Esternalità e Diritti di Proprietà. Cap.13

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1 Esternalità e Diritti di Proprietà Cap.13

2 Quando agisce la mano invisibile (Smith) e quando invece non è effettiva? Esistono casi in cui il mercato fallisce Ossia le azioni egoistiche degli individui che interagiscono liberamente sul mercato non portano a risultati socialmente efficienti (sarebbe possibile effettuare delle modifiche che aumentano il surplus collettivo)

3 ESTERNALITA Consideriamo la produzione di un bene (es. la carta) e consideriamo gli effetti negativi che la produzione può avere sull ambiente (la produzione della carta genera diossina che ha effetti negativi sulla salute) L efficienza di cui il mercato (in questo caso il mercato della carta) è artefice, considera anche questo aspetto negativo connesso alla produzione della carta? La quantità prodotta in equilibrio determinata dall interazione fra venditori e compratori è socialmente ottimale?

4 Definizione di esternalità Una esternalità è l effetto dell azione di un soggetto economico sul benessere di altri soggetti non coinvolti direttamente nell azione E un effetto non mediato dal meccanismo dei prezzi di mercato Se tale effetto è dannoso, si parla di esternalità negativa, se è benefico, di esternalità positiva

5 Esternalità Costo esterno (esternalità negativa) Costi di un attività che ricadono su persone non direttamente coinvolte nella stessa Beneficio esterno (esternalità positiva) Benefici di un attività che ricadono su persone non direttamente coinvolte nella stessa

6 In presenza di esternalità, gli effetti del mercato (e quindi l interesse delle categorie di soggetti che sono coinvolte nelle azioni di mercato) non riguarda solo compratori e venditori, ma riguarda anche soggetti terzi non direttamente coinvolti nel mercato (ossia che non sono né compratori né venditori in quella situazione)

7 Il problema delle esternalità Poiché in genere compratori e venditori tendono a non tenere conto degli effetti esterni delle loro azioni sul mercato (dato che questi effetti esterni non condizionano direttamente prezzi e quantità) allora nel determinare l equilibrio, domanda e offerta non riusciranno a massimizzare il beneficio totale della collettività Le cartiere, ad esempio, guardando solo al loro interesse, potrebbero produrre più carta di quella che è socialmente desiderabile alla luce dell inquinamento connesso alla produzione della carta stessa

8 Esempi Vediamo di seguito alcuni esempi accompagnati da una rappresentazione grafica che ci aiutano ad approfondire il concetto

9 Esternalità positiva Le esternalità e l allocazione delle risorse L apicoltore ha gli incentivi giusti? Le api impollinano i fiori dei meli. L apicoltore può non considerare il beneficio che porta ai proprietari dei frutteti quando decide il numero ottimale di alveari.

10 Se il beneficio esterno non viene considerato, il numero ottimale di alveari per l apicoltore è minore del numero ottimale per la società. Infatti l apicoltore aggiungerà un alveare quando il suo CM è uguale al ricavo derivante da tale scelta, ma se l apicoltore tenesse conto anche dei benefici esterni, a quel punto il costo sarebbe inferiore ai benefici complessivi derivanti dall acquisto del nuovo alveare.

11 Se gli alveari si trovano vicino a una casa di riposo o a una scuola, un maggior numero di alveari causerà più punture di ape. Per gli studenti e gli ospiti di una casa di riposo, gli alveari generano un costo esterno Se i costi esterni non sono considerati, il numero ottimale di alveari per l apicoltore sarà maggiore del numero ottimale per la società.

12 Se non cisonoesternalità: Il livelloottimalederivantedall interazionee dallo scambio è il livello socialmente ottimale. Se una attività genera un esternalità positiva: il livello dell attività sarà minore del livello socialmente ottimale Se una attività genera un esternalità negativa (esempio inquinamento): il livello dell attività sarà maggiore del livello socialmente ottimale

13 Esternalità negative Cosa accade se consideriamo che la produzione di alluminio produce inquinamento con effetti negativi sulla salute di chi respira? Accade che il costo socialedella produzione è più elevato di quello sostenuto dai produttori Per ogni unità di alluminio prodotta il costo sociale include, oltre al costo privato, anche il danno che l inquinamento produce a terzi

14 Incidenza dei costi esterni sull allocazione Produzione in assenza di costi esterni in questo caso, il costo degli acquirenti in termini di prezzo è uguale al costo marginale della produzione senza ulteriore possibilità di guadagno non utilizzati delle risorse Produzione in presenza di costi esterni

15 Il costo sociale La curva del costo sociale è più alta della curva di offerta perché include anche i costi esterni che gravano sulla collettività Lo spazio tra le due curve è pari al costo sociale della produzione di alluminio Quale livello di produzione ottimale a livello sociale? E quello in cui curva di costo sociale e domanda si intersecano.

16 Equilibrio di mercato vs. quantità socialmente ottima Poiché la quantità di equilibrio di mercato è maggiore della quantità socialmente ottima in presenza di esternalità negative, riducendo la quantità prodottain equilibrio di mercato si aumenta il benessere totale

17 Esternalità positiva Nel caso delle esternalità positive, la curva di domanda (privata) non riflette il valore del bene per la società nel suo complesso: dato che il valore sociale è superiore a quello privato, la curva del valore sociale giace al di sopra di quella di domanda

18 Un bene la cui produzione genera un esternalità positiva per i consumatori In assenza di benefici esterni Q PVT è l ottimo sociale Con benefici esterni la D privata è < della D sociale e l ottimo privato è < dell ottimo sociale

19 In presenza di esternalità positive La quantità ottimale è maggiore di quella che si determinerebbe in un mercato privato

20 Quali soluzioni per le esternalità? Esistono alcune possibili soluzioni. Prima di parlare di soluzioni legate ad interventi esterni, vediamo cosa accade alle esternalità se fosse possibile per gli individui che sono coinvolti discutere la presenza di esternalità con costi di transazione nulli

21 Il teorema di Coase Nella contrattazione riguardo la titolarità del diritto di svolgere un attività che comporta delle esternalità, se gli individui affrontano costi di transazione nulli, risolveranno sempre in maniera efficiente i problemi legati a queste ultime

22 Costi e benefici esterni Esempio Abercrombie scaricherà tossine nel fiume? Il mercato Abercrombie produce rifiuti tossici Se i rifiuti vengono gettati nel fiume, Fitch non vi può pescare Abercrombie deve installare un filtro? Ipotesi: non c è comunicazione tra Abercrombie e Fitch

23 Abercrombie scaricherà tossine nel fiume? Il Mercato Senza filtro: Guadagno totale = = 180 Con filtro: Guadagno totale = = 200 MC del filtro = 30 & MB del filtro= 50 Perdita di surplus economico = 20

24 Abercrombie scaricherà tossine nel fiume? Ipotesi Fitch e Abercrombie possono comunicare senza costi Fitch offre ad Abercrombie 40 per usare il filtro Entrambi guadagnano 10/ giorno Il surplus economico aumenta di 20

25 Costi e benefici esterni Domanda Perchè Fitch deve pagare Abercrombie per eliminare delle tossine che non esisterebbero se non fosse per la fabbrica di Abercrombie?

26 Abercrombie scaricherà tossine nel fiume? Esempio La legge impone ad Abercrombie di non scaricare le tossine nel fiume a meno che abbia il permesso di Fitch. Fitch e Abercrombie possono negoziare senza costi

27 Abercrombie scaricherà tossine nel fiume? Surplus Economico = 200 con filtro & 220 senza filtro Fitch guadagnerebbe 30 col filtro ma il risultato è inefficiente Abercrombie paga Fitch 40 per poter operare senza filtro Surplus Economico= = 220 & entrambi guadagnano 10 Permettere l inquinamento aumenta il surplus economico

28 La differente allocazione dei diritti Quindi l attribuzione del diritto a svolgere (o non svolgere) unadata attivitàportaa esitidiversiin termini dispartizionedel surplus, ma, se le parti possono contrattare senza costi di transazione, il risultato relativo al fatto che l attività venga o meno effettivamentesvoltanon è determinatoin modo decisivo dall esistenza dell attribuzione del diritto

29 Eccedenza di guadagno derivante dalla coabitazione

30 Eccedenza di guadagno derivante dalla coabitazione Anna e Bianca divideranno un appartamento? La reazione iniziale può essere che non vivranno insieme perchè dividendo l affitto in maniera uguale Bianca paga al mese 50 in più del costo di vivere da sola! Tuttavia, se non imponiamo che l affitto sia ripartito ugualmente, la reazione è la stessa?

31 Eccedenza di guadagno derivante dalla coabitazione Qual è il canone più alto che Bianca sarebbe disposta a pagare per l appartamento con due camere da letto? L alternativa per Bianca è di vivere da sola e pagare 400 (il suo prezzo di riserva per un alloggio senza problemi di bagno) 150 è il massimo che Bianca sarebbe disposta a pagare per evitare il problema del bagno

32 Eccedenza di guadagno derivante Quindi dalla coabitazione L affitto mensile massimo che Bianca sarebbe disposta a pagare è = 250 Anna dovrà pagare la differenza, 350 Che è un alternativa migliore per Anna rispetto al pagamento di 400 per vivere da sola!

33 I rimedi legali per le esternalità Quando la negoziazione non comporta costi: possono essere trovate soluzioni efficienti alle esternalità Il compito dell adattamento ricade, in genere, sulla parte che è in grado di effettuarlo al costo minore

34 Quando il Teorema di Coase non funziona A volte le trattative private per risolvere le esternalità possono fallire a causa dei costi di transazione Costi cioè in cui le parti incorrono allo scopo di raggiungere un accordo e metterlo in atto Supponiamo che due persone diffidino l uno dell altro e vogliano mettere nero su bianco l accordo che raggiungono andando da un notaio

35 Se i costi del contratto sono più elevati del beneficio che può essere realizzato attraverso l accordo, allora l accordo non è più vantaggioso e non si farà Es. Abercrombie e Fitch se incontrarsi ha un costo (es. vivono lontani )

36 Il problema di coordinarsi Un altro motivo per cui la contrattazione privata può naufragare è la difficoltà a coordinarsi quando i soggetti coinvolti nell accordo sono numerosi Si pensi a una fabbrica che inquina un lago a cui numerosi pescatori accedono Se i pescatori sono molti coordinarli ai fini di un negoziato con la fabbrica che decidesse di pagare per l inquinamento generato può essere complicato (potrebbe in alcuni casi intervenire lo Stato per favorire l accordo ad esempio rappresentando i pescatori e decidendo in vece loro)

37 Conflitto In altri casi, infine, l accordo potrebbe naufragare a causa della mancanza di volontà effettiva da parte dei soggetti coinvolti di raggiungere a un accordo (per rivalità di lunga data ecc.) Anche in questo caso lo Stato (o una organizzazione terza rispetto alle parti) potrebbe avere un ruolo di mediazione

38 Quando non è possibile negoziare Per i vari casi visti prima, allora vi è la necessità di interventi esterni

39 La soluzione delle esternalità attraverso l intervento pubblico Due tipi di interventi: 1. Provvedimenti di disposizione e controllo: la regolamentazione 2. I provvedimenti di mercato: tasse o sussidi; permessi

40 Regolamentazione Lo stato può risolvere alcune esternalità vietando o rendendo obbligatori alcuni comportamenti: leggi e regolamenti per correggere le esternalità. L onere della legge generalmente grava su coloro che hanno costi minori (si cercano di stimare I costi e agire di conseguenza) Per esempio: scaricare rifiuti tossici nelle falde acquifere è un reato (il costo per la società è di gran lunga maggiore del beneficio privato di chi inquinerebbe)

41 Il governo e la regolamentazione Il quadro normativo Il quadro giuridico definisce le regole di base dello scambio di mercato e si può distinguere tra Regolamentazione legislativa diretta Regolamentazione legislativa delegata

42 Regolamentazione legislativa diretta La legge definisce l insieme delle possibili attività e per garantire il rispetto delle restrizioni vengono usate le normali procedure di applicazione delle leggi (controlli e sanzioni)

43 Regolamentazione legislativa delegata Lo stato costituisce un organismo per disciplinare un settore o un mercato secondo certe linee prescritte dalla legge e fa dell organismo così costituito un ente regolatore

44 I benefici della regolamentazione La regolamentazione, quando elaborata in modo opportuno, consente la riduzione dei costi associati al mancato funzionamento del mercato

45 Tuttavia spesso la regolamentazione è complessa e deve ad esempio prevedere livelli massimi di inquinamento consentiti alle industrie senza poter vietare a priori delle attività che comunque creano inquinamento Si genera cioè il problema di stimare i costi e i benefici sociali di attività complesse e questa stima è spesso difficile (è difficile sapere con precisione il costo sociale e quello privato che dipendono anche dalla possibilità di implementare tecnologie che non inquinano, dalla possibilità di realizzare prodotti alternativi che inquinano meno etc., occorre conoscere i diversi settori industriali, il valore attribuito dai soggetti danneggiati al danno ricevuto etc.)

46 Il governo e la regolamentazione Il fallimento del mercato e il fallimento della regolamentazione Anche il processo di regolamentazione è soggetto a fallimento Influenza dei gruppi di pressione, tutela di interessi particolari a spese dell efficienza economica generale In questi casi la regolamentazione introduce problemi analoghi a quelli che dovrebbe risolvere

47 Tasse Per internalizzare una esternalità negativa, lo stato può imporre una tassa correttiva (o tassa pigouviana da Pigou che ne fu un sostenitore) La tassa correttiva ideale è quella che è esattamente uguale al costo esterno generato dall attività

48 Come opera la tassa? La tassa ad esempio sposta la curva di offerta e se la tassa è esattamente pari al costo sociale, allora si può trovare esattamente l equilibrio ottimale dal punto di vista sociale

49 I vantaggi della tassa Pensate alla differenza tra il cercare di raggiungere un certo livello di inquinamento fissando: L ammontare massimo di rifiuti producibile da ciascuna impresa (regolamentazione) Una tassa su ogni tonnellata di rifiuti prodotti

50 La differenza La regolamentazione agisce tendenzialmente in modo indiscriminato sulle diverse imprese Supponiamo però che ad alcune imprese costi di più e ad altre di meno ridurre l inquinamento. Quelle a cui costa di meno preferiranno ridurre di molto l inquinamento in presenza della tassa contrariamente a quelle a cui costa di più

51 Accade quindi che il medesimo obiettivo può essere ottenuto facendo si che siano i costi di mercato a definire la quantità di inquinamento prodotta, generando un risultato più efficiente di quello che accade con una imposizione esterna: il costo dell ultima tonnellata di inquinamento rimossa è lo stesso per ciascuna impresa e viene così rispettata la condizione di efficienza

52 Problemi Se non conosco in dettaglio il costo sostenuto dalle imprese per ridurre l inquinamento non posso sapere quale importo fissare per la tassa al fine di ottenere la quantità di inquinamento desiderata.

53 Sussidi Per internalizzare una esternalità positiva, lo stato può dare un sussidio correttivo Il sussidio correttivo ideale è quello che è esattamente uguale al beneficio esterno generato dall attività Ad esempio un sussidio all istruzione (un incentivo a chi si iscrive all università) sposta la domanda di istruzione verso destra avvicinando l equilibrio a quello di ottimo sociale

54 Permessi negoziabili Lo Stato impone un limite massimo di inquinamento per ciascuna impresa, ma consente alle imprese di cedere il loro diritto a inquinare attraverso permessi negoziabili Questa soluzione, apparentemente molto diversa a quella delle tasse correttive, in realtà è abbastanza simile : anche in questo caso la riduzione dell inquinamento si concentra nelle mani delle imprese che possono realizzarla al costo minore. L allocazione iniziale è ininfluente ai fini dell efficienza, ma lo stato fissa in modo preciso il livello di inquinamento che desidera consentire

55 La quantità ottima di esternalità negative non è zero Contenere l inquinamento e altre esternalità negative comporta sia costi sia benefici La politica migliore è ridurre l inquinamento finchè il costo di un ulteriore riduzione (costo marginale) non sia pari al beneficio marginale (ad esempio annullare completamente l inquinamento significherebbe non poter produrre pressochè alcun bene)

56 Consideriamo 2 situazioni possibili 1) il problema delle esternalità connesse al degrado ambientale (sappiamo che rappresentano un fallimento del mercato) 2) regolamentazione della salute e della 2) regolamentazione della salute e della sicurezza sul mercato del lavoro

57 Esternalità -inquinamento Supponiamo di voler dimezzare l inquinamento Quali opzioni sono a disposizione delle autorità e quali pro e contro queste opzioni hanno? Vediamo il caso: della imposizione diretta della quantità di inquinamento producibile, della tassazione e della creazione di permessi negoziabili

58 Tassazione dell inquinamento Qual è il modo meno costoso per dimezzare l inquinamento? Due imprese: Adria Petroli (AP) e Conceria Ionio (CI) Ciascuna ha accesso a cinque processi di produzione, con costi diversi e produzioni diverse di sostanze inquinanti

59 Costi ed emissioni per diversi processi di produzione

60 Il governo e la regolamentazione Entrambe le imprese utilizzano il processo A, meno costoso producendo 8 tonnellate di sostanze inquinanti al giorno Ipotesi: Il governo impone di dimezzare le emissioni Le imprese passano al processo C Costo per AP = 500 euro + Costo per CI = 80 euro Costo Totale = 580 euro

61 Il governo e la regolamentazione Il governo impone una tassa di 101 euro per tonnellata AP adotta il processo B, la CI adotta il processo D Costo Totale = 280 euro

62 Qualedeidue approcciè piùefficiente? EFFICIENZA: quando il costo marginale derivante dalla riduzionedell inquinamentoè esattamentelo stessoper ciascun inquinatore(in caso contrario ci sarebbero soldi sul tavolo e dunque l opportunità di accordi che migliorano il surplus complessivo) Con l approccio fiscale, il costo dell ultima tonnellata di fumo rimossaè lo stessoper ciascunaimpresae vienecosì rispettata la condizione di efficienza Questo approccio consente cioè di concentrare la maggiore riduzione dell inquinamento nelle mani delle imprese che possono farlo a costo inferiore

63 Quale problema? Il problemaè cheilgovernonon conoscela struttura deicostidiun impresae non puòsaperequaleimporto fissare per l imposta sull inquinamento Quindi potrebbe fissare tasse o troppo basse o troppo alte(chenon ottengonola riduzionediinquinamento desiderata) La possibilitàdicontinuarea variarele tassefinoa trovare l importo esatto naturalmente ha problemi (costiper lo statonelrivederecontinuamentele politiche fiscali e per le imprese nel rivedere continuamente gli impianti per adattarsi alle sempre nuove condizioni)

64 Messaall astadeipermessidi inquinamento Come funzionano i permessi? A quanto si venderanno i permessi di inquinamento? AP e CI hanno accesso agli stessi processi produttivi

65 Il governo e la regolamentazione Il governo mette all asta 4 permessi, ciascuno dei quali dà diritto all emissione di una tonnellata di fumo al giorno Senza permessi le imprese sono costrette a utilizzare il processo E L AP è disposta a pagare: 1000 euro, 700 euro, 400 euro, 100 euro per ciascun permesso aggiuntivo La CI è disposta a pagare: 220 euro, 100 euro, 60 euro, 20 euro per ciascun permesso aggiuntivo Un prezzo di 101 euro a permesso eguaglia domanda e offerta: AP comprerà 3 permessi, CI comprerà 1 permesso

66 Pregi Permette di generare una situazione efficiente (il costo marginale nella riduzione dell inquinamento è uguale per tutte le imprese) Non presenta le stesse difficoltà in termini di Non presenta le stesse difficoltà in termini di informazioni necessarie sulle strutture di costi delle imprese come accadeva per le tasse (se parto da 90 euro avrò una domanda di 6 permessi e dunque alzerò automaticamente il prezzo)

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