ITER VII Romanorum mores L organizzazione politica a Roma

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ITER VII Romanorum mores L organizzazione politica a Roma"

Transcript

1 ITER VII Romanorum mores L organizzazione politica a Roma Nel brano introduttivo a questo Iter, Tito Livio ci presenta l istituzione del Senato a Roma, che fu dettata dal bisogno di dare un impronta politica ben definita alla città. La politica nella Città eterna fu primariamente ed essenzialmente un fatto concreto, una realtà viva, in quanto si identificò con la crescente affermazione del suo potere di città, di repubblica e di impero. L organizzazione politica fu quindi ben strutturata in modo da poter rispondere alle esigenze di una città che divenne col tempo la dominatrice di tutto il mondo conosciuto. Il Senato Il Senato, secondo la tradizione, fu istituito da Romolo con cento membri anziani (senes) scelti tra le famiglie più illustri della tribù Ramnenses, per affiancarlo nell amministrazione dello Stato. Con l ingresso poi dei Tities e dei Luceres, il numero dei membri fu triplicato, arrivando dunque a trecento. Il Senato esprimeva il proprio parere (senatusconsultum) ogni volta che il re lo richiedeva, dopo averlo convocato, su qualche importante e grave questione di politica interna o estera; ratificava, inoltre, o respingeva eventuali proposte presentate dall assemblea popolare. In epoca repubblicana il Senato divenne l organo politico supremo dello Stato. Il numero dei senatori, in età sillana, fu elevato a seicento, e verso la fine della repubblica, con Cesare, a novecento. Augusto, però, riportò il numero dei senatori a seicento. Verso la fine del II secolo a.c., furono ammessi in senato i rappresentanti di nuovi gruppi familiari in ascesa, anche di estrazione plebea, purché avessero ricoperto almeno una magistratura. I senatori patrizi erano detti patres, i nuovi iscritti conscripti, quindi tutti i membri del corpo senatoriale furono chiamati patres conscripti. Le sedute del Senato, che duravano dall alba al tramonto, erano presiedute da un senatore, chiamato princeps senatus, e si tenevano solitamente nella Curia Hostilia o in un tempio o in altro luogo, che però non doveva distare più di un miglio da Roma. I poteri del Senato erano vastissimi e spaziavano dalla politica interna a quella estera.

2 In politica interna: - esprimeva il suo parere su questioni sollevate da magistrati; - ratificava le deliberazioni delle assemblee e confermava la nomina dei magistrati eletti; - approvava le decisioni in materia di culto; - controllava l amministrazione dei beni e delle finanze dello Stato; - amministrava i rifornimenti alimentari alla popolazione e assegnava ai cittadini i lotti di terreno confiscati ai popoli vinti; - in caso di grave pericolo per lo Stato, concedeva poteri straordinari ai consoli, nominandoli dittatori. In politica estera invece: - riceveva e inviava ambascerie; - nominava i questori provinciali; - ratificava l organizzazione di nuovi territori conquistati; - decideva della pace e della guerra, condizionando le scelte dei comizi in fatto di dichiarazioni di guerra. I senatori erano eletti a vita e la provenienza dalle diverse magistrature dava luogo a una gerarchia all interno del senato stesso: i più importanti erano i consulares (ex dittatori, ex consoli, ex censori), seguiti dai praetorii (ex pretori), dagli aedilicii curules (ex edili di origine patrizia), dagli aedilicii plebei (ex edili di origine plebea), tribunicii (ex tribuni della plebe), quaestorii (ex questori). I senatori indossavano come segno distintivo l anello d oro e il laticlavio (latus clavus), una larga striscia di porpora applicata alla tunica, e il calceus senatorius, uno stivaletto fermato da quattro stringhe (corrigiae) e ornato sul collo del piede da una fibbia d avorio (lunula). Godevano di alto prestigio e in teatro avevano posti riservati. Il prestigio e l autorità del Senato vennero meno in epoca imperiale, poiché gli imperatori preferirono avere accanto un gruppo fidato di consiglieri, il consilium principis, mentre il Senato fu privato sempre più di ogni potere e si trovò spesso in lotta con lo stesso imperatore. I Comizi I comizi erano assemblee popolari costituite da cittadini con diritto di voto. Erano convocate e presiedute da un magistrato e in esse si svolgeva il dibattito politico e si prendevano importanti decisioni relative a questioni di politica interna ed estera. La tradizione ricorda tre assemblee: i comizi curiati, i comizi centuriati, i comizi tributi. La funzione legislativa

3 dei comizi non prevedeva una discussione o eventuali proposte di modifica delle leggi presentate, bensì l assemblea poteva solo approvare o respingere in toto la legge stessa. A partire dal 287 a.c., con la lex Hortensia, fu conferito alle deliberazioni dei concilia plebis (dette plebis scita, plebisciti) valore di legge vincolante anche il patriziato. Quando furono istituiti a Roma i tribunali permanenti, la funzione giudiziaria dei comizi si ridusse progressivamente. I comizi curiati erano i più antichi e risalivano al periodo regio. Il nome deriva dall originario raggruppamento della popolazione in 30 curie, dieci per ciascuna delle tre tribù gentilizie, i Ramnes, i Tities, i Luceres. Sede delle assemblee era il comitium, uno spazio di forma quadrangolare nel Foro alle pendici del Campidoglio. Erano convocati da un console o da un pretore o dal dittatore; se assistevano ad atti religiosi, erano presieduti dal Pontifex Maximus. Ai comizi curiati spettava il compito di attribuire l imperium ai magistrati cui spettava tale prerogativa. Col tempo la maggior parte dei loro poteri passò ai comizi centuriati. I comizi centuriati, attribuiti dalla tradizione a Servio Tullio, risalgono in realtà ai primi decenni della Repubblica in seguito alle lotte tra patrizi e plebei per la parità tra i diritti civili e politici. Il popolo fu quindi diviso in cinque classi in base al censo di ogni cittadino. Ogni classe era organizzata in gruppi chiamati centurie, ciascuno dei quali doveva fornire all esercito un contingente (centuria, 100 uomini) di fanti e cavalieri armati a proprie spese. Su un totale di 193 centurie (18 di cavalieri e 175 di fanti), la prima classe, costituita dai patrizi e dai plebei più ricchi, disponeva di 98 centurie, il che consentiva sempre la maggioranza assoluta in caso di voto (ogni centuria esprimeva un solo voto) e il controllo dell amministrazione dello Stato. I comizi centuriati potevano essere convocati da un console, da un pretore o dal dittatore e si svolgevano nel Campo Marzio. Avevano il compito di eleggere i censori, i consoli e i pretori; approvavano inoltre proposte di legge, ratificavano trattati e dichiarazioni di guerra, infliggevano la pena capitale. Fungevano anche come una sorta di corte d appello, allorché un cittadino romano, avvalendosi della provocatio ad populum, ricorreva ad essi contro una sentenza capitale (di esilio o di fustigazione) inflitta da un magistrato. I comizi tributi si formarono nel corso del IV secolo a.c, in seguito a una nuova suddivisione della popolazione in tribù. L iscrizione a una tribù avveniva sulla base del distretto in cui si aveva il domicilio, cosicché ciascuna tribù era costituita da patrizi e plebei, ricchi e poveri. Le tribù in tutto erano 35: 4

4 urbane e 31 rurali, che comprendevano i cittadini residenti nelle campagne e nei villaggi. I comizi tributi erano convocati e presieduti da un console o dal pretore urbano (talvolta un edile curule) ed eleggevano i magistrati minori (edili curuli e questori, mentre i tribuni della plebe e gli edili plebei erano eletti dai concilia plebis, assemblee della plebe). I comizi tributi potevano votare proposte di legge, e in ambito giudiziario, emettevano sentenze in cause che comportavano pene in denaro. Il cursus honorum L accesso alle varie magistrature (termine con cui i Romani indicavano le cariche politiche, non quelle giudiziarie) avveniva gradualmente. Secondo un ordine prestabilito, detto cursus honorum: prima nell ordine la questura, poi la pretura, il consolato, la censura. L edilità e il tribunato della plebe erano tappe non obbligatorie del cursus honorum e comunque si collocavano dopo la questura. L edilità era molto ambita per la popolarità che si poteva acquistare, dal momento ch erano gli edili a organizzare i giochi pubblici. Gli equites o cavalieri (cioè gli appartenenti all ordo equester, il ceto dei ricchi uomini d affari non facenti parte dell antica nobiltà) potevano accedere al cursus honorum solo dopo aver prestato servizio militare per almeno dieci anni. La censura I censori furono istituiti intorno al 443 a.c. con il compito (prima assolto dai consoli) di censire i cittadini in vista dell imposizione dei carichi tributari e del reclutamento dell esercito. Scelti tra gli ex consoli, erano eletti in numero di due dai comizi centuriati ogni cinque anni in occasione del censimento, ma restavano in carica solo diciotto mesi. Fino al 351 a.c. solo i patrizi potevano accedere alla censura, ma soltanto nel 131 a.c. entrambi i censori furono plebei. Una legge del 256 a.c. stabiliva che si poteva ricoprire la censura una sola volta nella vita. I censori erano magistrati privi di imperium, ma avevano diritto alla toga praetexta (toga con una banda di porpora al fondo) e alla sella curulis (particolare tipo di sgabello d avorio) ed erano inviolabili per tutta la durata dl loro mandato. I compiti principali dei censori erano: il censimento di cittadini, al quale erano legate la revisione delle liste dei senatori e l ispezione dei cavalieri; il controllo della condotta morale dei cittadini; l amministrazione dei beni dello Stato (in particolare la concessione in affitto dell ager publicus); l organizzazione degli appalti per la realizzazione e la cura

5 delle opere pubbliche, come vie, acquedotti, ecc.; la possibilità di decidere alcune spese pubbliche, purché non superiori a una certa cifra messa a disposizione dal Senato. Il controllo sulla morale dei cittadini consentiva ai censori di bollare con la «nota di ignominia» quanti fossero venuti meno in modo grave alle norme e al decoro civile. Per questo i censori erano temuti: potevano, infatti, comminare pene nei confronti dei trasgressori, rimuovere dalla carica i magistrati incapaci, espellere dal Senato i membri indegni. A partire da Silla, la censura perse a poco a poco tutto il suo prestigio, fino a scomparire completamente al tempo dell imperatore Domiziano. Le magistrature maggiori Il consolato Il consolato, istituito dopo la cacciata di Tarquinio il Superbo, ultimo re di Roma (509 a.c.), rappresentava la più alta carica della Repubblica ed era ricoperta da due consoli, eletti annualmente dai comizi centuriati. I consoli eletti, detti consules designati, non assumevano subito la carica, ma alcuni mesi dopo l elezione (dal 153 a.c., regolarmente il primo gennaio). L età per accedere al consolato era di 42 anni compiuti. All inizio esso era riservato ai patrizi, ma presto i plebei rivendicarono il diritto di ricoprire la carica, finché nel 367 a.c., con le leggi Liciniae Sextiae, si ottenne che uno dei consoli fosse plebeo; soltanto nel 172 a.c. entrambi i consoli furono plebei. Simboli del potere dei consoli erano la toga praetexta, la sella curulis e dodici littori. Questi ultimi erano una scorta costituita da uomini salariati, spesso liberti, che precedevano i magistrati dotati di imperium portando fasci (rami di olmo o betulla legati con nastri rissi) simbolo dell imperium, e all esterno della città le scuri, simbolo del potere di vita e di morte (il dittatore aveva diritto a ventiquattro littori, il pretore e il magister equitum a sei). I consoli amministravano lo Stato e detenevano il potere militare (imperium) e civile (potestas): comandavano l esercito; convocavano il Senato; convocavano e presiedevano le assemblee popolari (comitia); presentavano proposte di legge; svolgevano le funzioni dei censori quando questi non erano in carica; avevano la facoltà di arrestare e di infliggere punizioni (con il solo limite della provocatio ad populum, cioè l appello ai comizi); potevano imporre tasse, usare il tesoro pubblico. Quando l amministrazione ordinaria della giustizia passò ai

6 pretori, ai consoli restò la giurisdizione criminale nei giudizi privi di appello. Ogni decisione era presa collegialmente, ciascuno dei consoli aveva il diritto di veto, che gli consentiva di bloccare eventuali iniziative del collega. Di solito si alternavano nelle loro funzioni ogni mese e in tempo di guerra, a meno che ciascuno dei consoli non avesse un esercito a sua disposizione. A volte, invece, si ripartivano le diverse competenze, fatta eccezione per alcune (come le proposte di legge). In caso di grave pericolo per lo Stato, il Senato poteva ricorrere al senatusconsultum ultimum, conferendo ai consoli poteri eccezionali di tipo dittatoriale. In caso di morte di uno dei due, era subito eletto un nuovo collega, detto consul suffectus. I consoli erano detti eponimi, perché con i loro nomi, registrati nei Fasti consulares (elenchi tenuti ed aggiornati dal collegio dei pontefici), si designavano gli anni. Alla scadenza del mandato i consoli avevano diritto di governare per un anno una provincia, assegnata per sorteggio, col titolo di proconsules. Con la riforma costituzionale operata da Augusto, a partire dal 29 a.c., le principali cariche dello Stato divennero prerogativa dell imperatore. Il consolato perse gradualmente tutto il suo prestigio: la nomina dei consoli con Tiberio fu conferita dal Senato e con Domiziano direttamente dagli imperatori; i consoli restavano in carica prima per un semestre, poi per un quadrimestre e anche solo per un bimestre, in quanto la carica era divenuta puramente onorifica. La pretura Il praetor urbanus era dotato di imperium e aveva il compito di amministrare la giustizia a Roma; inoltre, sostituiva i consoli in caso di loro assenza dalla città. In origine la carica era accessibile solo ai patrizi, i plebei vi furono ammessi a partire dal 337 a.c. con l espansione dell impero e il contatto con i popoli stranieri; al praetor urbanus fu affiancato, nel 242 a.c., il praetor peregrinus; il primo si occupava di amministrazione della giustizia tra cittadini romani, il secondo delle controversie tra cittadini romani e stranieri o fra stranieri. Con la creazione delle province della Sicilia e della Sardegna, il numero dei pretori fu portato a quattro e due di essi furono inviati come governatori di quelle province, dove, in quanto magistrati cum imperio, ebbero anche il comando di un esercito. Il numero dei pretori fu portato poi a otto al tempo della dittatura di Silla, il quale affidò loro l incarico di presiedere le quaestiones perpetuae, tribunali

7 permanenti con giurisdizione in materia criminale, composti da senatori o cavalieri; con Cesare il numero fu portato a sedici. I pretori erano eletti dai comizi centuriati con mandato annuale, alla scadenza del quale, in qualità di propraetores, potevano governare una provincia dell impero che era stata assegnata o dal Senato o per sorteggio. All inizio del suo mandato annuale, il praetor ubanus emanava un editto, detto edictum perpetuum, che conteneva i criteri secondo cui intendeva esercitare il suo mandato; la serie degli edicta perpetua costituisce di fatto la base del diritto romano. La dittatura La dittatura era una carica straordinaria, conferita a un ex console da un console in carica o dal Senato in caso di grave pericolo per lo Stato. Il mandato durava sei mesi e tale brevità aveva l intento preciso di evitare che la carica degenerasse gradualmente in monarchia. Il dittatore assumeva gli stessi poteri dei consoli, che per quei sei mesi deponevano il loro mandato. Le sue sentenze di morte erano inappellabili e le sue decisioni non richiedevano l approvazione né del Senato né delle assemblee popolari. Una volta eletto, il dittatore sceglieva, come suo assistente, il magister equitum, il comandante della cavalleria, che aveva le stesse prerogative del dittatore e una certa indipendenza, anche se era subordinato a questo. Il mandato del magister equitum scadeva insieme a quello del dittatore. Le magistrature minori La questura La questura, priva di imperium, risale all inizio della Repubblica, e i due magistrati erano eletti direttamente dai consoli con l incarico di occuparsi della sicurezza pubblica con compiti di giurisdizione in materia penale. In seguito furono eletti annualmente dai comizi tributi e col tempo poterono essere scelti anche tra i plebei; dal tempo di Silla, essi furono ammessi a far parte del Senato. Da due questori si passò a quattro fino a raggiungere il numero i venti al tempo di Silla; Cesare li portò a quaranta, ma Augusto li riportò nuovamente a venti. Ai due quaestores urbani, con compiti di polizia e di carattere amministrativo e finanziario, si rese necessario aggiungere numerosi quaestores provinciales, che seguivano i governatori

8 nelle province con l incarico di riscuotere le tasse, dare la paga ai soldati, vendere il bottino o assumere anche funzioni di governo in qualità di propretori. I quaestores classici provvedevano alla flotta, al controllo delle coste e al commercio delle derrate alimentari che servivano ad approvvigionare Roma. I quaestores militares, infine, accompagnavano i consoli in guerra, provvedevano ai viveri per le truppe e al pagamento dei soldati. Nel periodo dell impero le loro funzioni furono ridotte all organizzazione dei giochi pubblici. L edilità Eletti in numero di due come assistenti dei tribuni della plebe, gli edili inizialmente furono scelti tra i plebei (aedilia plebis). Nel 367 a.c., ai due edili plebei furono affiancati due aediles curules (cioè con diritto alla sella curulis) patrizi, eletti dai comizi tributi, con l incarico di gestire i compiti sempre più vasti e urgenti in una società con esigenze nuove di ordine pubblico. Agli edili fu affidato il compito di polizia urbana e di manutenzione di strade, acquedotti, fognature e bagni pubblici; inoltre sorvegliavano nei mercati i pesi e le misure. Avevano anche l incarico di occuparsi della cura dei templi, del vettovagliamento della città, del controllo delle costruzioni di opere pubbliche, dell organizzazione dei giochi e degli spettacoli pubblici. L edilità non costituiva una tappa necessaria nel cursus honorum, tuttavia, in quanto connessa con l allestimento di spettacoli pubblici, era una magistratura molto ambita. L edile, infatti, in questo modo, si procurava fama e popolarità, di cui si sarebbe poi servito ai fini della carriera politica. Il tribunato della plebe Il tribunato della plebe è una tappa fondamentale nella lunga lotta tra patrizi e plebei. Questi ultimi, infatti, pur essendo cittadini romani e prestando servizio militare, non potevano accedere a nessun magistratura, non avevano diritto alla spartizione del bottino di guerra e dell ager publicus, non potevano commerciare o contrarre matrimonio con membri del patriziato. Nel 494 a.c., i plebei, stanchi per i continui soprusi, decisi a mettere in crisi ogni settore della vita pubblica, si ritirarono sul Monte Sacro, a circa 10 km a nord est di Roma. Il ritorno in città e alle loro mansioni si ebbe solo quando il Senato riconobbe le loro richieste formulate nelle leges sacratae, che contemplavano, oltre alla cancellazione dei debiti e alla liberazione dalla schiavitù per insolvenza, anche l istituzione di due magistrati plebei, che presero il nome di tribuni della plebe.

9 A partire dal 457 a.c., i tribuni della plebe furono dieci e questo numero restò praticamente invariato nel tempo. Requisito fondamentale per diventare tribuno era l appartenenza alla plebe; se un patrizio aspirava a tale carica, doveva rinunciare al suo ordine di nascita. Le leges sacratae riconoscevano ai tribuni della plebe i seguenti diritti: - ius auxilii, diritto di proteggere la loro classe contro eventuali abusi di leggi o magistrati; - ius intercessionis, diritto di veto su iniziative e leggi che potessero ledere i diritti della plebe; - ius coercitionis, diritto di agire in sede penale nei confronti di chi avesse attentato alle leges sacratae. I tribuni della plebe erano sacrosancti, cioè inviolabili: quanti avessero tentato di impedire l esercizio delle loro funzioni o di trascinarli in giudizio per il loro atti pubblici sarebbero stati puniti con la morte. Eletti in un primo tempo dai comizi centuriati e, dopo il 470 a.c., dai comizi tributi con elezioni annuali, i tribuni della plebe convocavano e presiedevano le assemblee della plebe e i comizi tributi. Il tribunato della plebe garantiva l accesso al Senato; Augusto lo inserì nel cursus honorum allo stesso livello dell edilità.

Cursus honorum. honorum ed era costituito da una serie di tappe successive che culminavano nel

Cursus honorum. honorum ed era costituito da una serie di tappe successive che culminavano nel Magistrature a Roma Età monarchica Le istituzioni dell età monarchica (753-509 a.c) Re: nominato a vita dal senato con ratifica dei comizi curiati (lex curiata de imperio), accentrava in sé le funzioni

Dettagli

a.s La repubblica: dall ordinamento centuriato all accesso della plebe alle magistrature

a.s La repubblica: dall ordinamento centuriato all accesso della plebe alle magistrature ITES Riccati-Luzzatti Treviso a.s. 2011-2012 La repubblica: dall ordinamento centuriato all accesso della plebe alle magistrature a cura di M. Dalle Carbonare La res publica (V-I sec. a.c.) - L esercito

Dettagli

LE ISTITUZIONI A ROMA. Magistrature e assemblee. I Le istituzioni dell età monarchica (753-509 a.c)

LE ISTITUZIONI A ROMA. Magistrature e assemblee. I Le istituzioni dell età monarchica (753-509 a.c) LE ISTITUZIONI A ROMA Magistrature e assemblee I Le istituzioni dell età monarchica (753-509 a.c) Re: nominato a vita dal senato con ratifica dei comizi curiati (lex curiata de imperio), accentrava in

Dettagli

L ordinamento gentilizio arcaico: la gens Gentiles: parentela in linea maschile unita da culti familiari; amministrazione della giustizia; servizio mi

L ordinamento gentilizio arcaico: la gens Gentiles: parentela in linea maschile unita da culti familiari; amministrazione della giustizia; servizio mi Le istituzioni nella Roma antica L ordinamento gentilizio L evoluzione nell età monarchica La res publica L ordinamento gentilizio arcaico: la gens Gentiles: parentela in linea maschile unita da culti

Dettagli

La civiltà romana Roma e la repubblica

La civiltà romana Roma e la repubblica La civiltà romana Roma e la repubblica La civiltà romana prese origine dal popolo dei Latini, i quali riunirono alcuni villaggi costruiti sui colli lungo il fiume Tevere, in prossimità dell isola Tiberina,

Dettagli

INDICE CAPITOLO PRIMO LE ORIGINI DELLA PROVOCATIO AD POPULUM

INDICE CAPITOLO PRIMO LE ORIGINI DELLA PROVOCATIO AD POPULUM INDICE CAPITOLO PRIMO LE ORIGINI DELLA PROVOCATIO AD POPULUM 1.1 Qualche breve accenno storico 1.2 Le diverse teorie sulla nascita del processo penale capitale davanti al popolo riunito in assemblea 1.2.1

Dettagli

I primi secoli della repubblica. (V III sec. a.c)

I primi secoli della repubblica. (V III sec. a.c) I primi secoli della repubblica (V III sec. a.c) La storia dei primi secoli della repubblica è incentrata su 2 importanti processi, il primo dei quali caratterizza la politica interna, mentre il secondo

Dettagli

Sintesi di Storia romana. Passeggiando tra le rovine di Villa dei Quintilii.

Sintesi di Storia romana. Passeggiando tra le rovine di Villa dei Quintilii. Sintesi di Storia romana Passeggiando tra le rovine di Villa dei Quintilii. LE ORIGINI La città di Roma ha origine da piccoli villaggi di pastori sorti nell VIII sec.a.c. sulle rive del fiume Tevere. La

Dettagli

ELEMENTI DI STORIA DEL DIRITTO ROMANO

ELEMENTI DI STORIA DEL DIRITTO ROMANO GIUSEPPE GILIBERTI ELEMENTI DI STORIA DEL DIRITTO ROMANO G. GIAPPICHELLI EDITORE - TORINO INDICE Premessa CAPITOLO PRIMO DIRITTO ROMANO E TRADIZIONE ROMANISTICA 1. II giurista e la storia 3 2. Diritto

Dettagli

Storia di Roma tra diritto e potere

Storia di Roma tra diritto e potere Luigi Capogrossi Colognesi Storia di Roma tra diritto e potere Societä editrice il Mulino Indice Introduzione p. XI PARTE PRIMA: IL LUNGO INIZIO DI UNA STORIA MILLE- NARIA I. La genesi della nuova comunitä

Dettagli

L età di Giulio Cesare

L età di Giulio Cesare Unità di apprendimento semplificata A cura di Emma Mapelli 1 Osserva gli schemi. Puoi usare il vocabolario, se vuoi. schema 1 Date, parole importanti, numeri romani Anno 0 nascita di Cristo Console ha

Dettagli

Premessa alla prima edizione 5 Premessa alla seconda edizione 7 Premessa alla terza edizione 9. Parte prima

Premessa alla prima edizione 5 Premessa alla seconda edizione 7 Premessa alla terza edizione 9. Parte prima Indice Premessa alla prima edizione 5 Premessa alla seconda edizione 7 Premessa alla terza edizione 9 Parte prima MODELLI COSTITUZIONALI L età contadina (Dalle origini all istituzione del praetor peregrinus

Dettagli

ISTITUZIONI POLITICHE NELL ANTICA GRECIA

ISTITUZIONI POLITICHE NELL ANTICA GRECIA ISTITUZIONI POLITICHE NELL ANTICA GRECIA IX-VIII sec. a. C. La monarchia patriarcale (re, consiglio dei maggiorenti, assemblea dei cittadini) perde progressivamente il suo potere a profitto dell aristocrazia.

Dettagli

PARTE I Diritti e Doveri dei Cittadini. TITOLO I Rapporti Civili

PARTE I Diritti e Doveri dei Cittadini. TITOLO I Rapporti Civili Alcuni Articoli della Costituzione della Repubblica Italiana Norme costituzionali sulla giurisdizione in genere e sulla responsabilità civile dei funzionari dello stato Testo coordinato dall avv. Nicola

Dettagli

LA RIFORMA COSTITUZIONALE

LA RIFORMA COSTITUZIONALE LA RIFORMA COSTITUZIONALE REFERENDUM COSTITUZIONALE del 4 dicembre 2016 VERSIONE DIMOSTRATIVA LA RIFORMA COSTITUZIONALE Referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 Cat. I - N. 014200 - Grafiche E. GASPARI

Dettagli

COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Art. 59. È senatore di diritto e a vita, salvo rinunzia, chi è stato Presidente della Repubblica. Il Presidente della Repubblica può nominare senatori a vita cinque

Dettagli

Costituzione e sovranità del popolo

Costituzione e sovranità del popolo Costituzione e sovranità del popolo Comune di Ferrara, Sala del Consiglio - 15 settembre 2017 Chiara Bergonzini - Università di Ferrara chiara.bergonzini@unife.it sovranità? Primo: ripulire il linguaggio

Dettagli

Art. 83 Art. 83 Il Presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento in seduta comune dei suoi membri.

Art. 83 Art. 83 Il Presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento in seduta comune dei suoi membri. per farvi fronte. per farvi fronte. Art. 82 Art. 82 Ciascuna Camera può disporre inchieste su materie di pubblico interesse. A tale scopo nomina fra i propri componenti una commissione formata in modo

Dettagli

LE MODIFICHE ALLA COSTITUZIONE VIGENTE PARTE I DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI TITOLO IV RAPPORTI POLITICI

LE MODIFICHE ALLA COSTITUZIONE VIGENTE PARTE I DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI TITOLO IV RAPPORTI POLITICI LE MODIFICHE ALLA COSTITUZIONE VIGENTE PARTE I DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI TITOLO IV RAPPORTI POLITICI COSTITUZIONE TESTO VIGENTE COSTITUZIONE TESTO MODIFICATO ART. 48 ART. 48 art. 38, CO. 1 Sono elettori

Dettagli

Art. 83 Art. 83 Il Presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento in seduta comune dei suoi membri.

Art. 83 Art. 83 Il Presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento in seduta comune dei suoi membri. Titolo II IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Titolo II IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Art. 83 Art. 83 eletto dal Parlamento in seduta comune dei suoi membri. eletto dall Assemblea della Repubblica, presieduta

Dettagli

Diritti e doveri dei cittadini

Diritti e doveri dei cittadini Nome e cognome.. Classe Data Diritti e doveri dei cittadini Esercitazione di diritto ed economia per la classe seconda della Scuola secondaria di secondo grado SCELTA MULTIPLA Scegli la risposta corretta

Dettagli

LA POLITICA A ROMA. Cursus honorum Principali magistrature romane. Lessico latino

LA POLITICA A ROMA. Cursus honorum Principali magistrature romane. Lessico latino LA POLITICA A ROMA Cursus honorum Principali magistrature romane Lessico latino Caratteristiche delle cariche in età repubblicana Tribunato della plebe La temporaneità Questura Le magistrature ed il senato

Dettagli

Gli organi dello Stato

Gli organi dello Stato Gli organi dello Stato Il Parlamento italiano Le immunità parlamentari L organizzazione delle Camere L iter legislativo Il ruolo del Presidente della Repubblica La responsabilità del Presidente della Repubblica

Dettagli

La riforma costituzionale della giustizia. Roma, 10 marzo 2011

La riforma costituzionale della giustizia. Roma, 10 marzo 2011 La riforma costituzionale della giustizia Roma, 10 marzo 2011 Art. 1 Modifica art.87 della Costituzione Nell articolo 87 della Costituzione, al comma decimo, dopo la parola: «magistratura» sono aggiunte

Dettagli

2 GIUGNO 1946 REFERENDUM POPOLARE SUFFRAGIO UNIVERSALE FORMA REPUBBLICANA COSTITUZIONE REPUBBLICA ITALIANA 1 GENNAIO 1948 ASSEMBLEA COSTITUENTE

2 GIUGNO 1946 REFERENDUM POPOLARE SUFFRAGIO UNIVERSALE FORMA REPUBBLICANA COSTITUZIONE REPUBBLICA ITALIANA 1 GENNAIO 1948 ASSEMBLEA COSTITUENTE 1 2 GIUGNO 1946 REFERENDUM POPOLARE SUFFRAGIO UNIVERSALE FORMA REPUBBLICANA COSTITUZIONE REPUBBLICA ITALIANA 1 GENNAIO 1948 ASSEMBLEA COSTITUENTE 2 POPOLO COSTITUZIONE POPOLO REPUBBLICA DEMOCRAZIA 3 ART.

Dettagli

VICENDE STORICO- COSTITUZIONALI. prof.ssa Carli Moretti Donatella 1

VICENDE STORICO- COSTITUZIONALI. prof.ssa Carli Moretti Donatella 1 VICENDE STORICO- COSTITUZIONALI prof.ssa Carli Moretti Donatella 1 Periodo 1861-1922 STATO LIBERALE Proclamazione del Regno d Italia Re: Vittorio Emanuele II Quando nasce l Italia si parla di piemontizzazione

Dettagli

divisione politica REGNO D'ITALIA REPUBBLICA ITALIANA

divisione politica REGNO D'ITALIA REPUBBLICA ITALIANA LO STATO ITALIANO 568 1861 1946 2016 divisione politica REGNO D'ITALIA REPUBBLICA ITALIANA ALCUNE DATE DA RICORDARE 568: l'arrivo dei Longobardi in Italia dà avvio alla divisione politica della Penisola.

Dettagli

Testo con le modifiche del disegno di legge costituzionale proposto dal Governo. Testo attuale TITOLO IV LA MAGISTRATURA TITOLO IV LA GIUSTIZIA

Testo con le modifiche del disegno di legge costituzionale proposto dal Governo. Testo attuale TITOLO IV LA MAGISTRATURA TITOLO IV LA GIUSTIZIA Testo attuale Testo con le modifiche del disegno di legge costituzionale proposto dal Governo TITOLO IV LA MAGISTRATURA Sezione I Ordinamento giurisdizionale TITOLO IV LA GIUSTIZIA Sezione I Gli organi

Dettagli

PROFILO STORICO ISTITUZIONALE DI DIRITTO ROMANO

PROFILO STORICO ISTITUZIONALE DI DIRITTO ROMANO FEDERICO M. D'IPPOLITO - FRANCESCO LUCREZI PROFILO STORICO ISTITUZIONALE DI DIRITTO ROMANO Edizioni Scientifiche Italiane Indice Premessa 5 PARTE PRIMA MODELLI COSTITUZIONALI L'eta contadina (Dalle origini

Dettagli

Italia e Stato italiano

Italia e Stato italiano IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas ISTITUTO ITALIANO EdIzIONI ATLAS ISTITUTO ITALIANO EdIzIONI ATLAS Italia e Stato italiano Il nome dell Italia Il nome ufficiale del nostro Stato è: Repubblica italiana,

Dettagli

STORIA DI ROMA DALLE ORIGINI ALLA FINE DELL'IMPERO

STORIA DI ROMA DALLE ORIGINI ALLA FINE DELL'IMPERO STORIA DI ROMA DALLE ORIGINI ALLA FINE DELL'IMPERO 1. L ITALIA PRIMA DELLA NASCITA DI ROMA Nell VIII sec. a.c. l Italia era abitata da molti popoli chiamati ITALICI nella parte centrale. In Toscana c erano

Dettagli

In termini giuridici la cittadinanza è la condizione della persona fisica alla quale l orientamento giuridico di uno Stato riconosce la pienezza dei

In termini giuridici la cittadinanza è la condizione della persona fisica alla quale l orientamento giuridico di uno Stato riconosce la pienezza dei In termini giuridici la cittadinanza è la condizione della persona fisica alla quale l orientamento giuridico di uno Stato riconosce la pienezza dei diritti civili e politici. La cittadinanza, quindi,

Dettagli

La civiltà romana L impero romano

La civiltà romana L impero romano La civiltà romana L impero romano L impero romano nacque nel 27 a. C. quando Ottaviano, nipote di Cesare, prese il potere e riunì nella sua persona tutte le cariche della repubblica (tribuno della plebe,

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE

DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 3348 DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE d iniziativa dei senatori PERA, CARUSO, COMPAGNA, LAURO, PASTORE, POLI BORTONE, RAMPONI, VALENTINO e VIESPOLI COMUNICATO

Dettagli

Agenzia nazionale per l attrazione degli investimenti e lo sviluppo d impresa SpA. Profilo del Paese

Agenzia nazionale per l attrazione degli investimenti e lo sviluppo d impresa SpA. Profilo del Paese Agenzia nazionale per l attrazione degli investimenti e lo sviluppo d impresa SpA Invitalia, l Agenzia nazionale per l attrazione degli investimenti e lo sviluppo d impresa, agisce su mandato del Governo

Dettagli

Una nazione armata. Un vero e proprio apparato diffusione del modello napoleonico

Una nazione armata. Un vero e proprio apparato diffusione del modello napoleonico L era di Napoleone Una nazione armata La «necessità» dell esercito 1798: leva obbligatoria Potere personale potenza dello Stato e potenza militare politica come strumento Valori rivoluzionari centro politico

Dettagli

STORIA COSTITUZIONALE STATUTO ALBERTINO, STATO FASCISTA, COSTITUZIONE REPUBBLICANA

STORIA COSTITUZIONALE STATUTO ALBERTINO, STATO FASCISTA, COSTITUZIONE REPUBBLICANA STORIA COSTITUZIONALE STATUTO ALBERTINO, STATO FASCISTA, COSTITUZIONE REPUBBLICANA STATUTO ALBERTINO Proclamazione del Regno d Italia nel 1861 Continuazione del Regno di Piemonte e Sardegna. Primo re Vittorio

Dettagli

La funzione legislativa del Parlamento

La funzione legislativa del Parlamento La funzione legislativa del Parlamento Come nasce una legge? Il Governo, o un gruppo di Senatori o Deputati, o un gruppo di cittadini con una raccolta firme presentano una proposta di legge; Una commissione

Dettagli

LEGGE COSTITUZIONALE 11 marzo 1953, n. 1

LEGGE COSTITUZIONALE 11 marzo 1953, n. 1 LEGGE COSTITUZIONALE 11 marzo 1953, n. 1 Norme integrative della Costituzione concernenti la Corte costituzionale (Gazzetta Ufficiale 14 marzo 1953, n. 62) Art. 1 La Corte costituzionale esercita le sue

Dettagli

Anno scolastico Classe quinta di Lessolo

Anno scolastico Classe quinta di Lessolo Anno scolastico 2008-2009 Classe quinta di Lessolo LA COSTITUZIONE OGGI pag. 2 - Cosa è la Costituzione? pag. 2 - Come è strutturata? pag. 3 - Alcuni importanti articoli: pag. 3 1 parte articolo 1 pag.

Dettagli

Italia. Qual è la forma dello Stato? Quali sono i poteri dello Stato?

Italia. Qual è la forma dello Stato? Quali sono i poteri dello Stato? Italia L Italia è uno Stato che si trova nel centro del Mar Mediterraneo, nel sud dell Europa. La superficie dell Italia è 301.340 Km², (cioè circa 6 volte la Repubblica Dominicana, 10 volte l Albania,

Dettagli

COSTITUZIONE VIGENTE COSTITUZIONE COME RISULTANTE

COSTITUZIONE VIGENTE COSTITUZIONE COME RISULTANTE Ha l'iniziativa legislativa e può contribuire alla elaborazione della legislazione economica e sociale secondo i principi ed entro i limiti stabiliti dalla legge. Ha l'iniziativa legislativa e può contribuire

Dettagli

STORIA DEL DIRITTO ROMANO

STORIA DEL DIRITTO ROMANO Francesco Amarelli - Lucio De Giovanni - Paolo Garbarino Valerio Maretta - Aldo Schiavone - Umberto Vincenti STORIA DEL DIRITTO ROMANO E LINEE DI DIRITTO PRIVATO a cura di ALDO SCHIAVONE G. Giappichelli

Dettagli

Che cosa cambia e perché

Che cosa cambia e perché Che cosa cambia e perché 1 La fine dell immobilismo Stop al bicameralismo paritario Procedure più snelle e veloci per fare le leggi Meno decreti legge disegni di legge con voto a data certa Il presidente

Dettagli

Gli organi dello Stato

Gli organi dello Stato Gli organi dello Stato (Parte prima) Prof.ssa Laura Frizza Dott.ssa Laura Frizza 1 Gli organi dello Stato Gli organi costituzionali dello Stato Italiano sono cinque: - Il Parlamento Italiano; - Il Presidente

Dettagli

L IMPERO ROMANO DOPO LA MORTE DI CESARE, IL POTERE PASSÒ A SUO NIPOTE OTTAVIANO. NEL 27 A.C. IL SENATO LO NOMINÒ AUGUSTO, CIOÈ DEGNO DI ONORE.

L IMPERO ROMANO DOPO LA MORTE DI CESARE, IL POTERE PASSÒ A SUO NIPOTE OTTAVIANO. NEL 27 A.C. IL SENATO LO NOMINÒ AUGUSTO, CIOÈ DEGNO DI ONORE. L IMPERO ROMANO DOPO LA MORTE DI CESARE, IL POTERE PASSÒ A SUO NIPOTE OTTAVIANO. EGLI CONCENTRÒ TUTTI I POTERI NELLE SUE MANI. NEL 27 A.C. IL SENATO LO NOMINÒ AUGUSTO, CIOÈ DEGNO DI ONORE. COSÌ... FINIVA

Dettagli

http://www.quirinale.it/ Ruolo del Presidente Il Presidente della Repubblica è il capo dello Stato rappresenta l unità nazionale (art. 87 cost) e deve porsi al di sopra delle posizioni politiche; è garante

Dettagli

SEZIONE I La Corte costituzionale Art. 134 Art. 134 (non modificato)

SEZIONE I La Corte costituzionale Art. 134 Art. 134 (non modificato) COSTITUZIONE VIGENTE COSTITUZIONE COME RISULTANTE DALLE MODIFICHE DI CUI AL TESTO DI LEGGE COSTITUZIONALE APPROVATO IN SECONDA VOTAZIONE DALLA CAMERA DEI DEPUTATI E DAL SENATO Repubblica, su iniziative

Dettagli

La Rivoluzione Americana

La Rivoluzione Americana La Rivoluzione Americana Al partire dal XVII secolo le coste orientali dell America settentrionale furono popolate da coloni inglesi che lasciavano la loro madrepatria per differenti motivazioni: disoccupazione

Dettagli

Nell antica Roma i processi erano di due tipi: *Noi ci occuperemo solo del processo penale

Nell antica Roma i processi erano di due tipi: *Noi ci occuperemo solo del processo penale Il processo Latino Nell antica Roma i processi erano di due tipi: PENALE CIVILE *Noi ci occuperemo solo del processo penale COME SI SVOLGEVA IL PROCESSO REATI più COMUNI I GIUDICI IL PROCESSO PENALE PROVOCATIO

Dettagli

INDICE SOMMARIO PARTE PRIMA STORIA DELL ORDINAMENTO COSTITUZIONALE ROMANO CAPITOLO I IL REGNUM SEZIONE PRIMA LA COMUNITÀ PRIMITIVA

INDICE SOMMARIO PARTE PRIMA STORIA DELL ORDINAMENTO COSTITUZIONALE ROMANO CAPITOLO I IL REGNUM SEZIONE PRIMA LA COMUNITÀ PRIMITIVA ROMA E IL DIRITTO INDICE SOMMARIO PARTE PRIMA STORIA DELL ORDINAMENTO COSTITUZIONALE ROMANO CAPITOLO I IL REGNUM LA COMUNITÀ PRIMITIVA I. Le origini di Roma e la storiografia moderna... p. 3 II. Roma comunità

Dettagli

Le magistrature e le assemblee romane

Le magistrature e le assemblee romane Le magistrature e le assemblee romane Con il termine magistratura, dal latino magister (maestro), si definiva nell'antica Roma ogni carica pubblica, per lo più elettiva e temporanea. La medesima espressione

Dettagli

REGOLAMENTO DELLE STRUTTURE DIDATTICHE DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE BIOMOLECOLARI (DISB)

REGOLAMENTO DELLE STRUTTURE DIDATTICHE DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE BIOMOLECOLARI (DISB) REGOLAMENTO DELLE STRUTTURE DIDATTICHE DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE BIOMOLECOLARI (DISB) (emanato con Decreto Rettorale n.17/2016 del 20 gennaio 2016) in vigore dal 21 gennaio 2016 INDICE Articolo 1 - Principi

Dettagli

Lineamenti di diritto romano

Lineamenti di diritto romano Lineamenti di diritto romano Approfondimento interdisciplinare L evoluzione delle fonti giuridiche L età monarchica L assetto sociale La struttura di base era la familia, con a capo il pater, che esercitava

Dettagli

IUS PUBLICUM. Ha tre diverse accezioni. Norme privatistiche inderogabili (Papiniano)

IUS PUBLICUM. Ha tre diverse accezioni. Norme privatistiche inderogabili (Papiniano) IUS PUBLICUM Ha tre diverse accezioni In contrapposizione allo ius privatum: insieme delle norme riguardanti l assetto e il funzionamento dello Stato (Ulpiano) Norme (pubblicistiche e privatistiche) scaturenti

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI. Art. 1 Costituzione e finalità

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI. Art. 1 Costituzione e finalità Allegato alla deliberazione consiliare n. 45 del 18/04/2012 REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI Art. 1 Costituzione e finalità Il Comune di Senigallia riconosce nei giovani

Dettagli

Legge costituzionale 11 marzo 1953, n. 1 NORME INTEGRATIVE DELLA COSTITUZIONE CONCERNENTI LA CORTE COSTITUZIONALE

Legge costituzionale 11 marzo 1953, n. 1 NORME INTEGRATIVE DELLA COSTITUZIONE CONCERNENTI LA CORTE COSTITUZIONALE Legge costituzionale 11 marzo 1953, n. 1 NORME INTEGRATIVE DELLA COSTITUZIONE CONCERNENTI LA CORTE COSTITUZIONALE (Gazzetta Ufficiale 14 marzo 1953, n. 62) ---------------------------------------------------------------

Dettagli

C A P I T O L O: QUATTORDICESIMO. Riordinamento della Formazione delle Leggi

C A P I T O L O: QUATTORDICESIMO. Riordinamento della Formazione delle Leggi C A P I T O L O: QUATTORDICESIMO Riordinamento della Formazione delle Leggi Settore Politico Art. 1 I Ministri di Governo prima di sottoporre un disegno di legge, alla Camera Parlamentare, essi hanno il

Dettagli

La parola sovranità va intesa come titolarità riconosciuta e legale del potere di effettuare scelte e di imporle alla comunità di riferimento.

La parola sovranità va intesa come titolarità riconosciuta e legale del potere di effettuare scelte e di imporle alla comunità di riferimento. FORME DI STATO 1/ a DEFINIZIONE - Per forma di STATO si intende l insieme di norme che regolano i rapporti tra i tre elementi costitutivi dello stato, in particolare tra: a) sovranità e territorio b) sovranità

Dettagli

IL SENATO. Riforma costituzionale: cosa succede se vince il Sì o il No

IL SENATO. Riforma costituzionale: cosa succede se vince il Sì o il No Riforma costituzionale: cosa succede se vince il Sì o il No Il 4 dicembre gli Italiani sono chiamati ad esprimersi per il referendum costituzionale confermativo. Il referendum non prevede quorum. Oltre

Dettagli

LA RIVOLUZIONE FRANCESE IN FRANCIA EBBE VARIE CONSEGUENZE POLITICHE COME:

LA RIVOLUZIONE FRANCESE IN FRANCIA EBBE VARIE CONSEGUENZE POLITICHE COME: LA RIVOLUZIONE FRANCESE IN FRANCIA EBBE VARIE CONSEGUENZE POLITICHE COME: IL PASSAGGIO DALLA MONARCHIA (GOVERNO DI UN RE SUI SUDDITI) ALLA REPUBBLICA (GOVERNO AFFIDATO A RAPPRESENTANTI DEL POPOLO ELETTI

Dettagli

PAR PA LAMEN RLA TO MENTO

PAR PA LAMEN RLA TO MENTO PARLAMENTO Il Parlamento italiano è formato da due Camere CAMERA DEI DEPUTATI SENATO DELLA REPUBBLICA Struttura ed organizzazione Due Camere: Camera dei Deputati Senato della Repubblica Bicameralismo perfetto

Dettagli

INDICE CAPITOLO I PROFILO STORICO DEL DIRITTO COSTITUZIONALE ITALIANO

INDICE CAPITOLO I PROFILO STORICO DEL DIRITTO COSTITUZIONALE ITALIANO Premessa......................................... V CAPITOLO I PROFILO STORICO DEL DIRITTO COSTITUZIONALE ITALIANO 1. Le origini dello Stato italiano: le vicende territoriali............. 1 2. Il sistema

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA BOZZA N. 1653 DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE d iniziativa dei senatori MARINO, MUZIO e PAGLIARULO COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 30 LUGLIO 2002 Modifica al Titolo

Dettagli

Capitolo XIII IL POTERE GIUDIZIARIO

Capitolo XIII IL POTERE GIUDIZIARIO Capitolo XIII IL POTERE GIUDIZIARIO 1 1. IL DIBATTITO IN ASSEMBLEA COSTITUENTE Doppio binario di giurisdizione (giust. ordinaria e amm.va + giust. costituz.) Sistema giudiziario articolato (giudici ordinari,

Dettagli

QUESTIONARIO DI FONDAMENTI DEL DIRITTO EUROPEO

QUESTIONARIO DI FONDAMENTI DEL DIRITTO EUROPEO 1 QUESTIONARIO DI FONDAMENTI DEL DIRITTO EUROPEO Il presente questionario è un sussidio didattico per gli studenti, in funzione dell esame. Come si vede, è un elenco di argomenti, cioè di domande che verosimilmente

Dettagli

LA RIFORMA COSTITUZIONALE SPIEGATA IN MODO SEMPLICE IL PARLAMENTO E LA FUNZIONE LEGISLATIVA

LA RIFORMA COSTITUZIONALE SPIEGATA IN MODO SEMPLICE IL PARLAMENTO E LA FUNZIONE LEGISLATIVA Avv. ALESSANDRO ROGGERI Studio Legale ROGGERI&GRAPPIOLO Associazione Professionale Complesso Torri di Colombo, via C. Colombo, 52 18018 Arma di Taggia (IM) Tel. 0184/462259, Fax 0184/462751 Pagina Facebook:

Dettagli

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI PER L ENOGASTRONOMIA E L OSPITALITA ALBERGHIERA AURELIO SAFFI

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI PER L ENOGASTRONOMIA E L OSPITALITA ALBERGHIERA AURELIO SAFFI ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI PER L ENOGASTRONOMIA E L OSPITALITA ALBERGHIERA AURELIO SAFFI Via del Mezzetta, 15-50135 FIRENZE - tel. 055-666383 - 677142 - fax 055-670597 email: istitutoalberghierosaffi@virgilio.it

Dettagli

INDICE CAPITOLO I PROFILO STORICO DEL DIRITTO COSTITUZIONALE ITALIANO

INDICE CAPITOLO I PROFILO STORICO DEL DIRITTO COSTITUZIONALE ITALIANO Premessa... V CAPITOLO I PROFILO STORICO DEL DIRITTO COSTITUZIONALE ITALIANO 1. Le origini dello Stato italiano: le vicende territoriali... 1 2. Il sistema costituzionale del Regno d Italia... 3 3. Il

Dettagli

VERDE Il colore delle nostre pianure BIANCO La neve delle nostre cime ROSSO Il sangue dei caduti

VERDE Il colore delle nostre pianure BIANCO La neve delle nostre cime ROSSO Il sangue dei caduti Con la parola STATO si intende la comunità di uomini e donne che vive in un determinato territorio. Con la stessa parola si indica anche l insieme degli organi che hanno la responsabilità di stabilire

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE CONSULTE DI FRAZIONE

REGOLAMENTO PER LE CONSULTE DI FRAZIONE REGOLAMENTO PER LE CONSULTE DI FRAZIONE (artt. 34 e 35 dello Statuto Comunale) Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 56 del 30.09.1996 Modificato con deliberazione di Consiglio Comunale

Dettagli

Le rivoluzioni politiche del Settecento

Le rivoluzioni politiche del Settecento Le rivoluzioni politiche del Settecento L indipendenza degli Stati Uniti La nascita della Repubblica federale La rivoluzione in Francia La Francia repubblicana L età napoleonica L eredità di Napoleone

Dettagli

CORTE DI ASSISE NOTA STORICO ISTITUZIONALE

CORTE DI ASSISE NOTA STORICO ISTITUZIONALE CORTE DI ASSISE La documentazione della corte d Assise insediata presso il tribunale di Udine copre l arco cronologico dal 1871 al 1942. E stata trasferita all Archivio di Stato con versamenti avvenuti

Dettagli

LA FRANCIA RIVOLUZIONARIA E L EUROPA NAPOLEONICA

LA FRANCIA RIVOLUZIONARIA E L EUROPA NAPOLEONICA LA FRANCIA RIVOLUZIONARIA E L EUROPA NAPOLEONICA 1789-1815 prof.ssa Maria Angela Binetti_a.s. 2010-11 Impero napoleonico monmrei LA RIVOLUZIONE FRANCESE 1789-1815 TERRORE 1793-1794 misure eccezionale per

Dettagli

INDICE CAPITOLO I STATO, FORME DI STATO E FORME DI GOVERNO XVII. pag. Premessa alla quinta edizione

INDICE CAPITOLO I STATO, FORME DI STATO E FORME DI GOVERNO XVII. pag. Premessa alla quinta edizione VII INDICE Premessa alla quinta edizione XVII CAPITOLO I STATO, FORME DI STATO E FORME DI GOVERNO 1. LO STATO 1 Schema 1. I principali modi di acquisto e di perdita della cittadinanza italiana (ex lege

Dettagli

La civiltà romana L ITALIA PREROMANA

La civiltà romana L ITALIA PREROMANA La civiltà romana L ITALIA PREROMANA L Italia primitiva fu un mosaico di genti molto diverse tra loro per razza, lingua e civiltà. Grazie al clima mite, la rivoluzione neolitica si verificò in anticipo

Dettagli

Manuale di storia del diritto romano

Manuale di storia del diritto romano Gennaro Franciosi Manuale di storia del diritto romano terza edizione 2005, in appendice Lucia Monaco Cenni di diritto penale romano Jovene editore INDICE SOMMARIO CAPITOLOPRIMO IL DIRITTO E LE SUE FONTI

Dettagli

Educazione Civica e Diritto dell Unione Europea

Educazione Civica e Diritto dell Unione Europea ed. civica e dir. UE ed. civica e diritto dell UE Educazione Civica e Diritto dell Unione Europea 1) Da quanti deputati è composto il parlamento italiano? A) Circa 150 B) Circa 250 C) Circa 500 D) Oltre

Dettagli

MATERIALE DI STORIA PER LA TERZA PROVA (TIPOLOGIA C ). LE COSTITUZIONI. Premessa

MATERIALE DI STORIA PER LA TERZA PROVA (TIPOLOGIA C ). LE COSTITUZIONI. Premessa MATERIALE DI STORIA PER LA TERZA PROVA (TIPOLOGIA C ). LE COSTITUZIONI. di A. Lalomia Premessa Si propongono di seguito quaranta domande di Storia a risposta multipla da usare per la terza prova. L argomento

Dettagli

COMUNE DI SPILINGA (Provincia di Vibo Valentia) Tel Fax

COMUNE DI SPILINGA (Provincia di Vibo Valentia) Tel Fax COMUNE DI SPILINGA (Provincia di Vibo Valentia) Tel.0963.65035 Fax 0963.605802 www.comune.spilinga.vv.it REGOLAMENTO PER LA CONSULTA ANZIANI E PENSIONATI ART. 1 OBIETTIVI FONDAMENTALI La Consulta Comunale

Dettagli

S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A

S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 2011 DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE d iniziativa dei senatori FOLLONI, DENTAMARO, CALLEGARO, CAMO, CIMMINO, COSTA, FIRRARELLO,

Dettagli

LEGALITÀ. (Esperienza: Brainstorming) Modulo 1. La Cultura della Legalità

LEGALITÀ. (Esperienza: Brainstorming) Modulo 1. La Cultura della Legalità COSTRUIRE LEGALITÀ LEGALITÀ (Esperienza: Brainstorming) Modulo 1. La Cultura della Legalità LEGALITÀ è - Il rispetto delle leggi - Comportarsi secondo diritto Perché dobbiamo costruire la Legalità (Esperienza:

Dettagli

disciplina del procedimento di revisione costituzionale

disciplina del procedimento di revisione costituzionale DISEGNO DI LEGGE Istituzione del Comitato parlamentare per le riforme costituzionali ed elettorali e disciplina del procedimento di revisione costituzionale 5 giugno 2013 1 DISEGNO DI LEGGE Art. 1 (Istituzione

Dettagli

LA CIVILTA ROMANA. NEL 900 a.c., NEI TERRITORI DELL ITALIA CENTRALE, VICINO AL FIUME TEVERE, VIVEVANO DIVERSE TRIBU DI PASTORI E DI AGRICOLTORI.

LA CIVILTA ROMANA. NEL 900 a.c., NEI TERRITORI DELL ITALIA CENTRALE, VICINO AL FIUME TEVERE, VIVEVANO DIVERSE TRIBU DI PASTORI E DI AGRICOLTORI. NEL 900 a.c., NEI TERRITORI DELL ITALIA CENTRALE, VICINO AL FIUME TEVERE, VIVEVANO DIVERSE TRIBU DI PASTORI E DI AGRICOLTORI. QUESTI POPOLI AVEVANO COSTRUITO I LORO VILLAGGI SULLE COLLINE PERCHE LA LA

Dettagli

PROCESSO DI TRASFORMAZIONE Dall Impero Romano al suo apogeo (II sec. d. C.) al Sacro Romano Impero (IX sec. d. C.)

PROCESSO DI TRASFORMAZIONE Dall Impero Romano al suo apogeo (II sec. d. C.) al Sacro Romano Impero (IX sec. d. C.) PROCESSO DI TRASFORMAZIONE Dall Impero Romano al suo apogeo (II sec. d. C.) al Sacro Romano Impero (IX sec. d. C.) Indicatori per la tabella di confronto tra i due imperi e pagine del manuale in cui si

Dettagli

LA RIVOLUZIONE FRANCESE

LA RIVOLUZIONE FRANCESE LA RIVOLUZIONE FRANCESE Verso la fine del '700, la Francia era ancora guidata da un ANTICO REGIME: la monarchia assoluta di Luigi XVI, ancora divisa in classi sociali o ordini (primo, secolo e terzo stato)

Dettagli

AVVENIMENTO LA REPUBBLICA ALLA CONQUISTA DELL ITALIA

AVVENIMENTO LA REPUBBLICA ALLA CONQUISTA DELL ITALIA AVVENIMENTO LA REPUBBLICA ALLA CONQUISTA DELL ITALIA L ORDINAMENTO DELLA REPUBBLICA ROMANA CHI: Romani CHE COSA: Roma repubblicana QUANDO: dal V sec. a.c. DOVE: Roma CAUSE CONSEGUENZE 1. Tra il V e il

Dettagli

Alla fine della Rivoluzione lo Stato repubblicano francese comprendeva i seguenti...:

Alla fine della Rivoluzione lo Stato repubblicano francese comprendeva i seguenti...: Alla fine della Rivoluzione lo Stato repubblicano francese comprendeva i seguenti...: (come si chiamava?) (che tipo di organo era?).... FUNZIONE (GOVERNO) (che funzione aveva?) formato da 5 membri Sceglievano

Dettagli

diritto pubblico 5 Diritto Pubblico 1) La forma di governo parlamentare in Italia prevede che:

diritto pubblico 5 Diritto Pubblico 1) La forma di governo parlamentare in Italia prevede che: diritto pubblico 5 Diritto Pubblico 1) La forma di governo parlamentare in Italia prevede che: A) Il Parlamento goda della fiducia del corpo elettorale B) Il Presidente della Repubblica goda della fiducia

Dettagli

Modifiche alla Parte II della Costituzione

Modifiche alla Parte II della Costituzione Modifiche alla Parte II della Costituzione Titolo I Titolo I IL PARLAMENTO IL PARLAMENTO SEZIONE I SEZIONE I Le Camere Le Camere Art. 55 Art. 55 Il Parlamento si compone della Camera dei deputati e del

Dettagli

Italia 2015: un nuovo presidente al Quirinale

Italia 2015: un nuovo presidente al Quirinale Italia 2015: un nuovo presidente al Quirinale Il 14 gennaio 2015 si è dimesso Giorgio Napolitano 11 presidente (dal 1948) Il solo a essere stato eletto 2 volte In Italia ciascun mandato dura 7 anni, lui

Dettagli

Presidente della Repubblica

Presidente della Repubblica Presidente della Repubblica Ruolo del Presidente Il Presidente della Repubblica è il capo dello Stato rappresenta l unità nazionale (art. 87 cost) e deve porsi al di sopra delle posizioni politiche; è

Dettagli

A Lo Stato e l ordinamento internazionale

A Lo Stato e l ordinamento internazionale A Lo Stato e l ordinamento internazionale A1 Lo Stato VERIFICA DEGLI OBIETTIVI 16 La cittadinanza digitale 18 1 Dalla società allo Stato 5 Cittadino italiano e cittadino europeo 6 3 Il territorio 8 4 La

Dettagli

Bozza di testo a fronte BOZZA 18 APRILE 2012

Bozza di testo a fronte BOZZA 18 APRILE 2012 Bozza di testo a fronte BOZZA 18 APRILE 2012 TESTO VIGENTE DELLA COSTITUZIONE TESTO COORDINATO CON LE MODIFICHE DERIVANTI DALLA PROPOSTA DI TESTO UNIFICATO Art. 56 La Camera dei deputati è eletta a suffragio

Dettagli

PROGETTO DI RIFORMA COSTITUZIONALE

PROGETTO DI RIFORMA COSTITUZIONALE PROGETTO DI RIFORMA COSTITUZIONALE Progetto di riforma costituzionale Renzi-Boschi. Si tratta di una riforma non di una semplice revisione. La revisione costituzionale tocca disposizioni specifiche. La

Dettagli

Espansione dell Impero Romano

Espansione dell Impero Romano L'età dei Gracchi Cornelia Gracchorum mater, cum Campana matrona apud illam hospita ornamenta sua pulcherrima illius saeculi ostenderet, traxit eam sermone,donec e schola redirent liberi, et 'haec' inquit

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Premessa... pag. V Premessa alla dodicesima edizione...» XI I IL DIRITTO, I SOGGETTI, GLI ATTI. NOZIONI DI BASE

INDICE SOMMARIO. Premessa... pag. V Premessa alla dodicesima edizione...» XI I IL DIRITTO, I SOGGETTI, GLI ATTI. NOZIONI DI BASE INDICE SOMMARIO Premessa... pag. V Premessa alla dodicesima edizione...» XI I IL DIRITTO, I SOGGETTI, GLI ATTI. NOZIONI DI BASE Capitolo 1 IL DIRITTO 1. Le regole prescrittive... pag. 1 2. Regole e sanzioni...»

Dettagli

Gli organi costituzionali. La Magistratura (Cost )

Gli organi costituzionali. La Magistratura (Cost ) Gli organi costituzionali La Magistratura (Cost. 101-113) FUNZIONE GIURISDIZIONALE Dire il giusto = applicare le leggi ai casi concreti La terzietà del giudice Nelle contese che possono nascere fra le

Dettagli

Legge 23 aprile 1981, n. 154

Legge 23 aprile 1981, n. 154 Legge 23 aprile 1981, n. 154 Norme in materia di ineleggibilità ed incompatibilità alle cariche di consigliere regionale, provinciale, comunale e circoscrizionale e in materia di incompatibilità degli

Dettagli