Iscritto al Registro Nazionale. delle Associazioni di. Promozione Sociale al nr. 190 CODICE ETICO FISC
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- Annibale Marchi
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1 CODICE ETICO FISC 1. PREMESSA La Federazione Italiana Sport Cinofili - F.I.S.C. al fine di consolidare, con chiarezza e trasparenza, l'insieme dei valori ai quali intende ispirarsi per raggiungere i propri obiettivi, ha predisposto il presente Codice Etico, la cui osservanza è ritenuta essenziale per il corretto funzionamento, serietà, reputazione ed immagine del settore Cinofilia, elementi che costituiscono fondamenti imprescindibili per un suo successo e per lo sviluppo attuale e futuro della cultura cinofila in Italia. Le attività del Settore Cinofilia dovranno, quindi, essere dirette e condotte dai responsabili in modo conforme ai principi espressi nel Codice Etico e nel rispetto degli interessi della collettività in cui opera. Il codice etico di condotta è l'insieme dei principi e delle regole etiche e comportamentali che tutti i soci, tesserati, dirigenti e professionisti iscritti e riconosciuti, sono tenuti a rispettare. Considerando che l'attività del Tecnico cinofilo riveste un ruolo di estremo spessore nel rapporto uomo-cane, lo scopo della presente normativa è quello di regolare l'operato degli educatori - istruttori - tecnici e conduttori cinofili (d'ora in poi denominati con il termine "Tecnico riconosciuto FISC") che ogni professionista deve rispettare ed osservare in quanto riconosciuto dalla FISC. I principi e le disposizioni del Codice Etico si applicano e sono quindi, vincolanti per gli Organi Direttivi del Settore Cinofilia, per i Componenti degli Organi Centrali, degli Organi Periferici, per i Revisori dei Conti, per i Coordinatori degli Organi di Disciplina, per i Componenti delle Commissioni e dei Dipartimenti, per i dirigenti delle associazioni affiliate ed aggregate, per i tecnici, i giudici e i valutatori ufficiali di gara, per i veterinari, nonché per i tecnici ed istruttori nominati e riconosciuti tali dal Settore Cinofilia ed ancora per chiunque svolga attività agonistica o sportiva in ambito cinofilo o, comunque, presti attività presso il settore Cinofilia, ivi compresi i dirigenti, i dipendenti, tesserati e soci che operano nella F.I.S.C. Si applicano, inoltre, a tutti i soggetti che hanno ricevuto incarichi di qualsiasi natura da parte della F.I.S.C., anche se solo in via temporanea ed a tutti coloro che, pur non essendo tenuti all'osservanza del Codice Etico, lo sottoscrivano volontariamente. Tutti i predetti soggetti, nel seguito, saranno collettivamente definiti "destinatari". La F.I.S.C. riconosce come principio imprescindibile il rispetto da parte dei destinatari delle leggi, dello statuto, dei regolamenti e delle delibere assunte dal CIO. I destinatari sono tenuti, inoltre, ad un comportamento di particolare collaborazione, rispetto e lealtà nei confronti di detti enti. 2. Il benessere del cane deve predominare sulle esigenze degli allevatori, degli addestratori, degli educatori, degli istruttori, dei conduttori, dei tecnici, degli sponsor, dei proprietari, degli organizzatori di ogni attività. Il benessere del cane è prioritario e in alcun modo subordinato a fini speculativi e/o personali.
2 3. Il Tecnico sentite le esigenze e i desideri del proprietario/conduttore nei riguardi del proprio cane, si impegna a delineare con obiettività, chiarezza e professionalità, il percorso di lavoro da svolgere, le strategie attuabili e i rischi che potrebbe comportare una determinata attività. Il Tecnico è responsabile delle proprie azioni nei confronti del binomio cane-uomo e verso la società. 4. Nell'esercizio della propria professionalità, il Tecnico persegue la promozione, la divulgazione e la diffusione della cultura cinofila secondo il fine ultimo di promuovere l'inserimento, a pieno titolo, della referenza animale nella società attuale, considerando l'alterità animale quale valore aggiunto della società e della natura umana. Il rapporto tra uomo e cane non è caratterizzato dall'affermazione della superiorità del primo sul secondo, ma solo dalla presa d'atto di una diversa modalità di essere. 5. Il Tecnico è tenuto, ad un atteggiamento di riservatezza in merito ai fatti e notizie inerenti le attività a lui affidate, e a vigilare affinché i propri collaboratori e dipendenti osservino anch'essi tale atteggiamento in relazione alle notizie apprese nell'espletamento dei compiti e delle funzioni tecniche. 6. Nella pratica della propria attività, il Tecnico deve essere onesto nel valutare le richieste e l'effettivo bisogno del socio e del cane, evitando di fare partecipare inutilmente questi ultimi a corsi o a lezioni superflue, dichiarando in anticipo un'effettiva stima dei costi che dovrà sostenere. 7. Nella pratica delle attività di educazione, addestramento e rieducazione devono essere utilizzate metodiche di apprendimento che rifiutino ogni forma di coercizione. I tecnici rifiutano in modo categorico e inequivocabile l'utilizzo di metodologie, tecniche e dispositivi coercitivi, così come l'uso della forza e della violenza, o di imposizioni fisiche e psicologiche sul cane, a favore di tecniche di training cognitivo, orientato a rispettare il benessere dell'animale e valorizzare le sue caratteristiche individuali e sociali. 8. Tutte le procedure che causano al cane dolore, afflizione e potenziali danni fisici sono incompatibili con i "metodi gentili" accettati dalla F.I.S.C. Queste procedure rappresentano una seria violazione di comportamento etico e professionale. Nel caso di accertato coinvolgimento di Tecnici con episodi di crudeltà o negligenza nei confronti degli animali, sarà considerato violato questo codice e verrà convocato il CTN per applicare le sanzioni disciplinari previste. 9. E' fatto divieto ai Tecnici di abusare della propria attività. I Tecnici riconosciuti dal devono mantenere relazioni professionali con i propri iscritti/soci/tesserati o eventualmente clienti, non devono in alcun modo sfruttare tali relazioni per scopi, di qualsiasi natura, scorretti e che possano ledere la professionalità. 10. Ciascun Tecnico, qualora non fosse in grado di condurre e portare a termine il caso a lui affidato, dovrà indirizzare il proprio socio verso un collega con competenze o attitudini personali
3 diverse o maggiormente affini al caso in questione. 11. I tecnici devono crescere professionalmente provvedendo al proprio aggiornamento e alla propria continua formazione, impegnandosi ad aggiornare costantemente la propria preparazione e le proprie competenze in ambito cinologico, etologico, zooantropologico e psico-educativo attraverso programmi di formazione continua. 12. I tecnici riconosciuti dal sono tenuti a stabilire e mantenere corretti rapporti professionali con i colleghi nonché con le altre figure professionali legate alla cinofilia, impegnandosi a rispettare i reciproci ambiti d'intervento e di competenza professionale. 13. I Tecnici riconosciuti dal che lavorano e/o collaborano con assistenti che non sono membri di questo Ente, i quali non hanno pertanto seguito l'iter formativo previsto, dovranno fare in modo e assicurarsi che gli stessi loro collaboratori agiscano in modo responsabile verso i clienti e in conformità allo spirito di questo regolamento. 14. Le competenze del Tecnico sono definite nel regolamento ufficiale depositato presso la segreteria A titolo esemplificativo: - Educatore Cinofilo III Livello: Può operare nell'educazione del cane senza limiti di età, escluso le attività sportive e la rieducazione del - Istruttore Cinofilo I Livello - specialità: Può operare nell'ambito dell'educazione del cane senza limiti di età e nella pratica di specialità (Agility, Obedience, Rally-O, ecc) a lui assegnata, fino al I - Istruttore Cinofilo II Livello - specialità: Può operare nell'ambito dell'educazione del cane senza limiti di età e nella pratica di specialità (Agility, Obedience, Rally-O, ecc) a lui assegnata, fino al II - Istruttore Cinofilo III Livello - specialità: Può operare nell'ambito dell'educazione del cane senza limiti di età e nella pratica di specialità (Agility, Obedience, Rally-O, ecc) a luiassegnata, fino al III - Conduttore Pet Therapy: assiste e supporta il tecnico di pet therapy, collabora con quest'ultimo e con l'équipe multidisciplinare. Può condurre il proprio cane in programmi di pet therapy, ma solo sotto la guida di un tecnico di pet therapy. - Tecnico di Pet Therapy: possiede gli strumenti necessari per educare, preparare e valutare se, come e in quale ambito impiegare il proprio cane e nonché tutte le nozioni necessarie per poter programmare e realizzare un progetto di pet therapy collaborando con l'équipe multidisciplinare. Coloro che operano nel settore sociale sono tenuti, oltre a considerare e tutelare il benessere
4 psico-fisico del cane, a rispettare la legislazione vigente e i regolamenti delle strutture in cui operano. Devono saper gestire in rischi in modo adeguato, prevenire l'insorgere di incidenti e valutare con attenzione l'ambiente in cui operano. E' fatto divieto l'abuso di competenze non certificate. 15. Coloro che operano nell'ambito dell'educazione, istruzione, addestramento o rieducazione comportamentale, sono tenuti, oltre a considerare e rispettare il benessere psico-fisico del cane, a rispettare le proprie competenze. E' fatto divieto l'abuso di competenze non certificate Tutti i soci/tesserati partecipanti a manifestazioni sportive accettano le norme sportive del C.O.N.I. e dell Ordinamento Giuridico inerenti l anti-doping. Pertanto in occasione di manifestazioni sportive potranno essere sottoposti a prelievi antidoping, a campione, sul conduttore e/o sul cane.
5 DICHIARAZIONE DI ACCETTAZIONE DEL CODICE ETICO Il Sottoscritto in qualità di Presidente/Responsabile tecnico dell'ass./tecnico Via NR CAP CITTA Prov.. Dichiara Di accettare e far rispettare all interno della struttura in cui opera il Codice Etico della FISC (consultabile sul sito ) ed in particolare: 1. Il benessere del cane deve predominare sulle esigenze degli allevatori, degli addestratori, degli educatori, degli istruttori, dei conduttori, dei tecnici, degli sponsor, dei proprietari, degli organizzatori di ogni attività. Il benessere del cane è prioritario e in alcun modo subordinato a fini speculativi e/o personali. 2. Il Tecnico sentite le esigenze e i desideri del proprietario/conduttore nei riguardi del proprio cane, si impegna a delineare con obiettività, chiarezza e professionalità, il percorso di lavoro da svolgere, le strategie attuabili e i rischi che potrebbe comportare una determinata attività. Il Tecnico è responsabile delle proprie azioni nei confronti del binomio cane-uomo e verso la società. 3. Nell'esercizio della propria professionalità, il Tecnico persegue la promozione, la divulgazione e la diffusione della cultura cinofila secondo il fine ultimo di promuovere l'inserimento, a pieno titolo, della referenza animale nella società attuale, considerando l'alterità animale quale valore aggiunto della società e della natura umana. Il rapporto tra uomo e cane non è caratterizzato dall'affermazione della superiorità del primo sul secondo, ma solo dalla presa d'atto di una diversa modalità di essere. 4. Il Tecnico è tenuto, ad un atteggiamento di riservatezza in merito ai fatti e notizie inerenti le attività a lui affidate, e a vigilare affinché i propri collaboratori e dipendenti osservino anch'essi tale atteggiamento in relazione alle notizie apprese nell'espletamento dei compiti e delle funzioni tecniche. 5. Nella pratica della propria attività, il Tecnico deve essere onesto nel valutare le richieste e l'effettivo bisogno del socio e del cane, evitando di fare partecipare inutilmente questi ultimi a corsi o a lezioni superflue, dichiarando in anticipo un'effettiva stima dei costi che dovrà sostenere. 6. Nella pratica delle attività di educazione, addestramento e rieducazione devono essere utilizzate metodiche di apprendimento che rifiutino ogni forma di coercizione. I tecnici rifiutano in modo categorico e inequivocabile l'utilizzo di metodologie, tecniche e dispositivi coercitivi, così come l'uso della forza e della violenza, o di imposizioni fisiche e psicologiche sul cane, a favore di tecniche di training cognitivo, orientato a rispettare il benessere dell'animale e valorizzare le sue caratteristiche individuali e sociali. 7. Tutte le procedure che causano al cane dolore, afflizione e potenziali danni fisici sono incompatibili con i "metodi gentili" accettati dalla F.I.S.C. Queste procedure rappresentano una seria violazione di comportamento etico e professionale. Nel caso di accertato coinvolgimento di Tecnici con episodi di crudeltà o negligenza nei confronti degli animali, sarà considerato violato questo codice e verrà convocato il CTN per applicare le sanzioni disciplinari previste. 8. E' fatto divieto ai Tecnici di abusare della propria attività. I Tecnici riconosciuti dal devono mantenere relazioni professionali con i propri iscritti/soci/tesserati o eventualmente clienti, non devono in alcun modo sfruttare tali relazioni per scopi, di qualsiasi natura, scorretti e che possano ledere la professionalità. 9. Ciascun Tecnico, qualora non fosse in grado di condurre e portare a termine il caso a lui affidato, dovrà indirizzare il proprio socio verso un collega con competenze o attitudini personali diverse o maggiormente affini al caso in questione. 10. I tecnici devono crescere professionalmente provvedendo al proprio aggiornamento e alla propria continua formazione, impegnandosi ad aggiornare costantemente la propria preparazione e le proprie competenze in ambito cinologico, etologico, zooantropologico e psico-educativo attraverso programmi di formazione continua. 11. I tecnici riconosciuti dal sono tenuti a stabilire e mantenere corretti rapporti professionali con i colleghi nonché con le altre figure professionali legate alla cinofilia, impegnandosi a rispettare i reciproci ambiti d'intervento e di competenza professionale. 12. I Tecnici riconosciuti dal che lavorano e/o collaborano con assistenti che non sono membri di questo Ente, i quali non hanno pertanto seguito l'iter formativo previsto, dovranno fare in modo e assicurarsi che gli stessi loro collaboratori agiscano in modo responsabile verso i clienti e in conformità allo spirito di questo regolamento. 13. Le competenze del Tecnico del sono definite nel regolamento ufficiale depositato presso la segreteria A titolo esemplificativo: - Educatore Cinofilo III Livello: Può operare nell'educazione del cane senza limiti di età, escluso le attività sportive e la rieducazione del - Istruttore Cinofilo I Livello - specialità: Può operare nell'ambito dell'educazione del cane senza limiti di età e nella pratica di specialità (Agility, Obedience, Rally-O, ecc) a lui assegnata, fino al I - Istruttore Cinofilo II Livello - specialità: Può operare nell'ambito dell'educazione del cane senza limiti di età e nella pratica di specialità (Agility, Obedience, Rally-O, ecc) a lui assegnata, fino al II - Istruttore Cinofilo III Livello - specialità: Può operare nell'ambito dell'educazione del cane senza limiti di età e nella pratica di specialità (Agility, Obedience, Rally-O, ecc) a lui assegnata, fino al III -Conduttore Pet Therapy: assiste e supporta il tecnico di pet therapy, collabora con quest'ultimo e con l'équipe multidisciplinare. Può condurre il proprio cane in programmi di pet therapy, ma solo sotto la guida di un tecnico di pet therapy. -Tecnico di Pet Therapy: possiede gli strumenti necessari per educare, preparare e valutare se, come e in quale ambito impiegare il proprio cane e nonché tutte le nozioni necessarie per poter programmare e realizzare un progetto di pet therapy collaborando con l'équipe multidisciplinare. Coloro che operano nel settore sociale sono tenuti, oltre a considerare e tutelare il benessere psico-fisico del cane, a rispettare la legislazione vigente e i regolamenti delle strutture in cui operano. Devono saper gestire in rischi in modo adeguato, prevenire l'insorgere di incidenti e valutare con attenzione l'ambiente in cui operano. E' fatto divieto l'abuso di competenze non certificate. 14. Coloro che operano nell'ambito dell'educazione, istruzione, addestramento o rieducazione comportamentale, sono tenuti, oltre a considerare e rispettare il benessere psico-fisico del cane, a rispettare le proprie competenze. E' fatto divieto l'abuso di competenze non certificate Tutti i soci/tesserati partecipanti a manifestazioni sportive accettano le norme sportive del C.O.N.I. e dell Ordinamento Giuridico inerenti l anti-doping. Pertanto in occasione di manifestazioni sportive potranno essere sottoposti a prelievi antidoping, a campione, sul conduttore e/o sul cane. FIRMA (per accettazione)
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