Cosap o Tosap? Tutto sul canone di occupazione spazi pubblici
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- Modesto Vecchio
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1 Cosap o Tosap? Tutto sul canone di occupazione spazi pubblici Che cos'è il Canone Cosap? E che differenza c'è con la Tosap? Il commercialista fa il punto sul canone per l occupazione di spazi e aree pubbliche, alla luce delle esigenze del professionista Il Canone COSAP, cioè il canone per l occupazione di spazi e aree pubbliche, è stato previsto ed introdotto nell ordinamento dall art. 63 del D.Lgs. 15 dicembre 1997, n In precedenza, l occupazione di aree e spazi pubblici era assoggettata alla TOSAP tassa per occupazione di spazi e aree pubbliche, prevista dall art. 39 del D.Lgs. 15 novembre 1993, n Pertanto, le singole amministrazioni interessate, proprietarie delle strade pubbliche sulle quali sussistono gli accessi alle proprietà private, o vengono effettuate occupazioni con opere stabili a servizio di soggetti privati, sono state delegate a valutare se istituire la TOSAP o la COSAP a propria discrezione, in virtù delle citate fonti normative. Ciò premesso si ricorda che per esplicita previsione dell art. 63, comma 1, del vigente D.Lgs. n. 446/1997 il Canone per l occupazione di spazi e aree pubbliche (COSAP) può essere applicato in alternativa alla Tassa per l occupazione di spazi e aree pubbliche (TOSAP), disciplinata dagli artt. da 38 a 57 (capo II) del vigente D.Lgs. n. 507/1993. Ciò premesso si fa presente che la TOSAP, per meglio dire la tassa per l occupazione di spazi ed aree pubbliche si applica alle occupazioni, di qualsiasi natura, effettuate sui beni appartenenti al demanio o al patrimonio dei Comuni, nonché su aree di proprietà privata su cui però esistono servitù di
2 passaggio. In caso di concessione per l occupazione di spazi pubblici, entro 30 giorni dalla data di rilascio della concessione, e comunque non oltre il 31 dicembre dell anno di rilascio, occorre presentare una apposita denuncia di inizio occupazione di spazi e aree pubbliche al Comune, allegando l attestato di pagamento. Attenzione: per le occupazioni temporanee l obbligo della presentazione della denuncia è assolto con il pagamento della tassa; per le occupazioni permanenti, la tassa va pagata entro il 31 gennaio di ogni anno a mezzo bollettino di c/c postale intestato al Comune o al concessionario del servizio. La sicurezza nel montaggio e smontaggio di palchi e strutture fieristiche - ebook Uno strumento operativo utile ai diversi soggetti coinvolti nell'organizzazione, realizzazione e gestione di spettacoli ed eventi fieristici. Comprende chiarimenti e indicazioni finalizzati a favorire una gestione della salute e sicurezza che tuteli i lavoratori, tenga conto delle esigenze operative e sia coerente con quanto stabilito dalla normativa cogente e specifica. Marco Grandi
3 Wolters Kluwer Vai su shop.wki.it ACQUISTA La TOSAP viene applicata dal Comune in base a proprio regolamento e tariffa approvati con apposita delibera che devono distinguere occupazioni permanenti e temporanee (quelle di durata inferiore ad un anno). La tariffa applicata deve essere compresa tra il minimo e il massimo dell importo previsto dal D.Lgs. n. 507/1993 per ogni classe di comuni (in tutto cinque) e per le province. Attenzione: i Comuni, inoltre, possono escludere nel proprio territorio, con apposito regolamento, l applicazione della TOSAP e prevedere il pagamento di un canone denominato COSAP. Tabella: TOSAP e COSAP a confronto Riferimento normativo Natura giuridica TOSAP La TOSAP ha una dettagliata disciplina legislativa, essendo prevista e disciplinata dal capo II del D.Lgs del 15 novembre 1993, n. 507 (artt. da 38 a 56). Entrata avente natura tributaria. COSAP Art. 63 della L. del 15 dicembre 1997, n Risulta opportuno evidenziare che tutta la disciplina della COSAP è demandata dal D.Lgs. n. 446/1997 al Regolamento comunale. Entrata avente natura patrimoniale.
4 Presupposti oggettivi Presupposti soggettivi Occupazioni di qualsiasi natura effettuate anche senza titolo nelle strade, nei corsi, relativi spazi soprastanti e sottostanti il suolo, nelle piazze e, comunque, sui beni appartenenti al demanio e al patrimonio indisponibile dei Comuni e delle Province, ovvero appartenenti a privati, sui quali, però, risulti costituita, ai sensi di legge, servitù di pubblico passaggio. La Suprema Corte (Cass. Sez. Trib., 07/03/2002, sentenza n. 3363) ha chiarito che la tassa trova la sua ratio nell utilizzazione che il singolo fa, nel proprio interesse, di un suolo altrimenti destinato all uso della generalità dei cittadini (art. 38 D.Lgs. del 15 novembre 1993, n. 507). La tassa è dovuta dal titolare dell atto di concessione o autorizzazione o, in mancanza,dall occupante di fatto (anche abusivo). L utilizzo del suolo pubblico deve essere fatto nel proprio esclusivo interesse. Il Ministero delle Finanze ha chiarito che pur individuandosi il presupposto impositivo nel fatto materiale dell occupazione, è necessaria la presenza dell ulteriore correlazione tra utilizzazione di spazi ed aree pubbliche e beneficio economico ritraibile dall occupante (Risoluzione del 2 marzo 1995, n. 46). N.B.: Il Dipartimento delle finanze con la Circolare n. 1/DF del 20 gennaio 2009 ha chiarito che i soggetti obbligati al pagamento della TOSAP o della COSAP non sono solamente le persone (fisiche o giuridiche) che materialmente effettuano l occupazione del suolo pubblico, ma anche gli enti o imprese che utilizzano apposite infrastrutture per lo svolgimento di un servizio di pubblica utilità. Occupazione, sia permanente che temporanea, di strade, aree e relativi spazi soprastanti e sottostanti appartenenti al demanio o patrimonio indisponibile, comprese le aree destinate a mercati anche attrezzati, incluse le occupazioni di aree private soggette a servitù di pubblico passaggio costituita nei modi di legge. Si comprendono nelle aree comunali i tratti di strada situati all interno di centri abitati con popolazione superiore a diecimila abitanti, individuabili a norma dell articolo 2, comma 7, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (art. 63, L. del 15 dicembre 1997, n. 446). È obbligato al pagamento del canone il titolare dell atto di concessione. La concessione è strettamente personale ed è, conseguentemente, vietato il trasferimento o la cessione a terzi.
5 Esenzioni In base all art. 49 del D.Lgs. n. 507/1993 sono esenti dalla TOSAP: a) le occupazioni effettuate dallo Stato, dalle regioni, province, comuni e loro consorzi, da enti religiosi per l esercizio di culti ammessi nello Stato, da enti pubblici di cui all art. 87, comma 1, lettera c), del testo unico delle imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, per finalità specifiche di assistenza, previdenza, sanità, educazione, cultura e ricerca scientifica; b) le tabelle indicative delle stazioni e fermate e degli orari dei servizi pubblici di trasporto, nonché le tabelle che interessano la circolazione stradale, purché non contengano indicazioni di pubblicità, gli orologi funzionanti per pubblica utilità, sebbene di privata pertinenza, e le aste delle bandiere; c) le occupazioni da parte delle vetture destinate al servizio di trasporto pubblico di linea in concessione nonché di vetture a trazione animale durante le soste o nei posteggi ad esse assegnati; d) le occupazioni occasionali di durata non superiore a quella che sia stabilita nei regolamenti di polizia locale e le occupazioni determinate dalla sosta dei veicoli per il tempo necessario al carico e allo scarico delle merci; e) le occupazioni con impianti adibiti ai servizi pubblici nei casi in cui ne sia prevista, all atto della concessione o successivamente, la devoluzione gratuita al comune o alla provincia al termine della concessione medesima; f) le occupazioni di aree cimiteriali; g) gli accessi carrabili destinati a soggetti portatori di handicap. N.B.: così come chiarito dalla Circolare n. 1/DF del 20 gennaio 2009 sono esenti dal pagamento della TOSAP anche le occupazioni con impianti adibiti ai servizi pubblici nei casi in cui ne sia prevista, all atto della concessione o successivamente, la devoluzione gratuita al comune o alla provincia al termine della concessione stessa (art. 49, comma 1, lett. e), del D.Lgs. 507/1993). La Legge rinvia la disciplina del canone alla adozione di apposito Regolamento.
6 Le SS.UU. della Sprema Corte (Cassazione SS.UU., Ordinanza del 19 agosto 2000), hanno affermato che le controversie In quanto entrata di natura tributaria, la attinenti alla debenza del giurisdizione rientra nella cognizione del canone esulano dalla giudice tributario. In base all art. 2 del giurisdizione delle D.Lgs. del 31 dicembre 1992, n. 446, Commissioni tributarie (come Giudice infatti, appartengono alla giurisdizione delineate dall art. 2 del competente tributaria tutte le controversie aventi ad D.Lgs. n. 546 del 31 dicembre oggetto i tributi di ogni genere e specie, 1992) e rientrano, invece, compresi quelli regionali, provinciali e nell ambito della competenza comunali. giurisdizionale del Giudice ordinario; tesi confermata dalla stessa Corte a ss.uu., con sentenza del 21 gennaio 2005, n Leggi anche: Detrazioni fiscali su coibentazione pareti e nuovi infissi: l Enea chiarisce Immobili 2017 La guida completa per il professionista che opera nel settore immobiliare: dalla disciplina catastale a quella urbanistica, dalle imposte sui redditi a quelle sui trasferimenti e a quelle patrimoniali, dalla contrattazione che ha per oggetto il trasferimento della proprietà e dei diritti reali a quella che ha per oggetto l utilizzo dell immobile. ACQUISTA Angelo Busani Ipsoa Vai su shop.wki.it
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