PROVINCIA DI VERCELLI SETTORE AGRICOLTURA Servizio Valorizzazione e Protezione Flora e Fauna, Caccia e Pesca

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1 PROVINCIA DI VERCELLI SETTORE AGRICOLTURA Servizio Valorizzazione e Protezione Flora e Fauna, Caccia e Pesca MODALITÀ OPERATIVE PER IL CONTROLLO DELLE SPECIE SELVATICHE CINGHIALE, VOLPE, NUTRIA, CORNACCHIA GRIGIA, GAZZA, SILVILAGO, CORMORANO E COLOMBO DI CITTA PER IL PERIODO 2010/2015 LE AZIONI DI CONTROLLO ED I SOGGETTI AUTORIZZATI In esito al nuovo Protocollo Tecnico approvato dalla Giunta Provinciale con deliberazione n.626 del 14/09/2009, quale concordato con l Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e con lo stesso sottoscritto in data 22/10/2009, sono autorizzate azioni di controllo delle specie selvatiche Cinghiale, Volpe, Nutria, Cornacchia Grigia, Gazza, Silvilago, Cormorano e Colombo di Citta. All esecuzione delle azioni di cui sopra sono autorizzati i Vigili del Nucleo Faunisticoambientale della Provincia di Vercelli nonché le Guardie Particolari Giurate degli A.T.C., del C.A. e delle aziende faunistico-venatorie comunque in possesso dello specifico decreto di Guardia Venatoria Volontaria (G.V.V.) e le G.V.V. delle associazioni venatorie. Possono altresì essere autorizzati gli Ufficiali ed Agenti di Polizia Giudiziaria che per la loro qualifica e funzioni possono esercitare vigilanza in materia di caccia e pesca previo nullaosta dai rispettivi Enti e/o Comandi. Al controllo delle sole specie Nutria e Colombo di città possono altresì essere autorizzati singoli proprietari e/o conduttori seppur limitatamente ai propri fondi e, solo nel caso della Nutria, a quelli ad essi immediatamente limitrofi previa comunicazione di cui a successivo punto. Ad eccezione dei Vigili provinciali, tutti gli altri soggetti autorizzati alle azioni di controllo che prevedono l'uso del fucile dovranno essere in possesso di regolare porto di fucile, licenza di caccia e di copertura assicurativa in corso di validità non rispondendo la Provincia di eventuali danni a persone e/o cose arrecati durante le azioni in parola. I Vigili Provinciali sono incaricati di norma della supervisione, coordinamento e controllo delle azioni. L autorizzazione, che s intende "ad personam", non viene rilasciata o viene revocata su richiesta scritta e motivata del Presidente dell Ente, dell associazione o del Comando d appartenenza del soggetto autorizzato. Ad esclusione dei vigili provinciali, l operatività di ciascun autorizzato, che può essere impedita dalla Provincia per motivate ragioni, è subordinata a comunicazione preventiva ai

2 Presidenti degli istituti di caccia programmata, ai Concessionari delle aziende private di caccia e ai singoli gestori delle zone di ripopolamento e cattura e cinofile per i territori di rispettiva competenza nonché all osservanza di quanto riportato nelle presenti modalità operative. La partecipazione dei proprietari e/o conduttori di fondi alle azioni di controllo, come pure l azione diretta di controllo ad essi consentita nel caso della Nutria e del Colombo di città, è subordinata alla verifica preventiva del possesso dei requisiti soggettivi attestanti la proprietà e/o la conduzione dei fondi, da formalizzarsi con l apposito modulo autocertificativo predisposto dagli uffici provinciali. L autocertificazione si intende valida, in assenza di variazioni di quanto in essa contenuto, per tutta la durata del P.T.. LA COMUNICAZIONE PREVENTIVA E CONSUNTIVA DELLE AZIONI Le azioni di controllo devono essere preventivamente segnalate alla Provincia utilizzando la modulistica predisposta dagli uffici provinciali. La Provincia, a sua volta, trasmetterà tramite fax la segnalazione al soggetto competente per territorio che potrà avanzare obiezioni comunque scritte e motivate. La comunicazione preventiva può riguardare anche periodi temporali superiori alla singola giornata ancorché non possa eccedere l arco temporale di 30 giorni dalla data d inizio delle azioni e deve pervenire agli uffici del Servizio Valorizzazione e Protezione Flora e Fauna, Caccia e Pesca della Provincia, anche a mezzo fax, almeno 3 giorni prima del giorno d inizio delle azioni. Essa deve contenere i comuni sul territorio dei quali si intende operare e l orario d inizio e termine della/e azione/i di controllo giornaliera/e. La comunicazione consuntiva, che deve obbligatoriamente riportare gli esiti puntuali di ogni singolo intervento eseguito, deve invece pervenire agli uffici del Servizio Valorizzazione e Protezione Flora e Fauna, Caccia e Pesca della Provincia, anche a mezzo fax, non oltre il 3 giorno successivo l ultimo intervento eseguito. E tassativamente vietato eseguire azioni di controllo in località diverse da quelle preventivamente indicate. IL RICORSO PRIORITARIO AI METODI DI CONTROLLO ECOLOGICI La Provincia, anche nel caso in cui non si ravvisino positivi rapporti costi-benefici, attua prioritariamente, come sempre è avvenuto in passato, i metodi di controllo ecologici quali specificatamente individuati per le singole specie dal P.T.. MODALITÀ OPERATIVE PER IL CONTROLLO DELLA SPECIE CINGHIALE O SUOI IBRIDI Intendendo perseguirsi le finalità intese a confinare e contenere la specie nei soli ambiti territoriali in cui meno interferisce con le attività antropiche nel rispetto della zonizzazione individuata con D.G.R. n del 14/12/2004, si dovrà operare: - con l impiego di trappole autoscattanti per la cattura e successivo abbattimento da parte dei Vigili provinciali e/o delle G.V.V. in tutti gli istituti e per tutto l anno; - con abbattimento immediato di esemplari che costituiscano motivo di reale pericolo per le zone antropizzate ed i loro abitanti con carabina di calibro minimo non inferiore a 270 m.p. dotata di ottica di mira o fucile ad anima liscia caricato a "palla asciutta" anche con l ausilio

3 di faro per l impiego notturno alla cerca con automobile o all aspetto da postazione fissa da parte dei Vigili Provinciali e/o delle G.V.V.; - col metodo della "girata" da parte dei Vigili provinciali e/o delle G.V.V. utilizzando squadre di non meno di 5 cacciatori nominativamente individuati composte da proprietari o conduttori dei fondi delle aree all interno delle quali si attuano i piani di contenimento nonché squadre di cacciatori che abbiano superato uno specifico corso di abilitazione (Selecontrollori e Cacciatori Esperti) con un solo cane provvisto di abilitazione E.N.C.I. alle prove di girata ; - col metodo della "braccata" solamente in casi eccezionali e qualora le precedenti metodologie siano di impossibile attuazione o risultate inefficaci. Gli esemplari abbattuti nel corso d interventi condotti senza l utilizzo delle squadre, verranno posti in vendita, nel rispetto delle procedure individuate con D.G.P. n del 13/11/85 e s.i.s., dagli organi di vigilanza della Provincia per il consumo alimentare alle migliori condizioni possibili presso macelli a capacità limitata convenzionati e/o privati che ne facciano richiesta comunque ricadenti all interno dell area ove è stato eseguito l intervento di controllo. I capi abbattuti durante interventi con l utilizzo delle squadre saranno assegnati alla squadra, a titolo di contributo forfetario per l opera prestata. I capi alienati soggiacciono alle vigenti norme sanitarie. MODALITÀ OPERATIVE PER IL CONTROLLO DELLA SPECIE VOLPE Le azioni possono eseguirsi all interno delle Z.R.C. ed in una fascia alle stesse adiacente di ampiezza massima di 500 metri ed in aree di rispetto venatorio individuate all interno delle A.F.V. e degli A.T.C. ove si diminuiscano progressivamente le immissioni di selvaggina a scopo di ripopolamento, si sospenda in tale periodo il prelievo venatorio sulle specie oggetto di ripopolamento e si applichi quindi a regime una gestione venatoria sostenibile, basata sull incremento naturale delle popolazioni selvatiche: - mediante l impiego di fucile ad anima liscia con interventi in tana preventivamente individuata condotti dai Vigili Provinciali e dalle G.V.V. con la collaborazione dei proprietari e/o conduttori dei fondi durante il periodo riproduttivo (da febbraio a luglio di ogni anno) con l utilizzo di cani appositamente selezionati ed addestrati allo scovo degli animali in essa presenti (Jagd-terrier o razze simili) comunque con abbattimento all esterno della tana stessa; - con abbattimenti individuali da parte dei Vigili Provinciali e/o dalle G.V.V. alla cerca con automobile o all aspetto mediante l impiego di carabina di piccolo calibro dotata di ottica di mira ed eventuale faro per l uso notturno durante tutto l anno solare, ad eccezione del periodo aprile-agosto di ogni anno. Sulla base delle operazioni di censimento e monitoraggio condotte dai vigili provinciali, è stabilito che il numero di soggetti controllabili annualmente, salvo mutate, particolari ed accertate situazioni, non superi il 20% di quelli complessivamente conteggiati. MODALITÀ OPERATIVE PER IL CONTROLLO DELLA SPECIE NUTRIA In considerazione che l obiettivo gestionale è il maggior contenimento possibile della consistenza, dell incremento numerico e dell espansione geografica della specie, le azioni possono eseguirsi in tutta la pianura a monocoltura risicola e nei corsi d acqua naturali e/o artificiali che con essa interagiscono: - per tutto l anno, con l impiego di gabbie-trappola modello Inzitari con le quali provvedere alla cattura e alla successiva soppressione degli esemplari, che potranno essere affidate a persone nominativamente indicate previa sottoscrizione di specifico verbale di ricezione.

4 - per tutto l anno, con l impiego di fucile ad anima liscia o carabina di piccolo calibro anche in ore notturne con ausilio di faro soprattutto in occasione di prolungate gelate invernali da parte dei Vigili Provinciali e delle G.V.V. anche con la collaborazione dei proprietari e/o conduttori dei fondi. - con l impiego di fucile ad anima liscia da parte dei singoli proprietari e/o conduttori autorizzati, seppur limitatamente ai propri fondi ed a quelli immediatamente limitrofi, dalla levata del sole al tramonto con orari preventivamente stabiliti e previa comunicazione alla Provincia ancorché con la supervisione dei Vigili Provinciali e/o delle G.V.V. all interno delle zone di tutela ove peraltro lo sparo è comunque vietato in periodo riproduttivo (aprileluglio). MODALITÀ OPERATIVE PER IL CONTROLLO DI CORNACCHIA GRIGIA E GAZZA Le azioni possono eseguirsi all interno delle Z.R.C. e delle A.F.V. ed in una fascia alle stesse adiacente di ampiezza massima di 500 metri nonché all interno delle oasi di protezione per motivate ragioni di specifica tutela faunistica ed in aree ad elevata specializzazione colturale: - con l utilizzo prioritario di gabbie di cattura tipo Larsen (per Cornacchia e Gazza) e Letterbox (per la sola Cornacchia), affidate anche a persone nominativamente indicate sotto la supervisione dei vigili provinciali, nel caso d intervento durante il periodo compreso tra febbraio ed agosto previa sottoscrizione di specifici protocollo operativo e verbale; - in casi eccezionali le suddette tecniche possono essere affiancate, durante tutto il corso dell anno, dall abbattimento con fucile ad anima liscia di singoli soggetti fuori dal nido effettuato esclusivamente dai Vigili Provinciali e dalle G.V.V. ovunque se ne ravvisi la necessità. Sulla scorta dei dati di consistenza acquisiti dal corpo di polizia provinciale e dei dati storici dei prelievi, il controllo numerico annuale dei corvidi per il periodo di validità del P.T. deve intendersi limitato, salvo diverso dato censuale, rispettivamente a 2500 cornacchie e 1000 gazze di cui solo 750 cornacchie e 300 gazze abbattibili col fucile. MODALITÀ OPERATIVE PER IL CONTROLLO DELLA SPECIE SILVILAGO Le azioni hanno lo scopo del maggior contenimento possibile della specie, possono essere eseguite all interno delle Z.R.C., in una fascia di territorio adiacente questi ultimi istituti per una profondità di 500 metri nonché, all interno di altri istituti provinciali ove vige il divieto di caccia: - con l impiego del fucile ad anima liscia anche con l ausilio di un massimo di quattro cani e alla cerca con automobile e faro per l impiego notturno, da parte dei Vigili Provinciali e dalle G.V.V. con la collaborazione dei proprietari e/o conduttori dei fondi. MODALITÀ OPERATIVE PER IL CONTROLLO DELLA SPECIE CORMORANO Le indicazioni che seguono emergono dallo studio Programma di interventi per la tutela e l incremento dell ittiofauna autoctona sul bacino del Fiume Sesia in cui è stata evidenziata la necessità di tali interventi. Gli interventi riguarderanno gli ambienti acquatici naturali ed artificiali presenti nel bacino imbrifero del fiume Sesia e connessi allo stesso con particolare riferimento agli ambienti indicati nello studio; essi saranno preceduti da attività di censimento sui posatoi e nelle aree di alimentazione con le modalità indicate dall I.S.P.R.A.. Fermo restando l utilizzo degli approcci incruenti descritti nello studio citato, da applicarsi negli ambiti protetti e nelle zone urbanizzate, le attività dissuasive di tipo cruento possono eseguirsi attraverso abbattimenti individuali da parte dei Vigili Provinciali, delle G.V.V. e di personale adeguatamente preparato dagli stessi Vigili provinciali ed indicato nominativamente dalla Provincia con fucile ad anima liscia caricato a munizione spezzata

5 anche alla cerca con automobile o all aspetto soprattutto nel periodo di presenza delle popolazioni migratrici o svernanti. Gli interventi dovranno comunque essere di tipo conservativo sulla popolazione, limitando il prelievo ad 1-2 capi per intervento giornaliero e comunque complessivamente nell anno a non più del 15-20% del numero degli esemplari complessivamente censiti nei dormitori invernali. Gli interventi potranno essere più incisivi negli ambiti privati in cui il pesce viene allevato o comunque mantenuto ad alte concentrazioni (es. laghi di pesca sportiva). MODALITÀ OPERATIVE PER IL CONTROLLO DELLA SPECIE COLOMBO DI CITTA Si dà atto che le modalità operative sulla specie, equiparata alla cornacchia e alla gazza nel ruolo di specie problematica, attengono unicamente l ambiente rurale e le aree non antropizzate ove, ferma restando la preventiva esecuzione di censimenti quali previsti dalle Linee Guida regionali approvate con D.G.R. n del 30/09/2008, le azioni di tipo diretto, sempre in ossequio al disposto di cui alle Linee Guida citate, possono eseguirsi: - per tutto l anno, con l impiego di gabbie-trappola con ingressi a nassa o bacchette basculanti, con le quali provvedere alla cattura e alla successiva soppressione mediante dislocazione delle vertebre cervicali degli esemplari, che potranno essere affidate a persone nominativamente indicate previa sottoscrizione di specifici protocollo operativo e verbale. - con l impiego di fucile ad anima liscia da parte dei Vigili Provinciali e delle G.V.V. anche con la collaborazione dei proprietari e/o conduttori dei fondi. - con l impiego di fucile ad anima liscia da parte dei singoli proprietari e/o conduttori autorizzati, seppur limitatamente ai propri fondi e per i periodi durante i quali possono effettivamente verificarsi i danni alle produzioni agricole (dalla semina alla fase di sviluppo vegetativo allorquando non possano più verificarsi danni e a raccolto pendente ), dalla levata del sole al tramonto con orari preventivamente stabiliti e dando comunicazione alla Provincia ancorché con la supervisione dei Vigili Provinciali e/o delle G.V.V. nelle zone di tutela, all interno delle quali lo sparo è comunque vietato in periodo riproduttivo (aprileluglio). Gli interventi sulla popolazione dovranno essere di tipo conservativo per cui il prelievo complessivo dovrà comunque limitarsi a non più del 20% del numero degli esemplari censiti in una determinata area. I soggetti autorizzati al controllo della fauna selvatica con gabbie trappola sono inoltre obbligati alla tenuta e alla tempestiva compilazione di apposito registro riepilogativo degli interventi predisposto dagli uffici provinciali. Il registro deve essere vidimato dai vigili provinciali nel corso di ispezioni che dovranno avere cadenza quantomeno annuale. Le carcasse animali provenienti da tutte le suddette azioni di controllo, ad eccezione di quelle assegnate o trattenute dal soggetto operante a titolo di contributo forfetario per l opera prestata, andranno raccolte e smaltite nel rispetto delle norme vigenti. Gli animali controllati che presentino segni evidenti o sospetti di patologie dovranno essere consegnati all Autorità sanitaria territorialmente competente per eventuali indagini sanitarie. Il mancato rispetto delle predette modalità operative e dei relativi obblighi comporta, oltreché le altre sanzioni di legge, l immediata revoca dell autorizzazione, l eventuale sospensione o revoca del decreto di qualificazione provinciale.

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