Tariffa Igiene ambientale T.I.A.
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- Cipriano Fantini
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1 Tariffa Igiene ambientale T.I.A.
2 Contesto Normativo Nazionale
3 Contesto Normativo Provinciale Deliberazione n di data 30 Novembre MODELLO TARIFFARIO RELATIVO AL SERVIZIO DI RACCOLTA TRASPORTO E SMALTIMENTO DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI Parte fissa per le Utenze domestiche è commisurata per le utenze domestiche al numero dei componenti del nucleo familiare, opportunamente coretto mediante i coefficienti relativi di cui al D.P.R. 158/1999, senza tener conto della superficie delle abitazioni e delle relative pertinenze, ciò in relazione alle difficoltà manifestate da vari gestori di utilizzare le banche dati dei comuni relative alla denunce della tassa rifiuti ed all alta probabilità di contenziosi derivanti dalla gestione delle superfici stesse. Si ritiene, comunque di concedere la facoltà di utilizzare anche la superficie delle abitazioni ove la banca dati disponibile fosse aggiornata ed efficiente. In tal caso, però, la modalità per utilizzare contemporaneamente i due criteri di commisurazione coinciderebbe con quanto stabilito dal D.P.R. n. 158/1998. Per i comuni in cui è presente un alto numero di seconde case è possibile utilizzare, per la commisurazione della parte fissa di tariffa relativa alle utenze domestiche, la dimensione del contenitore assegnato. La parte fissa della tariffa per le utenze non domestiche è commisurata, per le utenze non domestiche, alle superfici degli immobili relativi all utenza stessa. Tali superfici dovranno essere integrate mediante coefficienti in modo da tener conto della differente produzione teorica di rifiuti in relazione alle attività svolte. Per la determinazione dei coefficienti e la suddivisione in categorie delle utenze non domestiche ci si riferisce a quanto stabilito dal D.P.R. 158/1998. E concessa al comune la facoltà di utilizzare anche per la commisurazione della parte fissa di tariffa relativa alle utenze non domestiche, la dimensione del contenitore assegnato. La parte variabile della tariffa sia per le utenze domestiche che per quelle non domestiche La parte variabile della tariffa è commisurata, sia per le utenze domestiche che per le utenze non domestiche, alla quantità di rifiuti non differenziati prodotta. La tariffa relativa al rifiuto indifferenziato prodotto corrisponde al rapporto tra il totale dei costi afferenti alla parte variabile e la quantità complessiva del rifiuto indifferenziato che si stima di raccogliere. Dal primo gennaio 2015 è data facoltà ai Comuni di commisurare la parte variabile della tariffa oltre che alla quantità di rifiuti non differenziati prodotta, anche alla quantità della frazione organica (cosiddetto umido) prodotto e alla quantità della frazione multimateriale prodotta, come definite dal Piano provinciale di gestione dei rifiuti. Tali quantità possono essere misurate sia in termini di peso, sia in termini di volume del contenitore svuotato e quindi in base al numero di svuotamenti. Le tariffe relative alla frazione organica e alla frazione multimateriale non possono superare il 50 per cento della tariffa relativa ai rifiuti indifferenziati
4 Tariffa Igiene Ambientale 2015 Possibili proposte di modifica Regolamento Baite introdurre elementi oggettivi per una possibile eventuale esenzione Rivisitare le superfici e i locali soggetti a tariffa per le utenze non domestiche in particolare per le aziende agricole Impianto Tariffario Rimodulare i coefficienti utilizzati per il calcolo della tariffa fissa delle utenze non domestiche Adeguamento normativo
5 Abitazioni ed alloggi tipici del patrimonio edilizio montano, rifugi di montagna, Baite Regolamento vigente Art. 4 - Presupposto ed ambito di applicazione della tariffa comma 3 La Tariffa è altresì dovuta: per le unità abitative appartenenti al patrimonio edilizio montano, se pur prive di pubblici servizi di erogazione dell acquedotto, energia elettrica, qualora classificate nelle categorie catastali dei gruppi A e D o ancorché diversamente classificate ma effettivamente utilizzate, anche stagionalmente, a fini abitativi; Art Utenze domestiche: determinazione numero di persone occupanti i locali..comma 8 Per le unità abitative facenti parte del patrimonio edilizio montano ubicate in zone di riserva naturale provinciale e/o in zone di protezione speciale dove l'azione e la presenza umana non è consentita per l intero anno solare, che rientrano nella categoria di utenze domestiche non residenti, in deroga al comma 3 del presente articolo, è prevista l applicazione dello schema tariffario determinato per le utenze domestiche residenti, considerando un numero di occupanti pari ad una persona. Tale deroga si applica anche per le unità abitative censite in categoria catastale A11 (Abitazioni ed alloggi tipici dei luoghi rifugi di montagna, baite, ecc...) in qualsiasi zona ubicate. Art Agevolazioni, riduzioni ed incentivi Ferma restando la copertura integrale dei costi, nella modulazione della tariffa sono assicurate le seguenti agevolazioni: Per le utenze che distino più di 600 metri di percorso pubblico dai percorsi di raccolta del rifiuto indifferenziato è fissata una riduzione della quota variabile della tariffa pari al 20%.
6 Abitazioni ed alloggi tipici del patrimonio edilizio montano, rifugi di montagna, Baite Proposte di Modifica Regolamento Esenzione in caso di : limite di altitudine pari o superiore a es metri sopra al livello medio del mare. Al di sopra del quale la tariffa di igiene ambientale non viene applicata per le utenze rientranti nella categoria utenze domestiche (categoria catastale A); non si riscontri l attivazione anche di uno solo dei pubblici servizi di erogazione del gas, acquedotto, energia elettrica; ci si trovi in presenza di particolari restrizioni (non limitate nel tempo) alla viabilità poste in essere dalle autorità competenti, specificatamente che l unica via di accesso veicolare all immobile o gli immobili in esame sia rappresentata da strade classificate come c. d. tagliafuoco (si intendono comunque escluse le normali limitazioni previste per la viabilità montana applicate secondo la legislazione vigente); di verificare ogni singolo caso con i Comuni territorialmente competenti e con il Servizio Forestale ; E inteso che in caso di effettuazione del servizio di raccolta rifiuti solidi urbani le condizioni di esenzione di cui sopra non vengono applicate.
7 TARIFFA Aziende Agricole Regolamento vigente Art. 9 - Esclusione del presupposto per l'applicazione della tariffa..comma 3 Non sono, inoltre, soggette a tariffa: a) le superfici degli insediamenti di cui al precedente art. 8 comma 5 lett. a); b)le superfici dei locali e delle aree adibiti all'esercizio dell'impresa agricola sul fondo e relative pertinenze, intese come tali le aree occupate per le attività propedeutiche alla produzione, quali ad esempio cantine con silos, serre per la produzione di fiori, celle di deposito frutta, ecc.; sono invece assoggettabili alla tariffa le superfici delle abitazioni, nonché i locali e le aree connessi all attività di vendita, ancorché ubicate sul fondo agricolo, quali ad esempio magazzini di stoccaggio del prodotto, aree e locali di imballaggio e confezionamento, punti vendita al pubblico; 2.Gli utenti, per essere ammessi a beneficiare dell esclusione dalla tariffa di cui al comma precedente o della riduzione della superficie imponibile prevista dall art. 8 comma 5 lett. b), devono presentare una comunicazione che nell insediamento produttivo si formano rifiuti speciali, o comunque non assimilati. Essa deve altresì contenere la descrizione dei rifiuti speciali derivanti dall attività esercitata nonché la documentazione attestante l avvenuto smaltimento tramite soggetto abilitato.
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9 Imprese registrate alla CIAA di Trento Settore Attive % Agricoltura, silvicoltura pesca ,63 Estrazione di minerali da cave e miniere 0 0,00 Attività manifatturiere 373 6,31 Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz ,22 Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d ,07 Costruzioni 583 9,86 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut ,27 Trasporto e magazzinaggio 97 1,64 Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 249 4,21 Servizi di informazione e comunicazione 37 0,63 Attività finanziarie e assicurative 49 0,83 Attività immobiliari 125 2,11 Attività professionali, scientifiche e tecniche 56 0,95 Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imp ,18 Istruzione 23 0,39 Sanità e assistenza sociale 10 0,17 Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver ,22 Altre attività di servizi 137 2,32 Imprese non classificate 0 0,00 Totale ,00 Il settore economico che conta il maggior numero di imprese è l agricoltura (3.466), che assorbe ben il 58,63% delle imprese iscritte al Registro delle Imprese, seguito dal commercio (607), dalle costruzioni (583) e dal manifatturiero (373). Altri settori che annoverano un consistente numero di imprese sono: gli alberghi e ristoranti (249), le altre attività di servizi (137), voce questa che include in prevalenza i servizi alla persona, e le attività immobiliari (125) (Tab. 2). * aziende agrigole iscritte alla CIAA in quanto con fatturato maggiore di
10 Aziende Agricole Censimento Agricoltura 2010 Tavola Aziende e relativa S.A.U. e S.A.T. per Comunità di Valle. Anno 2010 Superficie totale dell'azienda Comunità di Valle Superficie (are) Aziende Superficie (are) Aziende Comunità territoriale della Val di Fiemme Comunità di Primiero Comunità Valsugana e Tesino Comunità Alta Valsugana e Bersntol Comunità della Valle di Cembra Comunità della Val di Non Comunità della Valle di Sole Comunità delle Giudicarie Comunità Alto Garda e Ledro Comunità della Vallagarina Comun General de Fascia Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri Comunità Rotaliana-Königsberg Comunità della Paganella Territorio Val d'adige Comunità della Valle dei Laghi Provincia
11 Partecipazione alla spesa per categoria d Utenza Categorie Produz in Lt secc+umido * Fissa Variabile Totale % fiss %variabile %Totale Enti pubblici , , , ,74 9,54 22,51 17,58 Agricoltura , , , ,98 12,74 9,77 10,90 Artigianato , , , ,67 12,32 13,63 13,14 Commercio , , , ,43 14,04 17,88 16,42 Ristorazione bar , , , ,33 16,52 10,11 12,55 Alberghiero , , , ,29 11,07 7,09 8,60 Uffici , , , ,40 5,86 2,85 4,00 Industria , , , ,70 6,98 8,46 7,89 Ospedali Case di Cura , , , ,44 5,31 3,83 4,40 Altro , , , ,32 5,63 3,86 4,53 Totale , , , ,30 100,00 100,00 100,00 * Nelle quantità non sono considerati i litri minimi comunque fatturati e i rifiuti conferiti con container da magazzini frutta, Comuni e ospedale/rsa. 11
12 Estrazione dati dal Catasto riferiti ai depositi e garage (cat. C) catastalmente dichiarati strumentali all'azienda agricola. In questa estrazione mancano i fabbricati categoria D in quanto al catasto detti immobili non presentano il dato superficie.
13 Depositi Agricoli mq Totale Depositi cat C Depositi già a ruolo differenza Macro aggregazioni dei costi Piano Finanziario 2014 Costi fissi ,64 di cui 47,00% 75% UD ,48 25% UND ,16 87,58% secco ,84 Costi Variabili ,36 di cui Puntuali 53,00% 12,42% umido , ,36 Totale , ,00 100% Costi ,69 UND Spazzamento ,68 di cui ,99 UD TOTALE ,68 TOTALE COSTI FISSI ATTRIBUITI ALLE UND ,85
14 Compartecipazione alla spesa del comparto Agricolo motivo/presupposto Costi spazzamento strade riscossi con la TIA Opportunità per le aziende agricole di conferire i rifiuti assimilati presso i CR Proposte Individuare nel regolamento un sistema al fine di uniformare il calcolo dei costi di spazzamento (impegno a carico dei Comuni.) Compartecipazione diretta di ogni singola Azienda Compartecipazione indiretta per mezzo dei Consorzi di cooperazione (per es. CMF ) Convenzione tra Comune e Consorzi per la compartecipazione alla spesa di spazzamento strade
15 Costi Spazzamento strade 2015
16 Classificazione utenze Necessità di suddividere la categoria 1 prevista dal D.P.R. 158/99 in tre distinte categorie. Distinguendo le utenze per tipo di attività, produzione di rifiuti e di superficie assoggettabile a T.I.A. Pertanto la categoria 1 è stata divisa nella categoria 1, 1/a e 1/b secondo la descrizione di seguito riportata: 1) Musei, biblioteche, uffici pubblici, associazioni, luoghi di culto, ecc. 1/a) Scuole di ogni ordine e grado, tagesmutter 1/b) Magaz z ini comunali, cimiteri La categoria 21 è stata suddivisa in due ulteriori categorie, al fine di creare una NUOVA categoria dedicata alle aziende agricole. 21) Attivita' artigianali specifiche escluse aziende agricole 21/a) Aziende agricole Rimodulazione dei coefficienti previsti dal Decreto 158/99 in base all effettiva produzione di rifiuti
Di cui Cessazioni Settori Ateco Iscrizioni
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