Tecnologia Meccanica. Fondamenti sui materiali 1

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Tecnologia Meccanica. Fondamenti sui materiali 1"

Transcript

1 PARTIMENTO INGEGNERIA Fondamenti sui materiali 1

2 PARTIMENTO INGEGNERIA 1. La struttura dei materiali metallici Fonti KalpakjianS., SchmidS.R., Manufacturing Engineering & Technology, Sixth Edition, Pearson Cap.1 The Structure of Metals Fondamenti sui materiali 2

3 UNIVERSITÀ D IPARTIMENTO I NGEGNERIA I NDUSTRIALE Engineering materials Fondamenti sui materiali 3

4 PARTIMENTO INGEGNERIA Classificazione dei materiali Metalli Ceramici Polimeri Tutti i materiali che contengono uno o più elementi metallici (Fe, Ni, Cu, Al etc.) ed elementi non metallici in piccole quantità (es. C, O, N); Gli atomi sono disposti in modo ordinato (es. Strutture cristalline); Sono materiali rigidi, duttili, conduttori di calore ed elettricità, opachi, suscettibili al deterioramento per corrosione. Sono composti di elementi metallici e non metallici; Possono presentare strutture cristalline o amorfe (vetri); Sono materiali rigidi, fragili, isolanti di calore ed elettricità, opachi o trasparenti, resistenti alla corrosione e alle alte temperature. Compositi organici basati principalmente su Carbonio ed Idrogeno. Alcuni polimeri contengono anche altri eteroatomi (ie. N, O, S e Si) Sono materiali duttili, meno rigidi di metalli e ceramici, bassa densità, isolanti di calore ed elettricità, opachi o trasparenti, con strutture semicristalline o amorfe. Fondamenti sui materiali 4

5 UNIVERSITÀ D IPARTIMENTO I NGEGNERIA I NDUSTRIALE Comportamento e proprietà dei materiali Fondamenti sui materiali 5

6 PARTIMENTO INGEGNERIA Comportamento e proprietà dei metalli Perché alcuni metalli sono duri e altri teneri? Perché alcuni metalli sono fragili e altri duttili e possono essere facilmente formati senza rotture? Perché alcuni metalli possono resistere alle alte temperature e altri no? Perché le lamiere metalliche possono comportarsi in maniera differente se tesi in una direzione rispetto ad un altra? Molte di queste domande trovano una risposta andando a studiare la struttura atomica dei metalli - l arrangiamento degli atomi all interno del metallo - Fondamenti sui materiali 6

7 PARTIMENTO INGEGNERIA Struttura atomica dei metalli Struttura atomica influenza le proprietà e il comportamento dei materiali durante i processi di fabbricazione: Composizione Impurità e vacanze Dimensioni dei grani Bordi grano Ambiente Dimensione e condizioni delle superfici Metodi di produzione Fondamenti sui materiali 7

8 Tipi di legami atomici PARTIMENTO INGEGNERIA In generale: Il numero di protoni all interno del nucleo atomico determina se un atomo è metallico, non metallico o semimetallico. Un atomo con carica bilanciata ha stesso numero di protoni ed elettroni Ioni sono caratterizzati da troppi o troppo pochi elettroni rispetto ai protoni (anioni e cationi) Il numero di elettroni presenti nelle orbite più esterne determina l affinità chimica di quell atomo con altri atomi. Gli atomi possono trasferire o condividere elettroni combinandosi in forme più stabili dette molecole. I legami che tengono uniti gli atomi possono essere primari o secondari I legami primari sono legati al trasferimento o condivisione degli elettroni e vengono detti legami forti (fondono a K) I legami secondari sono legati all interazione di dipoli e vengono detti deboli (fondono a K). Fondamenti sui materiali 8

9 Tipi di legami atomici Legame Ionico PARTIMENTO INGEGNERIA Tra elementi con diversa elettronegatività: trasferimento elettronico, mutua ionizzazione - grande forza di attrazione si stabilisce tra due ioni. Interazione tra cariche sferiche - legame non direzionale. Le molecole con questo tipo di legame hanno: - bassa duttilità - bassa conducibilità elettrica e termica. Fondamenti sui materiali 9

10 Tipi di legami atomici Legame Covalente PARTIMENTO INGEGNERIA Si basa sulla condivisione degli elettroni di valenza. Gli elettroni vengono condivisi per saturare la valenza. Gli elettroni di legame sono localizzati tra atomi di provenienza e si forma un legame fortemente direzionale. Le molecole con questo tipo di legame hanno: - elevata durezza - bassa conducibilità elettrica. Fondamenti sui materiali 10

11 Tipi di legami atomici Legame Metallico PARTIMENTO INGEGNERIA Tra elementi elettropositivi: gli elettroni di valenza vengono messi a comune a formare una nube elettronica dislocata tra gli ioni positivi. Gli elettroni di legame sono delocalizzati tra atomi di provenienza e si forma un legame adirezionale. Strutture cristalline molto dense. Le molecole con questo tipo di legame hanno: - buona deformabilità - elevata conducibilità elettrica e termica Fondamenti sui materiali 11

12 PARTIMENTO INGEGNERIA Strutture cristalline o amorfe Materiali CRISTALLINI Gli atomi sono disposti in maniera ripetitiva nelle 3 dimensioni, es: Metalli Molte ceramiche Alcuni polimeri Materiali non cristallini Gli atomi non hanno una disposizione periodica, es: Vetri Alcuni polimeri Fondamenti sui materiali 12

13 PARTIMENTO INGEGNERIA Strutture cristalline dei metalli Quando i metalli solidificano dallo stato fuso gli atomi si arrangiano in diverse configurazioni ordinate chiamate cristalli Il più piccolo gruppo di atomi che evidenzia caratteristiche di struttura reticolare in un metallo è detta cella unitaria o elementare. Un metallo è costituito da più cristalli e ogni cristallo è formato da più celle unitarie che si ripetono. Strutture densamente impacchettate: Legame metallico non è direzionale Atomi tendono ad avvicinarsi per ridurre l energia Atomi nello stesso metallo si dispongono secondo stesso reticolo Le strutture cristalline più semplici riscontrate nei metalli sono: CCC, CFC ed EC Fondamenti sui materiali 13

14 PARTIMENTO INGEGNERIA Reticolo di una struttura cristallina generica Cella Elementare Fondamenti sui materiali 14

15 PARTIMENTO INGEGNERIA Direzioni cristallografiche Fondamenti sui materiali 15

16 PARTIMENTO INGEGNERIA Direzioni cristallografiche Fondamenti sui materiali 16

17 PARTIMENTO INGEGNERIA Piani cristallografici Fondamenti sui materiali 17

18 PARTIMENTO INGEGNERIA Strutture cristalline dei metalli Struttura CFC Fondamenti sui materiali 18

19 PARTIMENTO INGEGNERIA Strutture cristalline dei metalli Struttura CCC Fondamenti sui materiali 19

20 PARTIMENTO INGEGNERIA Strutture cristalline dei metalli Struttura EC Fondamenti sui materiali 20

21 PARTIMENTO INGEGNERIA Sequenze di impacchettamento Struttura CFC I metalli formano differenti tipi di cristalli per minimizzare l energia richiesta per riempire lo spazio. Fondamenti sui materiali 21

22 PARTIMENTO INGEGNERIA Densità Volumetrica Fondamenti sui materiali 22

23 Strutture cristalline Allotropismo PARTIMENTO INGEGNERIA A differenti temperature lo stesso metallo può formare differenti strutture a causa di una minore energia richiesta La comparsa di più di un tipo di struttura cristallina è detta allotropismo o polimorfismo L allotropismo è molto importante nei trattamenti termici dei metalli come nei processi e nelle saldature Diamante Grafite Fondamenti sui materiali 23

24 Strutture cristalline PARTIMENTO INGEGNERIA Monocristallo- Policristallo Struttura monocristallina Tante celle unitarie orientate allo stesso modo per formare un monocristallo Le proprietà variano con la direzione: anisotropi Struttura policristallina Tante celle cristalline accresciutesi con orientazioni casuali o direzionali. In generale i materiali cristallini sono POLICRISTALLINI Le proprietà possono variare con la direzione Se i grani sono orientati a caso il materiale è isotropo Se i grani hanno una orientazione, il materiale è anisotropo Fondamenti sui materiali 24

25 PARTIMENTO INGEGNERIA Deformazione e resistenza dei monocristalli Monocristallo si deforma plasticamente secondo due meccanismi: 1) Slittamento di un piano di atomi su un piano adiacente (piano di scorrimento) sotto una sollecitazione di taglio sollecitazione di taglio direttamente proporzionale a b/ a dove a: distanza dei piani atomici b: inversamente proporzionale alla densità atomica nel piano atomico. Se b/a, la sollecitazione di taglio per provocare sligamento. Slittamento avviene lungo piani a massima densità atomica, lungo piani e direzioni più densamente impacchettate. b/a varia a seconda della direzione anisotropia. Fondamenti sui materiali 25

26 PARTIMENTO INGEGNERIA Deformazione e resistenza dei monocristalli Monocristallo si deforma plasticamente secondo due meccanismi: 2) Twinning (meno comune), una porzione del cristallo forma un immagine speculare della stessa attraverso il piano di twinning. I twins si formano bruscamente e sono la causa del cigolio che si verifica quando si piega una canna di stagno o zinco a temperatura ambiente. Twinning si verifica nei metalli con EC. Fondamenti sui materiali 26

27 PARTIMENTO INGEGNERIA Deformazione e resistenza dei monocristalli Metalli con 5 o più sistemi di scorrimento sono duttili, quelli con meno di 5 sistemi di scorrimento poco duttili. 1. Nei cristalli CCC, ci sono 48 sistemi di slittamento. A causa di b /a in questo cristallo, lo sforzo di taglio richiesto per deformare è. Metalli CCC hanno una buona resistenza e duttilità moderata (alta duttilità a temperature elevate) 2. Nei cristalli CFC, ci sono 12 sistemi di scorrimento. b/a quindi lo sforzo di taglio richiesto per deformare è. Metalli CFC hanno moderata resistenza e buona duttilità. 3. Nei cristalli EC, ci sono 3 sistemi di scorrimento, ma più sistemi di scorrimento si attivano ad elevate temperature. Metalli EC sono generalmente fragili a temperatura ambiente Sistemi di slittamento: combinazione di un piano di scorrimento e della sua direzione di slittamento. Fondamenti sui materiali 27

28 PARTIMENTO INGEGNERIA Applicazioni di materiali monocristallini Nei monocristalli il reticolo cristallino è continuo e ininterrotto. I monocristalli di considerevole dimensioni sono estremamente rari in natura, e sono difficili da produrre in laboratorio, sebbene possano essere creati sotto condizioni controllate. Monocristalli di diamante per abrasione. Silicio monocristallino utilizzato nella fabbricazione dei dispositivi a semiconduttore. Monocristalli di zaffiro e altri materiali utilizzati per laser e ottica non lineare. Solidi monocristallini per la produzione di materiali ad alta resistenza, come le pale per turbine (alta resistenza a creep) Rame monocristallino ha una migliore conduttività rispetto al rame policristallino e utilizzato per applicazioni elettriche ad alto rendimento Fondamenti sui materiali 28

29 PARTIMENTO INGEGNERIA Difetti delle strutture cristalline metalliche La resistenza effettiva dei metalli è circa uno o due ordini di grandezza inferiore rispetto ai calcoli teorici. Discrepanza = presenza di difetti e imperfezioni nella struttura cristallina. Cristalli reali contengono un gran numero di difetti e imperfezioni, che generalmente sono classificati: 1. Difetti di punto: come vacanze (atomo mancante), atomi interstiziali (extra atomo nel reticolo), o impurezze (atomo diverso che ha sostituito l'atomo di metallo puro); 2. Difetti di linea: o difetti monodimensionali chiamati dislocazioni; 3. Difetti planari: imperfezioni, quali bordi di grano e confini di fase. 4. Difetti di volume: come vuoti, inclusioni, altre fasi, o cricche. Proprietà meccaniche ed elettriche di metalli (snervamento. resistenza a rottura, conducibilità elettrica) sono influenzate dai difetti; "structure sensitive". Proprietà fisiche e chimiche (punto di fusione, calore specifico, coefficiente di espansione termica) e costanti elastiche non sono sensibili a questi difetti; "structure insensitive". Fondamenti sui materiali 29

30 Difetti di punto Metalli puri Vacanze: Siti atomici vacanti PARTIMENTO INGEGNERIA Autointerstiziale (es. particolare di inclusione interstiziale): Atomi extra posizionati in siti normalmente non occupati Fondamenti sui materiali 30

31 Difetti di punto Leghe Soluzione solida di B in A PARTIMENTO INGEGNERIA Soluzione solida di B in A + una nuova fase (avviene per concentrazioni maggiori di B) Fondamenti sui materiali 31

32 PARTIMENTO INGEGNERIA Difetti di punto Leghe Fattori che controllano il tipo di soluzione Sostituzionali se gli atomi sono simili, cioè: Dimensioni simili, Δr < 15% Stessa struttura cristallina Elettronegatività simile Stessa valenza (a parità di tutto il resto, è più solubile il metallo avente valenza maggiore). Si formano soluz. solide interstiziali se un atomo è molto più piccolo dell altro (es., atomi piccoli sono H, C, O, N). Di solito le solubilità sono basse (< 10%). Fondamenti sui materiali 32

33 Difetti di linea Dislocazioni PARTIMENTO INGEGNERIA Sono difetti di linea nella disposizione ordinata della struttura atomica di un metallo, Lo slittamento tra piani reticolari avviene quando le dislocazioni si muovono; I piani di scorrimento che contengono dislocazioni richiedono minore sforzo di taglio per lo scorrimento rispetto a piani perfetti. Sono di due tipi a spigolo e a vite. Es. lo Zinco ha struttura EC Prima della deformazione Dopo la deformazione La densità delle dislocazioni, che può essere espressa in lunghezza di linea di dislocazione per unità di volume, è dell'ordine di cm -2 per un metallo ricotto, cm -2 per un metallo molto deformato. Fondamenti sui materiali 33

34 PARTIMENTO INGEGNERIA Difetti di linea Dislocazioni a spigolo Vettore di Burger, b: misura della distorsione reticolare Dislocazione a spigolo: Inserimento di un semipiano aggiuntivo di atomi b alla linea di dislocazione Fondamenti sui materiali 34

35 PARTIMENTO INGEGNERIA Difetti di linea Dislocazioni a vite Dislocazione a vite: Deformazione di taglio del reticolo b alla linea di dislocazione Fondamenti sui materiali 35

36 PARTIMENTO INGEGNERIA Difetti di linea Dislocazione mista Fondamenti sui materiali 36

37 PARTIMENTO INGEGNERIA Incrudimento In generale le dislocazioni possono: 1. Impigliarsi e interferire l'una con l'altra, 2. essere ostacolate da barriere, come bordi di grano, impurità e inclusioni del materiale. Necessita un sforzo di taglio per superare ostacoli e impedimeny ciò risulta in un della resistenza e della durezza del metallo a Tamb - incrudimento. Maggiore è la deformazione, è il numero di intrecci e quindi è l'aumento della resistenza del metallo. L'incrudimento è ampiamente utilizzato per il rafforzamento nella lavorazione dei metalli nei processi temperatura ambiente. Es.: produzione di fogli in metallo per i corpi di automobili e fusoliere di aerei per laminazione a freddo, produzione di teste di un bulloni per forgiatura, riduzione della sezione trasversale di fili metallici per trafilatura. Fondamenti sui materiali 37

38 UNIVERSITÀ D IPARTIMENTO I NGEGNERIA I NDUSTRIALE Materiali policristallini Grani Solidificando un metallo forma i primi cristalli all'interno del fuso in varie posizioni (nucleazione): hanno orientamenti casuali e indipendenti. Ogni cristallo cresce in una struttura cristallina o grano. Ogni grano è un singolo cristallo (metalli puri) o policristallino aggregato (leghe). Dimensione media dei grani dipende dal numero di siti di nucleazione e dalla velocità con cui crescono. Se il tasso di nucleazione è, il numero di grani per volume unitario sarà (grani piccoli). Se il tasso di crescita dei cristalli è (rispego nucleazione), ci saranno grani per unità di volume (grani più grandi). rapido raffreddamento produce grani più piccoli Nucleazione dei cristalli Crescita dei cristalli durante solidificazione Fondamenti sui materiali Metallo solido 38

39 PARTIMENTO INGEGNERIA Materiali policristallini Grani I grani possono essere di due tipi: 1. Equiassici (più o meno delle stesse dimensioni in tutte le direzioni): si formano nelle zone con maggiore rateo di sottoraffreddamento; 2. Colonnari (hanno una forma più allungata): si formano nelle zone con minore sottoraffreddamento. Fondamenti sui materiali 39

40 PARTIMENTO INGEGNERIA Materiali policristallini Dimensione dei Grani Anisotropo Fondamenti sui materiali 40

41 PARTIMENTO INGEGNERIA Materiali policristallini Dimensione dei Grani Ha una grande influenza sulle proprietà meccaniche dei metalli Grani grossi a Tamb resistenza, durezza, duzlità, rugosità dopo deformazione plastica (es. lamiere) Dimensione dei grani: Per l'astm(american Society for Testing and Materials): N = 2 (n-1) n: numero di granulometria N: numero di grani per inch 2 su micrografia a 100x Numero grani/area Numero grani che intersecano una linea di lunghezza nota su micrografia Confrontando micrografia grani con carte standard 5<n< 8 grana fine. n= 7 è accettabile per lamiere (carrozzerie, elettrodomestici e utensili da cucina) Fondamenti sui materiali 41

42 Materiali policristallini Influenza dei bordi grano PARTIMENTO INGEGNERIA Bordi grano: minore impacchettamento degli atomi maggior grado di disordine energia inferiore - atomi possono essere facilmente rimossi o legarsi chimicamente interferiscono con il movimento delle dislocazioni; scorrimento dei bordi grano - creep (allungamento sotto stress nel tempo) a temperature elevate I bordi hanno bassa densità Elevata mobilità; Elevata diffusività; Elevata reattività chimica. Fondamenti sui materiali 42

43 Materiali policristallini Influenza dei bordi grano PARTIMENTO INGEGNERIA INFRAGILIMENTI: Infragilimento dei bordi grano: esposizione a metalli a basso punto di fusione che indeboliscono bordi grano di metalli normalmente duttili rendendoli fragili. Es. alluminio con amalgama di mercurio zinco o gallio liquido. Hot shortness: causata dalla fusione locale di un componente o di impurità nel bordo grano ad una T < al punto di fusione del metallo stesso. Es. Se sottoposti a deformazione plastica a temperature elevate (lavorazione a caldo), un metallo si rompe lungo i suoi bordi di grano; es. antimonio in rame, acciai al piombo. Per evitarlo metallo è lavorato ad temperatura più bassa. Infragilimento da tempra: in acciai legati, causato da una segregazione (movimento) di impurità ai bordi grano Fondamenti sui materiali 43

44 PARTIMENTO INGEGNERIA Materiali policristallini Materiali reali vs materiali ideali E/10 σ Materiale ideale no difetti Fibre di vetro senza difetti σ Materiale reale << σ Materialeideale E/100 Ceramico 0.1 Metallo rinforzato Polimero ε Leonardo aveva osservato che più lungo era il cavo minore era la resistenza. Poichè: - I difetti causano una rottura prematura. - Piùgrande è ilcampione maggioreè ilnumero di difetti! Fondamenti sui materiali 44

45 PARTIMENTO INGEGNERIA Meccanismi di rafforzamento Aumentare la resistenza meccanica dei materiali ostacolando il movimento delle dislocazioni: Per aumentare sforzo critico necessario all insorgenza di deformazione permanente Per aumentare la resistenza allo snervamento estendendo il campo di applicabilità 4 MECCANISMI RAFFORZAMENTO 4 OSTACOLI SPONIBILI ALLE SLOCAZIONI Fondamenti sui materiali 45

46 PARTIMENTO INGEGNERIA Meccanismi di rafforzamento OSTACOLO Altre dislocazioni Bordi grano Atomi in soluzione solida Particelle di una seconda fase MECCANISMO RAFFORZAMENTO Incrudimento: deformazione plastica a freddo del materiale con aumento densità delle dislocazioni Affinamento del grano: trattamenti termici postdeformazione plastica e cambi della velocità di solidificazione alterano le dimensione del grano Soluzione solida: atomi di soluto si dispongono nel reticolo deformandolo Precipitazione o dispersione: aggiunta di elementi oltre il limite di solubilità o riscaldamento di soluzioni solide sovrassature porta alla precipitazione di seconde fasi che interrompono il reticolo cristallino Fondamenti sui materiali 46

47 PARTIMENTO INGEGNERIA Deformazione plastica nei metalli Metallo policristallino (grani equiassici) sottoposto a deformazione plastica a T amb (lavorazione a freddo) i grani si deformano e allungano Durante deformazione plastica: i bordi dei grani rimangono intatti e la continuità della massa è mantenuta. Il metallo deformato: resistenza a causa dell'aggrovigliamento delle dislocazioni. resistenza dipende dal grado di deformazione la deformazione, più forte il metallo diventa. Il rafforzamento è più alto per i metalli con i grani più piccoli (maggiore superficie di bordo grano per unità di volume) Fondamenti sui materiali 47

48 PARTIMENTO INGEGNERIA Deformazione plastica nei metalli Anisotropia Anisotropia: a seguito della deformazione plastica i grani sono allungati in una direzione e contratti nell'altra. Il grado di anisotropia dipende da T deformazione e dall'uniformità della deformazione. Influenza proprietà meccaniche e fisiche. Ci sono 2 tipi di anisotropia nei metalli: 1. Orientazione preferenziale: un metallo policristallino se soggetto a trazione lungo una direzione tutte le linee di scorrimento tendono ad allinearsi con la direzione della forza di trazione. In compressione i piani di scorrimento tendono a posizionarsi perpendicolarmente alla direzione di compressione. 2. Fiberingmeccanico: risulta dall'allineamento di inclusioni, impurità e vuoti nel metallo durante la deformazione. Es. pezzo forgiato impurità allineate in direzione orizzontale. Fondamenti sui materiali 48

49 PARTIMENTO INGEGNERIA Recupero, ricristallizzazione e crescita dei grani Riscaldando per un certo t effetto deformazione plastica può essere invertito. Riscaldando tre eventi consecutivi: 1. Recupero. Per T<T ricristallizzazione tensioni nelle regioni altamente deformate si rilassano. 2. Ricristallizzazione. Per 0.3T m <T<0.5T m nuovi grani equiassici si formano, densità di dislocazioni, resistenza, duzlità. - a parità di deformazione plastica, il t ricristallizzazione se T ; - deformazione plasyca, T ricristallizzazione ; - deformazione plasyca, dimensione del grano durante ricristallizzazione; - anisotropia può persiste dopo ricristallizzazione - per ripristinare isotropia, T>T ricristallizzazione. 3. Crescita grani. per T>T ricristallizzazione, i grani crescono effetto negativo su proprietà meccaniche. T ricristallizazione definita come la T per cui c'è completa ricristallizzazione in 1h. Fondamenti sui materiali 49

50 PARTIMENTO INGEGNERIA Lavorazioni a freddo e a caldo Lavorazione a freddo (cold working): deformazione plastica realizzata a temperatura ambiente. Lavorazione a caldo (hot working): deformazione plastica realizzata a T>T ricristallizzazione, "Freddo" e "caldo" sono termini relativi - Pb ha T ricristallizzazione a T amb quindi se deformato a T amb è lavorazione a caldo Warm working: lavorazioni effettuate a temperature intermedie, compromesso tra la lavorazione a freddo e caldo. Fondamenti sui materiali 50

I materiali metallici sono perfetti?

I materiali metallici sono perfetti? I materiali metallici sono perfetti? Difetti nei solidi cristallini (a) difetti di punto (b) difetti di linea o 1-D (c) difetti di superficie o 2-D (a) Difetti di punto (1) vacanze(posizioni reticolari

Dettagli

STRUTTURA DELL'ATOMO

STRUTTURA DELL'ATOMO STRUTTURA DELL'ATOMO L'atomo è costituito da un nucleo centrale costituito da protoni (carica positiva 1,62*10-19 coulomb) e neutroni (privi di carica), intorno al quale ruotano uno o più elettroni (carica

Dettagli

Dip. di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale Università Federico II di Napoli. Corso di Laurea in Ingegneria Edile

Dip. di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale Università Federico II di Napoli. Corso di Laurea in Ingegneria Edile Dip. di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale Università Federico II di Napoli Corso di Laurea in Ingegneria Edile Corso di Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata (Prof.

Dettagli

Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino. Solidificazione e

Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino. Solidificazione e Solidificazione e Difetti Cristallini nei Solidi FONDERIA Nella tecnica di fonderia il metallo, fuso nei forni, viene colato in una forma cava della quale, solidificando, assume la configurazione e le

Dettagli

RESISTENZA TEORICA AL TAGLIO

RESISTENZA TEORICA AL TAGLIO RESISTENZA TEORICA AL TAGLIO Deformazione plastica: variazione di forma del materiale spostamento permanente degli atomi dalle posizioni reticolari Scivolamento di piani reticolari di passo pari a multipli

Dettagli

a) determinare le fasi presenti, la loro quantità (percentuale) e la loro composizione in una lega Pb30% - Sn a 300, 200 e 184, 180 e 20 C.

a) determinare le fasi presenti, la loro quantità (percentuale) e la loro composizione in una lega Pb30% - Sn a 300, 200 e 184, 180 e 20 C. ESERCIZIO 1 E dato il diagramma di stato del sistema Pb-Sn (figura). a) determinare le fasi presenti, la loro quantità (percentuale) e la loro composizione in una lega Pb30% - Sn a 300, 200 e 184, 180

Dettagli

Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Soluzione Esercitazione IV Prof. Dott. Bernhard Elsener

Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Soluzione Esercitazione IV Prof. Dott. Bernhard Elsener Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Soluzione Esercitazione IV ESERCIZIO 4.1 E dato il diagramma di stato del sistema Pb-Sn (figura 1). Figura 1 Diagramma di stato Pb-Sn 1. Determinare le fasi

Dettagli

SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI

SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica anno acc. 2007/08 25/09/2007 Scienza e Tecnologia dei Materiali Lez. 01 1 SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI Gianfranco Dell Agli Ufficio (piano 1) Laboratorio

Dettagli

STRUTTURA DEI SOLIDI

STRUTTURA DEI SOLIDI STRUTTURA DEI SOLIDI I solidi possono essere classificati in funzione della regolarità con cui gli atomi o gli ioni si dispongono nello spazio. Un materiale è detto cristallino se caratterizzato da configuarazioni

Dettagli

I legami fra molecole nei liquidi non sono forti ed esse possono fluire Riducendo l agitazione termica. legami tra molecole più stabili

I legami fra molecole nei liquidi non sono forti ed esse possono fluire Riducendo l agitazione termica. legami tra molecole più stabili I legami fra molecole nei liquidi non sono forti ed esse possono fluire Riducendo l agitazione termica legami tra molecole più stabili formazione una massa rigida Una disposizione ordinata delle molecole

Dettagli

L energia di attivazione Q è direttamente proporzionale alla temperatura di fusione T fus.

L energia di attivazione Q è direttamente proporzionale alla temperatura di fusione T fus. Università degli Studi di Cagliari - Facoltà di Ingegneria - Corso di Laurea in Ingegneria Civile A.A. 2015/2016 ESERCIZIO 3.1 Nel grafico sono riportati i valori dell energia di attivazione Q per l autodiffusione

Dettagli

a) Descrivere brevemente l interdependenza tra Q e T fus. L energia di attivazione Q è direttamente proporzionale alla temperatura di fusione.

a) Descrivere brevemente l interdependenza tra Q e T fus. L energia di attivazione Q è direttamente proporzionale alla temperatura di fusione. Soluzione ESERCIZIO 1 Nel grafico sono riportati i valori dell energia di attivazione Q per l autodiffusione (es. diffusione di atomi di alluminio nell alluminio) verso la temperatura di fusione per ferro,

Dettagli

I DIFETTI NEI CRISTALLI

I DIFETTI NEI CRISTALLI I DIFETTI NEI CRISTALLI Nessun cristallo è perfetto: tutti contengono difetti ed imperfezioni. Per difetto cristallinosi intende un irregolarità del reticolo con dimensioni dell ordine di un diametro atomico

Dettagli

Corso di Chimica Generale CL Biotecnologie

Corso di Chimica Generale CL Biotecnologie Corso di Chimica Generale CL Biotecnologie STATI DELLA MATERIA Prof. Manuel Sergi MATERIA ALLO STATO GASSOSO MOLECOLE AD ALTA ENERGIA CINETICA GRANDE DISTANZA TRA LE MOLECOLE LEGAMI INTERMOLECOLARI DEBOLI

Dettagli

I MATERIALI. Presentazione a cura di Prof. Ramona Sola

I MATERIALI. Presentazione a cura di Prof. Ramona Sola I MATERIALI Presentazione a cura di Prof. Ramona Sola I materiali sono così radicati nella nostra cultura che quasi non ce rendiamo conto Ogni aspetto della nostra vita è influenzato dal materiale Casa/edifici

Dettagli

1. Le forze intermolecolari 2. Molecole polari e apolari 3. Le forze dipolo-dipolo e le forze di London 4. Il legame a idrogeno 5. Legami a confronto

1. Le forze intermolecolari 2. Molecole polari e apolari 3. Le forze dipolo-dipolo e le forze di London 4. Il legame a idrogeno 5. Legami a confronto Unità n 12 Le forze intermolecolari e gli stati condensati della materia 1. Le forze intermolecolari 2. Molecole polari e apolari 3. Le forze dipolo-dipolo e le forze di London 4. Il legame a idrogeno

Dettagli

Capitolo 12 Le forze intermolecolari e gli stati condensati della materia

Capitolo 12 Le forze intermolecolari e gli stati condensati della materia Capitolo 12 Le forze intermolecolari e gli stati condensati della materia 1. Le forze intermolecolari 2. Molecole polari e apolari 3. Le forze dipolo-dipolo e le forze di London 4. Il legame a idrogeno

Dettagli

Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Soluzione Esercitazione IV Prof. Dott. Bernhard Elsener

Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Soluzione Esercitazione IV Prof. Dott. Bernhard Elsener Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Soluzione Esercitazione IV ESERCIZIO 4.1 E dato il diagramma di stato del sistema Pb-Sn (figura 1). Figura 1 Diagramma di stato Pb-Sn 1. Determinare le fasi

Dettagli

Corso di Elettronica Industriale (CdL in Ingegneria Meccatronica, sede di Mantova) Semiconduttori intrinseci e drogati

Corso di Elettronica Industriale (CdL in Ingegneria Meccatronica, sede di Mantova) Semiconduttori intrinseci e drogati Corso di Elettronica Industriale (CdL in Ingegneria Meccatronica, sede di Mantova) Isolanti, conduttori e semiconduttori In un solido si può avere conduzione di carica elettrica (quindi passaggio di corrente)

Dettagli

TECNOLOGIA DEI MATERIALI e CHIMICA APPLICATA (I parte)

TECNOLOGIA DEI MATERIALI e CHIMICA APPLICATA (I parte) Università di Roma Tor Vergata Facoltà di Ingegneria TECNOLOGIA DEI MATERIALI e CHIMICA APPLICATA (I parte) Prof. G. Montesperelli Struttura dei materiali Legami, reticoli cristallini e difetti, Indici

Dettagli

PROPRIETA DEI MATERIALI

PROPRIETA DEI MATERIALI PROPRIETA DEI MATERIALI Una proprietà è la risposta di un materiale ad una sollecitazione esterna. Per i materiali solidi le proprietà possono raggrupparsi in sei differenti categorie: 1. Meccaniche 2.

Dettagli

ELETTRONEGATIVITA CAPACITA DI UN ATOMO DI ATTIRARE UNA COPPIA DI ELETTRONI DI LEGAME DETERMINANDO COSI IL TIPO DI LEGAME CHE SI VIENE A FORMARE. DERIVA DA ALTRE DUE GRANDEZZE I. Energia di ionizzazione:

Dettagli

Materiali metallici. Materiali ceramici Materiali polimerici

Materiali metallici. Materiali ceramici Materiali polimerici Materiali metallici Materiali ceramici Materiali polimerici Materiali ceramici Materiali inorganici non metallici Ceramici cristallini Distribuzione regolare e ripetitiva di una unità strutturale di base

Dettagli

Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile. Chimica. concetti e modelli.blu

Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile. Chimica. concetti e modelli.blu Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile Chimica concetti e modelli.blu 2 Capitolo 15 Le forze intermolecolari e gli stati condensati della materia 3 Sommario 1. Le forze intermolecolari 2. Molecole polari e

Dettagli

11 aprile Annalisa Tirella.

11 aprile Annalisa Tirella. Scienze dei Materiali A.A. 2010/2011 11 aprile 2011 Annalisa Tirella a.tirella@centropiaggio.unipi.it Metalli I metalli sono elementi chimici che possono essere utilizzati sia puri che in forma di leghe

Dettagli

Tecnologia Meccanica Proff. Luigi Carrino Antonio Formisano Solidificazione

Tecnologia Meccanica Proff. Luigi Carrino Antonio Formisano Solidificazione Solidificazione FONDERIA Nella tecnica di fonderia il metallo, fuso nei forni, viene colato in una forma cava della quale, solidificando, assume la configurazione e le dimensioni FONDERIA Stampo per fonderia

Dettagli

I differenti materiali differiscono per le caratteristiche meccaniche e fisiche.

I differenti materiali differiscono per le caratteristiche meccaniche e fisiche. MATERIALI COMPOSITI I differenti materiali differiscono per le caratteristiche meccaniche e fisiche. I METALLI hanno forma cristallina e forti legami molecolari (legame metallico), che danno loro resistenza

Dettagli

Il tipo di legame chimico influenza in maniera fondamentale le caratteristiche macroscopiche del materiale.

Il tipo di legame chimico influenza in maniera fondamentale le caratteristiche macroscopiche del materiale. Il tipo di legame chimico influenza in maniera fondamentale le caratteristiche macroscopiche del materiale. 1 Nei materiali si distinguono cinque tipi di legame. Nei ceramici solo tre sono importanti:

Dettagli

La deformazione plastica. La deformazione plastica. Lavorazioni per deformazione. Il processo di laminazione Estrusione e trafilatura La forgiatura

La deformazione plastica. La deformazione plastica. Lavorazioni per deformazione. Il processo di laminazione Estrusione e trafilatura La forgiatura La deformazione plastica La deformazione plastica Il processo di laminazione Estrusione e trafilatura La forgiatura La formatura della lamiera 2 2006 Politecnico di Torino 1 Obiettivi dell Unità Riconoscere

Dettagli

MECCANISMI PER AUMENTARE LA RESISTENZA

MECCANISMI PER AUMENTARE LA RESISTENZA MECCANISMI PER AUMENTARE LA RESISTENZA Introduzione Abbiamo dunque capito che la capacità di un materiale di deformarsi plasticamente dipende dalla capacità di movimento delle dislocazioni. Dal momento

Dettagli

Corso di Tecnologia dei Materiali ed Elementi di Chimica. Docente: Dr. Giorgio Pia

Corso di Tecnologia dei Materiali ed Elementi di Chimica. Docente: Dr. Giorgio Pia Corso di Tecnologia dei Materiali ed Elementi di Chimica Docente: Dr. Giorgio Pia La Scienza dei Materiali Formazione di nuclei stabili Corso di Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Solidificazione

Dettagli

MATERIALI PER L INGEGNERIAL METALLI >2000! CERAMICI > 5000! POLIMERI > 10000!

MATERIALI PER L INGEGNERIAL METALLI >2000! CERAMICI > 5000! POLIMERI > 10000! MATERIALI PER L INGEGNERIAL METALLI >2000! CERAMICI > 5000! POLIMERI > 10000! É impossibile conoscere le proprietà di tutti i materiali, ma si devono conoscere i principi che governano i criteri per la

Dettagli

Stati della materia. Stati della materia

Stati della materia. Stati della materia Stati della materia La materia può esistere in 3 diversi STATI DI AGGREGAZIONE: SOLIDO LIQUIDO GASSOSO MACROSCOPICHE MICROSCOPICHE Stati della materia Lo stato di aggregazione di una sostanza dipende dal

Dettagli

PARTE PRIMA ASPETTI GENERALI Capitolo 1 STRUTTURA E PROPRIET DEI MATERIALI 1. STRUTTURA DEI MATERIALI 1.1. Macrostruttura 1.2. Microstruttura 1.3.

PARTE PRIMA ASPETTI GENERALI Capitolo 1 STRUTTURA E PROPRIET DEI MATERIALI 1. STRUTTURA DEI MATERIALI 1.1. Macrostruttura 1.2. Microstruttura 1.3. PARTE PRIMA ASPETTI GENERALI Capitolo 1 STRUTTURA E PROPRIET DEI MATERIALI 1. STRUTTURA DEI MATERIALI 1.1. Macrostruttura 1.2. Microstruttura 1.3. Struttura atomica o molecolare 1.4. Complementarita degli

Dettagli

CLASSIFICAZIONE DEI PROCESSI DI FORMATURA PLASTICA

CLASSIFICAZIONE DEI PROCESSI DI FORMATURA PLASTICA CLASSIFICAZIONE DEI PROCESSI DI FORMATURA PLASTICA 1 CLASSIFICAZIONE DEI PROCESSI DI FORMATURA PLASTICA Condotta facendo riferimento ad alcuni elementi caratteristici dei processi: temperatura alla quale

Dettagli

Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino

Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino Le lavorazioni per deformazioni plastiche CLASSIFICAZIONE DEI PROCESSI DI FORMATURA CLASSIFICAZIONE SECONDO LE DIMENSIONI E LA FORMA DEL SEMILAVORATO (BULK FORMING SHEET FORMING), CLASSIFICAZIONE IN FUNZIONE

Dettagli

Caratteristiche di materiali

Caratteristiche di materiali Caratteristiche di materiali Caratteristiche macroscopiche Lavorazione Microstruttura Formula chimica Legami chimici Struttura atomica Meccaniche Materiale Fisiche Elettriche Megnetiche Termiche Meccaniche

Dettagli

Corso di Tecnologia dei Materiali ed Elementi di Chimica. Docente: Dr. Giorgio Pia

Corso di Tecnologia dei Materiali ed Elementi di Chimica. Docente: Dr. Giorgio Pia Corso di Tecnologia dei Materiali ed Elementi di Chimica Docente: Dr. Giorgio Pia La Scienza dei Materiali Corso di Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Proprietà meccaniche dei metalli I metalli

Dettagli

IL LEGAME CHIMICO. Per descrivere come gli elettroni si distribuiscono nell atomo attorno al nucleo si può far riferimento al MODELLO A GUSCI

IL LEGAME CHIMICO. Per descrivere come gli elettroni si distribuiscono nell atomo attorno al nucleo si può far riferimento al MODELLO A GUSCI IL LEGAME CIMICO Come dagli atomi si costruiscono le molecole 02/19/08 0959 PM 1 Per descrivere come gli elettroni si distribuiscono nell atomo attorno al nucleo si può far riferimento al MODELLO A GUSCI

Dettagli

Corso di Laurea in Ingegneria Edile

Corso di Laurea in Ingegneria Edile Dip. di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale Università Federico II di Napoli Corso di Laurea in Ingegneria Edile Corso di Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata (Prof.

Dettagli

Dispositivi Elettronici

Dispositivi Elettronici Dispositivi Elettronici La Struttura Cristallina nei Solidi prof. ing. Gianluca Giustolisi Academic Year 2014/2015 (ver. July 8, 2014) Materiali Semiconduttori Conducibilità intermedia tra i metalli e

Dettagli

Gli stati di aggregazione della materia.

Gli stati di aggregazione della materia. Gli stati di aggregazione della materia. Stati di aggregazione della materia: Solido, liquido, gassoso Passaggi di stato: Solido Liquido (fusione) e liquido solido (solidificazione); Liquido aeriforme

Dettagli

I materiali. I materiali. Introduzione al corso. Tecnologia di produzione. I materiali. La misura della durezza

I materiali. I materiali. Introduzione al corso. Tecnologia di produzione. I materiali. La misura della durezza Introduzione al corso Tecnologia di produzione La misura della durezza Le prove meccaniche distruttive Prove non distruttive La meccanica dei materiali 2 2006 Politecnico di Torino 1 Obiettivi della lezione

Dettagli

MATERIALI STRUTTURALI PER L EDILIZIA: ACCIAIO, LATERIZIO E VETRO STRUTTURALE

MATERIALI STRUTTURALI PER L EDILIZIA: ACCIAIO, LATERIZIO E VETRO STRUTTURALE MATERIALI PER L EDILIZIA Prof. L. Coppola MATERIALI STRUTTURALI PER L EDILIZIA: ACCIAIO, LATERIZIO E VETRO STRUTTURALE Coffetti Denny PhD Candidate Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate Università

Dettagli

Comportamento meccanico dei materiali

Comportamento meccanico dei materiali Comportamento meccanico dei materiali Riferimento: capitolo 2 del Kalpakjian Importante per comprendere il comportamento dei materiali durante le lavorazioni Introduzione Tensione e compressione Torsione

Dettagli

CAPITOLO 6 Processi attivati termicamente e diffusione nei solidi ESERCIZI CON SOLUZIONE SVOLTA. Problemi di conoscenza e comprensione

CAPITOLO 6 Processi attivati termicamente e diffusione nei solidi ESERCIZI CON SOLUZIONE SVOLTA. Problemi di conoscenza e comprensione CPITOLO 6 Processi attivati termicamente e diffusione nei solidi ESERCIZI CON SOLUZIONE SVOLT Problemi di conoscenza e comprensione 6.1 Nella maggior parte dei casi, le lastre di metallo laminato sono

Dettagli

Corso di CHIMICA LEZIONE 3

Corso di CHIMICA LEZIONE 3 Corso di CHIMICA LEZIONE 3 1 2 3 4 5 6 7 H Li Na K Fr Be Ma g Ca Ba TAVOLA PERIODICA He I II s 1 s 2 III IV V VI VII VIII p 1 p 2 p 3 p 4 p 5 p 6 blocco s La Ac 6 7 d 1 d 2 d 3 d 4 d 5 d 6 d 7 d 8 d 9

Dettagli

Scienza e Tecnologia dei Materiali - Docente: Prof.ssa Laura Montanaro Introduzione al corso, ai materiali e alle curve di Condon-Morse

Scienza e Tecnologia dei Materiali - Docente: Prof.ssa Laura Montanaro Introduzione al corso, ai materiali e alle curve di Condon-Morse Informazioni generali Ricevimento: solo su appuntamento, richiesto con invio di E-mail dall indirizzo istituzionale (sxxxxxx@studenti.polito.it) al docente (laura.montanaro@polito.it, DISMIC). Modalità

Dettagli

Molecole e legami. Chimica generale

Molecole e legami. Chimica generale Molecole e legami Chimica generale Atomi e molecole È estremamente difficile trovare in natura una sostanza formata solamente da atomi semplici Solo i gas inerti dell ottavo gruppo sono presenti in natura

Dettagli

1.La forma delle molecole 2.La teoria VSEPR 3.Molecole polari e apolari 4.Le forze intermolecolari 5.Legami a confronto

1.La forma delle molecole 2.La teoria VSEPR 3.Molecole polari e apolari 4.Le forze intermolecolari 5.Legami a confronto 1.La forma delle molecole 2.La teoria VSEPR 3.Molecole polari e apolari 4.Le forze intermolecolari 5.Legami a confronto 1 1. La forma delle molecole Molte proprietà delle sostanze dipendono dalla forma

Dettagli

Indice XIII. Prefazione

Indice XIII. Prefazione Indice Prefazione XIII Capitolo 1 LA STRUTTURA DEI MATERIALI: COSA, COME, PERCHÉ 1 Alberto Cigada e Barbara Del Curto 1.1. Design e materiali 2 1.2. Alcune domande 2 1.3. Il livello di indagine 3 1.4.

Dettagli

MATERIALI. Perché così tanti materiali diversi?

MATERIALI. Perché così tanti materiali diversi? MATERIALI Materiali di interesse per l ingegneria --- metalli --- plastiche --- ceramici --- compositi --- lapidei --- acqua --- aria --- idrocarburi --- legno Stati di aggregazione --- solido --- liquido

Dettagli

Tavola Periodica degli Elementi

Tavola Periodica degli Elementi Tavola Periodica degli Elementi È possibile classificare gli elementi? Hp: In base alla massa atomica. Ogni 8 elementi le proprietà si ripetono. Incongruenze A Ar >A K Il Problema Le proprietà Chimiche

Dettagli

Corso di Laurea in Ingegneria Edile. Materiali metallici e leghe metalliche. Leghe del ferro: acciai e ghise.

Corso di Laurea in Ingegneria Edile. Materiali metallici e leghe metalliche. Leghe del ferro: acciai e ghise. Dip. di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale Università Federico II di Napoli Corso di Laurea in Ingegneria Edile Corso di Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata (Prof.

Dettagli

Tecnologia Meccanica Proff. Luigi Carrino Antonio Formisano Difetti cristallini

Tecnologia Meccanica Proff. Luigi Carrino Antonio Formisano Difetti cristallini Difetti cristallini DIFETTI CRISTALLINI Nessun cristallo è perfetto I difetti influenzano le proprietà meccaniche, le proprietà chimiche e quelle elettriche I difetti possono essere classificati come o

Dettagli

Molti ceramici sono sempre più utilizzati nel settore dell elettrotecnica e dell elettronica. La conducibilità di tipo elettronica o ionica può

Molti ceramici sono sempre più utilizzati nel settore dell elettrotecnica e dell elettronica. La conducibilità di tipo elettronica o ionica può Molti ceramici sono sempre più utilizzati nel settore dell elettrotecnica e dell elettronica. La conducibilità di tipo elettronica o ionica può essere molto variabile a seconda della composizione: si passa

Dettagli

CLASSIFICAZIONE DEI MATERIALI

CLASSIFICAZIONE DEI MATERIALI CLASSIFICAZIONE DEI MATERIALI MATERIALI METALLICI Sono sostanze inorganiche composte da uno o più elementi metallici (Fe, Al, Ti etc.), che possono però contenere anche alcuni elementi non metallici (C,

Dettagli

Per esempio, possiamo osservare il legame ionico nella molecola di cloruro di sodio. Il cloro e il sodio hanno le seguenti strutture di Lewis:

Per esempio, possiamo osservare il legame ionico nella molecola di cloruro di sodio. Il cloro e il sodio hanno le seguenti strutture di Lewis: IL LEGAME IONICO In natura solo i gas nobili presentano atomi allo stato libero. Tutte le altre sostanze consistono di molecole che sono aggregazioni di atomi. Le forze che tengono uniti gli atomi in una

Dettagli

IL LEGAME METALLICO 1

IL LEGAME METALLICO 1 IL LEGAME METALLICO 1 Non metalli Metalli Metalloidi Proprietà dei metalli Elevata conducibilità elettrica; Elevata conducibilità termica; Effetto fotoelettrico; Elevata duttilità e malleabilità; Lucentezza;

Dettagli

Molti ceramici sono sempre più utilizzati nel settore dell elettrotecnica e dell elettronica. Possono costituire il substrato isolante di dispositivi

Molti ceramici sono sempre più utilizzati nel settore dell elettrotecnica e dell elettronica. Possono costituire il substrato isolante di dispositivi Molti ceramici sono sempre più utilizzati nel settore dell elettrotecnica e dell elettronica. Possono costituire il substrato isolante di dispositivi elettrici o elettronici (quando la costante dielettrica

Dettagli

Difetti e virtù nei materiali

Difetti e virtù nei materiali Antonio Licciulli Scienza e ingegneria dei materiali Difetti e virtù nei materiali 1 1 Dai diamanti non nasce niente Dal letame nascono i fior 2 Imperfezioni nei solidi In ogni struttura cristallina, esistono

Dettagli

Corso di Laurea in Ingegneria Edile

Corso di Laurea in Ingegneria Edile Dip. di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale Università Federico II di Napoli Corso di Laurea in Ingegneria Edile Corso di Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata (Prof.

Dettagli

Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile. Chimica. concetti e modelli.blu

Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile. Chimica. concetti e modelli.blu Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile Chimica concetti e modelli.blu 2 Capitolo 13 I legami chimici 3 Sommario (I) 1. L energia di legame 2. I gas nobili e la regola dell ottetto 3. Il legame covalente 4.

Dettagli

GLI STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA DIAGRAMMI DI STATO DI COMPONENTI PURI

GLI STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA DIAGRAMMI DI STATO DI COMPONENTI PURI GLI STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA DIAGRAMMI DI STATO DI COMPONENTI PURI Forti interazioni intermolecolari SOLIDI Assenza di libero movimento delle molecole Volume e forma propria Rigidi e incomprimibili

Dettagli

(2) cubico a facce centrate (3) esagonale compatto

(2) cubico a facce centrate (3) esagonale compatto IL LEGAME METALLICO La maggior parte dei metalli cristallizza in strutture a massimo impacchettamento, ovvero in solidi in cui si può considerare che gli ioni metallici che occupano le posizioni reticolari,

Dettagli

Proprietà meccaniche. Proprietà dei materiali

Proprietà meccaniche. Proprietà dei materiali Proprietà meccaniche Proprietà dei materiali Proprietà meccaniche Tutti i materiali sono soggetti a sollecitazioni (forze) di varia natura che ne determinano deformazioni macroscopiche. Spesso le proprietà

Dettagli

I materiali e le loro proprietà. Materiali

I materiali e le loro proprietà. Materiali Materiali I materiali e le loro proprietà Materiali 2. Le proprietà dei materiali LE PROPRIETÀ DEI MATERIALI SI DIVIDONO IN: proprietà fisiche e chimiche proprietà meccaniche proprietà tecnologiche 3.

Dettagli

S.I.C.S.I. Scuola Interuniversitaria Campana di Specializzazione all Insegnamento VIII ciclo - a.a. 2008/2009

S.I.C.S.I. Scuola Interuniversitaria Campana di Specializzazione all Insegnamento VIII ciclo - a.a. 2008/2009 S.I.C.S.I. Scuola Interuniversitaria Campana di Specializzazione all Insegnamento VIII ciclo - a.a. 2008/2009 Conduzione elettrica nei metalli (conduttori e semiconduttori) Corso di Laboratorio di Didattica

Dettagli

Materiali metallici. Materiali ceramici Materiali polimerici

Materiali metallici. Materiali ceramici Materiali polimerici Materiali metallici Materiali ceramici Materiali polimerici Materiali ceramici Materiali inorganici non metallici Sono generalmente composti refrattari (elevata temperature di fusione e bassa conducibilità

Dettagli

Lo scorrimento viscoso o creep è una deformazione dipendente dal tempo che avviene a temperatura elevata dopo l applicazione di un carico mantenuto

Lo scorrimento viscoso o creep è una deformazione dipendente dal tempo che avviene a temperatura elevata dopo l applicazione di un carico mantenuto Scorrimento viscoso Lo scorrimento viscoso o creep è una deformazione dipendente dal tempo che avviene a temperatura elevata dopo l applicazione di un carico mantenuto costante, e che generalmente termina

Dettagli

1. L energia di legame. 2. I gas nobili e a regola dell ottetto. 3. Il legame covalente. 4. Il legame covalente dativo. 5. Il legame covalente polare

1. L energia di legame. 2. I gas nobili e a regola dell ottetto. 3. Il legame covalente. 4. Il legame covalente dativo. 5. Il legame covalente polare Capitolo 10 I legami chimici 1. L energia di legame 2. I gas nobili e a regola dell ottetto 3. Il legame covalente 4. Il legame covalente dativo 5. Il legame covalente polare 6. Il legame ionico 7. I composti

Dettagli

Legame metallico. Metalli

Legame metallico. Metalli LEGAME METALLICO Un metallo può essere descritto come un reticolo di ioni positivi (nucleo più elettroni di core) immersi in una nube di elettroni di valenza mobili (delocalizzati) attorno ai cationi.

Dettagli

Corso di Tecnologia dei Materiali ed Elementi di Chimica. Docente: Dr. Giorgio Pia

Corso di Tecnologia dei Materiali ed Elementi di Chimica. Docente: Dr. Giorgio Pia Corso di Tecnologia dei Materiali ed Elementi di Chimica Docente: Dr. Giorgio Pia La Scienza dei Materiali Struttura e proprietà Metalli Leganti Ceramici e vetri Polimeri e compositi Materiali naturali

Dettagli

Difetti e Deformazione Plastica. Ing. Nadia Ucciardello

Difetti e Deformazione Plastica. Ing. Nadia Ucciardello Difetti e Deformazione Plastica Ing. Nadia Ucciardello Difetti di superficie Le superfici sono importanti nello studio dei materiali metallici per molteplici aspetti: attrito e abrasione, saldature, reazioni

Dettagli

MATERIALI METALLICI. Si ottiene una ghisa (carbonio 3.5-4.5 %) alla quale viene ridotto il tenore di carbonio fino ad un massimo di 1.5%.

MATERIALI METALLICI. Si ottiene una ghisa (carbonio 3.5-4.5 %) alla quale viene ridotto il tenore di carbonio fino ad un massimo di 1.5%. MATERIALI METALLICI L acciaio viene prodotto in altoforno, a partire dal minerale ferroso (una miscela di ossidi di ferro) per riduzione con CO prodotto dal carbon coke e per aggiunta di fondenti (carbonati

Dettagli

Metallurgia e Materiali non Metallici. Prova di trazione. Marco Colombo.

Metallurgia e Materiali non Metallici. Prova di trazione. Marco Colombo. Metallurgia e Materiali non Metallici Prova di trazione Marco Colombo marco1.colombo@polimi.it 16/03/2016 La prova di trazione uniassiale Una delle più comuni e importanti prove distruttive, si ricavano

Dettagli

COMPORTAMENTO PLASTICO DEI MATERIALI METALLICI

COMPORTAMENTO PLASTICO DEI MATERIALI METALLICI COMPORTMENTO PLSTICO DEI MTERILI METLLICI 1 1. Prove sperimentali per la caratterizzazione del comportamento plastico dei materiali metallici 2. Modelli reologici 3. Effetto Bauschinger 4. Condizioni di

Dettagli

Elementi di cristallografia

Elementi di cristallografia Elementi di cristallografia STRUTTURE CRISTALLINE METALLICHE Struttura cubica a corpo centrato Esempi: Cr, Mo, α-fe STRUTTURE CRISTALLINE METALLICHE Struttura cubica a facce centrate Esempi: Cu, Al,

Dettagli

Le proprietà periodiche degli elementi

Le proprietà periodiche degli elementi Le proprietà periodiche degli elementi 1 Numerazione gruppi IUPAC Numero atomico Simbolo Peso atomico Metallo Semimetallo Non metallo 1s 2s2p 3s3p 4s3d4p 5s4d5p 6s4f5d6p 7s5f6d7p 2 Numerazione gruppi tradizionale,

Dettagli

Esploriamo la chimica

Esploriamo la chimica 1 Valitutti, Tifi, Gentile Esploriamo la chimica Seconda edizione di Chimica: molecole in movimento Capitolo 10 Il sistema periodico 1. L energia di legame 2. I gas nobili e le regole dell ottetto 3. Il

Dettagli

Deformazione Plastica Lavorabilità alle macchine utensili

Deformazione Plastica Lavorabilità alle macchine utensili Deformazione Plastica Lavorabilità alle macchine utensili Che cosa sono le dislocazioni? Difetti di linea presenti nei metalli Vi sono due tipi di dislocazioni: a vite e a spigolo Densità delle dislocazioni

Dettagli

Istituto d Istruzione Secondaria Superiore M.BARTOLO PACHINO (SR) A cura del Prof S. Giannitto

Istituto d Istruzione Secondaria Superiore M.BARTOLO PACHINO (SR) A cura del Prof S. Giannitto Istituto d Istruzione Secondaria Superiore M.BARTOLO PACHINO (SR) APPUNTI DI TDP- TEORIA 3 ANNO A cura del Prof S. Giannitto La molecola è la più piccola parte che si può ottenere da un corpo conservandone

Dettagli

Proprietà meccaniche

Proprietà meccaniche Proprietà meccaniche Materiale per usi strutturali Proprietà meccaniche Resistenza a trazione Resistenza a compressione Durezza Resilienza Resistenza a fatica Resistenza al creep Prove meccaniche Solidi

Dettagli

Indice. Capitolo 4 Elementi sulla struttura cristallina Introduzione Reticoli cristallini Indici di Miller...

Indice. Capitolo 4 Elementi sulla struttura cristallina Introduzione Reticoli cristallini Indici di Miller... Capitolo 1 Tensioni e deformazioni... 1 1.1 Concetto di tensione.... 1 1.2 Relazioni tra le componenti della tensione agente su un piano... 4 1.3 Tensioni e direzioni principali... 6 1.4 Stato piano di

Dettagli

1. L energia di legame

1. L energia di legame legami chimici 1. L energia di legame Nonostante l enorme numero di combinazioni possibili fra gli atomi, non tutte sono realizzabili: un composto si forma solo se la sua energia potenziale è minore dei

Dettagli

CLASSIFICAZIONE DEI PROCESSI DI FORMATURA

CLASSIFICAZIONE DEI PROCESSI DI FORMATURA CLASSIFICAZIONE DEI PROCESSI DI FORMATURA 3 1. Classificazione in funzione della temperatura di processo 2. Classificazione secondo forma e dimensioni del semilavorato 3. Altre metodologie di classificazione

Dettagli

TAVOLA PERIODICA. 118 elementi, di cui 92 presenti in natura

TAVOLA PERIODICA. 118 elementi, di cui 92 presenti in natura TAVOLA PERIODICA 118 elementi, di cui 92 presenti in natura L ordine della tavola periodica: individuare un criterio per classificare gli elementi! L ordine della tavola periodica: individuare un criterio

Dettagli

Le proprietà periodiche degli elementi

Le proprietà periodiche degli elementi Le proprietà periodiche degli elementi 1 2 1 Numerazione gruppi IUPAC Numero atomico Simbolo Peso atomico Metallo Semimetallo Non metallo 1s 2s2p 3s3p 4s3d4p 5s4d5p 6s4f5d6p 7s5f6d7p 3 Numerazione gruppi

Dettagli

I materiali e le loro proprietà Lezione 1

I materiali e le loro proprietà Lezione 1 I materiali e le loro proprietà Lezione 1 CONTENUTI 1. L origine dei materiali 2. Le proprietà dei materiali ATTIVITÀ Di quale materiale è fatto? Quale tipo di proprietà? 3. Le proprietà fisiche e chimiche

Dettagli

I LEGAMI CHIMICI E LA REGOLA DELL OTTETTO

I LEGAMI CHIMICI E LA REGOLA DELL OTTETTO I LEGAMI CHIMICI E LA REGOLA DELL OTTETTO REGOLA DELL OTTETTO: Tutti gli atomi si legano, cedono, acquistano o condividono elettroni per raggiungere un livello esterno pieno di otto (o due) elettroni.

Dettagli

VERIFICA Dalla tavola periodica al modello atomico

VERIFICA Dalla tavola periodica al modello atomico VERIFICA Dalla tavola periodica al modello atomico Cognome Nome Classe Data I/1 Vero o Falso? Scegli per ciascuna risposta l'alternativa corretta V F Nella tavola periodica ogni elemento è contrassegnato

Dettagli

DIFETTI PUNTUALI INTRINSECI

DIFETTI PUNTUALI INTRINSECI DIFETTI PUNTUALI INTRINSECI Calcolo della concentrazione di difetti di equilibrio con la termodinamica statistica: La creazione di un difetto richiede energia ( H f ) ma comporta un grande aumento degli

Dettagli

TAVOLA PERIODICA. Lo strumento principe della chimica

TAVOLA PERIODICA. Lo strumento principe della chimica TAVOLA PRIODICA Lo strumento principe della chimica Classificazione degli elementi Problema: ordinare gli elementi secondo un criterio logico e memorizzabile metalli non-metalli solidi (escluso mercurio)

Dettagli

PROPRIETÀ MECCANICHE DEI POLIMERI. Proprietà meccaniche

PROPRIETÀ MECCANICHE DEI POLIMERI. Proprietà meccaniche PROPRIETÀ MECCANICHE DEI POLIMERI Informazioni necessarie per la progettazione di componenti in materiale polimerico: MODULO DI YOUNG (RIGIDEZZA) RESISTENZA ULTIMA DUTTILITÀ / FRAGILITÀ Ricavate da curve

Dettagli

PROPRIETÀ MECCANICHE DEI MATERIALI

PROPRIETÀ MECCANICHE DEI MATERIALI PROPRIETÀ MECCANICHE DEI MATERIALI Il comportamento meccanico di un materiale rappresenta la risposta ad una forza o ad un carico applicato 1. Comportamento elastico 2. Comportamento plastico 3. Comportamento

Dettagli

LEGAME METALLICO PROPRIETA METALLICHE NON METALLI SEMIMETALLI METALLI

LEGAME METALLICO PROPRIETA METALLICHE NON METALLI SEMIMETALLI METALLI LEGAME METALLICO LEGAME METALLICO NON METALLI PROPRIETA METALLICHE Elevata conducibilità elettrica ( 1/ T) Bassa energia di ionizzazione Elevata duttilità e malleabilità Non trasparenza Lucentezza Strutture

Dettagli

La sinterizzazione rappresenta il processo che porta dalle polveri ad un compatto in genere più denso, meno poroso e più resistente (è il passaggio

La sinterizzazione rappresenta il processo che porta dalle polveri ad un compatto in genere più denso, meno poroso e più resistente (è il passaggio La sinterizzazione rappresenta il processo che porta dalle polveri ad un compatto in genere più denso, meno poroso e più resistente (è il passaggio da una situazione incoerente ad una coerente). Si parla

Dettagli

Il legame chimico. Lezioni 17-20

Il legame chimico. Lezioni 17-20 Il legame chimico Lezioni 17-20 1 Il legame chimico Le forze attrattive di natura elettrica che tengono uniti gli atomi in molecole o in composti ionici sono dette legami chimici. Legami atomici: covalente

Dettagli

Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile. Chimica. concetti e modelli.blu

Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile. Chimica. concetti e modelli.blu Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile Chimica concetti e modelli.blu 2 Capitolo 8 La chimica dell acqua 3 Sommario 1. Come si formano i legami chimici 2. I legami covalenti ionici 3. La molecola dell acqua

Dettagli

Atomi e molecole. Gli atomi degli elementi si trovano in natura generalmente combinati tra loro in molecole o composti ionici

Atomi e molecole. Gli atomi degli elementi si trovano in natura generalmente combinati tra loro in molecole o composti ionici IL LEGAME CHIMICO Atomi e molecole È estremamente difficile trovare in natura una sostanza formata da singoli atomi isolati Solo i gas nobili sono presenti in natura come gas monoatomici Gli atomi degli

Dettagli