCOGLIERE IL MATERIALE DI PARTENZA IN NATURA! La richiesta dei vivaisti al CFA deve per ogni lotto: di che specie si tratta quante piante ha intenzione di produrre in che località queste piante verranno immesse Il CFA si riserva il diritto di respingere una richiesta: qualora preveda l immissione di una specie al di fuori dal suo areale o in un sito dalle condizioni ecologiche non idonee alla sopravvivenza della specie le popolazioni delle specie richiesta siano così ridotte da non poter raccogliere materiale sufficiente per far fronte alla richiesta. Il CFA proporrà al vivaista e al cliente delle specie alternative a quelle rifiutate.
8 La raccolta può essere effettuata solo da PERSONALE SPECIALIZZATO ACCREDITATO con esperienza e competenze di determinazione piante e conoscenze approfondite di ecologia delle specie da raccogliere, per evitare di apportare danni alle popolazioni naturali. CFA: recupero materiale idoneo alla località di immissione, in natura o LSB. Test di qualità sul materiale, inserimento in GreenArk, avvio Filiera Fornitura del materiale ai vivaisti in quantità sufficiente per produrre le N piante richieste dal lotto/i Tutto il materiale raccolto deve passare dal CFA per essere approvato, inserito nel database, testato, in caso di semi conservato nella LSB e quindi fornito ai vivaisti che ne hanno fatto richiesta
9 Il CFA fornisce il materiale di qualità testata (test germinazione sui semi), in quantità sufficiente a produrre il numero richiesto di piante basandosi sui dati del test di quello specifico campione (poterebbe esserci grande variabilità di germinazione tra diverse popolazioni della stessa specie). L azienda vivaistica si impegna a mantenere separati e riconoscibile i lotti coltivati partendo dal materiale fornito. Deve sottoporsi ai controlli del CFA. VIVAISTI: coltivazione utilizzando solo il materiale fornito fino al raggiungimento delle totale delle piante previste dal lotto/i La certificazione viene rilasciata per ogni lotto. Le piante prodotte in esubero non sono certificabili Rilascio Certificazione R.L.-CFA: verifica che le piante sono state prodotte nel rispetto del disciplinare.
10 Il lotto di piante alla consegna viene accompagnato dall etichetta di CERTIFICAZIONE DI AUTOCTONIA Vendita Piante con Etichetta che ne attesta l Autoctonia Con l acquisto del lotto da parte del cliente e l immissione nella località predefinita si conclude la filiera CLIENTE: acquisto piante certificate e impiego piante nella località prestabilita
11 La CERTIFICAZIONE DI AUTOCTONIA è l unica accettata per gli interventi effettuati nell ambito del «REGOLAMENTO PER LA DIFFUSIONE DELLA FLORA ERBACEA AUTOCTONA DELLA REGIONE LOMBARDIA» Potenzialmente tutte le specie autoctone lombarde potrebbero essere prodotte con questa filiera
12 FILIERA PER LA PRODUZIONE DI PIANTE CON CERTIFICAZIONE DI ORIGINE Per i lotti di piante dei quali NON è nota la località in cui verranno immessi
13 CLIENTE: deve effettuare un intervento con Piante Autoctone Certificate Ordina il lotto/i ai vivaisti comunicando la località di immissione VIVAISTI: devono produrre un lotto di piante CERTIFICABILE Richiesta al CFA di materiale idoneo per la località di immissione CFA: recupero materiale idoneo, in natura o LSB. Test di qualità sul materiale, inserimento in GreenArk, avvio Filiera Fornitura del materiale ai vivaisti in quantità sufficiente per produrre le N piante richieste dal lotto/i VIVAISTI: coltivazione utilizzando solo il materiale fornito fino al raggiungimento delle totale delle piante previste dal lotto/i Vendita Piante con Etichetta che ne attesta l Autoctonia l origine Rilascio Certificazione R.L. CFA: verifica che le piante sono state prodotte nel rispetto del disciplinare. CLIENTE: acquisto piante certificate e impiego piante nella località prestabilita
14 VIVAISTI: vogliono produrre uno o più lotti di piante di origine lombarda per la vendita al dettaglio Richiesta al CFA di materiale CFA: recupero materiale idoneo, in natura o LSB. Test di qualità sul materiale, inserimento in GreenArk, avvio Filiera Fornitura del materiale ai vivaisti in quantità sufficiente per produrre le N piante richieste dal lotto/i VIVAISTI: coltivazione utilizzando solo il materiale fornito fino al raggiungimento delle totale delle piante previste dal lotto/i Vendita Piante con Etichetta che ne attesta l origine Rilascio Certificazione R.L.-CFA: verifica che le piante sono state prodotte nel rispetto del disciplinare. CLIENTE: acquisto piante di ORIGINE CERTIFICATA
15 Le piante con CERTIFICAZIONE DI ORIGINE non possono essere impiegate per interventi effettuati nell ambito del «REGOLAMENTO PER LA DIFFUSIONE DELLA FLORA ERBACEA AUTOCTONA DELLA REGIONE LOMBARDIA» Dato che queste piante potrebbero finire ovunque, il numero di specie è ristretto alle più comuni e la cui presenza è distribuita sull intero territorio regionale. (Potrebbero essere incluse anche alcune specie C1 e C2 della L.R. 10/2008)
16 LICENZA IN DEROGA AI VIVAISTI PER EFFETTUARE RIPRODUZIONE VEGETATIVA
17 Per specie con produzione da seme lunga e difficoltosa, ma moltiplicabile bene e rapidamente per via vegetativa, si possono concedere alle aziende vivaistiche licenze per la moltiplicazione. Vivaista: desidera riprodurre per via vegetativa una o più specie Richiede licenza per riproduzione vegetativa CFA-MINOPRIO: valuta se il vivaio ha i requisiti idonei e recupera piante madri Rilascia licenza e fornisce piante madri Vivaista: produce piante partendo dalle piante madri per X anni (varia a seconda della specie). Le piante così prodotte sono certificabili. Richiede certificazione Rilascia certificazione CFA: verifica che le piante sono state prodotte nel rispetto del disciplinare. Vendita Piante con Etichetta che ne attesta l autoctonia o l origine CLIENTE: acquisto piante
18 Ogni richiesta è relativa a una singola specie. Se un vivaio vuole riprodurre 5 specie deve ottenere 5 licenze. Requisiti richiesti al vivaio per poter ottenere licenza di moltiplicazione: esperienza di almeno 2 anni con il CFA in produzione di flora autoctona esperienza aziendale nella produzione della specie di cui fa richiesta strutture idonee Ogni 3-5 anni, (a seconda della specie) lo stock di piante madri dev essere rimpiazzato Nel momento in cui il vivaio fa richiesta al CFA di sostituzione delle piante madri viene rinnovata la licenza.
19 POSSIBILI EVOLUZIONI DELLA FILIERA
20 Cliente: richiesta Piante autoctone Cliente: richiesta Fiorume autoctono Cliente: richiesta Sementi autoctone VIVAISTI AGRICOLTORI SEMENTIERI CFA fornitura materiale per piante CFA verifica e accreditamento prati donatori di fiorume CFA fornitura semi per coltivazioni Coltivazione piante in vaso Raccolta fiorume Coltivazione campi monospecifici Certificazione Certificazione CLIENTE: acquisto piante certificate CLIENTE: acquisto fiorume certificato CLIENTE: acquisto sementi certificate
21 VANTAGGI DELLA FILIERA
22 Vengono prodotte grandi quantità di piante per immissione in natura partendo da materiale locale, riducendo i rischi di inquinamento genetico per le popolazioni locali. Ogni produzione e conseguente immissione viene valutata dal personale scientifico del CFA ed è visibile a Regione Lombardia viene eliminato il rischio di introduzioni accidentali e di esotiche. I vivaisti invece di rivendere materiale acquistato all estero (Olanda, Africa, Asia) lo producono direttamente in Lombardia con maggior valore aggiunto.
23 La filiera così strutturata avrà senso e potrà funzionare solo se verrà approvato il REGOLAMENTO. La struttura è pronta ed in parte già collaudata. Dal momento in cui il regolamento venisse approvato sarebbe in grado di poter rispondere alle richieste di piante autoctone provenienti dal mercato. Orto Botanico di Pavia, 20 maggio 2012 III Mostra mercato delle Piante Autoctone Presentazione POT PLANT, lancio della filiera e si spera. presentazione del Regolamento approvato
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