ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA

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1 SISTEMA STATISTICO NAZIONALE ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA Lavoro Forze di lavoro Media Annuari

2 I settori AMBIENTE E TERRITORIO POPOLAZIONE SANITÀ E PREVIDENZA CULTURA FAMIGLIA E SOCIETÀ PUBBLICA AMMINISTRAZIONE GIUSTIZIA CONTI NAZIONALI LAVORO PREZZI AGRICOLTURA INDUSTRIA SERVIZI COMMERCIO ESTERO Ambiente, territorio, climatologia Popolazione, matrimoni, nascite, decessi, flussi migratori Sanità, cause di morte, assistenza, previdenza sociale Istruzione, cultura, elezioni, musei e istituzioni similari Comportamenti delle famiglie (salute, letture, consumi, etc.) Amministrazioni pubbliche, conti delle amministrazioni locali Giustizia civile e penale, criminalità Conti economici nazionali e territoriali Occupati, disoccupati, conflitti di lavoro, retribuzioni Indici dei prezzi alla produzione e al consumo Agricoltura, zootecnia, foreste, caccia e pesca Industria in senso stretto, attività edilizia, opere pubbliche Commercio, turismo, trasporti e comunicazioni, credito Importazioni ed esportazioni per settore e Paese Alla produzione editoriale collocata nei 14 settori si affiancano le pubblicazioni periodiche dell Istituto: Annuario statistico italiano, Bollettino mensile di statistica e Compendio statistico italiano. Il Rapporto annuale dell Istat viene inviato a tutti gli abbonati anche ad un solo settore.

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4 SISTEMA STATISTICO NAZIONALE ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA Forze di lavoro Media 2004

5 A cura di: Redazione: Mario Albisinni Caratteristiche della rilevazione: Nicola Massarelli e Giampiero Ricci Appendice: Claudia De Vitiis (parr. 2.1, 2.2 e 2.3) e Silvia Loriga (parr. 1.1, 1.2 e 2.4) Per chiarimenti sul contenuto della pubblicazione rivolgersi a: Istat - Servizio Formazione e Lavoro Tel infolav@istat.it Forze di lavoro - Media 2004 Annuario, n Istituto nazionale di statistica Via Cesare Balbo, 16 Roma Coordinamento: Servizio produzione editoriale Via Tuscolana, 1788 Roma Prestampa e realizzazione del volume in formato elettronico: Letizia Petricone Stampa: C.S.R. Centro stampa e riproduzione s.r.l. Via Pietralata, Roma Si autorizza la riproduzione a fini non commerciali e con citazione della fonte

6 Indice Caratteristiche della rilevazione Pagina 9 Avvertenze. 15 Serie temporali Prospetto 1 - Forze di lavoro per sesso e ripartizione geografica Anni Prospetto 2 - Occupati per ripartizione geografica, posizione, sesso e settore di attività economica Anni Prospetto 3 - Principali indicatori del mercato del lavoro per sesso e ripartizione geografica Anni Capitolo 1 - Popolazione Tavola Popolazione per sesso, condizione, ripartizione geografica e classe di età 25 Tavola Popolazione di 15 e oltre per sesso, condizione, regione e provincia 27 Tavola Popolazione di 15 e oltre per titolo di studio, ripartizione geografica e classe di età Tavola Popolazione per classe di età, sesso e regione 35 Tavola Popolazione di 15 e oltre per titolo di studio, sesso e regione 36 Capitolo 2 - Forze di lavoro Tavola Forze di lavoro per titolo di studio, ripartizione geografica e classe di età 39 Tavola Forze di lavoro per classe di età, sesso e regione.. 42 Tavola Forze di lavoro per titolo di studio, sesso e regione. 43 Tavola Tasso di attività per titolo di studio, ripartizione geografica e classe di età Tavola Tasso di attività per classe di età, regione e provincia 48 Capitolo 3 - Occupati Tavola Occupati per titolo di studio, ripartizione geografica e classe di età 55 Tavola Occupati per classe di età, sesso e regione. 58 Tavola Occupati per titolo di studio, sesso e regione. 59 Tavola Occupati per settore di attività economica, posizione nella professione, ripartizione geografica e classe di età.. 61 Tavola Occupati per settore di attività economica, sesso, ripartizione geografica e titolo di studio.. 64 Tavola Occupati per settore di attività economica, posizione nella professione, regione e provincia Tavola Occupati per ripartizione geografica, sesso e settore di attività economica 67 5

7 6 Pagina Tavola 3.8 Occupati per classe di età, ripartizione geografica e settore di attività economica 68 Tavola Occupati per ripartizione geografica, sesso e posizione nella professione. 70 Tavola Occupati per ripartizione geografica, sesso e professione Tavola Occupati per classe di età, ripartizione geografica e professione. 72 Tavola Occupati per settore di attività economica, sesso e posizione nella professione Tavola Occupati per settore di attività economica, ripartizione geografica e posizione nella professione 74 Tavola Occupati per sesso, classe di età, tipologia di orario, carattere dell occupazione e ripartizione geografica. 76 Tavola Occupati per settore di attività economica, sesso, tipologia di orario, carattere dell occupazione e ripartizione geografica. 77 Tavola Occupati per settore di attività economica, tipologia di orario, sesso e regione.. 78 Tavola Occupati dipendenti per settore di attività economica, carattere dell occupazione, sesso e regione 80 Tavola Tasso di occupazione per titolo di studio, ripartizione geografica e classe di età 82 Tavola Tasso di occupazione per età, regione e provincia.. 85 Capitolo 4 - Persone in cerca di occupazione Tavola Persone in cerca di occupazione per ripartizione geografica, sesso e classe di età.. 91 Tavola Persone in cerca di occupazione per sesso, classe di età, ripartizione geografica e titolo di studio. 92 Tavola Persone in cerca di occupazione per sesso, classe di età e regione 93 Tavola Persone in cerca di occupazione per titolo di studio, sesso e regione.. 94 Tavola Persone in cerca di occupazione con o senza esperienza lavorativa per sesso, ripartizione geografica e classe di età Tavola Persone in cerca di occupazione con o senza esperienza lavorativa per sesso, ripartizione geografica e titolo di studio Tavola Persone in cerca di occupazione con o senza esperienza lavorativa per sesso e regione. 98 Tavola Persone in cerca di occupazione da 12 mesi e oltre con o senza Tavola 4.9 esperienza lavorativa per sesso ripartizione geografica e classe di età Persone in cerca di occupazione da 12 mesi e oltre per sesso, classe di età e regione. 100 Tavola Persone in cerca di occupazione da 12 mesi e oltre con o senza esperienza lavorativa per classe di età e regione. 101 Tavola Tasso di disoccupazione per ripartizione geografica, sesso e classe di età 102 Tavola Tasso di disoccupazione per sesso, classe di età, ripartizione geografica e titolo di studio Tavola Tasso di disoccupazione per sesso, classe di età, regione e provincia 104 Tavola Tasso di disoccupazione per titolo di studio, sesso e regione. 106

8 Pagina Tavola Tasso di disoccupazione di lunga durata per ripartizione geografica, sesso e classe di età Tavola Tasso di disoccupazione di lunga durata per sesso, classe di età e regione 109 Capitolo 5 - Non forze di lavoro Tavola Non forze di lavoro per sesso, classe di età, regione e provincia Tavola Non forze di lavoro per titolo di studio, ripartizione geografica e classe di età Tavola Non forze di lavoro per classe di età, sesso e regione Tavola Non forze di lavoro per titolo di studio, sesso e regione Tavola Non forze di lavoro per tipologia di inattività, ripartizione geografica e classe di età 120 Tavola Non forze di lavoro per tipologia di inattività, ripartizione geografica e titolo di studio 123 Capitolo 6 Indicatori familiari Tavola 6.1 Tavola 6.2 Tavola 6.3 Tavola 6.4 Tavola 6.5 Tavola 6.6 Tavola Numero di famiglie per ripartizione geografica, condizione e tipologia familiare Tasso di attività delle persone di per sesso, classe di età, ripartizione geografica e condizione nel nucleo familiare Tasso di attività dei genitori di in coppia con figli per sesso, classe di età, ripartizione geografica e numero di figli Tasso di occupazione delle persone di per sesso, classe di età, ripartizione geografica e condizione nel nucleo familiare Tasso di occupazione dei genitori di in coppia con figli per sesso, classe di età, ripartizione geografica e numero di figli Tasso di disoccupazione delle persone di per sesso, classe di età, ripartizione geografica e condizione nel nucleo familiare Tasso di disoccupazione dei genitori di in coppia con figli per sesso, classe di età, ripartizione geografica e numero di figli 133 APPENDICE - Calcolo delle stime e valutazione dei livelli di recisione Bibliografia

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10 1. Introduzione CARATTERISTICHE DELLA RILEVAZIONE La Rilevazione campionaria sulle forze di lavoro costituisce la principale fonte statistica sul mercato del lavoro italiano. Da essa vengono derivate le stime ufficiali degli occupati e delle persone in cerca di lavoro. Il suo utilizzo per analisi di tipo sia congiunturale sia strutturale è quanto mai ampio: l evoluzione dei principali indicatori del mercato del lavoro può essere studiata in modo disaggregato a livello territoriale, settoriale e per le principali caratteristiche sociodemografiche della popolazione. La Rilevazione campionaria sulle forze di lavoro, condotta continuativamente dal 1959, è stata profondamente ristrutturata a partire dal 2004 negli aspetti contenutistici, definitori, tecnici e organizzativi. La ristrutturazione, dettata in primo luogo dalla necessità di adeguare l indagine ai nuovi standard comunitari, vuole anche rispondere alle accresciute esigenze conoscitive nonché all obiettivo di miglioramento della qualità della rilevazione. La Rilevazione consente nell arco di un anno di acquisire informazioni su oltre 300 mila famiglie residenti in comuni italiani, per un totale di circa 800 mila individui, l 1,4 per cento della popolazione complessiva nazionale. In confronto al passato, i principali cambiamenti introdotti nel 2004 riguardano la periodicità dell indagine, non più svolta in una specifica settimana per ciascun trimestre ma distribuita su tutte le settimane dell anno; i criteri di classificazione degli individui secondo la condizione professionale; l ampliamento dei contenuti informativi; il ricorso ad una rete di rilevazione professionale, composta da oltre 300 rilevatori 1 ; l utilizzo di tecniche computerassisted in sostituzione dei tradizionali modelli di rilevazione cartacei 2 ; l attivazione di un complesso sistema informativo-informatico che supporta lo svolgersi dell indagine, dalla gestione delle interviste al monitoraggio della qualità del lavoro sul campo, dall acquisizione per via telematica dei nominativi delle famiglie dai Comuni del campione alla gestione amministrativa della rete di rilevazione 3. In precedenza l'indagine era stata più volte modificata per seguire le trasformazioni del mercato del lavoro italiano e per assecondare le esigenze conoscitive sulla realtà sociale ed economica del nostro Paese espresse dagli utenti. Nel corso degli Ottanta e Novanta un ruolo di primo piano nelle trasformazioni metodologiche della rilevazione è stato svolto dal processo di armonizzazione promosso dall Eurostat al fine accrescere la comparabilità delle statistiche internazionali sul mercato del lavoro. Più in particolare, l indagine era stata sensibilmente modificata a partire dal quarto trimestre del In tale occasione furono introdotte nuove definizioni per la popolazione in età lavorativa e per le persone in cerca di lavoro; un nuovo modello di rilevazione, con la modifica della formulazione dei quesiti sulla ricerca di lavoro; una nuova classificazione degli occupati Progettazione e organizzazione del volume: Nicola Massarelli e Giampiero Ricci Coordinamento e progettazione dell elaborazione: Antonio Rinaldo Discenza Hanno collaborato: Stefano Maluccio (elaborazione dati), Elisabetta Mancini, Adriana Taddei, Adriana Zito (allestimento delle tavole) 1 Per una estesa illustrazione delle caratteristiche della rete di rilevazione professionale si veda La rete di rilevazione Capi dell Istat per la conduzione dell indagine continua sulle Forze di Lavoro, Istat, Metodi e Norme n. 24, La versione semplificata del questionario elettronico è disponibile all indirizzo internet 3 Per ulteriori dettagli si veda La nuova rilevazione sulle forze di lavoro Contenuti, metodologie, organizzazione, Istat, Roma, 3 giugno Modifiche all indagine erano già state apportate nel 1984, nel 1986, nel 1990 e nel

11 per settore di attività economica, con un allargamento del dettaglio settoriale; una nuova procedura di controllo e correzione degli errori; nuove stime della popolazione di riferimento per il calcolo dei coefficienti di espansione dei dati campionari, a seguito della revisione dei dati anagrafici operata dal censimento del In occasione dell ultima ristrutturazione l Istat ha ricostruito le serie storiche dei principali indicatori del mercato del lavoro per raccordare i risultati ottenuti con la precedente metodologia con quelli della nuova rilevazione avviata nel Il raccordo, effettuato con una tecnica statistico-econometrica 5, ha riguardato il periodo IV trimestre 1992 IV trimestre L inizio delle serie raccordate coincide con la già richiamata precedente revisione dell indagine. 2. Universo di riferimento L'universo di riferimento dell'indagine è costituito da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia, anche se temporaneamente all'estero. Sono escluse le famiglie residenti in Italia che vivono abitualmente all estero e i membri permanenti delle convivenze (ospizi, brefotrofi, istituti religiosi, caserme, eccetera). La popolazione residente comprende le persone, di cittadinanza italiana e straniera, che risultano iscritte alle anagrafi comunali. 3. Unità di rilevazione L'unità di rilevazione è la famiglia di fatto. Questa va intesa come un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune, anche se non residenti nello stesso domicilio 6. Una famiglia può essere costituita anche da una sola persona. 4. Periodicità e riferimenti temporali Come accennato, a partire dal 2004, la rilevazione è divenuta continua in quanto le informazioni sono rilevate con riferimento a tutte le settimane dell anno tenuto conto di un opportuna distribuzione del campione complessivo nelle 13 settimane di ciascun trimestre 7. In particolare, ogni settimana vengono intervistate circa famiglie. I risultati dell indagine, elaborati e diffusi con cadenza trimestrale, restituiscono in tal modo un immagine media del trimestre piuttosto che una relativa ad un preciso istante temporale. Di conseguenza, il profilo della stagionalità dei fenomeni rilevati ne risulta modificato rispetto alla precedente rilevazione trimestrale. In generale, le informazioni raccolte si riferiscono ad una settimana, detta di riferimento, che va dal lunedì alla domenica successiva. L età degli intervistati viene considerata in relazione alla domenica della settimana di riferimento. Alcune informazioni (ad esempio, stato civile, livello di istruzione, cittadinanza) sono invece rilevate con riferimento al momento in cui viene svolta l intervista. Quest ultima viene generalmente condotta nel corso della settimana di rilevazione, quella seguente alla settimana di riferimento. D altro canto, qualora non sia possibile effettuare l intervista nella settimana di rilevazione, si può condurla in una delle cosiddette settimane di coda, ovvero in una delle quattro settimane seguenti quella di rilevazione. 5 Si veda La ricostruzione delle serie storiche dei principali indicatori del mercato del lavoro IV Trimestre IV Trimestre 2003.Istat: Roma. 28 settembre 2004, all indirizzo web: 6 Qualora il rilevatore trovi nella stessa abitazione due o più famiglie non legate da alcuno dei vincoli menzionati deve intervistare solo la famiglia estratta e indicata dal comune. 7 In precedenza, tutte le famiglie che componevano il campione in ciascun trimestre venivano intervistate con riferimento ad un unica settimana. 10

12 5. Disegno campionario Il campione utilizzato è stato progettato per assicurare prefissati livelli di precisione delle stime trimestrali a livello regionale e provinciali in media d anno. Il campione è a due stadi, rispettivamente comuni e famiglie, con stratificazione delle unità di primo stadio. Le unità di primo stadio sono stratificate all interno di ciascuna provincia sulla base della dimensione demografica dei comuni. In seguito a tale stratificazione i comuni vengono suddivisi in autorappresentativi e non autorappresentativi. I primi, costituiti da tutti i comuni capoluogo di provincia e da quelli con popolazione superiore ad una soglia prestabilita che varia da provincia a provincia, sono inclusi nel campione in modo permanente; i secondi, la cui popolazione è al di sotto delle soglie prefissate, sono invece raggruppati in strati omogenei per provincia in modo da ottenere livelli costanti di popolazione complessiva. Essi entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede l estrazione di un comune non autorappresentativo da ciascuno strato con probabilità proporzionale al peso demografico di ciascun comune nella provincia. I comuni non auto-rappresentativi vengono sostituiti quando non sono più in grado di fornire nuove famiglie campione. Per ciascun comune viene estratto dalla lista anagrafica un campione casuale semplice di famiglie. A ciascuna famiglia del campione, detta famiglia base, sono associate tre famiglie sostitute a cui si ricorre nel caso in cui la famiglia base non voglia o non possa partecipare alla rilevazione. Ciascun gruppo di quattro famiglie, composto dalla famiglia base e da tre famiglie sostitute, è chiamato quartina. L estrazione delle famiglie-campione dalle liste anagrafiche dei comuni viene effettuata con cadenza annuale, nel mese di marzo, in modo da assicurare la formazione dei campioni per quattro rilevazioni consecutive, dal terzo trimestre di un anno al secondo trimestre dell anno successivo. Il campione delle unità di secondo stadio è caratterizzato da una struttura longitudinale che segue uno schema di rotazione del tipo per cui ogni famiglia viene intervistata per due indagini successive, esce temporaneamente dal campione per due rilevazioni, vi rientra per due ulteriori tornate per poi uscire definitivamente. Tale sistema di rotazione consente di mantenere invariata metà della composizione del campione in due trimestri consecutivi e in trimestri a distanza di un anno l uno dall altro. La scelta del sistema di rotazione è tale da conciliare in maniera ottimale le esigenze di costruzione di stime di "livello" e di "variazione": quanto maggiore è il numero di famiglie che si rinnovano di periodo in periodo, tanto maggiore è l affidabilità delle stime di livello; parimenti, quanto più consistente è la quota di famiglie in comune da una rilevazione all'altra, tanto più risultano stabili le stime relative alle differenze tra periodi successivi (stime di variazione). Tale schema permette altresì di effettuare analisi longitudinali e di flusso, importanti per uno studio della dinamica del mercato del lavoro. Le stime si ottengono assegnando a ciascuna osservazione campionaria un peso, chiamato coefficiente di riporto all universo, che esprime il numero delle unità della popolazione rappresentate dall unità campionaria in questione. Per il calcolo dei coefficienti di riporto all universo viene utilizzato uno stimatore di ponderazione vincolata. I pesi sono ottenuti risolvendo un problema di minimo vincolato in cui le stime campionarie di alcune variabili ausiliarie sono poste uguali ai corrispondenti totali noti da fonti esterne all indagine 8. Le informazioni esterne utilizzate fanno riferimento essenzialmente alla distribuzione della 8 Per maggiori dettagli si veda l appendice, paragrafo

13 popolazione per sesso e classi di età a diversi livelli di dettaglio territoriale (regioni, province, grandi comuni). La popolazione di riferimento di ciascun trimestre si ottiene dalla popolazione residente (aggiornata alla data più prossima al trimestre di riferimento dell'indagine), al netto dei membri permanenti delle convivenze. 6. L offerta informativa del volume I dati contenuti nel presente volume sono ottenuti come media dei risultati trimestrali del Il volume si apre con le serie storiche dei principali indicatori del mercato del lavoro. I dati relativi agli sono il risultato della procedura di raccordo delle serie storiche menzionata in precedenza. Per la presentazione dei dati trasversali relativi al 2004 si è abbandonata la precedente sequenza basata sul dettaglio territoriale organizzando le informazioni in capitoli omogenei rispetto alla condizione professionale. Ciò significa che ai dati sulla popolazione seguono quelli sulle forze di lavoro, sugli occupati, sulle persone in cerca di occupazione e sulle non forze di lavoro. I livelli e gli indicatori relativi a ciascuna condizione sono disaggregati secondo le principali caratteristiche socio demografiche (sesso, età, titolo di studio) e territoriali. Il volume riporta inoltre informazioni sulle caratteristiche dell occupazione (settore di attività economica, posizione professionale, professione, carattere dell occupazione, orario di lavoro), della disoccupazione (precedenti esperienze lavorative, durata della disoccupazione) e dell inattività (tipologia di inattività). Per la prima volta il volume contiene anche alcune informazioni familiari che vengono diffuse esclusivamente in media d anno. Le informazioni riguardano da un lato i livelli di presenza delle famiglie sul mercato del lavoro secondo la tipologia familiare; dall altro, i tassi di attività, occupazione e disoccupazione secondo la condizione individuale all interno del nucleo familiare (single, genitore senza coniuge o partner, coniuge/partner senza figli, coniuge/partner con figli, altro). Un ampliamento del patrimonio informativo è costituito dalle stime delle collaborazioni coordinate e continuative, contenute nel capitolo sugli occupati. A questo proposito è necessario considerare che tali stime rappresentano il numero medio di collaboratori attivi in ciascun trimestre, e non il numero di persone che nel corso di un anno hanno lavorato, per periodi più o meno lunghi, con un contratto di collaborazione coordinata e continuativa. In seguito alla recente ristrutturazione, le informazioni contenute in questo volume non sono confrontabili con quelle presenti nei volumi di media annua pubblicati in passato 9. Peraltro la ricostruzione, nonostante abbia riguardato un elevato numero di serie, non arriva al livello di dettaglio informativo di questo volume e quindi per alcune delle informazioni ivi contenute non esistono termini di paragone omogenei per gli precedenti. Nella lettura dei dati è bene prestare attenzione al livello di errore statistico dovuto alla natura campionaria della rilevazione, che può essere sensibile per gli aggregati meno consistenti e per i livelli di dettaglio più elevati. Per la valutazione del livello di precisione delle stime fino al livello provinciale si consiglia di consultare l appendice. 9 Per eventuali confronti intertemporali è opportuno fare riferimento esclusivamente alle serie ricostruite, disponibili sul sito web dell Istat all indirizzo: 12

14 7. Definizioni Con la ristrutturazione della rilevazione sono state modificate le definizioni di occupato e persona in cerca di occupazione. Ferma restando l ispirazione ai principi stabiliti dall International Labour Office (Ilo) nel corso della 13 ma Conferenza internazionale degli statistici del lavoro (ottobre 1982), condivisi dai principali paesi industrializzati, i cambiamenti nei criteri di classificazione degli individui in base alla condizione professionale sono stati dettati dall esigenza di raggiungere una completa armonizzazione con quanto prescritto dai regolamenti comunitari. In particolare, i regolamenti della Commissione 1897/2000 e 430/2005 e il regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio 2257/2003 forniscono una puntualizzazione di quegli aspetti delle linee guida dell Ilo rimasti indeterminati da un punto di vista strettamente operativo. I criteri classificatori vengono applicati secondo un principio gerarchico: prima si identificano gli occupati, successivamente, tra tutti i non occupati, si individuano le persone in cerca di occupazione e, infine, le persone non incluse tra gli occupati o i disoccupati, vengono classificate come inattive. Con riferimento all occupazione, il principale cambiamento riguarda il rilievo dato all informazione oggettiva relativa all aver svolto almeno un ora di lavoro nella settimana di riferimento e l abbandono dell autopercezione come informazione principale per distinguere gli occupati dai non occupati. Sono, inoltre, stati fissati dei criteri per stabilire se un individuo sia assente dal lavoro o meno, relativi alla durata dell assenza e all entità della retribuzione percepita nel periodo dell assenza. L innovazione più rilevante per l individuazione delle persone in cerca di occupazione riguarda invece l apposizione di un limite superiore di età a 74. In base a questo limite, i non occupati di 75 o più vengono automaticamente classificati come inattivi. È inoltre stato inserito un limite temporale di tre mesi per l eventuale avvio di un attività futura. Più in dettaglio, gli occupati comprendono le persone di 15 e più che nella settimana di riferimento: hanno svolto almeno un ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetario o in natura; hanno svolto almeno un ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente; sono assenti dal lavoro (ad esempio, per ferie o malattia). I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se l assenza non supera tre mesi, oppure se durante l assenza continuano a percepire almeno il 50 per cento della retribuzione. Gli indipendenti assenti dal lavoro, ad eccezione dei coadiuvanti familiari, sono considerati occupati se, durante il periodo di assenza, mantengono l attività. I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se l assenza non supera tre mesi. È evidente che qualunque forma di lavoro atipico, con o senza contratto, costituisce un requisito sufficiente per essere incluso tra gli occupati, purché le ore di lavoro prestate abbiano un corrispettivo monetario o in natura. Gli stagisti non retribuiti sono invece esclusi. Per quanto concerne i lavoratori in cassa integrazione guadagni a zero ore, vengono inclusi tra gli occupati se rientrano nei requisiti stabiliti per essere considerati assenti dal lavoro, altrimenti vengono considerati non occupati. 13

15 Le persone in cerca di occupazione comprendono le persone non occupate tra 15 e 74 che: hanno effettuato almeno un azione attiva di ricerca di lavoro nei 30 giorni che precedono l intervista e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un attività autonoma) entro le due settimane successive all intervista; oppure, inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla data dell intervista e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un attività autonoma) entro le due settimane successive all intervista, qualora fosse possibile anticipare l inizio del lavoro. L insieme degli occupati e delle persone in cerca di occupazione costituisce l aggregato delle forze di lavoro. Le persone che non fanno parte delle forze di lavoro sono definite non forze di lavoro o inattivi. Sulla base degli aggregati precedentemente definiti è possibile costruire i seguenti indicatori: Tasso di attività: rapporto tra le persone appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento. Tasso di occupazione: rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento. Tasso di disoccupazione: rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro. Le informazioni familiari fanno riferimento alla famiglia di fatto, in precedenza definita. Per nucleo familiare si intende invece un insieme di persone che vivono in coppia, con o senza figli conviventi, oppure di genitori senza coniuge o partner con figli conviventi. Nel nucleo dei genitori rientrano soltanto i figli minori o celibi, mentre i figli separati, divorziati o vedovi, ancorché conviventi, vengono considerati membri isolati, alla stregua delle persone che non hanno né un partner né figli conviventi. 14

16 Avvertenze Simboli convenzionali Nelle tavole statistiche sono state adoperate le seguenti convenzioni: Linea (-) a) quando il fenomeno non esiste; b) quando il fenomeno esiste e viene rilevato, ma i casi non si sono verificati. Due puntini (..) per i numeri che non raggiungono la metà della cifra dell ordine minimo considerato. Arrotondamenti Per effetto degli arrotondamenti in migliaia operati direttamente dall elaboratore, i dati delle tavole possono non coincidere tra loro per qualche unità in più o in meno. Per lo stesso motivo, non sempre è stato possibile realizzare la quadratura verticale e orizzontale nell ambito della stessa tavola. Ripartizioni geografiche NORD Piemonte, Valle d Aosta, Lombardia, Liguria (Italia nord-occidentale), Trentino-AltoAdige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna (Italia nord-orientale); CENTRO Toscana, Umbria, Marche, Lazio MEZZOGIORNO Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna. 15

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18 Serie temporali Prospetto 1 - Forze di lavoro per sesso e ripartizione geografica - Anni (a) (in migliaia) SESSO E RIPARTIZIONI OCCUPATI Maschi Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno Femmine Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno Maschi e femmine Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno DISOCCUPATI Maschi Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno Femmine Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno Maschi e femmine Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno FORZE DI LAVORO Maschi Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno Femmine Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno Maschi e femmine Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno (a) I dati relativi agli sono frutto di una ricostruzione statistica. 17

19 Prospetto 2 - Occupati per ripartizione geografica, posizione, sesso e settore di attività economica Nord-ovest - Anni (a) (in migliaia) SESSO E SETTORI DI ATTIVITÀ OCCUPATI IN COMPLESSO Maschi Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Maschi e femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi DIPENDENTI Maschi Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Maschi e femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi INDIPENDENTI Maschi Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Maschi e femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi (a) I dati relativi agli sono frutto di una ricostruzione statistica 18

20 Prospetto 2 segue - Occupati per ripartizione geografica, posizione, sesso e settore di attività economica - Nord-est - Anni (a) (in migliaia) SESSO E SETTORI DI ATTIVITÀ OCCUPATI IN COMPLESSO Maschi Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Maschi e femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi DIPENDENTI Maschi Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Maschi e femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi INDIPENDENTI Maschi Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Maschi e femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi (a) I dati relativi agli sono frutto di una ricostruzione statistica 19

21 Prospetto 2 segue - Occupati per ripartizione geografica, posizione, sesso e settore di attività economica - Centro - Anni (a) (in migliaia) SESSO E SETTORI DI ATTIVITÀ OCCUPATI IN COMPLESSO Maschi Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Maschi e femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi DIPENDENTI Maschi Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Maschi e femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi INDIPENDENTI Maschi Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Maschi e femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi (a) I dati relativi agli sono frutto di una ricostruzione statistica 20

22 Prospetto 2 segue - Occupati per ripartizione geografica, posizione, sesso e settore di attività economica - Mezzogiorno - Anni (a) (in migliaia) SESSO E SETTORI DI ATTIVITÀ OCCUPATI IN COMPLESSO Maschi Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Maschi e femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi DIPENDENTI Maschi Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Maschi e femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi INDIPENDENTI Maschi Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Maschi e femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi (a) I dati relativi agli sono frutto di una ricostruzione statistica 21

23 Prospetto 2 segue - Occupati per ripartizione geografica, posizione, sesso e settore di attività economica - Italia - Anni (a) (in migliaia) SESSO E SETTORI DI ATTIVITÀ OCCUPATI IN COMPLESSO Maschi Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Maschi e femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi DIPENDENTI Maschi Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Maschi e femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi INDIPENDENTI Maschi Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Maschi e femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi (a I dati relativi agli sono frutto di una ricostruzione statistica 22

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