Causa Di Sarno e altri c. Italia Seconda sezione sentenza 10 gennaio 2012 (ricorso n /08)
|
|
- Maddalena Amato
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Causa Di Sarno e altri c. Italia Seconda sezione sentenza 10 gennaio 2012 (ricorso n /08) Diritto al rispetto della vita privata e familiare Obblighi positivi per gli Stati - Necessità della verifica di un effetto pregiudizievole sulla sfera privata e familiare prodotto dal danno ambientale Violazione dell art. 8 par. 1 CEDU Sotto il profilo materiale - Sussiste. Violazione dell art. 8 par. 1 CEDU Sotto il profilo procedurale Non sussiste. Diritto a un ricorso effettivo Mancanza, nell'ordinamento giuridico italiano, di vie di ricorso effettive per ottenere riparazione del danno Onere del Governo che eccepisce il mancato esaurimento delle vie di ricorso di dimostrare l esistenza di un ricorso effettivo Violazione art. 13 CEDU Sussiste. Dall art. 8 della Convenzione discendono anche obblighi positivi per gli Stati, tenuti a predisporre un quadro normativo volto a proteggere effettivamente la vita privata e familiare dagli effetti negativi di attività pericolose. Per quanto riguarda gli obblighi procedurali, importante è la diffusione delle conoscenze che consentono di valutare i rischi. Nel caso di specie l'incapacità protratta delle autorità italiane di assicurare un corretto funzionamento del servizio di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti ha leso il diritto dei ricorrenti al rispetto della loro vita privata e del loro domicilio, in violazione dell'articolo 8 della Convenzione sotto il suo profilo materiale. Viceversa, per quanto riguarda il profilo procedurale dell'articolo 8, la Corte ha ritenuto che non vi è stata violazione della Convenzione, in quanto le autorità italiane hanno adempiuto all'obbligo di informare le persone interessate, compresi i ricorrenti, sui potenziali rischi ai quali si esponevano continuando a risiedere in Campania. La Corte ha constatato la violazione dell'articolo 13 della Convenzione, stante la mancanza di vie di ricorso utili ed effettive che permettano di sollevare, innanzi alle autorità nazionali, motivi di ricorso che attengono alle conseguenze pregiudizievoli per i ricorrenti della cattiva gestione del servizio di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti. Fatto. Dall 11 febbraio 1994 al 31 dicembre 2009, in Campania era stato dichiarato lo stato di emergenza su decisione del Presidente del Consiglio dei Ministri, a causa dei gravi problemi connessi allo smaltimento dei rifiuti. Il 12 giugno 1998, il Presidente della Regione aveva indetto una gara d appalto per la concessione decennale del servizio di trattamento e smaltimento dei rifiuti nella provincia di Napoli. Il 22 aprile 1999 il commissario delegato aveva indetto una gara d appalto per la concessione del servizio di smaltimento dei rifiuti in Campania. Nel gennaio 2001, la chiusura di una discarica aveva provocato la temporanea sospensione dello smaltimento dei rifiuti nella provincia di Napoli, cosicché i sindaci degli altri comuni della provincia ne autorizzarono lo stoccaggio nelle loro rispettive discariche. Dalla fine del 2001 a maggio 2003 erano stati costruiti sette impianti di produzione. Il 22 maggio 2001, il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani del comune di Somma Vesuviana fu affidato a un consorzio di imprese. Poi, la gestione del servizio passò ad una società a capitale pubblico. Il 31 luglio 2007 la procura della Repubblica presso il tribunale di Napoli aveva chiesto il rinvio a giudizio di amministratori e dipendenti di alcune società, del commissario delegato in carica dal 2000 al 2004, di alcuni funzionari del suo ufficio per i delitti di frode, inadempimento nell esecuzione di contratti di pubbliche forniture, truffa, interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità, abuso d ufficio, falsità ideologica nell esercizio di pubbliche funzioni e attività di gestione di rifiuti non autorizzata. I membri delle società in questione erano stati accusati di avere violato l obbligo di ricevere e trattare i rifiuti, con la complicità del commissario delegato e dei funzionari del suo ufficio; il rallentamento e l interruzione della regolare ricezione dei rifiuti raccolti negli impianti di produzione di combustibile derivato da rifiuti (CDR) avrebbero provocato l accumulo nelle strade e nei siti di stoccaggio provvisorio. Inoltre, la procura della Repubblica aveva ascritto alle società coinvolte di aver prodotto CDR e compost con modalità non conformi alle condizioni contrattuali, di avere omesso di effettuare le operazioni di recupero energetico del CDR richieste, di avere
2 subappaltato l'attività di trasporto dei rifiuti valorizzati in violazione del contratto di appalto, di avere stoccato dei materiali inquinanti nelle discariche illegali. I funzionari erano stati accusati di aver falsamente attestato che le società coinvolte avevano rispettato la legge e le condizioni contrattuali che disciplinavano lo smaltimento dei rifiuti e di aver autorizzato l'apertura di discariche non conformi alla normativa, lo stoccaggio provvisorio del CDR in attesa dell'apertura degli impianti di termovalorizzazione, lo scarico dei materiali inquinanti provenienti dagli impianti di produzione di CDR e le deroghe ai criteri contenuti nel capitolato d'oneri per la produzione del CDR. Il G.U.P. aveva disposto il rinvio a giudizio. Il decreto-legge n. 245 del 2005, convertito nella legge n. 21 del 2006, aveva stabilito la risoluzione dei contratti di affidamento del servizio di smaltimento dei rifiuti in Campania conclusi dal commissario delegato dal 2000 al 2001 e l individuazione, con somma urgenza, di nuovi affidatari in base a procedure di evidenza comunitaria. Una prima gara fallì e una seconda gara fu annullata. Il decreto-legge n. 263 del 2006, convertito nella legge n. 290 del 2006, aveva assegnato al Capo del Dipartimento della protezione civile le funzioni di commissario delegato per l emergenza nello smaltimento dei rifiuti in Campania. Il 28 marzo 2007, la Regione adottò la legge n. 4 che prevedeva la creazione di una sezione regionale del catasto dei rifiuti, un osservatorio regionale sulla gestione dei rifiuti, un piano regionale di gestione del ciclo integrato dei rifiuti, un piano regionale di gestione dei rifiuti speciali anche pericolosi, nonché un piano regionale per la bonifica dei siti inquinati. Il 6 luglio 2007, il prefetto di Napoli fu nominato commissario delegato per la gestione della crisi. Il decreto-legge n. 61 del 2007, convertito nella legge n. 87 del 2007, autorizzò in alcuni comuni la creazione di discariche che derogavano alle disposizioni vigenti in materia ambientale e igienico-sanitaria, e vietò la creazione di nuovi siti di smaltimento dei rifiuti in certi comuni, almeno fino alla bonifica del territorio. Una terza gara d appalto risultò vana. Il 28 dicembre 2007, il commissario delegato aveva varato un piano regionale per i rifiuti urbani della Campania ai fini dell'articolo 9 del decretolegge n o 61/07. Il 19 aprile 2008, il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti organici nel comune di Somma Vesuviana fu affidato ad una società a capitale pubblico. Bisogna ricordare che alla fine del 2007 si era verificata una nuova crisi, con l abbandono di tonnellate di rifiuti per le strade per settimane, anche nelle città di residenza dei ricorrenti. Il decreto-legge n. 90 del 2008, convertito nella legge n. 123 del 2008, incaricò il Capo Dipartimento della protezione civile, Sottosegretario di Stato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, della gestione della crisi fino al 31 dicembre 2009, in sostituzione del commissario delegato nominato l 11 gennaio Il Sottosegretario era stato autorizzato ad aprire dieci nuove discariche nella Regione, in deroga alle disposizioni in materia ambientale e igienico-sanitaria. Il decreto-legge n. 90 del 2008 aveva autorizzato il trattamento di determinate categorie di rifiuti in un impianto di termovalorizzazione del CDR, contro il parere reso dalla commissione di valutazione dell impatto sull ambiente, e la realizzazione di nuovi impianti di termovalorizzazione del CDR. Lo stesso decreto-legge affidò la conduzione provvisoria degli impianti di selezione e trattamento dei rifiuti alle forze armate. Il decreto-legge n. 172 del 2008, convertito nella legge n. 210 del 2008, sancì che, nei territori interessati dallo stato di emergenza, potessero essere rimossi, in caso di grave inosservanza degli obblighi inerenti al settore dei rifiuti, il sindaco, il presidente della provincia, i componenti dei consigli e delle giunte. Alcune discariche erano state aperte, altre stavano per essere aperte, si stavano completando i lavori per un impianto di termovalorizzazione. Dal 14 gennaio al 1 marzo 2008, erano state rimosse dalle strade delle città della Regione tonnellate di rifiuti ed erano state stoccate tonnellate di CDR. 530 comuni avevano avviato la raccolta differenziata dei rifiuti in applicazione dell'ordinanza n. 3639/08. Nel 2006 la procura della Repubblica presso il tribunale di Napoli aveva aperto un inchiesta penale sulle attività di smaltimento dei rifiuti realizzate a titolo provvisorio durante la fase transitoria successiva alla risoluzione dei contratti di appalto di servizi. La stessa procura, nel 2008, aprì un inchiesta su alcune operazioni di smaltimento realizzate dopo il dicembre 2005.
3 In una sentenza emessa il 26 aprile 2007, a seguito di un ricorso per inadempimento presentato dalla Commissione, la Corte di Giustizia dell Unione europea constatò una generale mancanza di conformità delle discariche alla normativa comunitaria, ravvisando l inadempienza della Repubblica italiana. La stessa Corte, con sentenza del 4 marzo 2010 pronunciata a seguito di un nuovo ricorso per inadempimento presentato dalla Commissione, constatò un deficit strutturale per quanto concerne gli impianti di smaltimento. Secondo la Corte, tale inadempimento non poteva essere giustificato da circostanze quali l'opposizione della popolazione locale all'installazione di discariche, l'esistenza di attività criminali nella Regione e gli inadempimenti contrattuali da parte delle imprese incaricate della realizzazione di taluni impianti di smaltimento dei rifiuti. Precisò che quest'ultima circostanza non costituiva una causa di forza maggiore in quanto questa nozione esigerebbe "circostanze indipendenti da colui che le fa valere, straordinarie ed imprevedibili, le cui conseguenze è impossibile evitare malgrado tutta la diligenza posta. La Corte ravvisò anche un pericolo per l ambiente e un rischio per la salute. Dal 1997 al 2008 furono costituite tre commissioni parlamentari d inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite connesse: a proposito della Campania, fu dipinta una situazione disastrosa. Gli studi scientifici presentati erano giunti a conclusioni non identiche circa il nesso di causalità tra esposizione della popolazione alla presenza dei rifiuti e prevalenza di certe malattie. Nel contesto dello sviluppo storico, normativo e amministrativo sopra descritto, diciotto cittadini italiani proponevano ricorso contro la Repubblica italiana, sostenendo che la cattiva gestione, da parte delle autorità italiane, del servizio di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti in Campania e la mancata diligenza delle autorità giudiziarie nel perseguire i responsabili avevano violato i diritti garantiti dagli articoli 2, 6, 8 e 13 della Convenzione. Diritto. Sulla qualità di vittime dei ricorrenti. Il Governo ha eccepito la mancanza in capo ai ricorrenti del requisito della qualità di vittime, in quanto questi non avrebbero dimostrato di vivere o lavorare in prossimità di discariche o strade dove i rifiuti abbandonati possono causare seri danni alla salute e al benessere psicologico. Secondo il Governo, i ricorrenti avrebbero esercitato un azione popolare non ammessa dal sistema della Convenzione, in quanto si sarebbero limitati a contestare la politica legislativa e amministrativa in materia di gestione dei rifiuti. Secondo i ricorrenti, invece, Somma Vesuviana è uno dei comuni più colpiti dalla crisi dei rifiuti. La Corte riconosce che l azione popolare non è contemplata dalla Convenzione, la quale, peraltro, non garantisce una specifica protezione dell ambiente in quanto tale. Pertanto, per stabilire se vi sia stata una violazione di uno dei diritti di cui al par. 1 dell art. 8 occorre verificare l esistenza di un effetto negativo diretto sulla sfera privata e familiare dei ricorrenti. Nel caso di specie, la Corte ritiene che dai documenti forniti dalle parti si evince che i danni all ambiente subiti da Somma Vesuviana sono tali da potersi considerare incidenti direttamente sulla sfera (sotto il profilo del loro benessere) dei ricorrenti. Sull esaurimento delle vie di ricorso interne. Ricorda la Corte che, in base all art. 35, par. 1 della Convenzione, i ricorrenti sono tenuti ad esperire i ricorsi normalmente disponibili e sufficienti per ottenere riparazione, fermo restando che il Governo che eccepisce il mancato esaurimento delle vie di ricorso interne ha l onere di dimostrare che all epoca dei fatti esisteva un ricorso effettivo e disponibile, sia in teoria che in pratica, che poteva offrire riparazione e che presentava ragionevoli prospettive di esito favorevole. Per quanto riguarda l azione di risarcimento danni davanti ai giudici civili o amministrativi, la Corte osserva che essa non avrebbe potuto ottenere la rimozione dei rifiuti, e che comunque il Governo non ha dimostrato che i ricorrenti avrebbero potuto ottenere un esito favorevole.
4 La Corte evidenzia, poi, che il Governo non ha indicato alcun riferimento giurisprudenziale relativo alla possibilità, per i residenti in zone colpite dalla crisi dei rifiuti, di costituirsi come parti civili nei procedimenti penali aventi ad oggetto i delitti contro la pubblica amministrazione e l ambiente. Infine, a parere della Corte, l azione di risarcimento del danno ambientale del Ministero dell Ambiente non può essere configurata come ricorso ai sensi dell art. 35, par. 1 CEDU, in quanto solo il Ministro può domandare la riparazione, mentre i cittadini possono solo sollecitarlo ad adire le autorità giudiziarie. Pertanto, la Corte rigetta l eccezione relativa al mancato esaurimento delle vie di ricorso interne. Sul decorso del termine di sei mesi quando la violazione è costituita da una situazione permanente. La Corte ricorda che quando la violazione è costituita da una situazione permanente il termine di sei mesi decorre dalla cessazione della situazione. Sulla violazione dell art. 8 CEDU. La Corte ribadisce che un grave danno ambientale può ripercuotersi sul benessere delle persone e privarle del godimento del loro domicilio in modo da nuocere alla loro vita privata e familiare. Secondo la Corte, dall art. 8 della Convenzione non discendono solo divieti di ingerenze arbitrarie, ma anche obblighi positivi relativi al rispetto effettivo della vita privata. In relazione alle attività pericolose, gli Stati hanno l obbligo positivo di adottare regolamentazioni idonee a prevenire e contenere i rischi connessi. In particolare, devono essere imposte alle persone coinvolte misure di ordine pratico idonee alla protezione effettiva dei cittadini. A proposito degli obblighi procedurali, la Corte sottolinea l importanza che il pubblico abbia accesso alle informazioni che permettono di valutare il rischio. Nel caso di specie, la Corte ritiene che alla situazione del comune di Somma Vesuviana si può ricondurre un deterioramento della qualità della vita degli interessati e un nocumento al diritto al rispetto della vita privata e del domicilio. Invece, la Corte non ravvisa una minaccia per la vita e la salute dei ricorrenti, in quanto questi non hanno sostenuto di essere stati colpiti da malattie riconducibili all esposizione ai rifiuti e gli studi scientifici sul nesso tra esposizione ai rifiuti e varie patologie giungono a conclusioni opposte. La raccolta, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti sono certamente attività pericolose, per cui si impone allo Stato l obbligo di disciplinarli adeguatamente per proteggere i diritti discendenti dall art. 8. Il fatto di aver affidato a privati la gestione di tali servizi non dispensa le pubbliche autorità dagli obblighi di vigilanza. Secondo la Corte, vi è stata un incapacità protratta di assicurare il corretto funzionamento dei servizi. La Corte respinge la qualificazione dello stato di crisi come situazione di forza maggiore, sostenuta dal Governo. Infatti, ricorda che l art. 23 degli Articoli della Commissione di diritto internazionale delle Nazioni Unite sulla responsabilità dello Stato per atto internazionalmente illecito definisce la forza maggiore come forza irresistibile o avvenimento imprevedibile, fuori dal controllo dello Stato, che rende materialmente impossibile, nelle circostanze, agire in conformità all obbligo. Per quanto concerne il profilo procedurale dell articolo 8, la Corte ritiene, invece, che sia stato adempiuto l obbligo di informare gli interessati sui rischi che poteva comportare la residenza in Campania. Sulla violazione dell art. 13 CEDU. La Corte ritiene che sia stato violato l art. 13 CEDU, in virtù delle considerazioni, già richiamate, relative all esaurimento delle vie di ricorso interne. Sull equa soddisfazione. La Corte ritiene che la constatazione delle violazioni costituisca riparazione sufficiente del danno morale. RIFERIMENTI NORMATIVI Art CEDU Art. 311 decreto-legge n. 152/06
5 Decreto-legge n. 22 del 1997 ( decreto Ronchi ) D.lgs. n. 152 del 2006 Art. 4 decreto-legge n. 90 del 2008 Art. 4 direttiva 75/442/CEE del Consiglio dell Unione europea, come modificata dalla direttiva 91/156/CEE del Consiglio Art. 2 della direttiva 91/689/CEE Artt. 14 e 18 della direttiva 1999/31/CE del Consiglio Artt. 4 e 5 della direttiva 2006/12/CE del Parlamento europeo e del Consiglio PRECEDENTI GIURISPRUDENZIALI Art. 8 CEDU sulla necessità di un effetto nefasto sulla vita privata del danno ambientale: Kyrtatos c. Grecia (n. 2), 41666/98, 52, sentenza 22 maggio 2003; Fadeïeva c. Russia, 55723/00, 68, sentenza 9 giugno 2005; López Ostra c. Spagna, 16798/90, sentenza 9 dicembre 1994; Guerra e altri c. Italia, 14967/89, sentenza 19 febbraio Art. 35, 1 sull onere del ricorrente di esperire i ricorsi normalmente disponibilie e l onere del Governo che eccepisce il mancato esaurimento delle vie di ricorso di dimostrare l esistenza di un ricorso effettivo e disponibile, con ragionevoli prospettive di buone esito: Akdivar e altri c. Turchia, sentenza 16 settembre 1996, 66; Giacobbe e altri c. Italia, 16041/02, 63, sentenza 15 dicembre 2005; Selmouni c. Francia, 25803/94, 74, sentenza 28/07/1999. Art sul decorso del termine di sei mesi quando la violazione è costituita da una situazione permanente: Çinar c. Turchia, 17864/91, decisione della Commissione del 5 settembre 1994; Ülke c. Turchia (dec.), 39437/98, 1 giugno Art. 2: sulle misure necessarie che le autorità nazionali devono adottare: Oneryildiz c. Turchia, n o 48939/99, 90, sentenza 30 novembre Art. 8 sull importanza dell accesso del pubblico alle informazioni concernenti il rischio: Guerra e altri c. Italia, 14967/89, sentenza 19 febbraio 1998; Taşkin e altri c. Turchia n o 46117/99, 119, sentenza 10 novembre 2004; Giacomelli c. Italia, n o 59909/00, 83, sentenza 19 ottobre 2006; Tătar c. Romania, n o 67021/01, 113, sentenza 27 gennaio 2009 Opinione dissenziente Giudice Sajó.
SISTEMA DI QUALIFICAZIONE DI FORNITORI DI GAS METANO PER AUTOTRAZIONE DOMANDA DI PARTECIPAZIONE
SISTEMA DI QUALIFICAZIONE DI FORNITORI DI GAS METANO PER AUTOTRAZIONE La società sottoscritta DOMANDA DI PARTECIPAZIONE (ragione sociale) (località, via, numero civico) (cap) (Città) (P.IVA C.F.) (Fax)
Università La Sapienza di Roma
Università La Sapienza di Roma La responsabilità dello Stato per violazione del diritto europeo. Accertamento e processo Prof.ssa Rossella Miceli La responsabilità conseguente alle violazioni di norme
La crisi dei rifiuti in Campania dinanzi alla Corte europea dei diritti umani
La crisi dei rifiuti in Campania dinanzi alla Corte europea dei diritti umani Con la sentenza adottata nel caso di Sarno e altri c. Italia, la seconda sezione della Corte europea dei diritti umani si è
CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE APPROVATA DAL SENATO DELLA REPUBBLICA. il 20 novembre 2014 (v. stampato Senato n. 1070)
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2738 PROPOSTA DI LEGGE APPROVATA DAL SENATO DELLA REPUBBLICA il 20 novembre 2014 (v. stampato Senato n. 1070) D INIZIATIVA DEI SENATORI BUEMI,
Il sottoscritto... in qualità di LEGALE RAPPRESENTANTE
Modulo A - Dichiarazione sostitutiva DICHIARAZIONE DEL LEGALE RAPPRESENTANTE CHE SOTTOSCRIVE L OFFERTA (DA PRESENTARE NEL PLICO, FUORI DELLA BUSTA DELL OFFERTA) Il sottoscritto... in qualità di LEGALE
MODULO DI AUTODICHIARAZIONE (AI SENSI DELL ART. 47 D.P.R. 28 DICEMBRE 2000, N. 445) Il/La sottoscritto/a, nato/a a il. e residente in ( ) via n.
All ISFOL Ufficio Gare e Appalti Corso D Italia, 33 00198 ROMA MODULO DI AUTODICHIARAZIONE (AI SENSI DELL ART. 47 D.P.R. 28 DICEMBRE 2000, N. 445) Il/La sottoscritto/a, nato/a a il e residente in ( ) via
LA TUTELA GIURISDIZIONALE NELLA UE
LA TUTELA GIURISDIZIONALE NELLA UE Il sistema della tutela giurisdizionale: Corte di giustizia, Tribunale, tribunali specializzati e corti nazionali Competenze esclusive della Corte di giustizia e del
DETERMINAZIONE. Estensore LONGO ANNARITA. Responsabile del procedimento M. MANETTI. Responsabile dell' Area. Direttore Regionale M.
REGIONE LAZIO Direzione Regionale: TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA E RIFIUTI Area: DETERMINAZIONE N. G03214 del 28/11/2013 Proposta n. 19196 del 28/11/2013 Oggetto: RIDA AMBIENTE S.r.l. - Determinazione
DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 3004
Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 3004 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore BEVILACQUA COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 3 NOVEMBRE 2011 Modifica all articolo 1, comma 683, della legge 27 dicembre
Cause riunite da C-295/04 a C-298/04. Vincenzo Manfredi e altri contro Lloyd Adriatico Assicurazioni SpA e altri
Cause riunite da C-295/04 a C-298/04 Vincenzo Manfredi e altri contro Lloyd Adriatico Assicurazioni SpA e altri (domande di pronuncia pregiudiziale proposte dal Giudice di pace di Bitonto) «Art. 81 CE
REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO
REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 622 25/10/2016 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 15956 DEL 24/10/2016 STRUTTURA PROPONENTE Area: SEGRETARIO GENERALE Prot. n. del OGGETTO: Schema di deliberazione concernente:
L esecuzione delle sentenze della Corte europea dei diritti dell uomo. con particolare riferimento all esecuzione nell ordinamento italiano
L esecuzione delle sentenze della Corte europea dei diritti dell uomo con particolare riferimento all esecuzione nell ordinamento italiano Programma della lezione Conseguenze dell illecito nel diritto
LE COMPETENZE DELLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL UE (disposizioni scelte del TFUE)
LE COMPETENZE DELLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL UE (disposizioni scelte del TFUE) Articolo 256 1. Il Tribunale è competente a conoscere in primo grado dei ricorsi di cui agli articoli 263 (legittimità atti),
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE E DI ATTO DI NOTORIETA (ARTT. 38 COMMA 3, 46 E 47 DEL D.P.R N.445)
FAC SIMILE DICHIARAZIONE DA RENDERE IN MERITO AL POSSESSO DEI REQUISITI DI ORDINE GENERALE E DI IDONEITA PROFESSIONALE DI CUI AGLI ARTT. 38 e 39 DEL D.LGS. 12.04.2006 N.163 E SS.MM.II. PER LA PARTECIPAZIONE
RIFORMA DEGLI ARTT. 4 BIS E 58 TER O.P. Proposta di articolato
Stati Generali dell Esecuzione Penale TAVOLO 16 Ostacoli normativi alla individualizzazione del trattamento Rapporto di medio termine RIFORMA DEGLI ARTT. 4 BIS E 58 TER O.P. Proposta di articolato Testo
MODULO N 1 ISTANZA DI PARTECIPAZIONE E DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA
MODULO N 1 ISTANZA DI PARTECIPAZIONE E DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA Al Signor Sindaco del Comune di 10064 PINEROLO Oggetto: Indagine di mercato per l affidamento del servizio di vigilanza ed accompagnamento
IL SISTEMA DISCIPLINARE DEI GIUDICI DI PACE NELL'ORDINAMENTO ATTUALE
IL SISTEMA DISCIPLINARE DEI GIUDICI DI PACE NELL'ORDINAMENTO ATTUALE Art. 9 della legge 21 novembre 1991, n. 374, istitutiva del giudice di pace (in vigore fino all esercizio della delega di cui all art.
LA RESPONSABILITÀ DELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI
LA RESPONSABILITÀ DELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI Laura Salvadego, Assegnista di Ricerca Università degli Studi di Ferrara laura.salvadego@unife.it LA CODIFICAZIONE DELLE REGOLE RELATIVE ALLA RESPONSABILITÀ
DETERMINAZIONE. Estensore CRESCENZI ROBERTO. Responsabile del procedimento CRESCENZI ROBERTO. Responsabile dell' Area F. TOSINI
REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: GOVERNO DEL CICLO DEI RIFIUTI CICLO INTEGRATO DEI RIFIUTI DETERMINAZIONE N. G12689 del 28/10/2016 Proposta n. 16065 del 25/10/2016 Oggetto: Evento sismico che ha
DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE AI SENSI DEL D.P.R. 28 DICEMBRE 2000, N.445 ART. 38, COMMA 1, LETT. B), C), M-TER) DEL D.LGS 163/2006 1
Modulo Allegato 2 Sezione A da inserire nella busta A Documentazione Amministrativa DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE AI SENSI DEL D.P.R. 28 DICEMBRE 2000, N.445 ART. 38, COMMA 1, LETT. B), C), M-TER) DEL D.LGS
Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni
DELIBERA N. 126/16/CONS AUTORIZZAZIONE ALL AVVIO DI UNA PROCEDURA DI GARA SUL MERCATO ELETTRONICO MEDIANTE RICHIESTA D OFFERTA (RDO) PER L ACQUISIZIONE DEI SERVIZI DI HOSTING DEL SITO WEB DELL AUTORITÀ
NOTA SINTETICA SULLA SITUAZIONE GIUDIZIARIA DELL ING. GIOVANNI CONSORTE 7/04/09
NOTA SINTETICA SULLA SITUAZIONE GIUDIZIARIA DELL ING. GIOVANNI CONSORTE 7/04/09 1 Procura di Milano Reato contestato: abuso di informazioni privilegiate (insider trading) a favore di Unipol Assicurazioni,
Modello Organizzazione Gestione e Controllo. OMS S.r.l.
OMS S.r.l. Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231 e s.m.i. Allegato 3 Prima Emissione: Approvato dall Amministratore Unico OMS S.r.l. in data
Oggetto : Servizio ADE (ASSISTENZA DOMICILARE EDUCATIVA) nell ambito territoriale N 10
ALLEGATO 1 MODELLO DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA UNICA Al Comune di BITRITTO p.zza Leone 12 70020-BITRITTO(BA) Oggetto : Servizio ADE (ASSISTENZA DOMICILARE EDUCATIVA) nell ambito territoriale N 10 Il sottoscritto
INDICE-SOMMARIO. Parte Prima GENERALITÀ. Capitolo I LE FUNZIONI E I POTERI DEL GIUDICE TUTELARE
INDICE-SOMMARIO Prefazione... xix Parte Prima GENERALITÀ Capitolo I LE FUNZIONI E I POTERI DEL GIUDICE TUTELARE 1.1. L istituzione del giudice tutelare... 3 1.2. La competenza... 6 1.2.1. La competenza
Segreto Professionale
Segreto Professionale SEGRETO PROFESSIONALE Art. 622 C.P. (Rivelazione di un segreto professionale) Chiunque, avendo notizia, per ragione del proprio stato od ufficio, o della propria professione, od arte,
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 23 maggio 2003;
DECRETO LEGISLATIVO 27 giugno 2003, n. 168 Istituzione di Sezioni specializzate in materia di proprieta' industriale ed intellettuale presso tribunali e corti d'appello, a norma dell'articolo 16 della
CODICE DISCIPLINARE DEI DIPENDENTI DEL COMPARTO UNICO REGIONALE REGIONE FVG-ENTI LOCALI
AI SENSI DELL ART. 55, COMMA 2 DEL D.LGS. N. SI PUBBLICA IL CODICE DISCIPLINARE DEI DIPENDENTI DEL COMPARTO. LA PUBBLICAZIONE EQUIVALE A TUTTI GLI EFFETTI ALL AFFISSIONE ALL INGRESSO DELLA SEDE DI LAVORO.
Sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'uomo del 10 gennaio 2012 - Ricorso n.30765/08 - Di Sarno e altri c.italia
Sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'uomo del 10 gennaio 2012 - Ricorso n.30765/08 - Di Sarno e altri c.italia Traduzione a cura del Ministero della Giustizia, Direzione generale del contenzioso
Legge sulla responsabilità civile degli enti pubblici e degli agenti pubblici (del 24 ottobre 1988)
Legge sulla responsabilità civile degli enti pubblici e degli agenti pubblici (del 24 ottobre 1988) 2.6.1.1 IL GRAN CONSIGLIO DELLA REPUBBLICA E CANTONE DEL TICINO visto il messaggio 14 ottobre 1986 n.
DICHIARAZIONE DI INSUSSISTENZA DELLE CAUSE D ESCLUSIONE EX ART. 38 D.Lgs n. 163/2006 E DI ALTRE CAUSE DI ESCLUSIONE
ALLEGATO 10 DICHIARAZIONE DI INSUSSISTENZA DELLE CAUSE D ESCLUSIONE EX ART. 38 D.Lgs n. 163/2006 E DI ALTRE CAUSE DI ESCLUSIONE Il sottoscritto. nato il.. a.. in qualità di.. dell impresa/società......
Il sistema della Convenzione. dott. Valerio Palombaro
Il sistema della Convenzione Europea dei diritti dell uomo dott. Valerio Palombaro Statuto del Consiglio d Europa firmato a Londra il 5 Maggio 1949 Progetto di Convenzione europea dei diritti dell uomo
Attuazione del diritto dell UE nell ordinamento italiano
Attuazione del diritto dell UE nell ordinamento italiano Legge 24 dicembre 2012, n. 234 Norme generali sulla partecipazione dell'italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche
DETERMINAZIONE. Estensore CRESCENZI ROBERTO. Responsabile del procedimento CRESCENZI ROBERTO. Responsabile dell' Area F. TOSINI
REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: RISORSE IDRICHE, DIFESA DEL SUOLO E RIFIUTI CICLO INTEGRATO DEI RIFIUTI DETERMINAZIONE N. G08776 del 22/06/2017 Proposta n. 11352 del 19/06/2017 Oggetto: O.C.D.P.C.
LA TUTELA DELL AMBIENTE PRIMA DELLA STESURA DELLA COSTITUZIONE ITALIANA. Art. 635 Danneggiamento di cose mobili e immobili
AMBIENTE E RIFIUTI aspetti normativi Senese d.ssa Carla LA TUTELA DELL AMBIENTE PRIMA DELLA STESURA DELLA COSTITUZIONE ITALIANA Regio decreto 8 ottobre 1931, n. 1604 Approvazione del testo unico delle
Art. 4-bis (Divieto di concessione dei benefici e accertamento della pericolosità sociale dei condannati per taluni delitti).
Proposte di modifica degli artt. 4 bis e 58 ter OP Testo attuale art. 4 bis Art. 4-bis (Divieto di concessione dei benefici e accertamento della pericolosità sociale dei condannati per taluni delitti).
AFFIDAMENTO DELLA FORNITURA ED INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA CONTAPASSEGGERI A BORDO DEGLI AUTOBUS ACTV
AFFIDAMENTO DELLA FORNITURA ED INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA CONTAPASSEGGERI A BORDO DEGLI AUTOBUS ACTV La ditta / società sottoscritta DOMANDA DI PARTECIPAZIONE (Domanda di qualificazione) (ragione sociale)
Nome modulo: ILLUSTRAZIONE DETTAGLIATA DEI COMPITI E DELLE RESPONSABILITÀ CIVILI E PENALI
NOME LEZIONE: INTRODUZIONE Il Testo Unico per la privacy sancisce che chiunque, essendovi tenuto, omette di adottare le misure necessarie ad assicurare la sicurezza dei dati è perseguibile sia civilmente
Ripartizione Tutela Ambiente - Sanità - Igiene
C O M UN E D I BARI Ordinanza 2014/00937 2014/250/00066 Ripartizione Tutela Ambiente - Sanità - Igiene Data Adozione: 11/09/2014 Altri Settori: Estensore: Sottoscrizione Sindaco: Estensore Igiene e Ambiente
DECRETO N. 91 DEL 10/05/2017
DECRETO N. 91 DEL 10/05/2017 OGGETTO: APPROVAZIONE DELLA CONVENZIONE CON L UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MESSINA - DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE AVENTE AD OGGETTO IL SERVIZIO DI PROGETTAZIONE ED ALTA SORVEGLIANZA
MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE
MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 SISTEMA DISCIPLINARE Rev. 00 del 13.03.2012 Pagina 1 di 6 Indice 1. I PRINCIPI DEL SISTEMA DISCIPLINARE... 3
INDICE SOMMARIO. Premessa...
INDICE SOMMARIO Premessa... XIII CAPITOLO 1 L OGGETTO DELLA TUTELA PENALE DELL AM- BIENTE. PROTEZIONE DELLE SPECIE, DEGLI HABITAT E DELLE AREE NATURALI PROTETTE 1. L oggetto della tutela penale dell ambiente:
DICHIARAZIONE REQUISITI GENERALI ART. 38 D.LGS. 163/2006 DICHIARA
Allegato 1 All ASM Terni s.p.a Via B. Capponi, 100 05100 TERNI DICHIARAZIONE REQUISITI GENERALI ART. 38 D.LGS. 163/2006 Il sottoscritto... C.F. nato a.. il in qualità di dell'impresa.... con sede in...
MODELLO ISTANZA DI PARTECIPAZIONE ALLA GARA
Marca da bollo legale ( 14,62) MODELLO ISTANZA DI PARTECIPAZIONE ALLA GARA ---------- (nome della stazione appaltante). Servizio.... Via/Piazza. N.. CAP.. Città.. Oggetto: Procedura ristretta per la concessione
Responsabilità penale in materia di siti contaminati
Responsabilità penale in materia di siti contaminati Avv. Angelo Merlin Vice Presidente ASSORECA NCTM Studio Legale Associato - MILANO - ROMA - VERONA - BRUXELLES Indice dell intervento La precedente norma
DECRETO DI OCCUPAZIONE DI URGENZA PREORDINATA ALVESPROPRIAZIONE
/ - Il Capo del Dipartimento della Protezione Civile e in altri comuni della regione Abruzzo ai sensi del D.P.C.M 6 aprile 2009 DECRETO DI OCCUPAZIONE DI URGENZA PREORDINATA ALVESPROPRIAZIONE VISTA la
RESPONSABILITÀ EXTRACONTRATTUALE UE E ALTRI RICORSI DIRETTI
LA RESPONSABILITÀ EXTRACONTRATTUALE DELL UNIONE E GLI ALTRI RICORSI DIRETTI PROF.SSA MARIA TERESA STILE Indice 1 RESPONSABILITÀ EXTRACONTRATTUALE UE E ALTRI RICORSI DIRETTI -------------------------- 3
REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE DELLA FIGURA DELL ISPETTORE AMBIENTALE. Articolo 2 Svolgimento del servizio
Progetto A.R.O. comune di Monreale ALLEGATO 3 REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE DELLA FIGURA DELL ISPETTORE AMBIENTALE Fonte normativa : DLgs 152/2006 DLgs 267/2000 Legge 689/1981 Articolo 1 Finalità
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA PER LA FORNITURA DI DERRATE ALIMENTARI
I.P.A.B. LUIGI MARIUTTO Centro di servizi alla persona ALLEGATO 2) DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA PER LA FORNITURA DI DERRATE ALIMENTARI IL SOTTOSCRITTO NATO A IL NELLA SUA QUALITA DI (titolare, legale rappresentante,
COMUNICAZIONE AI FINI DELL INSERIMENTO NEL CASELLARIO INFORMATICO DELLE VARIAZIONI DI CUI ALL ART. 74, COMMA 6, DEL D.P.R. 5 OTTOBRE 2010, N.
Allegato 1 (per la segnalazione, ai fini dell inserimento nel casellario informatico, delle variazioni di cui all articolo 74, comma 6, del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207) All'AUTORITÀ PER LA VIGILANZA
CONVENZIONE PER LO SVOLGIMENTO DEL LAVORO DI AGOSTO 2000 N. 274 E DELL ART. 2 DEL DECRETO TRA
CONVENZIONE PER LO SVOLGIMENTO DEL LAVORO DI PUBBLICA UTILITA AI SENSI DELL ART. 54 DEL D. L.VO 28 AGOSTO 2000 N. 274 E DELL ART. 2 DEL DECRETO MINISTERIALE 26 MARZO 2001 TRA L AZIENDA USL DI MODENA (C.F
Garantire le indagini nei casi procedibili d ufficio riducendo quindi l attuale parziale inadempienza. Assicurare copertura omogenea nel territorio
Azienda Sanitaria Firenze L importanza di una efficace implementazione dei sistemi di gestione della sicurezza. L approccio dell organo di vigilanza Giuseppe Petrioli Direttore Dipartimento di Prevenzione
LA GIUNTA REGIONALE. VISTO il Reg. (CE) n. 1290/2005 del Consiglio del 21 giugno 2005 relativo al finanziamento della politica agricola comune;
DGR N.584 DEL 5 DICEMBRE 2012 OGGETTO: Reg.(CE) n. 1698/05. Programma di Sviluppo Rurale (PSR) del Lazio per il periodo 2007-2013. Modifiche e integrazioni alla DGR n. 724/2008 recante disposizioni regionali
R E P U B B L I C A I T A L I A N A IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia. (Sezione Prima) SENTENZA
N. 00287/2010 REG.SEN. N. 00958/2002 REG.RIC. R E P U B B L I C A I T A L I A N A IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia (Sezione Prima) ha pronunciato la presente
DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 2786
Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 2786 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore DE LILLO COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 16 GIUGNO 2011 Corresponsione di borse di studio ai medici specializzandi
PROTOCOLLO D INTESA. Roma, 9 febbraio 2009 IL MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L INNOVAZIONE LA CORTE DEI CONTI TRA
PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L INNOVAZIONE E LA CORTE DEI CONTI Roma, 9 febbraio 2009 IL MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L INNOVAZIONE E LA CORTE DEI
DECRETO LEGISLATIVO RECANTE NORME DI ATTUAZIONE DELLO STATUTO SPECIALE PER LA REGIONE TRENTINO-ALTO ADIGE RECANTI MODIFICHE
DECRETO LEGISLATIVO RECANTE NORME DI ATTUAZIONE DELLO STATUTO SPECIALE PER LA REGIONE TRENTINO-ALTO ADIGE RECANTI MODIFICHE E INTEGRAZIONI AL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 15 LUGLIO 1988, N.
INDICE TOMO I. Parte I LA DISCIPLINA NAZIONALE IN TEMA DI CONTRATTI PUBBLICI. Titolo I NORMATIVA BASE
Prefazione... XV TOMO I Parte I LA DISCIPLINA NAZIONALE IN TEMA DI CONTRATTI PUBBLICI NORMATIVA BASE 1. Costituzione della Repubblica Italiana (in G.U., 27 dicembre 1947, n. 298)... 5 2. R.d. 18 novembre
art. 50 Cancellazione della causa dal ruolo Testo: in vigore dal 25/06/2008
art. 50 Cancellazione della causa dal ruolo Testo: in vigore dal 25/06/2008 1. Il primo comma dell'articolo 181 del codice di procedura civile e' sostituito dal seguente: "Se nessuna delle parti compare
REGOLAMENTO SULLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE PER LA VIOLAZIONE DEI REGOLAMENTI E DELLE ORDINANZE
REGOLAMENTO SULLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE PER LA VIOLAZIONE DEI REGOLAMENTI E DELLE ORDINANZE Approvato con delibera Consiglio Comunale n. 65 / 06.10.2003 Articolo 1 Oggetto del regolamento
Ordinanza n. 57 del 4 dicembre 2015
IL PRESIDENTE IN QUALITA DI COMMISSARIO DELEGATO AI SENSI DELL ART. 1 COMMA 2 DEL D.L.N. 74/2012 CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA LEGGE N. 122/2012 Ordinanza n. 57 del 4 dicembre 2015 Prolungamento delle
La CGUE, Grande sezione, in sentenza Ullens de Schooten (C-268/15) del 15/11/2016, ha dichiarato che:
La CGUE, Grande sezione, in sentenza Ullens de Schooten (C-268/15) del 15/11/2016, ha dichiarato che: "Il diritto dell Unione deve essere interpretato nel senso che il regime della responsabilità extracontrattuale
MODULO A DICHIARAZIONE DEL LEGALE RAPPRESENTANTE CHE SOTTOSCRIVE L'OFFERTA (DA PRESENTARE NELLA BUSTA A ). Codice fiscale... P.IVA..
MODULO A DICHIARAZIONE DEL LEGALE RAPPRESENTANTE CHE SOTTOSCRIVE L'OFFERTA (DA PRESENTARE NELLA BUSTA A ). Il sottoscritto... in qualità di LEGALE RAPPRESENTANTE dell'impresa... Codice fiscale... P.IVA..
DELIBERA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 10 febbraio 2016
DELIBERA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 10 febbraio 2016 Ulteriore stanziamento per la realizzazione degli interventi in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che nei giorni dal 14 al 20 ottobre
Regione Lazio. Atti del Presidente della Regione Lazio 22/12/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 102
Regione Lazio Atti del Presidente della Regione Lazio Decreto del Presidente della Regione Lazio 20 dicembre 2016, n. T00260 Nomina Commissario straordinario dei Consorzi di Bonifica "Tevere e Agro Romano",
Consiglio regionale della Toscana
Consiglio regionale della Toscana LEGGE REGIONALE N. 9/2012 (Atti del Consiglio) Disposizioni urgenti in materia ambientale. Modifiche alla l.r. 20/2006, alla l.r. 25/1998 e alla l.r. 64/2009. ***************
TRASPORTO MERCI CONTO TERZI - VERIFICHE E SEGNALAZIONI IN CASO DI INCIDENTE STRADALE
TRASPORTO MERCI CONTO TERZI - VERIFICHE E SEGNALAZIONI IN CASO DI INCIDENTE STRADALE DISPOSIZIONI INTERMINISTERIALI ATTUATIVE di Franco MEDRI* e Maurizio PIRAINO** Il comma 7-bis dell art. 7 del Decreto
COMUNE DI CANISCHIO Città Metropolitana di TORINO
COMUNE DI CANISCHIO Città Metropolitana di TORINO Frazione Mezzavilla 7 Bis Canischio 10080 (TO) 0124/659998 Fax 0124/698480 P.IVA 01868520014 e-mail:info@comune.canischio.to.it Posta Elettronica Certificata
DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO PRO GRAMMAZIONE ASSISTENZA TERRITORIALE E PRE VENZIONE 27 ottobre 2014, n. 331
41989 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO PRO GRAMMAZIONE ASSISTENZA TERRITORIALE E PRE VENZIONE 27 ottobre 2014, n. 331 Modifiche ed integrazioni allegato A alla D.G.R. 928 del 13/05/2013 Piano Regionale
Regione Lazio. Atti del Presidente della Regione Lazio 26/01/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 8
Regione Lazio Atti del Presidente della Regione Lazio Decreto del Presidente della Regione Lazio 13 gennaio 2017, n. T00002 Nomina del Presidente dell'ente regionale "Parco regionale dei Castelli Romani",
LA RIMOZIONE DEI RIFIUTI ABBANDONATI DA IGNOTI SU AREE DI PERTINENZA DELL ANAS
LA RIMOZIONE DEI RIFIUTI ABBANDONATI DA IGNOTI SU AREE DI PERTINENZA DELL ANAS Breve nota a TAR Puglia Lecce Sez. I, ordinanza del 18 giugno 2008, n. 487 A cura della Dott.ssa Valentina Vattani «la rilevazione
DETERMINAZIONE. Estensore CRESCENZI ROBERTO. Responsabile del procedimento CRESCENZI ROBERTO. Responsabile dell' Area F. TOSINI
REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: RISORSE IDRICHE, DIFESA DEL SUOLO E RIFIUTI CICLO INTEGRATO DEI RIFIUTI DETERMINAZIONE N. G06059 del 11/05/2017 Proposta n. 7806 del 05/05/2017 Oggetto: O.C.D.P.C.
CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato COSENZA
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3454 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato COSENZA Modifiche al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e disposizioni concernenti
Al Comune di BRUGNERA. Procedura aperta per l affidamento del servizio di ricovero, mantenimento e cura dei cani randagi. Anni
Allegato sub A) Al Comune di 33070 BRUGNERA OGGETTO: Procedura aperta per l affidamento del servizio di ricovero, mantenimento e cura dei cani randagi. Anni 2011-2014. Domanda di partecipazione Dichiarazione
Dichiarazione sostitutiva attestante i requisiti generali (resa ex artt. 46 e 47 del DPR 445/2000)
Dichiarazione sostitutiva attestante i requisiti generali (resa ex artt. 46 e 47 del DPR 445/2000) Il sottoscritto (nome).... (cognome)... nato a...(prov.)..il.. residente a. (prov.), in Via.. n in qualità
Causa Serino c. Italia Seconda Sezione sentenza 19 febbraio 2008 (ricorso n. 679/03) Causa Maio c. Italia Seconda Sezione sentenza 18 marzo 2008
Causa Serino c. Italia Seconda Sezione sentenza 19 febbraio 2008 (ricorso n. 679/03) Causa Maio c. Italia Seconda Sezione sentenza 18 marzo 2008 (ricorso n. 24886/03) Causa Conceria Madera s.r.l. c. Italia
IL COMMISSARIO STRAORDINARIO REGIONALE DELIBERAZIONE N. 11 DEL 16/02/2017
IL COMMISSARIO STRAORDINARIO REGIONALE DELIBERAZIONE N. 11 DEL 16/02/2017 OGGETTO: Autorizzazione al conduttore allo svolgimento di lavori di manutenzione straordinaria all interno dell unità immobiliare
«ART. 4-bis. 1. Non possono essere candidati e non possono comunque ricoprire la carica di
ART. 10. (Delega al Governo per l'adozione di un testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di governo conseguente a sentenze definitive di
Ordinanza n. 82 del 15 Dicembre 2014
IL COMMISSARIO DELEGATO AI SENSI DEL DPCM DEL 25/8/2014 Ordinanza n. 82 del 15 Dicembre 2014 Definizione delle procedure per l effettuazione dei sopralluoghi al fine della partecipazione dei soggetti interessati
STUDIO LEGALE ROSADI-SOFFIENTINI ASSOCIATII. Copyright 2014 Studio Legale Rosadi-Soffientini Associati Tutti i diritti riservati
Italia Oggi del 23/09/2014 Siti web con omessa o Inidonea informativa privacy STUDIO LEGALE DATI STATISTICI 2013 Tabella 6 Relazione 2013 Autorità Garante Pag. 224 DATI STATISTICI 2013 Fonte Autorità Garante
Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie
IL COORDINATORE DELL UFFICIO VISTO il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul
Presidenza della Regione Sicilia. Osservatorio Legislativo Interregionale Roma, settembre 2005
Presidenza della Regione Sicilia Ufficio Legislativo e Legale Osservatorio Legislativo Interregionale Roma, 29-30 settembre 2005 Giurisprudenza non costituzionale di interesse regionale A cura di: Simone
CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL UOMO SECONDA SEZIONE CAUSA DI SARNO E ALTRI c. ITALIA (Ricorso no 30765/08) SENTENZA STRASBURGO 10 gennaio 2012
Traduzione a cura del Ministero della Giustizia, Direzione generale del contenzioso e dei diritti umani, eseguita da Rita Carnevali, assistente linguistico Permission to re-publish this translation has
Giudice Amministrativo
Processo amministrativo=processo di parti Legittimazione a ricorrere Interesse a ricorrere (o ad agire) Legittimazione a ricorrere Titolarità di una posizione soggettiva legittimante (diritto soggettivo/interesse
! "#$#%&'()*'&+,)(&-#".#(,#,/ !"#$ %&'()
! "#$#%&'()*'&+,)(&-#".#(,#,/ 0!11!"#$ %&'() 0 * +#,, $- * 0 0+ $ * **, )( $,)&'.#.),.#'/,"&(/)2&%%&',$)'$&,(#(3,#',& "#(&&/'4"&(/#%, '/,, )&'0#.),.#'/,"&(/) 2&%%#$#%4/&&2&%%&',$)'$&(#/4'#%, )"",$$#',)
Pietro Comba Dipartimento di Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria Reparto di Epidemiologia Ambientale Istituto Superiore di Sanità
WORKSHOP INTERISTITUZIONALE SALUTE E RIFIUTI DISCUSSIONE DELLA SESSIONE CICLO DEI RIFIUTI E SALUTE Pietro Comba Dipartimento di Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria Reparto di Epidemiologia Ambientale
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Servizi di public utilities Processo Raccolta e smaltimento dei Sequenza di processo Raccolta e trasporto
Legge 27 marzo 2001, n. 97
Legge 27 marzo 2001, n. 97 Norme sul rapporto tra procedimento penale e procedimento disciplinare ed effetti del giudicato penale nei confronti dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche 1 Legge 27
MODELLO A.1.1. DICHIARAZIONE ART. 80, COMMA 1, LETTERE A) - G) del D.LGS. N. 50/2016 RESA SINGOLARMENTE DA CIASCUNO DEI SOGGETTI
ALLEGATO F 1) MODELLO A.1.1. DICHIARAZIONE ART. 80, COMMA 1, LETTERE A) - G) del D.LGS. N. 50/2016 RESA SINGOLARMENTE DA CIASCUNO DEI SOGGETTI PROCEDURA APERTA, CON MODALITÀ TELEMATICA, PER L' AF F ID
A partire dal 1 luglio 2016 l Ispezione del lavoro avrà mezzi d azione rafforzati
A partire dal 1 luglio 2016 l Ispezione del lavoro avrà mezzi d azione rafforzati Un ordinanza del 7 aprile 2016 relativa al controllo dell applicazione del diritto del lavoro rafforza le prerogative di
Cos'è la responsabilità civile
Cos'è la responsabilità civile Autore Giovanna Visintini INDICE Introduzione 1. - La responsabilità civile nozione e funzioni 2. - La distinzione tra responsabilità per fatto illecito e responsabilità
Provincia di Bari. N 66 in data 26 settembre 2013
N. 1013 del Reg.Gen. C i t t à di M o l f e t t a Provincia di Bari UNITA AUTONOMA AFFARI LEGALI Determinazione Dirigenziale N 66 in data 26 settembre 2013 OGGETTO: Soppressione sedi distaccate del Tribunale
qualificata come: - concorrente; - ausiliaria - consorziata - altro
ALLEGATO B.1 Dichiarazione di assenza di misure di prevenzione e condanne penali per SOGGETTI IN CARICA (solo qualora il sottoscrittore delle dichiarazioni cumulative non si sia assunto la responsabilità
DELIBERAZIONE 6 SETTEMBRE /2012/A
DELIBERAZIONE 6 SETTEMBRE 2012 357/2012/A AGGIUDICAZIONE DEFINITIVA ED EFFICACE DELLA PROCEDURA DI GARA APERTA IN AMBITO COMUNITARIO - RIF. GOP 46/11 CIG 306715585E - FINALIZZATA ALLA SELEZIONE DI UNA
LA RESPONSABILITA PROFESSIONALE DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE
LA RESPONSABILITA PROFESSIONALE DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE IL DANNO ERARIALE Savigliano, 27 ottobre 2012 Dott. Marco Ellena S.C. Medicina Legale ASL CN1 GLI ELEMENTI DELLA RESPONSABILITA AMMINISTRATIVA
Medici specializzandi e mancata remunerazione della frequenza alle scuole di specializzazione
Medici specializzandi e mancata remunerazione della frequenza alle scuole di specializzazione Il diritto al compenso in favore dei medici ammessi ai corsi di specializzazione universitari maturati fino
Schema di ricorso per Cassazione avverso sentenza straniera in tema di divorzio
STUDIO LEGALE INTERNAZIONALE AVV. ALFONSO MARRA GIURISTA LINGUISTA ABILITATO AL BILINGUISMO TEDESCO - ITALIANO DALLA PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO IDONEO ALL ESAME DI STATO DI COMPETENZA LINGUISTICA CINESE
REGOLAMENTO DEI CONTRATTI di eco center SpA
REGOLAMENTO DEI CONTRATTI di eco center SpA 1/6 Articolo 1 (Oggetto) 1.1 Il presente Regolamento disciplina l aggiudicazione di contratti per l acquisizione di lavori, di servizi e di forniture. 1.2 Nell
CURRICULUM VITAE DOTT. SERGIO GALLO
CURRICULUM VITAE DOTT. SERGIO GALLO Magistrato di Cassazione: Nominato uditore giudiziario con D.M. 20.11.1986, conferite le funzioni giurisdizionali con delibera del CSM del 10.12.1987 svolge le funzioni
Deliberazione 10 novembre 2011 GOP 51/11
Deliberazione 10 novembre 2011 GOP 51/11 Aggiudicazione definitiva ed efficace della procedura di gara aperta, rif. GOP 66/10 - CIG 0906335B4A, indetta per l affidamento dell appalto di servizi avente