Verbale dell Assemblea Straordinaria del Consiglio Centrale di Bergamo 24 settembre 2016

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1 Verbale dell Assemblea Straordinaria del Consiglio Centrale di Bergamo 24 settembre 2016 Si è riunito oggi, 24 settembre 2016, a seguito di regolare convocazione, presso l Istituto Palazzolo Villaggio Gabrieli, il Consiglio Centrale di Bergamo. L incontro inizia alle ore e vede partecipare 58 Vincenziani e 45 Presidenti di Conferenza. Apre l incontro il Presidente, Giampietro Marcassoli, che saluta i presenti e introduce l Assemblea. Viene quindi lasciata la parola a don Claudio Visconti che guida il momento di spiritualità iniziale e celebra il mandato di inizio anno agli operatori pastorali presenti in Assemblea. Riprende quindi la parola G. M. che presenta la nuova Presidente della Conferenza di Gromo, Sig.ra Giuditta Santus, che prende il posto del Sig. Nunzio Canini, venuto a mancare durante l estate e che ha fatto tanto bene non solo nella Comunità di Gromo ma anche all interno delle riunioni di Consiglio Centrale. La Sig.ra Santus, ringrazia e spiega la scelta di rientrare in modo attivo in Conferenza insieme al marito anche per dare continuità a coloro che hanno seminato con la loro vita buona tanta bontà e non chiudere il capitolo della San Vincenzo a Gromo. Spiega inoltre che, dopo la chiamata a questo servizio e la risposta positiva, ci si è attivati per invitare nuove sorelle e fratelli in Conferenza e cita la frase di Madre Teresa di Calcutta: Chi sono alla fine i poveri? I poveri siamo in un modo o nell altro noi stessi con la quale sottolinea l importanza reciproca, sempre, l uno dell altro. G. M. dà inoltre il benvenuto alla Sig.ra Claudia Beltrame, Presidente del Consiglio Centrale di Monza, presente in Assemblea che ringrazia per l invito. G. M. spiega che, come da convocazione ricevuta, quello di oggi non è un Consiglio Centrale classico bensì un Assemblea Straordinaria. È presente tra i relatori il dott. Lauro Montanelli, dottore Commercialista competente soprattutto nel campo delle Organizzazioni No-Profit, e amico della San Vincenzo, Vincenziano da molti anni che in passato ha affiancato non solo

2 l Ufficio di Presidenza di Bergamo ma anche il Consiglio Nazionale per l elaborazione del nuovo Statuto e per dare una forma giuridica nuova alla San Vincenzo nelle ultime revisioni che ci sono state. Il dott. Montanelli è stato chiamato per aiutare l Associazione (Consiglio Centrale di Bergamo con le sue 79 Conferenze, con un unico Presidente e un unico Codice Fiscale) a fare un passaggio doveroso verso l acquisizione della personalità giuridica. Oggi il dott. Montanelli spiegherà che cosa è la personalità giuridica e che cosa si deve fare per ottenerla. L Assemblea Straordinaria serve perché a conclusione ci sarà la votazione che darà o meno il mandato all Ufficio di Presidenza e al dott. Montanelli di portare avanti il cammino per l ottenimento della personalità giuridica. Prende la parola il dott. Lauro Montanelli che spiega che la San Vincenzo, negli anni, sta diventando sempre più grande sotto ogni punto di vista. Da Associazione di puro volontariato che offriva tempo ad altri soggetti si sta trasformando in un Associazione che aiuta anche gli Enti Pubblici per far sì che si arrivi a sconfiggere o quanto meno ad alleviare le povertà. In questo nuovo modello, che si è verificato nel corso degli anni, in cui l Ente Pubblico chiede sempre di più aiuto al Terzo Settore, per riuscire a passare da un volontariato più idealistico ad un volontariato più organizzato, si deve iniziare ad approcciarsi con degli strumenti anche giuridici diversi rispetto a quelli che si sono utilizzati fino ad oggi. Cosa vuol dire acquisire la personalità giuridica? Vuol dire che se oggi l Associazione avesse delle problematiche (probabilità più alta da quando ha dei dipendenti, dei collaboratori, fa dei servizi, ) risponderebbe in primis il Presidente e poi il suo Consiglio di Amministrazione. Si vorrebbe invece passare ad un Associazione che diventi a tutti gli effetti soggetto giuridico, in cui i terzi possano rivalersi solo sul patrimonio dell Associazione stessa e non intaccare il patrimonio personale degli Amministratori e dei Soci. Ad esempio se ci fosse un errore nell elaborazione delle buste paga, la cartella esattoriale sarebbe intestata con il nome del Legale Rappresentante e, questa cosa non è del tutto corretta, sia per chi c è oggi sia per chi succederà all attuale Ufficio di Presidenza. Questo prevede di predisporre una struttura che, anche per chi arriverà dopo, avrà una conformazione giuridica più indicata. La procedura per l ottenimento della personalità giuridica è complessa. Si sviluppa attraverso un percorso con la Regione Lombardia che deve mettere il sigillo mediante un Decreto di Giunta Regionale dopo una verifica dello Statuto e dell autonomia patrimoniale e con un Assemblea Straordinaria con la presenza di almeno il 75% dei Soci in cui, mediante la presenza di un notaio, verrà redatto un atto pubblico. Ad oggi il futuro della riforma sanitaria e socio-assistenziale permetterà di fare convenzioni solo a chi ha personalità giuridica. Ad oggi l Ente Pubblico che si convenziona con l Associazione San Vincenzo Consiglio Centrale di Bergamo lo fa con un soggetto che, giuridicamente parlando, è semi inesistente. È importante che nell evoluzione del mondo del Welfare anche la

3 San Vincenzo, che ne fa parte, evolva stando a quelle che sono le nuove regole in ottica comunitaria e generativa. Tutto questo percorso richiederà mesi di lavoro e per questo motivo, prima di iniziare ad operare, si è deciso di presentarlo e di mettersi a disposizione per chiarire qualsiasi dubbio o perplessità. Riprende la parola G. M. che lascia spazio agli interventi: 1. interviene il Presidente della Conferenza di Gorlago, Sig. Manenti Pierluigi, che esprime il suo parere favorevole all ottenimento della personalità giuridica che sarebbe per l Associazione un vantaggio enorme anche con riferimento alla possibilità di diventare soggetto destinatario di lasciti testamentari. Anche con riferimento ai trasferimenti di denaro dei Comuni, sempre più vincolati, con questa procedura è probabile che si aprano nuove strade e possibilità. L unica domanda che nasce è il perché non si è pensata prima a questa possibilità? Con riferimento a questo G. M. interviene portando il caso del Comune di Bergamo che ha chiesto alla San Vincenzo di essere parte attiva nella stesura di un progetto molto importante sull housing sociale ma al quale non si è potuto accedere perché uno dei requisiti essenziali per partecipare al bando era quello di avere la personalità giuridica. Rispetto ai tempi: il bisogno di evolvere anche a livello giuridico, come Associazione, è emerso soprattutto dopo che si è iniziato ad avere dipendenti, ad aprire convenzioni con i Comuni, a partecipare a bandi pubblici, ad avere un bilancio che è cresciuto notevolmente. Oggi, come Associazione, si ha il dovere di consegnare a chi viene dopo una struttura efficiente; 2. interviene la Presidente della Conferenza di Nembro, Sig.ra Cecilia Celeri, che chiede di spiegare a livello di Conferenze che cosa cambia con l ottenimento della personalità giuridica. Il dott. Montanelli spiega che sarà necessario aprire un tavolo di confronto con la Regione non tanto per il riconoscimento giuridico bensì per l Albo del Volontariato. Sarà importante capire se i Soci diventeranno tutte le persone fisiche o verrà accettato che all Assemblea in cui verrà sottoscritto l atto pubblico ci siano solo i Presidenti o loro delegati a rappresentanza dei Soci di ogni singola Conferenza. A tal proposito: viviamo un momento storico in cui il Governo ha dato delega al Parlamento per la riforma del Terzo Settore. Tutto ciò potrebbe portare a dei cambiamenti nelle norme attuali. Ma, da quello che si recepisce dal tavolo di redazione di suggerimenti a cui si fa parte, dovrebbe arrivare un primo Decreto sull impresa sociale entro la fine dell anno e non dovrebbe toccare gli aspetti che riguardano le personalità giuridiche. Se si aspetta l uscita del Decreto che regolamenti questo aspetto non si sa di preciso quando sarà: potrà essere tra un anno o tra cinque anni, e potrebbe essere troppo tardi. Se nel frattempo cambia qualcosa a livello legislativo, ci si adeguerà subito.

4 G. M. specifica anche che l ottenimento di certi fondi pubblici è possibile solo per le Associazioni che eleggono in modo democratico il proprio Presidente, così come avviene nella San Vincenzo; 3. viene chiesto di chiarire chi, ad oggi, si assume tutti i possibili rischi menzionati in precedenza. G. M. risponde che ad oggi i rischi sono in capo a lui, il Legale Rappresentante dell Associazione. Se si otterrà la personalità giuridica, per qualsiasi problema risponderà invece il patrimonio della San Vincenzo; 4. interviene il Presidente della Conferenza di Gorlago, Sig. Manenti Pierluigi, che specifica che chi ha personalità giuridica può anche acquistare patrimoni immobiliari che possono fare anche da garanzia. Prende la parola G. M. in cui specifica che è sua intenzione arrivare alla fine del suo mandato con queste questioni giuridiche sistemate per il futuro. Specifica inoltre che di questa scelta se ne è già parlato anche a livello di San Vincenzo Regionale e Nazionale. Il dott. Montanelli specifica che il modello vecchio della San Vincenzo era impostato secondo uno schema in cui le opere classiche venivano portate avanti dal volontariato. Per tutte le altre attività specifiche invece si creavano le cosiddette Opere speciali. Così facendo però le gemmazioni di queste Opere Speciali sono spesso uscite da quello che è il perimetro entro cui opera la San Vincenzo, con molti patrimoni immobiliari. Per poter fare questi tipi di attività, oggi, è necessario fornirsi degli strumenti più indicati, anche da un punto di vista giuridico; 5. viene chiesto se questo adeguamento riguarda solo il Consiglio Centrale di Bergamo. Risponde G. M. dicendo che condividendo il pensiero con il Presidente Nazionale ci si è detto che Bergamo farà un po' da pioniere perché questo adeguamento dovrà essere portato avanti da tutte le realtà di San Vincenzo. Il dott. Montanelli specifica inoltre che, da un punto di vista economico, si dovrà arrivare come Consiglio Centrale (non le singole Conferenze) alla stesura di un bilancio in partita doppia, da pubblicare presso la Camera di Commercio assimilandosi a quelle che sono le Società di Capitale. Viene quindi chiesto all Assemblea di esprimersi rispetto all attivazione o meno di questo percorso per l ottenimento della personalità giuridica. L Assemblea approva all unanimità la decisione di dare mandato al Presidente del Consiglio Centrale, Giampietro Marcassoli, e al dott. Lauro Montanelli dell attivazione del percorso per il riconoscimento della personalità giuridica. Non ci sono né astenuti né voti contrari. G. M. ringrazia il dott. Montanelli per le sue spiegazioni e i chiarimenti. Il dott. Montanelli ricambia e si congeda.

5 G. M. entra nel merito del cammino associativo 2016/2017 ricordando che, la sera prima, il Vescovo Francesco ha iniziato con l Assemblea Diocesana l anno pastorale dando anche il mandato agli operatori presenti. Con riferimento alle parole del Vescovo, G. M. sottolinea la necessità di partire con qualcosa di nuovo nella Chiesa di Bergamo sollecitando a fare proprio quello che è il programma pastorale proposto dal Vescovo che ha citato un pezzo dell Evangelii Gaudium di Papa Francesco, possibile spunto di riflessione anche per la San Vincenzo: La pastorale esige di abbandonare il comodo criterio pastorale del si è sempre fatto così. Invito tutti ad essere audaci e creativi in questo compito di ripensare gli obiettivi, le strutture, lo stile e i metodi evangelizzatori delle proprie Comunità. Un individuazione di fini senza un adeguata ricerca comunitaria dei mezzi per raggiungerli è condannata a tradursi in mera fantasia. Attraverso la Lettera circolare del Vescovo è stato illustrato il profondo cambiamento che egli vuole attuare all interno della nostra Diocesi. Questo cambiamento è in fase di discussione già da alcuni mesi dentro alcuni gruppi di confronto. Il programma della San Vincenzo di quest anno non ha potuto non tenere conto di quelli che sono i desideri e le indicazioni del Vescovo per la nostra Diocesi. Alcuni altri passaggi sottolineati dal Vescovo e che possono diventare stimolo anche per il cammino associativo della San Vincenzo sono: - l importanza di non chiudersi ma anzi la necessità di aprirsi. La speranza nasce solo da un confronto più ampio così come hanno fatto alcune Conferenze che si sono aperte alla possibilità di collaborazione con i Comuni attraverso la stipula di convenzioni, per esempio; - non interessa quanti Centri di Primo Ascolto portano cibo o pannolini. Interessa soprattutto l incontro di due volti, le relazioni con i poveri ; - tutti noi soffriamo di sterilità se non ci si apre ad altri gruppi, al Territorio ; - l importanza di essere generativi. Partendo dall intenzione del Vescovo di aprirsi al Territorio ci sarà il passaggio da 28 Vicariati Locali a 11/14 Vicariati Territoriali con un Vicario Territoriale e con all interno delle fraternità sacerdotali. Per la Città per esempio ci sarà un unico Vicariato. Sarà necessario il lavoro insieme dei Vicariati Territoriali con gli Ambiti dei Comuni per costruire insieme la città degli uomini in tutte le dimensioni della vita e dare dei servizi sempre più qualificati. Questo cammino dovrebbe concludersi nel Questa cosa deve aiutare la San Vincenzo a lavorare insieme, tra zone come, per certi aspetti, si sta già facendo negli incontri zonali. Il libretto con il piano pastorale della San Vincenzo, oltre alle indicazioni del Vescovo, ha tenuto conto dei rimandi dati dalla dott.ssa Lorena Moretti di CSV nel suo lavoro di verifica svolto nella primavera. Viene data lettura del libretto con il programma dell anno pastorale 2016/2017, allegato alla presente: - elenco dei membri dell Ufficio di Presidenza ed Educatori con i relativi contatti. Tra gli educatori compare anche Damiano Bonetti, teologo del Seminario di Bergamo, che viene

6 accolto a tempo pieno dentro l Associazione della San Vincenzo, su richiesta del Rettore del Seminario, per poter fare un esperienza lavorativa; - incontri di Consiglio Centrale e Assemblee; - incontri per le Conferenze della Città che si svolgeranno presso la Parrocchia delle Grazie che è luogo centrale e strategico da raggiungere per tutti i gruppi di Bergamo; - incontri Zonali per le altre Conferenze con alcune variazioni nei gruppi, più pertinenti con il proprio Territorio e gli Ambiti dei Comuni, che sono in fase di ridefinizione da parte della Regione Lombardia (si allega elenco completo delle Conferenze divise nelle varie zone con i propri Referenti); - incontri con i Referenti di Zona; - incontri personali del Presidente, G. M., con i Presidenti di Conferenza; - incontri di Direttivo de Il Cortile di Ozanam ONLUS ; - incontri formativi per le Conferenze ripartendo dall itinerario proposto lo scorso anno ma anche con nuove proposte tematiche; - anniversari di Conferenza. Nello specifico si ricorda la Conferenza di Loreto che festeggerà il 90 anniversario di fondazione con una rappresentazione teatrale sulla vita di Ozanam, domenica 16 ottobre. Il libretto con il piano pastorale 2016/2017 è prenotabile in Segreteria. Nella cartelletta ci sono altre comunicazioni, che si allegano alla presente: - iniziative di raccolta fondi: o lotteria: il ricavato dalla vendita resterà interamente alle Conferenze (blocchetti ritirabili in Segreteria); o panettoni: quest anno la vendita sarà sostenuta dalla Diocesi di Bergamo e dall Ufficio Missionario Diocesano che ogni anno, con la vendita dei panettoni, finanzia tre progetti di cui uno, quest anno, sarà a sostegno della San Vincenzo. Per sostenere questa iniziativa i panettoni andranno venduti obbligatoriamente a 12,00 (panettoni prenotabili in Segreteria, entro il 24.10); - progetti lavoro: viene inserito un testo che può essere stimolo di riflessione per dare senso e concretezza all attivazione di progetti lavoro nei confronti degli assistiti. Con riferimento a questo si accenna anche alla riforma relativa al SIA (Sostegno per l Inclusione Attiva) che pone la persona al centro e la rende parte attiva, con le sue risorse, del suo cammino per uscire dalla propria condizione di fragilità. Viene lasciato spazio agli interventi:

7 - si chiede di chiarire quali sono le modalità di attivazione dei progetti lavoro. G. M. risponde che si può chiamare in Segreteria: se è possibile verranno date alcune informazioni al telefono, in caso contrario si concorderà un appuntamento; - viene chiesto se a Bergamo è già partito il SIA (Sostegno per l Inclusione Attiva). Risponde don Claudio Visconti che spiega che il SIA è il nuovo modello con cui lo Stato cerca di farsi vicino alle persone fragili. D ora in avanti, quando la persona fragile si reca dall Assistente Sociale, verrà elaborato un progetto in cui non sarà più oggetto dell aiuto ma diventerà soggetto attivo, spingendo soprattutto nell ambito del lavoro e con verifiche periodiche concrete. A Bergamo i Comuni sono stati tutti invitati ad attivarla attraverso incontri di informazione e sensibilizzazione. Concretamente sarà un percorso lento: non tutti gli Assistenti Sociali hanno chiaro come fare partire il SIA e, il tutto, prevede la creazione di un equipe multidisciplinare non semplice da formare; - viene chiesto se i progetti lavoro che si attiveranno con il SIA saranno completamente a carico dei Comuni da un punto di vista economico. Interviene la Presidente della Conferenza di Boccaleone, sig.ra Annalisa Cesani, che ha partecipato ad un convegno sul tema. Il tutto è ancora in fase di progettualità. La cosa interessante è che se le persone assistite rientreranno nei vari parametri richiesti, potranno accedere alla carta SIA. Saranno poi gli Assistenti Sociali stessi che contatteranno le varie realtà. Interviene il Presidente G. M. che specifica che probabilmente i Comuni quando avranno bisogno di attivare qualche progetto, in questo senso, contatteranno direttamente il Consiglio Centrale. Il SIA è un intervento a livello nazionale. A livello economico ci sono diverse casistiche: alcuni progetti lavoro vengono finanziati dall 8x1000, altri vengono finanziati interamente dalla Conferenza, altri vengono finanziati in toto dalle Amministrazioni Comunali, altre volte c è una compartecipazione tra Comuni e Conferenze; - viene chiesto se sono arrivati appartamenti nuovi per l accoglienza dei profughi. Risponde don Claudio Visconti che spiega che c è molta fatica nel rendere accoglienti le nostre Comunità, soprattutto nel territorio nella Città, anche se è stato fatto un buon cammino. Ad oggi i richiedenti asilo sul territorio bergamasco sono e sono circa una trentina le Parrocchie che hanno messo a disposizione un appartamento. Tutti i presenti vengono ringraziati per la presenza e invitati a partecipare ad un momento di convivialità. L Assemblea si chiude alle ore LA SEGRETERIA IL PRESIDENTE

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