DEL LAVORO PRECARIO, DELLA DEINDUSTRIALIZZAZIONE, DELLA STAGNAZIONE, DEL SAPERE DI COSA DOVREBBE PARLARE CHI VOLESSE USCIRNE. Fabio Sdogati
|
|
- Simona Teresa Pagani
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 DEL LAVORO PRECARIO, DELLA DEINDUSTRIALIZZAZIONE, DELLA STAGNAZIONE, DEL SAPERE DI COSA DOVREBBE PARLARE CHI VOLESSE USCIRNE Fabio Sdogati Premessa [Chi avesse letto il Fatto n. 1 e il Fatto n. 2 la salti a piè pari e vada sotto, a il Fatto n. 3] Quando, anni fa, discutevo con studenti, colleghi e amici dell opportunità o meno di aprire la mia posizione su quali sarebbero stati i temi che avrebbero trovato spazio era molto ferma: temi di economia internazionale, reale e finanziaria, temi importanti per il governo dell economia mondiale quali le politiche monetarie e quelle fiscali. E temi di politica economica interna italiana? No, grazie. Certamente temi da discutere con studenti, colleghi e amici, ma non nel dibattito pubblico, quello tra e sui quotidiani, gli spettacolini televisivi post prandiali, le uscite estemporanee di politici e giornalisti di cui già Giorgio Gaber ci parlava anni e anni fa. Un dibattito pubblico asfittico, tinto di ideologia come in pochi tra i paesi ad alto reddito pro capite, povero di posizioni scientificamente solide collegate alla ricerca, ricco però di luoghi comuni quali quelli che hanno portato il paese al disastro: il piccolo è bello, le virtù dell essere radicati sul territorio, le magnifiche sorti e progressive del made in, e avanti così, il tutto mentre la globalizzazione dei mercati e delle culture avanzava trionfante (vedo i miei studenti di tanti anni sorridere mentre leggono questa mia tirata vecchia ormai di decenni!). Arriva però un giorno, di tanto in tanto, in cui occorre fare un eccezione e parlare di Italia in pubblico, uscendo dalla torre d avorio per cercare di parlare (ad almeno una piccola parte) di quelle decine di milioni di concittadini per bene, che sanno quali siano i problemi veri dell economia, un giorno in cui diventa dovere assoluto denunciare il fatto che l uso dell ideologia avulso da qualunque riferimento ai fatti e alla teoria economica assume il tono di campagna di disinformazione permanente. Quel giorno occorrerà dire con forza quali sono i fatti, e con ciò mostrare che il re è nudo. Come, peraltro, tutti coloro che conosco sanno e mi dicono. Anche quelli che non conoscono la teoria economica così bene, perché rimane vero che il buon senso (onesto) e la buona teoria economica sono in forte sintonia. Questo è uno di quei giorni. 1
2 La struttura di questa pubblicazione è un po arzigogolata ma divertente. Ogni due settimane aggiungerò al documento base un fatto. E ciò verrà annunciato ai lettori mediante Twitter e LinkedIn. I lettori interessati troveranno dunque su un elenco di fatti sempre più lungo. Perché il lavoro di sbugiardamento durerà molto a lungo. Fatto n. 3 È vero che in Italia il mercato del lavoro è molto frammentato. E allora? Chi ha voluto un espansione del lavoro precario che non ha eguali in alcun paese ad alto reddito pro capite? Chi lavora!? E poi: guardiamo ai dati, se contratti atipici=flessibilità allora Provo a ragionare su questo tema come ragionerebbe qualunque persona in buona fede. I primi quesiti che vengono in mente sono: A chi conviene una situazione di (forte) frammentazione del mercato del lavoro? Chi l ha voluta? E poi: Quali sono gli effetti di una (forte) frammentazione del mercato del lavoro? 1. A chi conviene una situazione di (forte) frammentazione del mercato del lavoro? Chi l ha voluta? La teoria economica elementare ci aiuta a rispondere a questo quesito in maniera non ambigua. Il mercato del lavoro, pur non essendo il mercato del pesce che molti vorrebbero fosse, è un sistema di due equazioni in due incognite, che chiamiamo rispettivamente domanda di lavoro e offerta di lavoro. Contrariamente a quanto appare sulla pagina degli annunci economici di molti quotidiani, le imprese domandano lavoro, noi lo offriamo. (Curiosità: gli annunci del tipo Automunito offresi compaiono sotto la colonna intestata domande di lavoro. Mistero. O meglio: l automunito sa di essere offerta di lavoro, il giornale no.) Ora, il mercato non è mai semplicemente l atto dello scambio; esso è il luogo in cui domanda ed offerta di lavoro vorrebbero incontrarsi entro un quadro normativo di riferimento dato: invertendo l ordine degli addendi, è l insieme delle regole entro cui domanda e offerta cercano di incontrarsi. Se questo incontro avviene, entro quel determinato sistema di regole, avremo un salario di equilibrio e una occupazione di equilibrio, e l attività produttiva può cominciare perché la quantità domandata dalle imprese e quella offerta dai lavoratori coincide. Bene. Ma stiamo parlando di UN mercato del lavoro, di UN insieme di regole. Ma se il legislatore introducesse un nuovo insieme di regole che avesse valore per, diciamo, coloro che entrano 2
3 sul mercato del lavoro per la prima volta, ma non per coloro che occupati già erano, allora quel legislatore creerebbe un SECONDO mercato del lavoro. Inoltre, il legislatore può decidere che le nuove regole siano obbligatorie per tutte le imprese, così che TUTTI i nuovi entranti siano assunti con le nuove regole; o potrebbe lasciar la libertà alle imprese di usare le vecchie regole o le nuove a seconda della propria scelta; in un caso come nell altro esisterebbero due mercati del lavoro. Un discorso molto schematico, ma speriamo comprensibile. Appare evidente come i lavoratori e le loro organizzazioni saranno contrari a che esistano due mercati del lavoro, poiché le nuove regole sull ingresso frammentano gli interessi degli uni e degli altri, in quanto indeboliscono tanto i nuovi entranti che i già occupati. E si tratta di un indebolimento tanto più pronunciato quanto più il legislatore avrà lasciato alle imprese la libertà di decidere sotto quale dei due insiemi di regole potranno assumere, il vecchio e il nuovo. La risposta al primo quesito è dunque ovvia: il legislatore ha agito a favore delle imprese. Si noti che non l ha fatto abolendo l Articolo 18, che è sempre stato al suo posto fino a tempi assai recenti, e quindi garantendo alle imprese la tanto desiderata libertà di licenziare: l ha fatto, in soldoni, abbassando il costo del lavoro dei nuovi assunti! Se, come appare perfettamente accettabile, prendiamo l evoluzione nel tempo dei contratti a tempo determinato come prima approssimazione del fenomeno, le Figure 1.A e1a.bis ci mostrano che le imprese italiane hanno approfittato dell introduzione di quelle regole (cioè legislazione) in maniera unica tra i paesi ad alto reddito pro-capite. Figura 1.A: Quota di lavoratori dipendenti con contratto a tempo determinato, % 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% 3
4 In maggior dettaglio, la Figura 1.A mostra come l Italia non sembri proprio essere il paese con un mercato del lavoro rigido : la quota di dipendenti con contratti a tempo determinato sta per tutto il periodo al di sopra di quella del Regno Unito e al di sotto di quella prevalente in Spagna, in entrambi i casi come tutti i paesi considerati. Ma gli andamenti di molti paesi sono schiacciati nel grafico a causa del valore molto alto del mercato del lavoro spagnolo, e quindi nella Figura 1.A.bis riportiamo gli andamenti riportati in 1.A ad esclusione della Spagna. Per intanto, però, la Figura 1.A ci insegna almeno due cose: che la straordinaria (=fuori dall ordinario) precarietà prevalente sul mercato del lavoro spagnolo non ha affatto salvato quel paese dagli effetti della Grande Recessione iniziata nel 2007; e che i primi a pagare in tutto il periodo post crisi sono stati i lavoratori con contratti a tempo determinato! Bene: la Spagna ci insegna che un economia fatta di imprese che vogliono chiudere è un economia il cui legislatore deve incentivare l uso di contratti atipici. Figura 1.A.bis: Quota di lavoratori dipendenti con contratto a tempo determinato, % 16% 14% 12% 10% 8% 6% 4% 2% 0% Il commento alla Figura 1.A.bis è presto fatto: dal 2000 al 2013 la quota in Italia è passata dal 10% al 13%, cioè da sotto a sopra la media OECD calcolata su tutti i paesi membri, e da quinta di sei paesi riportati in figura a seconda. Bene: qualcuno ha visto la crescita della domanda di lavoro in questi anni? In chiaro: le imprese hanno finalmente cominciato ad assumere, ora che la flessibilità cominciava ad affermarsi in maniera tanto diffusa? Lo scopo della Figura 1.B, qui di seguito, è semplicemente rendere agevole l analisi della velocità differenziale con cui la quota di dipendenti a tempo determinato sul totale dei dipendenti è venuta crescendo nel periodo in ciascun paese. 4
5 Figura 1.B: Crescita del numero di lavoratori dipendenti a tempo determinato, , 2000 = Niente di diverso da quanto presentato in Figura 1.A, dunque, ma la forma dell esposizione ci consente di vedere come sia proprio l Italia il paese in cui, nel periodo , quella quota è cresciuta a velocità media maggiore tra tutti i paesi considerati e rispetto alla media dei paesi OCSE. Si noti come nel questa quota cade relativamente poco rispetto a quella spagnola: forse che in Italia la perdita del posto di lavoro abbia colpito in proporzioni assai simili lavoratori a tempo determinato e lavoratori a tempo indeterminato? Ma se così è, allora dove stava (o sta) la pretesa iperprotezione dei lavoratori a tempo indeterminato, i privilegiati? il Fatto N. 1, e cioè che i lavoratori italiani NON sono iperprotetti è ampiamente confermato. 2. Quali sono (alcuni degli) effetti di una (forte) frammentazione del mercato del lavoro? La Figura 2.A riporta l andamento della proporzione dei dipendenti a tempo determinato sul totale dei dipendenti per la classe di età anni nel periodo Un osservazione e una considerazione. Osservazione: la quota dell Italia è cresciuta da quanto nessuna di quelle degli altri paesi. Considerazione: ma non è l Italia, dopo Grecia, Spagna e Portogallo, ovviamente, il paese con la più alta disoccupazione proprio in questa classe di età!? E se sommassimo 15-24enni con contratti a tempo determinato ai 15-24enni disoccupati, cosa otterremmo? Una gioventù destinata a...?? [Ciascuno può riempire lo spazio vuoto a proprio piacimento] 5
6 Figura 2.A: Quota di lavoratori dipendenti con contratto a tempo determinato, anni, % 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% E la Figura 2.B mostra, forse con maggior chiarezza di quanto non faccia la 2.A, che anche per i 15-24enni. Figura 2.B: Crescita del numero di lavoratori dipendenti con contratto a tempo determinato, anni, , 2000=
7 Infine, le Figure 3.A e 3.B riportano l andamento del numero di contratti di durata inferiore ai 12 mesi per tutte le classi di età nello stesso periodo. Al solito, la 3.A riporta l andamento delle quote, la 3.B le variazioni delle stesse nel periodo , con base 2000=100. Figura 3.A: Quota di contratti a tempo determinato di durata inferiore ai 12 mesi, % 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Fonte: Eurostat Figura 3.B: Crescita dei contratti a tempo determinato di durata inferiore ai 12 mesi, 2000 = Fonte: Eurostat 7
8 Qui è dove sorgono preoccupazioni drammatiche sul futuro dei giovani (e dei meno giovani), poiché quelli che stiamo osservando sono gli andamenti dei contratti di durata inferiore ai dodici mesi, il precariato ad uno stato veramente molto spinto. E su questo terreno facciamo peggio solo della Spagna in termini di quote (Figura 3.A), e peggio di nessun altro in Europa in termini di tasso di imbarbarimento (Figura 3.B). Chi dovrebbe riflettere, rifletta. 8
DEL RUOLO DEL LAVORO E DELLE COMPETENZE, DELLA DEINDUSTRIALIZZAZIONE, DELLA STAGNAZIONE, DEL SAPERE DI COSA DOVREBBE PARLARE CHI VOLESSE USCIRNE
DEL RUOLO DEL LAVORO E DELLE COMPETENZE, DELLA DEINDUSTRIALIZZAZIONE, DELLA STAGNAZIONE, DEL SAPERE DI COSA DOVREBBE PARLARE CHI VOLESSE USCIRNE Fabio Sdogati 214 12 21 Premessa [Chi avesse letto uno qualsiasi
DEL RUOLO DEI GOVERNI DAVANTI A DEINDUSTRIALIZZAZIONE E STAGNAZIONE, DEL SAPERE DI COSA DOVREBBE PARLARE CHI VOLESSE USCIRNE. Fabio Sdogati
DEL RUOLO DEI GOVERNI DAVANTI A DEINDUSTRIALIZZAZIONE E STAGNAZIONE, DEL SAPERE DI COSA DOVREBBE PARLARE CHI VOLESSE USCIRNE Fabio Sdogati 2015 02 03 Premessa [Chi avesse letto uno qualsiasi dei primi
Fabio Sdogati
DEL RUOLO DEL LAVORO, DELLE COMPETENZE E DELLA SCUOLA, DELLA DEINDUSTRIALIZZAZIONE, DELLA STAGNAZIONE, DEL SAPERE DI COSA DOVREBBE PARLARE CHI VOLESSE USCIRNE Fabio Sdogati 2015 01 04 Premessa [Chi avesse
DEL COSTO DEL LAVORO, DELLA DEINDUSTRIALIZZAZIONE, DELLA STAGNAZIONE, DEL SAPERE DI COSA DOVREBBE PARLARE CHI VOLESSE USCIRNE
DEL COSTO DEL LAVORO, DELLA DEINDUSTRIALIZZAZIONE, DELLA STAGNAZIONE, DEL SAPERE DI COSA DOVREBBE PARLARE CHI VOLESSE USCIRNE Fabio Sdogati 2014 11 23 Premessa [Chi avesse letto uno qualsiasi dei Fatti
DEL RUOLO DEL GOVERNO E DELLA SPESA PUBBLICA, DELLA DEINDUSTRIALIZZAZIONE, DELLA STAGNAZIONE, DEL SAPERE DI COSA DOVREBBE PARLARE CHI VOLESSE USCIRNE
DEL RUOLO DEL GOVERNO E DELLA SPESA PUBBLICA, DELLA DEINDUSTRIALIZZAZIONE, DELLA STAGNAZIONE, DEL SAPERE DI COSA DOVREBBE PARLARE CHI VOLESSE USCIRNE Fabio Sdogati 2015 02 15 Premessa [Chi avesse letto
Blanchard, Macroeconomia, Il Mulino 2009 Capitolo I. Un viaggio intorno al mondo. Capitolo I. Un viaggio intorno al mondo
Capitolo I. Un viaggio intorno al mondo 1 Quando gli economisti studiano l economia, guardano per prima cosa tre variabili: produzione: livello di produzione dell economia e tasso di crescita tasso di
Le prospettive di lavoro
Le prospettive di lavoro per chi prosegue gli studi Quanti sono i giovani che vogliono entrare nel mondo del lavoro Cresce la partecipazione dei giovani al mercato del lavoro, cioè la quota di quanti lavorano
Primi per cosa? Una nota sulla dinamica delle esportazioni italiane
Primi per cosa? Una nota sulla dinamica delle esportazioni italiane di Beniamino Quintieri e Silvia Sopranzetti 1 Luglio 2015 Nonostante le difficoltà che caratterizzano l economia italiana da alcuni anni
ISTAT: UN ITALIA POCO PRODUTTIVA, DI POVERI E DI SOTTOCCUPATI
a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Il Popolo della Libertà Berlusconi Presidente Forza Italia 1300 ISTAT: UN ITALIA POCO PRODUTTIVA, DI POVERI E DI SOTTOCCUPATI 15 aprile 2017 EXECUTIVE
il mercato del lavoro
il mercato del lavoro giulio.zanella@unibo.it 20 aprile 2017 domande per oggi cos e il mercato del lavoro? come funziona il mercato del lavoro? perché lo chiamiamo mercato? il lavoro non e una merce (preambolo
Primi per cosa? Una nota sulla dinamica delle esportazioni italiane
Primi per cosa? Una nota sulla dinamica delle esportazioni italiane Beniamino, Quintieri * and Silvia, Sopranzetti * * Università di Roma Tor Vergata e Fondazione Manlio Masi 9 ottobre 2015 Nonostante
CRIStianI nel vortice cittadini in dialogo
Ufficio Diocesano di pastorale sociale e del lavoro Missione cittadina CRIStianI nel vortice VICENZA 24 aprile 2010 Spunti per una lettura della realta economica e sociale Crisi finanziaria ed economica
Introduzione alla macroeconomia
Introduzione alla macroeconomia Rif: Capitolo I Blanchard, Amighini, Giavazzi - Il Mulino 2016 Che cos è la macroeconomia? 2 Che cos è la macroeconomia? 3 I policy-maker dormono oggi sonni migliori rispetto
Il 2012 si configura come l anno nero dell occupazione in Italia. Sulla base dei dati
Il 2012 si configura come l anno nero dell occupazione in Italia. Sulla base dei dati congiunturali diffusi dall Istat, nel corso degli ultimi tre mesi si sono aggravate le ripercussioni della crisi economica
Gli effetti della crisi sul lavoro in Italia gennaio 2015 (a cura dell osservatorio sul mercato del lavoro Associazione Bruno Trentin)
Gli effetti della crisi sul lavoro in Italia gennaio 2015 (a cura dell osservatorio sul mercato del lavoro Associazione Bruno Trentin) Sommario 1. La congiuntura a novembre 2014 (dati destagionalizzati)...3
Il NAIRU. Non accelerating inflation rate of unemployment
Il NAIRU Non accelerating inflation rate of unemployment Politica economica e disoccupazione Negli anni 1965-1975 i governi e le banche centrali dei principali paesi erano convinti che mediante politiche
Tito Boeri. Università degli Studi di Milano La Statale. Milano, 5 dicembre 2016
Al posto giusto Tito Boeri Università degli Studi di Milano La Statale Milano, 5 dicembre 2016 La grande inefficienza allocativa OECD 2015 Da criticità a opportunità Problema allocativo: abbiamo le persone
Premessa. Entrate tributarie
2 Premessa Le informazioni diffuse con i Bollettini mensili sulle entrate tributarie di Francia, Germania, Irlanda, Portogallo, Regno Unito e Spagna, pubblicati sui portali web istituzionali dalle Amministrazioni
La partecipazione femminile al mercato del lavoro in Abruzzo. Marcella Mulino Università dell Aquila
La partecipazione femminile al mercato del lavoro in Abruzzo Marcella Mulino Università dell Aquila 28 gennaio 2010 Importante ruolo del lavoro femminile nel determinare la struttura socio-economica del
NIELSEN LINKONTRO. (Santa Margherita di Pula; 23 maggio 2014) Scenari economici in movimento. Europa: troppi divari, troppi squilibri
NIELSEN LINKONTRO (Santa Margherita di Pula; 23 maggio 2014) Scenari economici in movimento Europa: troppi divari, troppi squilibri Puo l'euro sopravvivere? Andrea Boltho Magdalen College Università di
Disoccupazione, indicatori costi e un modello
Disoccupazione, indicatori costi e un modello Tindara Addabbo Dipartimento di Economia Politica Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia 5 giugno 2009 1 Alcuni indicatori del mercato del lavoro
Alessandro Scopelliti.
Alessandro Scopelliti alessandro.scopelliti@unirc.it Il tasso di crescita ed il tasso di disoccupazione negli USA dal 1970 ad oggi Nel grafico precedente sono state riportate le variazioni del Pil e della
La dinamica occupazionale europea nel 2012
Il peggioramento dell attività economica rilevato nel 2012 ha avuto importanti ripercussioni sulle condizioni del mercato del lavoro. Secondo la contabilità nazionale, nella media del 2012, il numero di
PREZZI, INFLAZIONE E CRISI ECONOMICA
PREZZI, INFLAZIONE E CRISI ECONOMICA Luigi Campiglio Università Cattolica del S. Cuore Milano, 23 gennaio 2012 Convegno CNCU-Regioni Servizi pubblici e partecipazione civica L Italia è un paese costoso
Contesto economico. qualche numero. Giovanni Ajassa Responsabile Servizio Studi Milano, 18 ottobre 2012
Contesto economico qualche numero Giovanni Ajassa Responsabile Servizio Studi Milano, 18 ottobre 2012 Dalla confusione alla coesione Rimetterci in moto Dal trend ai cicli Uno schema di ragionamento Europa
LAVORO, OCCUPAZIONE, DISOCCUPAZIONE
LAVORO, OCCUPAZIONE, DISOCCUPAZIONE DEFINIZIONI: OCCUPATI, DISOCCUPATI, INATTIVI Ogni adulto in età lavorativa viene collocato in una delle seguenti categorie: OCCUPATI: chi ha più di 15 anni e nella settimana
8. Occupazione e forze di lavoro
8. Occupazione e forze di lavoro Dallo scorso anno l Istat conduce una nuova rilevazione sulle forze di lavoro Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro, RCFL i cui risultati non sono comparabili con
Capitolo 3. Occupazione e disoccupazione
Capitolo 3. Occupazione e disoccupazione Le rilevazioni sul mercato del lavoro hanno cadenza trimestrale e riguardano le consistenze degli occupati e dei disoccupati. I dati annuali sono medie di quelli
GLI ITALIANI ALL ESTERO FRA
GLI ITALIANI ALL ESTERO FRA CRISI ECONOMICA E DISAGIO GIOVANILE NICOLA SCICLONE Firenze, 12 settembre 2013 Dal Blog Cervelli in fuga Ricercatrice in Nuova Zelanda: Fotografo in Nicaragua: L Italia pensa
Economia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 2-2 Applicazioni dell offerta di lavoro - 1 L offerta di lavoro risponde non solo al ciclo vitale del lavoratore, ma anche al ciclo economico. In che modo? Le recessioni:
Economia dello sviluppo Paolo Figini (paolo.figini@unibo.it) Sviluppo e Crescita: definizioni e concetti, fatti e prospettive
Economia dello sviluppo Paolo Figini (paolo.figini@unibo.it) Sviluppo e Crescita: definizioni e concetti, fatti e prospettive Fatti e domande Fatto: i paesi hanno valori di reddito e tassi di crescita
Pubblichiamo la prima parte di una ricerca realizzata da Raffaella Pucciarello e Michelina Zampino.
1 Roma, 16 novembre 2015 Pubblichiamo la prima parte di una ricerca realizzata da Raffaella Pucciarello e. Per vedere in modo schematico ma efficace ciò che è accaduto nel nostro Paese in questi anni relativamente
ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI PRIMO TRIMESTRE 2014
ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI PRIMO TRIMESTRE 2014 1. IL QUADRO MACROECONOMICO L attività economica mondiale nel primo trimestre del 2014 è cresciuta ad un ritmo graduale, subendo un lieve indebolimento
Macroeconomia: la visione. Cap.16
Macroeconomia: la visione d insieme del sistema economico Cap.16 Macroeconomia studio dei fenomeni che riguardano il sistema economico nel suo complesso e le politiche adottate dallo Stato per cercare
Capitolo II LE DEBOLEZZE STRUTTURALI DELL ECONOMIA ITALIANA. II.1 La Performance dell Economia nell ultimo Decennio
Capitolo II LE DEBOLEZZE STRUTTURALI DELL ECONOMIA ITALIANA II.1 La Performance dell Economia nell ultimo Decennio I recenti dati di contabilità nazionale confermano un passaggio difficile per l economia
SENZA TASSE E TFR SPESA PENSIONISTICA ALL 11% SUL PIL IN LINEA CON IL RESTO D EUROPA STUDIO UIL
SENZA TASSE E TFR SPESA PENSIONISTICA ALL 11% SUL PIL IN LINEA CON IL RESTO D EUROPA STUDIO UIL DICHIARAZIONE DI DOMENICO PROIETTI, SEGRETARIO CONFEDERALE UIL La separazione della spesa previdenziale da
Stato dell arte dei Servizi Pubblici per l Impiego
Le politiche attive del lavoro e il Fondo Sociale Europeo Roma, 29 maggio 2014 - FORUM PA Stato dell arte dei Servizi Pubblici per l Impiego Maurizio Sorcioni Staff di Statistica Studi e Ricerche sul Mercato
Aumento della pressione fiscale. Cause. Cause dell aumento della pressione fiscale:
Aumento della pressione fiscale Cause dell aumento della pressione fiscale: ECONOMIA PUBBLICA (10) Il grande aumento della pressione fiscale e le disfunzioni del fisco Economia Pubblica Pagina 1 aumento
Blanchard, Macroeconom ia Una prospettiva europea, I l Mulino Crescita: i fatti principali
Capitolo XI. Crescita: i fatti principali 1. Come si misura il tenore di vita Ci spostiamo dallo studio delle determinanti della produzione nel breve e nel medio periodo, quando dominano le fluttuazioni,
La crisi ed il mercato del lavoro in Toscana
La crisi ed il mercato del lavoro in Toscana Nicola Sciclone Martedì 19 gennaio 2010 - ore 10,00 Sala Verde di Banca CR Firenze Via de Pucci, 1 - Firenze La peggiore crisi dal dopoguerra LA DINAMICA REALE
RAPPORTO IMPRESAINGENERE
! RAPPORTO IMPRESAINGENERE La crisi non ha fermato le donne: 35mila imprese femminili in più tra 2010 e 2015 Anche a Trieste il trend è positivo Sono 1 milione e 312mila, danno lavoro a 3 milioni di persone
L insegnamento del diritto romano nel Belgio nel 2010
L insegnamentodeldirittoromanonelbelgionel2010 Come conviene insegnare il diritto romano oggi? Ecco la domanda che ci è stata propostadagiannisantucci,l organizzatorediquestoseminario.ledomandedidattiche
Il turismo internazionale dell Italia nella crisi del Andrea Alivernini, Emanuele Breda.
Il turismo internazionale dell Italia nella crisi del 28 29 29 Andrea Alivernini, Emanuele Breda L ITALIA E IL TURISMO INTERNAZIONALE Risultati e tendenze per incoming e outgoing nel 28 29 Venezia 15 dicembre
Il mercato del lavoro in Europa
Il mercato del lavoro in Europa Il diritto di essere piccoli Milano, 6 maggio 2014 Silvia Spattini @SilviaSpattini silvia.spattini@adapt.it Tassi di occupazione 2013 Tasso occupazione totale Tasso occupazione
11 LUGLIO 2013 VII RAPPORTO SULL ECONOMIA ITALIANA Analisi e Prospettive
11 LUGLIO 2013 VII RAPPORTO SULL ECONOMIA ITALIANA Analisi e Prospettive 2014-2018 Parte Prima - Tre Premesse Due Crisi (Europa ed Italia) ed un Mistero Parte Seconda Il Mistero della Finanza Pubblica
GRAFICI. Osservare il grafico e rispondere alle cinque domande seguenti.
GRAFICI Osservare il grafico e rispondere alle cinque domande seguenti. 1. Se la biblioteca possiede in totale 500 volumi, quanti libri di fisica ci sono? A. 125 B. 250 C. 160 D. 320 2. La biblioteca acquista
Il mercato del lavoro nel Comune di Roma
Il mercato del lavoro nel Comune di Roma Le dinamiche della città 2004/2005 Dalle elaborazioni sui nuovi dati relativi all'indagine sulle forze di lavoro dell'istat per l'anno 2005 emerge, innanzitutto,
Confederazione Nazionale dell Artigianato e della Piccola e Media Impresa. Centro Studi CNA. Sistemi Locali del Lavoro
LAVORO Confederazione Nazionale dell Artigianato e della Piccola e Media Impresa Centro Studi CNA Sistemi Locali del Lavoro Occupazione e specializzazioni produttive nei territori italiani MERCATO DEL
Economia e lavoro in Francia, Germania, Italia e Spagna: scenari macro
Economia e lavoro in Francia, Germania, Italia e Spagna: scenari macro di Francesca Fazio Questa analisi mostra l andamento di alcuni indicatori macroeconomici in Francia, Germania, Italia e Spagna dal
DAL LAVORO ALLA DISOCCUPAZIONE E RITORNO
LA CRISI DILUITA Assunzioni in crescita, occupazione in calo Rapporto 2011 13 maggio 2011 DAL LAVORO ALLA DISOCCUPAZIONE E RITORNO di Maurizio Gambuzza 1 L inevitabile crescita della disoccupazione Conseguenza
Economia Politica II Lezione 3
Economia Politica II Lezione 3 Sergio Vergalli vergalli@eco.unibs.it Vergalli - Lezione 1 Capitolo I. Un viaggio intorno al mondo 2 Blanchard, Macroeconomia Una prospettiva europea, Il Mulino 2011 Capitolo
Il Mercato del Lavoro. determiniamo l equilibrio nel mercato del lavoro e il tasso naturale di disoccupazione
Il Mercato del Lavoro In questa lezione: definiamo i concetti di disoccupazione, occupazione, forza lavoro determiniamo il funzionamento del mercato del lavoro determiniamo l equilibrio nel mercato del
MESSINA. La luce in fondo al tunnel? 5 Studio sullo stato dell occupazione nella provincia di Messina. a cura della CGIL e dell IRES CGIL di Messina
MESSINA La luce in fondo al tunnel? 5 Studio sullo stato dell occupazione nella provincia di Messina a cura della CGIL e dell IRES CGIL di Messina Presentazione dei dati del 5 Studio sullo stato dell occupazione
1.1 L economia del lavoro: definizioni e statistiche
1.1 L economia del lavoro: definizioni e statistiche Il mercato del lavoro è un mercato come gli altri: lavoratori = offerta imprese = domanda salari = prezzi quantità = occupazione e disoccupazione ...ma
Le conseguenze della crisi sul lavoro degli immigrati in Italia
Le conseguenze della crisi sul lavoro degli immigrati in Italia Abstract Considerando gli ultimi 5 anni (2011-2015), gli occupati stranieri sono aumentati complessivamente di 329 mila unità e la loro incidenza
Allegato statistico. Audizione dell Istituto nazionale di statistica
Allegato statistico Audizione dell Istituto nazionale di statistica Dott. Emanuele Baldacci Direttore del Dipartimento per l integrazione, la qualità e lo sviluppo delle reti di produzione e ricerca Dott.ssa
La Newsletter di Nuovi Lavori Italia e Spagna fanalini di coda nelle politiche attive Scritto da Stefano Barbarini
E stato pubblicato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il Report Intermedio di Valutazione ex-ante degli strumenti finanziari da attivare nell ambito del PON Iniziativa Occupazione Giovani
Tendenze del turismo incoming in Italia e nel mondo
Tendenze del turismo incoming in Italia e nel mondo Giuseppe Ortolani L ITALIA E IL TURISMO INTERNAZIONALE NEL 2005 Venezia 11 APRILE 2006 http://www.uic.it Il mercato globale del turismo internazionale
Allegato statistico per l Audizione della. della Camera dei Deputati
INDAGINE CONOSCITIVA SUL MERCATO DEL LAVORO TRA DINAMICHE DI ACCESSO E FATTORI DI SVILUPPO Allegato statistico per l Audizione della SVIMEZ presso la Commissione XI Lavoro della Camera dei Deputati Roma,
Il lavoro in tempo di crisi Perché l'italia non va meglio dell'europa
Il lavoro in tempo di crisi Perché l'italia non va meglio dell'europa di Antonio Misiani Premessa La presente nota analizza la dinamica del mercato del lavoro italiano in una prospettiva europea. Il periodo
Capitolo VII. Il mercato del lavoro
Capitolo VII. Il mercato del lavoro 1 In questa lezione parleremo di: Mercato del lavoro in Italia Disoccupazione Determinazione dei salari e dei prezzi Equilibrio del mercato del lavoro e tasso naturale
La congiuntura. internazionale
La congiuntura internazionale N. 2 FEBBRAIO 2016 Il commercio mondiale risente del rallentamento dei paesi emergenti, ma continua ad essere sui valori massimi della serie. Pil e produzione industriale
LAVORO, OCCUPAZIONE, DISOCCUPAZIONE
LAVORO, OCCUPAZIONE, DISOCCUPAZIONE DEFINIZIONI: OCCUPATI, DISOCCUPATI, INATTIVI Ogni adulto in età lavorativa viene collocato in una delle seguenti categorie: OCCUPATI: chi ha più di 15 anni e nella settimana
L OSSERVATORIO. 24 Febbraio 2014 CATEGORIA: ECONOMIA 12 INDICATORI PER LA COMPETITIVITA DELL ITALIA
L OSSERVATORIO 24 Febbraio 204 CATEGORIA: ECONOMIA 2 INDICATORI PER LA COMPETITIVITA DELL ITALIA DODICI INDICATORI SULLO STATO DEL PAESE 24 Febbraio 204 Banda larga, ricerca e innovazione: Italia tra gli
Mario Albertini. Tutti gli scritti VI a cura di Nicoletta Mosconi. Società editrice il Mulino
Mario Albertini Tutti gli scritti VI. 1971-1975 a cura di Nicoletta Mosconi Società editrice il Mulino Nota per la Giunta esecutiva del Mfe (20 dicembre 1975) Nella situazione politica c è un elemento
Occupazione/disoccupazione giovanile anni 2011/2012
Occupazione/disoccupazione giovanile anni 2011/2012 Il rapporto Censis del 2011, ha fatto emergere come l Italia negli ultimi 4 anni abbia avuto un grosso calo dell occupazione giovanile. I dati Censis
DELL'ISTAT, ITALIA VECCHIA E
140 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com FOTOGRAFIA NERISSIMA DELL'ISTAT, ITALIA VECCHIA E FERMA 20 maggio 2016 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE SUMMARY 2 L Istat fotografa un Paese
INDICATORI DI DISAGIO ECONOMICO SOCIALE
INDICATORI DI DISAGIO ECONOMICO SOCIALE DISAGIO ECONOMICO: LE REGIONI PIU COLPITE Chi ha il punteggio più alto è stato meno colpito. Dato medio ITALIA = 100 DISAGIO ECONOMICO POSIZIONE REGIONI (punteggio
I principali temi della Macroeconomia
I principali temi della Macroeconomia Oggetto della macroeconomia La Macroeconomia si occupa del comportamento di grandi aggregati di soggetti (i consumatori, le imprese, lo Stato, ecc.) e studia l impatto
Credito ai Consumatori in Europa a fine 2012
Credito ai Consumatori in Europa a fine 2012 Introduzione Crédit Agricole Consumer Finance ha pubblicato, per il sesto anno consecutivo, la propria ricerca annuale sul mercato del credito ai consumatori
Introduzione all Economia Internazionale
Introduzione all Economia Internazionale Giuseppe De Arcangelis Giuseppe De Arcangelis 2015 Economia Internazionale 1 La lezione di oggi Introduzione all economia internazionale Organizzazione del corso:
TENDENZE SULL OCCUPAZIONE GIOVANILE IN ITALIA
TENDENZE SULL OCCUPAZIONE GIOVANILE IN ITALIA +0.1 +2.03 +0.04 +0.1 +2.03 +0.1 +2.03 +0.04-25.301 023-00.22 006.65 0.887983 +1.922523006.62-0.657987 +1.987523006.82-006.65 +0.1 0.887987 +1.987523006.60
Il lavoro a Milano 2016
Il lavoro a Milano 2016 Andrea Fioni Gruppo tecnico Assolombarda, Cgil, Cisl e Uil 16 maggio 2017 1 I contenuti Le fonti dei dati... e il territorio esaminato 2 Gli indicatori Indicatori di struttura (aziende
Il lavoro in Italia. Il lavoro in Italia Sbilibro
Il lavoro in Italia Il lavoro in Italia Sbilibro È arrivato un nuovo "Sbilibro": Il lavoro in Italia. Dal precariato alla riforma Fornero. Un'analisi critica della riforma Fornero, con contributi per costruire
Il modello IS/LM e la politica economica
Corso di Economia Politica prof. S. Papa Il modello IS/LM e la politica economica Facoltà di Economia Università di Roma Sapienza Due usi dei modelli macroeconomici: economia politica e politica economica
MATEMATICA PER LO STUDIO DELLE INTERAZIONI STRATEGICHE: TEORIA DEI GIOCHI. Anna TORRE
MATEMATICA PER LO STUDIO DELLE INTERAZIONI STRATEGICHE: TEORIA DEI GIOCHI Anna TORRE Dipartimento di Matematica, Università di Pavia, Via Ferrata 1, 27100, Pavia, Italy. E-mail: anna.torre@unipv.it 1 SOLUZIONI:
CAP. 2 BLANCHARD INTRODUZIONE ALLE PRINCIPALI GRANDEZZE ECONOMICHE
CAP. 2 BLANCHARD INTRODUZIONE ALLE PRINCIPALI GRANDEZZE ECONOMICHE Argomenti trattati: Definizione Prodotto interno lordo (Pil) Pil reale e nominale Inflazione Occupazione e disoccupazione Contabilità
Macroeconomia: Concetti di Base
Macroeconomia: Concetti di Base Alessandro Scopelliti Università di Reggio Calabria e University of Warwick alessandro.scopelliti@unirc.it 1.1. Pil: produzione e reddito La misura della produzione aggregata
TUTTE LE CRITICHE DEGLI ESPERTI ALLA PROPOSTA DI DECONTRIBUZIONE GIOVANI DEL GOVERNO
1394 TUTTE LE CRITICHE DEGLI ESPERTI ALLA PROPOSTA DI DECONTRIBUZIONE GIOVANI DEL GOVERNO 6 Settembre2017 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Il Popolo della Libertà Berlusconi Presidente
Newsletter ARIFL - IO LAVORO
Newsletter ARIFL - IO LAVORO Numero 6 Settimana 11 Dicembre - 17 Dicembre 2009 I dati Istat sull occupazione: occupati a -1,5% (-65mila) cresce il numero di persone in cerca di occupazione +4% (+9mila)
Economia politica: macroeconomia
Economia politica: macroeconomia Libri di testo: Elementi di Economia. Principi, strumenti, applicazioni Orari lezioni: Lun. 9-11; mart. 11-13; giov. 9-11 Sospensione lezioni: lunedì 17 aprile; martedì
PRIMA PARTE: POLITICHE MACROECONOMICHE
PRIMA PARTE: POLITICHE MACROECONOMICHE 1 In questa parte del corso: Utilizzeremo i modelli del corso di Economia politica (macroeconomia) e ne analizzeremo in maggiore profondità le implicazioni di politica
MACROECONOMIA L-SID, Esame totale (non frequentanti) - prova tipo d esame Cognome Nome Anno di Corso Matricola Domande a risposta multipla PIL
MACROECONOMIA L-SID, SCUOLA DI SCIENZE POLITICHE - SEDE DI FORLÌ Esame totale (non frequentanti) - prova tipo d esame Cognome Nome Anno di Corso Matricola Domande a risposta multipla: Soltanto una delle
La riforma delle pensioni tra passato e futuro: le analisi e i dati dell Osservatorio CPI
Comunicato stampa Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani La riforma delle pensioni tra passato e futuro: le analisi e i dati dell Osservatorio CPI Riprenderà oggi la discussione tra governo e sindacati
Nuovi scenari e opportunità per il Made in Italy
Milano, 15 novembre 01 EVOLUZIONE DEL COMMERCIO CON L ESTERO PER AREE E SETTORI Nuovi scenari e opportunità per il Made in Italy Presidente Michele Scannavini Export traino per la crescita italiana,0 3,0
L Italia, le sfide per la crescita
L Italia, le sfide per la crescita Veronica De Romanis Stanford University, The Breyer Center for Overseas Studies, Florence Libera Università degli Studi Sociali, Luiss, Roma Roma, 6 luglio 2017 1-Le
UN PIANO PER LO SVILUPPO E L'OCCUPAZIONE IN PIEMONTE: Nicola Cicala Davide Riccardi. Torino,17/11/2011. a cura di:
UN PIANO PER LO SVILUPPO E L'OCCUPAZIONE IN PIEMONTE: Sindacato, Banche, Assicurazioni, Imprese, Università, Amministrazione Pubblica. Una sinergia possibile? Torino,17/11/11 a cura di: Coordinamento Agostino
L INDUSTRIA METALMECCANICA IN CIFRE Giugno 2015: INDICE
L INDUSTRIA METALMECCANICA IN CIFRE Giugno 2015: INDICE Incidenza del valore aggiunto metalmeccanico nell'industria in senso stretto 2 L'industria metalmeccanica nell'economia nazionale 3 Addetti metalmeccanici
Ripasso Macroeconomia. Economia del territorio e dello sviluppo
Ripasso Macroeconomia Economia del territorio e dello sviluppo Principali variabili macroeconomiche PIL reale, PIL nominale e PIL pro capite Tasso di disoccupazione Tasso di inflazione PIL: produzione
Il capitale nel XXI secolo di Thomas Piketty
Molti sono stati i commenti al lavoro di Piketty; positivi e di critica ma tutti gli riconoscono di aver realizzato un opera di notevole spessore supportata da una grande raccolta di dati. Il risultato
Corso di Politiche Economiche Europee Prof. Gianfranco Viesti
Dipartimento di Scienze Politiche - Università di Bari Corso di Politiche Economiche Europee Prof. Gianfranco Viesti Modulo 11 Costi e Benefici dell Euro L adesione all unione monetaria comporta sempre
Quando la leadership diventa e-leadership
Quando la leadership diventa e-leadership Questo materiale didattico è stato realizzato da Formez PA nel Progetto PerformancePA, Ambito A Linea 1, in convenzione con il Dipartimento della Funzione Pubblica,
1 Definizione di sistema lineare omogeneo.
Geometria Lingotto. LeLing1: Sistemi lineari omogenei. Ārgomenti svolti: Definizione di sistema lineare omogeneo. La matrice associata. Concetto di soluzione. Sistemi equivalenti. Operazioni elementari
NOTIZIARIO UNIVERSITÀ LAVORO
NOTIZIARIO UNIVERSITÀ LAVORO Settembre 2012 Indice Notiziario Panorama Scegli la laurea giusta Corriere della Sera Il rapporto CNEL. Più di un giovane su tre non fa il lavoro che voleva La Repubblica Il
Scheda dati Roma ANALISI ECONOMICA
ANALISI ECONOMICA Nei primi anni 2000 l area di Roma e della sua provincia crescevano a ritmi superiori alla media nazionale dell 1% annuo circa. Dal 2008, invece, registriamo tassi di contrazione delle
SUD, SVIMEZ: NEL ,8% I REDDITI FAMILIARI, +1,7% AL NORD
Roma, 9 febbraio 2014 SUD, SVIMEZ: NEL 2007-2012 -24,8% I REDDITI FAMILIARI, +1,7% AL NORD Con ammortizzatori sociali recuperato il 13,2% del reddito al Sud, ma con la riforma Fornero sarebbe stato il
ALMALAUREAAUREA E L OCCUPABILITL OCCUPABILITÀ DEI
BOLOGNA PROCESS OCCUPABILITÀ DEI LAUREATI E SVILUPPO ECONOMICO-CULTURALE DEI TERRITORI IL CONSORZIO ALMALAUREAAUREA E L OCCUPABILITL CCUPABILITÀ DEI LAUREATI Angelo di Francia Consorzio Interuniversitario
I giovani e il lavoro
I giovani e il lavoro Stefano Staffolani Università Politecnica delle Marche (Ancona) Ancona,21 Novembre 2013 Stefano Staffolani (UNIVPM) I giovani e il lavoro Ancona, 29 Novembre 2013 1 / 15 Prospettive
IL LAVORO DEI CITTADINI STRANIERI
IL LAVORO DEI CITTADINI STRANIERI Roma e provincia nel 2014 Indice I numeri più significativi... 2 Le conseguenze della Crisi economica... 3 Il contesto nazionale... 3 I numeri di Roma: la condizione occupazionale...
Zeno Rotondi Head of Italy Research
Zeno Rotondi Head of Italy Research IL RISPARMIO DELLE FAMIGLIE È DIVENTATA UNA RISORSA PIÙ SCARSA PROPENSIONE AL RISPARMIO, VALORI % 19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007