Relazione sul progetto La Nostra Grande Terra

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3 Introduzione I motivi che ci hanno indotto a seguire il corso PON F1 che affronta il periodo storico del Risorgimento nell anno in cui ricorre il 150 anniversario della Unità d Italia sono: Conoscere le motivazioni politiche,sociali,culturali degli avvenimenti che determinarono l Unità Nazionale; Conoscere luoghi tempi e avvenimenti del processo di unificazione nazionale; Approfondire i personaggi più importanti del periodo u- nitario; Approfondire le figure più importanti del Risorgimento femminile; Approfondire gli avvenimenti più importanti legati all impresa del fratelli Attilio ed Emilio Bandiera; Saper interpretare le condizioni politiche,economiche e socio-culturali della nostra regione durante il periodo risorgimentale.

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5 Relazione sul progetto La Nostra Grande Terra Il 29 aprile 2011 abbiamo iniziato a fare un progetto di storia chiamato La Nostra Grande Terra. Questo progetto ci serve per conoscere meglio tutto il percorso dell unificazione italiana, il Risorgimento. Le professoresse che ci seguono in questo percorso sono la professoressa Figoli, la professoressa Sproviero e un esperto, che viene da Crotone, Luigi Rocca. Abbiamo fatto molte cose. Il primo giorno abbiamo svolto un test d ingresso, i giorni seguenti abbiamo fatto lettere e letture risorgimentali, il risorgimento femminile, le battaglie del Risorgimento, gli avvenimenti legati all impresa del fratelli Attilio ed Emilio Bandiera, la figura di Giuseppe Garibaldi e la spedizione dei Mille, la nascita della Nazione Italiana, il fenomeno del brigantaggio, la figura di Giuseppe Mazzini e, l ultimo giorno, un test a risposta multipla. Quello che mi è piaciuto di più è stato la nascita della Nazione Italiana. La prima tappa è l atto di nascita. Gli storici e studiosi spiegano i caratteri del Risorgimento: un grande movimento politico e culturale, che rappresenta uno dei momenti più importanti della storia europea dell Ottocento. Un cammino che nel 1861 porta al risultato dell unificazione. La seconda tappa è Garibaldi a Napoli dove il 7 settembre 1860 dal suo ingresso nel capoluogo campano sino ai plebisciti delle regioni dell Italia centrale per pronunciarsi sulla proposta di annessione al Regno di Sardegna. La terza tappa sono le prime elezioni dell Italia unita. Dopo la ratifica in Parlamento dei risultati dei plebisciti, il 3 gennaio 1861 a Torino il Governo indice le prime elezioni per la Camera dei deputati del nuovo Regno. La quarta tappa sono Garibaldi e Cavour protagonisti dell unificazione. Il 16 gennaio 1861 un decreto regio impone lo scioglimento del Comando Generale dell esercito meridionale: è il primo passo verso la liquidazione dei volontari garibaldini. Dura e immediata arriva la reazione di Garibaldi nell aula di Palazzo Carignano. La quinta tappa è verso Roma capitale. Nel gennaio 1861 Cavour tenta di convincere il pontefice Pio IX a rinunciare al potere temporale. La sesta tappa è la costruzione dello Stato unitario. A Torino, il 18 febbraio del 1861, Vittorio E- manuele II inaugura la prima seduta del nuovo Parlamento italiano. La settima tappa è la questione delle autonomie. Tra le questioni più delicate che in nuovo esecutivo guidato da Cavour deve affrontare, spicca il problema del modello amministrativo da adottare per il nuovo Stato. La politica si divide. L ottava e ultima tappa è la nascita del Regno d Italia. Il 14 marzo 1861, a Torino la Camera dei deputati si riunisce per approvare la prima legge del nuovo Stato. Dopo tre giorni, il 17 marzo, viene promulgata la nascita del Regno d Italia con Vittorio Emanuele II, Re d Italia. Tutto questo mi è servito per approfondire le mie conoscenze sul Risorgimento. Con l immaginazione sono entrata nella storia per capire quello che le persone hanno fatto per ottenere l unita, l indipendenza, la libertà di cui noi oggi godiamo. Valeria Benevento III A

6 La Nostra Grande Terra Quest anno, noi ragazzi di terza media, stiamo partecipando al progetto PON F1 intitolato La Nostra Grande Terra, è un progetto che ci aiuta ad approfondire le nostre conoscenze e a rivivere bene la storia del nostro passato. Oltre alle nostre professoresse abbiamo un insegnante di nome Luigi Rocca, viene da Crotone, è laureato in filosofia, è un esperto molto bravo. Prima di aiutarci ad approfondire la storia, ha dato un questionario per verificare la nostra preparazione. Dopo il questionario, ha portato argomenti legati alla nostra preparazione e alla storia che stiamo studiando. Uno degli argomenti che abbiamo fatto sono state Le Battaglie Del Risorgimento, che comprendeva la battaglia di Goito dove arrivarono i Bersaglieri, la battaglia Curtatone dove ci fu la prima guerra d indipendenza, la battaglia di Solferino dove ci fu la seconda guerra di indipendenza, la battaglia di San Marino ci fu lo scontro decisivo, la battaglia di Calatafimi ci fu la spedizione dei mille e cosi via. Abbiamo fatto anche ricerche sulla nostra terra e infine alcuni test di verifica. Rivivere i momenti del passato è una delle cose più belle, cosi come pensare che uomini come noi, hanno combattuto, si sono scontrati, alcuni sono per fino morti, per ottenere qualcosa di importante per loro ma anche per il futuro, cioè ottenere la Libertà. Rivivere quei momenti, ti rattrista, ti mette i brividi ma ti dà anche una grande soddisfazione. Noi ragazzi infatti, siamo curiosi di approfondire le nostre conoscenze, di imparare un qualcosa di più della semplice storia scritta sui libri. Collaborando, abbiamo imparato il vero senso della storia riguardo la nostra grande terra. Sonia Scilanga, III A

7 Relazione sul progetto PON di storia Noi alunni delle classi terze, abbiamo frequentato un progetto che trattava argomenti storici. Il primo giorno abbiamo svolto un test d ingresso che stabiliva la nostra preparazione di base in tutto ciò che sapevamo sull argomento. Dopo aver completato i test abbiamo approfondito le battaglie del Risorgimento insieme a un professore molto preparato e naturalmente insieme alla professoressa Figoli e alla professoressa Sproviero. Abbiamo approfondito otto battaglie sempre riguardanti il Risorgimento: La battaglia di Goito La battaglia di Curtatone (Maggio 1848) La battaglia sul fiume Tehernaya (Agosto 1855) La battaglia di Magenta (4 giugno 1859) La battaglia di Solferino (24 giugno 1859) La battaglia di San Martino (Giugno 1859) La battaglia di Calatafimi (5 maggio 1860, la spedizione dei mille) Lissa (20 luglio 1866). Dopo aver esaminato queste battaglie, abbiamo ascoltato il nostro Inno italiano. Il giorno seguente abbiamo specificato gli avvenimenti collegati all impresa dei fratelli Bandiera. Naturalmente in onore del 150 anniversario dell Unità d Italia una lezione è stata dedicata alla nascita della nazione italiana. Infine abbiamo parlato ed espresso pensieri sull uomo più importante della storia italiana: GIUSEPPE GARIBALDI. La lezione che mi è piaciuta di più è stata quella su Garibaldi. Ho ascoltato molte notizie, alcune già le sapevo perché le avevo studiate precedentemente, altre invece no; è stato molto interessante ascoltare notizie che hanno determinato una nazione che ora è la nostra patria. È stato molto coinvolgente questo progetto, lo rifarei molto volentieri. Federica Trapasso, III A

8 LETTURE RISORGIMENTALI Abbiamo letto in classe che il Risorgimento fu un fenomeno tipico dell Ottocento e fu rappresentato da una vasta complessità di caratteri, nobili e meschini, vividi e smorti, collettivi e individuali. Fu storia di eroi e spie, di idealisti e avventurieri, di moderati e di rivoluzionari. Nelle sue vicende c è un lato segreto che rivela allo sguardo un Risorgimento senza retorica tale da ribaltare il luogo comune secondo cui i rivolgimenti della storia sono da ascriversi esclusivamente alle masse. Il lato segreto del Risorgimento rivela altresì come sia falso credere che esso sia stato esclusivamente opera di statisti, diplomatici, soldati e non di principesse, marchese, contesse e di donne di più umili origini. La lettura di ritratti di grandi italiane dimenticate dalla storia, quella ufficiale delle battaglie e dei trattati di pace, la vita di questi grandi personaggi femminili ci rivelano l altra faccia del Risorgimento, facendo emergere il ruolo decisivo delle donne nel raggiungimento dell indipendenza e dell unità d Italia. Con le letture risorgimentali conosceremo alcune di queste donne Sorelle d Italia.

9 Giulia Colbert Giulia Colbert nacque a Parigi nei primi decenni dell Ottocento, a quattro anni rimase orfana di madre, i- niziando a vedere il padre come unico punto di riferimento, anche quando dovette scegliere il proprio marito. Suo padre vide come preferito Carlo Tancredi Falletti, con cui si sposò nel 1807 e si stabilirono a Torino. Non ebbe mai dei figli per questo dava assistenza agli orfani, tra i quali trovava ragazzi con grande intelligenza. Una mattina, nel pieno delle festività pasquali, prese parte ad una processione di fedeli, quando sentì qualcuno gridare. Vide una persona dietro le sbarre nella cosiddetta galera del Senato, bussò alla porta ed entrò in mondo a lei sconosciuto. Dopo aver visto il detenuto che aveva sentito gridare, chiese di poter visitare le detenute donne. Cominciò ad assistere le detenute. I corsisti

10 Teresa Casati Confalonieri Abbiamo conosciuto questo nuovo personaggio femminile del Risorgimento e di lei abbiamo potuto apprezzare il coraggio, la tenacia e lo spirito patriottico. Si è impegnato per togliere il monopolio dell istruzione al clero cercando di migliorare la situazione culturale dei giovani. Inoltre si iscrisse alla Carboneria, diventando giardiniera e nel salotto di casa sua riuniva tutti i cospiratori, per la libertà della patria. I corsisti

11 L INNO DEGLI ITALIANI Fratelli d'italia, l'italia s'è desta, dell'elmo di Scipio s'è cinta la testa. Dov'è la vittoria? Le porga la chioma, che schiava di Roma Iddio la creò. Rit :Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte. Siam pronti alla morte, l'italia chiamò. Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte. Siam pronti alla morte, L'Italia chiamò Noi fummo da secoli calpesti, derisi, perché non siam popolo, perché siam divisi. Raccolgaci un'unica bandiera, una speme: di fonderci insieme già l'ora suonò. Rit. Uniamoci, amiamoci, l'unione e l'amore rivelano ai popoli le vie del Signore. Giuriamo far libero il suolo natio: uniti, per Dio, chi vincer ci può? Rit Dall'Alpi a Sicilia Dovunque è Legnano, Ogn'uom di Ferruccio Ha il core, ha la mano, I bimbi d'italia Si chiaman Balilla, Il suon d'ogni squilla I Vespri suonò. Rit. Note: L'elmo di Scipio: L'Italia ha di nuovo sulla testa l'elmo di Scipio (Scipione l'africano), il generale romano che nel 202 avanti Cristo sconfisse a Zama (attuale Algeria) il cartaginese Annibale. L'Italia è tornata a combattere. Le porga la chioma: La Vittoria sarà di Roma, cioè dell'italia. Nell'antica Roma alle schiave venivano tagliati i capelli. Così la Vittoria dovrà porgere la sua chioma perché sia tagliata, perché la Vittoria è schiava di Roma che sarà appunto vincitrice. coorte: nell'esercito romano le legioni (cioè l'esercito), era diviso in molte coorti. Stringiamoci a coorte significa quindi restiamo uniti fra noi combattenti che siamo pronti a morire per il nostro ideale. Fonderci insieme: negli anni di Goffredo Mameli l'italia è ancora divisa in molti staterelli. Il testo dice che è l'ora di fondersi, di raggiungere l'unità nazionale. Dovunque è Legnano: ogni città italiana è Legnano, il luogo dove nel 1176 i comuni lombardi sconfissero l'imperatore tedesco Federico Barbarossa Ferruccio: ogni uomo è come Francesco Ferrucci, l'uomo che nel 1530 difese Firenze dall'imperatore Carlo V. Balilla: è il soprannome del bambino che con il lancio di una pietra nel 1746 diede inizio alla rivolta di Genova contro gli Austropiemontesi. I Vespri: Nel 1282 i siciliani si ribellano ai francesi invasori una sera, all'ora del vespro. La rivolta si è poi chiamata la rivolta dei Vespri siciliani.

12 Son giunchi che piegano Le spade vendute: Già l'aquila d'austria Le penne ha perdute. Il sangue d'italia, Il sangue Polacco, Bevé, col cosacco, Ma il cor le bruciò. Rit. Sangue polacco: L'Austria, alleata con la Russia (il cosacco), ha bevuto il sangue Polacco, ha diviso e smembrato la Polonia. Ma quel sangue bevuto avvelena il cuore degli Oppressori.

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