COMUNE DI UDINE ENTE GESTORE SERVIZIO SOCIALE DEI COMUNI AMBITO DISTRETTUALE N. 4.5 DELL UDINESE

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1 COMUNE DI UDINE ENTE GESTORE DEI COMUNI AMBITO REGOLAMENTO PER L ASSEGNAZIONE DELL INTERVENTO ECONOMICO DI SOSTEGNO ALLE GESTANTI IN DIFFICOLTA AI SENSI DELL ART.8 DELLA LEGGE REGIONALE 7 LUGLIO 2006, N.11 RESIDENTI NEI COMUNI DELL AMBITO N.4.5 DELL UDINESE

2 Art. 1 OGGETTO 1. Il presente regolamento disciplina le modalità di erogazione dell intervento economico di sostegno alle gestanti in difficoltà, residenti nel territorio del Servizio Sociale dei Comuni dell Ambito Distrettuale n.4.5 dell Udinese e quindi nei Comuni di Campoformido, Martignacco, Pagnacco, Pasian di Prato, Pavia di Udine, Pozzuolo del Friuli, Pradamano, Tavagnacco e Udine. Art. 2 FINALITA 2. Il presente regolamento ha la finalità di riconoscere il valore sociale della maternità. Art.3 - DESTINATARIE 1. Destinatarie dell intervento economico oggetto del presente regolamento sono le gestanti, di cui all art.1 del presente regolamento, in possesso dei requisiti di cui al successivo art. 4 del presente regolamento. 2. All intervento economico per il sostegno alle gestanti in difficoltà possono accedere anche le donne in gravidanza minorenni o interdette o inabilitate o soggette ad amministratore di sostegno purchè l istanza di partecipazione di cui all art.5 del presente regolamento, venga presentata dal legale rappresentante. Art. 4 REQUISITI 1. Per l accesso al contributo oggetto del presente regolamento le gestanti devono essere in possesso all atto della presentazione dell istanza di cui al successivo art. 5 del presente regolamento a) certificazione sanitaria di accertamento dello stato di gravidanza; b) Indicatore della Situazione Economica Equivalente (I.S.E.E.), determinato ai sensi del D. Lgs. 109/1998 e successive modificazioni ed integrazioni, con valore non superiore ad 7.764,65.-; c) copia del provvedimento di nomina del tutore, curatore, procuratore o amministratore di sostegno nei casi di cui all art.3, comma 2, del presente regolamento; d) residenza nel territorio del Servizio Sociale dei Comuni dell Ambito Distrettuale n.4.5 dell Udinese. 2. In deroga alla lettera b) del comma 1, il Servizio Sociale può valutare la situazione di disagio socio-economico della gestante in base ad indicatori aggiuntivi riferiti alla rete familiare di sostegno e alla possibilità di accesso al sistema delle opportunità sociali evidenziati nel piano di intervento individualizzato di cui all art.7 del presente regolamento. Art. 5 MODALITA DI ACCESSO 1. L accesso al contributo per il sostegno alle gestanti in difficoltà è subordinato alla presentazione di apposita istanza da parte della richiedente o del legale rappresentante, in

3 possesso dei requisiti di cui all art.4 del presente regolamento, redatta in carta libera, utilizzando preferibilmente il modulo predisposto dal Servizio Sociale dei Comuni. 2. L istanza di cui al precedente comma 1, dovrà essere prodotta, a pena di nullità, agli Uffici Amministrativi del Servizio Sociale dei Comuni, siti in Udine, Via Gorghi, n.16, direttamente o a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno o a mezzo posta elettronica certificata (PEC) del Comune di Udine e sottoscritta con firma digitale, con esclusione di qualsiasi altro mezzo. 3. Il modulo di cui al comma 1, del presente articolo, è reperibile presso le Sedi Territoriali del Servizio Sociale dei Comuni dell Ambito Distrettuale n.4.5 dell Udinese e presso la Sede del Consultorio Familiare del Distretto Sanitario di Udine. 4. Il Servizio Sociale dei Comuni dell Ambito Distrettuale n.4.5 dell Udinese non si assume alcuna responsabilità per la dispersione di comunicazioni dipendenti da inesatta indicazione del recapito da parte del richiedente o da mancata oppure tardiva comunicazione del cambiamento d indirizzo indicato nell istanza, né per eventuali disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a fatto di terzi, a caso fortuito o a forza maggiore. 5. La presentazione di istanze di partecipazione incomplete, inesatte o contraddittorie determina l innammissibilità delle stesse. 6. La presentazione di istanze di partecipazione prive di sottoscrizione del richiedente ne determina l esclusione. Art. 6 ITER PROCEDIMENTALE PER L ACCESSO AL BENEFICIO 1. L U.Org. Amministrativa del Servizio Sociale dei Comuni ricevuta l istanza di cui all art.5 del presente regolamento avvia il procedimento e provvede alla verifica del possesso dei requisiti di ammissione di cui all art.4 del presente regolamento. 2. L U.Org. Amministrativa, conclusa positivamente la fase istruttoria, provvede a dare immediata comunicazione al Coordinatore d Area del Servizio Sociale dei Comuni ovvero al Coordinatore della S.O.S Area Materno Infantile, Età Evolutiva e Disabilità del Distretto Sanitario di Udine per la stesura del piano di intervento individualizzato di cui al successivo art.7, da parte dell assistente sociale di riferimento. 3. Il Coordinatore d area del Servizio Sociale dei Comuni ovvero il Coordinatore della S.O.S Area Materno Infantile, Età Evolutiva e Disabilità del Distretto Sanitario di Udine esaminato il piano di intervento individualizzato di cui al successivo art.7 del presente regolamento, comunica all U.Org. Amministrativa, il proprio parere vincolante, favorevole/non favorevole, all ammissione della richiedente al beneficio. 4. L Org. Amministrativa, acquisito dal Coordinatore d area del Servizio Sociale dei Comuni o dal Coordinatore della S.O.S Area Materno Infantile, Età Evolutiva e Disabilità del Distretto Sanitario di Udine il parere relativo al piano di intervento individualizzato predisposto da parte dell assistente sociale di riferimento, provvede all adozione del provvedimento dirigenziale di ammissione o non ammissione della richiedente all intervento economico. 5. Alla richiedente l assegnazione dell intervento economico di sostegno alle gestanti in difficoltà viene data comunicazione formale di ammissione o di non ammissione allo stesso. 6. Il termine di conclusione del procedimento per l assegnazione dell intervento economico di sostegno alle gestanti in difficoltà è stabilito in 90 giorni dal ricevimento della relativa istanza all ufficio protocollo.

4 Art. 7 PIANO DI INTERVENTO INDIVIDUALIZZATO 1. Il piano di intervento individualizzato viene elaborato dall Assistente Sociale di riferimento dell Ambito distrettuale o dall Assistente Sociale del Consultorio Familiare del Distretto Sanitario di Udine e può prevedere anche la realizzazione di azioni da parte delle associazioni che perseguono il sostegno della maternità. 2. Il piano di intervento individualizzato dovrà espressamente indicare a) le condizioni di disagio socio-economico che si declinano nelle seguenti aree di bisogno a. bisogni abitativi; b. bisogni dell attesa e del puerperio; c. bisogni di cura e di crescita del bambino; d. bisogni legati alla formazione e allo studio della gestante; b) le azioni da realizzare; c) le spese ammesse a rendicontazione tra quelle previste all art.12 del presente regolamento; d) gli interventi messi in atto dalle associazioni di volontariato che perseguono il sostegno della maternità; e) i tempi di realizzazione del progetto. 2. Il piano di intervento individualizzato dovrà inoltre espressamente indicare che la realizzazione delle attività previste potrà essere avviata, ai sensi di quanto previsto all art.6, comma 5, del presente regolamento, solo ad avvenuta adozione della determinazione dirigenziale di ammissione al beneficio ed alla sua successiva comunicazione alla beneficiaria. art. 8 - MISURA E DURATA DEL BENEFICIO 1. Alla gestante in difficoltà ammessa all intervento economico ai sensi dell art.6 del presente regolamento, viene assegnato il contributo massimo di 3.000,00.- per il periodo massimo di mesi 15 decorrente dalla data di inizio della gravidanza e sino al compimento del sesto mese di vita del bambino. 2. L intervento economico per il sostegno alle gestanti in difficoltà è cumulabile con altri contributi e agevolazioni pubbliche aventi le medesime finalità. Art.9 EROGAZIONE 1. L intervento economico per il sostegno alle gestanti in difficoltà verrà erogato alla beneficiaria nelle seguenti modalità a) il 70% dell importo assegnato successivamente all adozione della determinazione dirigenziale di ammissione al beneficio di cui all art.6 del presente regolamento; b) il saldo del 30% dell importo assegnato ad avvenuta presentazione della rendicontazione delle spese sostenute, ai sensi dell art.12 del presente regolamento. 2. Qualora l Indicatore della Situazione Economica Equivalente (dichiarazione I.S.E.E.) di cui all art.4, comma 1, lettera b) del presente regolamento, prodotto dalla beneficiaria scada nel corso della validità dell intervento economico e non ne venga prodotto in continuità uno nuovo così come previsto dall art.10, comma 1, lettera a), del presente regolamento, il Servizio Sociale

5 dei Comuni provvederà ad applicare le seguenti modalità di erogazione del contributo stesso e precisamente a) nel caso in cui la scadenza si verifichi in una giornata compresa tra il giorno quindici ed il giorno trenta del mese, il beneficio verrà erogato interamente; b) nel caso in cui la scadenza si verifichi in una giornata compresa tra il primo giorno ed il giorno quattordici del mese, il beneficio non verrà erogato. 3. L erogazione del contributo verrà ripristinata con le medesime modalità dal mese di presentazione del nuovo Indicatore della Situazione Economica Equivalente (dichiarazione I.S.E.E.). Art OBBLIGHI DELLA BENEFICIARIA 1. La beneficiaria dell intervento economico per il sostegno alle gestanti in difficoltà è tenuta a comunicare e produrre ogni documentazione attestante una variazione intervenuta nel possesso dei requisiti di cui all art.4 del presente regolamento ed in particolare a) nuovo Indicatore della Situazione Economica Equivale (dichiarazione I.S.E.E.) in caso di scadenza di quello che ha determinato l assegnazione; b) all atto della nascita del bambino, ai sensi dell art.46 del D.P.R. 445/2000, dichiarazione sostitutiva di certificazione di avvenuta nascita; c) l eventuale interruzione di gravidanza o l avvenuta morte del neonato con dichiarazione sostitutiva di certificazione. Art. 11 BAMBINO NON NATO 1. Nel caso in cui la beneficiaria non porti a termine la gravidanza ovvero il neonato nasca morto, l U.Org. Amministrativa provvede a darne immediata comunicazione al Coordinatore d Area ovvero all Assistente Sociale Coordinatrice della S.O.S Area Materno Infantile, Età Evolutiva e Disabilità del Distretto Sanitario di Udine per la valutazione della prosecuzione dell intervento economico o la sua immediata interruzione e quindi la rendicontazione delle somme già percepite ai sensi dell art.12 del presente regolamento. art.12 - SPESE AMMESSE A RENDICONTAZIONE 1. La beneficiaria dell intervento economico per il sostegno alle gestanti in difficoltà è tenuta a rendicontare la somma ricevuta nella percentuale del 70 % del contributo. 2. Sono ammesse a rendicontazione le spese espressamente indicate nel piano di intervento individualizzato e di cui all art.7 del presente regolamento tra le quali a. Spese legate ai bisogni abitativi canoni di locazione, spese condominiali, utenze domestiche, derrate alimentari; b. Spese legate ai bisogni dell attesa e del puerperio spese per la cosmetica, spese per l intimo, spese farmaceutiche e spese per aiuto domestico; c. Spese legate ai bisogni di cura e di crescita del bambino spese per allattamento, spese per pappa, spese per relax e nanna, spese per igiene e benessere, spese per passeggio, spese per sicurezza;

6 d. Spese legate alla formazione e allo studio della gestante spese per iscrizioni a istituzioni scolastiche, spese di trasporto correlate alla frequenza di corsi/istituti scolastici, spese per iscrizione a corsi di formazione, spese per tasse universitarie, spese per l acquisto di libri di testo, spese per il pagamento delle rette di frequenza ai nidi d infanzia, spese per baby sitter 3. La beneficiaria dell intervento economico per il sostegno alle gestanti in difficoltà al termine del progetto e comunque non oltre il compimento del sesto mese del bambino è tenuta a rendicontare la somma assegnata in percentuale pari al 70% del contributo assegnato mediante dichiarazione sostitutiva di atto notorio o attraverso la produzione di copia della documentazione attestante le spese sostenute. 4. La mancata rendicontazione del contributo assegnato nella percentuale del 70% importa la restituzione delle somme indebitamente percepite. 5. Il Servizio Sociale dei Comuni provvederà, anche attraverso verifiche a campione, agli accertamenti in merito alla veridicità della documentazione presentata. Art. 13 APPLICAZIONE D. LGS. 30 GIUGNO 2003, N Il Servizio Sociale dei Comuni dell Ambito Distrettuale n.4.5 dell Udinese è autorizzato a trattare i dati personali forniti dalle persone richiedenti l accesso all intervento economico per il sostegno alle gestanti in difficoltà, ai soli fini dell espletamento del procedimento di cui trattasi. 2. Le persone richiedenti l accesso all intervento economico per il sostegno alle gestanti in difficoltà godono dei diritti di cui all art. 7 del D. Lgs. 30 Giugno 2003, n. 196, tra i quali figurano il diritto di accesso ai dati che la riguardano, il diritto di rettificare, aggiornare, completare o cancellare dati errati, nonché il diritto di opporsi al loro trattamento per motivi legittimi. 3. Il Responsabile del trattamento è il responsabile del procedimento interessato. Art CONTROVERSIE 1. Il Foro di Udine è competente a dirimere le controversie che eventualmente dovessero insorgere in ordine alla interpretazione ed alla esecuzione del presente Regolamento. Art.15 ENTRATA IN VIGORE 1. Il presente regolamento entra in vigore con l esecutività della deliberazione della Giunta Comunale del Comune di Udine in qualità di Ente Gestore del Servizio Sociale dei Comuni dell Ambito Distrettuale n.4.5 dell Udinese di approvazione.