Terminal Marche Bus S.C.AR.L. Sede: MACERATA PIAZZA XXV APRILE, 1 Codice fiscale: Numero REA: MC

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1 Ing. Carmine Calafiore Studio di Ingegneria Calafioreing via E. Fermi, Castelraimondo (MC) info@calafioreing.it Comune di MACERATA (MC) Terminal Marche Bus S.C.AR.L. Sede: MACERATA PIAZZA XXV APRILE, 1 Codice fiscale: Numero REA: MC MANUTENZIONE STRAORDINARIA e riordino funzionale dell'autostazione di piazza Pizzarello PROGETTO ESECUTIVO IMPIANTO ELETTRICO IMPIANTO TERMICO Relazione tecnica MACERATA, 12/06/2014 Il Tecnico (Progettista Carmine Calafiore)

2 1.1) IMPIANTO INTERNO AL FABBRICATO 1) IMPIANTO ELETTRICO A - OGGETTO DEL PROGETTO Sono oggetto del presente progetto gli impianti elettrici che verranno modificati e adeguati alla normativa vigente, in dotazione alla autostazione Terminal Bus di P.zza Pizzarello Macerata. I locali oggetto dei lavori risultano individuati nel disegno di progetto allegato. Più specificatamente i lavori consisteranno essenzialmente negli interventi appresso indicati: Controllo e distribuzione Impianto di terra. Distribuzione principale. Impianto di illuminazione normale e d emergenza. Impianto prese FM. Impianti ausiliari.. B - PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI: Le opere, le apparecchiature e gli impianti dovranno corrispondere, nel modo più scrupoloso, alle prescrizioni delle norme più aggiornate in materia, in vigore alla data di esecuzione dei lavori, senza esclusione di norme eventualmente non ancora in vigore alla data di inizio dei lavori. L installatore nell esecuzione dei lavori rispetterà, oltre ai regolamenti ENEL, le norme CEI tutte ed in particolare: Legge 21 giugno 1986 n 317 Norma CEI 64-8, e successive varianti -Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua Norma CEI impianti di produzione, trasporto, distribuzione energia elettrica; Norma CEI 64-7 impianti elettrici di illuminazione pubblica; Norma CEI 79-CEI EN Norme CEI EN Legge 186/68 DPR 547/55: Legge 791/77 DGR. N.80 del 18 gennaio 1999 Legge 10/91 e s.m.e.i. (311/2006) D.M. 12/4/96 UNI-CIG UNI EN ISO 7730 UNI EN Prescrizioni dei Vigili del Fuoco in particolar modo per quanto riguardano le barriere tagliafiamma negli attraversamenti REI e sbarramenti antifiamma lungo i percorsi e le vie cavi; Norma CEI 64 8: paragrafo Barriere tagliafiamma ; Norma CEI 64 8: paragrafo Prescrizioni di protezione contro l incendio. Norma CEI 20 22: Cavi elettrici non propaganti l incendio. Norma CEI 11 17: Sezione 7 Provvedimenti contro l incendio. -Prescrizioni ENEL o dell ente fornitore di energia elettrica. -Prescrizioni dell ente telefonico. -Normative e raccomandazioni della locale USSL. -Normative e raccomandazioni dell ispettorato del lavoro. -Tabelle UNEL e UNI UNI-CIG applicabili LEGGE 3 Agosto 2007, n. 123 Misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e delega al Governo per il riassetto e la riforma della normativa in materia.

3 DECRETO LEGISLATIVO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. DECRETO 22 gennaio 2008, n. 37 Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attivita' di installazione degli impianti all'interno degli edifici. C - DATI DI PROGETTO Il Terminal è alimentato in bassa tensione con sistema di alimentazione TT 3F+N; la potenza contrattuale stipulata con l ente distributore (ENEL) è pari a: - 16 kw. I dati di progetto assunti sono quindi i seguenti: - Alimentazione B.T.dell Ente erogatore 400V/50Hz. - Potenza 16 KW - Corrente di corto circuto 10/16 KA - Sistema di alimentazione tipo TT - Distribuzione trifase+neutro+terra. - Caduta di tensione massima dei circuiti luce 4% - Caduta di tensione massima dei circuiti F.M. 4% DESCRIZIONE DELLE OPERE Impianto di terra Trattandosi di un impianto con sistema TT l impianto di terra è costituito essenzialmente da: -Dispersori costituiti da picchetti a croce in Fe-Zn da 1500x50x50x5mm. interconnessi fra di loro ed eventualmente collegati ai ferri di armatura della struttura del fabbricato. -Collettore principale di terra al quale saranno collegati il conduttore di terra dei quadri elettrici, eventuali singoli conduttori di protezione, il conduttore di terra e i conduttori equipotenziali. -Conduttori di terra che collegano tra loro i picchetti, le armature del calcestruzzo ed il collettore principale di terra. -Conduttori di protezione (PE) che collegano le masse ai conduttori di terra. All impianto di terra sono collegate, mediante conduttori di protezione di adeguata sezione, le seguenti strutture: -Tutti i poli di terra delle prese a spina. -Tutti i collegamenti equipotenziali (EQS) dei locali da bagno o con doccia. -Tutti gli apparecchi luminosi. -Tutte le masse estranee (tubazioni metalliche etc.) che entrano nel volume del fabbricato (mediante conduttori di sezione non inferiore a 6mmq). -Tutte le masse metalliche normalmente non in tensione ma che possono andare in tensione per difetto di isolamento. Distribuzione principale La distribuzione principale è realizzata dal punto di consegna ENEL, che sarà spostata da locale interna a parete esterna, al quadro elettrico generale per mezzo di tubazione rigida in PVC fissata a parete. da questo verranno derivate le linee di alimentazione alle varie utenze. Al fine di realizzare la protezione della linea di alimentazione sarà installato, subito a valle del contatore ENEL, un interruttore automatico magnetotermico differenziale regolabile che provvederà a togliere tensione a tutta la struttura. Le linee di alimentazione delle varie utenze faranno capo ad interruttori di tipologia e taratura adatte alla funzione che dovranno svolgere; tale distribuzione sarà realizzata tramite cavi posti in tubazioni a vista poste su controsoffitto e/o tubazioni flessibili sottotraccia. Le caratteristiche tecniche, la tipologia dei materiali, il dimensionamento dei circuiti e la rappresentazione grafica degli stessi si possono desumere dagli elaborati grafici facenti parte del presente progetto. Impianto di illuminazione normale e d emergenza Nei locali commerciale, biglietteria, magazzini e locali accessori, saranno installati apparecchi luminosi in a tubi fluorescenti con corpo in acciaio e/o pvc e apparecchi a led a bassissimo consumo.

4 Il cablaggio avverrà tramite conduttori isolati antifiamma tipo N07V-K; L illuminazione d emergenza sarà realizzata con il montaggio di plafoniere fluorescenti da 18W in emergenza tipo OVA o BEGHELLI. L impianto di illuminazione d emergenza entrerà in funzione automaticamente in caso di sospensione o interruzione della fornitura di energia elettrica, dovrà avere un autonomia di almeno due ore. L impianto sarà provato periodicamente per verificare la funzionalità di tutti i gruppi di emergenza. Nei locali dovranno essere realizzati i seguenti punti luce: - Punti luce magazzino (p.l. a tubi fluorescenti) - Punti luce WC. (p.l. a tubi fluorescenti) - Punti luce locale commerciale, biglietteria e atrio ingresso (p.l. a led). - Punti luce uscite di sicurezza. I punti luce dovranno essere comandati per il locale biglietteria e commerciale, dal quadro elettrico e da interruttori in sito per gli altri locali. I punti luce e i punti di comando di cui sopra dovranno essere realizzati tramite conduttori, cavi, tubazioni e scatole di derivazione di tipologia rispondente alle indicazioni riportate al punto E della presente relazione. Impianto prese FM Le prese, gli interruttori, i pulsanti e gli apparecchi di comando interni saranno del tipo componibile posti in opera entro scatole portafrutti rettangolari in esecuzione a vista dotate di mostrina di copertura in resina fissabile alla scatola stessa a pressione o tramite viti autofilettanti. Le prese a spina a 3P+T o 2P+T per l alimentazione di eventuali apparecchi elettrici con potenza superiore a 1kW saranno interbloccate con fusibili, in modo da non permettere l introduzione o l estrazione della spina a circuito chiuso. Predisposizione impianto POS Sarà eseguita la predisposizione per i POS secondo quanto segue: - Sarà posato un cavo UTP categoria 6 ad 8 fili non schermato in prossimità della scrivania ufficio biglietteria con rilascio di scorta pari a mt 2. - Il cavo non potrà essere posato nelle canalizzazioni previste per l impianto elettrico in quanto non schermato e soggetto a possibili interferenze causate dai cavi elettrici. La posa della linea telefonica in locale biglietteria con la relativa Borchia sarà di competenza della TELECOM. L installazione dei sistemi POS e del diramatore, i collegamenti, i cablaggi dei cavi UTP e i collaudi saranno di competenza delle aziende specializzate nel settore. DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA Al fine di procedere nel rispetto delle normative vigenti si dovranno considerare le seguenti disposizioni in materia di sicurezza: Impianto elettrico nei locali con bagno e/o doccia Gli impianti elettrici nei locali con bagno e/o doccia sono sottoposti all osservanza delle norme CEI 64/8.7, parte 7 sez. 701, che stabiliscono specifici provvedimenti protettivi per evitare pericoli di folgorazione dovuti sia ai contatti diretti che indiretti. I locali con bagno e/o doccia sono suddivisi in quattro zone pericolose; al di fuori di dette zone l ambiente si considera ordinario anche se interno al locale da bagno: *Zona 0: Corrisponde al volume interno della vasca da bagno e/o al piatto doccia. In questa zona è vietata l installazione di qualsiasi componente elettrico. *Zona 1: E delimitata dalla superficie verticale circoscritta alla vasca da bagno e/o dal piatto doccia e dal piano orizzontale situato a 2,25 ml sopra il fondo della vasca da bagno e/o piatto doccia. In questa zona si possono installare esclusivamente pulsanti a tirante con cordone isolante per suoneria installata all esterno del bagno (frutto incassato oltre 2,25 ml). *Zona 2: E delimitata tra la superficie della zona 1 e la superficie parallela situata a 0,60 ml dalla orizzontalmente dal pavimento e dal piano orizzontale situato 2,25 ml dal pavimento. In questa zona non potrà essere installato alcun dispositivo di protezione, sezionamento e comando ne alcuna presa; potranno essere installati esclusivamente scaldaacqua, apparecchi illuminanti di classe 1 ed apparecchi di riscaldamento di classe 1 (dotati di

5 *Zona 3: alimentazione con protezione differenziale Id=30mA); tutti con grado di protezione non inferiore a IPX5. Corrisponde a un volume posto al di fuori della zona 2 ed è largo 2,40 ml. In questa zona potrà essere realizzato un impianto con componenti ordinari a condizione che sia prevista un alimentazione con protezione differenziale Id=30mA. Tutte le masse metalliche (tubazioni metalliche) suscettibili di introdurre il potenziale di terra saranno collegate, mediante conduttore equipotenziale supplementare da 6 mmq, ai conduttori di protezione di tutte le masse presenti nei locali. Protezione contro i contatti diretti La protezione contro i contatti diretti sarà realizzata mediante isolamento delle parti attive (CEI 64/8.4 art e seguenti); tale isolamento sarà ottenuto racchiudendo le stesse entro involucri o barriere tali da assicurare un grado di protezione non inferiore a IPXXB o grado di protezione IPXXD se parti superiori di barriere od involucri a portata di mano. Gli involucri e le barriere saranno fissati e resi apribili solo mediante l uso di appositi attrezzi affidati a personale esperto. Protezione contro i contatti indiretti Essendo un impianto in bassa tensione di tipo TT la protezione contro i contatti diretti sarà assicurata collegando tutte le masse all impianto di terra mediante apposito conduttore di protezione, saranno collegate anche tutte le tubazioni metalliche accessibili e le masse estranee esistenti nell area dell impianto utilizzatore (CEI art e seguenti). Le protezioni saranno coordinate in modo da assicurare la tempestività di interruzione del circuito per evitare che le tensioni assumano valori pericolosi superiori a 50V per un tempo superiore a 1 secondo. Adottando dispositivi di protezione ad intervento differenziale non superiore a Id=1,0A, secondo CEI 64/8 art , sarà infatti soddisfatta in qualsiasi parte del circuito, la condizione Ra x Ia<50V dove: *Ra è la resistenza totale del dispersore e dei conduttori di protezione delle masse in ohm. *Ia è il valore, in ampere, della corrente che provoca il funzionamento del dispositivo di protezione (nel caso del dispositivo di protezione differenziale Ia corrisponde alla corrente di intervento differenziale Id). Protezione contro le sovracorrenti Dovranno essere realizzati due tipi di protezione: - Protezione contro i sovraccarichi: La protezione delle linee contro i sovraccarichi verrà realizzata installando a monte di ogni linea (CEI 64/8.64 art ) una protezione di tipo magnetotermico con corrente nominale In inferiore alla portata Iz della conduttura sottesa, calcolata per le varie condizioni di posa e per una temperatura ambiente di 30 centigradi (CEI 64/8.6 art , ), e contemporaneamente superiore alla corrente normale di funzionamento della linea Ib. La massima portata Iz delle condutture si ricava utilizzando la tabella IEC per cavi in rame, per le diverse condizioni di posa dei vari circuiti. I vari interruttori di protezione saranno scelti conformi alle norme CEI 23/3 ed assicureranno in tal modo la protezione delle linee contro le correnti di sovraccarico. - Protezione contro le correnti di corto circuito: La protezione delle linee contro le correnti di corto circuito sarà realizzata installando a monte di ogni linea una protezione di tipo magnetotermico con adeguato potere di interruzione calcolato nel punto di installazione (cfr. pubblicazione CEI 63/50); nella fattispecie gli interruttori avranno un potere di interruzione non inferiore a 6KA. Per tutte le linee sarà inoltre rispettata la norma CEI 64/8.4 art, e sarà verificata l energia passante nelle varie protezioni in caso di corto circuito: I 2 t <=k 2 s. Con le notazioni indicate in CEI 64/8 art

6 2) IMPIANTO TERMICO La manutenzione straordinaria dei locali in oggetto non prevede interventi sull impianto di riscaldamento esistente. Seguirà un intervento migliorativo consistente in un controllo generale dell impianto, dei terminali e della centrale termica.

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