REGOLAMENTO DEL ROTARY CLUB PARMA FARNESE
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1 REGOLAMENTO DEL ROTARY CLUB PARMA FARNESE Articolo 1 Definizioni 1. Presidente: il Presidente in carica 2. Presidente entrante: il Presidente eletto per l anno successivo a quello in corso 3. Presidente designato: il Presidente eletto per il secondo anno successivo a quello in corso 4. Assemblea: riunione dei soci attivi convocata per deliberare 5. Consiglio: il consiglio direttivo in carica del club. 6. Consigliere: un membro del consiglio direttivo in carica. 7. Socio: un socio attivo del club. 8. RI: il Rotary International. 9. Past-president: il Presidente di anni precedenti 10. Anno: l anno rotariano che inizia il 1º luglio e termina il 30 giungo dell anno successivo. Articolo 2 Consiglio direttivo 1. L organo amministrativo del club è il consiglio direttivo, costituito dai soci che svolgono i seguenti incarichi: Presidente, Vicepresidente, Presidente entrante, ultimo Past-president, Segretario, Tesoriere e Prefetto. 2. Il Consiglio direttivo, prima di decidere su questioni importanti, che non richiedono riservatezza, sente in merito l Assemblea dei soci. 3. Il Consiglio direttivo può deliberare programmi pluriennali ma essi non impegnano i Consigli direttivi degli anni successivi che possono proseguirli o terminarli. Articolo 3 Elezione del Presidente designato 1. Ogni socio può segnalare candidati alla carica di Presidente, comunicandolo riservatamente al Presidente. 2. Per quanto riguarda l elezione del Presidente designato, il Presidente riunisce e coordina i Past president i quali, tenuto conto dell esperienza rotariana e dell indice di frequenza alle riunioni settimanali, scelgono tra i candidati proposti dai soci il nominativo od i nominativi che il Presidente sottoporrà al voto dei soci riuniti in Assemblea. 3. I soci presenti all Assemblea esprimono il loro voto, per acclamazione od a scrutinio segreto se richiesto da almeno un socio. In caso vi siano più candidati risulta eletto il candidato che ha ottenuto il maggior numero di voti. 4. Il Presidente designato diventa Presidente entrante quando il Presidente entrante diventa Presidente del club.
2 Articolo 4 Elezione dei dirigenti 1. Il Presidente entrante, alcuni mesi prima di entrare in carica, nel corso di una Assemblea indetta dal Presidente del club, comunica ai soci i nomi di Segretario, Tesoriere e Prefetto da lui scelti. 2. Ogni socio ha la facoltà di proporre altri nominativi e se ciò avviene si procede a votazione segreta. I candidati che raccolgono il maggior numero di voti sono dichiarati eletti alle rispettive cariche. 3. Se vengono a mancare membri nel Consiglio direttivo in carica, il Presidente in carica provvede alla loro sostituzione. 4. Se vengono a mancare membri nel Consiglio direttivo entrante, il Presidente entrante provvede alla loro sostituzione. 5. Un socio non può stare in Consiglio per più di tre anni consecutivi e può essere nuovamente eletto dopo che sia trascorso un numero di anni almeno pari a quello in cui è stato in Consiglio. Articolo 5 Compiti dei dirigenti 1. Presidente. Ha il compito di presiedere le riunioni del club e del Consiglio direttivo e di svolgere le altre mansioni normalmente connesse al suo incarico. 2. Presidente entrante. Partecipa al Consiglio direttivo del club e svolge le altre mansioni affidategli dal Presidente del club o dal Consiglio stesso. 3. Vicepresidente. Ha il compito di presiedere le riunioni del club e del Consiglio direttivo, in assenza del Presidente, e di svolgere le altre mansioni normalmente connesse al suo incarico. 4. Segretario. Ha il compito di: tenere aggiornato l albo dei soci; registrare le loro presenze alle riunioni; consegnare ai rotariani in visita la cartolina di presenza ed incassare il rimborso del costo della riunione che poi versa al Tesoriere; redigere e conservare i verbali delle riunioni del club e del Consiglio direttivo; compilare i rapporti richiesti dal RI, inclusi i rapporti semestrali al 1 gennaio e al 1 luglio di ogni anno; compilare i rapporti sui mutamenti dell effettivo; fornire il rapporto mensile di assiduità, da trasmettere al governatore distrettuale entro i 15 giorni successivi all ultima riunione del mese; trasmettere al RI l importo relativo agli abbonamenti alla rivista ufficiale; e svolgere le altre mansioni normalmente connesse al suo incarico. 5. Tesoriere. Ha il compito di custodire i fondi, dando rendiconto al club ogni anno e in qualsiasi altro momento gli venga richiesto dal consiglio e di svolgere le altre mansioni connesse al suo incarico. Al termine dell incarico, il Tesoriere consegna al Tesoriere entrante o al Presidente i fondi, i libri contabili e qualsiasi altro bene del club. Alla fine dell anno rotariano il Tesoriere predispone il bilancio consuntivo ed assiste il Presidente entrante per la redazione del bilancio preventivo. 6. Prefetto. E responsabile del protocollo, dell organizzazione degli incontri e degli eventi programmati ( conviviali e non convivi ali ). Svolge le mansioni normalmente connesse con questo incarico e altre eventualmente decise dal Presidente o dal Consiglio direttivo. 7. Il Segretario, il Tesoriere ed il Prefetto entranti, se diversi da quelli in carica, dovranno affiancare i dirigenti in carica per il tempo necessario a conoscere prassi e modalità del servizio.
3 Articolo 6 Assemblea e Riunioni 1. L assemblea del club si tiene ogni qual volta ritenuto necessario dal Presidente ed almeno una volta all anno, il primo lunedì non festivo del mese di dicembre. In tale occasione si elegge il presidente designato. 2. L Ordine del giorno dell Assemblea viene inviato dal Presidente ai soci almeno sette giorni prima della data fissata per l Assemblea. 3. La riunione settimanale del club si tiene ordinariamente il lunedì, alle ore 20,30 ovvero alle ore 19,00, secondo il calendario mensile che viene riportato sul bollettino ed in casi che lo richiedano anche in un giorno ed un ora diversi. In caso di cambiamenti o cancellazioni i soci vengono preventivamente avvisati. 4. Alla riunione ogni socio attivo, fatta eccezione dei soci onorari (o dispensati dal consiglio direttivo del club in conformità con quanto stabilito nello statuto tipo) viene considerato presente o assente nella misura in cui la sua presenza si estenda o no ad almeno il sessanta percento (60%) della durata della riunione, presso questo o qualsiasi altro club. 5. Il numero legale delle Assemblee è rappresentato dalla metà più uno dei soci. 6. Le riunioni del Consiglio direttivo vengono convocate con congruo preavviso dal Presidente ogni qualvolta lo ritenga necessario o su richiesta di almeno due consiglieri. 7. Perché le riunioni del Consiglio direttivo siano valide deve essere presente la metà più uno dei consiglieri. Articolo 7 Quote sociali 1. Ogni socio del club, per potersi considerare tale, deve versare la quota di ammissione ed essere in regola con il pagamento delle quote sociali. 2. La quota sociale annua è pagabile in quattro rate trimestrali scadenti il 1 luglio, 1 ottobre, 1 gennaio e 1 aprile. Alle stesse scadenze vengono addebitati ai soci le quote dei loro ospiti relativi al trimestre precedente ed ogni altro importo dovuto al club. Articolo 8 Sistema di votazione Tutto ciò che riguarda il club va discusso in modo palese, ad eccezione dell elezione dei dirigenti e dei consiglieri, che può avvenire mediante scrutinio segreto. Il Consiglio può determinare che una specifica decisione sia presa a scrutinio segreto anziché in modo palese. Articolo 9 Quattro vie d azione Costituiscono il fondamento teorico e pratico della vita del club: azione interna azione di pubblico interesse azione professionale azione internazionale
4 Articolo 10 Commissioni 1. Le Commissioni si occupano di portare a termine gli obiettivi annuali ed a lungo termine del club, in base alle quattro vie d azione del Rotary. 2. Il Presidente eletto è responsabile della nomina dei presidenti e membri delle Commissioni e deve riunirsi con le Commissioni all inizio del suo mandato per pianificare insieme le attività del club. Le Commissioni ordinarie sono: a. Effettivo Incaricata di preparare e mettere in atto un piano omnicomprensivo per l ammissione al club e la conservazione dell effettivo. b. Relazioni pubbliche Incaricata di mantenere i contatti con l esterno e di promuovere i progetti e le attività del club. c. Progetti Si occupa della preparazione e messa in opera di progetti educativi, culturali, umanitari e di formazione, a livello locale e internazionale. d. Fondazione Rotary Sviluppa un piano d azione a sostegno della Fondazione Rotary, sia dal punto di vista finanziario sia con la partecipazione attiva dei soci ai programmi umanitari. 3. Il club può istituire tutte le commissioni che ritiene necessarie. 4. Il Presidente è membro di diritto di tutte le Commissioni e gode di tutti i diritti derivanti da tale partecipazione. 5. Ogni Commissione svolge le mansioni previste dal regolamento e quelle supplementari eventualmente assegnatele dal Presidente o dal Consiglio direttivo. A meno che non siano investite di particolari poteri dal Consiglio direttivo, le Commissioni non possono prendere iniziative prima di aver presentato in merito una relazione al Consiglio e di averne ricevuta l approvazione. 6. Il Presidente della Commissione è responsabile del regolare andamento e delle attività della commissione, deve controllarne e coordinarne i lavori e deve comunicare al consiglio le attività svolte. Articolo 11 Compiti delle Commissioni 1. I compiti delle Commissioni sono determinati e modificati dal Presidente in base ai documenti rilevanti del RI. La Commissione programmi fa in modo che i progetti per l anno sociale si svolgano nella sfera dell azione professionale, dell azione d interesse pubblico e dell azione internazionale. 2. Ciascuna Commissione ha un mandato specifico, obiettivi chiaramente delineati e un piano d azione stabilito all inizio dell anno. Il Presidente entrante dà raccomandazioni per quanto riguarda le Commissioni, il loro mandato e gli obiettivi del club nonché i progetti da sottoporre al Consiglio prima dell inizio dell anno.
5 Articolo 12 Dispense 1. I soci che presentino al Consiglio una domanda scritta, motivata da ragioni valide e sufficienti, possono ottenere un permesso che li dispensi dall obbligo di partecipare alle riunioni del club per un determinato periodo di tempo. Articolo 13 Finanze 1. Prima dell inizio di ogni anno fiscale, il Consiglio prepara un preventivo delle entrate e delle uscite per l anno in questione. Questo preventivo rappresenta il limite massimo di spesa per le rispettive voci, salvo diversa decisione del Consiglio. Il preventivo deve essere diviso in due parti: una riguardante l amministrazione del club ed una riguardante i progetti di volontariato. 2. Il Tesoriere deve depositare tutti i fondi del club in una banca designata dal Consiglio. I fondi devono essere divisi in due parti: amministrazione del club e progetti di volontariato. 3. Tutte le fatture devono essere pagate dal Tesoriere o da altro dirigente autorizzato. 4. Una volta l anno, tutte le operazioni finanziarie del club devono essere sottoposte ad un accurata revisione contabile condotta da una persona qualificata. 5. Il pagamento degli abbonamenti alla rivista ufficiale vanno effettuati entro il 1 luglio e il 1 gennaio di ogni anno, in base al numero dei soci del club alle date sopra indicate. Articolo 14 Procedure di ammissione al club 1. Ogni socio attivo del club può proporre il nome di un potenziale socio, comunicandolo per iscritto al Presidente. 2. La proposta vien trattata con la massima riservatezza ed approvata o respinta dal Consiglio entro 30 giorni dalla sua presentazione. Dell esito viene informato il proponente. 3. Se la decisione è favorevole, al candidato vengono comunicati gli obiettivi del RI, i privilegi e le responsabilità derivanti dall ammissione, in particolare la necessaria assiduità alle riunioni, e viene invitato a firmare il modulo di iscrizione ed a fornire i propri dati perché siano comunicati al club. 4. Il Presidente comunica ai soci la proposta di ammissione del nuovo socio. Se entro sette giorni nessun socio invia un una obiezione motivata, il candidato vien ammesso dietro pagamento della quota di ammissione (a meno che non sia proposto come socio onorario). 5. Il Consiglio può ammettere al club un candidato nonostante le obiezioni di un socio, ma l ammissione deve essere deliberata all unanimità. 6. Dopo l ammissione, il Presidente provvede alla presentazione del nuovo socio al resto del club, e alla consegna della tessera e del materiale informativo sul Rotary. Il Segretario comunica le coordinate del nuovo socio al RI; il Presidente affianca al nuovo arrivato un socio, preferibilmente il proponente, che lo aiuti a integrarsi nel club coinvolgendolo nelle attività e nei progetti del club. Qualora in seguito la frequenza di un nuovo socio scendesse sotto la misura minima stabilita dal RI, colui che lo ha proposto dovrà interessarsene personalmente. 7. Il club può ammettere, secondo quanto stabilito dallo statuto del Rotary Club, soci onorari che siano stati presentati dal Consiglio.
6 Articolo 15 Risoluzioni I soci del club non possono prendere in considerazione nessuna risoluzione o mozione vincolante che non sia stata prima approvata dal Consiglio. Tali risoluzioni o mozioni, se presentate ad una riunione del club, sono deferite al Consiglio senza discussione. Articolo 16 Ordine del giorno delle riunioni 1. Apertura. 2. Presentazione degli ospiti. 3. Comunicazioni, avvisi e informazioni rotariane. 4. Eventuali relazioni delle commissioni. 5. Eventuali argomenti non esauriti. 6. Nuovi argomenti. 7. Relazione o presentazione in programma. 8. Chiusura. Articolo 17 Emendamenti Il presente regolamento può essere emendato nel corso di una qualsiasi riunione ordinaria alla quale sia presente il numero legale, con voto dei due terzi dei soci presenti, purché ogni socio abbia ricevuto comunicazione dell emendamento proposto almeno dieci giorni prima della riunione. Il regolamento non può essere modificato da emendamenti o aggiunte che siano in conflitto con lo statuto ed il regolamento del RI.
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