ORDINE DEGLI AVVOCATI DI NAPOLI Sabato, 13 maggio 2017

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1 ORDINE DEGLI AVVOCATI DI NAPOLI Sabato, 13 maggio /05/2017 Corriere del Mezzogiorno Pagina 9 Equo compenso Protesta guidata dagli avvocati 1 13/05/2017 Il Roma Pagina 15 Equo compenso, avvocati a Roma 2 12/05/2017 ilmattino.it Equo compenso, sfilano domani a Roma avvocati e professionisti 3 12/05/2017 larepubblica.it (Napoli) Grande mobilitazione degli avvocati di Napoli per la manifestazione... 5 Ordine degli Avvocati di Napoli 13/05/2017 Cronache di Napoli Pagina 24 Camposano "Diodialedonne?", il convegno oggi nella sala dell' Agenzia... 7

2 13 maggio 2017 Pagina 9 Corriere del Mezzogiorno Oggi a Roma Equo compenso Protesta guidata dagli avvocati Equo compenso: va in scena la rivolta dei professionisti, sempre più vittime della libera concorrenza e dell' uso selvaggio delle leggi di mercato. Faranno sentire la loro voce, un ampio cartello composto da avvocati, dentisti, giornalisti, architetti, ingeneri, medici riuniti da nord a sud: è la rivolta della base che genera la mobilitazione di massa di oggi a Roma, da piazza della Repubblica a piazza San Giovanni Laterano. In testa sfileranno gli avvocati napoletani e romani che guidano il comitato promotore. «Vogliamo sensibilizzare l' opinione pubblica e le Istituzioni competenti» spiega, presidente dell' Ordine partenopeo. 1

3 13 maggio 2017 Pagina 15 Il Roma DELEGAZIONE DA NAPOLI Equo compenso, avvocati a Roma NAPOLI. Equo compenso: va in scena la rivolta dei professionisti. Dai tre euro per una visita medica, ai quattro per un articolo giornalistico, per non parlare dei bandi di appalto per servizi pubblici e delle parcelle legali. Sono i compensi al di sotto del decoro per i professionisti italiani, sempre più vittime della libera concorrenza e dell' uso selvaggio delle leggi di mercato. Faranno sentire la loro voce, un ampio cartello composto da avvocati, dentisti, giornalisti, architetti, ingeneri, medici riuniti da nord a sud: è la rivolta della base che genera la mobilitazione di massa di sabato 13 maggio a Roma, da piazza della Repubblica a piazza San Giovanni Laterano. In testa sfileranno gli avvocati napoletani e romani che guidano il comitato promotore. «Vogliamo sensibilizzare l' opinione pubblica e le Istituzioni competenti, chiedendo cinque "sì" spiega, presidente dell' Ordine degli avvocati di Napoli Il primo Sì' alla previsione inderogabile di un compenso decoroso e rispettoso dei principi costituzionali, anche per garantire un servizio di qualità ai cittadini; il secondo ad una previdenza equa e sostenibile; il terzo ad una riduzione della pressione fiscale per professionisti, cittadini ed imprese; il quarto ad una formazione professionale qualificata; il quinto ad un legislatore che rispetti il fondamentale ruolo delle professioni». Una categoria, quella degli avvocati, che resta la più grande d' Europa con circa 240mila iscritti alla cassa di previdenza. «Bisogna assicurare agli avvocati la libertà e l' indipendenza della loro funzione, posta seriamente in difficoltà dalla difficile situazione economica in cui tutti versiamo, gravati da insostenibili imposte e oneri previdenziali, che non trovano contrappeso in una dignitosa, giusta ed equa retribuzione, che sia proporzionata al lavoro prestato. La nostra posizione continua va rivista per ripristinare i minimi tariffari inderogabili, in modo che nemmeno il giudice, nella liquidazione dei compensi, possa spingersi oltre la soglia della decenza». 2

4 ilmattino.it Equo compenso, sfilano domani a Roma avvocati e professionisti 1Equo compenso: va in scena la rivolta dei professionisti. Dai tre euro per una visita medica, ai quattro per un articolo giornalistico, per non parlare dei bandi di appalto per servizi pubblici e delle parcelle legali. Sono i compensi al di sotto del decoro per i professionisti italiani, sempre più vittime della libera concorrenza e dell' uso selvaggio delle leggi di mercato. Faranno sentire la loro voce, un ampio cartello composto da avvocati, dentisti, giornalisti, architetti, ingeneri, medici riuniti da nord a sud: è la rivolta della base che genera la mobilitazione di massa di sabato 13 maggio a Roma, da piazza della Repubblica a piazza San Giovanni Laterano.In testa sfileranno gli avvocati napoletani e romani che guidano il comitato promotore. "Vogliamo sensibilizzare l' opinione pubblica e le Istituzioni competenti, chiedendo 5 SI spiega, presidente dell' Ordine degli avvocati di Napoli 1) SI' alla previsione inderogabile di un compenso decoroso e rispettoso dei principi costituzionali, anche per garantire un servizio di qualità ai cittadini; 2) SI' ad una previdenza equa e sostenibile; 3) SI' ad una riduzione della pressione fiscale per professionisti, cittadini ed imprese; 4) SI' ad una formazione professionale qualificata; 5) SI' ad un legislatore che rispetti il fondamentale ruolo delle professioni".una categoria, quella degli avvocati, che resta la più grande d' Europa con circa 240mila iscritti alla cassa di previdenza. "Bisogna assicurare agli avvocati la libertà e l' indipendenza della loro funzione, posta seriamente in difficoltà dalla difficile situazione economica in cui tutti versiamo, gravati da insostenibili imposte e oneri previdenziali, che non trovano contrappeso in una dignitosa, giusta ed equa retribuzione, che sia proporzionata al lavoro prestato. La nostra posizione continua va rivista per ripristinare i minimi tariffari inderogabili, in modo che nemmeno il giudice, nella liquidazione dei compensi, possa spingersi oltre la soglia della decenza".i redditi degli avvocati sono scesi negli ultimi 5 anni del 28 per cento, tanto che molti iscritti denunciano di essere "sull' orlo della povertà". E si registrano migliaia di fughe dai vari Ordini di appartenenza."occorre una giusta soglia minima che consenta all' avvocato di esercitare la professione con decoro. Dopo la sentenza della Corte Europea dei diritti dell' uomo dello scorso 8 dicembre, non si può più affermare che l' Europa non vuole le tariffe minime inderogabili perché contravvengono alla libera concorrenza: l' Europa afferma, a chiare lettere, che i minimi tariffari, se approvati con legge, sono legittimi!è un diritto fondamentale dell' uomo e di ogni Continua > 3

5 < Segue ilmattino.it lavoratore quello di vedersi assicurare una giusta retribuzione, rispettosa degli art. 1 e 36 della Costituzione. Abbiamo per anni subìto un torto, un' ingiustizia ed ora dobbiamo chiedere, con forza, un immediato rimedio. I minimi tariffari, del resto, garantirebbero non solo un libero ed indipendente esercizio della professione, ma anche un servizio di qualità ai cittadini.relativamente alla nostra previdenza, i principi espressi dal Consiglio dell' Ordine di Napoli sulla necessità di prevedere per gli avvocati con redditi più bassi, una contribuzione proporzionale al reddito e non in misura fissa, dovranno essere tradotti in una proposta di intervento e di riforma del sistema previdenziale".an.ro. 4

6 larepubblica.it (Napoli) Grande mobilitazione degli avvocati di Napoli per la manifestazione nazionale sull' equo compenso Alla protesta ha aderito il comitato delle profesisoni di Napoli, composto da 30 categorie Equo compenso: va in scena la rivolta dei professionisti. Dai tre euro per una visita medica, ai quattro per un articolo giornalistico, per non parlare dei bandi di appalto per servizi pubblici e delle parcelle legali. Sono i compensi al di sotto del decoro per i professionisti italiani, sempre più vittime della libera concorrenza e dell' uso selvaggio delle leggi di mercato. Alla protesta ha aderito il comitato delel profesisoni di Napoli, composto da 30 categorie. Faranno sentire la loro voce, un ampio cartello composto da avvocati, dentisti, giornalisti, architetti, ingeneri, medici riuniti da nord a sud: è la rivolta della base che genera la mobilitazione di massa di sabato 13 maggio a Roma, da piazza della Repubblica a piazza San Giovanni Laterano. In testa sfileranno gli avvocati napoletani e romani che guidano il comitato promotore. "Vogliamo sensibilizzare l' opinione pubblica e le Istituzioni competenti, chiedendo 5 SI spiega, presidente dell' Ordine degli avvocati di Napoli" Questi i punti caldi 1) SI alla previsione inderogabile di un compenso decoroso e rispettoso dei principi costituzionali, anche per garantire un servizio di qualità ai cittadini; 2) SI ad una previdenza equa e sostenibile; 3) SIad una riduzione della pressione fiscale per professionisti, cittadini ed imprese 4) SI ad una formazione professionale qualificata; 5) SI ad un legislatore che rispetti il fondamentale ruolo delle professioni". Una categoria, quella degli avvocati, che resta la più grande d' Europa con circa 240mila iscritti alla cassa di previdenza. "Bisogna assicurare agli avvocati la libertà e l' indipendenza della loro funzione, posta seriamente in difficoltà dalla difficile situazione economica in cui tutti versiamo, gravati da insostenibili imposte e oneri previdenziali, che non trovano contrappeso in una dignitosa, giusta ed equa retribuzione, che sia proporzionata al lavoro prestato. La nostra posizione continua va rivista per ripristinare i minimi tariffari inderogabili, in modo che nemmeno il giudice, nella liquidazione dei compensi, possa spingersi oltre la soglia della decenza". I redditi degli avvocati sono scesi negli ultimi 5 anni del 28 per cento, tanto che molti iscritti denunciano di essere "sull' orlo della povertà". E si registrano migliaia di fughe dai vari Ordini di appartenenza. "Occorre una giusta soglia minima che consenta all' avvocato di esercitare la professione con decoro. Dopo la sentenza della Corte Continua > 5

7 < Segue larepubblica.it (Napoli) Europea dei diritti dell' uomo dello scorso 8 dicembre, non si può più affermare che l' Europa non vuole le tariffe minime inderogabili perché contravvengono alla libera concorrenza: l' Europa afferma, a chiare lettere, che i minimi tariffari, se approvati con legge, sono legittimi! È un diritto fondamentale dell' uomo e di ogni lavoratore quello di vedersi assicurare una giusta retribuzione, rispettosa degli art. 1 e 36 della Costituzione. Abbiamo per anni subìto un torto, un' ingiustizia ed ora dobbiamo chiedere, con forza, un immediato rimedio. I minimi tariffari, del resto, garantirebbero non solo un libero ed indipendente esercizio della professione, ma anche un servizio di qualità ai cittadini. Relativamente alla nostra previdenza, i principi espressi dal Consiglio dell' Ordine di Napoli sulla necessità di prevedere per gli avvocati con redditi più bassi, una contribuzione proporzionale al reddito e non in misura fissa, dovranno essere tradotti in una proposta di intervento e di riforma del sistema previdenziale". 6