PUNTO 1) - Accertamento del rischio di silicosi-asbestosi
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- Rosalia Palumbo
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1 Organo: INAIL Documento: Circolare n. 10 del 01 marzo 1986 Oggetto: Accertamento del rischio di malattie professionali: prelievo ed invio ad analisi di campioni di materie e sostanze nocive. Le richieste di accertamento diretto del carattere di nocività dei materiali che formano oggetto di lavorazione sono vieppiù numerose per quanto concerne l'assicurazione contro la silicosi e l'asbestosi, al fine precipuo di risolvere, ove possibile in sede amministrativa, questioni inerenti sia l'imposizione dell'obbligo assicurativo sia il riconoscimento delle prestazioni di legge. L'esigenza di tale accertamento, inoltre, si è accentrata anche nei confronti dei materiali usati nelle altre lavorazioni assicurate (comprese, cioè, nelle tabelle allegate al D.P.R. 9 giugno 1975, n. 482) in occasione dell'esame, sotto l'aspetto tecnico, di domande di indennizzo. L'attività della, preposta a tale incarico, se ha sostanzialmente consentito di rendere uniformi i criteri di analisi dei materiali, ha altresì posto in evidenza taluni inconvenienti che vanno eliminati affinché sia reso più completo ed efficiente questo servizio di consulenza e di ricerca scientifica e tecnica. Al fine, pertanto, di ovviare a tali inconvenienti e di facilitare con un indirizzo univoco il compito delle Unità periferiche, il prelievo e l'invio a questa Direzione generale delle sostanze da analizzare dovranno essere effettuati seguendo le indicazioni apposte nelle "note" indicate sul retro del fac-simile di ciascuna delle seguenti "schede" nonché le istruzioni appresso specificate, tenendo presente che si possono verificare due distinte ipotesi di accertamento: 1) analisi su campione per l'accertamento del rischio di silicosi-asbestosi ai fini della ricorrenza dell'obbligo assicurativo e della corresponsione del premio supplementare, ovvero, per l'esame, sotto l'aspetto tecnico, di domande di indennizzo; 2) analisi su campione per l'accertamento del rischio da agenti chimici in lavorazioni tabellate, ai fini del riconoscimento del diritto all'indennizzo. PUNTO 1) - Accertamento del rischio di silicosi-asbestosi I campioni da analizzare dovranno essere trasmessi a questa Direzione generale - Consulenza tecnica accertamento rischi professionali, corredati da una "scheda" predisposta a ciclostile secondo il fac-simile allegato A), oppure allegato B) a seconda che si tratti di accertamento diretto all'imposizione dell'obbligo assicurativo o all'esame di domande di indennizzo. PUNTO 2) - Accertamento del rischio da agenti chimici in lavorazioni protette Qualora si renda necessario procedere ad analisi di materiale d'uso per l'accertamento del rischio inerente a lavorazioni diverse, i campioni da analizzare, corredati da una "scheda" predisposta a ciclostile secondo il fac-simile allegato C), dovranno essere del pari inviati alla Consulenza tecnica accertamento rischi professionali la quale comunicherà i risultati analitici (con eventuali note tecniche) direttamente alla Sede richiedente. Si sottolinea l'esigenza della corretta e completa compilazione della "scheda" che rappresenta condizione necessaria per l'esecuzione delle analisi, per le quali andranno osservate, da parte della Consulenza tecnica accertamento rischi professionali, le procedure stabilite dall'articolo 15 della legge 24 novembre 1981, n. 689, concernente "Modifiche al sistema penale", pubblicata nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 329 del 30 novembre Le disposizioni impartite in materia con le circolari n. 107/1952, n. 30/1954, n. 21/1973, n. 51/1975 e con la lettera circolare n. 24/1968 sono abrogate per le parti in contrasto con la presente circolare. ALLEGATO A
2 ISTITUTO NAZIONALE PER L'ASSICURAZIONE Allegato n.1 alla circ. n. 10/1986 OGGETTO: assicurazione silicosi-asbestosi; accertamento della ricorrenza dell'obbligo assicurativo. Richiesta di analisi n.... a) Ditta:... Via...Comune...C.A.P... b) Attività espletata dalla ditta (1):... c) Esatta localizzazione dei lavori (2):... d) Provenienza dei materiali naturali (3):... e) Descrizione dei campioni (4):... Si prega di voler effettuare il dosaggio della silice libera nei campioni n. ed il dosaggio della silice libera contenuta nelle frazioni inalabili dei campioni n. che si trasmettono assieme alla presente. (1) Breve ma completa descrizione dei lavori eseguiti, con particolare riferimento alle operazioni polverose ed a quelle inerenti i campioni dei quali viene chiesta l'analisi. (2) La localizzazione dev'essere particolarmente accurata (provincia, comune, frazione contrada ecc.), nel caso di lavorazioni eseguite su roccia in posto (cave, miniere, lavori stradali, impianti idroelettrici, ecc.). (3) Occorre reperire notizie sulla esatta località di provenienza dei materiali stessi (ad esempio: marne per cementifici, argille e caolini per ceramiche, marmi trattati in laboratorio, ecc.) in particolare nel caso di stabilimenti che impieghino, o comunque trattino, materiali naturali non provenienti dalla zona lavori. (4) La descrizione del campione, da contrassegnare con un numero d'ordine, consisterà nella denominazione sia pur approssimativa del materiale e nell'indicazione del punto di prelievo nell'ambito dell'impianto interessato. Oltre i materiali compatti (artificiali e naturali) e quelli pulverulenti, che interessano le fasi del ciclo operativo indagato, e opportuno inviare all'analisi anche uno o due campioni di polvere sedimentata sulle pareti o sulle attrezzature site nelle immediate vicinanze del luogo di interesse. Questa campionatura può
3 eseguirsi a mezzo di un pennellino in setole, con l'ausilio di un sacchetto in plastica, avendo cura di scegliere, per il prelievo, le zone subverticali più elevato dal suolo. Per i materiali compatti, sono sufficienti campioni delle dimensioni approssimative di una saponetta; per i pulverulenti, circa 50 g. di materiale; per le polveri sedimentate dovranno essere raccolti da 5 a 10 grammi. Allegato B ISTITUTO NAZIONALE PER L'ASSICURAZIONE Allegato n. 2 alla circ. n. 10/1986 OGGETTO: rischio silicosi-asbestosi; domanda di indennizzo. Richiesta di analisi n.... a) Assicurato... b) Ditta:... Via...comune...C.A.P... c) Attività espletata dalla ditta (1):... d) Lavorazioni cui attende l'assicurato:... e) Esatta localizzazione dei lavori (2):... f) Provenienza dei materiali naturali (3):... g) Descrizione dei campioni (4):... (1) Breve ma completa descrizione dei lavori eseguiti, con particolare riferimento alle operazioni polverose ed a quelle inerenti i campioni dei quali viene chiesta l'analisi. (2) La localizzazione dev'essere particolarmente accurata (provincia, comune, frazione, contrada ecc.), nel caso di lavorazione eseguite su roccia in posto (cave, miniere, lavori stradali, impianti idroelettrici, ecc.).
4 (3) Occorre reperire notizie sulla esatta località di provenienza dei materiali stessi (ad esempio: marne per cementifici, argille e caolini per ceramiche, marmi trattati in laboratorio, ecc.) in particolare nel caso di stabilimenti che impieghino, o comunque trattino, materiali naturali non provenienti dalla zona dei lavori. (4) La descrizione del campione, da contrassegnare con un numero d'ordine, consisterà nella denominazione sia pur approssimativa del materiale e nell'indicazione del punto di prelievo nell'ambito dell'impianto interessato. Oltre i materiali compatti (artificiali e naturali) e quelli pulverulenti, che interessano le fasi del ciclo operativo indagato, e opportuno inviare all'analisi anche uno o due campioni di polvere sedimentata sulle pareti o sulle attrezzature site nelle immediate vicinanze del luogo di interesse. Questa campionatura può eseguirsi a mezzo di un pennellino in setole, con l'ausilio di un sacchetto in plastica, avendo cura di scegliere, per il prelievo, le zone subverticali più elevate dal suolo. Per i materiali compatti, circa 50 g. di materiale; per le polveri sedimentate dovranno essere raccolti da 5 a 10 grammi. Allegato C ISTITUTO NAZIONALE PER L'ASSICURAZIONE Allegato n. 3 alla circ. n. 10/1986 OGGETTO: lavorazione con rischio da agenti chimici. Richiesta di analisi n.... a) Ditta... Via...Comune...C.A.P... b) Luogo di lavoro... c) Attività espletata dalla ditta (1):... d) Descrizione dei reparti interessati (1):... e) Assicurato... f) Lavorazioni cui attende l'assicurato (2):... g) Descrizione dei campioni (3):... h) Lavorazione classificata alla voce:...
5 i) Sostanza nociva di cui si sospetta l'esistenza e M.P. tabella cui si intende fare riferimento (4):... Si prega di voler effettuare l'analisi dei campioni n. che si trasmettono assieme alla presente. IL DIRIGENTE (1) Breve ma precisa descrizione del ciclo di lavorazione, indicando, per quanto possibile, la natura dei materiali trattati e dei prodotti finali nonché, se del caso, dei prodotti intermedi e dei singoli reparti interessati. (2) In particolare, devono essere segnalati: la durata giornaliera dell'esposizione; il riscaldamento o meno del prodotto utilizzato; la presenza di impianti di aspirazione generale o localizzata; la possibilità del contatto diretto del lavoratore con la sostanza; il numero delle persone addette alla medesima lavorazione. (3) La descrizione del campione, da contrassegnare con un numero d'ordine, consisterà nella denominazione più precisa possibile, compatibilmente con le indicazioni reperibili sul prodotto, riportando quanto descritto nelle eventuali etichette, e, se possibile, allegando copia delle stesse. (4) Indicare, ove possibile, la sostanza alla cui azione viene fatto riferimento nella domanda di indennizzo o, nell'impossibilità, almeno un numero di M.P. in tabella, cui corrisponde la lavorazione svolta.
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