Variabili. Unità 2. Domenico Daniele Bloisi. Corso di Fondamenti di Informatica Ingegneria delle Comunicazioni BCOR Ingegneria Elettronica BELR
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- Giuseppina Castelli
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1 Corso di Fondamenti di Informatica Ingegneria delle Comunicazioni BCOR Ingegneria Elettronica BELR Domenico Daniele Bloisi
2 Docenti Parte I prof. Silvio Salza salza@dis.uniroma1.it Parte II ing. Domenico Daniele Bloisi, PhD bloisi@dis.uniroma1.it Nota: %7E corrisponde alla tilde ~ Pagina 2
3 Informazioni Generali ing. Domenico Daniele Bloisi, PhD Dipartimento di Informatica e Sistemistica Via Ariosto 25 (adiacente Piazza Dante, A fermate Manzoni, Vittorio Emanuele, Tram 3 fermata via Labicana) mailto:bloisi@dis.uniroma1.it Pagina 3
4 Ricevimento Su appuntamento. Inviare una per conferma. DIS, via Ariosto 25 II piano, stanza B211 Si consiglia di controllare la bacheca degli avvisi Pagina 4
5 Sommario Assegnazione Tipi di dato interi Tipi di dato reali Precisione nelle rappresentazioni Conversioni di tipo Tipo di dato primitivo caratteri: char Insieme dei valori rappresentabili e la clausola unsigned Pagina 5
6 (1/2) Esempio 1: int main() { printf("%d\n", (5*5+4*4)*(5*5-4*4)); return 0; } Le moltiplicazioni 5*5 e 4*4 vengono eseguite due volte e l espressione viene calcolata all interno di una istruzione di stampa. Per rendere più efficiente e più chiaro il programma, possiamo memorizzare i valori da calcolare e il risultato delle espressioni in delle variabili che potranno essere riutilizzate nel resto del programma. Pagina 6
7 (2/2) Esempio 2: int main() { int x, y, x2, y2, z; x = 5; y = 4; //variabili contenenti i dati di input x2 = x*x; y2 = y*y; //variabili contenenti risultati intermedi z = (x2+y2)*(x2-y2); //variabile contenente il dato di output printf("%d\n", z); return 0; } Nel secondo programma, x, y, x2, y2, z sono variabili di tipo intero (int) a cui assegniamo dei valori o il risultato di espressioni. Pagina 7
8 Variabile - definizione Variabile Una variabile rappresenta una locazione di memoria che può essere usata per memorizzare un valore. Pagina 8
9 : caratteristiche fondamentali Le variabili servono a denotare i dati all interno del programma. Una variabile è caratterizzata dalle seguenti proprietà: 1. Nome: serve a identificarla. Esempio: z. Tale nome deve essere un identificatore, cioè: una sequenza di lettere, cifre e il carattere _, che comincia con una lettera o con _ (ma non con una cifra) può avere lunghezza qualsiasi (max di 31 caratteri per lo standard ANSI) lettere minuscole e maiuscole sono considerate diverse (il C è case-sensitive) alcuni identificatori, detti parole chiave, sono riservati: es: include, int, return, ecc. Pagina 9
10 : caratteristiche fondamentali 2. Tipo: specifica il tipo di dato che essa può memorizzare. Esempio: una variabile di tipo int può memorizzare un valore intero. 2. Indirizzo della locazione di memoria che contiene il dato denotato: ad ogni variabile viene associata una locazione di memoria, la dimensione della locazione di memoria dipende dal tipo. 4. Valore: il dato che la variabile denota in un certo istante dell esecuzione. Esempio: x contiene il valore 5. Durante l esecuzione del programma nome, tipo e indirizzo di una variabile non possono cambiare, mentre il valore sì. Pagina 10
11 Analogia con le scatole di scarpe Si può comprendere intuitivamente il significato di una variabile attraverso l analogia con una scatola di scarpe etichettata in uno scaffale: 1. nome - etichetta della scatola 2. tipo - forma della scatola (che tipo di scarpe ci metto dentro) 3. indirizzo - posizione nello scaffale (il fatto che la locazione non cambia significa che la scatola è incollata allo scaffale) 4. valore - scarpa che c è nella scatola Pagina 11
12 Dichiarazione di variabili Le variabili vengono introdotte nel programma attraverso dichiarazioni di variabile. Sintassi: tipo nomevariabile; tipo è il tipo della variabile (per ora vedremo solo i tipi elementari predefiniti); nomevariabile è il nome della variabile da dichiarare Semantica: La dichiarazione di una variabile riserva spazio in memoria per la variabile e rende la variabile disponibile nella parte del programma (blocco) dove appare la dichiarazione. Nota: E indispensabile dichiarare una variabile prima di usarla. Pagina 12
13 Esempio di dichiarazione Esempio: int x; int è il tipo della variabile x è il nome della variabile Dopo questa dichiarazione la variabile x è disponibile per l utilizzo nel blocco del programma dove appare la dichiarazione (ad esempio, all interno della funzione main, se la dichiarazione appare lì). Pagina 13
14 Dichiarazione multipla Si possono anche dichiarare più variabili dello stesso tipo con una sola dichiarazione tipo nomevar_1,...,nomevar_n; Esempio: int x, y, z; Questa dichiarazione è equivalente a: tipo nomevar_1;... tipo nomevar_n; Esempio: int x; int y; int z; Pagina 14
15 Assegnazione L istruzione di assegnazione serve per memorizzare un valore in una variabile. Sintassi: nomevariabile = espressione ; nomevariabile è il nome di una variabile espressione è una espressione che valutata deve restituire un valore del tipo della variabile Semantica: Alla variabile nomevariabile viene assegnato il valore dell espressione che si trova a destra del simbolo di =. Tale valore deve essere compatibile con il tipo della variabile. Dopo l assegnazione il valore di una variabile rimane invariato fino alla successiva assegnazione. Pagina 15
16 Esempio di Assegnazione Esempio: x = 5; x è una variabile di tipo int 5 è un espressione intera (in questo caso un valore costante) Il risultato dell esecuzione della assegnazione è che dopo di essa x contiene il valore 5. Pagina 16
17 Inizializzazione di una variabile Inizializzare una variabile significa specificare un valore da assegnare inizialmente (prima di qualsiasi utilizzo) ad essa. Nota: una variabile non inizializzata non contiene ancora un valore definito e quindi utilizzarla prima di un assegnazione può comportare errori nel programma. Se la variabile è stata dichiarata ma non ancora inizializzata, allora si può usare l assegnazione per farlo. Pagina 17
18 Mancata inizializzazione Esempio: Il seguente programma contiene un errore logico: x non è stata inizializzata prima dell espressione. Il risultato è non definito (dipende dallo stato della memoria al momento in cui viene eseguito il programma). int main() { int x, y, x2, y2, z; // le variabili x e y non sono definite x2 = x*x; y2 = y*y; z = (x2+y2)*(x2-y2); printf("%d\n", z); return 0; } Pagina 18
19 Mancata inizializzazione: esecuzione Esecuzione: >gcc o variabili variabili.c >variabili > Esercizio 2.1 Scrivere, compilare ed eseguire l esempio precedente e confrontarne il risultato con quello proposto Pagina 19
20 Inizializzazione della variabile <tipo> nomevariabile = <espressione>; Questa istruzione è equivalente a: <tipo> nomevariabile; nomevariabile = <espressione>; Esempio: int x = 5; è un modo alternativo di scrivere: int x; x = 5; Pagina 20
21 Notazione grafica per la rappresentazione di variabili Una variabile è un riferimento ad una locazione di memoria in cui è memorizzato un valore. Per rappresentare le variabili e i loro valori useremo la seguente notazione grafica int var2 tipo nome indirizzo valore var2 25 Notazione semplificata Il diagramma rappresenta il nome, il tipo, l indirizzo e il valore di una variabile. Spesso ometteremo il tipo della variabile e l indirizzo di memoria (notazione semplificata). Pagina 21
22 Problema: Quadrato di un intero Si scriva una funzione in linguaggio C che sia in grado di calcolare il quadrato di un intero. Scrivere inoltre una funzione main in grado di utilizzare la funzione realizzata. Pagina 22
23 Funzione quadrato di un intero int square ( int num ) { int prodotto; prodotto = num * num; return prodotto; } definizione funzionalità Pagina 23
24 Struttura di funzione int square ( int num ) Tipo di funzione Nome funzione ( Argomenti ) { } dichiarazioni Altre istruzioni int prodotto; prodotto = num*num; return prodotto; Pagina 24
25 Funzione main #include <stdio.h> int square(int); Dichiarazione di funzione int main() { int x = 7; int quadrato; } Dichiarazione di variabile printf("esempio funzione square.\n\n"); printf("quadrato di %d: ", x); quadrato = square(x); printf("%d\n", quadrato); return 0; Pagina 25
26 Putting it all together #include <stdio.h> int square(int); int main() { int x = 7; int quadrato; printf("esempio funzione square.\n\n"); printf("quadrato di %d: ", x); quadrato = square(x); printf("%d\n", quadrato); return 0; } int square ( int num ) { int prodotto; prodotto = num * num; return prodotto; } Pagina 26
27 Direttive per il pre-processore Pagina 27
28 Come è fatto un programma C? Pagina 28
29 Come è fatta una funzione C? Pagina 29
30 Analisi della funzione square tipo funzione nome funzione tipo argomento int square ( int num ) { int prodotto; prodotto = num*num; return prodotto; } corpo funzione nome argomento prodotto = num*num; istruzione di assegnazione espressione nella parte destra variabile nella parte sinistra return prodotto; restituisce il valore assegnato a prodotto ritorna il controllo alla funzione che ha effettuato la chiamata Pagina 30
31 Esercizi Esercizio 2.2 Si scriva una funzione in linguaggio C che sia in grado di calcolare il cubo di un intero. Scrivere inoltre una funzione main in grado di utilizzare la funzione realizzata. Esercizio 2.3 Si scriva una funzione in linguaggio C che sia in grado di calcolare il numero dei giorni corrispondenti all età di una persona (espressa in anni) Pagina 31
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