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1 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 38 REGIONE TOSCANA Direzione Generale Sviluppo Economico Area di Coordinamento Politiche per lo Sviluppo Rurale Settore Produzioni Agricole Zootecniche DECRETO 7 settembre 2009, n certificato il Rurale relativamente alle competenze istruttorie della misura 215; Preso atto che le competenze vengono attribuite al Settore Produzioni Agricole Zootecniche della Giunta Regionale e ritenuto pertanto necessario apportare le opportune modifiche al D.D. 6 maggio 2009, n. 2086; Misura 215 del PSR Toscana D.D. 6 maggio 2009, n Disposizioni tecniche e procedurali per la gestione delle fasi istruttorie e per la presentazione del completamento delle domande. IL DIRIGENTE Vista la Legge Regionale 8 gennaio 2009, n. 1 Testo unico in materia di organizzazione ed ordinamento del personale ed in particolare l art. 2, comma 4 e l art. 9; Visto il Decreto del Direttore Generale 20 febbraio 2009, n. 577 con il quale il sottoscritto è stato nominato Responsabile del Settore Produzioni Agricole Zootecniche; Visto il D.D. 6 maggio 2009, n con il quale si approva la misura 215 del PSR Pagamenti per il benessere animale; Dato atto che nel suddetto decreto si rimanda ad un atto dirigenziale successivo la descrizione delle fasi procedurali per il completamento della domanda; Vista la Delibera di Giunta Regionale 31 agosto 2009, n. 729 con la quale viene modificato il documento attuativo regionale (DAR) del Programma di Sviluppo DECRETA 1. di approvare l allegato A, parte integrante del presente atto, contenente le disposizioni tecniche e procedurali relative alla gestione delle fasi istruttorie e alla presentazione del completamento delle domande presentate nell ambito della misura 215 Pagamenti per il benessere degli animali del Programma di Sviluppo Rurale della Toscana ; 2. di dare atto che la presentazione del completamento delle domande relative alla misura 215 Pagamenti per il benessere animale avvenga tramite Dichiarazione Unica Aziendale (DUA) secondo quanto disposto dal Decreto del Direttore di ARTEA n. 191 del 1 dicembre Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T. ai sensi dell art. 5 bis comma 1 lett. b) della L.R. 23/02/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell art. 18 comma 2 della medesima L.R. 23/2007. Il Dirigente Claudio Del Re SEGUE ALLEGATO

2 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 38 ALLEGATO A Disposizioni tecniche e procedurali per la gestione delle fasi istruttorie e per la presentazione del completamento delle domande presentate nell ambito della misura 215 Pagamenti per il benessere degli animali del Programma di Sviluppo Rurale della Toscana , ai sensi del bando approvato con DD 6 maggio 2009, n per l annualità Sommario 1. Modifiche e integrazioni al bando approvato con DD 6 maggio 2009, n Paragrafo 4 Descrizione della misura ed articolazione interna Paragrafo 13 Correzione di errori palesi contenuti nelle domande di aiuto o di pagamento Paragrafo 14.1 Fasi del procedimento Paragrafo 14.9 Adempimenti istruttori Paragrafo Istruttoria dei recuperi Adempimenti procedurali in fase di completamento Conteggio UBA per il calcolo del premio Conteggio UBA per il calcolo degli spazi... 4 Allegato 1 Formulario di valutazione... 5 Allegato 2 Combinazione degli impegni Allegato 3 Istruzioni per la redazione della relazione... 32

3 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N Modifiche e integrazioni al bando approvato con DD 6 maggio 2009, n Paragrafo 4 Descrizione della misura ed articolazione interna Il secondo capoverso del par. 4 è così sostituito: Per l annualità 2009 l azienda deve adeguarsi agli impegni scelti entro 12 mesi a partire dalla data di approvazione della graduatoria definitiva. Nel caso di impegni che per l adempimento prevedano la realizzazione di interventi strutturali che possano necessitare di DIA o Concessione Edilizia, entro 12 masi dall approvazione della graduatoria devono essere almeno iniziati i lavori. A regime, i 12 mesi decorrono dalla scadenza della presentazione delle domande di aiuto. 1.2 Paragrafo 13 Correzione di errori palesi contenuti nelle domande di aiuto o di pagamento Il par. 13 è così sostituito: Per le domande di aiuto o di pagamento relative ad una data fase, il richiedente può chiedere la correzione di errori palesi, cioè di errori relativi a fatti, stati o condizioni posseduti e documentabili entro i termini di presentazione delle domande stesse e desumibili da atti o elenchi o altra documentazione in possesso di ARTEA o di Province o Comunità montane. Per le domande di aiuto, tale richiesta deve pervenire alla Regione Toscana entro 30 giorni dall approvazione della graduatoria definitiva; per le domande di pagamento la comunicazione deve pervenire entro 30 giorni dalla loro presentazione. In ogni caso la Regione Toscana, a seguito di istruttoria, può valutare se ammettere o meno la correzione richiesta. 1.3 Paragrafo 14.1 Fasi del procedimento La prima parte del par 14.1 è così sostituita: La tabella sottostante riporta in sintesi le fasi principali del procedimento: Annualità 2009 FASI DEL PROCEDIMENTO Presentazione domanda di aiuto iniziale Entro il 16 giugno 2009 Avvio procedimento Graduatoria preliminare Richiesta del completamento Ricevibilità del completamento Ammissibilità e graduatoria definitiva TERMINI Dalla data di protocollazione nel sistema informativo ARTEA Entro 60 giorni dalla data di protocollazione nel sistema informativo ARTEA della documentazione del completamento 1.4 Paragrafo 14.9 Adempimenti istruttori Il par 14.9 è sostituito dal seguente: Il Settore Produzioni Agricole Zootecniche prende atto dell elenco delle domande ammissibili graduatoria preliminare prodotto dal sistema informativo ARTEA, sulla base dei requisiti di accesso e di priorità dichiarati in domanda dai richiedenti e dell elenco delle domande non ammissibili ai quali è inviata notifica personale con le motivazioni dell esclusione.

4 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 38 Sulla base delle risorse disponibili per l attuazione della misura in oggetto, Il Settore Produzioni Agricole Zootecniche, tramite raccomandata A.R., richiede ai soggetti che risultano ammissibili a finanziamento nella graduatoria preliminare la documentazione a completamento della domanda di aiuto. Qualora le risorse disponibili non siano in grado di coprire per intero l importo ammissibile per l ultima domanda collocata utilmente in graduatoria, ma superino il minimale previsto dalla misura, tale domanda può essere finanziata parzialmente in base alle risorse disponibili. L eventuale finanziamento deve comunque essere subordinato ad esplicito assenso del soggetto stesso, sotto forma di dichiarazione. La quota mancante può essere coperta attraverso ulteriori assegnazioni qualora si rendano disponibili risorse aggiuntive nel corso dell impegno. L assegnazione anche parziale del sostegno è comunque subordinata alla scelta di una combinazione di impegni tra quelle previste dal bando. Il Settore Produzioni Agricole Zootecniche può comunque richiedere, in ogni momento e nel rispetto della graduatoria preliminare, la documentazione a completamento della domanda di aiuto ad altri soggetti presenti nella graduatoria stessa, qualora per rinunce, istruttorie con esito negativo, revoche del contributo o risorse aggiuntive, si rendano disponibili ulteriori risorse spendibili nella stessa misura per le annualità di riferimento. L individuazione dei potenziali beneficiari non costituisce diritto al finanziamento in capo al soggetto richiedente. Il Settore Produzioni Agricole Zootecniche rende pubblico - tramite pubblicazione sul BURT e sui siti della Regione Toscana e di ARTEA - l esito dell istruttoria svolta ed i relativi importi assegnati in favore dei beneficiari e l elenco delle domande ammesse ma non finanziabili e di quelle non ammesse. 1.5 Paragrafo Istruttoria dei recuperi Il par è sostituito dal seguente: Il Settore Produzioni Agricole Zootecniche per le domande per le quali deve procedere al recupero di quanto erogato, provvede: - all adozione del provvedimento dirigenziale di recupero; - alla trasmissione del provvedimento di recupero all interessato e ad Artea. 2. Adempimenti procedurali in fase di completamento Le aziende con domande ammissibili a finanziamento sono tenute a completare la domanda di aiuto attraverso un apposita sezione della DUA nella quale sono disponibili i documenti allegati al presente atto. La presentazione del completamento delle domande sul sistema informativo Artea deve avvenire entro la data indicata nella richiesta di completamento inviata dal Settore Produzioni Agricole Zootecniche. La mancata presentazione del completamento delle domande nei termini indicati nella comunicazione comporta la decadenza delle stesse. Per la presentazione del completamento della domanda i richiedenti devono accedere al sistema informativo ARTEA direttamente o tramite CAA. Per quanto riguarda la ricevibilità del completamento delle domande, si rimanda al par del bando approvato con DD 2086 del 06/05/2009. I documenti allegati al presento atto e disponibili sul sito Artea per la compilazione sono: - Allegato 1: Formulario di valutazione Il richiedente è tenuto a documentare la situazione aziendale relativa al benessere animale, per gli aspetti trattati dalla presente misura, al momento della presentazione della domanda. Tale dichiarazione deve essere firmata anche da un tecnico abilitato. Nel caso in cui l azienda abbia già adottato come prassi aziendale dei comportamenti già migliorativi e allineati con la misura, non può richiedere l accesso per gli impegni già rispettati. Nell allegato 1 le risposte evidenziate sono quelle che consentono l accesso al relativo impegno. Il documento deve essere compilato, stampato, firmato dal richiedente, vidimato dal tecnico abilitato e tenuto in originale in azienda. La stessa dichiarazione è allegata alla DUA e va compilata per poter accedere alla scelta della combinazione degli impegni.

5 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N Allegato 2: Combinazione degli impegni Il richiedente a seguito del risultato del formulario di valutazione e di valutazione di eventuali esigenze aziendali - sceglie la combinazione di impegni che gli è consentita dalla situazione dell azienda alla presentazione della domanda. La dichiarazione, in forma sintetica rispetto all allegato 2 al presente atto, è allegata alla DUA. In base alla combinazione scelta si ha il livello di premio per UBA. - Allegato 3: Istruzioni per la redazione della relazione Ai fini istruttori, il richiedente deve allegare alla domanda una relazione nella quale vengano descritte le operazioni e le modalità con le quali l azienda intende rispettare gli impegni scelti. La relazione deve essere redatta seguendo le istruzioni di cui all allegato n. 3, nel quale è inoltre indicata, per ogni singolo impegno, la documentazione necessaria che deve essere tenuta in azienda fino ai tre anni successivi alla fine dell impegno ed esibita al controllo. 3. Modalità di conteggio delle UBA ai fini del calcolo dei premi e degli spazi In domanda iniziale è riportato (da BDN o registro di stalla) il n di UBA medie del Tale dato è utilizzato per la verifica del requisito di accesso (minimo 10 UBA) e per il calcolo dei punteggi relativi alla biodiversità e al miglioramento genetico. 3.1 Conteggio UBA per il calcolo del premio Al completamento l'azienda decide se confermare il dato medio 2008 anche come previsione della media Nel caso in cui l'azienda ritenga che la consistenza media nel 2009 sia inferiore o superiore al dato 2008, il nuovo dato è quello su cui sono calcolati i premi. In caso contrario viene confermato il dato 2008 e su questo sono calcolati i premi. In questa fase una riduzione maggiore del 20% rispetto al riportato in domanda iniziale non comporta alcuna sanzione. Al primo rinnovo (e con lo stesso criterio i successivi): va calcolato il dato consolidato sul pregresso (media 2009) e fornita la previsione per tutto il Per il pregresso: per i bovini il calcolo è in automatico da BDN; per gli ovini va opportunamente aggiornato il registro di stalla (dato medio delle consistenze a gennaio, giugno e dicembre). Se risulta un numero inferiore si procede a compensazione sul rinnovo; se risulta un numero superiore, la differenza non viene pagata. Previsione anno in corso: l'azienda può scegliere di confermare per tutto il 2010 il consolidato 2009 oppure inserire un dato diverso se prevede delle variazioni negative o positive sulle consistenze medie. In caso di variazione negativa il calcolo del rinnovo è effettuato sul nuovo dato; in caso di variazione positiva il premio non aumenta. Nel caso l'azienda voglia estendere il premio anche ai capi aggiuntivi, dovrà presentare domanda di ampliamento (non prevista in questa prima fase). Variazioni negative superiori del 20% rispetto al dichiarato in fase previsionale, comportano l'azzeramento del premio. Quando si verifichino riduzioni delle consistenze tali da far ritenere che ci possa essere una differenza superiore al 20%, l'azienda deve mandare comunicazione ad ARTEA, in modo da non attivare il regime sanzionatorio. 3.2 Conteggio UBA per il calcolo degli spazi Ai fini del rispetto degli impegni relativi agli spazi, devono essere applicati i parametri riportati nelle tabelle dell allegato dove si forniscono i livelli minimi degli spazi migliorati per tipologia di allevamento e di animale. L azienda deve essere in condizione in qualunque momento di rispettare il rapporto capi/spazi disponibili secondo l impegno scelto. Eventuali discrepanze rilevate al controllo in loco saranno trattate ai sensi del par. 12 dell Allegato A al DD 6 maggio 2009, n

6 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 38 Allegato 1 Formulario di valutazione FORMULARIO DI VALUTAZIONE PER L ACCESSO ALLA MISURA OVICAPRINI DA LATTE MACRAOAREA - AREA DI VALUTAZIONE IMPEGNI DI MISURA DOMANDA A. Management aziendale B. Sistemi di allevamento e stabulazione Gestione dell impianto di mungitura 1. Superfici di stabulazione 2 Aree attesa mungitura Deve essere garantita una periodica manutenzione dell impianto e un controllo del suo funzionamento e dei suoi componenti fondamentali almeno due volte all anno con assistenza specializzata B1 Le superfici coperte di stabulazione devono essere aumentate di almeno il 10% rispetto ai valori minimi indicati nella tabella B1 (pari ad almeno le dimensioni indicate nell ultima colonna) Le aziende che superano i valori minimi indicati nella tabella B1 possono accedere all impegno incrementando di almeno il 10% i loro valori effettivi B.2 Le aree di attesa nella zona di mungitura devono garantire riparo dal sole e dalla pioggia e avere dimensioni di almeno 0,30 m²/pecora. Gli animali da mungere vanno divisi in gruppi in funzione delle dimensioni dell area d attesa che deve essere proporzionata alla capacità dell impianto di mungitura. La suddivisione in gruppi può essere fatta anche con barriere mobili L impianto di mungitura è stato sottoposto negli ultimi 3 anni a manutenzione e ad un controllo del suo funzionamento e dei suoi componenti fondamentali almeno 2 volte/anno con assistenza specializzata? Le superfici coperte di stabulazione dell allevamento sono inferiori o uguali ai valori indicati nella tabella B1 (colonna superficie minima )? Le aziende che superano i valori minimi indicati nella tabella B1 e che accedono all impegno incrementando di almeno il 10% le proprie superfici di stabulazione ne devono specificare la consistenza nella relazione allegata Le aree di attesa coperte nella zona di mungitura sono delle dimensioni di almeno 0,30 m²/pecora e gli animali da mungere vengono divisi in gruppi di numerosità non superiore al quadruplo della capacità dell impianto di mungitura? Tabella B1 - Superfici unitarie coperte per la stabulazione di ovini da latte Superficie minima per l impegno Categoria Superficie minima (aumento di almeno il 10%) Pecora in produzione 0,8 m²/capo 0,88 m²/capo Agnelle da rimonta 0,6 m²/capo 0,66 m²/capo Agnelli fino a 4 mesi 0,4 m²/capo 0,44 m²/capo Ariete 2,0 m²/capo 2,20 m²/capo 5

7 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N C. Controllo ambientale 1. Isolamento termico 2. Ombreggiamento C1. Il tetto deve essere opportunamente coibentato in modo da evitare dispersione di calore in inverno ed un eccessivo riscaldamento in estate C2. Gli animali al pascolo devono disporre di uno spazio d ombra effettivo (naturale e/o artificiale) pari almeno ai valori indicati in tabella C2 D. Alimentazione e acqua di bevanda 1. Dimensione abbeveratoi 2. Numero abbeveratoi D1. Al pascolo, gli abbeveratoi collettivi devono prevedere un fronte di abbeveraggio pari ad 1,5 m ogni 50 ovini adulti D2. Devono essere presenti almeno due abbeveratoi per ogni gruppo di animali (gruppo: insieme di animali allevati nello stesso recinto) Tabella C2 - Superfici unitarie per l ombreggiamento degli ovini da latte Superficie minima per l impegno Categoria (m²/capo) Pecora in produzione 0,8 Agnelle da rimonta 0,6 Agnelli fino a 4 mesi 0,4 Ariete 2,0 Il tetto della stalla è coibentato? Gli animali al pascolo dispongono di uno spazio d ombra effettivo superiore o uguale ai valori indicati nella tabella C2? Gli abbeveratoi presenti sul pascolo garantiscono un fronte di abbeveraggio pari ad almeno 1,5 m ogni 50 ovini adulti? In stalla e nei recinti annessi, sono presenti almeno due abbeveratoi per recinto? 6

8 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N Igiene della lettiera 2. Gestione igienico sanitaria E. Igiene, sanità e aspetti comportamentali E2.I Gestione igienico sanitaria latte E2. II Gestione igienico sanitaria gregge Luogo e data... E1. Al fine di migliorare le condizioni ambientali dell area di riposo è necessario rinnovare completamente la lettiera almeno 2 volte l anno E2. Adozione di un piano di controllo della gestione igienico sanitaria con assistenza veterinaria programmata (impegno da abbinare con E2.I. o E2.II.) E2.I. Si prevede il controllo del contenuto di cellule somatiche (CCS) con cadenza mensile durante tutto il periodo di lattazione. Nel caso in cui il CCS superi il limite di cell/ml devono essere predisposte e attuate le azioni correttive necessarie al ripristino di valori idonei di CCS (controllo aggiuntivo della funzionalità dell impianto di mungitura, verifica del piano di alimentazione, monitoraggio dello stato di salute del gregge, eventuale individuazione dei capi problema, profilassi) E2.II. Gli interventi di sverminazione vanno programmati previo monitoraggio della condizione parassitologica del gregge, con lo svolgimento di almeno due esami coprologici l anno, nei periodi di maggior rischio di infestazione, al fine di programmare gli eventuali interventi antiparassitari Firma del richiedente... La lettiera, negli ultimi tre anni, è stata rinnovata completamente almeno 2 volte/anno? Negli ultimi tre anni è stato adottato annualmente un piano di controllo igienico sanitario (redatto da tecnico veterinario) con una assistenza veterinaria programmata? Negli ultimi tre anni è stato svolto il controllo delle CCS con cadenza mensile per tutta la durata della lattazione e in caso di superamento della soglia limite ( cell/ml) sono state attuate azioni correttive per il ripristino dei valori idonei di CCS? Negli ultimi tre anni le analisi coprologiche sono state fatte almeno 2 volte/anno e gli interventi di sverminazione sono stati effettuati previa analisi coprologica? Firma del tecnico... 7

9 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N FORMULARIO DI VALUTAZIONE PER L ACCESSO ALLA MISURA BOVINI DA LATTE MACRAOAREA AREA DI VALUTAZIONE IMPEGNI DI MISURA DOMANDA A. Management aziendale B. Sistemi di allevamento e stabulazione Gestione dell impianto di mungitura 1. Sistema di allevamento 2. Stabulazione parametri dimensionali 3. Allevamento vitelli Deve essere garantita una periodica manutenzione dell impianto e un controllo del suo funzionamento e dei suoi componenti fondamentali almeno due volte all anno con assistenza specializzata B1. Passaggio dall allevamento stallino all allevamento all aperto o misto (allevamento al pascolo nei periodi primaverile ed estivo, con possibilità di pascolo ogni qualvolta le condizioni climatiche lo consentano e allevamento in stalla nei restanti periodi dell anno). L area a pascolo utilizzata deve essere adeguatamente dimensionata prevedendo punti per l abbeverata (naturali o artificiali) e per il riparo (naturali o artificiali) B2. Aumento di almeno il 10% delle superfici delle aree di esercizio secondo i parametri dimensionali indicati in tabella B2. Le aziende che superano i valori minimi indicati nella tabella B2 possono accedere all impegno incrementando di almeno il 10% i loro valori effettivi B3. I vitelli allevati in gruppo, già a partire dalle 8 settimane, devono essere mantenuti su pavimento pieno arricchito con lettiera L impianto di mungitura è stato sottoposto negli ultimi 3 anni a manutenzione e ad un controllo del suo funzionamento e dei suoi componenti fondamentali almeno 2 volte/anno con assistenza specializzata? Il sistema di allevamento è di tipo stallino e gli animali non hanno accesso ad aree di pascolo fornite di punti di abbeverata (naturali o artificiali) e ripari (naturali o artificiali)? Le aree di esercizio sono di dimensioni inferiori o uguali ai valori indicati in tabella B2 (colonna superficie minima )? Le aziende che superano i valori minimi indicati nella tabella B2 e che accedono all impegno incrementando di almeno il 10% le proprie superfici di stabulazione ne devono specificare la consistenza nella relazione allegata I vitelli allevati in gruppo a partire dalle 8 settimane, sono mantenuti su pavimento pieno arricchito con lettiera? 8

10 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 38 Tabella B2 - Parametri tecnici per il dimensionamento delle aree di esercizio (paddock) Superficie Superficie minima per l impegno minima (aumento di almeno il 10%) Paddock pavimentato: - vitelli pre-svezzamento 1,5 m 2 /capo 1,65 m 2 /capo - vitelli post-svezzamento 2,2 m 2 /capo 2,42 m 2 /capo - bovini da rimonta 3,0 m 2 /capo 3,3 m 2 /capo - vacche 4,0 m 2 /capo 4,4 m 2 /capo Paddock misto (pavimento + terra battuta): - vitelli pre-svezzamento 3,0 m 2 /capo 3,3 m 2 /capo - vitelli post-svezzamento 4,3 m 2 /capo 4,73 m 2 /capo - bovini da rimonta 6,0 m 2 /capo 6,6 m 2 /capo - vacche 8,0 m 2 /capo 8,8 m 2 /capo Paddock in terra battuta: - vitelli pre-svezzamento 4,5 m 2 /capo 4,95 m 2 /capo - vitelli post-svezzamento 6,5 m 2 /capo 7,15 m 2 /capo - bovini da rimonta 9,5 m 2 /capo 10,45 m 2 /capo - vacche 12,0 m 2 /capo 13,2 m 2 /capo C. Controllo ambientale D. Alimentazione e acqua di bevanda 1. Isolamento termico 2. Raffrescamento Accesso all alimentazione Impianto per l abbeverata C1. Il tetto deve essere opportunamente coibentato in modo da evitare dispersione di calore in inverno ed un eccessivo riscaldamento in estate C2. Messa in atto di almeno una delle tecniche per contenere gli effetti stressanti del caldo a carico degli animali: docce, nebulizzatori, sistemi naturali o artificiali in aiuto della ventilazione, barriere naturali o artificiali per ridurre l esposizione alla radiazione solare D1. Adeguamento del fronte di mangiatoia al numero e tipo di capi allevati nel rispetto dei parametri riportati nella tabella D1 D2. Per un ottimale apporto di acqua in tutti i periodi dell anno e soprattutto in quelli più siccitosi è necessario aumentare i punti di abbeverata per ottenere una riduzione del 20% rispetto ai parametri riportati in tabella D2. Il tetto della stalla è dotato di sistemi di coibentazione? L azienda adotta almeno una delle tecniche indicate per contenere gli effetti stressanti del caldo a carico degli animali? Il fronte mangiatoia è superiore o uguale ai parametri riportati nella tabella D1? Il dimensionamento dei punti di abbeverata è uguale o superiore ai parametri riportati in tabella D2 (colonna numero massimo di capi )? 9

11 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N Tabella D.1 - Parametri tecnici per il dimensionamento della rastrelliera della mangiatoia per bovini Superficie minima per l impegno Fronte unitario della rastrelliera: - vacche, alimentazione contemporanea 0,70 m/capo - vacche, alimentazione continua (alimento per almeno 18 h/d) 0,40 m/capo - vitelli pre svezzamento 0,26 m/capo - vitelli post svezzamento 0,34 m/capo - altri bovini da rimonta 0,50 m/capo Fronte unitario della rastrelliera con posti delimitati: - vacche 0,68 m/capo - vitelli pre svezzamento 0,26 m/capo - vitelli post svezzamento 0,34 m/capo - altri bovini da rimonta 0,50 m/capo Numero posti alla rastrelliera con posti delimitati - vacche, alimentazione contemporanea = n. capi - vacche, alimentazione continua (alimento per almeno 18 h/d) 65% n. capi Tabella D2 - Parametri tecnici per il dimensionamento dei punti di abbeverata per bovini a stabulazione libera in gruppo Numero massimo di capi Numero massimo di capi per l impegno (diminuzione di almeno il 20%) con arrotondamento per difetto Numero di capi per abbeveratoio: - vacche in lattazione con alimentazione contemporanea vacche in lattazione con alimentazione continua vacche asciutta vitelli altri bovini Numero capi per 1 m di fronte di abbeveratoio collettivo: - vacche in lattazione con alimentazione contemporanea vacche in lattazione con alimentazione continua vacche asciutta vitelli altri bovini

12 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 38 E1. Adozione di un piano di controllo della gestione igienico sanitaria con assistenza veterinaria programmata. E. Igiene, sanità e aspetti comportamentali 1. Aspetti della gestione igienico sanitaria E1.I. L azienda deve poter isolare in box collettivi o singoli su lettiera, gli animali con problemi sanitari in modo da ospitare almeno il 3% degli animali adulti allevati e impedire i contatti con il resto della mandria E1.II. Gli animali al parto devono essere isolati in un apposita area, ottenibile anche con barriere mobili, che garantisca alla vacca uno spazio pari ad almeno 7,2 m 2 Luogo e data Firma del richiedente Negli ultimi tre anni è stato adottato annualmente un piano di controllo igienico sanitario (redatto da tecnico veterinario) con una assistenza veterinaria programmata? L azienda dispone di box collettivi o singoli per l isolamento degli animali con problemi sanitari dimensionati in modo da ospitare almeno il 3% degli animali adulti allevati e in grado di impedire il contatto tra soggetti sani e malati? Gli animali prossimi al parto vengono isolati (anche con barriere mobili) in spazi tali da garantire almeno 7,2 m 2 /capo? Firma del tecnico... 11

13 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N FORMULARIO DI VALUTAZIONE PER L ACCESSO ALLA MISURA BOVINI DA CARNE MACRAOAREA AREA DI VALUTAZIONE IMPEGNI DI MISURA DOMANDA B. Sistemi di allevamento e stabulazione 1. Sistema di allevamento 2. Stabulazione parametri dimensionali B1. Passaggio dall allevamento stallino all allevamento all aperto o misto (allevamento al pascolo nei periodi primaverile ed estivo, con possibilità di pascolo ogni qualvolta le condizioni climatiche lo consentano e allevamento in stalla nei restanti periodi dell anno). L area a pascolo utilizzata deve essere adeguatamente dimensionata prevedendo punti per l abbeverata (naturali o artificiali) e per il riparo (naturali o artificiali) B2. Aumento di almeno il 10% delle superfici delle aree di esercizio secondo i parametri dimensionali indicati in tabella B2. Le aziende che superano i valori minimi indicati nella tabella B2 possono accedere all impegno incrementando di almeno il 10% i loro valori effettivi Il sistema di allevamento è di tipo stallino e gli animali non hanno accesso ad aree di pascolo fornite di punti di abbeverata (naturali o artificiali) e ripari (naturali o artificiali)? Le aree di esercizio sono di dimensioni inferiori o uguali ai valori indicati in tabella B2 (colonna superficie minima )? Le aziende che superano i valori minimi indicati nella tabella B2 e che accedono all impegno incrementando di almeno il 10% le proprie superfici di stabulazione ne devono specificare la consistenza nella relazione allegata Tabella B2 - Parametri tecnici per il dimensionamento delle aree di esercizio (paddock) Superficie Superficie minima per l impegno minima (aumento di almeno il 10%) Paddock pavimentato: - vitelli pre-svezzamento 1,5 m 2 /capo 1,65 m 2 /capo - vitelli post-svezzamento 2,2 m 2 /capo 2,42 m 2 /capo - bovini da rimonta e da ingrasso 3,0 m 2 /capo 3,3 m 2 /capo - vacche 4,0 m 2 /capo 4,4 m 2 /capo Paddock misto (pavimento + terra battuta): - vitelli pre-svezzamento 3,0 m 2 /capo 3,3 m 2 /capo - vitelli post-svezzamento 4,3 m 2 /capo 4,73 m 2 /capo - bovini da rimonta e da ingrasso 6,0 m 2 /capo 6,6 m 2 /capo - vacche 8,0 m 2 /capo 8,8 m 2 /capo Paddock in terra battuta: - vitelli pre-svezzamento 4,5 m 2 /capo 4,95 m 2 /capo - vitelli post-svezzamento 6,5 m 2 /capo 7,15 m 2 /capo - bovini da rimonta e da ingrasso 9,5 m 2 /capo 10,45 m 2 /capo - vacche 12,0 m 2 /capo 13,2 m 2 /capo 12

14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 38 C. Controllo ambientale D. Alimentazione e acqua di bevanda 3. Allevamento vitelli 1. Isolamento termico 2. Raffrescamento Accesso all alimentazione B3. I vitelli allevati in gruppo, già a partire dalle 8 settimane, devono essere mantenuti su pavimento pieno arricchito con lettiera C1. Il tetto deve essere opportunamente coibentato in modo da evitare dispersione di calore in inverno ed un eccessivo riscaldamento in estate C2. Messa in atto di almeno una delle tecniche per contenere gli effetti stressanti del caldo a carico degli animali: docce, nebulizzatori, sistemi naturali o artificiali in aiuto della ventilazione, barriere naturali o artificiali per ridurre l esposizione alla radiazione solare D1. Adeguamento del fronte di mangiatoia al numero e tipo di capi allevati nel rispetto dei parametri riportati nella tabella D1 I vitelli allevati in gruppo a partire dalle 8 settimane, sono mantenuti su pavimento pieno arricchito con lettiera? Il tetto della stalla è dotato di sistemi di coibentazione? L azienda adotta almeno una delle tecniche indicate per contenere gli effetti stressanti del caldo a carico degli animali? Il fronte mangiatoia è superiore o uguale ai parametri riportati nella tabella D1? Tabella D.1 - Parametri tecnici per il dimensionamento della rastrelliera della mangiatoia per bovini Superficie minima per l impegno Fronte unitario della rastrelliera: - vacche, alimentazione contemporanea 0,70 m/capo - vacche, alimentazione continua (alimento per almeno 18 h/d) 0,40 m/capo - vitelli pre-svezzamento 0,26 m/capo - vitelli post-svezzamento 0,34 m/capo - altri bovini da rimonta 0,50 m/capo - vitelloni da ingrasso 400 kg 0,50 m/capo - vitelloni da ingrasso > 400 kg 0,65 m/capo Fronte unitario della rastrelliera con posti delimitati: - vacche 0,68 m/capo - vitelli pre-svezzamento 0,26 m/capo - vitelli post-svezzamento 0,34 m/capo - altri bovini da rimonta 0,50 m/capo Numero posti alla rastrelliera con posti delimitati - vacche, alimentazione contemporanea = n. capi - vacche, alimentazione continua (alimento per almeno 18 h/d) 65% n. capi 13

15 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N Impianto per l abbeverata D2. Per un ottimale apporto di acqua in tutti i periodi dell anno e soprattutto in quelli più siccitosi è necessario aumentare i punti di abbeverata per ottenere una riduzione del 20% rispetto ai parametri riportati in tabella D2. Il dimensionamento dei punti di abbeverata è uguale o superiore ai parametri riportati in tabella D2 (colonna numero massimo di capi )? Tabella D2 - Parametri tecnici per il dimensionamento dei punti di abbeverata per bovini a stabulazione libera in gruppo Numero massimo di capi Numero massimo di capi per l impegno (diminuzione di almeno il 20%) con arrotondamento per difetto Numero di capi per abbeveratoio: - vacche in lattazione con alimentazione contemporanea vacche in lattazione con alimentazione continua vacche asciutta vitelli altri bovini Numero capi per 1 m di fronte di abbeveratoio collettivo: - vacche in lattazione con alimentazione contemporanea vacche in lattazione con alimentazione continua vacche asciutta vitelli altri bovini

16 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 38 E1. Adozione di un piano di controllo della gestione igienico sanitaria con assistenza veterinaria programmata. E. Igiene, sanità e aspetti comportamentali 1. Aspetti della gestione igienico sanitaria E1.I. L azienda deve poter isolare in box collettivi o singoli su lettiera, gli animali con problemi sanitari in modo da ospitare almeno il 3% degli animali adulti allevati e impedire i contatti con il resto della mandria E1.II. Gli animali al parto devono essere isolati in un apposita area, ottenibile anche con barriere mobili, che garantisca alla vacca uno spazio pari ad almeno 7,2 m 2 Luogo e data Firma del richiedente Negli ultimi tre anni è stato adottato annualmente un piano di controllo igienico sanitario (redatto da tecnico veterinario) con una assistenza veterinaria programmata? L azienda dispone di box collettivi o singoli per l isolamento degli animali con problemi sanitari dimensionati in modo da ospitare almeno il 3% degli animali adulti allevati e in grado di impedire il contatto tra soggetti sani e malati? Gli animali prossimi al parto vengono isolati (anche con barriere mobili) in spazi tali da garantire almeno 7,2 m 2 /capo? Firma del tecnico... 15

17 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N Allegato 2 Combinazione degli impegni Ovicaprini da latte Comb. 1 - TUTTI GLI IMPEGNI PER TUTTE LE AREE A, B, C, D, E PREMIO: da 10 a 20 UBA 103,00 /UBA Oltre 20 UBA 99,00 /UBA A Management aziendale Gestione Mungitura - Deve essere garantita una periodica manutenzione dell impianto e un controllo del suo funzionamento e dei suoi componenti fondamentali almeno due volte all anno con assistenza specializzata B - Sistemi di allevamento e di stabulazione B1- Superfici stabulazione- Le superfici coperte di stabulazione devono essere aumentate di almeno il 10% rispetto ai valori minimi indicati nella tabella B1 (pari ad almeno le dimensioni indicate nell ultima colonna B2 - Aree attesa mungitura - Le aree di attesa nella zona di mungitura devono garantire riparo dal sole e dalla pioggia e avere dimensioni di almeno 0.30 m²/pecora. Gli animali da mungere vanno divisi in gruppi in funzione delle dimensioni dell area d attesa che deve essere proporzionata alla capacità dell impianto di mungitura. Tabella B1 - Superfici unitarie coperte per la stabulazione di ovicaprini da latte Categoria Superficie minima (m²/capo) Superficie minima per l impegno (m²/capo) Pecora in produzione 0,8 0,88 Agnelle da rimonta 0,6 0,66 Agnelli fino a 4 mesi 0,4 0,44 Ariete 2,0 2,20 C - Controllo ambientale C1 - Isolamento termico- Il tetto deve essere opportunamente coibentato in modo da evitare dispersione di calore in inverno ed un eccessivo riscaldamento in estate C2 Ombreggiamento- Gli animali devono disporre di uno spazio d ombra effettivo (naturale e/o artificiale) pari almeno ai valori indicati in tabella 1 della sezione 1.a delle BP Tabella C2 - Superfici unitarie per l ombreggiamento degli ovini da latte Categoria Superficie minima per l impegno (m²/capo) Pecora in produzione 0,8 Agnelle da rimonta 0,6 Agnelli fino a 4 mesi 0,4 Ariete 2,0 D. Alimentazione e acqua di bevanda D1- Dimensione abbeveratoi- Al pascolo, gli abbeveratoi collettivi devono prevedere un fronte di abbeveraggio pari ad 1,5 m ogni 50 ovicaprini adulti. D2 Numero abbeveratoi - Devono essere presenti almeno due abbeveratoi per ogni gruppo di animali (gruppo: insieme di animali allevati nello stesso recinto). E. Igiene, sanità e aspetti comportamentali E1 - Igiene lettiera - Al fine di migliorare le condizioni ambientali dell area di riposo è necessario rinnovare completamente la lettiera almeno 2 volte l anno. E2 Gestione igienico sanitaria - Adozione di un piano di controllo della gestione igienico sanitaria con assistenza veterinaria programmata (IMPEGNO OBBLIGATORIO IN TUTTE LE COMBINAZIONI CHE CONTENGONO LA SOTTOAREA E2) E2.I Gestione igienico sanitaria latte Si prevede il controllo del contenuto di cellule somatiche (CCS) con cadenza mensile durante tutto il periodo di lattazione. Nel caso in cui il CCS superi il limite di cell/ml devono essere predisposte e attuate le azioni correttive necessarie al ripristino di valori idonei di CCS (controllo aggiuntivo della

18 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 38 funzionalità dell impianto di mungitura, verifica piano di alimentazione, monitoraggio stato di salute, eventuale individuazione capi problema, profilassi) E.2. II Gestione igienico sanitaria gregge - Gli interventi di sverminazione vanno programmati previo monitoraggio della condizione parassitologica del gregge, con lo svolgimento di almeno due esami coprologici l anno, nei periodi di maggior rischio di infestazione, al fine di programmare gli eventuali interventi antiparassitari. Comb. 2 - TUTTI GLI IMPEGNI PER TUTTE LE AREE A, B, C, D PREMIO: da 10 a 20 UBA 47,00 /UBA Oltre 20 UBA 43,00 /UBA A Management aziendale Gestione Mungitura - Deve essere garantita una periodica manutenzione dell impianto e un controllo del suo funzionamento e dei suoi componenti fondamentali almeno due volte all anno con assistenza specializzata B - Sistemi di allevamento e di stabulazione B1- Superfici stabulazione- Le superfici coperte di stabulazione devono essere aumentate di almeno il 10% rispetto ai valori minimi indicati nella tabella B1 B2 - Aree attesa mungitura - Le aree di attesa nella zona di mungitura devono garantire riparo dal sole e dalla pioggia e avere dimensioni di almeno 0.30 m²/pecora. Gli animali da mungere vanno divisi in gruppi in funzione delle dimensioni dell area d attesa che deve essere proporzionata alla capacità dell impianto di mungitura. Tabella B1 - Superfici unitarie coperte per la stabulazione di ovicaprini da latte Categoria Superficie minima (m²/capo) Superficie minima per l impegno (m²/capo) con aumento del 10% Pecora in produzione 0,8 0,88 Agnelle da rimonta 0,6 0,66 Agnelli fino a 4 mesi 0,4 0,44 Ariete 2,0 2,20 C - Controllo ambientale C1 - Isolamento termico- Il tetto deve essere opportunamente coibentato in modo da evitare dispersione di calore in inverno ed un eccessivo riscaldamento in estate C2 Ombreggiamento- Gli animali devono disporre di uno spazio d ombra effettivo (naturale e/o artificiale) pari almeno ai valori indicati in tabella C2 Tabella C2 - Superfici unitarie per l ombreggiamento degli ovicaprini da latte Categoria Pecora in produzione Agnelle da rimonta Agnelli fino a 4 mesi Ariete Superficie minima per l impegno 0,8 m²/capo 0,6 m²/capo 0,4 m²/capo 2,0 m²/capo D. Alimentazione e acqua di bevanda D1- Dimensione abbeveratoi- Al pascolo, gli abbeveratoi collettivi devono prevedere un fronte di abbeveraggio pari ad 1,5 m ogni 50 ovicaprini adulti. D2 Numero abbeveratoi - Devono essere presenti almeno due abbeveratoi per ogni gruppo di animali (gruppo: insieme di animali allevati nello stesso recinto). Comb. 3 - AREA A E ALMENO UN IMPEGNO PER LE AREE, B, C, D, PREMIO: da 10 a 20 UBA 29,00 /UBA Oltre 20 UBA 25,00 /UBA A Management aziendale Gestione Mungitura - Deve essere garantita una periodica manutenzione dell impianto e un controllo del suo funzionamento e dei suoi componenti fondamentali almeno due volte all anno con assistenza specializzata B - Sistemi di allevamento e di stabulazione

19 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N B1- Superfici stabulazione- Le superfici coperte di stabulazione devono essere aumentate di almeno il 10% rispetto ai valori minimi indicati nella tabella B1 OPPURE B2 - Aree attesa mungitura - Le aree di attesa nella zona di mungitura devono garantire riparo dal sole e dalla pioggia e avere dimensioni di almeno 0.30 m²/pecora. Gli animali da mungere vanno divisi in gruppi in funzione delle dimensioni dell area d attesa che deve essere proporzionata alla capacità dell impianto di mungitura. Tabella B1 - Superfici unitarie coperte per la stabulazione di ovicaprini da latte Categoria Superficie minima (m²/capo) Superficie minima per l impegno (m²/capo) con aumento del 10 % Pecora in produzione 0,8 0,88 Agnelle da rimonta 0,6 0,66 Agnelli fino a 4 mesi 0,4 0,44 Ariete 2,0 2,20 C - Controllo ambientale C1 - Isolamento termico- Il tetto deve essere opportunamente coibentato in modo da evitare dispersione di calore in inverno ed un eccessivo riscaldamento in estate OPPURE C2 Ombreggiamento- Gli animali devono disporre di uno spazio d ombra effettivo (naturale e/o artificiale) pari almeno ai valori indicati in tabella C2 Tabella C2 - Superfici unitarie per l ombreggiamento degli ovicaprini da latte Categoria Pecora in produzione Agnelle da rimonta Agnelli fino a 4 mesi Ariete Superficie minima per l impegno 0,8 m²/capo 0,6 m²/capo 0,4 m²/capo 2,0 m²/capo D. Alimentazione e acqua di bevanda D1- Dimensione abbeveratoi- Al pascolo, gli abbeveratoi collettivi devono prevedere un fronte di abbeveraggio pari ad 1,5 m ogni 50 ovicaprini adulti. OPPURE D2 Numero abbeveratoi - Devono essere presenti almeno due abbeveratoi per ogni gruppo di animali (gruppo: insieme di animali allevati nello stesso recinto). Comb. 4 - TUTTI GLI IMPEGNI PER LE AREE A, D, E PREMIO: da 10 a 20 UBA 69,00 /UBA Oltre 20 UBA 65,00 /UBA A Management aziendale Gestione Mungitura - Deve essere garantita una periodica manutenzione dell impianto e un controllo del suo funzionamento e dei suoi componenti fondamentali almeno due volte all anno con assistenza specializzata D. Alimentazione e acqua di bevanda D1- Dimensione abbeveratoi- Al pascolo, gli abbeveratoi collettivi devono prevedere un fronte di abbeveraggio pari ad 1,5 m ogni 50 ovicaprini adulti. D2 Numero abbeveratoi - Devono essere presenti almeno due abbeveratoi per ogni gruppo di animali (gruppo: insieme di animali allevati nello stesso recinto). E. Igiene, sanità e aspetti comportamentali E1 - Igiene lettiera - Al fine di migliorare le condizioni ambientali dell area di riposo è necessario rinnovare completamente la lettiera almeno 2 volte l anno. E2 Gestione igienico sanitaria - Adozione di un piano di controllo della gestione igienico sanitaria con assistenza veterinaria programmata. E2.I Gestione igienico sanitaria latte - Si prevede il controllo del contenuto di cellule somatiche (CCS) con cadenza mensile durante tutto il periodo di lattazione. Nel caso in cui il CCS superi il limite di cell/ml devono essere predisposte e attuate le azioni correttive necessarie al ripristino di valori idonei di CCS (controllo aggiuntivo della

20 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 38 funzionalità dell impianto di mungitura, verifica piano di alimentazione, monitoraggio stato di salute, eventuale individuazione capi problema, profilassi). E.2. II Gestione igienico sanitaria gregge - Gli interventi di sverminazione vanno programmati previo monitoraggio della condizione parassitologica del gregge, con lo svolgimento di almeno due esami coprologici l anno, nei periodi di maggior rischio di infestazione, al fine di programmare gli eventuali interventi antiparassitari. Comb. 5 AREA A E UN IMPEGNO DELLE AREE D, E PREMIO: da 10 a 20 UBA 40,00 /UBA Oltre 20 UBA 36,00 /UBA A Management aziendale Gestione Mungitura - Deve essere garantita una periodica manutenzione dell impianto e un controllo del suo funzionamento e dei suoi componenti fondamentali almeno due volte all anno con assistenza specializzata D. Alimentazione e acqua di bevanda D1- Dimensione abbeveratoi- Al pascolo, gli abbeveratoi collettivi devono prevedere un fronte di abbeveraggio pari ad 1,5 m ogni 50 ovicaprini adulti. OPPURE D2 Numero abbeveratoi - Devono essere presenti almeno due abbeveratoi per ogni gruppo di animali (gruppo: insieme di animali allevati nello stesso recinto). E. Igiene, sanità e aspetti comportamentali E1 - Igiene lettiera - Al fine di migliorare le condizioni ambientali dell area di riposo è necessario rinnovare completamente la lettiera almeno 2 volte l anno. OPPURE E2 Gestione igienico sanitaria - Adozione di un piano di controllo della gestione igienico sanitaria con assistenza veterinaria programmata + E2.I Gestione igienico sanitaria latte - Si prevede il controllo del contenuto di cellule somatiche (CCS) con cadenza mensile durante tutto il periodo di lattazione. Nel caso in cui il CCS superi il limite di cell/ml devono essere predisposte e attuate le azioni correttive necessarie al ripristino di valori idonei di CCS (controllo aggiuntivo della funzionalità dell impianto di mungitura, verifica piano di alimentazione, monitoraggio stato di salute, eventuale individuazione capi problema, profilassi). OPPURE E2 Gestione igienico sanitaria - Adozione di un piano di controllo della gestione igienico sanitaria con assistenza veterinaria programmata + E.2. II Gestione igienico sanitaria gregge - Gli interventi di sverminazione vanno programmati previo monitoraggio della condizione parassitologica del gregge, con lo svolgimento di almeno due esami coprologici l anno, nei periodi di maggior rischio di infestazione, al fine di programmare gli eventuali interventi antiparassitari.

21 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N Bovini da latte Comb. 1 - TUTTI GLI IMPEGNI PER TUTTE LE AREE A, B, C, D, E PREMIO: da 10 a 20 UBA 102,00 /UBA Oltre 20 UBA 98,00 /UBA A Management aziendale Gestione Mungitura - Deve essere garantita una periodica manutenzione dell impianto e un controllo del suo funzionamento e dei suoi componenti fondamentali almeno due volte all anno con assistenza specializzata. B - Sistemi di allevamento e di stabulazione - Per l allevamento in regime stallino si applica l impegno B1 insieme all impegno B3 B1 Sistema allevamento - Passaggio dall allevamento stallino all allevamento all aperto o misto (allevamento al pascolo nei periodi primaverile ed estivo, con possibilità di pascolo ogni qualvolta le condizioni climatiche lo consentano e allevamento in stalla nei restanti periodi dell anno). L area a pascolo utilizzata deve essere idonea ad accogliere gli animali prevedendo punti per l abbeverata (naturali o artificiali) e per il riparo (naturali o artificiali). - Per l allevamento in stabulazione libera si applica l impegno B2 insieme all impegno B3 B2 Stabulazione - Parametri dimensionali - Aumento di almeno il 10% delle superfici delle aree di esercizio secondo i parametri dimensionali indicati in tabella B2 B3 Allevamento dei vitelli - I vitelli allevati in gruppo, già a partire dalle 8 settimane, devono essere mantenuti su pavimento pieno arricchito con lettiera. Tabella B2: Parametri tecnici per il dimensionamento delle aree di esercizio (paddock) Superficie minima Superficie minima per l impegno (aumento di almeno il 10%) Paddock pavimentato: - vitelli pre-svezzamento 1,5 m 2 /capo 1,65 m 2 /capo - vitelli post-svezzamento 2,2 m 2 /capo 2,42 m 2 /capo - bovini da rimonta 3,0 m 2 /capo 3,3 m 2 /capo - vacche 4,0 m 2 /capo 4,4 m 2 /capo Paddock misto (pavimento + terra battuta): - vitelli pre-svezzamento 3,0 m 2 /capo 3,3 m 2 /capo - vitelli post-svezzamento 4,3 m 2 /capo 4,73 m 2 /capo - bovini da rimonta 6,0 m 2 /capo 6,6 m 2 /capo - vacche 8,0 m 2 /capo 8,8 m 2 /capo Paddock in terra battuta: - vitelli pre-svezzamento 4,5 m 2 /capo 4,95 m 2 /capo - vitelli post-svezzamento 6,5 m 2 /capo 7,15 m 2 /capo - bovini da rimonta 9,5 m 2 /capo 10,45 m 2 /capo - vacche 12,0 m 2 /capo 13,2 m 2 /capo C - Controllo ambientale C1 - Isolamento termico- Il tetto deve essere opportunamente coibentato in modo da evitare dispersione di calore in inverno ed un eccessivo riscaldamento in estate C2 Raffrescamento - Messa in atto di almeno una delle tecniche per contenere gli effetti stressanti del caldo a carico degli animali: docce, nebulizzatori, sistemi naturali o artificiali in aiuto della ventilazione, barriere naturali o artificiali per ridurre l esposizione alla radiazione solare. D. Alimentazione e acqua di bevanda D1- Accesso alimentazione - Adeguamento del fronte di mangiatoia al numero e tipo di capi allevati nel rispetto dei parametri riportati nella tabella D.1. D2 Numero Abbeveratoi - Per un ottimale apporto di acqua in tutti i periodi dell anno e soprattutto in quelli più siccitosi è necessario aumentare i punti di abbeverata per ottenere una riduzione del 20% rispetto ai parametri riportati in tabella D2.

22 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 38 Tabella D1 - Parametri tecnici per il dimensionamento della rastrelliera della mangiatoia per bovini Superficie minima per l impegno Fronte unitario della rastrelliera: - vacche, alimentazione contemporanea 0,70 m/capo - vacche, alimentazione continua (alimento per almeno 18 h/d) 0,40 m/capo - vitelli pre svezzamento 0,26 m/capo - vitelli post svezzamento 0,34 m/capo - altri bovini da rimonta 0,50 m/capo Fronte unitario della rastrelliera con posti delimitati: - vacche 0,68 m/capo - vitelli pre svezzamento 0,26 m/capo - vitelli post svezzamento 0,34 m/capo - altri bovini da rimonta 0,50 m/capo Numero posti alla rastrelliera con posti delimitati - vacche, alimentazione contemporanea = n. capi - vacche, alimentazione continua (alimento per almeno 18 h/d) 65% n. capi Tabella D2: Parametri tecnici massimi per il dimensionamento dei punti di abbeverata per i bovini a stabulazione libera in gruppo Numero massimo di capi Numero massimo di capi per l impegno (diminuzione di almeno il 20%) con arrotondamento per difetto Numero di capi per abbeveratoio: - vacche in lattazione con alimentazione contemporanea vacche in lattazione con alimentazione continua vacche asciutta vitelli altri bovini Numero capi per 1 m di fronte di abbeveratoio collettivo: - vacche in lattazione con alimentazione contemporanea vacche in lattazione con alimentazione continua vacche asciutta vitelli altri bovini E. Igiene, sanità e aspetti comportamentali E1- Gestione igienico sanitaria - Adozione di un piano di controllo della gestione igienico sanitaria con assistenza veterinaria programmata. (IMPEGNO OBBLIGATORIO IN TUTTE LE COMBINAZIONI CHE CONTENGONO L AREA E) E1.I Isolamento sanitario L azienda deve poter isolare in box collettivi o singoli su lettiera, gli animali con problemi sanitari in modo da ospitare almeno il 3% degli animali adulti allevati e impedire i contatti con il resto della mandria E1.II Gestione parto - Gli animali al parto devono essere isolati in un apposita area, ottenibile anche con barriere mobili, che garantisca alla vacca uno spazio pari ad almeno 7,2 m 2. Comb. 2 - TUTTI GLI IMPEGNI PER LE AREE A, B, C PREMIO: da 10 a 20 UBA 76,00 /UBA Oltre 20 UBA 72,00 /UBA A Management aziendale Gestione Mungitura - Deve essere garantita una periodica manutenzione dell impianto e un controllo del suo funzionamento e dei suoi componenti fondamentali almeno due volte all anno con assistenza specializzata.

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