Neve & Valanghe. Neve e valanghe
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- Luisa Lelli
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1 Neve & Valanghe 43 SA CAI Padova Francesco Marra Matteo Cavalletti pag 1 di 59
2 Conoscenza del manto nevoso Valutazione del pericolo + Sicurezza 1 - IL MANTO NEVOSO Formazione della neve Tipi di neve fresca Trasformazioni della neve 2 - VALANGHE e BOLLETTINO NIVO-MET Valanghe a lastroni Azione del vento Zone critiche Analisi bollettino nivo-meteo pag 2 di 59
3 Come si formano le nubi? Meccanismi di sviluppo delle nubi: Le nuvole si formano in seguito al raggiungimento del punto di condensa della massa d aria Normalmente avviene quando la massa d aria sale in quanto trova pressione minore e temperatura minore pag 3 di 59
4 Come si forma la precipitazione? Se la nube ha sufficiente densità e durata le gocce o i cristalli di ghiaccio aumentano di dimensioni e iniziano a cadere per effetto del proprio peso Il tipo di precipitazione dipende dalla temperatura Spesso comincia come neve per poi fondersi in pioggia pag 4 di 59
5 Effetti dell orografia (le montagne) L orografia costringe le masse d aria a cambiare quota Dove l aria risale pendii si creano nubi e precipitazione (Stau, aumenta l innevamento) Dove l aria ridiscende dopo essersi liberata dell umidità si ha il Fohn, vento caldo e secco (riduce l innevamento) pag 5 di 59
6 La neve si trasforma! La neve comincia a trasformarsi già mentre sta cadendo In seguito a riscaldamento può arrivare al suolo già bagnata e in caso di successivo raffreddamento anche ghiacciata Durante la nevicata il vento comincia già la sua azione spostandola e accumulandola pag 6 di 59
7 Fattori che influenzano il manto nevoso VENTO Nebbia Pioggia Flusso geotermico Sole Asporta la neve e la accumula altrove Frantuma le ramificazioni dei cristalli riducendoli a grani tondi Riscalda o raffredda il manto E una massa d aria umida e relativamente calda che riscalda il manto. Crea un effetto serra per il calore del sole Appesantisce il manto nevoso e favorisce la percolazione naturale di acqua verso il terreno. Normalmente non ha grandi effetti sulla fusione della neve La terra dal suo interno produce un flusso di calore verso l esterno. Mediamente al suolo si hanno 0 ma questo valore cambia da zona a zona Varia la temperatura dello strato superiore del manto nevoso pag 7 di 59
8 Tipi di metamorfismi del manto nevoso Neve asciutta Gradiente debole Gradiente forte Neve umida Fusione e rigelo pag 8 di 59
9 Temperatura del manto nevoso Scambio di calore con l atmosfera 100 cm Gradiente di temperatura G= T/ H giorno H neve notte Profilo della temperatura 0 cm Calore fornito dal terreno pag 9 di 59
10 Metamorfismo da debole gradiente termico Avviene dopo un nuovo apporto di neve fresca, a condizioni di isotermia o gradiente termico ridotto Effetti: arrotondamento dei grani, rafforzamento dello scheletro tra i cristalli per effetto della sinterizzazione, aumento della densità e resistenza POSITIVO pag 10 di 59
11 Metamorfismo da forte gradiente termico (o costruttivo) Avviene quando nello strato di neve è presente un forte gradiente termico: G > 0,20 C/cm Cause: basse temperature esterne, spessore ridotto dello strato di neve (inverni poco nevosi) Effetti: formazione di brina di profondità (cristalli a calice) e di superficie, diminuzione della densità e della resistenza NEGATIVO pag 11 di 59
12 Cristalli a calice pag 12 di 59
13 pag 13 di 59
14 Metamorfismo da fusione e rigelo Processo a lungo termine successione di processi di fusione e rigelo del manto Si verifica quando nella neve c è dell acqua allo stato liquido e la sua temperatura è prossima a 0 C. POSITIVO Tipica situazione primaverile Col sopraggiungere delle ore più calde il manto nevoso perde di compattezza (NEGATIVO) pag 14 di 59
15 Superfici del manto nevoso Neve Invernale Neve con elevato contenuto di aria, fino al 90% Densità della neve in zone protette dal vento: kg/m 3 Densità della neve in zone esposte al vento: >= 150 kg/m 3 pag 15 di 59
16 La sciata su neve invernale pag 16 di 59
17 La caduta su neve invernale pag 17 di 59
18 Neve Compattata dal vento Superfici del manto nevoso Cristalli feltrati Neve erosa e irregolare, difficilmente sciabile (crosta) pag 18 di 59
19 Superfici del manto nevoso Neve Primaverile (Firn) Neve primaverile che ha subito processi di fusione e rigelo Neve più densa e consolidata durante la fase di rigelo Strati superficiali portanti: favorevoli allo sciatore pag 19 di 59
20 La sciata su neve primaverile pag 20 di 59
21 La caduta su neve primaverile! pag 21 di 59
22 Crosta da rigelo Superfici del manto nevoso pag 22 di 59
23 Brina di superficie Superfici del manto nevoso pag 23 di 59
24 L azione del Vento costruttore di valanghe Cornici Lastroni pag 24 di 59
25 Cornici e accumuli cornici Indicano chiaramente la direzione prevalente del vento Possono crollare sotto il peso di uno sciatore o per azione del loro stesso peso Prestare attenzione a cosa si ha sopra! accumul i Si formano prevalentemente nei versanti SOTTOVENTO Sono strati di neve coesi Poco legati agli strati sottostanti Grande pericolo per lo scialpinista pag 25 di 59
26 Lastroni da vento pag 26 di 59
27 Le Valanghe pag 27 di 59
28 Le Valanghe: cosa le accomuna? A)Punto di distacco B)Fianchi C)Zona di scorrimento D)Zona di Accumulo pag 28 di 60
29 Tipi di Valanghe: Classificazioni pag 29 di 59
30 Zone di trazione del manto Pendio convesso Pendio concavo Lo strato di neve è soggetto alla forza di gravità, che provoca un lento moto dello strato lungo il pendio. Gli attriti fra strati e con il suolo frenano tale movimento Sollecitazioni risultanti: taglio, trazione e compressione pag 30 di 59
31 Lastroni da vento pag 31 di 59
32 Lastroni da vento Il vento assoggetta i cristalli ad urti e rotolamento, li frantuma in grani finissimi, li comprime e li accumula sottovento formando Lastroni da vento I lastroni possono essere duri e fragili, o teneri e soffici, a seconda della temperatura ed umidità dell aria e della neve I lastroni si legano difficilmente con gli strati preesistenti, in quanto la neve di cui sono composti ha caratteristiche morfologiche e termiche diverse pag 32 di 59
33 Lastroni da vento Potenziale distacco di un lastrone, 3 condizioni: 1. Strato superiore con coesione (lastrone) 2. Inclinazione pendio > Piano di slittamento (strati critici) a > pag 33 di 59
34 Lastroni da vento PIANO DI SLITTAMENTO = superficie che riduce l attrito con lo strato soprastante. Può essere costituito da: Brina di superficie Brina di fondo a contatto col terreno Crosta da fusione e rigelo Superficie di contatto tra neve vecchia e neve fresca Terreno ricoperto di arbusti, aghi, prato pag 34 di 59
35 Lastroni da vento: dov è più facile il distacco? Discontinuità nel fondo Sottovento alle Cornici Cambi di pendenza In prossimità delle rocce pag 35 di 59
36 Lastroni da vento Le zone SOTTOVENTO sono sempre critiche perché lì sono presenti accumuli di neve = LASTRONI Zone di accumulo tipiche sono: Lato sottovento delle creste e dorsali pag 36 di 59
37 Altre Zone critiche: Radure nel bosco Bosco di larici Le piante costituiscono ostacolo al vento: accelerazione del flusso e successivo rallentamento nelle radure Quando il flusso rallenta deposita la neve nelle radure o dopo il gruppo di piante I boschi di larici non costituiscono barriere efficaci al vento, e non consentono trasformazioni benefiche della neve; gli aghi a terra creano facilmente piani di slittamento pag 37 di 59
38 Esempio:!!!!!!!!!!!!!!! pag 38 di 59
39 Come si valuta il manto nevoso? 1. Osservazione dell attività valanghiva spontanea 2. Osservazione attività valanghiva provocata da attività sciistica fuori pista 3. Profilo stratigrafico 4. Blocco di slittamento pag 39 di 59
40 Profilo Stratigrafico H altezza neve Contenuto in acqua liquida FF forma dei grani E dimensione dei grani R test di resistenza densità Prova resistenza Kg/dm² Pugno guantato Molto debole <2 4 dita guantate debole dito guantato media matita Medio-alta Lama coltello alta impenetrabile Molto alta >100 pag 40 di 59
41 Blocco di Slittamento 1,80 m Grado Distacco del blocco 1,50 m 2,20 m 1 Scavando o tagliando 2 Salendo sopra con gli sci 3 Con flessioni 4 Al 1 salto dall'alto con gli sci 5 Al 2 o 3 salto dall'alto con gli sci 6 Con un salto dall'alto senza gli sci 7 Il distacco del blocco è impossibile pag 41 di 59
42 Scala del pericolo Scala europea del Pericolo Probabilità di distacco di valanghe Valanghe Scala del pericolo Indicazioni per sci alpinisti escursionisti e sciatori fuori pista 1 Debole Generalmente possibile solo con un forte sovraccarico su pochissimi pendii estremi. Sono possibili solo piccole valanghe spontanee 2 Moderato Possibile soprattutto con un forte sovraccarico sui pendii ripidi indicati. Non sono da aspettarsi grandi valanghe spontanee 3 Marcato Possibile con un debole sovraccarico sui pendii ripidi indicati; in alcune situazioni sono possibili valanghe spontanee di media grandezza e, in singoli casi, anche grandi valanghe 4 Forte Probabile già con un debole sovraccarico su molti pendii ripidi. In alcune situazioni sono da aspettarsi molte valanghe spontanee di media grandezza, e talvolta, anche grandi valanghe 5 Molto forte Sono da aspettarsi numerose grandi valanghe spontanee anche su terreno moderatamente ripido Condizioni generalmente sicure per gite sciistiche Condizioni favorevoli per gite sciistiche ma occorre considerare adeguatamente locali zone pericolose Le possibilità per gite sciistiche sono limitate ed è richiesta una buona capacità di valutazione locale Le possibilità per gite sciistiche sono fortemente limitate ed è richiesta una grande capacità di valutazione locale Le gite sciistiche non sono generalmente possibili pag 42 di 59
43 Scala europea del Pericolo Valanghe pag 43 di 59
44 Scala europea del Pericolo Valanghe pag 44 di 59
45 Scala europea del Pericolo Valanghe pag 45 di 59
46 Scala europea del Pericolo Valanghe pag 46 di 59
47 Il bollettino Nivo-Meteorologico Importante strumento per chi frequenta la montagna Fornisce preziose informazioni per programmare a casa un itinerario, massimizzando la sicurezza e minimizzando le probabilità di pericolo (luogo, esposizione, orario di partenza, ecc) Viene emesso a cadenza bisettimanale o su misura in caso di eventi meteo particolari Ogni regione autonoma o provincia emette il suo bollettino locale pag 47 di 59
48 Il bollettino Nivo-Meteorologico Regione Veneto Provincia autonoma di Trento Regione Trentino Provincia autonoma di Bolzano Regione Alto Adige Regione Friuli Venezia Giulia Regione Piemonte Regione Lombardia Regione Valle d Aosta pag 48 di 60
49 Il bollettino Nivo-Meteorologico Parte 1: Situazione Attuale Parte 2: Previsione (3 gg) Parte 3: Misure di sicurezza e fenomeni critici pag 49 di 59
50 Il bollettino Nivo-Meteorologico pag 50 di 59
51 Il bollettino Nivo-Meteorologico pag 51 di 59
52 Il bollettino Nivo-Meteorologico pag 52 di 59
53 Il bollettino Nivo-Meteorologico pag 53 di 59
54 Il bollettino Nivo-Meteorologico pag 54 di 59
55 Il bollettino Nivo-Meteorologico pag 55 di 59
56 Il bollettino Nivo-Meteorologico pag 56 di 59
57 Il bollettino Nivo-Meteorologico pag 57 di 60
58 Il bollettino Nivo-Meteorologico pag 58 di 60
59 Tipo di neve Farinosa Firn PERICOLO VALANGHE Novembre Stagione Pomeriggio Mattina Giugno P E R I C O L O Ora di partenza pag 59 di 59
60 Fine! pag 60 di 59
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