2 CRITERI DI ACCESSO E REGIME DI AIUTO

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1 BANDO Legge regionale n. 25 del 13 maggio 2003 (modificata dalla L.R. n. 26 del 13 maggio 2003) Interventi a favore degli allevatori partecipanti alla attuazione del piano di sorveglianza sierologia e del piano vaccinale per la febbre catarrale degli ovini (Blue tongue). 1 DESCRIZIONE 1.1 Finalità Il presente bando in attuazione della L.R. n. 25 del 13 maggio 2003 (modificata dalla L.R. n. 26 del 13 maggio 2003), di seguito denominata legge, dispone interventi a favore delle aziende agricole con allevamento zootecnico ovicaprino, bovino e bufalino, al fine di incentivare la collaborazione con le autorità sanitarie preposte alla attuazione del Piano di sorveglianza sierologica per la febbre catarrale degli ovini (Blue-tongue) previsto dall ordinanza del Ministro della Sanità 11 maggio 2001 concernente Misure urgenti di profilassi vaccinale obbligatoria contro la febbre catarrale degli ovini (Blue-tongue) e successive modifiche, nonché al fine di indennizzare i danni conseguenti alla vaccinazione obbligatoria disposta nell ambito del Piano vaccinale previsto dalla medesima ordinanza. 1.2 Delimitazione geografica La misura è applicata su tutto il territorio regionale. 2 CRITERI DI ACCESSO E REGIME DI AIUTO 2.1 Beneficiari Sono ammessi al beneficio gli allevatori di ovicaprini, bovini e bufalini le cui Unità Tecniche Economiche (UTE), di cui al D.P.R. n. 503/99, sono situate nel territorio regionale. E allevatore l imprenditore agricolo che, ai sensi dell articolo 2135 c.c., esercita l attività di allevamento di animali intesa come l attività diretta alla cura e allo sviluppo di un ciclo biologico o di una fase necessaria del ciclo stesso, di carattere animale, che utilizza o può utilizzare il fondo, il bosco o le acque dolci, salmastre o marine.

2 2.2 Azioni ammissibili a finanziamento Gli interventi disposti dalla legge prevedono: a) un contributo diretto a compensare i costi e i disagi sostenuti dagli allevatori con la messa a disposizione dell Autorità Sanitaria regionale dei propri capi per i prelievi periodici di sangue finalizzati a verificare l esistenza di circolazione virale; b) un indennizzo per compensare il danno subito dagli allevatori nell eventualità in cui si verifichino aborti conseguenti la vaccinazione di fattrici gravide; c) un indennizzo per compensare il danno subito dagli allevatori per i capi morti in conseguenza dell intervento di profilassi. 2.3 Requisiti di accesso a) Piano di sorveglianza sierologia - Contributo a compenso parziale dei costi legati alla partecipazione Il contributo di cui all articolo 1, comma 2, lettera a) della legge, è concesso alle unità tecniche economiche di aziende agricole con allevamento zootecnico ovicaprino, bovino e bufalino, comprese in una o più delle celle di campionamento in cui è suddiviso il territorio toscano, che mettono a disposizione dell Autorità sanitaria un numero di capi adeguato alle esigenze del Piano di Sorveglianza Sierologica. b) Piano Vaccinale - Indennizzo in caso di aborto conseguente alla vaccinazione L indennizzo di cui all articolo 1, comma 2, lettera b) della legge, è concesso alle unità tecniche economiche di aziende agricole con allevamento zootecnico ovicaprino, bovino e bufalino ove si verifichino aborti di fattrici vaccinate entro venti giorni dalla data della vaccinazione, accertati tramite conforme diagnosi differenziale dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale. c) Piano Vaccinale - Indennizzo in caso di morte dell animale conseguente alla vaccinazione L indennizzo di cui all articolo 1, comma 2, lettera c), è concesso alle unità tecniche economiche di aziende agricole con allevamento zootecnico ovicaprino, bovino e bufalino ove si verifichi la morte dei capi sottoposti a vaccinazione, come certificato dal Veterinario che ha eseguito l intervento di vaccinazione o dal Servizio Veterinario della ASL competente per territorio. 2.4 Dichiarazioni e impegni Ai fini della concessione dell indennizzo, l allevatore nella relativa domanda deve dichiarare di:

3 a) aderire al Piano di Sorveglianza Sierologica per la febbre catarrale degli ovini e/o al Piano Vaccinale come previsto dall Ordinanza del Ministero della Sanità 11 maggio 2001 e successive modifiche; b) essere imprenditore agricolo ai sensi dell art del Codice Civile; c) essere consapevole che le dichiarazioni contenute nella domanda sono rese ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000; d) essere consapevole delle responsabilità penali a cui può andare incontro per dichiarazioni mendaci, falsità in atti e uso di atti falsi, così come disposto dall art. 76 del D.P.R. 445/2000; e) aver preso atto delle condizioni che regolano la corresponsione degli aiuti e degli indennizzi; f) essere informato, ai sensi della legge n. 675/96, che l acquisizione e il trattamento anche informatico dei dati contenuti nella domanda e negli allegati è effettuato per le finalità e le attività previste nel presente bando e dalla normativa che disciplina l attività dell Agenzia, nonché per le attività ad esse connesse, anche ai fini dei controlli da parte degli Organismi comunitari, nazionali o regionali; g) impegnarsi a consentire l accesso in azienda e alla documentazione agli Organismi incaricati dei controlli; h) restituire le somme eventualmente percepite quale corrispettivo dell indennizzo maggiorate degli interessi dovuti in caso di accertate irregolarità relative alla documentazione prodotta; i) integrare la domanda con ogni altra documentazione necessaria all istruttoria e/o ai controlli; j) comunicare tempestivamente eventuali variazioni a quanto dichiarato in domanda comprese eventuali cause di forza maggiore; k) rendere disponibili, qualora richieste, tutte le informazioni necessarie al sistema di monitoraggio. 2.5 Regime di aiuto a) Piano di sorveglianza sierologia - Contributo a compenso parziale dei costi legati alla partecipazione Il contributo di cui all articolo 1, comma 2, lettera a) della legge è concesso proporzionalmente al numero dei capi che vengono resi disponibili per i prelievi a partire dall 1 gennaio 2002 fino al 31 dicembre Ogni azienda può rendere disponibili per unità tecnica economica non più di dodici capi l anno o il numero di capi ritenuti indispensabili dall autorità sanitaria competente per territorio. Per ogni capo

4 messo a disposizione dell autorità sanitaria viene erogato un importo massimo pari a Euro 60,00 rapportato all intero anno solare, proporzionalmente ridotto in relazione al periodo di effettiva messa a disposizione. Qualsiasi frazione di mese si considera mese intero. b) Piano Vaccinale - Indennizzo in caso di aborto conseguente alla vaccinazione L indennizzo di cui all articolo 1, comma 2, lettera b) è concesso nella misura massima del 90 per cento del valore di mercato per categoria e tipologia di animale abortito rilevato dai bollettini pubblicati dall Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA) e utilizzato nell ambito del rimborso per gli animali abbattuti ai sensi della L. 218/88 e successivi decreti attuativi nn. 298/89 e 587/96. Per valore di mercato si considera la media tra il prezzo minimo e il prezzo massimo rilevati quindicinalmente dall Ismea riferiti alla quindicina in cui ricade la data dell aborto. In assenza di rilevazione di prezzi nella quindicina interessata si fa riferimento ai dati in oggetto contenuti nella pubblicazione più recente. Per le specie bovine da latte si considera il valore dell animale a tre mesi. Per le specie bovine da carne si considera il valore dell animale a sette mesi. Nel caso di meticci si fa riferimento alle razze da latte. Per le specie bovine straniere (quali ad esempio Charolaise e Limousine) per le quali i bollettini ISMEA rilevano il valore di mercato a partire dall età di dodici mesi l importo riferito all età di sette mesi sarà così determinato: si calcola la differenza tra il prezzo medio a dodici mesi e quello medio a sette mesi delle razze Chianina, Maremmana e Marchigiana e il risultato si detrae dal valore a dodici mesi delle razze straniere. Per la specie ovicaprina si considera, a seconda della razza e tipologia, il valore dell animale con la minore età rilevato dagli stessi bollettini Ismea. Per avere diritto all indennizzo, gli aborti devono essersi verificati entro venti giorni dalla data della vaccinazione su fattrici gravide e comunque a seguito di vaccinazione eseguita nel periodo compreso dall 1 gennaio 2002 al 31 dicembre c) Piano Vaccinale - Indennizzo in caso di morte conseguente alla vaccinazione L indennizzo di cui all articolo 1, comma 2, lettera c) è concesso nella misura massima del 90 per cento del valore di mercato per categoria e tipologia di animale morto rilevato dai bollettini pubblicati dall Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA) e utilizzato nell ambito del rimborso per gli animali abbattuti ai sensi della L. 218/88 e successivi decreti attuativi nn. 298/89 e 587/96.

5 Per valore di mercato si considera la media del prezzo minimo e del prezzo massimo rilevati quindicinalmente dall Ismea riferiti alla quindicina in cui ricade la data di morte dell animale. In assenza di rilevazione di prezzi nella quindicina interessata si fa riferimento ai dati in oggetto contenuti nella pubblicazione più recente. Il decesso del capo deve essersi verificato a seguito di vaccinazione eseguita nel periodo compreso dall 1 gennaio 2002 al 31 dicembre Nell ambito della stessa azienda le misure previste dalla legge possono essere cumulate. 3 ISTRUTTORIA E AMMISSIONE A FINANZIAMENTO 3.1 Fasi del procedimento Il procedimento amministrativo inizia con la ricezione della domanda e termina con la dichiarazione di ammissibilità o non ammissibilità al finanziamento secondo la ripartizione di competenze riportata nel seguente schema e con le modalità indicate nel presente bando. Schema fasi procedimento Fasi del procedimento Soggetti Provvedimento A rilevanza esterna Termini (giorni) 1. Presentazione Allevatori Pubblicazione del bando sul BURT Controllo di ricevibilità e Centro di Servizio convenzionato 30 ammissibilità 3. Esito di ammissione al finanziamento ed autorizzazione al ARTEA Decreto ARTEA 50 pagamento 4.Esecuzione del pagamento ARTEA Mandato di pagamento 10

6 3.2 Presentazione delle domande Termini e modalità Gli allevatori di ovicaprini, bovini e bufalini devono presentare la domanda, per i territori di loro competenza, ai Centri di Servizio convenzionati con ARTEA, entro trenta giorni dalla pubblicazione del presente bando. I Centri di servizio provvederanno allo svolgimento delle fasi di ricezione e di ammissibilità delle domande pervenute. La domanda può essere presentata in uno dei seguenti modi: - raccomandata o posta celere; - mediante consegna a mano. Per il rispetto dei termini di ricezione farà fede nel caso di raccomandata o posta celere la data del timbro postale di invio, nel caso di consegna a mano il timbro datario apposto sulla domanda dal Centro di servizio. La domanda può essere presentata compilando manualmente la modulistica approvata dal presente bando e disponibile sul sito internet di ARTEA o, in alternativa, tramite la modalità di compilazione on-line, mediante il sistema informativo di ARTEA. Il modulo di presentazione on-line utilizzato dal software ARTEA potrebbe non corrispondere graficamente alla modulistica allegata al presente bando, ma contiene comunque tutte e soltanto le informazioni riportate nel modello allegato. La domanda deve essere sottoscritta dal titolare dell Azienda o dal legale rappresentante Documentazione da presentare Insieme alla domanda l allevatore deve presentare: a) Fotocopia (fronte e retro) di un documento di identità/riconoscimento valido; b) Scheda di indennizzo per aziende sentinella e danni vaccinali rilasciata dalla ASL competente; c) Certificato dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale che ha effettuato la diagnosi differenziale nel caso di aborti; d) Certificato del Medico Veterinario di Azienda che ha effettuato l intervento o del Servizio Veterinario della competente ASL nel caso di animali morti in seguito a vaccinazione. 3.3 Autorizzazione e liquidazione dei contributi ARTEA, dopo la verifica di ammissibilità al contributo, redige l elenco delle domande, indicando distintamente quelle ammissibili e quelle non ammissibili.

7 Nel caso i fondi disponibili non siano sufficienti a coprire le richieste ammesse applicando l intero importo ammissibile, ARTEA provvede a determinare i contributi, applicando una riduzione proporzionale, in modo da erogare il finanziamento a tutti gli aventi diritto. Nel caso, invece, di ulteriore disponibilità di fondi regionali il responsabile del procedimento provvede alla loro assegnazione secondo il medesimo criterio di proporzionalità in relazione alla spesa ammessa. L approvazione degli elenchi degli ammessi e degli esclusi a finanziamento insieme all autorizzazione al pagamento avviene con decreto dirigenziale di ARTEA soggetto a pubblicazione sul BURT. 4 PROCEDURA DI CONTROLLO E MONITORAGGIO 4.1 Controllo ARTEA è tenuta a verificare la corretta attuazione dell intervento in applicazione delle norme fissate a livello nazionale e regionale. I beneficiari sono inoltre tenuti a consentire i controlli degli incaricati da ARTEA e le ispezioni effettuate dai funzionari pubblici competenti a livello regionale o da funzionari incaricati da Autorità statali. ARTEA dispone gli opportuni controlli sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive di certificazioni e di atti di notorietà presentate ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000, secondo le disposizioni applicative contenute nel decreto del direttore di Artea n. 21/2002. Ferma restando la responsabilità penale prevista dall articolo 76 del D.P.R. 445/2000, qualora sia accertata la non veridicità delle dichiarazioni rese, la domanda viene dichiarata inammissibile oppure viene dichiarata la decadenza dai benefici eventualmente concessi con il provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera. Nel caso il contributo sia già stato erogato, si provvede al recupero dello stesso maggiorato degli interessi calcolati a decorrere dalla data di pagamento fino a quella di versamento. 4.2 Monitoraggio E fatto obbligo a ciascun beneficiario al quale sarà presentata espressa richiesta da parte di ARTEA di fornire tutte le indicazioni utili per il monitoraggio degli interventi finanziati al fine di produrre una relazione finale da presentare alla Commissione Europea.

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