PSICOLOGIA DELLE ORGANIZZAZIONI E DEI SERVIZI
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- Ortensia Paoli
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1 PSICOLOGIA DELLE ORGANIZZAZIONI E DEI SERVIZI
2 1. PERCHE UNA LAUREA SPECIALISTICA IN PSICOLOGIA DELLE ORGANIZZAZIONI E DEI SERVIZI? La Facoltà di Psicologia di Bologna offre differenti percorsi di Laurea Specialistica per rendere possibile ai Laureati triennali della Classe 34 Scienze e tecniche psicologiche il completamento del loro iter formativo quinquennale (Laurea triennale e appunto Laurea Specialistica) necessario ai fini dello svolgimento della professione di psicologo. E noto, infatti, che per acquisire il titolo di Psicologo in senso stretto, com è definito dall art.1 della L.56/1989, è necessario: a) compiere l intero ciclo degli studi universitari; b) superare l Esame di Stato di secondo livello per l abilitazione all esercizio della professione e procedere all iscrizione all Albo degli psicologi (nella sezione A). La Laurea Specialistica in Psicologia delle organizzazioni e dei servizi (appartenente alla Classe delle Lauree Specialistiche n 58/S) si giustifica in relazione al fatto che: a) si riferisce a un dominio conoscitivo e disciplinare ormai consolidato a livello internazionale e nazionale e che attualmente appare in deciso sviluppo; b) sono già presenti nel mercato occupazionale degli psicologi professionisti accreditati che intervengono nelle organizzazioni utilizzando competenze psicologiche; c) risulta crescente l interesse delle stesse organizzazioni produttive e dei servizi ad avvalersi di interventi psicologici professionali. La Laurea Specialistica in Psicologia delle organizzazioni e dei servizi costituisce una proposta formativa definita dalla Facoltà di Psicologia dell Università di Bologna che presenta elementi di continuità rispetto al recente passato e numerosi aspetti innovativi. Infatti, essa è stata costruita tenendo conto delle precedenti esperienze didattiche accumulate con l attuazione presso la Facoltà di Psicologia di Bologna dell Indirizzo in Psicologia del lavoro e delle organizzazioni. Di questa poliennale esperienza si sono conservati gli elementi teorici e metodologici utili a facilitare interventi scientificamente fondati nei differenti ambiti lavorativi. Si è voluto, poi, cogliere la possibilità di sviluppare una proposta in grado di valorizzare soprattutto i contesti pubblici e privati che erogano servizi alle persone, ai gruppi e alle comunità. E ciò giustifica, soprattutto, la seconda anima di questo nuovo corso di studi particolarmente dedicata all esplorazione di nuclei tematici di esplicito interesse per i contesti formativi e scolastici. Fra le ulteriori caratteristiche innovative vanno sottolineate le seguenti: - il consistente spazio formativo dedicato agli aspetti tecnici e metodologici del lavoro dello psicologo nelle organizzazioni; - il forte approccio interdisciplinare (le attività formative si riferiscono non solo ai settori scientifico-disciplinari psicologici, anche a quelli sociologici, economici, giuridici ed ergonomici) necessario per affrontare con maggiore sicurezza i problemi psicologici derivanti dal rapporto persona-organizzazione affrontato a livello individuale, di piccolo gruppo e collettivo; - il maggiore spazio di riflessione e approfondimento personale consentito nel secondo anno anche in relazione alla preparazione della tesi di laurea finale; - la buona quota di tirocinio utile per la partecipazione all esame di stato inserita nel periodo formativo. Per consentire una visione d assieme della proposta formativa della Laurea Specialistica in Psicologia delle organizzazioni e dei servizi e facilitare la scelta da parte dei laureati triennali vengono di seguito descritti alcuni dei suoi tratti distintivi.
3 2. ORIENTAMENTO EUROPEO Come sappiamo, la riforma degli ordinamenti universitari che ha reso possibile la nascita delle Lauree Specialistiche ha rappresentato uno stimolo per riflettere sulle carenze formative nella preparazione universitaria iniziale anche degli psicologi e cercare di colmarne le lacune principali. Questo processo di riflessione collettiva, che ha visto impegnati docenti e studenti, si è collegato ad un analogo processo che sta ancora interessando i diversi paesi europei con l intenzione di rendere compatibili i percorsi di studio universitario e, anche in questo modo, rendere più agevole la mobilità professionale dei laureati europei. Pertanto, nel progettare e impostare la Laurea Specialistica in Psicologia delle organizzazioni e dei servizi ci è parso utile riferirsi a quanto è stato proposto in ambito europeo come linee guida per armonizzare i contenuti dell insegnamento della psicologia del lavoro e delle organizzazioni (European Curriculum in W&O Psychology. Reference model and Minimal standards, 1998). Questa traccia mette in evidenza tre grandi ambiti di studio e di intervento e gli obiettivi conoscitivi che riguardano ciascun ambito: conoscenza di teorie e tecniche, possesso di abilità diagnostiche e di intervento, competenze etico professionali, competenze di ricerca applicata. I tre ambiti proposti per lo studio e l intervento psicologico sulle condotte lavorative nei vari contesti organizzativi sono denominati mediante tre termini che indicano aspetti di un sapere comune di base per lo psicologo del lavoro e delle organizzazioni e che possono poi divenire ambiti di successiva specializzazione. Ci si riferisce alla: 1) Psicologia del lavoro per capire (analizzare e modificare) la natura dell attività lavorativa in differenti condizioni di attuazione. L attenzione viene posta, da un lato, sulle prescrizioni del compito e del ruolo lavorativo, sulle condizioni di esecuzione, sull ambiente tecnico, fisico e sociale, sulle tecnologie e, dall altro lato, sulla persona come agente che persegue scopi, che apprende, che interagisce, che comunica, che progetta alternative, che subisce determinati effetti intra o extra-lavorativi, che prova emozioni, ecc. 2) Psicologia delle organizzazioni. Essa concerne le persone in quanto membri di gruppi, il funzionamento dei team e le organizzazioni come costruzioni collettive e come artefatti sociali. In questo caso l attenzione è posta sulle percezioni sociali reciproche, sui meccanismi di influenza sociale, sulle relazioni intergruppi, in particolare sulla cooperazione e sul conflitto, sul potere organizzativo, sui processi di decisione sociale e di negoziazione, sui processi di comunicazione interna ed esterna, ecc. 3) Psicologia delle risorse umane. Essa riguarda, in prevalenza, le modalità di gestione delle persone dal loro ingresso, al delinearsi della carriera fino alle differenti forme di separazione. L interesse principale è quello di capire e affrontare i processi di orientamento, di inserimento e socializzazione lavorativa, la natura del contratto psicologico che si instaura tra individuo e organizzazione, gestire i sistemi premianti, le modalità di coinvolgimento personale con il compito, il ruolo sociale assegnato e l organizzazione nel suo complesso, i supplementi di addestramento necessari per migliorare l efficienza, ecc. Le indicazioni metodologiche del Reference Model and Minimal Standard sono state la base iniziale per un lungo lavoro che si è svolto tra rappresentati delle associazioni psicologiche professionali dei vari paesi europei con l obiettivo di indicare elementi comuni (contenuti principali, livelli di approfondimento, durata degli studi, ecc.) per la preparazione dello psicologo anche negli altri settori di intervento professionale. In questo senso, anche la seconda direzione di approfondimento possibile con la Laurea Specialistica in Psicologia delle organizzazioni e dei servizi quella relativa ai servizi formativi e scolastici - prende a riferimento per le sue proposte didattiche i più recenti e accreditati orientamenti europei (si veda al riguardo la rivista dell Ordine nazionale degli Psicologi: Professione psicologo, 2003). 3. PROFILO PROFESSIONALE: CHI E LO PSICOLOGO DELLE ORGANIZZAZIONI E DEI SERVIZI? Con la Laurea Specialistica in Psicologia delle organizzazioni e dei servizi si fa riferimento alla preparazione universitaria iniziale di uno Psicologo strictu senso (come descritto dalla Legge 56/1989) e cioè: - abilitato dall Esame di stato all esercizio della professione; - iscritto all Albo degli psicologi nella sezione A;
4 - capace di operare in completa autonomia professionale; - inserito nell occupazione con varie modalità contrattuali (di lavoro autonomo, liberoprofessionale, dipendente e parasubordinato); - operante in forma individuale o associata in studi professionali o società di consulenza - focalizzato, per interessi e competenza professionale, sulle aree tematiche connesse con il lavoro, le organizzazioni e le risorse umane e particolarmente attento al funzionamento dei servizi in vari contesti (con esplicito riguardo anche a quelli formativi e scolastici). 4. AMBITI PROFESSIONALI DI INSERIMENTO: DOVE LAVORA LO PSICOLOGO DELLE ORGANIZZAZIONI E DEI SERVIZI? Gli ambiti di intervento professionale che di seguito sono presentati derivano dalla considerazione attenta della pratica professionale in atto e non sono quindi una descrizione astrattamente definita solo dall università. Infatti, ci si riferisce a due grandi tipi di ambiti, specificati in rapporto alle sottolineature formative e di competenza professionale: a) Lo psicologo delle organizzazioni ( denominato anche psicologo del lavoro o psicologo del lavoro e delle organizzazioni ) è inserito in differenti contesti operativi: - connessi con il mondo della produzione di beni (ad esempio, nei servizi del personale delle risorse umane, servizi di progettazione, ecc.) - connessi con aziende che erogano servizi (compresi Ausl, ospedali, istituzioni scolastiche, sistema di formazione professionale, servizi per l impiego, centri di orientamento scolastico e professionale e amministrazioni pubbliche), - connessi con società di consulenza che offrono servizi di selezione, inserimento lavorativo, formazione, assistenza allo sviluppo delle risorse umane, orientamento professionale, analisi organizzativa, progettazione ergonomica, attività di marketing, comunicazione e pubblicità, ecc. - riferiti a contesti istituzionali pubblici e privati e del privato sociale, come associazioni di volontariato, cooperative sociali, ecc.. b) Per quanto riguarda la sottolineatura formativa nel settore dei servizi il percorso orientato verso le caratteristiche del sistema scolastico-formativo consentirà allo psicologo delle organizzazioni di operare con autonomia professionale nei contesti scolastici e nei diversi ambienti di socializzazione e formazione rispetto a individui - nelle varie fasi del loro ciclo evolutivo - a gruppi e comunità. Questa attività, inoltre, risulta direttamente realizzabile all interno di servizi di psicologia scolastica per il sostegno dei processi di sviluppo e dell apprendimento, per il miglioramento delle dinamiche sociali dei contesti educativi (relazioni tra pari e alunno-insegnante). 5. TIPI DI ATTIVITA PROFESSIONALE: COSA FA LO PSICOLOGO DELLE ORGANIZZAZIONI E DEI SERVIZI? Lo psicologo delle organizzazioni è in grado di svolgere con competenza, ad esempio: - analisi delle situazioni lavorative onde progettare e riprogettare compiti, posti di lavoro, ruoli lavorativi, ambienti socio-tecnici, sicuri, efficienti e coerenti con le esigenze di individui e gruppi di lavoro; - progettazione e applicazione di strumenti qualitativi e quantitativi per la misura di fenomeni e processi psicosociali e di caratteristiche individuali; - progettazione, gestione e coordinamento di interventi di carattere orientativo, selettivo, formativo di counselling e di cambiamento organizzativo attuati con riguardo a singoli individui, a gruppi e comunità, - progettazione, gestione e coordinamento di analisi e ricerche valutative a seguito di cambiamenti sociali e tecnologici nell attività lavorativa e nei processi organizzativi; - progettazione e attuazione di interventi di miglioramento della qualità della vita organizzativa con particolare riguardo: al funzionamento dei gruppi di lavoro; alle interazioni tra pari e di tipo gerarchico; ai processi di comunicazione interna; alla sicurezza lavorativa; alla gestione
5 dello stress; alle varie forme di comunicazione esterna e con i clienti individuali e collettivi, alla gestione produttiva dei conflitti interpersonali e sociali, ai processi di decisione, ecc.; - consulenza e cooperazione con operatori di altra formazione disciplinare coinvolti nei progetti di intervento sulle organizzazioni (ad esempio, interventi di formazione, progettazione di piani di carriera, valutazione della qualità, ecc.). Lo psicologo delle organizzazioni e dei servizi che ha seguito un percorso formativo focalizzato sui contesti formativi e scolastici può inoltre impegnarsi in attività di: - progettazione e attuazione di interventi tesi a favorire lo sviluppo cognitivo, emotivo e sociale di alunni e studenti anche mediante il miglioramento dei processi educativi e di socializzazione; - progettazione, realizzazione e valutazione di interventi correttivi dei disturbi o dei ritardi di apprendimento e socializzazione; - applicazione di strumenti e tecniche di osservazione e di misura: di situazioni di apprendimento e insegnamento; di dinamiche interpersonali e di piccolo gruppo; di dinamiche comunicative e di funzionamento di contesti educativi e formativi anche al fine di proporre indicazioni utili a correggere disfunzioni o a prevenirle o a progettare contesti e relazioni educative di più elevata qualità; - prevenzione e recupero di differenti tipi di difficoltà e disagio connesse con lo sviluppo, l interazione sociale e i processi di comunicazione interpersonale e di gruppo nelle varie tappe del ciclo di vita. 6. OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI LA LAUREA SPECIALISTICA IN PSICOLOGIA DELL ORGANIZZAZIONE E DEI SERVIZI La descrizione degli obiettivi formativi qualificanti svolge l importante funzione di specificare quali siano gli ambiti conoscitivi, i contenuti di riferimento e le competenze professionali della Laurea Specialistica anche al fine di orientare gli studenti a scegliere in modo consapevole questo secondo livello di studi universitari. I laureati dei Corsi di Laurea Specialistica della Classe delle Lauree specialistiche 58/S Psicologia devono raggiungere alcuni obiettivi comuni che rappresentano lo standard nazionale; ciò, per altro, chiarisce il motivo per cui tutte le Lauree Specialistiche della Classe 58/S, Psicologia, indipendentemente dalle loro denominazioni, hanno lo stesso valore legale ai fini, ad esempio, dei pubblici concorsi. Pertanto, sulla base di questo standard nazionale comune per tutti i Corsi di Laurea Specialistica italiani, i laureati dei Corsi di Laurea Specialistica devono possedere: - adeguata preparazione in più ambiti teorici, progettuali e operativi della psicologia; - capacità di assumere la responsabilità di interventi centrati sulla persona per la prevenzione, la diagnosi, il sostegno psicologico, la riabilitazione, tenendo conto della dimensione di genere; - capacità di progettare ambienti relazionali e di gestire interazioni sociali congruenti con le esigenze delle persone, dei gruppi, delle organizzazioni e delle comunità; - capacità di valutare la qualità e l efficacia degli interventi; - capacità di condurre interventi e ricerche sul campo in piena autonomia professionale; - capacità di utilizzare pienamente i principali strumenti informatici e della comunicazione telematica negli ambiti specifici di competenza. 7. OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI DELLA LAUREA SPECIALISTICA IN PSICOLOGIA DELLE ORGANIZZAZIONI E DEI SERVIZI DELL UNIVERSITA DI BOLOGNA Il laureato specialista deve saper operare in autonomia professionale applicando le conoscenze e le tecniche proprie delle discipline psicologiche nelle attività di diagnosi, di progettazione, di gestione e valutazione e, in senso lato, di intervento nonché nelle attività di ricerca applicata riferite al comportamento di individui e gruppi nelle organizzazioni e nelle istituzioni.
6 Tra le principali aree di attività in cui il laureato può svolgere la propria attività professionale, si possono ricordare l assessment, la gestione e lo sviluppo delle risorse umane, il counselling, l analisi e la progettazione dei compiti e dei posti di lavoro, nonché la diagnosi e l intervento sui principali parametri di funzionamento di gruppi di lavoro, organizzazioni e istituzioni. In particolare, in tutte le aree di attività in cui potrà operare, il laureato specialista in Psicologia delle organizzazioni e dei servizi deve: - saper situare le competenze psicologiche relative al comportamento organizzativo nel contesto delle scienze del comportamento; - riconoscere le specificità del quadro sociale, economico e giuridico di riferimento in cui si trova ad operare; - conoscere i principali modelli teorici del comportamento individuale, di gruppo e collettivo e saper valutarne la loro appropriatezza per l'obiettivo di spiegare i principali fenomeni psicologici e psico-sociali legati all'attività lavorativa; - avere conoscenza ed esperienza delle principali tipologie di metodi, tecniche e strumenti per la misurazione di fenomeni psicologici e psico-sociali a livello individuale, di gruppo e collettivo; - avere conoscenza ed esperienza delle principali tipologie di metodi, tecniche e strumenti di intervento nelle organizzazioni, ad esempio per la progettazione di posti di lavoro o rispetto a processi organizzativi, con particolare riguardo alla valutazione, formazione, orientamento e selezione, comunicazione interna ed esterna, ecc.; - avere competenze metodologiche sulle principali tipologie di intervento, valutazione e rapporto con il cliente (individuale e collettivo), compresi gli aspetti di etica professionale; - avere competenze metodologiche nel campo della ricerca scientifica (quantitativa e qualitativa), con particolare riguardo ai diversi tipi di disegni di ricerca, al campionamento, alle decisioni statistiche e alle tecniche di comunicazione dei risultati. Lo studente all interno di questa laurea specialistica, potrà scegliere un percorso particolarmente orientato all acquisizione di competenze concernenti il funzionamento del sistema scolastico, le dinamiche psico-sociali di insegnamento apprendimento, le interazioni in classe e i principali aspetti del funzionamento delle organizzazioni formative. In altri termini, le competenze sopra delineate saranno specificamente orientate verso ambiti e problemi tipici delle organizzazioni e dei sistemi scolastico-formativi. 8. REQUISITI DI ACCESSO: COME SI ENTRA NELLA LAUREA SPECIALISTICA IN PSICOLOGIA DELLE ORGANIZZAZIONI E DEI SERVIZI? Per poter entrare nella laurea Specialistica il DPR 509/99 prevede che lo studente sia in possesso della Laurea triennale e che sia verificata l adeguatezza della sua personale preparazione (art. 6, comma 2). In concreto, la Facoltà di Psicologia dell Università di Bologna ha stabilito che per essere ammessi a ciascuno dei Corsi di Laurea specialistica proposti, occorre essere in possesso di tutti i seguenti requisiti: 1) la laurea triennale in Scienze del comportamento e delle relazioni sociali, classe XXXIV, che si considera integralmente riconosciuta, ovvero altro titolo di studio conseguito all estero, ritenuto idoneo; 2) qualunque laurea che abbia almeno 109 (centonove) crediti acquisiti nei settori scientificodisciplinari di cui alla Classe 58/S (Psicologia), secondo i seguenti minimi: Attività formative di base = 27 CFU; Attività formative caratterizzanti = 4; Attività formative affini o integrative = 18 CFU; Attività a scelta dello studente = 9 CFU; Altre attività formative = 12 CFU.
7 3) laurea di previgenti ordinamenti, previa conversione della carriera scolastica in crediti, appartenenza ai settori scientifico disciplinari e verifica dei minimi di cui al precedente comma 2; 4) Solo per l'anno accademico , la prova di ammissione viene sospesa, in considerazione della previsione di un numero ridotto di laureati potenzialmente iscrivibili. La verifica della adeguatezza della personale preparazione del candidato (prevista dal DPR 509/1999) verrà fatta in via sperimentale mediante il controllo del possesso dei requisiti curriculari da parte di una apposita Commissione istituita dal Consiglio di Corso di studio. 9. IL PIANO DIDATTICO: QUALI SONO LE PRINCIPALI ATTIVITA FORMATIVE? Per cercare di raggiungere gli obiettivi formativi qualificanti la Laurea Specialistica in Psicologia delle organizzazioni e dei servizi e gli obiettivi formativi specifici, che sono stati illustrati sopra, si è definito un piano didattico che si articola in due parti: a) percorso comune e b) percorsi a scelta. Il percorso comune riguarda un insieme di attività formative che si propongono di far acquisire conoscenze e competenze che riguardano la formazione tipica dello Psicologo delle organizzazioni e dei servizi. I due percorsi formativi a scelta rendono possibile una articolazione della formazione tale da permettere o il completamento della preparazione riferita a differenti contesti organizzativi produttivi e dei servizi (Percorso-scelta 1) o lo sviluppo della preparazione riferita agli ambiti formativi e scolastici (Percorso-scelta 2). PIANO DIDATTICO A. A I anno: Percorso comune Gruppi di lavoro Psicologia del comportamento organizzativo Seminario di medicina del lavoro Tecniche di orientamento e di sviluppo di carriera Tecniche psicometriche e di analisi dei dati Attività formative a scelta dello studente* I anno: Percorso-scelta 1 Seminario su apprendimento e processi di valutazione Seminario di ergonomia e di analisi del lavoro Psicologia del comportamento economico Sociologia del lavoro Seminario di economia aziendale I anno: Percorso-scelta 2 Insegnamento, apprendimento e processi di valutazione Dinamiche sociali e apprendimento 9 CFU 9 CFU Per l anno accademico è previsto il seguente piano didattico: II anno: Percorso comune Psicologia sociale della comunicazione Tecniche di indagine delle disabilità Tecniche di assessment e di sviluppo del personale Attività a scelta dello studente* Prova finale (tesi di laurea) Tirocinio 9 CFU 22 CFU 11 CFU Seminario di diritto del lavoro II anno: Percorso-scelta 1 II anno: Percorso-scelta 2 Tecniche di indagine dei contesti educativi Salute mentale e organizzazione scolastica
8 * Per le attività a scelta, fatto salvo quanto previsto dalla normativa, il Corso di Laurea Specialistica può suggerire una serie di attività formative ritenute particolarmente significative ai fini della preparazione negli ambiti conoscitivi e professionali considerati dalla Laurea stessa. 10. METODI DIDATTICI: COME INTENDIAMO IMPOSTARE IL LAVORO DIDATTICO? Ci si propone di impostare l attività didattica adottando, per quanto possibile, metodologie di tipo partecipativo che prevedono il coinvolgimento attivo degli studenti. Ciò comporta la stipula iniziale di una sorta di contratto formativo con gli studenti iscritti alla Laurea Specialistica relativo ai diritti e doveri didattici reciproci. In particolare, si prevede: a) di svolgere alcune delle attività formative in compresenza con diversi docenti del Corso di Laurea Specialistica; b) di articolare il piano degli orari in maniera da rendere più compatto e articolato il lavoro comune; c) di valorizzare l impegno degli studenti offrendo differenti modalità di personalizzazione dello studio e dei percorsi di approfondimento; d) di utilizzare le tecnologie informatiche disponibili per facilitare lo scambio informativo e l apprendimento. Per affrontare il piano di lavoro relativo al I anno gli studenti iscritti o in corso di iscrizione alla laurea specialistica in Psicologia delle organizzazioni e dei servizi saranno convocati poco prima dell inizio dei corsi per una dettagliata illustrazione delle proposte didattiche relative all anno accademico RUOLO DEL TIROCINIO Il Corso di Laurea Specialistica in Psicologia delle organizzazioni e dei servizi prevede nel suo piano didattico attività formative pratiche di tirocinio, che di norma saranno svolte in strutture lavorative esterne convenzionate con la Facoltà di Psicologia. Dunque, anche per la laurea Specialistica, il tirocinio ha un rilievo sia per la formazione che si sta ricevendo (e in questo senso contribuisce alla maturazione dei crediti universitari necessari per ottenere la laurea specialistica) sia per la preparazione professionale futura. In base alla normativa vigente che regola l accesso alle professioni il previsto periodo di tirocinio necessario per affrontare l Esame di Stato di II livello per l abilitazione all esercizio della professione di psicologo corrisponde a un totale di 40 CFU. Il laureato triennale in Scienze del comportamento e delle relazioni sociali della Facoltà di Psicologia dell Università di Bologna ha già acquisito 15 CFU utili per tale tipo di esame. Con la Laurea Specialistica in Psicologia delle organizzazioni e dei servizi lo studente potrà acquisire, nel II anno, ulteriori 11 CFU. Pertanto, di norma, dopo la Laurea Specialistica restano da maturare 14 CFU, sempre in strutture esterne convenzionate con la Facoltà di Psicologia. 12. DOVE SI TROVANO LE INFORMAZIONI SULLA LAUREA SPECIALISTICA IN PSICOLOGIA DELLE ORGANIZZAZIONI E DEI SERVIZI? Poiché la Laurea Specialistica in Psicologia delle organizzazioni e dei servizi viene istituita per la prima volta dall anno accademico , si dovranno considerare molti adattamenti progressivi sul piano organizzativo. E assai importante, che i laureati triennali interessati a questo tipo di studi mantengano un costante contatto con la Facoltà attraverso i normali canali di informazione per avere esatte e tempestive informazioni, ad esempio, sul seminario informativo iniziale, sull avvio delle lezioni, gli orari, ecc. Durante il mese di Luglio 2003 si prevede di completare la programmazione didattica dei corsi del I anno e ci si propone di rendere disponibile un quadro informativo dettagliato entro breve tempo. In ogni caso, si deve consultare la pagina delle Lauree Specialistiche presente sul sito web della Facoltà ( nella parte relativa alla didattica. Si può fare riferimento, inoltre, all Ufficio Didattica e Orientamento della Facoltà di Psicologia negli orari di ricevimento e via ufficiodidattica@psice.unibo.it.
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