L esperienza della Regione Veneto sulla tematica delle sottocategorie
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- Giordano Palmisano
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1 L esperienza della Regione Veneto sulla tematica delle sottocategorie Lo smaltimento in discarica dei rifiuti, le novità intervenute a livello europeo e l applicazione dei nuovi criteri di ammissibilità ECOMONDO - Rimini, 10 novembre 2011 A cura di: ing. Diego De Caprio, dott. Giuliano Vendrame Segreteria regionale per l ambiente Direzione regionale tutela ambiente - Servizio Rifiuti
2 Quadro di riferimento tecnico - normativo Ambito nazionale D. Lgs. 21 gennaio 2003, n. 36 DM 27 settembre 2010 (in sostituzione del precedente DM ) Circolare MATTM del 30 giugno 2009 Ambito regionale DGRV n. 850 del 3 aprile 2007 DGRV n del 19 giugno 2007 DGRV n del 9 dicembre 2009 DGRV n del 6 luglio 2010 reperibili sul sito internet della Regione del Veneto alla pagina: +inquinati/rifiuti/normativa/normativaregionale.htm 2 ECOMONDO - Rimini, 10 novembre
3 Sottocategorie di discariche: quali sono? Art. 7 co. 1 del DM 27 settembre 2010 Nel rispetto dei principi stabiliti dal decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36 le autorità territorialmente competenti possono autorizzare, anche per settori confinati, le seguenti sottocategorie di discariche per rifiuti non pericolosi: a) discariche per rifiuti inorganici a basso contenuto organico o biodegradabile b) discariche per rifiuti in gran parte organici da suddividersi in discariche considerate bioreattori con recupero di biogas e discariche per rifiuti organici pretrattati c) discariche per rifiuti misti non pericolosi con elevato contenuto sia di rifiuti organici o biodegradabili che di rifiuti inorganici, con recupero di biogas 3 ECOMONDO - Rimini, 10 novembre
4 Sottocategorie di discariche: quali sono? Art. 7 co. 3 del DM 27 settembre 2010 Le autorità territorialmente competenti possono, altresì, autorizzare monodiscariche per rifiuti non pericolosi derivanti da operazioni di messa in sicurezza d emergenza e da operazioni di bonifica dei siti inquinati ai sensi del Titolo V della Parte IV del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, prendendo in considerazione i parametri previsti dalla tabella 1, colonna B, dell allegato 5 al titolo V della Parte IV del D. Lgs. 3 aprile 2006, n ECOMONDO - Rimini, 10 novembre
5 Sottocategorie di discariche: criteri di ammissibilità Art. 7 co. 2 del DM 27 settembre 2010 I criteri di ammissibilità per le sottocategorie di discariche di cui al comma 1, vengono individuati dalle autorità territorialmente competenti in sede di rilascio dell'autorizzazione. I criteri sono stabiliti, caso per caso, tenendo conto: delle caratteristiche dei rifiuti della valutazione di rischio con riguardo alle emissioni della discarica dell'idoneità del sito e prevedendo deroghe per specifici parametri. A titolo esemplificativo e non esaustivo i parametri derogabili sono DOC, TOC e TDS 5 ECOMONDO - Rimini, 10 novembre
6 Discariche per rifiuti non pericolosi: deroghe ai criteri di ammissibilità (art. 10 co. 1 del DM 27 settembre 2010) Sono ammessi valori limite più elevati per i parametri specifici fissati all art. 6 qualora: sia effettuata una valutazione di rischio, con particolare riguardo alle emissioni della discarica, che dimostri l assenza di pericoli per l ambiente l autorità territorialmente competente conceda un autorizzazione presa, caso per caso, per rifiuti specifici per la singola discarica, tenendo conto delle caratteristiche della stessa discarica e delle zone limitrofe i valori limite autorizzati non superino, per più del triplo, quelli specificati per la corrispondente categoria di discarica 6 ECOMONDO - Rimini, 10 novembre
7 Discariche per rifiuti non pericolosi: deroghe ai criteri di ammissibilità (art. 10 co. 2 e 3 del DM 27 settembre 2010) in presenza di concentrazioni elevate di metalli nel fondo naturale dei terreni circostanti la discarica, l autorità competente può stabilire limiti più elevati coerenti con tali concentrazioni non sono comunque derogabili nelle discariche per rifiuti non pericolosi i seguenti parametri: DOC di cui alla tabella 5a + TOC e ph (nelle discariche che accettano anche rifiuti pericolosi stabili e non reattivi) 7 ECOMONDO - Rimini, 10 novembre
8 Discariche per rifiuti non pericolosi: criteri di ammissibilità I criteri di ammissibilità previsti dal D.M. 3 agosto 2005, poi sostituito dal DM 27 settembre 2010, sono entrati in vigore il 1 luglio 2009 per effetto della proroga del termine originariamente fissato al 31 dicembre 2005 dall art. 17 del D. Lgs. n. 36/2003 Fino a tale data le discariche già autorizzate e le nuove discariche potevano ricevere rifiuti conformi alle condizioni ed ai limiti di accettabilità previsti dalla deliberazione del Comitato Interministeriale del 27 luglio ECOMONDO - Rimini, 10 novembre
9 Sottocategorie di discariche: prime istanze presentate Le prime istanze di autorizzazione alle sottocategorie riguardavano discariche esistenti per le quali i gestori chiedevano, in vista dell entrata in vigore dei nuovi criteri di ammissibilità del DM 3 agosto 2005, di continuare a conferire in discarica i rifiuti già autorizzati ed accettati perché conformi ai criteri della vigente DCI 27 luglio 1984 I parametri chiesti in deroga erano nella quasi totalità dei casi DOC e TDS; caso per caso era stata altresì richiesta la deroga per alcuni metalli Tutte le richieste di deroga riguardavano comunque i parametri della Tabella 5 e, pertanto, le concentrazioni limite sull eluato dei rifiuti a seguito di test di cessione 9 ECOMONDO - Rimini, 10 novembre
10 Sottocategorie di discariche: tavolo tecnico regionale del 2007 Con DGRV n. 850/2007 è stato istituito il primo tavolo tecnico sull argomento tra Regione del Veneto, Province del Veneto ed ARPAV, al quale sono stati invitati anche i soggetti responsabili dell attuazione dei Piani di Sorveglianza e Controllo. Gli esiti dei lavori di questo tavolo sono stati approvati con la successiva DGRV n. 1838/2007: individuazione della metodica di cui alla norma UNI EN 1484 (1999) quale metodica standard di riferimento per tutti i gestori delle discariche del Veneto per la determinazione del parametro DOC (Carbonio Organico Disciolto) [oggi riconosciuta esplicitamente anche dal DM ] definizione delle modalità operative di effettuazione di una specifica sperimentazione nelle discariche per le quali era stata presentata istanza di riclassificazione in sottocategoria anche al fine di validare la metodica individuata per la determinazione del DOC individuazione delle modalità di effettuazione e predisposizione della valutazione di rischio 10 ECOMONDO - Rimini, 10 novembre
11 Sottocategorie di discariche: tavolo tecnico regionale del 2007 Esiti sperimentazione La variabilità dei valori misurati dei parametri DOC e COD è risultata molto ampia sia con riferimento all insieme di tipologie di rifiuti investigate e sia con riferimento al singolo codice CER E stata riscontrata una buona correlazione tra i parametri DOC e COD: sulla base dei dati ottenuti il valore di COD è risultato in media circa tre volte il valore di DOC Anche per quanto riguarda i metalli è stata registrata un ampia variabilità dei valori misurati; nel complesso però detti valori rientravano nei limiti previsti dalla norma. Sono stati registrati infatti pochi superamenti e per la maggior parte relativi a cromo e molibdeno 11 ECOMONDO - Rimini, 10 novembre
12 Sottocategorie di discariche: tavolo tecnico regionale del 2007 Principali criteri per la predisposizione della valutazione di rischio: La valutazione di rischio deve essere predisposta, per quanto possibile, in conformità ai Criteri metodologici per l analisi assoluta di rischio applicata alle discariche pubblicati da APAT (oggi ISPRA) nel giugno del In particolare va definito un Modello Concettuale del Sito (MCS) attraverso l identificazione e la caratterizzazione dei seguenti elementi: sorgente di contaminazione discarica con riferimento alle emissioni della stessa nell ambiente, ossia percolato e biogas percorsi e vie di propagazione degli inquinanti bersagli/recettori La caratterizzazione delle principali emissioni della discarica (percolato e biogas) deve essere effettuata sulla base dei dati storici ricavati dalle misure eseguite nell ambito dell esecuzione del Piano di monitoraggio e controllo e sulla base dei dati ricavati nell ambito del periodo di sperimentazione; i parametri da prendere in considerazione per la valutazione di rischio devono essere quelli oggetto delle deroghe richieste ai limiti di accettabilità e quelli ad essi correlati (per es. cloruri, solfati, COD, metano, anidride carbonica) 12 ECOMONDO - Rimini, 10 novembre
13 Sottocategorie di discariche: tavolo tecnico regionale del 2007 Principali criteri per la predisposizione della valutazione di rischio: Il calcolo del rischio potrà essere ristretto alla valutazione dei possibili impatti sulle matrici ambientali (acque superficiali e sotterranee, qualità dell aria) in termini di contaminazione delle stesse, ossia, alla stima indiretta dell esposizione dell uomo alla contaminazione proveniente da percolato e biogas mediante la valutazione della vulnerabilità dei recettori ambientali direttamente interessati dalle emissioni della discarica I valori limite di concentrazione da prendere in esame per il calcolo del rischio sulle componenti ambientali sono quelli più restrittivi riportati nella normativa vigente in materia di bonifiche di siti inquinati, di qualità delle acque destinate al consumo umano e di qualità dell aria. 13 ECOMONDO - Rimini, 10 novembre
14 Sottocategorie di discariche: circolare MATTM 2009 Le modalità di predisposizione della valutazione di rischio individuate dal tavolo tecnico regionale del 2007 sono state sostanzialmente confermate, anche per le discariche di nuova realizzazione, dai criteri previsti sul medesimo aspetto dalla Circolare del MATTM del 30 giugno 2009 E pubblicata sul sito internet di ISPRA un apposita nota di chiarimenti con la quale: si evidenzia che il manuale di ISPRA va applicato quale strumento ausiliario di valutazione, ferma restando la necessità di effettuare in via preliminare le verifiche previste dalla succitata Circolare del MATTM in merito a: idoneità del sito, caratteristiche dei rifiuti, possibili effetti sulle emissioni della discarica, idoneità dei presidi ambientali e delle modalità gestionali viene chiarito che, per le sostanze soggette a deroga per le quali non sono riportate all interno della banca dati ISS ISPESL caratteristiche chimico fisiche e tossicologiche, dovranno essere altresì verificati gli effetti sullo stato di qualità delle matrici ambientali attraverso una idonea rete di monitoraggio a valle della discarica stessa 14 ECOMONDO - Rimini, 10 novembre
15 Sottocategorie di discariche: necessità della VIA? Con nota n del 6 giugno 2008 il MATTM Direzione per la qualità della vita ha rilasciato nel merito a seguito di specifica richiesta della Regione Veneto apposito parere, dal quale emerge che al fine di stabilire se l istanza di riclassificazione in sottocategoria di un impianto esistente sia da assoggettare o meno alle procedure di VIA occorre, con riferimento a ciascun caso concreto: acclarare l obiettiva immutatezza gestionale dell impianto (in senso quali quantitativo) e quindi l assenza di varianti (processisitiche, di opere etc..) considerate essenziali e sostanziali valutare se la sussumibilità delle discariche alle nuove categorie per effetto della tassonomia del DM 3 agosto 2005 comporti, o non comporti, l emersione di problematiche in precedenza non considerate, ovvero una obiettiva diversità gestionale o impiantistica tale da imporre una rinnovazione di quell unitario apprezzamento tecnico-discrezionale che connota la procedura VIA rispetto a quella autorizzativa 15 ECOMONDO - Rimini, 10 novembre
16 Sottocategorie di discariche: procedure amministrative Tenuto conto del parere del MATTM di cui alla nota n del 6 giugno 2008, con deliberazione n del 9 dicembre 2009 la Giunta regionale del Veneto ha stabilito che: Nel caso di discariche esistenti la riclassificazione in sottocategoria ed il contestuale rilascio di eventuali deroghe ai limiti di accettabilità, possono essere assentiti - qualora siano verificati i requisiti di seguito riportati - previo parere favorevole della Commissione Tecnica Regionale sezione Ambiente (C.T.R.A.): procedure per la valutazione di impatto ambientale già espletate e con esito positivo invarianza delle tipologie di rifiuti autorizzate assenza di varianti processistiche, realizzative e gestionali idoneità dei presidi ambientali della discarica e delle modalità gestionali in relazione ai parametri per i quali vengono richiesti valori superiori a quelli fissati dall articolo 10 del D.M. 3 agosto 2005 (oggi art. 10 del DM 27 settembre 2010) In tutti gli altri casi => assoggettamento alle procedure di VIA 16 ECOMONDO - Rimini, 10 novembre
17 Sottocategorie di discariche: nuove istanze Le ultime istanze di inquadramento in sottocategoria, presentate in Regione Veneto comunque prima dell entrata in vigore del DM 27 settembre 2010, riguardavano nuove discariche o ampliamenti di discariche esistenti I parametri chiesti in deroga erano quelli previsti dalla tabella 5 (fino a 3 volte) = > concentrazioni sull eluato ma anche TOC ed alcuni metalli cancerogeni i cui limiti erano fissati dall art. 6, co. 5, lett. c) [oggi sostituiti dai valori limite sugli inquinanti organici persistenti] = > concentrazioni sul tal quale Le istanze in sottocategoria sono state formulate in maniera previsionale con richieste di deroghe ai limiti di accettabilità per tutte le tipologie di rifiuto già autorizzate nell ambito delle preliminari procedure di VIA, ma di fatto non ancora conferite 17 ECOMONDO - Rimini, 10 novembre
18 Sottocategorie di discariche: nuove problematiche Applicazione di alcune formule contenute nei Criteri metodologici per l analisi assoluta di rischio applicata alle discariche di APAT (oggi ISPRA) Utilizzo di software disponibili in commercio che adottano modelli probabilistici per selezionare, all interno di un range di valori, quello da attribuire a ciascun parametro caratteristico della sorgente, dei percorsi e dei bersagli della contaminazione (i succitati Criteri Metodologici seguono invece un approccio sostanzialmente deterministico) Assenza di strumenti specifici per la corretta valutazione delle richieste di deroghe da applicare ai limiti di concentrazione sui rifiuti tal quale Attraversamento barriera di fondo: teli in HDPE, difetti ed eterogeneità dell argilla 18 ECOMONDO - Rimini, 10 novembre
19 Sottocategorie di discariche: DGRV n. 1766/2010 Al fine di approfondire le nuove problematiche la Giunta Regionale del Veneto ha istituito con deliberazione n in data 6 luglio 2010 un nuovo specifico tavolo tecnico tra Regione, Unione Regionale delle Province del Veneto (URPV) ed ARPAV al quale sono stati invitati anche i tecnici di ISPRA La succitata DGR fornisce altresì, nelle more della conclusione dei lavori del tavolo tecnico, alcuni chiarimenti e precisazioni al fine di disporre nel frattempo di criteri certi e condivisi per la valutazione tecnica degli elaborati presentati a supporto delle nuove istanze in sottocategoria 19 ECOMONDO - Rimini, 10 novembre
20 Sottocategorie di discariche: DGRV n. 1766/2010 Chiarimenti e precisazioni sulle modalità di predisposizione della valutazione dei rischi 1. Dati di input al modello utilizzato per la valutazione del rischio (con riferimento alle caratteristiche dell area ed alle caratteristiche realizzative della barriera di confinamento e degli altri presidi ambientali) = quelli individuati dal progetto approvato e sottoposto a valutazione di impatto ambientale, nonché - ove già rilasciata - dall eventuale autorizzazione all esercizio, ovvero quelli desunti da specifiche campagne di misura o dai dati bibliografici esistenti qualora si tratti di parametri non presenti nel progetto 2. Va trascurata la presenza dei teli in HDPE, in quanto l esperienza indica una limitata efficienza nel tempo di tali presidi 20 ECOMONDO - Rimini, 10 novembre
21 Sottocategorie di discariche: DGRV n. 1766/2010 Chiarimenti e precisazioni sulle modalità di predisposizione della valutazione dei rischi 3. Per tener conto dell eterogeneità e di altri eventuali difetti presenti nello strato di argilla, quali ad esempio fratture che costituiscono delle vie preferenziali di flusso viene prevista l adozione di: un idonea distribuzione di probabilità per la conducibilità idraulica del medesimo strato, qualora si usi il metodo Monte Carlo, come previsto dai Criteri metodologici, oppure: un coefficiente di permeabilità di un ordine più elevato rispetto a quello di progetto, ovvero a quello desunto dalle prove di collaudo delle opere di impermeabilizzazione della discarica 21 ECOMONDO - Rimini, 10 novembre
22 Sottocategorie di discariche: DGRV n. 1766/2010 Chiarimenti e precisazioni sulle modalità di predisposizione della valutazione dei rischi 4. Relativamente al punto di conformità per le acque sotterranee, si rinvia al principio definito nell Allegato 1 alla Parte IV- Titolo V del D.Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii dove il punto di conformità deve essere di norma fissato non oltre i confini del sito. 5. Conferma della possibilità di utilizzare - da parte dei proponenti - algoritmi e/o software di uso comune reperibili sul mercato, fermo restando che sia la definizione del modello concettuale del sito, sia l individuazione dei dati di input devono essere effettuati nel rispetto di quanto stabilito dai Criteri metodologici, pubblicati da APAT nel 2005, e degli aggiornamenti metodologici forniti da ISPRA 22 ECOMONDO - Rimini, 10 novembre
23 Sottocategorie di discariche: DGRV n. 1766/2010 Chiarimenti e precisazioni sulle modalità di predisposizione della valutazione dei rischi 6. Nei Piani di Monitoraggio e Controllo (PMC) di ogni singola discarica va inserita una specifica sezione volta a monitorare, con cadenza almeno trimestrale, la qualità delle matrici ambientali potenzialmente coinvolte dalle emissioni della stessa nonché il mantenimento delle condizioni ipotizzate per la modulazione della valutazione di rischio 23 ECOMONDO - Rimini, 10 novembre
24 Sottocategorie di discariche: tavolo tecnico regionale del 2010 Primi esiti.. la nota di ISPRA del 16 settembre 2010 Straordinarietà della procedura di autorizzazione in sottocategoria, da applicarsi in casi limitati e per particolari tipologie di rifiuti Indispensabilità della caratterizzazione dei rifiuti Atteggiamento critico nei confronti dei modelli probabilistici Utilizzo delle equazioni contenute nel manuale ISPRA (ex APAT) Criteri metodologici per l applicazione dell analisi assoluta di rischio ai siti contaminati e dei parametri contenuti nella banca-dati ISS-ISPESL per il calcolo del trasporto dei contaminanti nelle sorgenti secondarie di contaminazione (suolo superficiale, suolo profondo, falda) e per il calcolo del rischio 24 ECOMONDO - Rimini, 10 novembre
25 Sottocategorie di discariche: tavolo tecnico regionale del 2010 Ulteriori approfondimenti e chiarimenti a seguito di una specifica richiesta del tavolo tecnico regionale: la nota di ISPRA del 31 ottobre 2011 Non derogabilità del parametro TOC Semplificazione analisi di rischio per deroghe ex art. 10 Chiara individuazione delle equazioni da utilizzare per il calcolo della concentrazione accettabile in discarica Possibilità di utilizzo di modelli matematici e formule alternative per il solo calcolo del fattore di diluizione in falda (LDF) a condizione che risultino riconosciuti e validati a livello internazionale, previo assenso da parte degli Enti preposti Per l attraversamento della barriera di impermeabilizzazione si considerano anche geomembrane (con difetti presenti) e materassini bentonitici (grado di permeabilità equivalente) 25 ECOMONDO - Rimini, 10 novembre
26 Sottocategorie di discariche: tavolo tecnico regionale del 2010 Ulteriori approfondimenti e chiarimenti a seguito di una specifica richiesta del tavolo tecnico regionale: la nota di ISPRA del 31 ottobre 2011 Punto di conformità (POC) posto immediatamente sotto la sorgente discarica lungo la verticale, ovvero a distanza pari a 0 m dalla sorgente Adozione della correlazione COD/DOC (=3) confermata da sperimentazione ARPAV e proposta di utilizzare valore limite di riferimento del COD pari a 30 mg/l (previsto per le acque superficiali ad uso potabile) Proposta di utilizzare valore limite di riferimento del TDS pari a 500 mg/l come proposto da US EPA Caratterizzazione ex-post per verifica concentrazione nel percolato (in caso di sottocategorie) 26 ECOMONDO - Rimini, 10 novembre
27 Sottocategorie di discariche: tipologie autorizzate e deroghe concesse Tipologie sottocategorie: 3 a), 3 b) e 3 c) Parametro DOC derogato in tutti i casi esaminati: min 800 max mg/l Cromo totale derogato in 5 casi fino a max 3 volte il limite di legge TDS derogato in due casi valore derogato mg/l Altri parametri eluato (derogati in due casi): fino a max 3 volte il limite di legge 27 ECOMONDO - Rimini, 10 novembre
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