BREVE DESCRIZIONE DEL SISTEMA FORESTA - LEGNO - MOBILE. a cura di: Gianni Consolini

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "BREVE DESCRIZIONE DEL SISTEMA FORESTA - LEGNO - MOBILE. a cura di: Gianni Consolini"

Transcript

1 BREVE DESCRIZIONE DEL SISTEMA FORESTA - LEGNO - MOBILE a cura di: Gianni Consolini

2 Oggetto della presentazione: Illustrare le varie fasi della filiera e i principali impieghi del materiale legnoso, evidenziandone: 1. La struttura 2. Componenti della filiera 3. Principali mercati finali di sbocco 4. Tendenze evolutive

3 Obiettivi della presentazione Fornire un quadro generale della filiera e dare le basi per comprendere al meglio le fasi, i passaggi e i principali impieghi del legno

4 1.LA STRUTTURA 1.1 Le superfici forestali. 1.2 Utilizzazioni delle produzioni forestali. 1.3 La bilancia commerciale dei prodotti legnosi. 1.4 La struttura produttiva.

5 1.LA STRUTTURA 1.1 Le superfici forestali Secondo l inventario Forestale Nazionale Italiano (MAF/ISAFA, 1988), nel 1985 la superficie forestale italiana ammontava a km2 (corrispondenti al 29% della superficie nazionale), comprendendo però km2 di formazioni arbustive e riparie. La superficie forestale italiana è in graduale espansione (+ 7% circa in venti anni) dovuto all abbandono dell agricoltura e la conversione naturale di pascoli e coltivi a foresta. I boschi italiani sono per il 60% di proprietà privata. L aumento della superficie forestale totale è accompagnato da una riduzione di quella attivamente gestita, come emerge dal confronto tra i diversi Censimenti Generali dell Agricoltura (1982, 1990 e 2000)

6 1.LA STRUTTURA 1.1 Le superfici forestali ANNO Sup. Forestale (ha) Variazione % ,2% Fonte: ISTAT, Annuario Statistico Italiano

7 1.LA STRUTTURA 1.2 Utilizzazioni delle produzioni forestali Le utilizzazioni legnose nell ultimo trentennio sono state caratterizzate da un andamento ciclico che ha avuto due massimi nel 1961 e nel 1995 (più di 9 milioni di m3) ed un minimo nel 1976 (5,4 milioni di m3). (Marinelli, et al. 1998). Nel 2000 (ISTAT, 2002) sono stati prelevati in tutto m3 di legname, di cui il 59% destinato ad usi energetici ed il 41% come legname da lavoro. Quest ultimo è costituito per il 70% da latifoglie, in particolare pioppi (45%). Il legname da lavoro è destinato per il 53% al tondame da sega, per il 20% alla produzione di pasta o pannelli, per il 13% alla paleria e per il restante 14% ad altri assortimenti.

8 1.LA STRUTTURA 1.3 La bilancia commerciale dei prodotti legnosi Il fabbisogno di legno grezzo su cui si basa la struttura della filiera legno-mobile nel 1995 è risultato pari a m3, di cui soltanto il 58% di produzione interna. Le importazioni di legname grezzo o semilavorato, nel 1996 hanno superato i 10 milioni di tonnellate (Federlegno Arredo, 1998). Le esportazioni di materiale legnoso è rappresentato in gran parte da prodotti finiti o semifiniti, e nel 1996 ha raggiunto i 2,4 milioni di tonnellate circa (Federlegno Arredo, 1998).

9 1.LA STRUTTURA 1.4 La struttura produttiva L industria nazionale del legno nel 1996 (ISTAT, 1996) occupava circa addetti ed interessava quasi un totale di imprese. Di questi il settore del legno per l edilizia, nel 1996, contava addetti, unità locali e miliardi di fatturato (Federico Della Pupa, inserto In Costruzione, 1994). La struttura del settore evidenzia una notevole frammentazione sia produttiva che geografica, anche se con alcune zone di maggiore concentrazione e specializzazione. Infatti il 90% delle imprese hanno meno di 10 addetti e l 80% delle imprese sono a carattere famigliare (Federico Della Pupa, inserto In Costruzione, 1994).

10 2. COMPONENTI DELLA FILIERA 2.1 Imprese di utilizzazione boschiva 2.2 Imprese di prima lavorazione Imprese di segagione Imprese di semifiniti in legno: compensati, tranciati, pannelli e pasta da carta 2.3 Imprese di seconda lavorazione mobilifici imprese di imballaggi in legno falegnamerie industriali industrie della carto-tecnica e dell editoria

11 2.1 Imprese di utilizzazione boschiva Secondo il 7 Censimento Generale dell Industria (ISTAT, 1995) il comparto delle utilizzazioni boschive in Italia contava nel 1990, imprese e addetti. Si tratta di imprese di piccole dimensioni (3-4 addetti), prevalentemente a conduzione familiare e scarsamente dotate di macchinari. La capacità lavorativa media è 30/ Q di legname all anno, con una produttività media di circa 3 m3/giorno/addetto. L attività è stagionale con circa 150 giorni lavorativi/anno/squadra.

12 2. COMPONENTI DELLA FILIERA 2.2 Imprese di prima lavorazione Imprese di segagione Il comparto delle segherie contava nel 1996 (ISTAT, 1996) quasi imprese e circa addetti. Anche in questo comparto è diffusa la piccola dimensione aziendale. Infatti tra le imprese di segagione quelle classificate come artigiane costituiscono circa il 75% del totale. Le produzioni italiane sono da sempre insufficienti a colmare il fabbisogno interno di segati, quindi è necessario importare buona parte del materiale. Mediamente il tondame da sega rappresenta il 60-65% delle quantità di legname da lavoro importato annualmente. Il 65% delle importazioni di tondame da sega è costituito da latifoglie.

13 2. COMPONENTI DELLA FILIERA 2.2 Imprese di prima lavorazione Imprese di semifiniti in legno: compensati, tranciati, pannelli e pasta da carta Il comparto della produzione di semifiniti in legno conta a livello nazionale (ISTAT, 1996) circa 430 imprese e quasi addetti. Le imprese hanno dimensioni superiori rispetto agli altri settori produttivi (27 addetti in media), e per la maggior parte non sono di tipo artigiano. Per quanto riguarda il legname da trancia, il materiale è importato per il 60%, e proviene in prevalenza da Paesi extracomunitari. Il fabbisogno interno di legname da triturazione è soddisfatto quasi interamente da materiale importato, proveniente per più dell 80% da Paesi extracomunitari.

14 2. COMPONENTI DELLA FILIERA 2.3 Imprese di seconda lavorazione mobilifici Il comparto dei mobilifici è senza dubbio quello che riveste maggiore importanza nel sistema legno. Con circa addetti e imprese rappresenta il 56% ed il 44% degli addetti e delle imprese delle industrie del legno (ISTAT, 1996). I mobilifici presentano in media sei addetti per impresa, Ma in questo settore si possono distinguere tre tipologie industriali: - Imprese di piccole dimensioni - Grandi imprese - Contoterzisti

15 2. COMPONENTI DELLA FILIERA 2.3 Imprese di seconda lavorazione mobilifici Il settore del mobile si avvale dell apporto di numerosi comparti della filiera: il materiale lavorato è costituito per circa il 45% da segati, per il 39% da pannelli, per il 10% da compensati e per il 5% da tranciati. Il settore del mobile resta per l Italia di fondamentale importanza soprattutto per l elevata qualità del suo design, tanto da farne uno dei settori di punta delle esportazioni verso i mercati esteri.

16 2. COMPONENTI DELLA FILIERA 2.3 Imprese di seconda lavorazione imprese di imballaggi in legno Il comparto degli imballaggi conta circa imprese e addetti, in media sette addetti per impresa (ISTAT, 1996). Le imprese di imballaggi utilizzano legname di latifoglie e di conifere in parti uguali, con prevalenza di pioppo (26%) e abete (24%).

17 2. COMPONENTI DELLA FILIERA 2.3 Imprese di seconda lavorazione falegnamerie industriali Le imprese classificate dall ISTAT nel gruppo Fabbricazione di elementi di carpenteria in legno e falegnameria per l edilizia sono più di e occupano quasi persone (ISTAT, 1996). Produzioni tipiche delle falegnamerie industriali sono gli infissi, i parquet e le scale in legno. Queste imprese acquistano segati, tranciati e pannelli; i prodotti finiti presentano un valore aggiunto anche del 40%. Le specie maggiormente utilizzate sono il castagno, la rovere, la farnia, il noce, il ciliegio, l abete e i pini.

18 2. COMPONENTI DELLA FILIERA 2.3 Imprese di seconda lavorazione industrie della carto-tecnica e dell editoria In Italia nel 1996 erano presenti 270 imprese che fabbricavano carta e cartone. Tale materiale alimenta l industria degli articoli in carta e cartone (4.462 imprese) e poi quella, di dimensioni ancora maggiori, dell editoria e della stampa (più di imprese). Il settore della carta occupa in tutto quasi addetti (ISTAT, 1996). Circa 60 addetti/impresa.

19 3. PRINCIPALI MERCATI FINALI DI SBOCCO Si riconoscono due grandi settori di sbocco: 3.1 Il settore del legno per l edilizia L industria del legno per l edilizia può essere divisa in: - Materiali per il cantiere (tavolame per impalcature e casseformi) - Travame strutturale (lamellare, travi massello, ecc ) - Elementi prefabbricati (case, chioschi, garage, ecc ) - Prodotti per l edificio (porte, finestre, pavimenti, rivestimenti) Fonte: Federico Della Pupa, inserto In Costruzione, 1994

20 3.1 Il settore del legno per l edilizia (segue) L industria delle costruzioni e dei materiali per l edilizia a livello europeo rappresenta il principale consumatore di prodotti legnosi derivanti dai processi di trasformazione meccanica della materia prima. Più del 50% dei segati di conifere, di compensati e di pannelli di particelle è infatti assorbito dall edilizia, mentre per quanto riguarda i pannelli di fibra e i segati di latifoglie il consumo è quantificabile in un terzo della produzione. In Italia l industria edilizia assorbe principalmente segati di conifere, compensati e pannelli di fibre. Fonte: Federico Della Pupa, inserto In Costruzione, 1994

21 3.1 Il settore del legno per l edilizia (segue) Sui consumi dei prodotto in legno per l edilizia in ogni caso ha pesato, e pesa tutt ora, l andamento della domanda, che negli anni è sostanzialmente cambiata. Fino ai primi anni 70 gli investimenti nel settore delle costruzioni ha subito una forte domanda a carattere residenziale, per lo più rivolta a prime case. In seguito, fino all inizio degli anni 80, la domanda si è spostata anche verso le seconde case. Dall inizio degli anni 80 si registra invece un rallentamento delle costruzioni ed un aumento di ristrutturazioni e manutenzione. Il settore del legname per carpenteria ed edilizia evidenzia una crescita soprattutto negli anni che vanno dal 1987 ad oggi, con alcune battute di arresto. Nel 1986 l indice produttivo era infatti sceso del 30% rispetto al Dal 1981 al 1992, questo indice, è quasi triplicato. Dal 1986 al 1993 il fatturato è aumentato del 70% circa. Fonte: Federico Della Pupa, inserto In Costruzione, 1994

22 3. PRINCIPALI MERCATI FINALI DI SBOCCO (segue) 3.2 Il settore del legno per l arredamento Il settore del legno per l arredamento ha conosciuto a partire dai primi anni Cinquanta del Novecento uno sviluppo considerevole, che ha coinciso con cambiamenti importanti della sua articolazione interna sia sul piano settoriale che su quello territoriale. Una prima immagine di questo processo è fornita dalla Fig.1, nella quale vengono riportati per i due macrosettori del legno e dell arredamento e per l intera filiera, i livelli assoluti e relativi dell occupazione alle tre date dei censimenti 1951, 1971 e Fonte: Elaborazioni su Censimenti industriali

23 3. PRINCIPALI MERCATI FINALI DI SBOCCO 3.2 Il settore del legno per l arredamento Fig.1 Peso % degli addetti alle industrie del legno e del mobile Legno Mobile Totale Fonte: Elaborazioni su Censimenti industriali

24 3. PRINCIPALI MERCATI FINALI DI SBOCCO 3.2 Il settore del legno per l arredamento Gli anni 50 e 60 vedono una forte espansione dell occupazione sia nell attività di falegnameria, sia soprattutto, nella produzione di tranciati, compensati e pannelli. Per quanto riguarda il secondo comparto l espansione riflette in via principale la nascita di un attività che prima non esisteva, e che consiste nella produzione di pannelli truciolati. I pannelli truciolati consentono di sostituire rapidamente la domanda di pannelli massello riducendo fortemente la dipendenza da importazione, visto che l Italia è un paese privo di materia prima. Fonte: Elaborazioni su Censimenti industriali

25 3. PRINCIPALI MERCATI FINALI DI SBOCCO 3.2 Il settore del legno per l arredamento Sul piano strutturale le trasformazioni si accompagnano ad un aumento piuttosto rilevante della dimensione media delle imprese Fig.2. L aumento è notevole soprattutto nell industria del mobile la cui dimensione in termini di addetti quasi raddoppia nel primo ventennio di osservazione. Fonte: Elaborazioni su Censimenti industriali

26 3. PRINCIPALI MERCATI FINALI DI SBOCCO 3.2 Il settore del legno per l arredamento Fig.2 Dimensione media delle imprese per settore Legno Mobile Totale Fonte: Elaborazioni su Censimenti industriali

27 4. TENDENZE EVOLUTIVE E CONSIDERAZIONI FINALI L analisi effettuata mette in luce che nel complesso la filiera foresta- legno-mobile risente di alcuni fattori negativi, nella prima parte della filiera importanti sono: - Localizzazione dei boschi, 59% montagna 36% collina. - Inefficienza delle imprese di utilizzazioni forestali - Insufficiente diffusione dei piani di assestamento (60% boschi privati e grande frammentazione a livello di proprietà) - Assenza di una politica forestale di lungo periodo Viene quindi a crearsi una sorta di scollamento tra il settore produttivo e quello dell industria. Fonte: Breve descrizione del sistema foresta-legno in Italia

28 4. TENDENZE EVOLUTIVE E CONSIDERAZIONI FINALI L associazionismo e opportune strategie di qualificazione delle produzioni possono creare le condizioni per realizzare le economie di scala necessarie per rendere remunerativa la vendita dei prodotti forestali, riducendo i costi e soprattutto aumentando la competitività del legname italiano sul mercato, grazie alla costanza dell offerta e al miglioramento della qualità. La fase finale della filiera, mostra che sul piano strutturale esistono disomogeneità marcate tra l Italia e le altre principali economie industrializzate. Le disomogeneità riguardano da un lato la scala delle unità produttive (l Italia si caratterizza per un peso notevolmente più elevato delle imprese di piccola dimensione), e dall altro lo stesso peso economico della filiera rispetto al totale delle attività di trasformazione, che risulta molto più elevato che nelle altre economie di riferimento (in particolare per il settore del mobile). Fonte: Breve descrizione del sistema foresta-legno in Italia

29 4. TENDENZE EVOLUTIVE E CONSIDERAZIONI FINALI La filiera è però anche stata interessata, nell arco degli anni che vanno dall ultimo dopoguerra ad oggi, da rilevanti cambiamenti nella sua articolazione interna, che ne hanno ridisegnato apprezzabilmente la stessa fisionomia. Queste trasformazioni si sono accompagnate a loro volta a mutamenti nella distribuzione delle imprese per dimensione: in una prima fase (anni Cinquanta e Sessanta) in direzione di un aumento delle dimensioni medie, specie nel caso della produzione di mobili; successivamente in una loro stabilizzazione. Lo sviluppo della filiera lungo l arco del cinquantennio qui considerato presenta però implicazioni molto rilevanti in particolare a livello territoriale. Fonte: Tendenze di lungo periodo della filiera legno-arredamento

30 4. TENDENZE EVOLUTIVE E CONSIDERAZIONI FINALI A questo riguardo la discontinuità più notevole è rappresentata dalla rapida emersione delle regioni nord-orientali e dell area marchigiana, che rappresentano attualmente il nucleo in cui risulta ormai concentrato il maggior numero di addetti dell intera filiera. L arco del periodo qui preso in considerazione dall inizio degli anni Cinquanta a oggi è adeguatamente lungo per comprendere sia la fase di decollo produttivo della filiera che quelle successive del suo sviluppo e della sua maturità; il passaggio attraverso ciascuna di queste fasi è sintetizzato da un andamento dei tassi di crescita dapprima crescente e poi declinante. Fonte: Tendenze di lungo periodo della filiera legno-arredamento

31 Bibliografia - Breve descrizione del sistema foresta-legno in Italia, Aprile 2003, a cura di Filippo Brun e Cristina Megnani. - Tendenze di lungo periodo della filiera legno-arredamanto, 2000, Fabrizio Traù, Centro studi Confindustria. - Il settore del legno per l edilizia, 1994, Federico Della Pupa, Casabella, inserto In Costruzione. - Federlegno Arredo, 1998, Industria legno-arredo italiana. - MAF/ISAFA, 1998, Inventario Forestale Nazionale. - Marinelli et. al., 1998, Il sistema foresta-legno italiano. - ISTAT, 1982, 3 Censimento dell Agricoltura Roma.

32 Bibliografia - ISTAT, 1990, 4 Censimento dell Agricoltura Roma. - ISTAT, 2000, 5 Censimento dell Agricoltura Roma. - ISTAT, 1995, 7 Censimento Generale dell industria, Roma. - ISTAT, 1996, Censimento intermedio dell industria - ISTAT, Annuario Statistico Italiano, anni 1980, 1985, 1990, 2000.

BREVE DESCRIZIONE DEL SISTEMA FORESTA - LEGNO - MOBILE. a cura di: Gianni Consolini

BREVE DESCRIZIONE DEL SISTEMA FORESTA - LEGNO - MOBILE. a cura di: Gianni Consolini BREVE DESCRIZIONE DEL SISTEMA FORESTA - LEGNO - MOBILE a cura di: Gianni Consolini Oggetto della presentazione: Illustrare le varie fasi della filiera e i principali impieghi del materiale legnoso, evidenziandone:

Dettagli

IMPORTAZIONI & ESPORTAZIONI NEL SISTEMA FORESTA-LEGNO-MOBILI

IMPORTAZIONI & ESPORTAZIONI NEL SISTEMA FORESTA-LEGNO-MOBILI IMPORTAZIONI & ESPORTAZIONI NEL SISTEMA FORESTA-LEGNO-MOBILI Oggetto: Analisi delle serie storiche delle importazioni, delle esportazioni e delle produzioni del legno in Italia e dei relativi indici commerciali.

Dettagli

Foreste e filiere dei prodotti forestali legnosi. La superficie forestale

Foreste e filiere dei prodotti forestali legnosi. La superficie forestale Cresce la superficie forestale nazionale nell ultimo decennio (+5,8% rispetto al 25). Le foreste italiane rappresentano il 5% della superficie forestale europea e il 34% della superficie totale nazionale.

Dettagli

Le prospettive di valorizzazione della filiera foresta legno toscana Leonardo Casini Enrico Marone

Le prospettive di valorizzazione della filiera foresta legno toscana Leonardo Casini Enrico Marone Le prospettive di valorizzazione della filiera foresta legno toscana Leonardo Casini Enrico Marone Introduzione L idea progettuale I primi segnali di un settore con scarse informazioni relative all universo

Dettagli

Filiera foresta legno in Toscana. Le imprese di seconda trasformazione. Cipollaro M., Fratini R., Riccioli F.

Filiera foresta legno in Toscana. Le imprese di seconda trasformazione. Cipollaro M., Fratini R., Riccioli F. Filiera foresta legno in Toscana. Le imprese di seconda trasformazione Cipollaro M., Fratini R., Riccioli F. Il sistema foresta legno in Toscana Metri cubi di equivalente tondo: dati 1992-93 di cui di:

Dettagli

La valorizzazione economica delle produzioni legnose Enrico Marone, Università degli Studi di Firenze

La valorizzazione economica delle produzioni legnose Enrico Marone, Università degli Studi di Firenze ACCADEMIA ITALIANA DI SCIENZE FORESTALI Accademia dei Georgofili La valorizzazione economica delle produzioni legnose Enrico Marone, Università degli Studi di Firenze Convegno La valorizzazione delle produzioni

Dettagli

L indagine sulle imprese di prima trasformazione del legno M. Cipollaro, R. Fratini e F. Riccioli, GESAAF Università di Firenze

L indagine sulle imprese di prima trasformazione del legno M. Cipollaro, R. Fratini e F. Riccioli, GESAAF Università di Firenze Analisi del database fornito dalla CCIAA, al fine di individuare le aziende effettivamente esistenti ed attive sul territorio (comparto delle segherie codice ATECO 2007 Classe 16-10) individuate 266 segherie

Dettagli

via Leonardo da Vinci 44 Grugliasco (TO) via Morghen 5 Torino

via Leonardo da Vinci 44 Grugliasco (TO)  via Morghen 5 Torino via Leonardo da Vinci 44 Grugliasco (TO) www.agroselviter.unito.it via Morghen 5 Torino fortea@fortea.eu www.fortea.eu Obiettivi: Approfondire le conoscenze sugli operatori del settore forestalegno e sulla

Dettagli

BREVE DESCRIZIONE DEL SISTEMA FORESTA LEGNO IN ITALIA

BREVE DESCRIZIONE DEL SISTEMA FORESTA LEGNO IN ITALIA BREVE DESCRIZIONE DEL SISTEMA FORESTA LEGNO IN ITALIA Aprile 2003 Filippo Brun Cristina Magnani Indice 1. Introduzione e fonti dei dati 2. Le risorse forestali italiane 2.1 Le superfici forestali 2.2 Regime

Dettagli

Le potenzialità del settore forestale toscano per la produzione del legno da opera

Le potenzialità del settore forestale toscano per la produzione del legno da opera 24 novembre 2009 Pisa Le potenzialità del settore forestale toscano per la produzione del legno da opera Debora Salmeri Settore Programmazione forestale della Regione Toscana La Toscana dei boschi SUPERFICIE

Dettagli

Economia forestale in Svizzera

Economia forestale in Svizzera 07 Land- und Forstwirtschaft Agricoltura e selvicoltura 829-1000 831-1500 Economia forestale in Svizzera Statistica tascabile 2015 Neuchâtel 2015 Statistica forestale 2014 1 Svizzera Zurigo Berna Produzione

Dettagli

IDENTIKIT DELLE IMPRESE E DELLE FILIERE DEL BELLO E BEN FATTO

IDENTIKIT DELLE IMPRESE E DELLE FILIERE DEL BELLO E BEN FATTO IDENTIKIT DELLE IMPRESE E DELLE FILIERE DEL BELLO E BEN FATTO Giovanni Barbieri Direttore statistiche strutturali su imprese ed istituzioni, commercio estero e prezzi al consumo Stefano Menghinello Dirigente

Dettagli

L attuale andamento del mercato del legname in Italia.

L attuale andamento del mercato del legname in Italia. 1 L attuale andamento del mercato del legname in Italia. Claudio Garrone LarioFiere Erba (CO) 14 maggio 2016 Macrosettore LEGNO-ARREDO 2016(Stime FLA su dati 2015) 2 Nuovo modello di calcolo Il valore

Dettagli

L industria cartaria Introduzione e dati di mercato

L industria cartaria Introduzione e dati di mercato L industria cartaria Introduzione e dati di mercato Paolo Zaninelli Dati: Assocarta 2011 Industria cartaria nel mondo 371 milioni di tonnellate prodotte nel 2009 a livello globale, in crescita nel 2010

Dettagli

8. TESSILE ABBIGLIAMENTO

8. TESSILE ABBIGLIAMENTO 8. TESSILE ABBIGLIAMENTO I NUMERI DEL TESSILE ABBIGLIAMENTO AL 31/12/2016 Imprese 2.373 di cui artigiane 1.506 Localizzazioni 2.733 dati Registro Imprese Il settore tessileabbigliamento della provincia

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione GOMMA E MATERIE PLASTICHE Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il valore aggiunto prodotto dalla fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche rappresenta lo 0.6

Dettagli

Il legno. Prof. Marco Torella mercoledì 21 ottobre 2015

Il legno. Prof. Marco Torella mercoledì 21 ottobre 2015 Il legno Prof. Marco Torella mercoledì 21 ottobre 2015 IL LEGNO IL LEGNO IL LEGNO IL LEGNO LA STRUTTURA DEL TRONCO LA PRODUZIONE DEL LEGNAME LA PRODUZIONE DEL LEGNAME LA PRODUZIONE DEL LEGNAME LA PRODUZIONE

Dettagli

Processi di trasformazione

Processi di trasformazione LA FILIERA Affinché un impianto alimentato a biomasse funzioni al meglio dal punto di vista ambientale ed economico è necessario analizzare preventivamente la filiera dell utilizzo delle biomasse; tale

Dettagli

8. TESSILE ABBIGLIAMENTO

8. TESSILE ABBIGLIAMENTO 8. TESSILE ABBIGLIAMENTO I NUMERI DEL TESSILE ABBIGLIAMENTO AL 31/12/2015 Imprese 2.459 di cui artigiane 1.573 Localizzazioni 2.814 dati Registro Imprese Il settore tessileabbigliamento della provincia

Dettagli

STATISTICHE IN BREVE. Archivio Statistico delle Imprese Attive (Asia) Anni La struttura delle imprese e dell occupazione

STATISTICHE IN BREVE. Archivio Statistico delle Imprese Attive (Asia) Anni La struttura delle imprese e dell occupazione STATISTICHE IN BREVE Archivio Statistico delle Imprese Attive (Asia) Anni 2007-2010 La struttura delle imprese e dell occupazione Nel 2010, secondo l ATECO 2007, le imprese attive nell industria e nei

Dettagli

A rischio l artigianato manifatturiero pugliese Dal 2009 al 2013 «perse» attività, pari all 11,7% in meno

A rischio l artigianato manifatturiero pugliese Dal 2009 al 2013 «perse» attività, pari all 11,7% in meno * Indagine congiunturale sull artigianato manifatturiero in Puglia * A rischio l artigianato manifatturiero pugliese Dal 2009 al 2013 «perse» 2.360 attività, pari all 11,7% in meno Bari, 10/05/2013 - L

Dettagli

MONITOR. I Trimestre legno-arredo. a cura del Centro Studi Federlegno Arredo Eventi SpA

MONITOR. I Trimestre legno-arredo. a cura del Centro Studi Federlegno Arredo Eventi SpA MONITOR legno-arredo I Trimestre 2016 % a cura del Centro Studi Federlegno Arredo Eventi SpA Monitor Legno- Arredo del Campione All'indagine sul 1 trimestre 2016 hanno partecipato complessivamente 305

Dettagli

2. IL SETTORE AGRICOLO La struttura delle aziende e l utilizzazione del territorio

2. IL SETTORE AGRICOLO La struttura delle aziende e l utilizzazione del territorio 25 2. IL SETTORE AGRICOLO La conformazione del territorio su cui insiste il nostro Comune, stretto tra le Alpi Apuane ed il mare, non ha certamente favorito lo sviluppo della pratica agricola, tanto che

Dettagli

Finalità del Tavolo di filiera legno e problematiche normative in discussione

Finalità del Tavolo di filiera legno e problematiche normative in discussione Finalità del Tavolo di filiera legno e problematiche normative in discussione Il Pioppo: una risorsa ecosostenibile per il futuro La PAC ed i PSR 2014/2020 Piacenza, 11 novembre 2013 Dott. Alberto Manzo

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione ALBERGHI E RISTORANTI Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore del commercio; come misura dell attività si utilizza

Dettagli

Lo stato di salute della filiera del legnoarredo. Il legnoarredo e Il territorio. 2016: si consolida la ripresa

Lo stato di salute della filiera del legnoarredo. Il legnoarredo e Il territorio. 2016: si consolida la ripresa RAPPORTO FLA 2016 Lo stato di salute della filiera del legnoarredo 2016: si consolida la ripresa L andamento del nostro settore nel 2015 e nel 2016 ha mostrato segnali di ripresa significativi dopo i lunghi

Dettagli

STRUTTURA E COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA DELLE IMPRESE INDUSTRIALI E DEI SERVIZI

STRUTTURA E COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA DELLE IMPRESE INDUSTRIALI E DEI SERVIZI 27 novembre 2014 Anno 2012 STRUTTURA E COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA DELLE IMPRESE INDUSTRIALI E DEI SERVIZI Nel 2012, le imprese attive dell industria e dei servizi di mercato sono 4,4 milioni e occupano

Dettagli

3 LA PRODUZIONE DI RICCHEZZA

3 LA PRODUZIONE DI RICCHEZZA 3 LA PRODUZIONE DI RICCHEZZA Per analizzare l evoluzione della congiuntura economica nel territorio lecchese e cogliere l intensità con cui la crisi si è ripercossa sull economia provinciale, appare opportuno

Dettagli

Il contributo del settore forestale allo sviluppo rurale. Dott. Leonardo Nocentini Coordinatore Regione Toscana Federforeste

Il contributo del settore forestale allo sviluppo rurale. Dott. Leonardo Nocentini Coordinatore Regione Toscana Federforeste Il contributo del settore forestale allo sviluppo rurale Dott. Leonardo Nocentini Coordinatore Regione Toscana Federforeste Scarsa attenzione dal sistema politico italiano Recepimento di orientamenti e

Dettagli

Introduzione alla filiera del legno

Introduzione alla filiera del legno via Leonardo da Vinci, 44 - Grugliasco (TO) www.agroselviter.unito.it Roberto Zanuttini Corrado Cremonini Introduzione alla filiera del legno Classificazione botanica Denominazione comune Principali caratteristiche

Dettagli

INNOVAZIONE E FILIERA FORESTA LEGNO

INNOVAZIONE E FILIERA FORESTA LEGNO INNOVAZIONE E FILIERA FORESTA LEGNO AGRIEST 2013 Udine, 24 gennaio 2013 Dott.ssa For. Maria Cristina D Orlando ALCUNI DATI SULLE FORESTE DEL FVG ettari 350.000 350.000 300.000 300.000 250.000 250.000 200.000

Dettagli

3. Il Commercio Internazionale

3. Il Commercio Internazionale 27 Bollettino di Statistica 3. Il Commercio Internazionale Aumenta l export napoletano Nei primi nove mesi del 2011 il valore a prezzi correnti delle esportazioni della provincia di Napoli ammonta ad oltre

Dettagli

Stato attuale e prospettive della filiera pioppo-legno

Stato attuale e prospettive della filiera pioppo-legno Casale Monferrato, 27 giugno 2014 Misure di sostegno alla pioppicoltura nei prossimi PSR 2014-2020 Stato attuale e prospettive della filiera pioppo-legno CRA-PLF Domenico Coaloa Unità di Ricerca per le

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione GOMMA E MATERIE PLASTICHE Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore della gomma e della plastica; come misura dell

Dettagli

L INDUSTRIA MANIFATTURIERA IN PUGLIA

L INDUSTRIA MANIFATTURIERA IN PUGLIA Giugno 2015 1. Imprese e addetti L INDUSTRIA MANIFATTURIERA IN PUGLIA Le imprese manifatturiere ammontano in, nel 2013, a 22.113 con circa 116.000 addetti e rappresentano rispettivamente l 8,8% del totale

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione MACCHINE E APPARECCHIATURE ELETTRICHE Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore dell elettronica nell ultimo decennio ha rappresentato una quota pari all 1.5 per cento

Dettagli

L economia del Lazio nel 2009

L economia del Lazio nel 2009 L economia del Lazio nel 2009 Evidenza dai conti regionali Istat pubblicati il 28 settembre 2010 Servizio Analisi e Finanza Sviluppo Lazio L economia del Lazio nel 2009 1. Premessa Il 28 settembre, l Istat

Dettagli

E ELLE - INDICATORI STATISTICI DELL'ECONOMIA e DEL LAVORO

E ELLE - INDICATORI STATISTICI DELL'ECONOMIA e DEL LAVORO Graf. 4.1 La provincia di Modena è caratterizzata da un tessuto produttivo formato da numerose piccole imprese che, lavorando in stretta simbiosi, hanno creato i distretti industriali in alcune zone della

Dettagli

SISLE Sistema Legno in Toscana

SISLE Sistema Legno in Toscana CONVEGNO Presentazione risultati progetto di ricerca SISLE Sistema Legno in Toscana Giovedì 27 marzo 2013 - Salone monumentale di Toscana Promozione Via Vittorio Emanuele II n. 62-64 Firenze 1 CONVEGNO

Dettagli

L industria alimentare

L industria alimentare Il valore aggiunto dell industria alimentare italiana è aumentato del 2,3%, in misura superiore a quanto avvenuto per l insieme del manifatturiero (+0,9%). Nel 2014 il fatturato ha raggiunto un valore

Dettagli

Roberto Fratini Lapo Casini. con la collaborazione della dott.ssa Maria Cipollaro

Roberto Fratini Lapo Casini. con la collaborazione della dott.ssa Maria Cipollaro Roberto Fratini Lapo Casini con la collaborazione della dott.ssa Maria Cipollaro Secondo la Federlegnoarredo Dati Xylon, 2012 Macrosettore LEGNO EDILIZIA - ARREDO (000.000 euro) 2010 2011 Variaz. % Fatturato

Dettagli

L impatto dei corrieri espresso per l economia e la competitività Italiana

L impatto dei corrieri espresso per l economia e la competitività Italiana O X F O R D E C O N O M I C S L impatto dei corrieri espresso per l economia e la competitività Italiana Settembre 2007 Ricerca realizzata da Oxford Economics con il Centro Studi Confindustria L impatto

Dettagli

Aspetti economici delle colture da biomassa a ciclo breve

Aspetti economici delle colture da biomassa a ciclo breve Biella, 28 Settembre 2007 Aspetti economici delle colture da biomassa a ciclo breve PRIMA PARTE Mercato del legno e nuova filiera BIOMASSE - ENERGIA Domenico Coaloa CRA Unità di ricerca per le produzioni

Dettagli

Aspetti economici delle colture da biomassa a ciclo breve

Aspetti economici delle colture da biomassa a ciclo breve Biella, 28 Settembre 2007 Aspetti economici delle colture da biomassa a ciclo breve PRIMA PARTE Mercato del legno e nuova filiera BIOMASSE - ENERGIA Domenico Coaloa CRA Unità di ricerca per le produzioni

Dettagli

Simone Blanc, Filippo Brun, Angela Mosso

Simone Blanc, Filippo Brun, Angela Mosso UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TORINO Utilizzazioni boschive, valore dei prelievi legnosi e gestione forestale in Piemonte Simone Blanc, Filippo Brun, Angela Mosso simone.blanc@unito.it Dipartimento di Scienze

Dettagli

6. METALMECCANICO. I NUMERI DEL METALMECCANICO AL 31/12/2016 imprese di cui artigiane Localizzazioni 5.606

6. METALMECCANICO. I NUMERI DEL METALMECCANICO AL 31/12/2016 imprese di cui artigiane Localizzazioni 5.606 6. METALMECCANICO I NUMERI DEL METALMECCANICO AL 31/12/2016 imprese 4.274 di cui artigiane 2.407 Localizzazioni 5.606 dati Registro Imprese L industria metalmeccanica rappresenta un settore trainante per

Dettagli

Il sistema moda in Veneto: dati di contesto e trend produttivi

Il sistema moda in Veneto: dati di contesto e trend produttivi Il sistema moda in Veneto: dati di contesto e trend produttivi Serafino Pitingaro Centro Studi Unioncamere Veneto 1/14 Il sistema moda: un eccellenza del Made in Italy Per sistema moda si intende qui l

Dettagli

Gli effetti della crisi sul lavoro in Italia gennaio 2015 (a cura dell osservatorio sul mercato del lavoro Associazione Bruno Trentin)

Gli effetti della crisi sul lavoro in Italia gennaio 2015 (a cura dell osservatorio sul mercato del lavoro Associazione Bruno Trentin) Gli effetti della crisi sul lavoro in Italia gennaio 2015 (a cura dell osservatorio sul mercato del lavoro Associazione Bruno Trentin) Sommario 1. La congiuntura a novembre 2014 (dati destagionalizzati)...3

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione ENERGIA Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore produttore e distributore di energia elettrica, gas e acqua calda nell ultimo decennio ha prodotto in media l 1.6

Dettagli

4. IMPRESE E TERRITORIO

4. IMPRESE E TERRITORIO 4. IMPRESE E TERRITORIO I NUMERI DELLE IMPRESE AL 31/12/2016 Imprese attive 66.078 di cui artigiane 21.066 Localizzazioni 80.448 Il tessuto economico modenese è prevalentemente contraddistinto dalla presenza

Dettagli

Incontro di studio LA GESTIONE DEL BOSCO PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA MONTAGNA

Incontro di studio LA GESTIONE DEL BOSCO PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA MONTAGNA Incontro di studio LA GESTIONE DEL BOSCO PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA MONTAGNA Edolo, 29 novembre 2013 Z tç Utàà áàt ftçztää 1 Comunità Montana di Valle Camonica: N 41 Comuni Superficie: 127.251 ettari

Dettagli

FOCUS GROUP MECCANICA

FOCUS GROUP MECCANICA FOCUS GROUP MECCANICA BRESCIA AIB, Associazione Industriali Bresciani Country Development Plans Territorial & Sectorial Intelligence territorialandsectorialintelligence-italia@unicredit.eu 19 ottobre 2015

Dettagli

Il sistema della subfornitura artigiana per il settore dei mezzi di trasporto terrestre in Toscana

Il sistema della subfornitura artigiana per il settore dei mezzi di trasporto terrestre in Toscana Laboratorio di Economia dell Innovazione Keith Pavitt Il sistema della subfornitura artigiana per il settore dei mezzi di trasporto terrestre in Toscana Regione Toscana Sala Pegaso P.zza del Duomo, 10

Dettagli

RIEPILOGO INDICATORI MARCHE : CONTI ECONOMICI TERRITORIALI

RIEPILOGO INDICATORI MARCHE : CONTI ECONOMICI TERRITORIALI RIEPILOGO INDICATORI MARCHE : CONTI ECONOMICI TERRITORIALI Ottobre 2008 Conti economici territoriali Anno 2008 I dati resi noti dall ISTAT relativamente ai principali aggregati dei conti economici regionali

Dettagli

Fatti & Tendenze - Economia 5/2017 IL SETTORE DELLA ROBOTICA IN ITALIA NEL 2016

Fatti & Tendenze - Economia 5/2017 IL SETTORE DELLA ROBOTICA IN ITALIA NEL 2016 Fatti & Tendenze - Economia 5/2017 IL SETTORE DELLA ROBOTICA IN ITALIA NEL 2016 maggio 2017 1 IL SETTORE DELLA ROBOTICA NEL 2016 1.1 L andamento del settore nel 2016 Nel 2016 l industria italiana della

Dettagli

R & I s.r.l. Ricerche e Interventi di politica industriale e del lavoro

R & I s.r.l. Ricerche e Interventi di politica industriale e del lavoro L industria metalmeccanica in Emilia-Romagna: dinamiche di lungo periodo, dimensioni d impresa e specializzazioni Nota n. 1 - settembre 217 L industria metalmeccanica dell Emilia-Romagna mostra, nel lungo

Dettagli

Grandi e medie imprese toscane e gruppi d impresa

Grandi e medie imprese toscane e gruppi d impresa Grandi e medie imprese toscane e gruppi d impresa Firenze, 16 maggio 2012 Unioncamere Toscana - Ufficio Studi Riccardo Perugi Massimo Pazzarelli (elaborazioni) 1) I gruppi d impresa in Toscana: una visione

Dettagli

GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL QUADRO ECONOMICO E SOCIALE DELLA SARDEGNA

GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL QUADRO ECONOMICO E SOCIALE DELLA SARDEGNA WWW.SARDEGNAIMPRESA.EU GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL QUADRO ECONOMICO E SOCIALE DELLA SARDEGNA A CURA DEL BIC SARDEGNA SPA 1 SOMMARIO PREMESSA... 3 LA DEMOGRAFIA... 3 LA RICCHEZZA PRODOTTA... 3 L APERTURA

Dettagli

Percorso formazione USR-UST Lombardia a.s. 2011/12 Progettare il futuro per il futuro. Mercato del lavoro e le sue evoluzioni: dal locale al globale

Percorso formazione USR-UST Lombardia a.s. 2011/12 Progettare il futuro per il futuro. Mercato del lavoro e le sue evoluzioni: dal locale al globale Percorso formazione USR-UST Lombardia a.s. 2011/12 Progettare il futuro per il futuro Mercato del lavoro e le sue evoluzioni: dal locale al globale CHI SIAMO L Associazione Piccole e Medie Industrie della

Dettagli

L INDUSTRIA ITALIANA COSTRUTTRICE DI MACCHINE UTENSILI: LE ULTIME TENDENZE

L INDUSTRIA ITALIANA COSTRUTTRICE DI MACCHINE UTENSILI: LE ULTIME TENDENZE L INDUSTRIA ITALIANA UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE COSTRUTTRICE DI MACCHINE UTENSILI: LE ULTIME TENDENZE Centro Studi & Cultura di Impresa I PRINCIPALI PRODUTTORI NEL 2015 Cina 19.910 +8,4% Giappone Germania

Dettagli

Potenzialità di recupero di materie prime da

Potenzialità di recupero di materie prime da Industria del riciclo: Tecnologie e approcci per il recupero di raw materials da prodotti complessi a fine vita Potenzialità di recupero di materie prime da prodotti complessi a fine vita Rimini 7 novembre

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione ALBERGHI E RISTORANTI Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore degli alberghi e dei pubblici esercizi rappresenta una quota non trascurabile dell economia italiana:

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione SERVIZI ALLE IMPRESE Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dei servizi alle imprese; come misura dell attività

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione AGRICOLTURA Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell agricoltura; come misura dell attività si utilizza il

Dettagli

PEFC. La certificazione di Gestione Forestale Sostenibile e dei suoi prodotti

PEFC. La certificazione di Gestione Forestale Sostenibile e dei suoi prodotti PEFC Programme for the Endorsement of Forest Certification schemes La certificazione di Gestione Forestale Sostenibile e dei suoi prodotti Dott. For Antonio Brunori Segretario Generale PEFC Italia Sommario

Dettagli

rassegnastampa 18 novembre 2013 indice coldiretti coldiretti news Crisi, Coldiretti, tornano stufe e camini. +15% import legna

rassegnastampa 18 novembre 2013 indice coldiretti coldiretti news Crisi, Coldiretti, tornano stufe e camini. +15% import legna Coldiretti TORINO rassegnastampa 18 novembre 2013 indice coldiretti coldiretti news Crisi, Coldiretti, tornano stufe e camini. +15% import legna provincia la stampa Torino Danza, sapori e mercatino, appuntamento

Dettagli

Gli effetti della crisi economica sul distretto del marmo di Carrara

Gli effetti della crisi economica sul distretto del marmo di Carrara XXXIII Conferenza scientifica annuale AISRe Sessione SO54 - GEI - Gruppo Economisti di Impresa Gli effetti della crisi economica sul distretto del marmo di Carrara Alga Foschi, Univ.Pisa, Ceris e GEI e

Dettagli

Carta, Editoria, Stampa e Trasformazione: i dati della filiera

Carta, Editoria, Stampa e Trasformazione: i dati della filiera Carta, Editoria, Stampa e Trasformazione: i dati della filiera Alessandro Nova Università L. Bocconi Roma, 15 febbraio 2012 Filiera della carta 2012 Alessandro Nova 1 La filiera della carta, editoria,

Dettagli

Nel corso del 2006 il patrimonio

Nel corso del 2006 il patrimonio Bilancio 2006 delle carni suine: quotazioni, produzione, export e consumi Vania Corazza Foto Gianni Volpi Com è andato nel 2006 il settore delle carni suine? Tutti i dettagli in questa approfondita analisi

Dettagli

Confederazione Nazionale dell Artigianato e della Piccola e Media Impresa. Centro Studi CNA. Sistemi Locali del Lavoro

Confederazione Nazionale dell Artigianato e della Piccola e Media Impresa. Centro Studi CNA. Sistemi Locali del Lavoro LAVORO Confederazione Nazionale dell Artigianato e della Piccola e Media Impresa Centro Studi CNA Sistemi Locali del Lavoro Occupazione e specializzazioni produttive nei territori italiani MERCATO DEL

Dettagli

Il cambiamento climatico

Il cambiamento climatico Il cambiamento climatico Gli effetti sono già evidenti Emissioni di CO 2 : quali le cause Il legno e la riduzione di CO 2 Il legno come carbon sink L incremento della concentrazione di CO 2 nell atmosfera

Dettagli

POSIZIONAMENTO DI MERCATO E STRATEGIE DI FILIERA DELLE MEDIE IMPRESE INDUSTRIALI

POSIZIONAMENTO DI MERCATO E STRATEGIE DI FILIERA DELLE MEDIE IMPRESE INDUSTRIALI POSIZIONAMENTO DI MERCATO E STRATEGIE DI FILIERA DELLE MEDIE IMPRESE INDUSTRIALI Claudio Gagliardi Centro Studi Unioncamere Roma, 12 dicembre 2006 L INSERIMENTO DELLE MEDIE IMPRESE NELLE FILIERE E IL POSIZIONAMENTO

Dettagli

Il settore forestale nazionale: attori, filiere, politiche e strumenti di sviluppo alle soglie del 2020

Il settore forestale nazionale: attori, filiere, politiche e strumenti di sviluppo alle soglie del 2020 WOOD SECURITY E INNOVAZIONI NELLA RICERCA FORESTALE Il settore forestale nazionale: attori, filiere, politiche e strumenti di sviluppo alle soglie del 2020 Raoul Romano Osservatorio Foreste INEA romano@inea.it

Dettagli

XXII Indagine sulla Congiuntura dell artigianato in provincia di Udine Timidi segnali positivi. Ufficio Studi Udine 14 Marzo 2017

XXII Indagine sulla Congiuntura dell artigianato in provincia di Udine Timidi segnali positivi. Ufficio Studi Udine 14 Marzo 2017 XXII Indagine sulla Congiuntura dell artigianato in provincia di Udine Timidi segnali positivi Ufficio Studi Udine 14 Marzo 2017 XXII indagine sulla congiuntura dell artigianato in provincia di Udine Interviste

Dettagli

Commercio estero e attività internazionali delle imprese 2014

Commercio estero e attività internazionali delle imprese 2014 Commercio estero e attività internazionali delle imprese 2014 L'edizione 2014 dell'annuario statistico realizzato dall'istat e l'ice fornisce un quadro aggiornato sulla struttura e la dinamica dell'interscambio

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 LEGNO E ARREDO

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 LEGNO E ARREDO REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 LEGNO E ARREDO Processo Prima lavorazione del e produzione di manufatti per l'edilizia Sequenza di

Dettagli

La crisi del settore delle costruzioni: i riflessi sulla filiera del calcestruzzo. aprile

La crisi del settore delle costruzioni: i riflessi sulla filiera del calcestruzzo. aprile La crisi del settore delle costruzioni: i riflessi sulla filiera del calcestruzzo aprile 2012 1 Il settore delle costruzioni nell Unione Europea Nel 2011 nei Paesi dell Unione Europea il settore delle

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 LEGNO E ARREDO Processo Prima lavorazione e produzione di manufatti per l'edilizia Sequenza di processo

Dettagli

NUMERO AZIENDE E DIMENSIONI AZIENDALI: UN AGRICOLTURA FRAMMENTATA 1*

NUMERO AZIENDE E DIMENSIONI AZIENDALI: UN AGRICOLTURA FRAMMENTATA 1* * NUMERO AZIENDE E DIMENSIONI AZIENDALI: UN AGRICOLTURA FRAMMENTATA 1* Nel 2007 nell Unione Europea a 27 stati membri c erano circa 13,7 milioni di aziende agricole: un dato in calo del 9 rispetto al 2003

Dettagli

LE IMPRESE NELLA REGIONE MARCHE

LE IMPRESE NELLA REGIONE MARCHE LE IMPRESE NELLA REGIONE MARCHE Anno 2016 Regione Marche P.F. Performance e Sistema Statistico La struttura delle imprese La dimensione delle imprese La densità imprenditoriale La dinamica demografica

Dettagli

Occupazione e responsabilità sociale

Occupazione e responsabilità sociale Andamento dell occupazione chimica in Italia e in Europa (indici 2000=100) 105 100 Occupazione attivata dall industria chimica in Italia (n di addetti ogni 100 dell industria chimica) Servizi 95 90 85

Dettagli

FARE INDUSTRIA A TORINO: opportunità e rischi nella competizione internazionale

FARE INDUSTRIA A TORINO: opportunità e rischi nella competizione internazionale FARE INDUSTRIA A TORINO: opportunità e rischi nella competizione internazionale Torino, 20 Marzo 2006 Presentazione a cura di Luca Pignatelli e Mauro Zangola dell Ufficio Studi Economici dell Unione Industriale

Dettagli

Il territorio e la popolazione

Il territorio e la popolazione Il territorio e la popolazione 17 Superficie Il territorio Le Marche si estendono per una superficie di 9693,5 Km 2 (il 3,2% del territorio italiano), con una struttura geomorfologica costituita in prevalenza

Dettagli

PLF LA FILIERA DEL PIOPPO

PLF LA FILIERA DEL PIOPPO LA FILIERA DEL PIOPPO Le filiere basate sull utilizzo del legno di pioppo e dei suoi derivati rappresentano un eccellenza dell Italia agricola ed industriale, ampiamente riconosciuta anche a livello internazionale.

Dettagli

Nell ambito della SCHEDA DI INTERVENTO 3/33 presentano: LA BANCA DEL BOSCO

Nell ambito della SCHEDA DI INTERVENTO 3/33 presentano: LA BANCA DEL BOSCO Nell ambito della SCHEDA DI INTERVENTO 3/33 presentano: LA BANCA DEL BOSCO Progetto Integrato per la Valorizzazione della Filiera Foresta-Legno sul Territorio Biellese In collaborazione con: LA PROPOSTA

Dettagli

L Italia sismica Dati socio-demografici e strutturali dei comuni del centro Italia

L Italia sismica Dati socio-demografici e strutturali dei comuni del centro Italia L Italia sismica Dati socio-demografici e strutturali dei comuni del centro Italia Chiara Caramia n. matricola 100254 Eleonora Romagnoli n. matricola 97679 Federica Rossi n. matricola 100573 Sofia Solera

Dettagli

Bollettino Mezzogiorno Basilicata

Bollettino Mezzogiorno Basilicata Bollettino Mezzogiorno 02 2017 Basilicata INDICE IL QUADRO MACROECONOMICO 1.1 Struttura economica ed andamento del PIL 1.2 Occupazione e disoccupazione LE IMPRESE 2.1 Struttura e dinamica imprenditoriale

Dettagli

E ELLE - INDICATORI STATISTICI DELL'ECONOMIA e DEL LAVORO. sono concentrati in alcuni comuni della provincia creando i cosiddetti distretti

E ELLE - INDICATORI STATISTICI DELL'ECONOMIA e DEL LAVORO. sono concentrati in alcuni comuni della provincia creando i cosiddetti distretti Graf. 4.1 Il tessuto economico modenese è prevalentemente contraddistinto dalla presenza di piccole e medie imprese. Il considerevole sviluppo industriale si è concretizzato grazie ad una specializzazione

Dettagli

Roberto Carovigno - Roberto Tonetti Regione Lombardia Direzione Generale Agricoltura

Roberto Carovigno - Roberto Tonetti Regione Lombardia Direzione Generale Agricoltura Roberto Carovigno - Roberto Tonetti Regione Lombardia Direzione Generale Agricoltura La filiera foresta-legno-energia nella Regione Lombardia: un capitale verde per promuovere gli obiettivi dell'agenda

Dettagli

4. IMPRESE E TERRITORIO

4. IMPRESE E TERRITORIO 4. IMPRESE E TERRITORIO I NUMERI DELLE IMPRESE AL 31/12/2015 Imprese attive 66.348 di cui artigiane 21.356 Localizzazioni 80.468 Il tessuto economico modenese è prevalentemente contraddistinto dalla presenza

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione AGRICOLTURA Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il peso del settore dell agricoltura si è ridotto rispetto a qualche decennio fa, ma in alcuni territori rappresenta ancora

Dettagli

Roma, 14 MAGGIO 2007

Roma, 14 MAGGIO 2007 CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI OSSERVATORIO ECONOMICO TRIMESTRALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI GENNAIO - MARZO 2007 a cura della FONDAZIONE ARISTEIA ISTITUTO DI RICERCA DEI DOTTORI COMMERCIALISTI

Dettagli

Premessa. Entrate tributarie

Premessa. Entrate tributarie 2 Premessa Le informazioni diffuse con i Bollettini mensili sulle entrate tributarie di Francia, Germania, Irlanda, Portogallo, Regno Unito e Spagna, pubblicati sui portali web istituzionali dalle Amministrazioni

Dettagli

OSSERVATORIO REGIONALE DEL MERCATO IMMOBILIARE IN EMILIA ROMAGNA

OSSERVATORIO REGIONALE DEL MERCATO IMMOBILIARE IN EMILIA ROMAGNA OSSERVATORIO REGIONALE DEL MERCATO IMMOBILIARE IN EMILIA ROMAGNA PERIODO DI RIFERIMENTO NOVEMBRE 2007 - MARZO 2008 - 2 - SOMMARIO Premessa L indagine ha l obiettivo di valutare l andamento del mercato

Dettagli

I Distretti del Legno e i Sistemi Locali di Sviluppo Forestale. Iacopo Bernetti - Maria Cipollaro Dipartimento GeSAF

I Distretti del Legno e i Sistemi Locali di Sviluppo Forestale. Iacopo Bernetti - Maria Cipollaro Dipartimento GeSAF I Distretti del Legno e i Sistemi Locali di Sviluppo Forestale Iacopo Bernetti - Maria Cipollaro Dipartimento GeSAF Sistemi Locali Forestali e del Legno Sistemi locali forestali Il materiale lavorato è

Dettagli

STOVIGLIERIA. 9a edizione

STOVIGLIERIA. 9a edizione STOVIGLIERIA 9a edizione 49 INTRODUZIONE Confindustria Ceramica ha realizzato l'ottava indagine statistica per il settore della porcellana e ceramica da tavola, allo scopo di monitorare i principali dati

Dettagli

CAGLIARI, 7 marzo Edifici multipiano in legno: soluzioni antisismiche ed a chilometri zero. Massimo Fragiacomo

CAGLIARI, 7 marzo Edifici multipiano in legno: soluzioni antisismiche ed a chilometri zero. Massimo Fragiacomo CAGLIARI, 7 marzo 2013 Edifici multipiano in legno: soluzioni antisismiche ed a chilometri zero Massimo Fragiacomo Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica Università di Sassari Argomenti: Vantaggi

Dettagli

Economia Provinciale - Rapporto Valore Aggiunto

Economia Provinciale - Rapporto Valore Aggiunto Economia Provinciale - Rapporto 2005 37 Valore Aggiunto Valore Aggiunto 39 Quadro generale L Istituto nazionale di Statistica ha diffuso nel marzo scorso le stime del Prodotto interno lordo: il PIL nazionale

Dettagli

I DATI STRUTTURALI DEL SISTEMA IMPRENDITORIALE ITALIANO

I DATI STRUTTURALI DEL SISTEMA IMPRENDITORIALE ITALIANO I DATI STRUTTURALI DEL SISTEMA IMPRENDITORIALE ITALIANO IMPRESE E OCCUPATI: UNA PANORAMICA SUL DECENNIO 2001-2011 Il 9 Censimento generale dell industria e dei servizi ha registrato 4.425.950 imprese attive

Dettagli

TAB. 11 PRODUZIONE DI METALLI E LORO LEGHE

TAB. 11 PRODUZIONE DI METALLI E LORO LEGHE 4.3) Le principali attività dei comparti metalmeccanici Nell ambito del comparto relativo alla Produzione di metalli e loro leghe (27) l attività connessa alla produzione di ferro acciaio e di ferroleghe

Dettagli