REGIONE DEL VENETO. COMMISSIONE REGIONALE V.I.A. (L.R. 26 marzo 1999 n 10) Parere n. 440 del 23/10/2013

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1 ALLEGATOA alla Dgr n del 30 dicembre 2013 pag. 1/10 REGIONE DEL VENETO COMMISSIONE REGIONALE V.I.A. (L.R. 26 marzo 1999 n 10) Parere n. 440 del 23/10/2013 Oggetto: GEO NOVA S.p.A. (Ex Alles) Discarica per rifiuti non pericolosi ex cava ai Ronchi - Comune di localizzazione: Loria (TV) Istanza del 22/07/2013 di conferimento di rifiuti classificati con n. 4 nuovi codici CER pericolosi stabili non reattivi e rilascio delle deroghe (D.M. 27/09/2010) relativamente a tutti i codici CER autorizzati (Procedura di V.I.A. ed autorizzazione ai sensi degli artt. 11 e 23 della L.R. n. 10/99, conclusa con DGRV n del istanza di conferimento di rifiuti classificati con nuovi codici CER conclusa con DGR 1362 del 30/07/2013) PREMESSA In data 25/10/2005 è stata presentata, per l intervento in oggetto, dalla Ditta Alles S.r.l. domanda di procedura di Valutazione d Impatto Ambientale e autorizzazione ai sensi degli artt. 11 e 23 della L.R. n. 10/99, acquisita con prot. n /46/01. Conclusa l'istruttoria tecnica, con parere n. 159 del 06/06/2007 la Commissione Regionale V.I.A., ha espresso parere favorevole di compatibilità ambientale, con contestuale approvazione e autorizzazione alla realizzazione dell intervento con prescrizioni e raccomandazioni. A seguito di richiesta della Ditta Alles S.p.A., pervenuta con nota del 04/09/2007, la Commissione Regionale V.I.A., nella seduta del 12/09/2007, ha espresso parere favorevole, n. 166 del 12/09/2007, alla cassazione della prescrizione n. 7 riportata nel parere n. 159 del 06/06/2007 e alla modifica della stessa con la presente raccomandazione, fatte salve tutte le restanti prescrizioni e raccomandazioni riportate in esso: - Sia concordata con il Comune interessato (Loria) una definitiva viabilità esterna che possa anche prevedere una circolazione separata degli automezzi per arrivare e partire dall impianto. L intervento è stato quindi autorizzato con D.G.R. n del 23/10/2007. La discarica risulta autorizzata altresì all esercizio delle operazioni di smaltimento, ai sensi dell art. 210 del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. con il decreto di A.I.A. n. 41 del 30/06/2009. Con nota del 12/01/2010, la Ditta Alles S.p.A. (prot. n ), titolare dell autorizzazione rilasciata dalla Regione Veneto con D.G.R del 23/10/2007 ha presentato una prima istanza (acquisita dagli Uffici dell Unità Complessa V.I.A. in data 13/01/2010 al prot. n ) di autorizzazione al conferimento di nuovi codici di rifiuti, nonché la possibilità di conferire rifiuti: - la cui concentrazione nell eluato potesse andare in deroga ai limiti di Tabella 5 del D.M. 03/08/2005 (attuale D.M. 27/09/2010); - la concentrazione dei metalli Cadmio, Nichel e Arsenico, sul tal quale, fosse superiore ad 1/10 della concentrazione limite prevista dall art. 6, comma 5, punto c), del D.M. 03/08/2005 (attuale D.M. 27/09/2010). A supporto della richiesta è stata allegata l analisi del rischio sito specifica. La Ditta Geo Nova S.p.A., con nota del 29/03/2012, ha presentato presso gli Uffici regionali domanda di voltura delle autorizzazioni in capo alla Ditta Alles S.p.A.., nello specifico il subentro nella titolarità del decreto di A.I.A. n. 41 del 30/06/2009. Con Decreto del Segretario regionale per l Ambiente, n. 68 del 11/09/2012, vengono sostituiti gli artt. 1 e 2 del precedente D.S.R. n. 41 del 30/06/2009, relativamente al subentro della Ditta Geo Nova S.p.A. alla Ditta Alles S.p.A. in qualità di titolare dell Autorizzazione Integrata Ambientale per la discarica in oggetto. In seguito, con nota acquisita al protocollo regionale n del 27/04/2012, le Ditte Geo Nova S.p.A. (in qualità di gestore della Discarica) ed Alles S.p.A. (in qualità di titolare dell Autorizzazione), hanno presentato nuova istanza di approvazione di nuovi Codici CER, nonché di riclassificazione in sottocategoria ai sensi dell art. 10 del D.M. 27/09/2010 e di rilascio di deroghe ai sensi dell art. 6 dello stesso D.M. 27/09/ /10

2 ALLEGATOA alla Dgr n del 30 dicembre 2013 pag. 2/10 Successivamente all esame del Gruppo istruttorio della Commissione Regionale V.I.A., la Ditta Geo Nova S.p.A, con nota acquisita dagli Uffici regionali il giorno 11/02/2013 (prot. n ) ha chiesto di procedere alla separazione delle due domande, stralciando e sospendendo la domanda di sottocategorie e deroghe, per procedere esclusivamente alla definizione del procedimento concernente il rilascio dei nuovi codici CER. Conclusa l'istruttoria tecnica, con parere n. 410 del 08/05/2013, la Commissione Regionale V.I.A. ha espresso parere favorevole alla richiesta di conferire presso la discarica per rifiuti non pericolosi non putrescibili denominata ex cava ai Ronchi in Comune di Loria (TV), ulteriori 82 tipologie di rifiuti identificati con i codici CER non pericolosi e non putrescibili del tutto assimilabili dal punto di vista delle caratteristiche fisico, chimiche e reologiche a quelli già autorizzati con D.G.R. n del 23/10/2007, mantenendo valide tutte le prescrizioni ed obblighi contenuti nel parere n. 166 del 12/09/2007, allegato alla D.G.R. n del 23/10/2007. A seguito di quanto esposto, la Giunta Regionale ha deliberato la presa d atto del parere citato con D.G.R. n del 30/07/2013. A seguito di questo, con nota acquisita al protocollo regionale n del 22/07/2013, la Ditta Geo Nova S.p.A., ha presentato nuova istanza con la richiesta di 4 nuovi Codici CER pericolosi stabili non reattivi ed il rilascio di deroghe relativamente a tutti i CER autorizzati ai sensi dell art. 10 del D.M. 27/09/2010. A supporto della richiesta, la Ditta ha contestualmente prodotto e depositato presso gli uffici di tutti gli Enti territorialmente competenti la seguente documentazione tecnica: - Analisi di rischio sito-specifica recettore acque sotterranee inerenti alla discarica GeoNova del Comune di Loria (TV) Aggiornamento ai sensi dell Allegato A alla DGRV 1360/2013 (emissione settembre 2013); - Elaborato A. Relazione di presentazione. Aggiornamento dello studio di impatto ambientale a seguito della richiesta di abbancamento di ulteriori CER (Rev. Luglio 2013); - Elaborato B. Quadro di Riferimento Programmatico. Aggiornamento dello studio di impatto ambientale a seguito della richiesta di abbancamento di ulteriori CER (Rev. Luglio 2013); - Elaborato C. Quadro di Riferimento Progettuale. Aggiornamento dello studio di impatto ambientale a seguito della richiesta di abbancamento di ulteriori CER (Rev. Luglio 2013); - Elaborato D. Quadro di Riferimento Ambientale. Aggiornamento dello studio di impatto ambientale a seguito della richiesta di abbancamento di ulteriori CER (Rev. Luglio 2013); - Elaborato E. Sintesi non tecnica. Aggiornamento dello studio di impatto ambientale a seguito della richiesta di abbancamento di ulteriori CER (Rev. Luglio 2013); Nella seduta della Commissione Regionale V.I.A. del 25/09/2013 è avvenuta la presentazione, da parte del proponente, del progetto in questione. Al fine dell espletamento della procedura valutativa, il gruppo istruttorio della Commissione regionale V.I.A., ha svolte due riunioni tecniche, alle quali sono state invitate le Amministrazioni e gli Enti interessati, a vario titolo, sull argomento, nelle seguenti date: - 03/10/2013, presso la sede della Segreteria Regionale Infrastrutture e Mobilità; - 10/10/2013, presso la sede della Segreteria Regionale Infrastrutture e Mobilità. A seguito degli incontri tecnici, la Ditta ha provveduto all aggiornamento dell Analisi di Rischio redatta ai sensi della DGR 1360/2013 ed al suo deposito presso gli uffici di tutti gli Enti territorialmente competenti con nota prot. n del 01/10/2013 e ad una sua successiva revisione con nota prot. n del 15/10/2013. Durante l iter istruttorio sono pervenute alcune osservazioni, tese a fornire elementi conoscitivi e valutativi concernenti l intervento, formulati dai seguenti soggetti: - Comune di Loria, prot. n del 16/09/2013; - ARPAV Direzione tecnica Servizio Osservatorio Rifiuti, prot. n del 03/10/2013 (ns.prot. n del 11/10/2013). Ai fini dell autorizzazione alla realizzazione dell intervento, la Commissione Regionale VIA, è stata appositamente integrata ai sensi e per gli effetti dell art.23 della L.R. 10/99 e ss.mm.ii.. CONTENUTI E MOTIVAZIONI DELL ISTANZA IN ESAME La discarica in oggetto era stata autorizzata nel 2007 come discarica in conto proprio, destinata ad accogliere i rifiuti non pericolosi, preventivamente ed opportunamente stabilizzati ed addensati, 2/10

3 ALLEGATOA alla Dgr n del 30 dicembre 2013 pag. 3/10 provenienti dall impianto di trattamento fanghi di escavo dei canali lagunari della Ditta Alles S.r.l. di Marghera (VE). Per questo motivo la discarica è autorizzata a ricevere esclusivamente i codici CER , , e Secondo tale autorizzazione ed il relativo piano economico finanziario di progetto, la discarica può ricevere m 3 di rifiuti in un arco di tempo di 6 anni. Alles S.p.A. in questi anni non è stata in grado di garantire i quantitativi previsti e la discarica, dal febbraio 2013 è gestita esclusivamente dalla Società GeoNova S.p.A. che è subentrata ad Alles S.r.l. anche nella titolarità della stessa. Successivamente all emanazione della Legge n. 214 del 22/12/2011 contenente norme adottate ai sensi dell articolo 117, comma 2, lettere e) ed m) della Costituzione, al fine di garantire la libertà di concorrenza secondo condizioni di pari opportunità ed il corretto ed uniforme funzionamento del mercato, che, al primo comma, stabilisce che sono abrogate le restrizioni disposte dalle norme vigenti che comportano, fra l altro, la limitazione all esercizio di una attività economica ad alcune categorie o divieto, nei confronti di alcune categorie, di commercializzare taluni prodotti. In seguito a ciò Geo Nova, con l obiettivo di ampliare il bacino di raccolta dei rifiuti da conferire al proprio impianto di Loria, ha fatto richiesta ed ha ottenuto di essere autorizzata (con DGRV 1362 del 30/07/2013) ad accettare un numero più vasto di codici CER, esclusivamente non pericolosi e non putrescibili, con caratteristiche fisiche, chimiche e reologiche affini a quelli originariamente autorizzati. Con l istanza in esame il proponente non chiede alcuna modifica progettuale / impiantistica della discarica attualmente in esercizio, né tantomeno un aumento delle volumetrie di progetto, ma esclusivamente la possibilità di: a) poter smaltire ulteriori 4 tipi di rifiuti pericolosi stabili e non reattivi caratterizzati dai seguenti codici CER: * Terra e rocce, contenenti sostanze pericolose * Rifiuti contrassegnati come pericolosi, parzialmente stabilizzati * Rifiuti contrassegnati come pericolosi, solidificati * Rifiuti solidi prodotti dalle operazioni di bonifica dei terreni, contenenti sostanze pericolose (limitatamente alla frazione terreno). b) il rilascio di deroga ai sensi dell art. 10 del D.M. 27/09/2010 (massimo 3 volte la tabella 5a) esclusivamente per: metalli (As, Ba, Cd, Cr tot, Cu, Hg, Mo, Ni, Pb, Sb, Se, Zn), fluoruri e TDS per tutti i rifiuti ammissibili in discarica. La Ditta non chiede alcuna deroga per il parametro DOC. In questa maniera Geonova S.p.A. ritiene di essere in grado di poter soddisfare in maniera il più completa possibile le piccole realtà produttive locali e, contemporaneamente, riuscire a conseguire i volumi di smaltimento di progetto senza necessità di conferimenti a medio-lungo raggio. CARATTERISTICHE DELL IMPIANTO La discarica in oggetto, avente una superficie di circa m 2 sorge sul sedime di una ex cava di ghiaia nelle campagne fra gli abitati di Loria e di Ramon nella parte più nord-occidentale della provincia di Treviso, in un territorio in cui la quota media del piano campagna è di circa 68 m s.l.m.m.. L area è catastalmente censita ai mappali 106, 108, 109, 110, 111, 117, 118, 119, 153, 154, 155, 156, 162, 163 e 191 del foglio 16 del censuario del Comune di Loria (TV) e, secondo il vigente PRG è classificata come Zona tipo E2s: area agricola di tutela ambientale, sottoposta a vincolo morfologico che fa riferimento all art. 30 delle NTA ambiti sottoposti a vincolo morfologico, che regola l attività di cava richiamando espressamente la L.R. 44/82 e ss.mm.ii.. La discarica, autorizzata per lo smaltimento di m 3 di rifiuti, è suddivisa, mediante realizzazione sul fondo di appositi arginelli perimetrali, in 6 lotti funzionali che verranno coltivati in successione temporale dal più elevato a quello più ribassato. 3/10

4 ALLEGATOA alla Dgr n del 30 dicembre 2013 pag. 4/10 La geometria finale della discarica al termine del periodo di coltivazione prevede il raggiungimento di una quota di colmo pari a +8,0 m dal piano campagna originario (+76,00 m s.l.m.m.) che, al termine della fase di assestamento dei rifiuti corrisponderà a +5,5 m dal p.c. (+73,50 m s.l.m.m.). Nella zona d interesse si trova un unica potente falda di tipo freatico contenuta nello strato alluvionale ghiaioso ad elevata permeabilità che compone il sottosuolo dell alta pianura trevigiana, la cui superficie freatimetrica media si attesta fra i 35,5 e 37 m s.l.m.m. a circa 30 m di profondità rispetto al circostante piano campagna, con direzione di deflusso NO-SE e gradiente dello 0,02%. Dalle misure dirette effettuate nell arco di tempo compreso tra il 2006 ed il 2012 nei piezometri circostanti l area di discarica è stato rilevato il raggiungimento di un livello freatimetrico massimo pari a 42,5 m s.l.m.m. Il fondo cava, sul quale è stato impostato lo strato di impermeabilizzazione del bacino di discarica è posto, nel suo punto più basso a +49,0 m s.l.m.m., con un franco rispetto alla massima escursione di falda registrata ben superiore ai 2 m prescritti dalla vigente normativa. Secondo i dati del progetto autorizzato la barriera di base della discarica deve essere realizzata, partendo dal basso, come segue: strato di 1 m di argilla compattata, con permeabilità specifica inferiore a 10-9 m/sec; geocomposito bentonitico con doppio geotessuto ed anima in bentonite sodica (caratterizzato da bentonite lamellare preidratata non polverosa, peso specifico 1,3-1,4 t/m 3, limite di liquidità >100%), spessore 6 mm con permeabilità inferiore a m/s; geomembrana in polietilene ad alta densità (HDPE), dello spessore di 2,5 mm; strato di 0,2 m di materiale drenante (sabbia); strato di 0,3 m di materiale drenante (ghiaia); Sulle scarpate, aventi angolo massimo d imposta pari a 34, la successione di deposizione degli strati è così composta: strato di argilla con permeabilità k 10-9 m/s di spessore di 1,00 m materassino bentonitico sp. 6 mm telo in HDPE di sp. 2,5 mm geotessile di protezione. La continuità dell impermeabilizzazione del fondo con le scarpate è garantita dallo strato di argilla sulle pareti, dal telo in HDPE e dal materassino bentonitico che sono ancorati, con il geotessile di protezione, in corrispondenza della canaletta perimetrale. Il pacchetto di chiusura definitiva della discarica previsto dal progetto, rispecchia esattamente quanto previsto dalla normativa (partendo dall alto): strato di terreno vegetale sp. 100 cm; geotessile; strato drenante sp. 50 cm; geotessile; strato di argilla sp. 50 cm; geotessile; strato di drenaggio del biogas e di rottura capillare sp. 50 cm; strato di regolarizzazione morfologica sp. 10/20 cm. Il drenaggio e l allontanamento del percolato dal bacino di discarica è garantito dagli strati drenanti di fondo e da una serie di tubazioni in HDPE fessurate disposte in genere a 90 in maniera da intercettarne il flusso. Il percolato si raccoglierà così nel punto più depresso della discarica, ove sono installati i pozzi per la sua aspirazione. Dal momento che i rifiuti che l impianto è autorizzato a ricevere sono a scarsa componente organica e putrescibile, la discarica non è stata dotata di un impianto per la captazione e la decomposizione termica del biogas (obbligatoria nel caso di flussi maggiori a 10 m 3 /ora). In corrispondenza dell area servizi sono presenti le seguenti strutture accessorie: 4/10

5 ALLEGATOA alla Dgr n del 30 dicembre 2013 pag. 5/10 n. 1 edificio prefabbricato ad uso uffici e servizi; n. 1 pesa automezzi; n. 1 impianto lava-ruote; n. 1 vasca di raccolta acque di prima pioggia; n. 1 cisterna di stoccaggio delle acque di prima pioggia con relativo bacino di contenimento; n. 3 cisterne di stoccaggio del percolato con relativo bacino di contenimento. QUADRO PROGRAMMATICO: Congruità con gli strumenti urbanistici e pianificatori La coerenza e congruità della realizzazione della discarica Ex cava ai Ronchi di Loria era stata attentamente valutata in sede di Valutazione di Impatto Ambientale nel 2007 e ritenuta pienamente coerente con gli strumenti urbanistici e pianificatori sia comunali, che provinciali e regionali. Gli estensori del SIA hanno comunque provveduto ad una verifica sull eventuale aggiornamento ed emanazione di nuovi atti di pianificazione e programmazione territoriale e settoriale, nonché presenza di vincoli successivi alla delibera di approvazione della compatibilità ambientale del 2007, constatando che la modifica proposta risulta assolutamente compatibile con la programmazione di livello comunale, provinciale e regionale e conforme con i Piani di settore. QUADRO PROGETTUALE L istanza in oggetto riguarda l abbancamento nella discarica ex cava ai Ronchi di Loria di ulteriori 4 codici CER caratteristici di rifiuti pericolosi stabili non reattivi, in aggiunta ai codici già fin qui autorizzati con le Deliberazioni n del 23/10/2007 e n del 30/07/2013 e rilascio di deroga alle concentrazioni di alcuni parametri nell eluato dei rifiuti in ingresso ai sensi dell art. 10 del D.M. 27/09/2010 (massimo 3 volte i limiti previsti dalla tabella 5a dello stesso D.M.). A supporto e verifica della possibilità di conferire rifiuti in deroga ai limiti previsti dal D.M. 27/09/2010, i progettisti hanno provveduto ad elaborare un analisi del rischio sito-specifica ai sensi dell allegato A alla DGRV 1360/2013. Dal momento che la discarica non è provvista di un sistema di captazione e trattamento del biogas, i progettisti hanno ritenuto, nonostante l analisi del rischio abbia dimostrato la possibilità di abbancare rifiuti contenenti concentrazioni di DOC fino a mg/l nell eluato, di non chiedere deroga per tale parametro. L istanza non implica in alcun modo variazioni impiantistiche, strutturali e progettuali della discarica così come approvata con le precedenti determinazioni del 2007 e del Non viene chiesto alcun aumento nelle volumetrie già precedentemente autorizzate, i quantitativi annui massimi conferibili saranno in linea con quanto già autorizzato e non si chiede alcuna modifica nei tempi e modalità previsti per la chiusura della discarica ed il suo ripristino morfologico. I codici integrativi richiesti: * Terra e rocce, contenenti sostanze pericolose, * Rifiuti contrassegnati come pericolosi, parzialmente stabilizzati, * Rifiuti contrassegnati come pericolosi, solidificati, * Rifiuti solidi prodotti dalle operazioni di bonifica dei terreni, contenenti sostanze pericolose (limitatamente alla frazione terreno), si riferiscono a rifiuti pericolosi, in ogni caso stabilizzati e/o non reattivi nel rispetto di quanto previsto dall art. 6, punto 4 del D.M. 27/09/2010. In particolare i codici *, * e * si riferiscono a rifiuti pretrattati che possiedono caratteristiche di stabilità nel lungo periodo certificate sulla base del trattamento effettuato presso idoneo impianto di origine, che sarà tracciato nella fase di omologa. Il codice *, invece, individua un rifiuto che non è stato sottoposto a trattamento presso impianto a monte. Per tale motivo, i progettisti prevedono di verificarne la stabilità nel lungo periodo attraverso l esame della capacità di neutralizzazione degli acidi (ANC). 5/10

6 ALLEGATOA alla Dgr n del 30 dicembre 2013 pag. 6/10 Percolato: per quanto attiene alle quantità attese e la gestione del percolato prodotto dal corpo rifiuti in seguito al conferimento dei nuovi codici CER di cui alla presente istanza, i progettisti sottolineano che, visto che trattasi esclusivamente di codici afferenti a Rifiuti Stabili, Non Reattivi e Non Putrescibili (bassissimo contenuto di materia organica), non sono previste modifiche significative rispetto a quanto già riportato nel progetto originariamente approvato. Biogas: viste le caratteristiche dei nuovi rifiuti per cui si richiede il conferimento (caratterizzati dall essere non putrescibili ed aventi una minima percentuale di materia organica) e alla luce delle ridotte quantità di biogas prodotto, confermato anche dai periodici controlli che vengono eseguiti sulla discarica in attuazione del vigente PSC, i progettisti non ritengono che vi saranno variazioni della produzione di biogas. Per tale motivo la discarica, che al momento attuale non è predisposta con un sistema di captazione e trattamento del biogas, risulta comunque adeguata a ricevere i nuovi rifiuti. Analisi del Rischio: a supporto e verifica della possibilità di conferire rifiuti con concentrazioni dell eluato in deroga a quanto previsto dalla vigente normativa per le discariche per rifiuti non pericolosi (D.M. 27/09/2010), i progettisti hanno provveduto all elaborazione di una Analisi del Rischio sito-specifica per il recettore acque sotterranee (sorgente percolato). Nello specifico si sottolinea che: l analisi del rischio è stata condotta sulla base della procedura indicata nell allegato A alla DGRV 1360/2013, emanata a conclusione dei lavori del Tavolo Tecnico istituito dalla Regione Veneto con la DGRV 1766/2010; l analisi del rischio è stata condotta conformemente al principio di cautela o conservatività già contenuto all interno delle formule proposte dall all. A alla DGRV 1360/2013 e nel dettaglio: o non è stato considerato il telo in HDPE presente nel pacchetto di fondo della discarica, mentre è stata modellizzata la presenza del materassino bentonitico; o il punto di conformità (POC) è stato posto sulla verticale della sorgente di contaminazione (distanza pari a 0 m dalla sorgente) eliminando, cautelativamente, il fenomeno di attenuazione naturale delle concentrazioni degli inquinanti dovuto al trasporto degli stessi lungo la direzione di falda fino al confine del sito (come invece previsto dalla procedura ISPRA 2011); i dati sito specifici utilizzati sono quelli effettivamente misurati in fase di collaudo dei lotti già in coltivazione (spessore e permeabilità dell argilla), quelli misurati nell ambito delle attività di realizzazione e monitoraggio eseguite in applicazione ai PSC e PMC già approvati e, in carenza di tali dati da bibliografia; nonostante nei lotti già in coltivazione (1 e 2) siano già stati conferiti circa m 3 di rifiuti (pari a circa il 15% della volumetria totale), il calcolo è stato impostato come se l intero volume di rifiuti per cui la discarica è autorizzata ( m 3 ) fosse rappresentato da rifiuti con un valore di eluato come da richiesta di deroga; è stato assunto un battente di percolato costante di 1 m, nonostante il sistema di emungimento allestito in discarica sia dotato di una pompa autoadescante che entra in funzione con un battente di percolato di 0,5 m. L applicazione dell algoritmo dell analisi del rischio secondo le impostazioni sopra riportate ha evidenziato la piena sostenibilità dal punto di vista ambientale del conferimento, nella discarica in esame, di rifiuti con concentrazioni nell eluato di 3 volte i limiti previsti dalla tabella 5a del D.M. 27/09/2010 per i composti As, Ba, Cd, Cr tot, Cu, Hg, Mo, Ni, Pb, Sb, Se, Zn, fluoruri e TDS. Nel dettaglio la concentrazione accettabile in discarica, risultante dalle applicazioni dell analisi del rischio risulti sempre di almeno un ordine di grandezza superiore alle deroghe richieste. Valutazioni della Commissione VIA: L esame dell algoritmo dell analisi del rischio ha dimostrato che esso è stato applicato in maniera appropriata e coerentemente con quanto stabilito dalla DGRV 1360 del 30/07/2013. Si prende atto che, nonostante i risultati dell analisi del rischio permettano lo smaltimento di rifiuti con concentrazioni nell eluato di COD pari a mg/l, la ditta si autolimita e non fa istanza di deroga su tale parametro. 6/10

7 ALLEGATOA alla Dgr n del 30 dicembre 2013 pag. 7/10 In merito alla conducibilità idraulica (Ki) degli strati di impermeabilizzazione del fondo della discarica, da utilizzare nell elaborazione dell analisi di rischio, si ritiene che l accoglimento dei dati di collaudo, quali valori delle reali prestazioni del fondo e migliorativi rispetto a quelli previsti dal progetto, sia vincolato all attestazione, da parte di un tecnico abilitato, che nei lotti collaudati l intera filiera di certificazione dei valori di conducibilità (numero ed ubicazione dei punti di campionamento, modalità di campionamento e verifica analitica) rappresenta l intero volume delle argille costituenti il fondo e le pareti della discarica o del lotto considerato e certificherà il nuovo valore reale di K, assunto a garanzia della tenuta idraulica del fondo. La commissione ritiene che l argilla da utilizzare per la realizzazione dei futuri lotti, al fine di mantenere le stesse garanzie verificate mediante la presente analisi del rischio, dovrà avere le stesse caratteristiche di permeabilità prese a riferimento per la presente elaborazione (K 4*10-11 m/s) e le metodiche di campionamento ed analisi dovranno essere le stesse già adottate nell ambito dei lotti già collaudati. Il collaudo dei nuovi lotti dovrà altresì esplicitare che l intera filiera di certificazione dei valori di conducibilità (numero ed ubicazione dei punti di campionamento, modalità di campionamento e verifica analitica) rappresenta l intero volume delle argille costituenti il fondo e le pareti della discarica o del lotto considerato e certifica il nuovo valore reale di K, assunto a garanzia della tenuta idraulica del fondo. La Commissione ritiene che sia necessario verificare, almeno nel primo anno di conferimenti, la capacità di neutralizzazione degli acidi (indice ANC) su tutti e 4 i codici pericolosi per cui la Ditta ha fatto istanza, mediante sperimentazione e verifiche da concordare preventivamente con ARPAV e Provincia di Treviso. QUADRO AMBIENTALE: Impatti attesi sulle componenti ambientali Nonostante il progetto di realizzazione della discarica per rifiuti non pericolosi di Loria abbia già avuto giudizio favorevole di compatibilità ambientale nel 2007 (DGR 3304 del 23/10/2007), gli estensori del SIA hanno provveduto comunque ad un ulteriore verifica degli effetti che il conferimento di rifiuti pericolosi stabili non reattivi con concentrazioni di eluato in deroga possa avere sulle componenti ambientali in cui è inserito il sito. Le componenti ambientali analizzate sono traffico, suolo e sottosuolo, acque sotterranee, atmosfera, acque superficiali, ambiente naturale, paesaggio e rumore. L esame del quadro ha portato la Commissione a ritenere che gli effetti complessivi derivanti dalla modifica di progetto sulle componenti ambientali analizzate risultano non significativi rispetto allo stato di fatto. OSSERVAZIONI E PARERI Tutte le osservazioni e pareri pervenuti sono stati considerati e valutati nei loro contenuti in sede di istruttoria ed hanno contribuito alla stesura del presente parere e delle relative prescrizioni. VALUTAZIONE SULLA DOCUMENTAZIONE PRESENTATA E CONSIDERAZIONI FINALI Premesso che: o dall esame della documentazione presentata afferente alla richiesta di conferimento presso la discarica ex cava ai Ronchi di Loria di 4 nuovi codici CER, pericolosi stabili non reattivi, ed il rilascio di deroghe sull eluato ai sensi dell art. 10 del D.M. 27/09/2010 (massimo 3 volte la tabella 5a), la Commissione ritiene approvabile l apporto di tali nuovi rifiuti che per caratteristiche fisiche, chimiche e reologiche risultano comunque equipollenti a quelli già autorizzati con parere n. 166 del 12/09/2007 (pubblicato con DGRV n del 23/10/2007) e con parere n. 410 del 08/05/2013 (pubblicato con DGRV n del 30/07/2013); o con esclusivo riferimento agli stessi rifiuti pericolosi stabili non reattivi, si ritiene di assentire alle deroghe richieste ai sensi dell art. 10 del D.M. 27/09/2010 pari a massimo 3 volte la tabella 5a; 7/10

8 ALLEGATOA alla Dgr n del 30 dicembre 2013 pag. 8/10 o per quanto attiene invece alla richiesta generalizzata delle deroghe per gli altri codici CER già conferibili in discarica, non si ritiene di poter assentire in quanto il proponente non ha adeguatamente motivato e supportato la necessità dell innalzamento dei limiti di accettabilità previsti dalla norma; la Commissione Regionale V.I.A., ad eccezione dell Arch. Cristiano Paro, Componente esperto della Commissione, che ha dichiarato di non partecipare al voto, ed assente il Direttore del Dipartimento Provinciale ARPAV di Treviso, integrata ai sensi e per gli effetti dell art. 23 della L.R. n. 10/99 (DGR n. 1539/2011) dal Sindaco del Comune di Loria e dal Dirigente Regionale della Direzione Tutela Ambiente-Servizio Rifiuti (assenti il Presidente della Provincia di Treviso, il Dirigente Regionale della Direzione Urbanistica e Paesaggio ed il Dirigente Regionale dell Unità di Progetto Coordinamento Commissioni (VAS VINCA NUVV) Servizio Pianificazione Ambientale), esprime a maggioranza dei presenti, con il voto contrario del Sindaco del Comune di Loria e della Provincia di Treviso, parere favorevole alla richiesta presentata dalla ditta GEONOVA S.p.A. (P.IVA/C.F. n. iscr. R.I ), con sede in via Feltrina, 230/ Treviso, di conferimento presso la discarica ex cava ai Ronchi di Loria (TV) di 4 nuovi codici CER, pericolosi stabili non reattivi e di assentire, solo per questi 4 nuovi codici CER, alle deroghe richieste ai sensi dell art. 10 del D.M. 27/09/2010 pari a massimo 3 volte la tabella 5a, con le seguenti prescrizioni: PRESCRIZIONI 1. Sono mantenute valide tutte le prescrizioni ed obblighi contenuti nel parere n. 166 del 12/09/2007, pubblicato con DGRV n del 23/10/2007, nonché del parere n. 410 del 08/05/2013, pubblicato con DGRV n del 30/07/2013; 2. È approvato il conferimento presso la discarica per rifiuti non pericolosi non putrescibili denominata ex cava ai Ronchi di Loria (TV) dei seguenti ulteriori codici CER: CER Descrizione * Terra e rocce, contenenti sostanze pericolose * Rifiuti contrassegnati come pericolosi, parzialmente stabilizzati * Rifiuti contrassegnati come pericolosi, solidificati * Rifiuti solidi prodotti dalle operazioni di bonifica dei terreni, contenenti sostanze pericolose (limitatamente alla frazione terreno) 3. Ai sensi dell art. 10 del D.M. 27/09/2010, per detti rifiuti conferiti all impianto di smaltimento di Loria Ex cava ai Ronchi, è concessa deroga alle concentrazioni limite previste nell eluato dalla tabella 5a dello stesso D.M. nella seguente misura: Parametro Limite previsto dalla tab. 5a del D.M. 27/09/2010 (mg/l) Massima concentrazione concessa in deroga (mg/l) Arsenico 0,2 0,6 Bario Cadmio 0,1 0,3 Cromo totale 1 3 Rame 5 15 Mercurio 0,02 0,06 8/10

9 ALLEGATOA alla Dgr n del 30 dicembre 2013 pag. 9/10 Molibdeno 1 3 Nichel 1 3 Piombo 1 3 Antimonio 0,07 0,21 Selenio 0,05 0,15 Zinco 5 15 Fluoruri TDS(*) (*) quale parametro sostitutivo di cloruri e solfati così come indicato dal D.M. 27/09/2010 e dall all. A alla DGRV n del 19/06/ Relativamente agli altri codici CER di rifiuti autorizzati dovranno essere rispettati i limiti di accettabilità previsti in Tabella 5a dell art.6 del DM 27/09/2010; 5. Si prende atto dell autolimitazione scelta dalla Ditta di non richiedere deroga per il parametro DOC, il cui valore di riferimento rimane quello previsto dalla tabella 5a del D.M. 27/09/2010 pari a 80 mg/l; 6. In merito alla conducibilità idraulica dello strato di impermeabilizzazione del fondo e delle pareti la Ditta dovrà presentare l attestazione, da parte di un tecnico abilitato, che nei lotti collaudati l intera filiera di certificazione dei valori di conducibilità (numero di ubicazione dei punti di campionamento e verifica analitica) rappresenti l intero volume delle argille costituenti il fondo e le pareti della discarica o del lotto considerato e certifichi il nuovo valore reale di K, assunto a garanzia della tenuta idraulica del fondo e delle pareti; 7. Nei lotti non ancora collaudati la verifica del valore di permeabilità dell argilla utilizzata per l impermeabilizzazione del fondo e delle pareti della discarica dovrà essere effettuata mediante un campionamento almeno ogni m 2 di superficie (per strato omogeneo dello spessore massimo di 1,5 m) e le metodiche di campionamento ed analisi dovranno essere le stesse già adottate nell ambito del collaudo dei lotti già autorizzati. Dovranno inoltre essere verificate le caratteristiche granulometriche e le caratteristiche di plasticità previste dal progetto, ovvero riconosciute nell ambito dei collaudi dei lotti attualmente in gestione (lotti 1 e 2). Il collaudo dovrà altresì esplicitare che l intera filiera di certificazione dei valori di conducibilità (numero ed ubicazione dei punti di campionamento, modalità di campionamento e verifica analitica) rappresenti l intero volume delle argille costituenti il fondo e le pareti della discarica o del lotto considerato e certifichi il nuovo valore reale di K, assunto a garanzia della tenuta idraulica del fondo; 8. La verifica del parametro ANC (Capacità di Neutralizzazione degli Acidi) dovrà essere effettuata per tutti e quattro i CER classificati pericolosi, e non soltanto per il codice * come proposto dalla Ditta; 9. Quanto prima, e comunque prima dell inizio dei conferimenti dei rifiuti secondo quanto disposto nel presente parere, la Ditta dovrà trasmettere un apposita integrazione del Piano di Monitoraggio e Controllo (PMC) della discarica, comprensiva di: a. Specifica sezione volta a monitorare nel tempo, con cadenza almeno trimestrale, la qualità delle matrici ambientali potenzialmente coinvolte dal rilascio delle deroghe assentite, nonché il mantenimento delle condizioni ipotizzate per la modulazione della valutazione di rischio presentata a supporto dell istanza di deroghe, in analogia a quanto già previsto dalla DGRV n. 1360/2013 nel caso di deroghe ai sensi dell art. 7 del D.M. 27/09/2010, b. Un apposito protocollo tecnico analitico relativo alle procedure di accettazione e verifica dei rifiuti pericolosi stabili e non reattivi autorizzati, con particolare riferimento ai rifiuti 9/10

10 ALLEGATOA alla Dgr n del 30 dicembre 2013 pag. 10/10 provenienti da attività di bonifica, in accordo con quanto esplicitato nella nota ARPAV prot. N del 03/10/2013. Tale protocollo dovrà prevedere, nell arco di almeno un anno a partire dal primo conferimento in discarica dei rifiuti pericolosi stabili non reattivi di cui al presente parere, la verifica del parametro ANC (Capacità di Neutralizzazione degli Acidi) per tutti e quattro i CER classificati pericolosi. Il PMC dovrà essere preventivamente concordato con provincia di Treviso ed ARPAV. 10. A partire dalla data di notifica de provvedimento finale di competenza della Giunta Regionale, la Ditta è autorizzata ad utilizzare, per la verifica dei valori dell eluato dei rifiuti in ingresso, il parametro TDS (totale di solidi disciolti) invece dei parametri solfati e cloruri. Il Segretario della Commissione Regionale V.I.A. Eva Maria Lunger Il Presidente della Commissione Regionale V.I.A. Ing. Silvano Vernizzi Il Dirigente Unità Complessa V.I.A. Dott.ssa Gisella Penna Il Vice-Presidente della Commissione Regionale V.I.A. Dott. Alessandro Benassi Vanno vistati n. 6 elaborati, di cui al seguente elenco: Numero elaborato Titolo 1 Analisi del rischio sito specifica (Ottobre 2013) Aggiornamento dello Studio di impatto ambientale a seguito della richiesta di abbancamento di ulteriori codici CER Relazione di presentazione (Luglio 2013) Aggiornamento dello Studio di impatto ambientale a seguito della richiesta di abbancamento di ulteriori codici CER Quadro di riferimento programmatico (Luglio 2013) Aggiornamento dello Studio di impatto ambientale a seguito della richiesta di abbancamento di ulteriori codici CER Quadro di riferimento progettuale (Luglio 2013) Aggiornamento dello Studio di impatto ambientale a seguito della richiesta di abbancamento di ulteriori codici CER Quadro di riferimento ambientale (Luglio 2013) Aggiornamento dello Studio di impatto ambientale a seguito della richiesta di abbancamento di ulteriori codici CER Sintesi non tecnica (Luglio 2013) 10/10

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