Esperienze di sorveglianza di Aedes albopictus in alcune regioni del Nord Italia. Andrea Mosca IPLA S.p.A.

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1 Esperienze di sorveglianza di Aedes albopictus in alcune regioni del Nord Italia Andrea Mosca IPLA S.p.A.

2 Sorveglianza entomologica Obiettivi: conoscere le specie presenti in un territorio conoscere le loro densità assolute e relative conoscere i loro andamenti storici, stagionali (eventualmente circadiani) verificare la presenza di eventuali patogeni ed il loro tasso d infezione intercettare eventuali specie di nuova introduzione

3 Sorveglianza entomologica su Metodi più comuni: Aedes albopictus 1 2

4 Cosa dice il Ministero della Salute? Circolare Sorveglianza dei casi umani delle malattie trasmesse da vettori con particolare riferimento alla Chikungunya, Dengue e West Nile Disease : Per le Aree di tipo A* sarà necessario effettuare la sorveglianza entomologica secondo quanto disposto e programmato dalle Autorità sanitarie competenti dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL e dalle Regioni, in base ai risultati annuali dell attivit attività pregressa di sorveglianza entomologica. Dovrà,, inoltre, essere effettuato il monitoraggio con ovitrappole delle aree in cui è stata evidenziata la presenza dell insetto vettore. *: aree in cui è presente il vettore, in assenza di casi importati o autoctoni

5 Competenze territoriali nel nord Italia 3 IZS,, 8 regioni, 74 ASL,, 4538 Comuni

6 L Ass. Regionale alla Sanità approva nel 2013 un piano di monitoraggio con ovitrappole gestito da S.C. Sanità Animale del Dip. di Prev. dell Az. USL della VdA (2 siti) e da IZS PLV (6 siti) IPLA integra con ovitrappole in altri 4 siti IZS gestisce una BG per la sorveglianza sull ingresso di nuove specie No azioni di lotta IZS USL IPLA

7 Prima segnalazione nel 1994 Attività di sorveglianza nei Comuni aderenti ai Progetti di monitoraggio e lotta ex LR 75/95 dal 1996 Attività Regionale di sorveglianza entomologica sui siti a rischio (gommisti, cimiteri ecc.) dal 2001, fino al 2006 gestito dalle ASL e coordinato dal CAA, dal 2007 gestito da IPLA, società partecipata regionale

8 area infestata ~ isoipsa dei 600 m slm

9 Nel 2013 sono state posizionate, con cadenza quindicinale, oltre 1000 ovitrappole Sul sito tutti i cittadini possono vedere per ciascuna stazione il grado d infestazione di ogni quindicina Per ogni Comune monitorato è possibile valutare il rischio epidemiologico per malattie di cui Ae. albopictus è vettore in caso d introduzione dell agente eziologico

10 IPLA e IZS PLV gestiscono inoltre: Una rete di sorveglianza con trappole CDC-CO2 (circa 200) Una rete di sorveglianza sul possibile ingresso di nuove specie invasive (Aedes japonicus con BG sentinel (8 stazioni) japonicus ) AEROPORTO INTERNAZIONALE DI TORINO CASELLE AEROPORTO MILITARE DI CAMERI AUTOPORTO PESCARITO INTERPORTO DI TORINO (SITO) I campioni provenienti da 33 di queste stazioni sono suddivisi in pool e sottoposti ad analisi virologiche AUTOPORTO DI SUSA AEROPORTO INTERNAZIONALE DI CUNEO LEVALDIGI

11 Azioni di lotta strutturate solo nei Comuni aderenti (136) ai progetti cofinanziati al 50% dalla regione (LR 75/95): Prevenzione: Ordinanze, es. per attività commerciali (gommisti ecc.) Comunicazione ai cittadini per la gestione dei focolai domestici e dei cimiteri Lotta all abusivismo abusivismo (orti, discariche ecc.) Lotta larvicida: Focolai su suolo pubblico (es. caditoie): diretta, con prodotti a base di Diflubenzuron, Bti e/o Bs Focolai su suolo privato: indiretta, incentivando l uso l domestico Focolai di nessuno : : diretta, con prodotti a base di Diflubenzuron, Bti, Bs e/o copepodi predatori Lotta adulticida: Limitata a casi peculiari, quali asili e scuole in aree particolarmente infestate

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14 Pur essendo la prima Regione in cui è stata rilevata la presenza di Ae. albopictus (1990) non è mai stato avviato un sistema di sorveglianza capillare, ma solo iniziative locali di Comuni e ASL IZS,, grazie al progetto REDLAV, ha svolto questa attività nel in provincia di Imperia (<400m 400m) In 6 siti: BG per sorveglianza su nuove specie Lotta eseguita autonomamente dai Comuni

15 Bergamo: dal 1996 SISP dell ASL e Museo di Scienze Naturali di BG monitorano il capoluogo e vari altri Comuni

16 Brescia: l'asl organizza da alcuni anni un sistema di monitoraggio con ovitrappole presso i Comuni che intendono avvalersi del servizio Varese: l ASLl nel ha effettuato un monitoraggio con trappole attrattive per alate dislocate in varie aree della provincia Altre Province: alcuni Comuni (es. Milano, Monza, Como )) fanno attività di sorveglianza, in genere avvalendosi di professionisti esterni, gli altri, pur facendo azioni di lotta non fanno sorveglianza Lotta eseguita autonomamente dai Comuni

17 La Fondazione Museo Civico di Rovereto svolge attività di monitoraggio: dal 1997 a Rovereto (80 siti) dal 2011 ad Ala, Isera,, Mori, Nogaredo, Pomarolo,, Villa Lagarina dal 2012 ad Avio dal 2013 a Besenello Dal 2010 il Museo Tridentino di Scienze Naturali conduce il monitoraggio a Trento (51 siti)

18 La Fondazione Edmund Mach ha svolto un lavoro analogo su bassa e media Val d Adige, d Valle dei Laghi e Basso Sarca per creare una carta sulla distribuzione reale e potenziale della specie e carte previsionali di distribuzione futura Potential and current distributional areas of Ae. albopictus Potential distribution of Ae. albopictus in an A2 scenario for 2050 Lotta eseguita autonomamente dai Comuni

19 2011: Comune e Centro Sperimentale Agraria e Forestale Laimburg attuano un monitoraggio sulla città di Bolzano 2012: SISP, APPA e Comune formano il gruppo di lavoro Tigermücke che si occupa di prevenzione, lotta e monitoraggio a Bolzano 2013: APPA,, Servizio Veterinario e Dip.. di Prevenzione dell ASDAA eseguono un monitoraggio su tutta la Provincia Lotta eseguita autonomamente dai Comuni

20 La Regione ha iniziato ad occuparsi della zanzara tigre nel 1997 con una collaborazione con l Istituto l di Entomologia Agraria dell Universit Università di Padova Fino al 2000 si è svolto un monitoraggio del territorio in collaborazione con i Dipartimenti di Prevenzione delle ULSS

21 In seguito all epidemia di CHIK del 2007 nella vicina Emilia Romagna, nel 2008 viene predisposto un Progetto Regionale di sorveglianza entomologica ( ): 5 ULSS partecipanti ovitrappole disposte su una griglia di 250 m per un totale di circa 150 ovitrappole

22 Alcune ULSS (es. Adria, Feltre) ) hanno continuato a svolgere attività di monitoraggi con BG sentinel o ovitrappole nei Comuni non ancora infestati Il Piano di Sorveglianza Entomologica e Misure di lotta ai vettori del 2013 riprende, nella sezione DEN e CHIK,, quanto indicato dal rapporto finale sul Progetto CCM Sorveglianza della febbre Chikungunya e altre malattie trasmesse da artropodi,, ossia che nelle aree di presenza del vettore in assenza di casi si debba svolgere sorveglianza entomologica secondo quanto disposto dai Dip.. di Prevenzione e dalle Regioni Porto e aeroporto di Venezia sono monitorate con BG sentinel da IZS per sorveglianza di nuove specie accidentalmente introdotte Lotta eseguita da alcuni Comuni e/o ULSS secondo linee guida regionali

23 Fin dal 1996, prima la Direzione regionale della Sanità e delle Politiche Sociali e poi le ASS 2 Isontina e 4 Medio Friuli hanno affidato al Dip.. di Biologia e Protezione delle Piante dell'università di Udine il compito di eseguire il monitoraggio della zanzara tigre sul territorio regionale Convenzione scaduta nel 2010 e non più rinnovata Lotta eseguita autonomamente dai Comuni

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25 Sorveglianza entomologica - Trappole BG-sentinel 21 siti presso il porto di Ravenna

26 Mappa della densità media di uova di Aedes albopictus aggregata per ciascun Comune e calcolata sulla stagione estiva

27 Cluster map generata con metodo di analisi spaziale LISA (Local Indicator of Spatial Association). Identifica aree ad alta e bassa densità di uova

28 Mappa del rischio epidemico da chikungunya virus mutato calcolata sulla base del numero di cicli (2 settimane) in cui è stata superata la soglia uova tale da innescare un evento epidemico e stabilita attraverso un modello matematico La lotta è effettuata dai Comuni con il supporto degli operatori sanitari delle Ausl,, secondo linee guida regionali

29 Conclusioni In tutte le regioni del nord Italia si fa sorveglianza su Aedes albopictus Occorre però evidenziare una certa disparita di obiettivi, soggetti attuatori e metodi, pur tutti con le stesse basi (ovitrappole e/o BG sentinel)

30 GRAZIE PER L ATTENZIONE! moscandrea@gmail.com zanzare@ipla.org

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