ARCIDIOCESI DI MODENA NONANTOLA DUOMO DI FINALE EMILIA (MO) CHIESA DI SS. FILIPPO E GIACOMO PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE STORICA

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2 ARCIDIOCESI DI MODENA NONANTOLA DUOMO DI FINALE EMILIA (MO) CHIESA DI SS. FILIPPO E GIACOMO PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE STORICA 1. DESCRIZIONE MORFOLOGICA DEL BENE, INDICAZIONI TIPOLOGICHE, TECNICHE E MATERICHE DELL ESISTENTE Il Duomo sorge in posizione obliqua rispetto alla strada e forma un sagrato di superficie irregolare. La sua posizione è dettata dall orientamento perfetto est ovest, che riprende il concetto della liturgia dell ingresso ad ovest e di un percorso verso la luce del sole che sorge (Cristo risorto). L'edificio fa parte di un aggregato edilizio ed è posto in aderenza ad un altro fabbricato, con cui condivide il muro più esterno della navata laterale destra. Nella parte dell'abside, inoltre, confina con altri edifici di proprietà della Curia; in particolare sul lato sud ovest è in adiacenza con la cappella feriale ed altri ambienti a servizio di questa, mentre sul lato nord, in adiacenza al campanile, è posta la sagrestia del Duomo stesso. L'aggregato prosegue sul lato est con altri edifici di proprietà della Curia, che non hanno subito danni e non fanno parte del presente progetto. La chiesa è in muratura di laterizio pieno e segue la tipologia a tre navate con archi e pilastri. Si presenta con una facciata di stile neoclassico in laterizio faccia a vista, composta da un susseguirsi di lesene con capitelli di stile ionico. La facciata era conclusa (prima del crollo dovuto al Sisma del 2012) da un maestoso frontone ed al suo interno, collocato nel timpano, era lo stemma della comunità di Finale Emilia, in marmo bianco di Carrara, scolpito in blocco monolitico a bassorilievo. All estremità della navata laterale sinistra si erge il campanile, in laterizio faccia a vista, con la cella campanaria e la copertura lignea. L interno si compone di una navata centrale affiancata dalle due navate laterali, e si sviluppa in quattro campate che si concludono nell abside. L abside è il luogo della celebrazione ed il presbiterio accoglie l altare principale ad una quota più elevata. E inoltre coperto da una volta in laterizio. La navata centrale è separata dalle navate laterali da pilastri sui quali si impostano delle arcate in laterizio. La navata centrale è controsoffittata con volte a botte in doghe di legno e gesso dipinte a tempera e vi sono otto lunette poste ognuna in corrispondenza dei finestroni che illuminano l ambiente centrale mentre le navate laterali sono sovrastate da volte in mattoni in foglio anch esse dipinte. Le navate laterali ad ogni campata ospitano una cappella con altari di diversa fattura e consistenza. La copertura della navata centrale è costituita da capriate e travetti, mentre la copertura della navate laterali si presenta con travi principali e travetti e non risulta spingente. La balconata lignea sopra la porta principale, dipinta in grigio, con fregi a bassorilievo, nella cassa lignea ottocentesca ospita l organo della ditta Mascioni di Cuvio. 2. EVOLUZIONE STORICA DELL EDIFICIO La posizione del Duomo fino al 1800, anno di deviazione del fiume Panaro, era in adiacenza ad un ramo del fiume stesso, come risulta dalle seguenti mappe.

3 Fig. 1 Mappa in cui il Duomo è individuato con un cerchio rosso Fig. 2 Mappa del 1630 Fig. 3 Mappa del 1713 L evoluzione urbanistica della città determina la conformazione irregolare del sagrato, che nasce dalla differenza di inclinazione fra la tessitura stradale, dettata dai due rami del fiume Panaro prima della deviazione, e l asse perfettamente est ovest dell edificio del Duomo. PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE STORICA Pagina 2 di 9

4 Per rappresentare meglio le fasi architettoniche di evoluzione dell edificio, sono stati redatti gli schemi che seguono. Schema A: Ipotesi sulla conformazione originaria dell edificio Schema B: Conformazione dell edificio al 1485 PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE STORICA Pagina 3 di 9

5 Schema C: Conformazione dell edificio nella seconda metà del 500 (1587) Non è noto esattamente quando sia sorta la primitiva chiesa, che era sicuramente più piccola dell attuale. Sappiamo tuttavia l anno in cui si decise di ampliarla ed alzarla, vale a dire nel I muri perimetrali del Duomo risalgono a quell epoca, mentre l abside ed il campanile sono della seconda metà del 500 (1587). Fig. 4 Facciata posteriore (abside e campanile) PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE STORICA Pagina 4 di 9

6 Schema D: Conformazione dell edificio nel 1807 (anno di costruzione della facciata) La facciata risale invece al 1807, ad opera dell architetto Cesare Rossi e voluta dall arciprete Giambattista Grillenzoni. Fig. 5 Facciata principale (Lato Ovest) PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE STORICA Pagina 5 di 9

7 L interno del Duomo risale invece ai lavori eseguiti fra il 1770 ed il 1773 su progetto di Angelo Marescotti. La navata centrale aveva infatti le capriate della copertura a vista, e le navate laterali avevano le travature anch esse a vista. Per ovviare a questo inestetismo fu costruita la volta della navata centrale in legno e gesso e le volte in laterizio in foglio delle navate laterali. Schema E : Planimetria delle di realizzazione dei decori e delle finiture Furono inoltre rinnovati gli altari, il coro, i pavimenti e restaurato l organo di Giovanni Cipri del Tale organo fu sostituito nel 1856 da un Santarlasci di Lucca poi venduto ed infine rimpiazzato nel 1911 dall attuale organo della ditta Mascioni di Cuvio. La cassa dell organo, i mensoloni ed aggetti intagliati della cantoria pensile risalgono al 1856, ad opera dell intagliatore e scultore in legno Pietro Magni. Fig. 6. Foto storica dell'organo di Mascioni di Cuvio PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE STORICA Pagina 6 di 9

8 Il coro dell'abside maggiore, alto cm 240, è in legno di noce massiccio e risale alla seconda metà del Settecento. E' formato da 18 sedili oltre il centrale, più vasto ed ornato, e presenta pilastri dorici a tutto tondo con specchiature lisce che dividono le sedute. Sempre nell'abside, ritroviamo l'altare maggiore in marmi policromi intarsiati sulle tonalità giallo, arancione, verde e rosso, con profilature scolpite in marmo giallo di Verona a bassorilievo. E' opera di maestranza veronesi della seconda metà del Settecento e fu donato nel 1771 dai Padri Minori Osservanti, quando furono soppressi e costretti a lasciare Finale Emilia. L'altare fu trasportato dalla loro chiesa, l'attuale Seminario, e collocato nel Duomo. Le pitture a tempera dell abside e della volta a botte che vi insiste risalgono invece al 1913 ad opera del prof. Trebbi. Fig. 7 Pitture a tempera della volta absidale Il pavimento in marmo risale infine al 1923, così come i rivestimenti in marmo delle pareti del presbiterio ed i rivestimenti delle colonne delle navate laterali. Tuttavia tali rivestimenti in marmo sono stati definitivamente rimossi nel a causa dell umidità che ne provocava il distacco. I dipinti a tempera delle volte che coprono le tre navate si devono a Giuseppe Busuoli e risalgono al PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE STORICA Pagina 7 di 9

9 Fig.8: Vista della navata centrale Fig. 9: Vista della volta della navata centrale Schema F: Planimetria delle fasi di realizzazione del ciclo pittorico PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE STORICA Pagina 8 di 9

10 Schema G: Planimetria delle fasi di realizzazione degli altari laterali Nella cella campanaria erano poste le campane della ditta Circulari Giovanni Francesco, lì posizionate dal momento dell'inaugurazione della chiesa nel 1571; furono asportate durante l'ultima guerra. Nel 1948, Mons. Cappellini ha provveduto all'attuale concerto di quattro campane della premiata fonderia De Poli di Vittorio Veneto. Negli anni il travaglio in legno è stato sostituito dall'attuale in ferro, ad opera del tecnico Bicocchi di Bologna. Nel 1985 viene rifatto il sagrato con lastre di marmo di Verona. Nel vengono restaurati la facciata, il tetto ed il campanile; vengono sostituite tutte le vetrate con vetri antisfondamento. Nel 1995 viene sistemato nel Duomo, nella parete adiacente al campanile, il gruppo marmoreo raffigurante l'annunciazione, che si trovava nella facciata della Chiesa dell'annunciata. Nel 2000 il Duomo è rimasto chiuso alcuni mesi per completare i restauri ed il consolidamento sismico riguardanti la copertura lignea, la centinatura della volta in legno e gesso ed il risanamento dall'umidità ascendente, su progetto dell'ing. Bringhenti. Finale Emilia, Luglio 2015 ACALE SRL I direttori tecnici responsabili di commessa Ing. Andrea Gaggiotti Arch. Roberto Stella Bibliografia: "Finale Emilia mille anni di storia" di Mons. Ettore Rovatti Coordinamento editoriale di Alberto Guidetti, Finale Emilia 2012 "Finale Emilia mille anni di storia, Volume Secondo" di Mons. Ettore Rovatti, Baraldini Editore, Finale Emilia 2009 PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE STORICA Pagina 9 di 9

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