Comunicazione quantistica
|
|
- Antonietta Borghi
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Comunicazione quantistica Il teletrasporto quantistico prevede che sia possibile trasferire lo stato quantico di una particella (per esempio, lo stato di polarizzazione se si tratta di un fotone) a grandi distanze. Non è la particella in sé ad essere trasferita ma quella ricevente acquisisce esattamente lo stesso stato di polarizzazione di quella trasmittente. Il Principio di Indeterminazione di Heisenberg vieta di conoscere con esattezza lo stato del fotone trasmesso, ma una proprietà detta correlazione non locale (in inglese: entanglement ) fa sì che questo non sia un problema per il teletrasporto.
2 IL TELETRASPORTO ALLA STAR TREK PREVEDE: la scomparsa di un oggetto da una posizione e la simultanea ricomparsa del medesimo oggetto in un'altra posizione dello spazio, senza dover percorrere noiosi chilometri intermedi e senza l'utilizzo di alcun veicolo.
3 Nelle storie di fantascienza Il teletrasporto consente di effettuare viaggi, senza alcun dubbio, più comodi rispetto a quelli effettuati con un ordinario veicolo spaziale, ma ciò comporta la violazione dei limiti di velocità imposti dalla teoria della relatività, secondo cui nulla può viaggiare più velocemente della luce. Nella fantascienza la procedura di teletrasporto varia da storia a storia ed in generale si svolge nel modo seguente: l l'oggetto originale da teletrasportare viene sottoposto ad una scansione per estrarre le informazioni necessarie a descriverlo. l Un trasmettitore trasferisce le informazioni ad una stazione ricevente che le utilizza per ottenere una replica esatta dell'originale. In alcuni casi, alla stazione ricevente, viene trasferita anche la materia che compone l'originale, sotto forma di qualche tipo di energia. In altri casi invece la replica dell'originale usa atomi e molecole già presenti nel luogo di arrivo.
4 Secondo la meccanica quantistica, un simile teletrasporto è impossibile anche in linea teorica difatti: il Principio di Indeterminazione di Heisenberg dichiara l'impossibilità di conoscere nello stesso momento, con precisione arbitraria, la posizione e la velocità di una particella. Una perfetta scansione dell'oggetto da teletrasportare implica la conoscenza, senza incertezze, della posizione e della velocità di ciascun atomo e di ciascun elettrone, quindi il teletrasporto è impossibile. Il Principio di Heisenberg inoltre si applica anche ad altre coppie di grandezze e ciò esprime l'impossibilità di misurare senza errore lo stato quantico di un oggetto. Tutte queste difficoltà, in Star Trek, sono superate dal prodigioso compensatore di Heisenberg".
5 MA Il sogno fantascientifico di proiettare oggetti da un luogo all'altro, oggi è una realtà, almeno per particelle di luce: i fotoni sebbene per gli oggetti macroscopici resti, per ora, ancora una fantasia.
6 IL TELETRASPORTO QUANTISTICO Definizione: Esso è una tecnica di comunicazione nell'ambito della Informatica Quantistica insieme di tecniche di calcolo e loro studio che utilizzano i QUANTI per memorizzare ed elaborare le informazioni. La tecnica del Teletrasporto Quantistico permette, sotto certe restrizioni, di: trasferire uno stato quantico ossia lo stato di polarizzazione dei fotoni, lo stato di spin degli elettroni o lo stato di eccitazione degli atomi, in un punto arbitrariamente lontano. L'effetto coinvolto è: L'ENTANGLEMENT QUANTISTICO
7 Si può dire che: con il Teletrasporto Quantistico non si ha un trasferimento alla Star Trek, ma è possibile, attraverso il fenomeno dell entanglement trasferire (istantaneamente) le caratteristiche (stati quantici) di fotoni, atomi, ioni, in altri fotoni, atomi, ioni posti a qualsiasi distanza.
8 L'ENTANGLEMENT QUANTISTICO L'entanglement quantistico venne ipotizzato per la prima volta nel 1926 da Erwin Schrödinger, che fu anche il primo ad introdurre nel 1935 il termine "entanglement" (letteralmente groviglio, intreccio). La correlazione quantistica o entanglement quantistico è un fenomeno quantistico, privo di analogo classico, in cui ogni stato quantico (es: polarizzazione dei fotoni, stato di spin degli elettroni) di un insieme di due o più sistemi fisici dipende dallo stato di ciascun sistema, anche se essi sono spazialmente separati. Tale fenomeno viene a volte reso in italiano con il termine "non-separabilità". Esso implica la presenza di correlazioni a distanza tra le quantità fisiche osservabili dei sistemi coinvolti, determinando il carattere non locale della teoria quantistica. Il fenomeno dell'entanglement viola dunque il principio di località per il quale ciò che accade in un luogo NON può influire immediatamente su ciò che accade in un altro. Albert Einstein, pur avendo dato importanti contributi alla teoria quantistica, non accettò mai che una particella potesse influenzarne un'altra istantaneamente. Egli pertanto cercò a lungo di dimostrare che la violazione della località fosse solo apparente, ma i suoi tentativi furono di volta in volta ribattuti dai suoi oppositori.
9 Nel 1982 il fisico Alain Aspect, con una serie di sofisticati esperimenti dimostrò l'esistenza dell entanglement e quindi l'inconsistenza della posizione di Einstein. Nell'Ottobre del 1998 il fenomeno dell entanglement fu definitivamente confermato dalla riuscita di un esperimento sul teletrasporto effettuato dall'institute of Technology (Caltech) di Pasadena, in California.
10 SAPERNE DI PIÙ SULL'ENTANGLEMENT Se due particelle interagiscono per un certo periodo di tempo e poi vengono separate, quando una delle due viene sollecitata, in modo tale da cambiare il suo stato, istantaneamente sulla seconda particella si manifesta una analoga sollecitazione, a qualunque distanza essa si trovi rispetto alla prima; in altri termini, anche la seconda particella modifica istantaneamente il suo stato. Tale fenomeno è detto "Entanglement". Un semplice esperimento sul fenomeno Entanglement : due particelle gemelle vengono lanciate in direzioni opposte. Se la particella 1, durante il suo tragitto, incontra un magnete che ne devia la direzione verso l alto, la particella 2, invece di continuare la sua traiettoria in linea retta, devia contemporaneamente la sua direzione, assumendo così un moto contrario alla sua gemella.
11 Questo esperimento dimostra che: 1. le particelle sono in grado di comunicare tra di loro trasmettendo ed elaborando informazioni. 2. la comunicazione è istantanea.
12 Il fisico Niels Bohr disse: "Tra due particelle [correlate] che si allontanano l'una dall'altra nello spazio, esiste una forma di azione - comunicazione permanente. [...] Anche se due fotoni si trovassero su due diverse galassie continuerebbero pur sempre a rimanere un unico ente..."
13 Gli esperimenti di Alain Aspect Nel 1982 Alain Aspect, con la collaborazione dei ricercatori J. Dalibard e G. Roger dell Istituto di Ottica dell Università di Parigi, dimostrò l'esistenza dell'entanglement, confermando così le ipotesi "non localistiche" della teoria quantistica. In figura è riportata una schematizzazione delle apparecchiature utilizzate da Aspect e dai suoi collaboratori durante gli esperimenti. Un atomo di calcio eccitato, al centro della figura, produce una coppia di fotoni correlati che si muovono lungo i percorsi A e B opposti:
14 lungo il percorso A viene, di tanto in tanto, inserito un cristallo birifrangente che funge da filtro. Quando il fotone interagisce con il cristallo, esso può, con una probabilità del 50 %, essere deviato oppure attraversare il cristallo proseguendo indisturbato per la sua strada. Alle estremità di ciascun tragitto, previsto per ciascun fotone, è posto un rivelatore di fotoni che ne permette la loro rilevazione. La cosa sorprendente che Aspect osservò fu che: nel momento in cui, lungo il percorso A, veniva inserito il cristallo birifrangente e si verificava una deviazione del fotone 1 verso il rivelatore c, anche il fotone 2 del percorso B (fotone separato e senza ostacoli davanti), "spontaneamente" ed istantaneamente, deviava verso il rivelatore d. Praticamente l atto di inserire il cristallo birifrangente, con la conseguente deviazione del fotone 1, faceva, istantaneamente e a distanza, deviare il fotone 2. Tutto ciò può sembrare strano, ma è quello che effettivamente accade quando si eseguono esperimenti su coppie di particelle correlate. Dunque l idea che particelle correlate, situate in luoghi distanti, rappresentino enti distinti, deve essere abbandonata.
15 In riferimento all unicità della materia che scaturisce dalla visione non localistica della teoria quantistica, così si esprime Brian Josephson, premio Nobel per la Fisica: "L universo non è una collezione di oggetti, ma una inseparabile rete di modelli di energia vibrante nei quali nessun componente ha realtà indipendente dal tutto: includendo nel tutto l osservatore".
16 RAPPRESENTAZIONE SCHEMATICA DI UN PROCESSO DI TELETRASPORTO QUANTISTICO Fotone teletrasportato C Stazione trasmittente T A C B Stazione ricevente R C Fotone da teletrasportare A Fotoni entangled B Sorgente di fotoni entangled: Sorgente EPR L'entanglement è spesso indicato come "effetto EPR" dalle iniziali di Albert Einstein, Boris Podolski e Nathan Rosen, che nel 1935 ne analizzarono le conseguenze su particelle poste a grandi distanze. Le particelle coinvolte sono dette "coppie EPR.
17 BREVE DESCRIZIONE DEL PROCESSO DI TELETRASPORTO QUANTISTICO 1. Produzione di una coppia di fotoni A e B correlati o entangled mediante opportuno dispositivo. 2. Invio dei fotoni entangled A e B rispettivamente alla stazione trasmittente T ed alla stazione ricevente R. 3. Invio del fotone C, di cui si vuole teletrasportare lo stato di polarizzazione, alla stazione trasmittente T. 4. Interazione, alla postazione di partenza T, tra i fotoni A e C e misura sul sistema composto.
18 5. Simultaneo cambiamento, nel momento della misura, dello stato di polarizzazione del fotone B, alla stazione R. 6.Comunicazione alla stazione R, con mezzi classici (es: telefonata), del risultato della misura effettuata sul sistema composto AC. (La misura può dare uno tra quattro possibili risultati). 7.Modifica dello stato del fotone B in base alla informazione comunicata. Risultato Teletrasporto quantistico del fotone C ossia: ottenimento di un fotone con lo stesso stato di polarizzazione del fotone C senza effettuare alcuna misura su di esso.
19 Descrizione più dettagliata del processo di Teletrasporto Quantistico Amanda e Bert intendono teletrasportare il fotone C. Amanda si trova nella postazione T e Bert è nella postazione R. All inizio del processo ciascuno riceve un fotone di una coppia entangled: Amanda riceve il fotone A e Bert riceve il fotone B. Invece di effettuare una misura sui fotoni, sia Amanda che Bert conservano il proprio fotone senza disturbarne lo stato entangled. Amanda riceve un terzo fotone C che intende teletrasportare a Bert. In pratica Amanda, senza conoscere lo stato di polarizzazione del fotone C, vuole che Bert abbia un fotone con la stessa polarizzazione di C. Si badi che Amanda non può semplicemente misurare lo stato di polarizzazione del fotone C e comunicare il risultato a Bert poiché, per il principio d'indeterminazione, la misura non riprodurrebbe con esattezza lo stato originario del fotone. Per teletrasportare il fotone C, Amanda fa interagire A e C ed esegue una misura sul sistema composto, senza determinare, in termini assoluti, le singole polarizzazioni dei due fotoni. La misura può dare uno tra 4 possibili risultati.
20 In termini tecnici, una misurazione congiunta di questo tipo è chiamata misurazione dello stato di Bell ed ha un effetto particolare: induce istantaneamente un cambiamento nel fotone di Bert, correlandolo al risultato della misura effettuata da Amanda ed allo stato che il fotone C aveva originariamente. Per completare il teletrasporto, Amanda deve inviare a Bert un messaggio con metodi convenzionali (una telefonata o un appunto scritto). Dopo aver ricevuto questo messaggio, Bert, se necessario, può trasformare il suo fotone B in modo da renderlo una replica esatta del fotone C originale. La trasformazione che Bert deve applicare dipende dal risultato della misurazione di Amanda. Quale dei quattro possibili risultati ottenga Amanda è frutto del caso. Bert dunque non sa come modificare il suo fotone finché non riceve da Amanda il risultato della misurazione. Dopo questa trasformazione il fotone di Bert è nello stesso stato del fotone C.
21 Ciò che viene teletrasportato quindi non è il fotone ma il suo stato di polarizzazione o, più in generale, il suo stato quantico. Tuttavia poiché lo stato quantico è una caratteristica peculiare di una particella, teletrasportare lo stato quantico è come teletrasportare la particella stessa. E' importante osservare che: la misura che esegue Amanda accoppia il fotone A al fotone C. Il fotone C perde così tutta la "memoria" del suo stato originario. Lo stato originario del fotone C, dopo la misurazione, scompare dunque dal luogo in cui si trova Amanda. Il risultato della misura di Amanda, essendo del tutto casuale, non dice nulla sullo stato quantico. In questo modo il processo aggira il Principio di Indeterminazione di Heisenberg che non consente la completa determinazione dello stato di una particella ma permette il teletrasporto dello stato, purché non si cerchi di conoscere quale esso sia. Il trasferimento dello stato del fotone C è avvenuto senza che né Amanda né Bert sapessero nulla di esso.
22 Inoltre, l'informazione quantistica teletrasportata non viaggia materialmente. Ciò che viene trasferito, in realtà, è solo il messaggio sul risultato della misurazione di Amanda che dice a Bert come modificare il suo fotone, senza alcuna indicazione sullo stato del fotone C. In uno dei quattro casi, la misura effettuata da Amanda è fortunata ed il fotone di Bert diventa immediatamente una replica esatta del fotone originale C. In questo caso può sembrare che l'informazione viaggi istantaneamente da Amanda a Bert, infrangendo il limite imposto da Einstein. In verità, Bert non ha alcun modo di sapere che il suo fotone è già una replica dell'originale. Solo quando egli apprende il risultato della misurazione dello stato di Bell, effettuata da Amanda ed a lui trasmessa per via classica, egli può sfruttare l'informazione nello stato quantico teletrasportato.
23 CONCLUSIONI Siamo ancora lontani dal teletrasporto di un oggetto di grandi dimensioni. I problemi fondamentali sono due: l occorrono due oggetti dello stesso tipo accoppiati; l l'oggetto da teletrasportare e la coppia devono essere sufficientemente isolati dall'ambiente. Se una qualunque informazione viene scambiata con l'ambiente, mediante un'interazione fortuita, lo stato quantico dell'oggetto si degrada in un processo chiamato "decoerenza". E' difficile immaginare come si possa raggiungere questo assoluto isolamento per un corpo di dimensioni macroscopiche, per non parlare di un essere vivente che respira aria e scambia calore con l'esterno. Ma chi può prevedere gli sviluppi futuri? Certamente potremmo usare la tecnologia esistente per teletrasportare stati elementari, come quelli dei fotoni su distanze di pochi chilometri e forse anche fino a satelliti. La tecnologia per teletrasportare gli stati di singoli atomi è oggi alla nostra portata, come ha dimostrato il gruppo guidato da Serge Haroche dell'ecole Normale Supèrieure di Parigi realizzando l'accoppiamento di atomi. L'accoppiamento di molecole ed il loro teletrasporto possono essere ragionevolmente previsti entro il prossimo decennio. Che cosa succederà poi, nessuno lo sa.
24 Il Teletrasporto Quantistico dal 1997 ad oggi I primi esperimenti di teletrasporto quantistico sono stati effettuati tra il 1993 ed il 1997, da due gruppi di ricerca internazionali, diretti rispettivamente da Francesco De Martini dell Università La Sapienza di Roma e da Anton Zeilinger dell'istituto di Fisica Sperimentale di Vienna. Essi riuscirono a teletrasportare lo stato quantico di un fotone. Nel 2004: l De Martini effettuò un teletrasporto di fotoni da una parte all altra del Danubio, ricoprendo una distanza di 600 metri. l due gruppi di scienziati, uno del National Institute of Standards and Technology negli Stati Uniti ed uno della Università di Innsbruck in Austria, riuscirono per la prima volta a teletrasportare alcune proprietà degli atomi. Gli Americani lavorarono con atomi di berillio mentre gli Austriaci utilizzarono atomi di calcio.
25 Nel 2006: alcuni ricercatori dell'istituto Niels Bohr di Copenhagen teletrasportarono uno stato collettivo da un gruppo di circa un trilione di atomi ad un altro. Il teletrasporto applicato agli atomi, cioè alla materia, è un processo molto fragile rispetto a quello applicato ai fotoni, a causa del processo di decoerenza che, per colpa delle interazioni con l ambiente, distrugge gli effetti quantistici, entanglement compreso. Nel 2010: in Cina, i ricercatori dell Hefei National Laboratory for Physical Sciences raggiunsero 16km nel teletrasporto di fotoni senza l aiuto di fibre ottiche.
26 Nel 2012: l un gruppo di ricercatori riuscì a teletrasportare l informazione relativa ad un complesso sistema di circa 100 milioni di atomi di rubidio che aveva una grandezza di circa un millimetro. Lo studio fu condotto da Jian-Wei Pan dell Hefei National Laboratory for Physical Sciences at the Microscale, a cui collaborò un gruppo di ricercatori della University of Science and Technology in China e dell Università di Heidelberg. Per il teletrasporto gli scienziati prepararono in laboratorio una coppia entangled di granelli di rubidio. I granelli entangled furono posti a circa mezzo metro di distanza ed i due sistemi furono poi messi in collegamento da una fibra ottica, lunga circa 150 metri ed arrotolata su sé stessa. Prima del processo di teletrasporto quantistico, gli scienziati mapparono lo stato di eccitazione degli atomi di rubidio in un fotone che doveva viaggiare lungo la fibra ottica. Fu possibile realizzare il teletrasporto facendo interagire il fotone messaggero con un altro fotone e con il secondo sistema di atomi.
27 Nel 2012: l Il team di ricercatori della University of Science and Technology of China di Shanghai, riuscì a teletrasportare più di 1100 fotoni in 4 ore, ricoprendo una distanza di 97Km di spazio libero, stabilendo così un nuovo record e superando la distanza di 16km raggiunta nel precedente esperimento del l Il team di ricerca dell'optical Ground Station dell'agenzia Spaziale Europea (ESA) alle Canarie stabilì un nuovo record mondiale di distanza nel teletrasporto quantistico, riproducendo le caratteristiche di una particella di luce alla distanza di 143km (tra il Jacobus Kapteyn Telescope di La Palma e la Stazione ottica dell'esa di Tenerife).
28 Nel 2013: Un gruppo di fisici del centro di ricerca Quantop al Niels Bohr Institute della University of Copenhagen è riuscito a teletrasportare informazioni tra due nubi di atomi di gas di cesio poste ad una distanza di mezzo metro. Il teletrasporto di informazioni da una nube all'altra è avvenuto per mezzo di luce laser, ciascuna nube è stata posta in un contenitore di vetro ed i due contenitori non sono stati in alcun modo collegati.
29 Si prevede che il prossimo esperimento di teletrasporto consisterà in un teletrasporto quantistico tra la Terra ed un satellite in orbita terrestre.
30 Applicazioni del Teletrasporto Quantistico Realizzazione di computer e reti quantistiche estremamente più potenti e più veloci degli attuali computer e reti classiche. Scambi di informazioni sicure al 100%. Difatti: fra la stazione di invio e quella di ricezione, viene scambiato solo un segnale classico che non permette ad un estraneo, che lo intercetti, di risalire all'informazione, sotto forma di stato quantico, che si sta teletrasportando. Sogno del teletrasporto alla Star Trek
31 Approfondimenti: La non separabilità quantistica Entanglement (un libro su questo misterioso fenomeno fisico) Nuova conferma per l entanglement Teletrasporto: E per saperne ancora di più:
32 QUBIT E COMPUTER QUANTISTICI Il BIT (binary digit) è l unità di informazione classica. Il QUBIT o bit quantistico (quantum binary digit) è l unità di informazione quantistica.
33 I classici bit operano su codice binario e possono codificare solo un valore alla volta: 0 o 1. I qubit basano l elaborazione dell informazione sulle leggi della meccanica quantistica e per il principio della sovrapposizione quantistica, ovvero l idea che un oggetto possa esistere in più stati allo stesso tempo, possono assumere contemporaneamente lo stato 0 e 1.
34 In un sistema classico un bit di informazione può essere rappresentato, per esempio, dalla tensione applicata alle armature di un condensatore: il condensatore carico denota il bit 1 e quello non carico il bit 0. Quantisticamente, un bit d'informazione può essere codificato usando un sistema a due livelli, come per esempio: gli stati di spin di un elettrone, le due polarizzazioni della luce.
35 Cosa è un computer quantistico? I presupposti per la realizzazione di computer quantistici e di reti quantistiche, capaci di offrire migliori prestazioni in velocità e potenza di calcolo, sono forniti dal TELETRASPORTO QUANTISTICO ossia, il fenomeno di teletrasporto dei qubit, realizzabile tramite il fenomeno quantistico dell'entanglement.
36 In un computer quantistico le informazioni sono registrate nei qubit anziché salvate nei bit come avviene invece in un computer classico.
37 Quanta informazione può contenere un QUBIT? In pratica un Qubit non può contenere più informazione di un bit classico, poiché esso assume valore 0 o 1 nel momento in cui l informazione viene processata. Un computer quantistico, a livello di informazione immagazzinata, non presenta dunque vantaggi rispetto agli attuali computer. Il vantaggio di un computer quantistico consiste invece in un aumento esponenziale della capacità di calcolo.
38 Un processore quantistico in grado di operare su N Qubit, ha la potenza di calcolo di un processore classico che opera su 2 N bit. I computer quantistici sono dunque in grado di gestire in pochissimi minuti enormi flussi di dati.
39 DIFFICOLTÀ TECNOLOGICHE Le difficoltà tecnologiche da superare per realizzare un computer quantistico sono molte. Una di queste è la decoerenza In altri termini, l inevitabile interazione con l ambiente esterno distruggerebbe in tempi brevissimi la coerenza quantistica, cioè l informazione contenuta nel calcolatore quantistico. Allo stato attuale sono in esame proposte diverse per costruire un computer quantistico (risonanza magnetica nucleare, trappole ioniche, sistemi ottici, circuiti superconduttori etc.), ma non è ancora chiaro quale possa essere la strada con maggiori probabilità di successo.
40 Saperne di più su QUBIT e Computer Quantistici La prima memoria quantistica: QUBIT e Computers Quantistici:
TELETRASPORTO QUANTISTICO. Che cosa è il Teletrasporto Quantistico? Qubit e Computer quantistici
TELETRASPORTO QUANTISTICO Che cosa è il Teletrasporto Quantistico? Qubit e Computer quantistici TAVOLA DEI CONTENUTI La teoria Introduzione al Teletrasporto Quantistico La comunicazione quantistica Storia,
DettagliCome costruire un computer quantistico
Come costruire un computer quantistico Oliver Morsch CNR-INFM, Dipartimento di Fisica, Università di Pisa Introduzione: Fisica quantistica La fisica del c.q.: La sovrapposizione e gli stati entangled Problemi
DettagliProbabilità. Ing. Ivano Coccorullo
Ing. Ivano Coccorullo PROBABILITA Teoria della Eventi certi, impossibili e casuali Nella scienza e nella tecnologia è fondamentale il principio secondo il quale ogni volta che si realizza un insieme di
DettagliPROBLEMA. L EFFETTO GEMELLI Adattamento da P.A. Tipler Invito alla Fisica 3 E.F.Taylor-J.A.Wheeler Fisica dello Spazio-Tempo Zanichelli
PROBLEMA. L EFFETTO GEMELLI Adattamento da P.A. Tipler Invito alla Fisica 3 E.F.Taylor-J.A.Wheeler Fisica dello Spazio-Tempo Zanichelli Obiettivi Presentare una soluzione semplificata del Paradosso dei
DettagliImportanza delle incertezze nelle misure fisiche
Importanza delle incertezze nelle misure fisiche La parola errore non significa equivoco o sbaglio Essa assume il significato di incertezza da associare alla misura Nessuna grandezza fisica può essere
DettagliIntroduzione alle macchine a stati (non definitivo)
Introduzione alle macchine a stati (non definitivo) - Introduzione Il modo migliore per affrontare un problema di automazione industriale (anche non particolarmente complesso) consiste nel dividerlo in
DettagliLA CORRENTE ELETTRICA
LA CORRENTE ELETTRICA Giuseppe Frangiamore con la collaborazione di Antonino Palumbo Definizione di corrente elettrica La corrente elettrica è un qualsiasi moto ordinato di cariche elettriche, definita
DettagliInsegnare relatività. nel XXI secolo
Insegnare relatività nel XXI secolo E s p a n s i o n e d e l l ' U n i v e r s o e l e g g e d i H u b b l e La legge di Hubble Studiando distanze e moto delle galassie si trova che quelle più vicine
DettagliHardware, software e periferiche. Facoltà di Lettere e Filosofia anno accademico 2008/2009 secondo semestre
Hardware, software e periferiche Facoltà di Lettere e Filosofia anno accademico 2008/2009 secondo semestre Riepilogo - Concetti di base dell informatica L'informatica è quel settore scientifico disciplinare
DettagliEsercizi sulla conversione tra unità di misura
Esercizi sulla conversione tra unità di misura Autore: Enrico Campanelli Prima stesura: Settembre 2013 Ultima revisione: Settembre 2013 Per segnalare errori o per osservazioni e suggerimenti di qualsiasi
DettagliModulo 1: Le I.C.T. UD 1.2a: Analogico/Digitale
Modulo 1: Le I.C.T. : Analogico/Digitale Prof. Alberto Postiglione Corso di Informatica Generale (AA 07-08) Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione Università degli Studi di Salerno ANALOGICO e
DettagliSTATICA DEI FLUIDI (Giuseppe Frangiamore con la collaborazione di Michele Sorce)
STATICA DEI FLUIDI (Giuseppe Frangiamore con la collaborazione di Michele Sorce) Definizione Di Pressione In questo capitolo si analizzeranno le caratteristiche meccaniche dei fluidi in condizioni di equilibrio
DettagliManuale di Aggiornamento BOLLETTINO. Rel B. DATALOG Soluzioni Integrate a 32 Bit
KING Manuale di Aggiornamento BOLLETTINO Rel. 4.70.2B DATALOG Soluzioni Integrate a 32 Bit - 2 - Manuale di Aggiornamento Sommario 1 PER APPLICARE L AGGIORNAMENTO... 3 2 NOVITA 4.70.2B... 5 2.1 Annullo
DettagliCorso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA DC3. Circuiti in corrente continua
Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II Scopo dell'esperienza ESPERIENZA DC3 Circuiti in corrente continua 1. Determinazione della caratteristica I/V di un conduttore non ohmico:
DettagliESERCITAZIONI FISICA PER FARMACIA A.A. 2012/2013 ELETTROMAGNETISMO - OTTICA
ESERCITAZIONI FISICA PER FARMACIA A.A. 2012/2013 ELETTROMAGNETISMO - OTTICA Esercizio 1 Due cariche q 1 e q 2 sono sull asse x, una nell origine e l altra nel punto x = 1 m. Si trovi il campo elettrico
DettagliLe aree dell informatica
Fondamenti di Informatica per la Sicurezza a.a. 2006/07 Le aree dell informatica Stefano Ferrari UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO DIPARTIMENTO DI TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE Stefano Ferrari Università
DettagliUltima verifica pentamestre. 1)definizione di miscuglio, soluzione, composto, elemento, molecola ( definizione importantissima!!!!!!!!
Ultima verifica pentamestre 1)definizione di miscuglio, soluzione, composto, elemento, molecola ( definizione importantissima!!!!!!!!) 2) gruppi dal IV al VIII 3) differenza tra massa atomica e massa atomica
DettagliSPORTELLO DIPENDENTE. - Personale amministrativo tecnico ausiliario (A.T.A.);
SPORTELLO DIPENDENTE - Personale amministrativo tecnico ausiliario (A.T.A.); - Personale assistente ed educatore; - Personale insegnante e coordinatori pedagogici delle scuole dell infanzia; - Personale
DettagliEsercitazioni di statistica
Esercitazioni di statistica Misure di associazione: Indipendenza assoluta e in media Stefania Spina Universitá di Napoli Federico II stefania.spina@unina.it 22 ottobre 2014 Stefania Spina Esercitazioni
DettagliSTUDIO DEL MOTO DI UNA PALLA SU UN PIANO INCLINATO CON IL SONAR
STUDIO DEL MOTO DI UNA PALLA SU UN PIANO INCLINATO CON IL SONAR Giovedì, ci siamo recati, accompagnati dalla professoressa di Fisica, in laboratorio per attuare degli esperimento sul moto dei corpi. L
DettagliIstituto Comprensivo di Brisighella CURRICOLO DI SCIENZE SCUOLA PRIMARIA
Istituto Comprensivo di Brisighella CURRICOLO DI SCUOLA PRIMARIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE (al termine della CLASSE PRIMA della scuola Primaria) Attraverso interazioni e manipolazioni individuare
DettagliCome già detto una misura può farsi tramite confronto diretto con l unità di misura oppure tramite un apposito sistema, più o
Strumenti di misura Lo strumento di misura è un sistema fisico costruito sulla base di teorie e tecnologie opportune per ottenere informazioni su altri sistemi fisici con i quali si fa interagire. Come
DettagliMetodologie informatiche per la chimica
Metodologie informatiche per la chimica Dr. Sergio Brutti Metodologie di analisi dei dati Strumenti di misura Uno strumento di misura e un dispositivo destinato a essere utilizzato per eseguire una misura,
DettagliModelli atomici. Teoria atomica Dalton (1803) La materia non è continua, ma costituita da particelle.
Modelli atomici Teoria atomica Dalton (1803) La materia non è continua, ma costituita da particelle. Presupposti 1. Legge di Lavoisier della conservazione della massa: in una reazione chimica nulla si
DettagliIl lavoro e l energia
Il lavoro e l energia 1. La forza e il lavoro Che cos è il lavoro in Fisica Ogni lavoro richiede uno sforzo e quindi l impegno di una forza. Il lavoro fisico e quello intellettuale richiedono il primo
DettagliAGGIORNAMENTO SOFTWARE
AGGIORNAMENTO SOFTWARE Release Note Proger ClipPartsNet WE 4.1.16.16 MAGGIO 2014 Questo documento elenca sinteticamente tutte le implementazioni software rese disponibili a partire dalla release di Proger
DettagliREGOLAMENTO DEL REGISTRO DEGLI INSIDERS
REGOLAMENTO DEL REGISTRO DEGLI INSIDERS INDICE PREMESSA SEZIONE 1 SEZIONE 2 SEZIONE 3 SEZIONE 4 DEFINIZIONI CONTENUTO E STRUTTURA DEL REGISTRO PROCEDURA PER L INDIVIDUAZIONE DEGLI INSIDERS TENUTA DEL REGISTRO
DettagliREGOLE DI BASE DEL GIOCO DEGLI SCACCHI
REGOLE DI BASE DEL GIOCO DEGLI SCACCHI Queste sono le regole di base del gioco degli scacchi. Per giocare nei tornei occorre seguire anche altre regole comportamentali ed agonistiche. Il regolamento completo
DettagliTEOREMA DEL RESTO E REGOLA DI RUFFINI
TEOREMA DEL RESTO E REGOLA DI RUFFINI ALCUNI TEOREMI IMPORTANTI Prendiamo una divisione intera tra numeri: 6 : 3 = 2. Il resto di questa divisione è 0, e questo significa che moltiplicando il quoziente
DettagliCorso di Informatica
CdLS in Odontoiatria e Protesi Dentarie Corso di Informatica Prof. Crescenzio Gallo crescenzio.gallo@unifg.it Immagini in movimento 2 Immagini in movimento Memorizzazione mediante sequenze di fotogrammi.
DettagliManuale cliente finale portale accertamenti delibera 40
Manuale cliente finale portale accertamenti delibera 40 Il presente manuale è indirizzato al cliente, per inoltrare la documentazione per l attivazione/riattivazione della fornitura con Accertamento Documentale.
DettagliGuida semplice all utilizzo del sistema D-STAR Seconda Parte
Guida semplice all utilizzo del sistema D-STAR Seconda Parte COSA SI PUO FARE CON IL MODO D-STAR? In questa seconda parte vengono illustrati i vari metodi di comunicazione possibili con il modo digitale
DettagliE un trasduttore digitale in grado di fornire una indicazione binaria della. Non sfruttano alcun principio fisico. Nei trasduttori lineari a principio
TRASDUTTORI: ENCODER (detto anche CODIFICATORE OTTICO) E un trasduttore digitale in grado di fornire una indicazione binaria della grandezza fisica oggetto di misura ENCODER ASSOLUTO DI POSIZIONE Non sfruttano
DettagliLA FORZA...SIA CON TE!
LA FORZA...SIA CON TE! CHE COS'E' LA FORZA? E' UNA GRANDEZZA FISICA VETTORIALE. L'UNITA' DI MISURA NEL S.I. E' IL "NEWTON" ( N ), DAL CELEBRE SCIENZIATO INGLESE ISAAC NEWTON, CHE NE HA STUDIATO LE LEGGI,
DettagliLA LUCE. Perché vediamo gli oggetti Che cos è la luce La propagazione della luce La riflessione La rifrazione
LA LUCE Perché vediamo gli oggetti Che cos è la luce La propagazione della luce La riflessione La rifrazione Perché vediamo gli oggetti? Perché vediamo gli oggetti? Noi vediamo gli oggetti perché da essi
DettagliATOMI E MOLECOLE. Tutte le varie forme di materia esistenti sono costituite da sostanze semplici (elementi) e da sostanze composte (composti).
1 ATOMI E MOLECOLE Tutte le varie forme di materia esistenti sono costituite da sostanze semplici (elementi) e da sostanze composte (composti). Un elemento (es. il mercurio) è una sostanza che non può
DettagliCapacità. Capacità elettrica Condensatore Condensatore = sistema per immagazzinare energia (elettrica) Fisica II CdL Chimica
Capacità Capacità elettrica Condensatore Condensatore = sistema per immagazzinare energia (elettrica) Definizione Capacità La capacità è una misura di quanta carica debba possedere un certo tipo di condensatore
DettagliLa compilazione del modello S
Registro Imprese La compilazione del modello S Fedra Plus 6.5.2 La compilazione del Modello S Aprire una nuova pratica (Pratiche/nuove) e selezionare direttamente da Modello Base il modello S, inserire
Dettagli1. LA VELOCITA. Si chiama traiettoria la linea che unisce le posizioni successive occupate da un punto materiale in movimento.
1. LA VELOCITA La traiettoria. Si chiama traiettoria la linea che unisce le posizioni successive occupate da un punto materiale in movimento Il moto rettilineo: si definisce moto rettilineo quello di un
DettagliVERIFICA SPERIMENTALE DELLA PROPORZIONALITA' INVERSA
20/11/2015 Marco Baj e Jacopo Corrao Laboratorio di fisica 1, liceo scientifico Leonardo Da Vinci Gallarate (VA) VERIFICA SPERIMENTALE DELLA PROPORZIONALITA' INVERSA SCOPO DELL'ESPERIENZA: verificare che
DettagliESERCITAZIONE DI LABORATORIO A: VERIFICA DI STRUMENTAZIONE DI LABORATORIO
ESERCITAZIONE DI LABORATORIO A: VERIFICA DI STRUMENTAZIONE DI LABORATORIO La prova ha come scopo quello di verificare se uno strumento, o una particolare funzione di misura di uno strumento multifunzione,
DettagliTecnologie di Recupero e Riciclo dei Materiali Alberto Simboli I MATERIALI NELLA PRODUZIONE
Tecnologie di Recupero e Riciclo dei Materiali Alberto Simboli 3. I MATERIALI NELLA PRODUZIONE 3.1. INTRODUZIONE Origine dei materiali I materiali, dal punto di vista della loro origine si possono suddividere
DettagliUnità di misura di lunghezza usate in astronomia
Unità di misura di lunghezza usate in astronomia In astronomia si usano unità di lunghezza un po diverse da quelle che abbiamo finora utilizzato; ciò è dovuto alle enormi distanze che separano gli oggetti
DettagliLA LEGGE DI COULOMB PER I MAGNETI
1 LA LEGGE DI COULOMB PER I MAGNETI Lo scopo di questo esperimento è quello di riprodurre quello storico e importante ormai scomparso dai testi scolastici perché ritenuto non attinente alla realtà. È noto,
DettagliMETODOLOGIA SPERIMENTALE - domande stimolo, - formulazione di ipotesi con discussione collettiva, - verifica sperimentale, - conclusioni.
ATTIVITA DI RICERCAZIONE IL CALORE E LA TEMPERATURA Scuola Secondaria di primo grado di Terricciola Classe I A a. s. 2013-2014 Docente di Scienze matematiche, fisiche, chimiche e naturali: Letizia Giani
DettagliCodifica dell Informazione
Introduzione all Informatica Fabrizio Angiulli Codifica dell Informazione CODIFICA DI DATI E ISTRUZIONI Algoritmi Istruzioni che operano su dati Per scrivere un programma è necessario rappresentare dati
DettagliLa quantità chimica LA MOLE
La quantità chimica LA MOLE 1 QUANTO PESA UN ATOMO? Se lo misurassimo in grammi, l atomo di H, il più piccolo, avrebbe una massa di 1,6 x10-24 g. Per convenzione, si assegna un valore arbitrario (12) alla
DettagliProva di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Lunedì 24 Gennaio 2005, ore 15.00
Prova di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Lunedì 24 Gennaio 2005, ore 15.00 NB: alcune domande hanno risposta multipla: si richiede di identificare TUTTE le risposte corrette. Cognome: Nome:
Dettagli(1) (2) (3) (4) 11 nessuno/a 9 10. (1) (2) (3) (4) X è il minore tra A e B nessuno/a X è sempre uguale ad A X è il maggiore tra A e B
Compito: Domanda 1 Per l'algoritmo fornito di seguito, qual è il valore assunto dalla variabile contatore quando l'algoritmo termina: Passo 1 Poni il valore di contatore a 1 Passo 2 Ripeti i passi da 3
DettagliCOME E FATTA LA MATERIA
ENERGIA NUCLEARE COME E FATTA LA MATERIA La Materia è composta di mattoni chiamati Atomi Tanti Atomi assieme compongono una Molecola Il nostro corpo e tutti gli oggetti sono fatti di Molecole, ovvero di
DettagliDipartimento Scientifico-Tecnologico
ISTITUTO TECNICO STATALE LUIGI STURZO Castellammare di Stabia - NA Anno scolastico 2012-13 Dipartimento Scientifico-Tecnologico CHIMICA, FISICA, SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE Settore Economico Indirizzi:
DettagliCorso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA DC1. Circuiti in corrente continua
Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA DC1 Circuiti in corrente continua Scopo dell'esperienza 1. Utilizzo di voltmetro ed amperometro; 2. verifica della validità
DettagliINFORMATICA CORSO DI ABILITA' INFORMATICHE ANNO ACCADEMICO 2015/2016 DOCENTE: SARRANTONIO ARTURO
INFORMATICA CORSO DI ABILITA' INFORMATICHE ANNO ACCADEMICO 2015/2016 DOCENTE: SARRANTONIO ARTURO I dati che provengono dai normali sistemi di acquisizione sono dati analogici Un dato analogico ha un numero
DettagliARRIVI A DESTINAZIONE PIÙ
CON TOMTOM TRAFFIC ARRIVI A DESTINAZIONE PIÙ VELOCEMENTE TomTom è un provider di servizi di informazioni sul traffico leader del settore. TomTom monitora, elabora e fornisce informazioni sul traffico tramite
DettagliDIODO. La freccia del simbolo indica il verso della corrente.
DIODO Si dice diodo un componente a due morsetti al cui interno vi è una giunzione P-N. Il terminale del diodo collegato alla zona P si dice anodo; il terminale collegato alla zona N si dice catodo. Il
DettagliFISICA Corso di laurea in Informatica e Informatica applicata
FISICA Corso di laurea in Informatica e Informatica applicata I semestre AA 2004-2005 G. Carapella Generalita Programma di massima Testi di riferimento Halliday Resnick Walker CEA Resnick Halliday Krane
DettagliEsempi di attribuzione dei seggi
Esempi di attribuzione dei seggi Al fine di chiarire il funzionamento dei meccanismi previsti per l attribuzione dei seggi e l ordine delle relative operazioni, vengono presentati due esempi di attribuzione
DettagliLE RETI DI COMPUTER. Il modello ISO/OSI Prima parte
LE RETI DI COMPUTER Il modello ISO/OSI Prima parte I MODELLI PER LE RETI All i izio dell era i for ati a, la gestio e delle comunicazioni tra sistemi si era rilevata uno dei problemi più grandi, soprattutto
DettagliRelatività Ristretta e Meccanica Quantistica: alcuni esperimenti cruciali. Lezione 1. Genova, 12,13,19,20 Gennaio 2016
Relatività Ristretta e Meccanica Quantistica: alcuni esperimenti cruciali Lezione 1 Genova, 12,13,19,20 Gennaio 2016 Prof. Marco Pallavicini Università di Genova Dipartimento di Fisica Istituto Nazionale
DettagliEsperimento sull ottica
Esperimento sull ottica Gruppo: Valentina Sotgiu, Irene Sini, Giorgia Canetto, Federica Pitzalis, Federica Schirru, Jessica Atzeni, Martina Putzu, Veronica, Orgiu e Deborah Pilleri. Teoria di riferimento:
DettagliChimica. Lezione 2 Il legame chimico Parte I
Chimica Lezione 2 Il legame chimico Parte I GLI ATOMI TENDONO A LEGARSI SPONTANEAMENTE FRA DI LORO, PER FORMARE DELLE MOLECOLE, OGNI QUALVOLTA QUESTO PROCESSO PERMETTE LORO DI RAGGIUNGERE UNA CONDIZIONE
DettagliLe forze. Cos è una forza? in quiete. in moto
Le forze Ricorda che quando parli di: - corpo: ti stai riferendo all oggetto che stai studiando; - deformazione. significa che il corpo che stai studiando cambia forma (come quando pesti una scatola di
DettagliFisica e sistemi complessi
Fisica e sistemi complessi La fisica si e sviluppata seguendo la linea riduzionista: lo studio di un fenomeno e riconducibile allo studio dei costituenti MOLECOLE ATOMI NUCLEI QUARK? E Il percorso inverso,
DettagliIl Metodo Cinematico lineare, comunemente anche detto Metodo della Corrivazione, si basa su alcune considerazioni:
Teoria del metodo Cinematico Il Metodo Cinematico lineare, comunemente anche detto Metodo della Corrivazione, si basa su alcune considerazioni: - gocce di pioggia cadute contemporaneamente in punti diversi
DettagliGOTTFRIED WILHEM LEIBNIZ
GOTTFRIED WILHEM LEIBNIZ Breve dimostrazione di un errore notevole di Cartesio ed altri a proposito di una legge di natura, secondo la quale essi vogliono che da Dio sia sempre conservata la stessa quantità
DettagliGUIDA ALLA REGISTRAZIONE
EdilConnect GUIDA ALLA REGISTRAZIONE Guida alla registrazione al portale EdilConnect e all associazione alla Cassa Edile. Premessa E possibile contattare il servizio assistenza per qualsiasi necessità
DettagliPROTOCOLLO di COMUNICAZIONE 118
PROTOCOLLO di COMUNICAZIONE 118 In collaborazione con CENTRALE OPERATIVA 118 La Centrale Operativa 118 rappresenta il nodo di giunzione tra il versante telefonico del sistema di comunicazione ad impronta
Dettagli4 FORZE FONDAMENTALI
FORZA 4! QUANTE FORZE? IN NATURA POSSONO ESSERE OSSERVATE TANTE TIPOLOGIE DI FORZE DIVERSE: GRAVITA' O PESO, LA FORZA CHE SI ESERCITA TRA DUE MAGNETI O TRA DUE CORPI CARICHI, LA FORZA DEL VENTO O DELL'ACQUA
DettagliIIS Moro Dipartimento di matematica e fisica
IIS Moro Dipartimento di matematica e fisica Obiettivi minimi per le classi prime - Fisica Poiché la disciplina Fisica è parte dell Asse Scientifico Tecnologico, essa concorre, attraverso lo studio dei
DettagliModulo 2 Data Base - Modello Relazionale
Modulo 2 Data Base - Modello Relazionale Università degli Studi di Salerno Corso di Laurea in Scienze della comunicazione Informatica generale Docente: Angela Peduto A.A. 2004/2005 Modello Relazionale
DettagliCOSTRUZIONE DI UN VOLTMETRO A DIVERSE PORTATE; MISURA DELLA RESISTENZA INTERNA E VARIAZIONE DELLA PORTATA DI UN VOLTMETRO
COSTRUZIONE DI UN VOLTMETRO A DIVERSE PORTATE; MISURA DELLA RESISTENZA INTERNA E VARIAZIONE DELLA PORTATA DI UN VOLTMETRO L esercitazione è divisa in due parti. Nella prima parte si costruisce un voltmetro
DettagliGAS RADON: TECNICHE DI MISURA
Conferenza con il dottor Antonio Parravicini GAS RADON: TECNICHE DI MISURA I.I.S.S. Greppi, Progetto Scuola e casa a misura di radon Il dott. Antonio Parravicini Nella scuola superiore A. Greppi è in piena
DettagliBOX 16. Lampade a confronto.
Lampade a confronto. Un confronto tra lampade a risparmio energetico, comuni lampadine e tubi al neon. Le lampadine In una lampadina la corrente passa attraverso una sottile spirale di un metallo particolare
DettagliLa memoria principale
La memoria principale DRAM (Dynamic RAM) il contenuto viene memorizzato per pochissimo tempo per cui deve essere aggiornato centinaia di volte al secondo (FPM, EDO, SDRAM, RDRAM) SRAM (Static RAM) veloce
DettagliPROGETTO LIM LAVAGNA INTERATTIVA MULTIMEDIALE
PROGETTO LIM LAVAGNA INTERATTIVA MULTIMEDIALE 1 Autore: Prof.ssa Malizia Maria Rosa SISTEMI ELETTRONICI AUTOMATICI Uno degli obiettivi del corso di sistemi è favorire un processo di apprendimento in grado
DettagliPENSIONI MINIME E MAGGIORAZIONI 2013: ATTENZIONE AI REDDITI
PENSIONI MINIME E MAGGIORAZIONI 2013: ATTENZIONE AI REDDITI Già da qualche anno sono stati cambiati i parametri con i quali i pensionati possono ottenere le prestazioni pensionistiche legate al reddito.
DettagliUna vita per la meccanica quantistica. Alice Salvadori Liceo Scientifico G. Ulivi 5G
Una vita per la meccanica quantistica Alice Salvadori Liceo Scientifico G. Ulivi 5G Introduzione Vita Quali meriti? Meccanica quantistica Il principio di indeterminazione Implicazioni filosofiche Nuovo
DettagliCICLABILI A PARIGI. (Dicembre 2010) La verità è che una città non deve essere pensata, ma sognata (Didier Tronchet)
CICLABILI A PARIGI (Dicembre 2010) La verità è che una città non deve essere pensata, ma sognata (Didier Tronchet) CICLABILI A PARIGI La sensazione più evidente che si ha a Parigi osservando l uso che
DettagliProtocolli e Architetture. Dr. Greco Polito Silvana
Protocolli e Architetture Cos è un protocollo? Insieme di regole che definiscono le modalità di interazione fra sistemi generalmente distanti Cos è un protocollo? Protocollo umano e protocollo di rete:
DettagliI Bistabili. Maurizio Palesi. Maurizio Palesi 1
I Bistabili Maurizio Palesi Maurizio Palesi 1 Sistemi digitali Si possono distinguere due classi di sistemi digitali Sistemi combinatori Il valore delle uscite al generico istante t* dipende solo dal valore
DettagliISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE J.C. MAXWELL Data: 09/09 /2013 Pag. _1_ di _5 PROGRAMMAZIONE ANNUALE A.S. 2013_ / 2014_
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE J.C. MAXWELL Data: 09/09 /2013 Pag. _1_ di _5 INDIRIZZO SCOLASTICO DISCIPLINA DOCENTE / I CLASSE / I X MECCANICA e MECCATRONICA X ELETTRONICA X LOGISTICA e TRASPORTI LICEO
DettagliCodifica dell Informazione
Francesco Folino CODIFICA DI DATI E ISTRUZIONI Algoritmi Istruzioni che operano su dati Per scrivere un programma è necessario rappresentare dati e istruzioni in un formato tale che l esecutore automatico
DettagliVALORIZZAZIONE MOVIMENTI DI SCARICO E VALORIZZAZIONE TRASFERIMENTO COSTI DI ANALITICA
VALORIZZAZIONE MOVIMENTI DI SCARICO E VALORIZZAZIONE TRASFERIMENTO COSTI DI ANALITICA Riportiamo di seguito i vari passaggi per poter gestire la rivalorizzazione, sui documenti di scarico, del costo di
DettagliLa strana storia del neutrino
La strana storia del neutrino Antonio Ereditato Università di Berna con la collaborazione di Federico Scampoli Scuola Media Carducci-Purgotti, Perugia A.Ereditato - Perugia - 2011 1 Zoo delle particelle
DettagliSTUDIO DEL MOTO DI UN CORPO SU CUI AGISCE UNA FORZA COSTANTE. 2 Principio della Dinamica
STUDIO DEL MOTO DI UN CORPO SU CUI AGISCE UNA FORZA COSTANTE 2 Principio della Dinamica 1) Considerazione teoriche: il secondo principio della dinamica dice: se ad un corpo in assenza d attrito si applica
DettagliESERCITAZIONI TATTICHE PER LA SCUOLA CALCIO DALL 1>1 AL 4>2+1
SCUOLA CALCIO Maurizio Bruni- Allenatore Giovani Calciatori - Allenatore di Base UEFA B - SAURORISPESCIA Istruttore CONI ESERCITAZIONI TATTICHE PER LA SCUOLA CALCIO DALL 1>1 AL 4>2+1 In considerazione
DettagliAXO - Architettura dei Calcolatori e Sistema Operativo. organizzazione strutturata dei calcolatori
AXO - Architettura dei Calcolatori e Sistema Operativo organizzazione strutturata dei calcolatori I livelli I calcolatori sono progettati come una serie di livelli ognuno dei quali si basa sui livelli
DettagliPON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E
PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA 2007-2013 - ASSE E Progetto Performance PA Ambito B - Linea 2 Modelli e strumenti per il miglioramento dei processi di gestione del personale Seminario Il sistema di
DettagliNumeri frazionari. sistema posizionale. due modi: virgola fissa virgola mobile. posizionale, decimale
Numeri frazionari sistema posizionale due modi: virgola fissa virgola mobile posizionale, decimale 0,341=tre decimi più quattro centesimi più un millesimo cifre dopo la virgola: decimi centesimi millesimi
DettagliACCESS. Database: archivio elettronico, dotato di un programma di interfaccia che facilita la registrazione e la ricerca dei dati.
ACCESS Database: archivio elettronico, dotato di un programma di interfaccia che facilita la registrazione e la ricerca dei dati. Database Relazionale: tipo di database attualmente più diffuso grazie alla
DettagliGuida all utilizzo della funzionalità Gestione Intermittenti
Guida all utilizzo della funzionalità Gestione Intermittenti Registrazione al servizio d invio delle comunicazioni chiamata lavoratori intermittenti 1. Introduzione Attraverso la funzionalità Gestione
DettagliQuick Start - Accesso e gestione dell area di amministrazione
Quick Start - Accesso e gestione dell area di amministrazione Per gestire la parte gestionale di ibiconcierge, puoi connetterti a www.ibiconcierge.com/system ed accedere con la coppia di username e password
DettagliValutazione del personale
VELA Valutazione del personale Pubblicazione: 17/09/2007 Pagine: 1/15 Indice 1. Descrizione generale interfaccia...3 2. Accesso al programma...5 3 Input...7 3.1 Input - Personale del CdR...7 3.2 Input
DettagliNormalizzazione. Definizione
Normalizzazione Definizione Le forme normali 2 Una forma normale è una proprietà di una base di dati relazionale che ne garantisce la qualità, cioè l'assenza di determinati difetti Quando una relazione
DettagliSCHEDA N 8 DEL LABORATORIO DI FISICA
SCHEDA N 1 IL PENDOLO SEMPLICE SCHEDA N 8 DEL LABORATORIO DI FISICA Scopo dell'esperimento. Determinare il periodo di oscillazione di un pendolo semplice. Applicare le nozioni sugli errori di una grandezza
DettagliRisonanza magnetica: Codifica spaziale del segnale.
Risonanza magnetica: Codifica spaziale del segnale Introduzione La tomografia a Risonanza magnetica si basa sulla rappresentazione in immagini digitali di alcune caratteristiche fisico-chimiche di tessuti
Dettaglicodifica in virgola mobile (floating point)
codifica in virgola mobile (floating point) Del tutto simile a cosiddetta notazione scientifica o esponenziale Per rappresentare in modo compatto numeri molto piccoli o molto grandi e.g. massa dell elettrone
DettagliLavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giuslavoristici
Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giuslavoristici N. 47 11.03.2016 CU 2016: rettifiche e sanzioni In caso di dati omessi o errati si ha tempo fino a lunedì 14 marzo per reinoltrare
DettagliCodice binario. Codice. Codifica - numeri naturali. Codifica - numeri naturali. Alfabeto binario: costituito da due simboli
Codice La relazione che associa ad ogni successione ben formata di simboli di un alfabeto il dato corrispondente è detta codice. Un codice mette quindi in relazione le successioni di simboli con il significato
DettagliIl sole e le ombre. Un percorso in costruzione, modifiche ed adeguamenti. Claudia Iacopini, Lorella Cesare. Scuola Primaria Vinci 2014
Il sole e le ombre Un percorso in costruzione, modifiche ed adeguamenti Scuola Primaria Vinci 2014 Claudia Iacopini, Lorella Cesare Attività per la classe quarta Indagine individuale: Cos è per te l ombra?
Dettagli