Rosa fresca aulentissima

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1 Corrado Bologna, Paola Rocchi Rosa fresca aulentissima Edizione gialla 5 Dal Naturalismo al primo Novecento RISORSE ON LINE

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3 Corrado Bologna, Paola Rocchi rosa fresca aulentissima Edizione gialla 5 dal naturalismo al primo novecento LOESCHER EDITORE

4 Loescher Editore - Torino I diritti di elaborazione in qualsiasi forma o opera, di memorizzazione anche digitale su supporti di qualsiasi tipo (inclusi magnetici e ottici), di riproduzione e di adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche), i diritti di noleggio, di prestito e di traduzione sono riservati per tutti i paesi. L acquisto della presente copia dell opera non implica il trasferimento dei suddetti diritti né li esaurisce. Fotocopie per uso personale (cioè privato e individuale), nei limiti del 15% di ciascun volume, possono essere effettuate dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n Tali fotocopie possono essere effettuate negli esercizi commerciali convenzionati SIAE. o con altre modalità indicate da SIAE. Per riproduzioni ad uso non personale l editore potrà concedere a pagamento l autorizzazione a riprodurre un numero di pagine non superiore al 15% delle pagine del presente volume. Le richieste per tale tipo di riproduzione vanno inoltrate a: Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle Opere dell ingegno (AIDRO) Corso di Porta Romana n. 108, Milano segreteria@aidro.org e sito web L editore, per quanto di propria spettanza, considera rare le opere fuori del proprio catalogo editoriale. La fotocopia dei soli esemplari esistenti nelle biblioteche di tali opere è consentita, non essendo concorrenziale all opera. Non possono considerarsi rare le opere di cui esiste, nel catalogo dell editore, una successiva edizione, le opere presenti in cataloghi di altri editori o le opere antologiche. Nel contratto di cessione è esclusa, per biblioteche, istituti di istruzione, musei ed archivi, la facoltà di cui all art ter legge diritto d autore. Maggiori informazioni sul nostro sito: Ristampe N ISBN Nonostante la passione e la competenza delle persone coinvolte nella realizzazione di quest opera, è possibile che in essa siano riscontrabili errori o imprecisioni. Ce ne scusiamo fin d ora con i lettori e ringraziamo coloro che, contribuendo al miglioramento dell opera stessa, vorranno segnalarceli al seguente indirizzo: Loescher Editore s.r.l. Via Vittorio Amedeo II, Torino Fax clienti@loescher.it Loescher Editore S.r.l. opera con sistema qualità certificato CERMET n A secondo la norma UNI EN ISO Contributi L opera è frutto di un lavoro comune degli autori, che ne hanno insieme elaborato e discusso ogni parte. Alla stesura dei contenuti hanno collaborato: per la Sezione 1 Matteo Motolese, Maria Panetta, Paola Rocchi e Cristiano Spila; per la Sezione 2 Mauro Cursietti, Daniela Mangione e Cristiano Spila; per la Sezione 3 Liliana Cantatore, Giancarlo Fazzi, Daniela Mangione, Paola Rocchi e Cristiano Spila; per la Sezione 4 Giancarlo Fazzi e Cristiano Spila; per la Sezione 5 Liliana Cantatore, Daniela Mangione, Maria Panetta, Giuliano Rossi e Cristiano Spila; per la Sezione 6 Daniela Mangione, Cristiano Spila e Irene Zanot; per la Sezione 7 Daniela Mangione, Maria Panetta e Cristiano Spila; per la Sezione 8 Silvia Acocella, Daniela Mangione e Cristiano Spila. Alla revisione dell intero volume hanno contribuito Paola Rocchi e Cristiano Spila. Ai percorsi Dai testi alle immagini e al glossario ha collaborato Aldo Simeone; alle prove di comprensione del testo ha contribuito Enrico Galimberti. Realizzazione Coordinamento editoriale: Paola Sanini Redazione: Cristina Billò Ricerca iconografica: Emanuela Mazzucchetti Progetto grafico: Byblos - Faenza (RA) Videoimpaginazione: Belle Arti s.r.l. - Quarto Inferiore (Bologna) Fotolito: Graphic Center - Torino Stampa: Rotolito Lombarda - Via Sondrio, Seggiano di Pioltello (MI)

5 Rosa fresca aulentissima «Rosa fresca aulentissima ch apari inver la state, / le donne ti disiano, pulzell e maritate». La letteratura italiana, dopo esperienze alte ma isolate (i ritmi delle origini, Francesco d Assisi), si apre con una rosa che sboccia. Fiorisce con lo slancio della Scuola siciliana, nel Contrasto attribuito a Cielo d Alcamo, che è un monumento fra i più celebri del nostro primo gruppo di poeti solidale e consapevole, legato intorno all imperatore Federico II da un progetto letterario imperniato su uno stile raffinato e complesso e sulla magnifica eredità dei trovatori provenzali. La rosa apparsa «inver la state», nella splendida primavera culturale siciliana, passa di mano in mano lungo i secoli, da autore ad autore: lo Stilnovo, Cavalcanti, Dante, Petrarca, Ariosto, Tasso, e tutta la modernità. Un grande studioso novecentesco, Giovanni Pozzi, nel 1974 cesellò un elegantissima storia della Rosa in mano al professore, riesame di un tópos letterario di lunghissima durata. Quarant anni prima, nel 1934, un altro maestro della critica, Giacomo Debenedetti, rievocando Francesco De Sanctis, aveva tratteggiato una storia della letteratura italiana ripensata sotto il segno di questa figura di alta densità allegorica: «Non so se nessuno abbia mai osservato che il professor De Sanctis cammina attraverso i secoli centrali della letteratura italiana [ ] con una rosa in mano. [ ] Al De Sanctis è bastato il vario modo di guardare questa rosa per fare la storia dell ottava: per riassumerci, sul registro musicale, il ritratto estetico dell arte attraverso i secoli». La storia del passaggio della rosa di mano in mano è la storia della letteratura italiana. A quest avventura fanno cenno il titolo e le copertine della nostra storia e antologia, Rosa fresca aulentissima, con tante mani che, una dopo l altra, di secolo in secolo, di volume in volume, donano e ricevono incantevoli rose. Le rose della nostra letteratura si raccolgono nella cesta che Giotto, il più innovativo pittore del Medioevo europeo, vicino a Dante, ammirato da Petrarca e Boccaccio, pone in mano alla Caritas nei monocromi della Cappella degli Scrovegni di Padova, e sono offerte e ricevute e di nuovo restituite ad altre mani in una dinamica ghirlanda secolare che si chiude con la solitaria Rosa meditativa di Salvador Dalì, astratta e metafisica, inquietante nel cielo vuoto del Novecento, senza più mani pronte a coglierla e a trasmetterla. Compete a noi porgerlo in dono al futuro, quel fiore raro che Stéphane Mallarmé definiva «l absente de tous bouquets». Qui si tocca con mano la sfida difficile della formazione umanistica, l impegno quotidiano a cui la scuola è chiamata, oggi più che mai nella storia della civiltà italiana: illuminare le potenzialità che la letteratura continua a conservare in sé come punto di forza e di mediazione dell intero universo umanistico, come visione e rappresentazione del mondo in forma di parola. Una corrente di conservazione e metamorfosi, di imitazione e di ricreazione, fluisce in tutt Europa dalla nostra letteratura e, più ampiamente, dalla nostra civiltà. Il termine, su cui insistiamo, nasce dal latino civis, cittadino : l idea di civilitas, civiltà, si lega dunque a quella di civitas, comunità di cittadini. Alla plasmazione e allo sviluppo di queste categorie l Italia ha contribuito immensamente, e nell orizzonte attuale è necessario riscattarle insieme, rivalutandole nel loro rapporto come base della formazione culturale, senza la quale è impensabile qualsiasi comunità e civiltà sociale e politica. Rosa fresca aulentissima nasce con questo progetto: offrire ai professori e agli studenti una storia e antologia della letteratura italiana orientate a mettere in luce la centralità dei classici e della loro opera nella costruzione di una cultura letteraria, e in senso più generale nell edificazione di una civiltà. Proponiamo di pensare la letteratura come visione del mondo, come specchio in cui si riflettono i grandi paradigmi culturali, le idee, i modelli profondi, le pratiche sociali, il profilo stesso di un immaginario collettivo che si tramanda e si conserva nei secoli. Riprendendo una bellissima formula di Dostoevskij suggeriamo che la letteratura sia quel magnifico spazio utopico della civiltà, quel complesso e miracoloso dispositivo antropologico che agisce sull immaginazione, grazie al quale due più due non fa quattro, ma cinque. La letteratura offre il resto, il di più irriducibile a formule e a schematismi, a teoremi, a ideologie: è la fondamentale macchina operatrice di coesione e di coerenza che fa di una civiltà un soggetto unico e complesso; è attraverso la sua lente che si riesce a leggere il mondo come un libro. Nella storia della letteratura italiana si fa visibile la storia della civiltà italiana, la stupenda fioritura millenaria di una tradizione che il nostro impegno etico e civile è chiamato a trasmettere ai giovani di oggi e di domani. L organizzazione stessa dell opera, che sottoponiamo in primo luogo all attenzione dei professori, è stata pensata per consentire loro di imperniare sulla lettura e sull analisi dei testi la riflessione più ampia intorno a questa funzione fondativa e modellizzante, ma al tempo stesso rivoluzionaria dei classici, autori capaci 3

6 di scavare a fondo nella conoscenza e nella rappresentazione della realtà, offrendo alla civiltà in cui agiscono nuovi orientamenti nella lettura del mondo. Ci siamo sforzati di porre al primo posto, nella scrittura di Rosa fresca aulentissima, la chiarezza, la limpidezza stilistica e argomentativa. Collabora a questo fine anche l ariosità grafica, il respiro misurato e spazioso in cui vivono il testo e i materiali illustrativi. Soprattutto abbiamo rinunciato ad ogni eccesso nel lessico specialistico, a qualsiasi forma di snobismo critico: non, però, al riconoscimento e all illustrazione della complessità culturale che ogni classico presenta come proprio universo e orizzonte. Nostro scopo e impegno prioritario è stato essere chiari senza banalizzare, far luce dettagliatamente su ciò che è complesso senza semplificarlo troppo, consentendo invece a chi si avvicina al congegno stupefacente della letteratura di coglierne il gioco, il piacere, l avventura, proprio nella complessità e nella meraviglia, nella novità e nel desiderio di scoperta che essa può indurre. Intorno al testo letterario, tronco da cui, grazie al lavoro decisivo dell insegnante, dovrà fiorire la comprensione degli alunni, abbiamo raccolto alcuni strumenti che riteniamo utili per smontare e conoscere il testo, che continuiamo a pensare come un organismo vivente, proprio nel segno della metafora della rosa. Di ciascun periodo culturale, di ogni autore rilevante e di tutta la sua evoluzione ideologica e letteraria, si forniscono profili esaurienti, con una Freccia del tempo e Mappe geoculturali che consentono di situare nel tempo e nello spazio, dinamicamente, l argomento della sezione o del capitolo. In ogni testo, dopo un breve cappello introduttivo, si aprono dei piccoli, fulminei Oblò azzurri, attraverso cui si può gettare un occhiata rapida ma intensa nel meccanismo testuale. La Guida alla lettura riprenderà poi e metterà a fuoco distesamente queste sollecitazioni, articolandole con altri elementi in un percorso analitico che si arricchisce grazie alle schede di Approfondimento e agli apparati operativi: quelli che invitano l allievo ad agire in prima persona, creativamente, nella lettura del testo (Collabora all analisi), e i Laboratori sul testo in cui lo studente, esercitandosi sul legame fra testo e critica, si abitua alle modalità di lavoro che culmineranno nell Esame di Stato. In stretto rapporto con il nostro impegno interpretativo offriamo poi una rigorosa scelta di Letture critiche di grandi studiosi, e soprattutto apriamo finestre sulla vicenda decisiva della tradizione letteraria, che abbiamo intitolato Scrittori letti da scrittori: un dialogo che percorre i secoli e cristallizza le posizioni reciproche create e orientate dai classici. Vorremmo fossero insieme bussola che orienta la rotta e soffio di vento che riempie le vele spingendo la nave della mente. Nell ultimo volume, dedicato ai nostri giorni, completiamo questo percorso con una sezione originale e secondo noi preziosa: La lingua dell accoglienza è uno spazio dedicato all universo della traduzione d artista. Scrittori tradotti da scrittori: una tradizione di accoglienza, appunto, di una lingua altra nella propria. Per accogliere la lingua e la civiltà dell Altro l italiano si abbellisce e si raffina: una tradizione cara alla nostra civiltà, da quando Francesco Petrarca tradusse in latino la novella di Griselda del suo amico Giovanni Boccaccio fino a Giacomo Leopardi che, in gioventù, diede forma italiana al II libro dell Eneide virgiliana. Presenteremo, in qualche caso accompagnate dal testo originale per consentire ai professori e agli studenti di esercitarsi nell analisi comparativa dei risultati, versioni di Cesare Pavese, Beppe Fenoglio, Eugenio Montale, Giuseppe Ungaretti, Giorgio Caproni, Angelo Maria Ripellino e tanti altri scrittori che si sono confrontati con pagine alte della letteratura mondiale, accogliendole nella nostra e aiutando la civiltà italiana a crescere nel dialogo con quelle del mondo. E offriremo anche qualche esempio di elevato valore del percorso contrario: un grande poeta e studioso francese come Yves Bonnefoy che traduce nella sua lingua Leopardi; uno dei massimi lirici del Novecento come il rumeno di lingua tedesca Paul Celan che volge in tedesco Ungaretti. «La mia fiducia nel futuro della letteratura», scriveva Italo Calvino aprendo le Lezioni americane, «consiste nel sapere che ci sono cose che solo la letteratura può dare coi suoi mezzi specifici». «I classici», ha scritto ancora Calvino, «sono libri che esercitano un influenza particolare sia quando s impongono come indimenticabili, sia quando si nascondono nelle pieghe della memoria mimetizzandosi da inconscio collettivo o individuale. [ ] D un classico ogni rilettura è una lettura di scoperta come la prima. [ ] I classici servono a capire chi siamo e dove siamo arrivati e perciò gli italiani sono indispensabili proprio per confrontarli agli stranieri, e gli stranieri sono indispensabili proprio per confrontarli agli italiani». Il nostro desiderio è che queste parole riacquistino il loro altissimo valore originario. Mostrando agli studenti, con l aiuto prezioso dei professori, in quali forme la letteratura, «coi suoi mezzi specifici», continua a trasmettere versioni e visioni del mondo e della vita, ci piacerebbe contribuire anche noi a cogliere e offrire al futuro almeno qualche rosa fresca aulentissima. Corrado Bologna e Paola Rocchi 4

7 INDICE SEZIONE 1 ALLE RADICI DELL ITALIA MODERNA Capitolo 1 Una cultura e una lingua per l Italia unita 1. Il contesto europeo L Italia nella seconda metà dell Ottocento Intellettuali e letteratura in Italia 24 Approfondimento La Storia della letteratura italiana di De Sanctis I generi letterari in voga 27 Parole chiave Vero Il dibattito intorno alla lingua nell Italia unita 30 Parole chiave Lingua/Dialetto 31 Tı G. I. Ascoli, Il «doppio inciampo della civiltà italiana» e gli «operaj della intelligenza», «Archivio glottologico italiano» 32 Approfondimento I monumenti a Dante e Petrarca 32 ON LINE W ı F. De Sanctis, La nuova letteratura, Storia della letteratura italiana W2 A. Manzoni, L uso e il vocabolario, Appendice sull unità della lingua W3 G. I. Ascoli, Modelli a confronto: Francia e Italia, Proemio all «Archivio glottologico italiano» Lı Le forme e le norme dell italiano (L. Serianni) L2 Molteplicità e unicità della lingua (F. Bruni) Capitolo 2 Giosue Carducci tra poesia e filologia 1. La vita 36 Parole chiave Vate Il pensiero e la poetica La poesia: le opere e i temi 40 Parole chiave Metrica «barbara» 41 Tı Pianto antico, Rime nuove 43 T2 Dinanzi alle terme di Caracalla, Odi barbare 45 T3 Alla stazione in una mattina d autunno, Odi barbare 47 T4 Nevicata, Odi barbare 51 Lettura critica Perché Carducci non piace sempre? (G. Guglielmi) 53 verso l esame 54 In sintesi 55 fonti bibliografiche 57 ON LINE W ı Lo svolgimento della letteratura nazionale, Prose W2 San Martino, Rime nuove W3 La leggenda di Teodorico, Rime nuove W4 Il comune rustico, Rime nuove W5 Piemonte, Rime e ritmi Testi da ascoltare Tı Pianto antico, Odi barbare T4 Nevicata, Odi barbare Lı Le lettere di Carducci ad Annie Vivanti (E. Montale) SEZIONE 2 LE SCIENZE ESATTE E IL VERO DELLA LETTERATURA Capitolo 1 La cultura del Positivismo 1. Il pensiero positivo : contesto e protagonisti 60 Parole chiave Positivismo 62 Tı Ch. Darwin, I fondamenti della teoria evolutiva, L origine delle specie Positivismo e letteratura 65 Approfondimento Il metodo geologico applicato agli studi letterari 65 5 Indice

8 T2 E. e J. De Goncourt, Romanzo e inchiesta sociale, Germinie Lacerteux 67 T3 é. Zola, Romanzo e scienza: uno stesso metodo, Il romanzo sperimentale 67 In sintesi 69 fonti bibliografiche 69 ON LINE W ı Ch. Darwin, Il sorriso dell orango, L espressione delle emozioni nell uomo e negli animali W2 C. Lombroso, Facce da delinquenti, L uomo delinquente L ı Il Positivismo italiano (E. Garin) L2 Lombroso e il Positivismo italiano (F. Giacanelli) L3 Determinismo e causalità (L. e F. Cavalli- Sforza) L4 Evoluzione e storia della letteratura (F. Moretti) Capitolo 2 Il romanzo europeo 1. Il romanzo, genere guida dell Ottocento 70 Lettura critica L arte del romanzo in Europa (M. Kundera) Il romanzo in Europa 74 Parole chiave Feuilleton 74 Tı Stendhal, All hôtel de La Mole, Il rosso e il nero 77 T2 H. de Balzac, La morte di papà Grandet, Eugénie Grandet 81 T3 G. Flaubert, L incontro con Rodolphe, Madame Bovary 85 T4 G. Flaubert, Costumi di provincia, costumi di città, Madame Bovary 89 T5 É. Zola, Gervaise nella notte di Parigi, L Assommoir 92 T6 Ch. Dickens, L isola di Giacobbe, Le avventure di Oliver Twist 97 T7 L. Tolstoj, Il suicidio di Anna, Anna Karenina 99 T8 F. Dostoevskij, Tu sei l assassino!, Delitto e castigo 105 verso l esame 109 In sintesi 110 fonti bibliografiche 111 CINEMA E LETTERATURA Madame Bovary (G. Flaubert) - C. Chabrol Germinal (É. Zola) - C. Berri Oliver Twist (Ch. Dickens) - R. Polanski Anna Karenina (L. Tolstoj) - Ch. Brown ON LINE W ı Stendhal, Fabrizio a Waterloo, La certosa di Parma W2 H. de Balzac, La pensione Vauquer, Papà Goriot W3 G. Flaubert, Emma va all opera, Madame Bovary W4 F. Dostoevskij, Cana di Galilea, I fratelli Karamazov Lı È pensabile il mondo moderno senza il romanzo? (M. Vargas Llosa) L2 È pensabile il romanzo senza il mondo moderno? (C. Magris) L3 Il romanzo polifonico di Dostoevskij (M. Bachtin) L4 Dostoevskij tragico (L. Chestov) SEZIONE 3 LA LETTERATURA ITALIANA FRA PROVINCIA ED EUROPA Capitolo 1 La Scapigliatura e il melodramma 1. Che cos è la Scapigliatura La produzione letteraria I protagonisti 118 Parole chiave Bohème / Bohémien 120 Tı E. Praga, Preludio, Poesie 121 T2 I. U. Tarchetti, Attrazione morbosa, Fosca 123 T3 C. Dossi, I dolci ricordi, L altrieri. Nero su bianco 126 Approfondimento Dossi, ovvero l armonia segreta della pagina Il melodramma 130 Approfondimento L opera lirica e l Italia risorgimentale 131 T4 G. Verdi, Va, pensiero, Nabucco 132 T5 P. Mascagni, La Siciliana, Cavalleria rusticana 133 T6 G. Puccini, Che gelida manina!, La Bohème 134 In sintesi 137 fonti bibliografiche Indice

9 on line W ı C. Arrighi, Gli artisti e la Scapigliatura, La Scapigliatura e il 6 febbraio W2 I. U. Tarchetti, Un osso di morto, Racconti fantastici W3 C. Dossi, Nota grammaticale, La colonia felice W4 V. Imbriani, Onomatopee e ritmo narrativo, Dio ne scampi dagli Orsenigo W5 G. Rossini, Cavatina di Figaro, Il barbiere di Siviglia, atto I, scena iii W6 G. Verdi, Tacea la notte placida, Il trovatore, atto I, scena ii W7 R. Leoncavallo, Scusatemi se da sol mi presento: io sono il Prologo, I Pagliacci La scapigliatura milanese (C. E. Gadda) Lı L2 Dossi fra Europa e Lombardia, paese dell anima (D. Isella) Aı All opera con Visconti: Il trovatore in Senso Lı La voce delle passioni (M. Mila) L2 La lingua della Bohème (D. Goldin) L3 Teatro d opera e teatro di parola (G. Gronda) Capitolo 2 La letteratura post-unitaria 1. La letteratura post-unitaria: una geografia culturale e sociale 139 Approfondimento Milano: la «città più città d Italia» Carlo Collodi 141 Storia e tradizione Occhi e nasi 142 Approfondimento I due Pinocchi 143 Tı C era una volta, Le avventure di Pinocchio, i 144 T2 L osteria del Gambero Rosso, Le avventure di Pinocchio, xiii 147 Scrittori letti da scrittori Manganelli rilegge Pinocchio (G. Manganelli) 148 Storia e tradizione Pinocchio picaro Edmondo De Amicis 153 T3 Due madri allo specchio, Cuore 155 Approfondimento Torino in equilibrio tra passato e modernità 158 T4 Dagli Apennini alle Ande. Racconto mensile, Cuore 159 Approfondimento Il romanzo d appendice Emilio Salgàri 163 T5 Il Gange e i suoi misteri, I misteri della Jungla Nera, I, i Antonio Fogazzaro 167 T6 Il giardino di Franco, Piccolo mondo antico, II, ii 169 In sintesi 172 fonti bibliografiche 173 CINEMA E LETTERATURA Le avventure di Pinocchio (C. Collodi) - L. Comencini Cuore (E. De Amicis) - L. Comencini ON LINE W ı E. De Marchi, L addio alla città, Demetrio Pianelli, V, iii W2 C. Collodi, Fuit quondam..., Ce steva na vota..., Gh ea na votta...: Pinocchio in latino, in napoletano, in genovese, Le avventure di Pinocchio, i W3 E. De Amicis, Un reportage sull emigrazione, Sull Oceano W4 A. Fogazzaro, Una rivelazione inquietante, Malombra Testi da ascoltare Tı C. Collodi, C era una volta, Le avventure di Pinocchio, i Aı L educazione dei ragazzi, da Pinocchio ai Simpson A2 Curiose statistiche A3 Salgàri in TV Lı Un Pinocchio manzoniano (G. Nencioni) L2 Realtà storica e utopia sociale: un progetto per l Italia (A. Asor Rosa) L3 L elogio di Franti (U. Eco) L4 Cuore fa piangere troppo (L. Tamburini) L5 Salgàri, viaggiatore da tavolino (B. Traversetti) DAI TESTI ALLE IMMAGINI 1. Evadere dalla realtà: l esotismo, la fantasia, il mito 174 SEZIONE 4 VERGA, FOTOGRAFO DELLA REALTÀ Capitolo 1 Verga: la vita e l opera 1. La vita Il pensiero e la poetica 187 Approfondimento De Sanctis profeta del realismo in Italia 188 Lettura critica Verga tra centro e periferia (A. Asor Rosa) 191 Approfondimento La poetica verista 192 Approfondimento Il metodo dell impersonalità Indice

10 Parole chiave Vinti 196 Tı Il ciclo dei Vinti, I Malavoglia, Prefazione 197 Approfondimento La macchina fotografica: uno strumento obiettivo? L esordio dello scrittore 202 Approfondimento La prefazione di Eva Verso il Verismo: le novelle La produzione per il teatro 209 T2 Rosso Malpelo, Vita dei campi 210 T3 Cavalleria rusticana, Vita dei campi 222 Approfondimento La novella, il dramma, la sceneggiatura 228 T4 La Lupa, Vita dei campi 229 Approfondimento Il bestiario femminile di Verga 233 T5 La roba, Novelle rusticane 234 T6 Libertà, Novelle rusticane 238 ON line W ı Una tigre a Milano, Tigre reale W2 Nedda, Primavera ed altri racconti W3 Fantasticheria, Vita dei campi Testi da ascoltare T5 La roba, Novelle rusticane Aı Il Rosso Malpelo di Scimeca A2 Libertà, al cinema: Cronaca di un massacro di Vancini Lı Verga e il Verismo italiano (L. Capuana) L2 Verga, scrittore di cose (L. Pirandello) Capitolo 2 I Malavoglia 1. Una lunga gestazione 245 Approfondimento Fantasticheria Il romanzo 248 Approfondimento Le dinamiche spaziotemporali nei Malavoglia 251 Parole chiave Discorso indiretto libero 253 Approfondimento I Malavoglia e il neorealismo di Visconti 254 Tı La famiglia Malavoglia, I Malavoglia, i 255 Approfondimento Proverbi e sapienzialità biblica nei Malavoglia 258 T2 La tragedia, I Malavoglia, iii 258 Lettura critica Il discorso indiretto libero nei Malavoglia (L. Spitzer) 262 Approfondimento Le «mani sul ventre»: la gestualità verghiana 263 T3 Il ritratto dell usuraio, I Malavoglia, iv 263 T4 La tempesta, I Malavoglia, x 265 Storia e tradizione La fatalità del mare: Verga e Melville 268 T5 L addio, I Malavoglia, xv 268 Lettura critica Ntoni e la dimensione miticosimbolica dei Malavoglia (G. Debenedetti) 272 VIDEOLEZioni Verga: scrittura, fotografia e cinema CINEMA E LETTeraTura La terra trema (I Malavoglia) - L. Visconti ON line W ı Le chiacchiere del villaggio, I Malavoglia, ii W2 Alfio e Mena, I Malavoglia, v, viii W3 La rivoluzione delle donne, I Malavoglia, vii L ı La lingua di Giovanni Verga (L. Russo) Capitolo 3 Mastro-don Gesualdo 1. Nascita di un nuovo romanzo Temi, personaggi e stile 273 Parole chiave Roba 275 Scrittori letti da scrittori David Herbert Lawrence lettore del Mastro-don Gesualdo (D. H. Lawrence) 276 Tı L asta delle terre comunali, Mastro-don Gesualdo, parte II, cap. i 277 T2 La rivoluzione a Vizzini, Mastro-don Gesualdo, parte II, cap. ii 280 T3 La morte di Gesualdo, Mastro-don Gesualdo, parte IV, cap. v 284 verso l esame 289 In sintesi 293 fonti bibliografiche 295 ON line W ı L incendio, Mastro-don Gesualdo, I, i W2 La compravendita del farro, Mastro-don Gesualdo, I, ii L ı Giovanni Verga e noi (F. Tozzi) L2 L illusione del parvenu (G. Mazzacurati) L3 La fisiognomica in Verga (F. de Cristofaro) Capitolo 4 La linea verista IN ITALIA 1. Naturalismo e Verismo in Italia Luigi Capuana e la poetica del Verismo 296 Tı I tormenti del marchese, Il marchese di Roccaverdina, viii Federico De Roberto 303 T2 L immutabilità degli Uzeda, I Viceré, III, ix 304 In sintesi 309 fonti bibliografiche Indice

11 CINEMA E LETTERATURA I Vicerè (G. De Roberto) - R. Faenza DAI TESTI ALLE IMMAGINI 2. Verga fotografo 310 SEZIONE 5 LA RIVOLUZIONE POETICA EUROPEA Capitolo 1 Il Decadentismo 1. Il quadro storico-culturale I caratteri della modernità Parole chiave Moderno/Modernità Lettura critica La fine dell esperienza (W. Benjamin) 321 Approfondimento Le Esposizioni Universali e la fantasmagoria della merce Decadentismo e modernità L Estetismo 328 Parole chiave Dandy/Dandismo 328 Tı J.-K. Huysmans, La casa del dandy, Controcorrente, i 329 Parole chiave Kitsch 330 Lettura critica à rebours, manifesto del Decadentismo (M. Praz) 331 T2 O. Wilde, Il nuovo edonismo, Il ritratto di Dorian Gray, xi La poesia nel Decadentismo 335 Approfondimento La musica e le arti nel secondo Ottocento 337 ParolE chiave Spleen 339 Lettura critica Baudelaire, ultimo dei romantici e primo dei moderni (L. Pietromarchi) 340 Ch. Baudelaire T3 La modernità e le sue forme, Lo Spleen di Parigi 341 T4 La caduta dell aureola, Lo Spleen di Parigi 342 T5 Una nuova geografia dello spirito, I fiori del male, Prefazione 343 T6 L albatro, I fiori del male 345 T7 Corrispondenze, I fiori del male 346 Parole chiave Corrispondenze 348 T8 Il viaggio, VIII, I fiori del male 348 P. Verlaine T9 L Arte poetica, Allora e ora 350 A. Rimbaud Tı0 La metamorfosi del poeta: la teoria, La lettera del veggente 352 Tıı Vocali, Poesie 354 Tı2 Il battello ebbro, Poesie 355 S. Mallarmé Tı3 Il pomeriggio di un fauno, Poesie 359 P. Valéry Tı4 Il cimitero marino, Incanti 363 Approfondimento Il laboratorio della mente Il ruolo culturale delle diverse nazioni 366 E. Dickinson Tı5 Portatemi il tramonto in una coppa, Poesie 367 Lettura critica Il Decadentismo in Italia (W. Binni) 372 verso l esame 373 In sintesi 375 fonti bibliografiche 377 VIDEOLEZIONI Ch. Baudelaire, A una passante ON LINE W ı O. Wilde, La finalità dell arte, Il ritratto di Dorian Gray W2 J.-A. Barbey d Aurevilly, Il dandy, Le diaboliche W3 Ch. Baudelaire, Inno alla Bellezza, I fiori del male W4 Ch. Baudelaire, Spleen, I fiori del male W5 Ch. Baudelaire, A una passante, I fiori del male W6 Ch. Baudelaire, Il vecchio saltimbanco, Poemetti in prosa W7 Ch. Baudelaire, L essenza del riso, Curiosità estetiche W8 P. Verlaine, Un grande sonno nero, Saggezza W9 J. Laforgue, Pierrot lunare, Imitazione di Nostra Signora la Luna Wı0 E. A. Poe, L uomo della folla Wıı E. A. Poe, Il corvo Wı2 H. James, Il matrimonio sbagliato, Ritratto di signora Testi da ascoltare Tı5 E. Dickinson, Portatemi il tramonto in una coppa, Poesie A ı Il vocabolario del Decadentismo A2 Il romanzo fra Europa e America Capitolo 2 Gabriele d Annunzio 1. La vita 378 Approfondimento La donna dannunziana 383 Approfondimento D Annunzio sportman, eroe e deputato della bellezza Il pensiero e la poetica 385 Parole chiave Superuomo 387 Approfondimento Il «discorso della siepe» 388 Lettura critica Un eredità discussa (M. Praz) 390 Storia e tradizione Montale dentro e contro d Annunzio Indice

12 3. D Annunzio prosatore 391 Approfondimento Il romanzo dannunziano fra tradizione e innovazione Il piacere 393 Approfondimento La Roma dannunziana 395 Approfondimento I Romanzi della Rosa 396 Tı L attesa, Il piacere, I, i 397 Lettura critica Gabriele d Annunzio: una vita come opera d arte (E. Raimondi) 401 T2 Il cimitero degli inglesi, Il piacere, IV, ii Dall Innocente a Forse che sì forse che no 405 T3 La confessione, L innocente, Prologo 406 T4 Eros e morte, Trionfo della morte, III, ix 409 T5 Il sentimento della morte, Il fuoco, II 412 T6 Gli amanti nel labirinto, Forse che sì forse che no, I La produzione minore 417 Approfondimento Pirandello interprete di d Annunzio 419 Lettura critica Il notturnismo di d Annunzio (E. Cecchi) 420 T7 Il cieco veggente, Il Notturno D Annunzio poeta 422 T8 Un sonetto in onore della nona rima, L Isotteo, Epodo, IV 425 T9 Hortus Conclusus, Poema paradisiaco Le Laudi 430 Tı0 Laus vitae, Maia, Laus vitae 431 Parole chiave Panismo 435 Approfondimento La struttura di Alcyone 436 Tıı La sera fiesolana, Alcyone 437 Tı2 La pioggia nel pineto, Alcyone 441 Lettura critica L esperienza del mito nella poesia di Alcyone (P. Gibellini) 446 Storia e tradizione Le parodie della Pioggia nel pineto 447 Tı3 L onda, Alcyone 448 Approfondimento Un mare di carta 452 Tı4 Stabat nuda Æestas, Alcyone 452 Tı5 I pastori, Alcyone 455 Lettura critica D Annunzio senza retorica (W. Binni) 457 verso l esame 458 In sintesi 465 fonti bibliografiche 467 VIDEOLEZioni G. d Annunzio, La pioggia nel pineto ON line W ı Il ritratto di Andrea Sperelli, Il piacere, I W2 Il diario di Maria, Il piacere, II W3 Una nuova stirpe di eletti, Le vergini delle rocce W4 A un vecchio satiro di marmo, Primo vere W5 Offerta votiva, Canto novo W6 Al libro detto Isottèo, L Isotteo W7 Isaotta nel Bosco, ballata prima, L Isotteo W8 La Chimera, La Chimera W9 Bocca d Arno, Alcyone Wı0 Meriggio, Alcyone Testi da ascoltare T7 Il cieco veggente, Il Notturno Tı2 La pioggia nel pineto, Alcyone Tı3 L onda, Alcyone L ı L influenza dei poeti inglesi (L. Anceschi) L2 Ritmo e sintassi nella prosa dannunziana (G. L. Beccaria) L3 La lingua di d Annunzio (P. V. Mengaldo) L4 Le ragioni dell arte a fine Ottocento (G. Ragone) Capitolo 3 Giovanni pascoli 1. La vita 468 Parole chiave Nido 470 Lettura critica Il poeta «senza posa, maschera, artifizio» (R. Serra) Il pensiero e la poetica 473 Approfondimento Il metodo dei tre tavoli 476 Parole chiave Ornitologia 477 Lettura critica Il linguaggio di Pascoli (G. Contini) 478 Storia e tradizione Pascoli nel tempo: poeta per piccoli o per grandi? Il fanciullino 480 Tı La poetica pascoliana, Il fanciullino 482 Lettura critica Lo sguardo di Pascoli (E. Sanguineti) Myricae 485 T2 Prefazione, Myricae 487 T3 Scalpitio, Myricae 489 T4 Patria, Myricae 491 T5 Lavandare, Myricae 493 T6 X Agosto, Myricae 495 T7 L assiuolo, Myricae 497 Scrittori letti da scrittori La funzione Pascoli tra sperimentalismo e ossessione (P. P. Pasolini) 499 T8 Il tuono, Myricae Canti di Castelvecchio 501 T9 Nebbia, Canti di Castelvecchio 502 Tı0 Il fringuello cieco, Canti di Castelvecchio 503 Lettura critica Suoni, musica, ritmo in Pascoli (C. Garboli) 505 Tıı Il gelsomino notturno, Canti di Castelvecchio 506 Tı2 La mia sera, Canti di Castelvecchio 508 Tı3 La cavalla storna, Canti di Castelvecchio 510 Lettura critica La cavalla storna e il X Agosto (G. Garboli) Poemetti 514 Tı4 Digitale purpurea, Primi poemetti 515 Approfondimento Pascoli e l eros 519 Tı5 Italy, Primi poemetti Poemi conviviali 523 Tı6 L ultimo viaggio, Poemi conviviali 524 Tı7 Alexandros, Poemi conviviali Pascoli dantista 529 Tı8 La selva oscura, VIII, Sotto il velame 530 verso l esame Indice

13 In sintesi 534 Fonti bibliografiche 536 VIDEOLEZIONI G. Pascoli, Italy ON LINE W ı Il passero solitario, Myricae W2 Novembre, Myricae W3 L or di notte, Canti di Castelvecchio W4 Il ciocco, Canti di Castelvecchio W5 La siepe, Primi poemetti W6 I due fanciulli, Primi poemetti Testi da ascoltare Tıı Il gelsomino notturno, Canti di Castelvecchio Tı6 Italy, Primi poemetti Aı Emigrazione e letteratura fra Otto e Novecento A2 Il fanciullino pascoliano Lı L erotismo di Pascoli (G. Debenedetti) L2 Significante e significato in Pascoli (G. L. Beccaria) L3 Gli oggetti nella poesia di Pascoli (L. Anceschi) Capitolo 4 Il giornalismo italiano fra i due secoli 1. La nascita del giornalismo moderno 537 Approfondimento Gli pseudonimi di d Annunzio 541 Approfondimento Cabiria nel carteggio tra d Annunzio e Pastrone Reportage, cronaca, elzeviro 543 Tı E. De Amicis, Cordova, Spagna 545 T2 M. Serao, Sventrare Napoli, Il ventre di Napoli 547 T3 G. d Annunzio, Le signore dalle pellicce, Scritti giornalistici 549 T4 E. Cecchi, Dello stare a sedere, Pesci rossi 551 In sintesi 553 fonti bibliografiche 553 ON LINE W ı L. Barzini, Nelle pianure della Mongolia, Avventure in Oriente W2 P. Valera, Le prostitute milanesi, Milano sconosciuta A ı I miserabili di Napoli nei racconti di Anna Maria Ortese L ı Il giornalismo italiano di fine secolo (F. Contorbia) DAI TESTI ALLE IMMAGINI 3. Il Simbolismo L intellettuale in posa 560 SEZIONE 6 IL SECOLO DELLE RIVOLUZIONI E DELLE AVANGUARDIE Capitolo 1 L età dell ANSIA 1. L «età dell ansia» Freud e la fondazione della psicoanalisi 572 Parole chiave Inconscio 573 Tı Il sogno fra mito e medicina, Il sogno 574 T2 La psicologia dei processi onirici, L interpretazione dei sogni 575 Lettura critica Epica e psicoanalisi (J. Starobinski) Tempo, durata e crisi della scienza 577 Parole chiave Relativismo Gli effetti della crisi: musica e pittura 580 T3 V. Kandinskij, Il colore, la musica e l armonia, Lo spirituale nell arte Gli effetti della crisi: il romanzo La memoria e l oblio: Proust 584 T4 La madeleine, Dalla parte di Swann Joyce, Eliot, Pound: l esplosione, il frammento 587 T5 J. Joyce, Il monologo di Molly Bloom, Ulisse, Penelope 590 T6 Th. S. Eliot, Un inizio emblematico, La terra desolata 593 T7 E. Pound, Versi in frammenti, Cantos Virginia Woolf e la scrittura femminile 597 T8 V. Woolf, Il calzerotto marrone, Gita al faro L assurdo e l abisso: Kafka 600 T9 Il risveglio di Gregor Samsa, La metamorfosi 602 Tı0 L arresto di Joseph K., Il processo 604 Approfondimento Il libro dell inquietudine: Pessoa Oltre Praga: Rilke 606 Tıı L angelo tremendo, Elegie duinesi 607 Approfondimento Gli angeli novecenteschi, da Rilke a Wim Wenders Dall Austria felix alla finis Austriae Indice

14 Approfondimento Wittgenstein e il Circolo di Vienna 611 Tı2 K. Kraus, Vienna, la stampa e l arte, Detti e contraddetti 612 Storia e tradizione Il romanzo-saggio 613 Tı3 R. Musil, Una bella giornata d agosto, L uomo senza qualità 614 Parole chiave Mitteleuropa 615 Tı4 Th. Mann, La confusione di Gustav, La morte a Venezia 617 verso l esame 619 In sintesi 621 Fonti bibliografiche 623 CINEMA E LETTeraTura I morti (Gente di Dublino) - P. Germi Il processo (F. Kafka) - O. Welles La morte a Venezia (Th. Mann) - L. Visconti ON line W ı M. Proust, Il riverbero delle cose, Il tempo ritrovato W2 J. Joyce, Il multiverso urbano, Ulisse W3 Th. S. Eliot, Riedificare dal passato, La terra desolata W4 R. M. Rilke, La Settima elegia, Elegie duinesi W5 Th. Mann, L arrivo al sanatorio, La montagna incantata Testi da ascoltare T9 F. Kafka, Il risveglio di Gregor, La metamorfosi A ı Le musiche e le arti, linguaggi paralleli L ı Freud, la letteratura e altro (M. Lavagetto) L2 Il monologo interiore (G. Debenedetti) L3 Il laboratorio del linguaggio di Joyce (G. Melchiori) L4 Kafka e K. (F. Rella) Capitolo 2 Le avanguardie storiche NELL INTRECCIO DELLE ARTI 1. Le avanguardie storiche Incroci: Cubismo e Futurismo 625 Parole chiave Avanguardia 626 Parole chiave Manifesto 627 Approfondimento Il rumore del nuovo mondo 630 Tı F. T. Marinetti e altri, Primo manifesto del Futurismo 631 T2 F. T. Marinetti e altri, Manifesto tecnico della letteratura futurista 634 T3 G. Apollinaire, Lettre-Océan e Il pleut, Calligrammi 637 T4 V. Majakovskij, V. Chlebnikov, O. Mandel štam, La sperimentazione letteraria russa L arte prima e dopo la guerra 641 Approfondimento Gli oggetti magici del Surrealismo 643 T5 A. Breton, Manifesto del Surrealismo (1924) 644 IN SINTESI 645 Fonti bibliografiche 646 ON line W ı F. T. Marinetti, Principi di una nuova estetica globale, Distruzione della sintassi Immaginazione senza fili Parole in libertà W2 T. Tzara, Manifesto del Dadaismo (1918) W3 C. Carrà, Per una pittura futurista, Da Cézanne a noi futuristi W4 A. Breton, Uno sguardo surrealista sull arte, L arte magica Lı La nascita dell avanguardia (L. De Maria) L2 La polimatericità del Futurismo (M. Calvesi) Capitolo 3 Lo spettacolo DELL uomo MECCANICO 1. La crisi del teatro borghese 647 Approfondimento I balletti russi Le avanguardie, il teatro e la marionetta 650 Approfondimento L uomo meccanico di Kafka Un nuovo Umanesimo I grandi protagonisti del teatro del Novecento 653 Tı B. Brecht, La Ballata di Mackie Messer, L opera da tre soldi 655 T2 E. Ionesco, Una conversazione sul niente, La cantatrice calva, scena prima 656 T3 S. Beckett, Attesa senza fine, Aspettando Godot 658 IN SINTESI 660 Fonti bibliografiche 661 ON line W ı H. Ibsen, La ribellione di Nora, Casa di bambola W2 A. Čechov, Il ritorno di Ljubov, Il giardino dei ciliegi Testi da ascoltare T3 S. Beckett, Attesa senza fine, Aspettando Godot Lı I pupazzi di O. Schlemmer (A. M. Ripellino) 12 Indice

15 SEZIONE 7 la cultura italiana tra le due guerre Capitolo 1 La cultura italiana del primo Novecento 1. L Italia all inizio del secolo 664 Tı R. Serra, La guerra, inutile strage, Esame di coscienza di un letterato L Italia del primo dopoguerra e il fascismo 668 Approfondimento L industrializzazione della cultura e dello spettacolo L intellettuale italiano fra le due guerre 670 T2 A. Gramsci, Gli intellettuali e il popolo, Quaderni del carcere, Quaderno La cultura italiana delle riviste 673 IN SINTESI 676 Fonti bibliografiche 677 ON LINE W ı C. Michelstaedter, L infanzia e il nulla, La persuasione e la rettorica W2 B. Croce, Della più recente letteratura italiana, «La critica» W3 V. Cardarelli, «La Ronda» W4 A. Gramsci, Odio gli indifferenti, Indifferenti Aı I quattro moschettieri erano tre Lı Il progetto dell Enciclopedia Italiana (G. Manacorda) L2 La violenza invisibile della Grande Guerra (A. Cortellessa) Capitolo 2 Le linee della prosa italiana del primo novecento 1. Realismo e introspezione Il risveglio del romanzo Federigo Tozzi 681 Lettura critica Tozzi, Kafka e l archetipo del padre (G. Debenedetti) 682 Tı Un padre tirannico, Con gli occhi chiusi Alberto Moravia 686 T2 I pensieri di Michele, Gli indifferenti Corrado Alvaro 689 T3 La vita dei pastori, Gente in Aspromonte Ignazio Silone 692 T4 I cafoni, Fontamara, i 692 verso l esame 695 In sintesi 698 Fonti bibliografiche 699 CINEMA E LETTERATURA Gli indifferenti (A. Moravia) - F. Maselli ON LINE W ı G. Deledda, L agonia di Efix, Canne al vento W2 S. Aleramo, Il ricordo della fanciullezza, Una donna W3 M. Bontempelli, La vita riflessa negli scacchi, La schacchiera davanti allo specchio W4 F. Tozzi, Le paure di Ghìsola e Pietro, Con gli occhi chiusi W5 F. Tozzi, Il dialogo tra Giulio e Niccolò, Tre croci Aı Le ragioni del ritardo della scrittura femminile in Italia Lı La crisi della coscienza borghese in Moravia (E. Sanguineti) L2 L indifferenza, malattia del secolo (R. Barilli) DAI TESTI ALLE IMMAGINI 5. La guerra 700 SEZIONE 8 LA PROSA DEL mondo e la crisi del romanzo Capitolo 1 Italo Svevo 1. La vita 708 Storia e tradizione Le tappe del caso Svevo 711 Approfondimento Trieste, periferica e privilegiata 711 Approfondimento Svevo, l ebreo Aron Hector Il pensiero e la poetica 712 Approfondimento Una strana coppia Indice

16 Lettura critica Svevo, il gusto del romanzo e l ebraismo (G. Debenedetti) 718 Scrittori letti da scrittori Una pagina di allora (E. Montale) Una vita 720 Tı L imbarazzo dell inetto, Una vita, cap. iv 722 Parole chiave Inetto 726 T2 Il gabbiano, Una vita, cap. viii Senilità 730 Approfondimento L educazione delle fanciulle 732 Lettura critica Prima della letteratura introspettiva : Senilità (S. Solmi) 733 T3 Il desiderio e il sogno, Senilità, cap. x 734 Approfondimento Gioventù, vecchiaia e fine del secolo 737 T4 La memoria, Senilità, cap. xiv La coscienza di Zeno 740 Parole chiave Coscienza 742 Approfondimento La malattia come modo dell essere 745 Approfondimento Zeno straniero alla vita 746 T5 La prefazione, La coscienza di Zeno, 1. Prefazione 747 Lettura critica Psicoanalisi e nuova forma del romanzo (M. Lavagetto) 748 T6 Preambolo, La coscienza di Zeno, ii. Preambolo 749 T7 Il fumo, La coscienza di Zeno, cap. iii 752 T8 La morte del padre, La coscienza di Zeno, cap. iv 756 T9 Il dottor Coprosich, La coscienza di Zeno, cap. iv 759 Tı0 Lo schiaffo, La coscienza di Zeno, cap. iv 763 Tıı Un matrimonio sbagliato, La coscienza di Zeno, cap. v 765 Lettura critica I «resti vaganti» delle emozioni (G. Mazzacurati) 768 Tı2 Il finale, La coscienza di Zeno, cap. viii 769 Lettura critica Il tempo malato di Zeno (G. Debenedetti) 773 verso l esame 774 In sintesi 778 Fonti bibliografiche 779 VIDEOLEZioni Letteratura e psicoanalisi ON line W ı Un abbozzo d uomo, L uomo e la teoria darwiniana W2 Lettera a V. Jahier del 27 dicembre 1927 W3 La seduzione, Una vita W4 Amalia, Senilità, xii W5 Il suocero Malfenti, La coscienza di Zeno, v W6 La moglie e l amante, La coscienza di Zeno, vi Testi da ascoltare T7 Il fumo, La coscienza di Zeno, cap. 3 Aı Vittorini legge Svevo A2 Zeno, Freud e la psicoanalisi Capitolo 2 Luigi pirandello 1. La vita Il pensiero e la poetica 784 Parole chiave Grottesco 787 Approfondimento Pirandello, Binet e la scomposizione dell io 787 Parole chiave Maschera 789 Lettura critica Il gusto della scomposizione (G. Macchia) L umorismo 793 Tı Essenza, caratteri e materia dell umorismo, L umorismo Novelle per un anno 798 Approfondimento Unamuno e Pirandello: il Personaggio in cerca di un Autore 800 T2 Ciàula scopre la luna, Novelle per un anno 801 Approfondimento Brutti e sconciati 808 T3 Il treno ha fischiato, Novelle per un anno 809 T4 Di sera, un geranio!, Novelle per un anno I romanzi Il fu Mattia Pascal 821 Approfondimento L importanza del nome 824 T5 Prima Premessa e seconda Premessa, Il fu Mattia Pascal, cap. i e cap. ii 825 T6 Cambio treno!, Il fu Mattia Pascal, cap. vii 830 T7 Un po di nebbia, Il fu Mattia Pascal, cap. ix 833 T8 Acquasantiera e portacenere, Il fu Mattia Pascal, cap. x 835 T9 Lo strappo nel cielo di carta, Il fu Mattia Pascal, cap. xii 837 Tı0 La lanterninosofia, Il fu Mattia Pascal, cap. xiii 838 Lettura critica L eroe pirandelliano (G. Mazzacurati) 841 Tıı Il fu Mattia Pascal, Il fu Mattia Pascal, cap. xviii I vecchi e i giovani 844 Tı2 Anche la Storia «non conclude», I vecchi e i giovani, cap. v Quaderni di Serafino Gubbio operatore 847 Tı3 Serafino e lo sguardo, Quaderni di Serafino Gubbio operatore, Quaderno primo, cap. i 849 Tı4 La scrittura, la macchina e l anima umana, Quaderni di Serafino Gubbio operatore, Quaderno primo, cap. ii 852 Tı5 La pagina finale, Quaderni di Serafino Gubbio operatore, Quaderno settimo, cap. iv 853 Approfondimento Pirandello e il cinema Uno, nessuno e centomila 858 Tı6 Tutto comincia da un naso, Uno, nessuno e centomila, libro I, cap. i 860 Tı7 Non conclude, Uno, nessuno e centomila, libro VIII, cap. iv Il teatro 865 Parole chiave Metateatro 867 Lettura critica Il teatro della tortura (G. Macchia) Indice

17 11. Così è (se vi pare) 871 Tı8 La verità velata (e non svelata) del finale, Così è (se vi pare) Sei personaggi in cerca d autore 876 Approfondimento I Personaggi, la Fantasia e la creazione artistica 878 Tı9 L ingresso dei sei personaggi, Sei personaggi in cerca d autore, I segmento-atto 880 T20 La scena finale, Sei personaggi in cerca d autore, III segmento-atto Enrico IV 888 T2ı «Preferii restar pazzo», Enrico IV, atto III I giganti della montagna 893 T22 L abilità di Cotrone e la scena finale, I giganti della montagna, II e III atto 894 Scrittori letti da scrittori Tabucchi dialoga con Pirandello e Pessoa (A. Tabucchi) 897 verso l esame 899 In sintesi 902 fonti bibliografiche 904 CINEMA E LETTeraTura Kaos - P. e V. Taviani VIDEOLEZioni L. Pirandello, Sei personaggi in cerca d autore ON line W ı La patente, Novelle per un anno W2 C è qualcuno che ride, Novelle per un anno W3 Una giornata, Novelle per un anno W4 Tac tac tac, Il fu Mattia Pascal, vi W5 Mattia Pascal rinasce Adriano Meis, Il fu Mattia Pascal, viii W6 Nel ventre del mostro meccanico, Quaderni di Serafino Gubbio operatore, Quaderno terzo, III W7 Il settimo personaggio: Madama Pace, Sei personaggi in cerca d autore Testi da ascoltare T2 Ciàula scopre la luna, Novelle per un anno Aı Cecità e visione: la luce nera dell abisso A2 Il nome di Serafino Gubbio A3 Tra fischi e applausi: le rappresentazioni dei Sei personaggi Lı Un Pirandello ermetico e gnostico (U. Artioli) L2 I Sei personaggi (C. Vicentini) L3 Gli inganni della luce (S. Acocella) Capitolo 3 Carlo EMILIO gadda 1. La vita 906 Approfondimento Una biografia riposta 909 Approfondimento La particolare cronologia delle opere gaddiane Il pensiero e la poetica 911 Parole chiave Digressione 912 Parole chiave Pasticcio/Pastiche 913 Approfondimento Le mille direzioni della lingua La cognizione del dolore 916 Tı Filarenzo Calzamaglia, La cognizione del dolore, parte prima, cap. i 918 Storia e tradizione Gadda e Manzoni 920 T2 Vagava, sola, nella casa, La cognizione del dolore, parte seconda, cap. v 922 T3 Il barocco di Gadda, La cognizione del dolore, L Editore chiede venia del recupero Quer pasticciaccio brutto de via Merulana 928 T4 Orribile delitto a via Merulana, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, cap. iii 929 T5 Le indagini, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, cap. viii 932 Approfondimento Le viscere e l Ingegnere 934 Scrittori letti da scrittori Il romanzo come grande rete (I. Calvino) Meditazione milanese 936 T6 Il carattere estensivamente indefinito dei sistemi reali, Meditazione milanese, parte prima, cap. iv 937 Lettura critica Una disarmonia prestabilita (G. C. Roscioni) 939 verso l esame 940 In sintesi 941 fonti bibliografiche 943 CINEMA E LETTeraTura Un maledetto imbroglio - P. Germi VIDEOLEZioni Quer pasticciaccio brutto de via Merulana ON line W ı Ritratto d un duce ridicolo, Eros e Priapo, I W2 Al Parco, in una sera di maggio, L Adalgisa W3 Le architetture brianzole, La cognizione del dolore W4 Le relazioni necessarie, Meditazione milanese W5 La scena del delitto, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana Testi da ascoltare T6 Orribile delitto a via Merulana Aı Barocco è il mondo! A2 Gadda nel 1962: un ritratto A3 Gianfranco Contini e il pastiche di Gadda A4 Il «barocco realistico» di Gadda (P. P. Pasolini) Lı Il romanzo della negazione (E. Manzotti) L2 Una disarmonia prestabilita (G. C. Roscioni) DAI TESTI ALLE IMMAGINI 6. La città del Novecento Il recupero del mito 950 Glossario 956 Indice dei nomi Indice

18 1sezione ALLE RADICI DELL ITALIA MODERNA Il profilo Capitolo 1 Una cultura e una lingua per l Italia unita Capitolo 2 Giosue Carducci tra poesia e filologia La donna di spalle tende in silenzio l orecchio. Le due donne sono intente a cucire il tricolore, ma il lavoro non è sereno: temono l arrivo di estranei o addirittura del nemico. Povertà e patriottismo Gerolamo Induno, Tre donne intente a confezionare una bandiera, xix secolo (Milano, Museo del Risorgimento). All inizio degli anni 60 dell Ottocento i fratelli pittori Gerolamo e Domenico Induno affrontano sempre più frequentemente soggetti risorgimentali. Sono opere spesso evocative, intrise di un delicato e talvolta stucchevole lirismo: esse mirano a suscitare emozioni nello spettatore cercando di coinvolgerlo e di renderlo partecipe alla scena descritta. Nell opera qui riprodotta Induno affronta il tema dell unità d Italia da un punto di vista intimo e raccolto: la scena ritrae l interno di una povera casa contadina, in cui due donne cuciono una bandiera tricolore, mentre una terza attende alla porta temendo l arrivo di un nemico. Povertà e sentimento patriottico si fondono delicatamente, in una scena tesa a testimoniare la partecipazione anche della povera gente ai grandi movimenti della Storia. 16 Sezione 1 Alle radici dell Italia moderna

19 In tutta la scena i colori sono tenui e delicati: solo il tricolore campeggia al centro dell opera, con i suoi colori vivaci. Utensili vari sono sparsi per la casa in modo disordinato: essi testimoniano la povertà diffusa, ma sono anche un omaggio all arte di Jean-Baptiste-Siméon Chardin, grande pittore settecentesco di delicati e poetici interni e di nature morte. ratelli d Italia, l Italia s è desta»: il primo progetto di unità «Fitaliana, scandito dalle parole di Mameli divenute testo dell inno nazionale, si fonda su un immagine di appartenenza familiare. Per chi, intorno alla metà dell Ottocento, incomincia a immaginare l unificazione politica e culturale di tutte le popolazioni che vivono nella Penisola, condividere una patria e una lingua, la memoria di una storia passata e una solidale speranza futura significa anzitutto riconoscersi fratelli, sentire e volere l armonia di un sistema entro un rapporto di familiarità. In realtà l affratellamento auspicato dai grandi artefici dell unità italiana (politici, diplomatici, combattenti, uomini di cultura, artisti) è restato una magnifica utopia, un sogno difficile da realizzare. Dobbiamo ammetterlo con rammarico, un secolo e mezzo più tardi, quando l Italia partecipa a una più larga, per ora altrettanto utopica, fratellanza europea, in un contesto politico e sociale sempre più lacerato da conflitti e incrinature profonde, da secolari divisioni antropologiche e ideologiche mai pienamente sanate. Non sono stati i Mille di Garibaldi, né gli eserciti di Cavour e di Vittorio Emanuele II a fondere il Sud al Nord; e la lingua italiana unitaria e condivisa da chi vive fra le Alpi e il mare di Sicilia non è nata soltanto grazie alle pagine degli scrittori letti nelle scuole, come sperava Manzoni, ma anche grazie alla televisione e agli altri mezzi di comunicazione di massa. Al riconoscimento e allo studio delle radici storiche italiane si applicò la grande storiografia romantica e positivistica, che incominciò a raccogliere i più antichi documenti linguistici e letterari della nostra civiltà, dedicandosi nel contempo a sintetizzare una storia letteraria nazionale. Invertendo il punto di vista dell erudizione sei-settecentesca, che si era concentrata sulle differenze fra culture locali e in particolare sull attività di accademie, biblioteche, musei, centri di studio, la civiltà romantica insiste sulla centralità dell idea di nazione, sulla continuità e coerenza di una cultura italiana. Francesco De Sanctis con la sua storia letteraria costituì un canone nazionale di antichi e moderni, destinato a rimanere per molto tempo il modello scolastico. Poco dopo Giosue Carducci, che fu insieme filologo e poeta, storico e critico, riprese e ampliò lo studio delle fonti della storia d Italia collaborando, con gli strumenti della storiografia, alla realizzazione di un disegno di unità nazionale sotto la dinastia sabauda. La storia della nostra cultura dell Ottocento, con le sue aspettative, le sue illusioni e delusioni, le sue crisi, può sintetizzarsi nella grande, disattesa invocazione profetica dell inno di Mameli: «Fratelli d Italia, l Italia s è desta». 17 Alle radici dell Italia moderna Sezione 1

20 Capitolo 1 Una cultura e una lingua per l Italia unita 1 Il contesto europeo 2 L Italia nella seconda metà dell Ottocento 3 Intellettuali e letteratura in Italia 4 I generi letterari in voga 5 Il dibattito intorno alla lingua nell Italia unita 1 Il contesto europeo I nuovi equilibri europei Il fallimento delle rivoluzioni del conduce quasi ovunque in Europa all abolizione delle Carte costituzionali e al ripristino degli antichi privilegi. In alcuni dei più importanti Stati europei salgono al potere governi d ispirazione conservatrice: così in Francia con l ascesa di Napoleone III ( ) e la restaurazione dell Impero (1852); in Prussia con il cancelliere Otto von Bismarck, espressione dei ceti conservatori, saldamente al potere per quasi un trentennio ( ); e anche in Inghilterra con l affermazione del partito dei conservatori (Tories). Nonostante questo non si fermano i processi di unificazione nazionale, che interessano soprattutto la Germania, costituitasi arte e cultura 1843 Gioberti pubblica Del Primato morale e civile degli italiani Baudelaire, I fiori del male L Europa e l Italia nel secondo Ottocento autori e opere Sulla condizione della Pubblica Istruzione nel Regno d Italia: inchiesta promossa dal ministro Carlo Matteucci 1866 Nasce il giornale «Il Secolo» (Milano) 1868 Il ministro della Pubblica Istruzione Emilio Broglio istituisce una commissione per la diffusione della lingua italiana 1869 Dell Unità della lingua e dei mezzi per diffonderla: relazione di Manzoni al ministro eventi storici 1852 In Francia restaurazione dell Impero per opera di Napoleone III 1859 Legge Casati: scuola elementare gratuita 1861 Unità d Italia: Vittorio Emanuele II è proclamato re e Torino è capitale Cancellierato di Otto von Bismark in Germania 1864 La capitale viene trasferita a Firenze 18 Sezione 1 Alle radici dell Italia moderna

21 in Confederazione sotto la direzione prussiana (1866) e quindi in Impero (Reich) nel 1871; e l Italia, che nel 1861 vede la proclamazione del Regno sotto la guida di Vittorio Emanuele II di Savoia. Il cammino verso il completamento dell unificazione italiana conosce altre due importanti tappe: l annessione del Veneto (1866) e nel 1870 la designazione di Roma come capitale, che segna anche la fine del potere temporale dei papi. Il compimento, per quanto ancora incompleto, dei processi di unificazione in Germania e in Italia ha come corrispettivo l indebolimento progressivo dell Impero asburgico, anche sotto la spinta di contraddizioni interne dovute alle molteplici componenti etniche che ne fanno parte: nel 1867, concessa la costituzione all Ungheria, l Impero degli Asburgo diviene Impero austro-ungarico. Non è ancora il declino, ma sono già percepibili i segni di quella crisi che investirà, con il primo conflitto mondiale, uno dei più potenti blocchi politico-territoriali europei. Il predominio della classe borghese La svolta di segno conservatore di molti governi europei dopo il Quarantotto non frena l affermazione della classe borghese. Con l evoluzione della scienza e della tecnica e il conseguente sviluppo dell industrializzazione, la borghesia industriale e commerciale domina la scena economica e sociale, sostituendo pressoché ovunque l aristocrazia terriera. La borghesia (impiegati, professionisti, imprenditori, commercianti, grandi finanzieri, banchieri) impone una propria visione politica ed economica, nonché un conformismo morale: questo riguarda soprattutto la donna che, all interno della famiglia, continua ad avere un ruolo subordinato; si intensificano inoltre le pratiche religiose e le iniziative caritative. Il paternalismo e la retorica dei buoni sentimenti, ossia quel complesso di atteggiamenti di pietà e solidarietà verso le Viene rappresentata per la prima volta l Aida di Verdi Verga pubblica I Malavoglia; Collodi pubblica la prima puntata de Le avventure di Pinocchio 1886 De Amicis pubblica Cuore Pellizza da Volpedo dipinge Il Quarto Stato Francesco De Sanctis, Storia della letteratura italiana 1873 Isaia Ascoli, Proemio all «Archivio glottologico italiano» 1896 Nasce il giornale «La Stampa» (Torino) 1870 primo volume del Nòvo vocabolario della lingua italiana secondo l uso di Firenze, realizzato dallo stesso ministro Broglio con l ausilio del genero di Manzoni 1876 nasce il giornale «Il Corriere della Sera» (Milano) 1870 Roma diviene capitale del Regno d Italia marzo-maggio 1871 Comune di Parigi 1877 Legge Coppino: istruzione obbligatoria fino ai nove anni 19 Capitolo 1 Una cultura e una lingua per l Italia unita

22 classi inferiori, sono sentiti come mezzi per salvaguardare le posizioni economico-sociali acquisite. Contemporaneamente si assiste alla crescita, in particolare nelle città e nei sobborghi industriali, del cosiddetto quarto stato, ovvero il proletariato, costituito dagli operai che lavorano nelle fabbriche. Nei principali Stati europei sorgono i primi partiti socialisti e le prime associazioni sindacali, mentre il movimento operaio comincia ad organizzarsi su scala internazionale: nel 1864, a Londra si costituisce l Associazione internazionale dei lavoratori, nota come Prima Internazionale. Giuseppe Pellizza da Volpedo, Sciopero, Capitalismo e sviluppi della tecnica L affermazione della borghesia va di pari passo con un vertiginoso sviluppo economico che, nel ventennio , è alla base di una massiccia espansione capitalistica. A partire dagli anni 70 si assiste in varie parti d Europa al fenomeno della seconda rivoluzione industriale, strettamente intrecciato con il progressivo perfezionarsi della tecnica, che porta all invenzione e all impiego di nuove macchine. Vengono incrementate la navigazione a vapore e le ferrovie, si sviluppano le comunicazioni telegrafiche, triplica la produzione del carbone e del ferro. L acciaio, sempre più largamente impiegato, e l elettricità, insieme con le applicazioni delle nuove scoperte nell ambito della chimica, segnano una svolta sensibile nei processi economico-industriali e cambiano radicalmente il volto delle città. Si intensificano gli scambi commerciali tra i Paesi grazie allo sviluppo dei mezzi di comunicazione, mentre in campo economico si assiste al trionfo del liberismo, accompagnato dalla crescita di colossi bancari che finanziano le iniziative industriali. Il nuovo culto della tecnica viene celebrato nelle grandi Esposizioni universali, in cui vengono mostrate le nuove tecnologie e i moderni prodotti industriali. La Prima Esposizione universale dell Industria e delle Arti viene organizzata a Londra nel 1851; ne seguono altre in varie città europee [ Approfondimento «Le Esposizioni Universali e la fantasmagoria della merce», sez. 5, cap. 1, pp ]. Anche in Italia comincia gradualmente a farsi strada il mito del progresso e il culto della merce e della modernità, di cui sarà capitale Milano, che ospiterà nel 1881 la sua prima Esposizione e il Ballo Excelsior alla Scala. Le trasformazioni delle grandi città Uno degli effetti più significativi dello sviluppo tecnologico e industriale è l urbanesimo, ossia la tendenza della popolazione rurale a spostarsi nelle città, viste come nuova fonte di lavoro e di benessere. La struttura dei centri urbani si modifica: le mura cittadine si aprono e l espansione metropolitana si allarga fino a comprendere sobborghi e zone limitrofe, luoghi in genere di concentrazione industriale. La città cambia volto: l im- 20 Sezione 1 Alle radici dell Italia moderna

23 Jacob A. Rijs, Emigranti in viaggio per l America: lo sbarco a Ellis Island, provviso incremento della popolazione fa insorgere diversi problemi legati all ordine pubblico e all igiene, al traffico e alle carenze abitative. Per far fronte a queste esigenze, le grandi città europee modificano il proprio assetto urbanistico: nelle aree centrali, dove si concentrano i luoghi del potere politico-amministrativo ed economico-finanziario, si assiste alla nascita di grandi centri commerciali. Per realizzare queste trasformazioni si procede in molti casi (come a Parigi e a Vienna) allo sventramento del vecchio tessuto urbanistico, spesso di origine medioevale, per creare grandi spazi commerciali. La città diviene una metropoli modellata sul mito della merce: una scintillante vetrina servita da grandi arterie viarie che smaltiscono il traffico. A questi princìpi si ispira il «Piano di Parigi», commissionato da Napoleone III al barone George E. Haussmann ( ), che vi lavora dal 1853 al Le grandi strade progettate da Haussmann collegano le varie zone della città alle stazioni ferroviarie e ai nuovi poli urbani, ma rispondono anche a esigenze di controllo sociale. Esse infatti sono pensate in modo da consentire un pronto intervento da parte delle forze dell ordine nel caso di rivolte e disordini. Le classi popolari (operai e artigiani) si concentrano invece nelle periferie, dove le condizioni di sovraffollamento, di miseria e di scarsa igiene favoriscono l insorgere di malattie (tisi, colera) e di devianze (alcolismo, prostituzione). Sarà questo multiforme e contraddittorio universo urbano a offrirsi come privilegiato oggetto di analisi e rappresentazione nell arte e nella letteratura della seconda metà dell Ottocento. L Italia nella seconda metà dell Ottocento L idea di Italia Fino all Ottocento l orizzonte politico degli italiani è ancora municipale o al massimo regionale, sia perché l unificazione politica viene ritenuta di difficile realizzazione, sia perché il particolarismo presenta molti vantaggi che le realtà municipali non vogliono perdere. Ciò nonostante, un idea di Italia è da tempo radicata nel tessuto culturale, come testimonia questa affermazione di Giosue Carducci del 1874: «Quando il principe di Metternich disse l Italia essere una espressione geografica non aveva capito la cosa; ella era un espressione letteraria, una tradizione poetica». Questa idea di Carducci si riallacciava a un mito culturale per cui l Italia si identificava con la sua tradizione storico-letteraria, e in particolar modo con la sua tradizione poetica. Fin dal Medioevo infatti, di fronte alla realtà di una frammentazione politica, gli intellettuali italiani hanno riflettuto sulla realizzazione di una ideale unità culturale. Tra Sette e Ottocento molti letterati e intellettuali, non esclusi alcuni ideologi del Risorgimento, continuano a ricercare le origini ideali di un riscatto politico e civile dell Italia nelle opere di autori come Dante, Petrarca, Machiavelli, Alfieri, fino a Foscolo e a Leopardi, che di quel mito si erano fatti interpreti. 21 Capitolo 1 Una cultura e una lingua per l Italia unita

24 I miti fondativi dell idea d Italia Il primato civile e l educazione degli italiani Sostenitore della grandezza della tradizione italiana è, nella prima metà dell Ottocento, Vincenzo Gioberti ( ), teorico del movimento neoguelfo e fautore di uno stretto legame tra Chiesa e causa nazionale. Nel suo scritto Del Primato morale e civile degli italiani (1843), destinato ad avere un notevole impatto sul clima spirituale del Risorgimento, l Italia è vista come la nazione-guida dei popoli nella realizzazione del disegno divino nella storia terrena. Essa è stata scelta dalla Provvidenza come sede del Papato e del cattolicesimo, massima espressione della civiltà dell intero genere umano. All Italia viene dunque assegnata una missione civilizzatrice, in cui convivono i valori del progresso laico e i valori della tradizione cristiana: questa missione trova un presupposto nella grandezza della tradizione letteraria. La linea di Gioberti trova altri sostenitori in Cesare Balbo ( ), nell opera Delle speranze d Italia (1844), e in Massimo D Azeglio ( ), che nella sua autobiografia (I miei ricordi, iniziata nel 1863) delinea un modello di formazione morale e intellettuale, allo scopo di educare gli italiani al rispetto dei doveri civili. Un momento altamente significativo in queste riflessioni ideali è la pubblicazione della Storia della letteratura italiana (1870) di Francesco De Sanctis. Quest opera traccia per la prima volta la storia della comune matrice culturale degli italiani [ Approfondimento «La Storia della letteratura italiana di De Sanctis», p. 26], individuata come punto di riferimento della storia nazionale. L unificazione italiana e i suoi problemi Le differenze interne Dal 1861 al 1876 il neonato Stato unitario viene guidato da un governo liberal-conservatore (Destra storica), chiamato a risolvere i problemi e le questioni fondamentali di un Paese di circa 22 milioni di abitanti, divisi per tradizioni e mentalità. Il governo sceglie la soluzione dell accentramento amministrativo, ossia dello stretto controllo del potere centrale sugli organi di governo locale, che scontenta la maggioranza dell opinione pubblica, provocando un distacco tra politica e società civile. A livello economico il deficit dello Stato è gravissimo e dovuto alle ingenti spese militari; il processo di industrializzazione è lento e faticoso e il commercio interno è ridotto, anche a causa della rete ferroviaria inadeguata. Le iniziative di rinnovamento complessivo realizzate dai governi si basano su soluzioni spesso impopolari, come l innalzamento delle tasse. Il problema maggiore è tuttavia nel divario tra Nord e Sud. Il Meridione, più arretrato ed economicamente basato sul latifondo, afflitto da miseria e da malattie sociali (pellagra, malaria, colera), esprime la sua protesta con il brigantaggio, fenomeno duramente represso dal governo italiano. Il degrado e il ritardo delle condizioni del Meridione cominciano a essere oggetto di inchieste e indagini da parte di politici e intellettuali. Nel 1877 vengono pubblicati i risultati di un inchiesta condotta dai parlamentari Leopoldo Franchetti e Sidney Sonnino La Sicilia nel 1876, nota come Inchiesta in Sicilia, in cui sono documentati numeri e portata di piaghe sociali come lo sfruttamento del lavoro minorile (in dialetto siciliano i ragazzini impiegati nei lavori più umili e faticosi erano chiamati carusi), l usura, il contrabbando e infine la corruzione amministrativa. Nel 1878 Pasquale Villari pubblica le Lettere meridionali, in cui dedica pagine di acuta analisi al fenomeno del brigantaggio. L eco della cosiddetta questione meridionale sarà notevole e trasparirà nei romanzi e nelle novelle di scrittori meridionali, siciliani in particolare, trapiantati al Nord dopo l Unità come Luigi Capuana e Giovanni Verga [ sez. 4, cap. 4, pp. 296 sgg.]. 22 Sezione 1 Alle radici dell Italia moderna

25 I fattori di unificazione Il Regno d Italia nasce come progressivo ampliamento dello Stato piemontese, le cui istituzioni vengono estese alle altre regioni: lo Statuto albertino viene imposto in tutto il Regno, assieme ai codici civile e penale del Piemonte, con inevitabili contraccolpi laddove, come in Toscana, la legislazione era ben più moderna. Il sistema accentrato di tipo napoleonico prevedeva la divisione in province, amministrate da prefetti e suddivise in comuni; gli alti gradi della burocrazia sono monopolizzati dai piemontesi. Per consentire una sostanziale omogeneità del Paese, viene creato un sistema scolastico nazionale e istituito un servizio militare obbligatorio (a partire dal 1861). Mentre la scuola assolve un importante funzione in un Paese in gran parte analfabeta, la leva obbligatoria si rivela un efficace strumento di aggregazione e di scambio linguistico tra giovani provenienti da aree geografiche differenti e parlanti diverse varietà di dialetto. L unificazione linguistica italiana comincia a realizzarsi solo negli ultimi decenni dell Ottocento, anche sotto la spinta di fattori quali l urbanesimo, l industrializzazione, la migrazione interna dal Sud al Nord, la nascita della stampa e una più libera circolazione libraria, passando attraverso l affermazione su vasta scala delle varietà regionali di italiano. Scolarizzazione e modelli culturali Analfabetismo e scuola All indomani dell Unità più di tre quarti della popolazione italiana non sa leggere e scrivere, con notevoli differenze regionali che penalizzano il Sud e le isole (il tasso di analfabetismo è quasi dell 80%). A parte alcuni casi come quello del Lombardo-Veneto, in cui il governo austriaco aveva lasciato una rete efficiente di scuole, gli edifici scolastici sono, in genere, pochi e male organizzati. Come emerge dall inchiesta promossa nel dal ministro Carlo Matteucci (Sulla condizione della Pubblica Istruzione nel Regno d Italia), nelle classi si parla quasi esclusivamente il dialetto e gli insegnanti, tutti di sesso maschile tranne che nelle elementari, risultano poco preparati e mal retribuiti. Inoltre le scuole gestite dai religiosi vengono gradualmente ricondotte nell ambito della gestione pubblica (comunale), in un generale processo di laicizzazione e in un clima di crescente anticlericalismo. Il fenomeno è rilevante in una nazione prevalentemente agricola come l Italia, nelle cui campagne i rappresentanti della Chiesa hanno sempre goduto di grande fiducia. I governi post-unitari dedicano particolari energie alla questione dell istruzione: il primo provvedimento importante viene dalla legge Casati (1859), che prevede la scuola elementare gratuita e il primo biennio obbligatorio per tutti. Con l avvento della Sinistra storica di Agostino Depretis, nel 1876, si assiste a un rilevante aumento della scolarità grazie all aumento della spesa per la scuola e all introduzione della scolarità obbligatoria fino a nove anni (legge Coppino, 1877). La scuola post-unitaria Data la prevalenza di parlanti in dialetto, l insegnamento della lingua italiana punta su un modello didattico di tipo formale (lettura e dettatura, grammatica e composizione) per indirizzare a un corretto uso della lingua nazionale, mentre penalizza le funzioni espressive del linguaggio. Nei programmi Coppino (1877) il dialetto compare solo in chiave negativa, come imperfezione da correggere. Nel 1880 Francesco De Sanctis, in qualità di ministro dell Istruzione, promuove i programmi per le scuole tecniche, sino ad allora penalizzate nei confronti dei licei. I nuovi programmi stimolano a istituire raffronti sistematici tra lingua e dialetti e auspicano la pubblicazione di vocabolari dialettali italiani, realizzati solo a partire dal In questo periodo I Promessi Sposi diventano un cardine dell educazione letteraria, fino a sostituire le antologie e i vecchi manuali di retorica. Il romanzo, oltre che modello di 23 Capitolo 1 Una cultura e una lingua per l Italia unita

26 apprendimento linguistico, è considerato uno strumento pedagogico di insegnamento per le nuove generazioni italiane. Molti aspetti del romanzo manzoniano si prestano a tale obiettivo: il prestigio dell autore, la fede patriottica e le salde convinzioni cattoliche, il grande affresco storico, ma soprattutto l analisi dei comportamenti umani e sociali. Con I Promessi Sposi fa ufficialmente ingresso nella scuola italiana il romanzo come genere formativo, destinato ad assumere una grande importanza nella cultura unitaria. G. Costantini, Scuola di un villaggio di campagna. 3 Editoria e stampa nazionale Al momento dell Unità manca ancora una stampa di carattere nazionale e la sua nascita non sarà immediata, poiché tra le diverse regioni italiane vi sono forti differenze e in ognuna di esse vi sono già dei giornali, anche se di bassa tiratura. Di scarsa rilevanza è anche il canale della circolazione libraria, in quanto nei primi decenni post-unitari non esiste un vero mercato editoriale. Solo nell ultimo ventennio del secolo si registra un significativo aumento delle iniziative editoriali, con la circolazione di libri italiani e di libri stranieri tradotti, oltre che di quotidiani e riviste periodiche. I primi giornali nazionali a larga diffusione sono i milanesi «Il Secolo» (1866), di orientamento democratico, e «Il Corriere della Sera» (1876), legato ai liberali di destra Salandra e Sonnino, al quale si contrappone «La Stampa» di Torino (1896), più in linea con i liberali progressisti di Giolitti. Questa fioritura giornalistica permette a una parte dei letterati di scegliere il lavoro intellettuale come libera professione. Rispetto ai poli culturali milanese, piemontese e toscano, le altre culture regionali (con l eccezione di Roma) rimangono ancora subalterne, rallentando la loro produzione e rimanendo ancorate ai generi tradizionali più arretrati o alla cultura cattolica. Intellettuali e letteratura in Italia I nuovi volti dell intellettuale Nel contesto storico-culturale dell Italia unita viene ridefinito anche il ruolo dell intellettuale. Il mito romantico e risorgimentale dell intellettuale alla guida del popolo in vista del riscatto nazionale non tramonta, ma subisce una rivisitazione. Un esempio illuminante è dato dalla carriera di Giosue Carducci, che durante la seconda metà del secolo da repubblicano e giacobino passa a posizioni filo-monarchiche, fino a diventare il «vate» della terza Italia, chiamato a celebrare, dopo le fasi gloriose di Roma e dei Comuni, l Italia unita. Un impegno fondativo è anche quello di Francesco De Sanctis, che nella sua Storia della letteratura italiana lega la tradizione italiana a due elementi: il mito del letterato capace di incarnare valori civili e guidare il popolo; l esigenza di aderire alla realtà, rinunciando al culto esclusivo della bella forma. La retorica risorgimentale e unitaria continua a far sentire i suoi effetti in vari settori della cultura, come attesta lo sforzo pedagogico di libri come Pinocchio di Collodi e Cuore di De 24 Sezione 1 Alle radici dell Italia moderna

27 Amicis: nati come libri per ragazzi, diventeranno essenziali per la definizione del nuovo Italiano. Tuttavia gli intellettuali italiani della seconda metà dell Ottocento non sono chiamati soltanto a celebrare e a educare. In alcuni scrittori si rivela già netta la coscienza della crisi dei valori romantici e la delusione post-risorgimentale. Molte delle promesse risultano tradite, la fiducia nel progresso vacilla, non c è riscatto possibile per chi vive ai margini della storia e ne rimane travolto: è questa la lezione che negli ultimi decenni del secolo affidano alla narrativa scrittori come Giovanni Verga e Federico De Roberto. Il rapporto con il pubblico In questo periodo tutti gli intellettuali vivono un rapporto problematico con il mercato librario, dominato da valori prettamente economici, e pochi riescono a mantenersi grazie alle vendite. Alcuni scrittori reagiscono rifiutando di adeguarsi alle leggi del mondo borghese; mentre altri tentano di allinearsi al gusto del pubblico. Al primo gruppo appartengono gli scrittori irregolari, che criticano il modo di vita borghese e si dedicano interamente all esperienza artistica (come gli Scapigliati, sez. 3, cap. 1, pp. 114 sgg.); all opposto c è la figura dello scrittore che esprime i valori medi della classe borghese e della sua moralità (come Carducci), o quella dell artista che mira a conquistare il pubblico scandalizzandolo con atteggiamenti provocatori e ostentazioni di lusso (è il caso, a partire dagli anni 80, di d Annunzio, sez. 5, cap. 2, pp. 378 sgg.). Sempre tra i borghesi, si diffonde anche la figura dell intellettuale in fuga dalla sua classe sociale, che approda al socialismo o al nazionalismo. In generale il pubblico borghese tende a suddividere idealmente gli intellettuali in studiosi (impegnati in attività critiche, storiche o scientifiche) e creativi (poeti e narratori), e a considerare quest ultimi come irregolari, perché la loro attività viene ritenuta improduttiva. Le donne partecipano sempre più alla vita culturale, scrivendo in prima persona ed elaborando una scrittura con doti di sensibilità e penetrazione psicologica. Sul finire degli anni 80 il giornalismo diviene una professione autonoma, anche grazie alla nascita e allo sviluppo di numerosi quotidiani e riviste, esempi di cultura militante: nasce la figura dello scrittore-giornalista, che spesso svolge anche attività di mediazione tra la stampa periodica e l ambiente letterario contemporaneo. Istituzioni letterarie e culturali La creazione del nuovo Stato unitario comporta un totale riassetto delle istituzioni culturali e l assorbimento nelle strutture pubbliche degli intellettuali, capaci di creare una coscienza nazionale. Alcuni di essi, come Francesco De Sanctis, ricoprono importanti ruoli nel governo o in Parlamento, mentre altri vengono assorbiti da scuola e università (a questi ultimi la legislazione liberale concede grande libertà d insegnamento e di ricerca). Alcuni intellettuali, di origine borghese o piccoloborghese, riescono a permettersi una vita di studio e di ricerca proprio grazie all attribuzione di una cattedra universitaria. Casi emblematici sono quelli di Carducci e Pascoli, che insegnano all università e vedono perciò riconosciuta a livello istituzionale la loro attività letteraria e poetica. Il nuovo Stato italiano sostiene inoltre vari organismi di ricerca e di aggregazione intellettuale, come le accademie, e fonda Archivi di Stato per la raccolta della documentazione, biblioteche e musei nazionali. Altri luoghi di aggregazione e di confronto culturale sono i salotti e i caffè, frequentati soprattutto dagli artisti, come il fiorentino Caffè Michelangelo, dove si riuniscono i macchiaioli, e il Caffè Greco a Roma. In questi luoghi vita letteraria, cultura e mondanità s intrecciano strettamente, dando vita a discussioni e polemiche accese. I teatri accrescono la loro importanza, soprattutto grazie all opera in musica. 25 Capitolo 1 Una cultura e una lingua per l Italia unita

28 ON LINE F. De Sanctis, La nuova letteratura, Storia della letteratura italiana La storia letteraria di De Sanctis Verso la metà dell Ottocento comincia ad affermarsi come atteggiamento metodologico lo storicismo, che interpreta la letteratura in una prospettiva storica. Si sviluppa così una idea di storia della letteratura, che riflette il legame forte tra storia e cultura. Gli studi che fanno capo a questa nuova tendenza hanno l effetto di ridefinire il nuovo canone degli autori italiani e di applicare i concetti di vero e di utile alla letteratura. La letteratura è infatti considerata uno strumento pedagogico adatto a risvegliare il sentimento nazionale. La storia letteraria per eccellenza della nazione italiana da poco unificata è la Storia della letteratura italiana di Francesco De Sanctis ( ), che nasce come manuale per le scuole superiori con l intento di far crescere la coscienza nazionale. In quest ottica la consapevolezza politica di Dante e di Machiavelli assume un importanza maggiore rispetto alla retorica del Barocco; così come il realismo di Boccaccio è preferito ai giochi letterari del petrarchismo e dell Arcadia. De Sanctis rilegge la tradizione alla luce del presente, cercando di ritrovare nel passato le radici dei valori positivi e autenticamente nazionali che hanno portato all Italia risorgimentale e alla sua libertà. Il criterio di giudizio è morale, ma di una moralità laica e patriottica, che privilegia il vero, il reale, l operare virtuoso. In questo senso De Sanctis contribuisce notevolmente alla creazione di una nuova mitologia nazionale, descrivendo la nascita, le peripezie e il risorgere dello spirito nazionale, quasi facendone il personaggio di un vivace romanzo storico. La Storia desanctisiana, inserendosi in un più generale La Storia della letteratura italiana di De Sanctis La Storia della letteratura italiana di Francesco De Sanctis nasce come manuale scolastico («ad uso dei licei») in un unico volume per l editore Morano di Napoli nel La versione definitiva ( ) è in due volumi, per un totale di venti capitoli, ma la sezione relativa a Settecento e Ottocento risulta molto sintetica e concentrata tutta nell ultimo capitolo (La nuova letteratura). Il percorso di De Sanctis inizia dalla civiltà comunale e dalla nascita della letteratura in volgare, soffermandosi sui poeti siciliani, su Iacopone da Todi e sugli stilnovisti (soprattutto Cavalcanti). De Sanctis riconosce a Dante il grande merito di essere riuscito a esprimere in modo concreto i grandi ideali della civiltà medioevale. Petrarca invece riflette, in modi eleganti ma spesso «fiacchi», le contraddizioni di un periodo storico di transizione verso il mondo moderno. Di Boccaccio vengono sottolineate la dimensione mondana e la derisione dei valori religiosi, ma viene condannato il suo cinismo, tipico di una classe borghese priva di rigore morale e incline ai piaceri e al lusso. Lo stesso vuoto morale caratterizza, per De Sanctis, la cultura della Rinascenza, ossia del Rinascimento, periodo nel quale si perde il senso dell identità nazionale e la letteratura diventa un culto tutto esteriore della forma. Il processo di decadenza continua per tutto il Cinquecento e il Seicento (specie con il Barocco). L unico apporto positivo è riconosciuto alla «nuova scienza» di Machiavelli, Galilei e Vico, che inaugurano uno studio della realtà effettuale scevro da pregiudizi. Nel Settecento ciò farà scaturire l esigenza di una rigenerazione morale e porterà a un «uomo nuovo», desideroso di conoscenza e fiducioso negli ideali collettivi, preannunciato da Parini e Alfieri, e affermatosi, più che con Foscolo, con Leopardi e Manzoni. Il romanzo di quest ultimo dà forma artistica, con una certa sottile ironia, a un umanesimo di matrice illuminista e democratica, rinvigorito dalla fede cristiana. Una ventata di rinnovamento si avverte nella lotta per l indipendenza nazionale e la pagina conclusiva della Storia desanctisiana suggerisce l idea di una «letteratura nazionale moderna», da costruire sulla base dei fecondi apporti della cultura 26 Sezione 1 Alle radici dell Italia moderna

29 movimento europeo di definizione delle identità nazionali, resta il documento ottocentesco più importante per la ricostruzione della storia della nazione, in funzione dell educazione della sua futura classe dirigente. 4 I generi letterari in voga Tra storia e melodramma La narrazione storica Anche dopo l Unità la storia continua ad avere un ruolo fondamentale: oltre alle trattazioni specifiche, essa sconfina nell ambito letterario e interessa generi come il romanzo, la memorialistica e il dramma, in cui confluiscono temi di carattere nazional-popolare e interessi storici e politici legati al Risorgimento. Cresce il successo del romanzo storico (che si era affermato già nel primo Ottocento), ma ora prende strade diverse rispetto al modello manzoniano, come testimonia l esperienza di Ippolito Nievo. La «letteratura garibaldina» L etichetta di «letteratura garibaldina», coniata da Benedetto Croce, viene usata per quelle opere del periodo compreso tra 1849 e 1871, che sono incentrate principalmente sulle imprese di Garibaldi e dei Mille. Questa variegata approfondimento del realismo, che si va diffondendo in Europa: «L Italia, costretta a lottare tutto un secolo per acquistare l indipendenza e le istituzioni liberali [ ], assiste ora al disfacimento di tutto quel sistema teologico-metafisico-politico, che ha dato quel che poteva dare. Diresti che proprio appunto, quando s è formata l Italia, si sia sformato il mondo intellettuale e politico da cui è nata [ ]. Ora si dee1 guardare in seno, dee cercare sé stessa: la sfera dee svilupparsi e concretarsi come sua vita interiore. [ ] Dee cercare sé stessa, con vista chiara, sgombra da ogni velo e da ogni involucro, guardando alla cosa effettuale2, con lo spirito di Galileo, di Machiavelli. In questa ricerca degli elementi reali della sua esistenza, lo spirito italiano rifarà la sua coltura3, ristaurerà il suo mondo morale, rinfrescherà le sue impressioni, troverà nella sua intimità nuove fonti d ispirazione, la donna, la famiglia, la 1. dee: deve. 2. cosa effettuale: concretezza del divenire storico. 3. coltura: cultura. natura, l amore, la libertà, la patria, la scienza, la virtù, non come idee brillanti, viste nello spazio, che gli girino intorno, ma come oggetti concreti e famigliari, divenuti il suo contenuto». Alla cultura risorgimentale De Sanctis riconosce il merito di aver rappresentato il presupposto ideologico per la realizzazione dell unità nazionale, pur essendo consapevole del fatto che si impone ormai un superamento di quelle posizioni. L Italia come nazione deve aprirsi a nuove forme e a nuovi contenuti, che rispecchino meglio la vita nella sua inarrestabile evoluzione. A una cultura che aveva «la sua leva fuori di lei», cioè nelle necessità politiche, pedagogiche, economiche, sociali, morali imposte dall unificazione, deve dunque succedere una nuova cultura, che abbia come modello il pensiero dei grandi, come Machiavelli e Galilei. De Sanctis allude qui alla cultura del realismo, che già in Francia dava allora alle stampe le sue prime prove con il Naturalismo e che in Italia avrebbe dato origine di lì a poco al Verismo. 27 Capitolo 1 Una cultura e una lingua per l Italia unita

30 produzione rientra nel genere della memorialistica e rappresenta, oltre che una testimonianza, una sorta di commemorazione di quelle imprese. Appartiene a questo genere il Diario della spedizione dal 5 al 28 maggio (1860) di Nievo e Da Quarto al Volturno. Noterelle di uno dei Mille (1880) di Giuseppe Cesare Abba ( ). Questo testo, dedicato a Giosue Carducci, offre l immagine di una Sicilia arcaica e lontanissima dal resto del Paese, una terra primitiva e feroce, in cui le condizioni economiche e sociali arretrate rendono difficile il coinvolgimento delle masse nell azione politica. All incrocio tra romanzo storico e genere memorialistico si colloca Cento anni ( ) di Giuseppe Rovani, scrittore vicino alla Scapigliatura milanese. A. Licata, I napoletani accolgono Garibaldi, acquerello (Napoli, Museo di San Martino). Il teatro La produzione teatrale è dominata dal dramma e dal melodramma [ sez. 3, cap. 1, pp. 130 sgg.], grazie a cui temi e soggetti letterari trovano accoglienza presso un pubblico più vasto rispetto a quello tradizionalmente ristretto della letteratura. Sul modello del teatro francese si sviluppa anzitutto il dramma borghese, in cui l ambientazione e il linguaggio quotidiani sono più vicini al sentire di un pubblico costituito appunto dalla borghesia cittadina. Tra le personalità più significative figura il piemontese Giuseppe Giacosa ( ), noto soprattutto per aver scritto, insieme con Luigi Illica, tra il 1896 e il 1904, i libretti delle tre opere più importanti del compositore Giacomo Puccini: Bohème, Tosca e Madama Butterfly [ sez. 3, cap. 1, p. 132]. Il genere che realizza meglio l esigenza ottocentesca di una cultura popolare è il melodramma, genere misto di musica e parola, nato proprio in Italia e destinato a suscitare un intensa partecipazione emotiva e passionale da parte del pubblico. L opera infatti, in questa stagione della cultura italiana, permette la circolazione di esperienze e modelli ideologici presso un uditorio molto vasto, che comprende i diversi strati della borghesia cittadina, ma anche strati sociali inferiori. Negli anni 80, in seguito alla diffusione del saggio Il naturalismo a teatro (1881) dello scrittore francese Émile Zola, massimo esponente del Naturalismo [ sez. 2, cap. 2, pp. 91 sgg.], viene avvertita anche in Italia l esigenza di rinnovare il teatro nella direzione di una maggiore aderenza alla realtà quotidiana. I soggetti storici e patriottici o romantici vengono soppiantati da altri temi e da ambientazioni che privilegiano una rappresentazione più vicina alla realtà, spesso a carattere regionale. Si afferma così il bozzetto scenico (in un atto unico), una rappresentazione con pochi personaggi, una scena fissa e un azione molto concentrata, a cui si dedicano Luigi Capuana e Giovanni Verga. L esigenza di rappresentare il Vero La diffusione della narrativa Alcune delle principali correnti culturali (letterarie, figurative e musicali) sviluppatesi nella seconda me tà dell Ottocento, come la narrativa re gionale, il Verismo, i macchiaioli, sono ac co munate da una esigenza di realismo, ossia dalla necessità di rappresentare il vero e di dare voce al bisogno di epopea delle masse. La ricerca di un allargamento del pubblico e l esigenza di rappresentare il vero spiegano anche lo sviluppo del romanzo nella seconda metà dell Ottocento. Il romanzo ha il merito di far incontrare le esigenze, anche pedagogi- 28 Sezione 1 Alle radici dell Italia moderna

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