24-25 aprile 1936 La battaglia di Gunu-Gadu (Etiopia)*

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "24-25 aprile 1936 La battaglia di Gunu-Gadu (Etiopia)*"

Transcript

1 24-25 aprile 1936 La battaglia di Gunu-Gadu (Etiopia)* Per agevolare la conquista dell Etiopia, invasa nell ottobre 1935, Badoglio decide di rinforzare il secondo fronte, quello meridionale, con l invio di quattro Bande Autocarrate dei CCRR, inquadrate nel Raggruppamento Bande agli ordini del Ten. Col. Teodorico Citerni, che dovranno agevolare l avanzata delle colonne di Graziani nella difficile regione dell Ogaden. Nell attraversamento del fiume Giarer i Carabinieri e le Camicie Nere della Milizia Forestale del Gen. Agostini si scontrano con un accanita difesa da parte delle truppe del Degiàc Apte Micael, organizzate in trincee e capisaldi mimetizzati dall orografia particolarmente accidentata della località di Gunu- Gadu. I Carabinieri hanno definitivamente ragione dell accanita difesa abissina solo dopo due giorni di intensi combattimenti, al termine dei quali risultano rispettivamente 22 caduti, divenuti 36 il giorno seguente. Tra di essi, il Capitano Antonio Bonsignore ed i Carabinieri Vittoriano Cimmarrusti e Mario Ghisleni sono decorati di Medaglia d Oro al Valor Militare alla Memoria. ANTEFATTI ALLA GUERRA D ETIOPIA Dopo la I^ Guerra Mondiale le cancellerie europee ed americana avevano prestato poca attenzione alle aspirazioni coloniali italiane, tanto che le ex Colonie tedesche centrafricane erano state date alla Francia né all Italia erano stati dati, a parziale soddisfazione delle richieste avanzate, i territori della Somalia Francese (oggi Gibuti) e del Somaliland britannico. Unici vantaggi territoriali erano stati alcuni territori dell Oltregiuba keniota, nella parte occidentale della Somalia Italiana. Con l avvento del Fascismo, inizia in Italia una rivisitazione, stavolta in chiave eroica, della sconfitta di Adua, avvenuta il 1 marzo 1896: fino ad allora infatti la sconfitta era stata vista e raccontata come un episodio fallimentare, della politica e delle armi nazionali, quindi una vergogna da dimenticare in fretta, con tutti i suoi protagonisti, positivi o negativi che fossero stati. Nell estate 1926 aumentano le frizioni italo-etiopi peraltro sempre esistite fin dopo la firma del Trattato di Addis Abeba del 26 ottobre 1896 che aveva posto termine alla guerra coloniale d Abissinia per disaccordi su questioni di sfruttamento delle risorse, agricole ed economiche, delle zone confinarie. Il successivo disgelo seguito agli accordi del 1928 non impediscono tuttavia allo Stato Maggiore italiano di iniziare la stesura dottrinale militare per la conduzione di eventuali campagne nell Africa Orientale. Inoltre la propaganda fascista insiste sulla necessità dell espansione coloniale italiana, sul ruolo spettante agli Italiani nel mondo ed in

2 particolare in Africa, nonché s insiste sulle questioni dell onore nazionale che impone la vendetta dei caduti (non solo quelli militari, in realtà). Secondo le parole del Duce, si pensa e si auspica Una più grande Italia, Regina nel Mediterraneo, in Africa Imperatrice. Ma anche l Impero Etiope non perde occasione per stuzzicare gli Italiani: il Negus Nenghesti, il Re dei Re 1, soggioga le popolazioni legate all Italia da rapporti di amicizia commerciale, nega il riconoscimento dei Protocolli sottoscritti con Francia ed Inghilterra a salvaguardia delle nostre colonie nel Corno d Africa, permette e non punisce continue razzie nei territori al di là dei confini con Eritrea e Somalia, giustificandole con non chiare delimitazioni dei limiti territoriali. Dal 1930 è Imperatore il Ras Tafari Moconnèn, che assume il nome di Hailé Selassié I: ha studiato all Accademia britannica di Sandhurst e da reggente, nel 1926, ottiene l ingresso dell Etiopia nella Società delle Nazioni, primo Paese africano a farne parte, quindi porta avanti un opera di ammodernamento del Paese, anche nelle Forze Armate, addestrate da Ufficiali europei ed armate da Paesi come Belgio e Francia. I sentimenti poco amichevoli verso l Italia si esprimono attraverso l attacco al Consolato italiano di Gondar, avvenuto il 4 dicembre 1934, e l incidente di Ual Ual proprio il giorno successivo, 5 dicembre Negus è un titolo nobiliare etiope corrispondente a quello di Re. Il termine, in lingua amarica, si ritrova già in alcune antiche iscrizioni di Axuma, l antica capitale dell Impero Abissino e città sacra dei Cristiani di rito copto, e, secondo la tradizione, fu conferito per la prima volta da Re Salomone al proprio figlio Menelik I, che aveva avuto dalla mitica Regina di Saba (fonte: Wikipedia). Il Negus Nenghesti era invece l Imperatore nominato dai Ras che governavano sulle diverse regioni dell Impero Abissino, alla morte del precedente: se ciò evitava l imporsi di un unica dinastia, era però motivo di debolezza interna, specie all apparire delle potenze coloniali, che presero ad influire fortemente sulle successioni di quello che, sul finire del XIX secolo, era l unico Stato indipendente del continente (Insieme alla Liberia, protetta dagli USA), peraltro capace, nel millennio precedente, di resistere all islamizzazione dell Africa. 2 Ual Ual (conosciuta anche come Walwal o Welwel) era un importante complesso di 359 pozzi utilizzato dai nomadi somali, da inglesi, italiani ed etiopi, situato all'interno dei deserti dell'ogaden, in una zona dove i confini non erano ben definiti, tra la Somalia Italiana e l Impero Abissino. Nel 1930 il pozzo fu occupato da una formazione di truppe coloniali somale italiane (i dubat, letteralmente turbanti bianchi), perché faceva parte, secondo i somali e gli italiani, dei territori avuti dai sultani somali di Obbia, poi ceduti all'italia, ma in realtà di incerta appartenenza. L imperatore, teso ad affermare i diritti dell'etiopia sulla regione dell'ogaden, aveva nominato governatore dell'harar il deggiasmach Gabré Mariam, figlio del Negus Uolde Ghiorghis re di Gondar, che già nel 1931 aveva portato una formazione di 15mila uomini in una rapida spedizione contro i dubat che presidiavano il confine. Nel 1934 Ual Ual era presidiato da una sessantina di dubat somali, alle dipendenze del graduato Alì Uelie, presidio comunque appoggiato da quello più consistente di Uarder, posto a soli 20 km., dotato di mitragliatrici e cannoni e comandato dal Capitano Roberto Cimmaruta, soprannominato Anda at (occhi chiari). Già durante il mese di luglio il presidio era stato minacciato da Omar Samantar, un ribelle che aveva già ucciso un ufficiale italiano e che aveva ricevuto l ordine da Gabré Mariam di occupare i pozzi, il quale tornò il 22 novembre 1934 con un migliaio di seguaci, comandati da tre fitaurari (capi militari) etiopi, tra i quali Sciferra, governatore dell'ogaden. Il graduato somalo rifiutò di ritirarsi nonostante le minacce etiopi ed organizzò un incontro con il Capitano Cimmaruta, mentre gli etiopi si fortificavano nei pressi delle posizioni italiane. Mentre la commissione anglo etiopica inviava una nota di protesta presso il presidio di Uarder

3 Mussolini nomina allora il Quadrumviro Emilio DeBono, già Ministro delle Colonie, Alto Commissario dell Africa Orientale: questi sbarca a Massaua il 16 gennaio 1935 con il compito, non tanto segreto, di preparare la macchina bellica italiana. Un altro incidente di confine giunge a rinsaldare la decisione del Duce: nella notte tra il 2 ed il 3 marzo 1935, ad Hom Hager, la pattuglia composta dal Brig. Gennaro Ventura ed il Buluk Basci Gherenchiel Tesemma, mentre controlla il confine eritreo-etiope, viene fatto segno di colpi d arma da fuoco da parte di una banda di Abissini sconfinata. Lo zaptiè viene ferito mortalmente ad un polmone, mentre il Brigadiere, da dietro un termitaio, risponde al fuoco e resiste per tutta la notte. Quando gli aggressori fuggono, lasciano un morto e due feriti. Il Brigadiere Ventura riceve il successivo agosto la Medaglia d Argento al Valore Militare, consegnatagli ad Agordat. Ormai Mussolini non nasconde più le sue intenzioni bellicose: l 8 giugno a Cagliari riafferma il proposito di risolvere con le armi la questione etiopica e, nonostante il 24 giugno sia giunto in visita a Roma il Ministro degli Esteri britannico Sir Anthony Eden per indurlo a cercare una soluzione pacifica in Africa Orientale, il 31 luglio il Duce scrive sul quotidiano del PNF che l Italia procederà in Etiopia con Ginevra, senza Ginevra, contro Ginevra. Il 4 agosto è la volta del c.d. discorso di Eboli, quando Mussolini afferma A coloro che pretenderebbero di fermarci con carte o parole, noi risponderemo con il motto eroico delle prime squadre d azione e andremo contro chiunque, di qualsiasi colore, tentasse di traversarci la strada ; il 16 agosto termina in un nulla di fatto la riunione franco-anglo-italiana per trovare una via d uscita alla crisi che soddisfi l Italia senza umiliare la Società delle Nazioni (Mussolini aveva istruito il negoziatore italiano Aloisi ordinando gli Non voglio accordi, a meno che non mi diano tutto, compresa la contro l impedimento alla libera circolazione in Etiopia, che presupponeva appunto l appartenenza di Ual Ual al suolo etiopico, Cimmaruta richiese un colloquio con il comandante della missione inglese, Colonnello Clifford, cui la delegazione etiope si presentò con Omar Samantar ed il figlio tra i negoziatori; durante l incontro, il campo etiope fu sorvolato da velivoli italiani in ricognizione ed uno degli aerei sparò anche alcuni colpi di mitragliera. La delegazione inglese a quel punto interruppe i colloqui ritirandosi mentre gli etiopi, che avevano ricevuto rinforzi in uomini (arrivando a 1.200) e mitragliatrici, iniziarono un aspro confronto, dapprima solo verbale, che si protrasse per dieci giorni. Il 5 dicembre, ad un ora dal tramonto, gli abissini iniziarono l attacco avanzando e sparando contro le posizioni italiane. Nonostante un contrattacco dei dubat che abbatté il fitaurari Alemajo, un tentativo etiope di aggiramento sul fianco aveva ucciso o ferito una novantina di dubat sui 400 circa presenti ed esaurito le munizioni dei difensori. Da Uarder arrivò allora una colonna di soccorso guidata da Cimmaruta ed appoggiata da aeroplani e due autoblindo, che spezzò l acerchiamento degli attaccanti e trasformò l'impeto degli etiopi in rotta. Secondo le Memorie di Cimmaruta la responsabilità dell accaduto è da addebitarsi alle sole forze abissine ed ai consiglieri inglesi; anche secondo Domenico Quirico (Lo Squadrone Bianco, Oscar Mondadori) l incidente venne ampiamente organizzato e cercato da Hailé Selassié, che credeva di poter alzare con successo la pressione sugli italiani; d altro canto anche l Italia vedeva il confronto come una valida occasione per motivare la futura campagna d Etiopia e nulla fece per evitarlo. Fatto sta che la questione dell incidente di Ual Ual giunse infine al vaglio della Società delle Nazioni e la Commissione d arbitrato da essa incaricata sull affare ritenne di assolvere ambo le parti da qualsivoglia imputazione. (fonte Wikipedia)

4 decapitazione dell imperatore ); l 8 settembre è la volta del Noi tireremo dritto! proclamato dal balcone di Palazzo Venezia. Il 28 settembre anche l Etiopia ordina la mobilitazione generale ed il 2 ottobre il Duce annuncia l attacco, che inizia la mattina successiva. LA CAMPAGNA DI ETIOPIA Rispetto alla Prima Guerra d Africa vengono create truppe coloniali di buon rendimento, basso costo ed elevata mobilità; gli Ufficiali Coloniali ricevono una migliore preparazione; ma soprattutto Mussolini non vuole un impostazione da guerra coloniale, con forze ed obiettivi limitati ma tempi lunghi, ma nazionale, con pieno coinvolgimento dell intero Paese per una vittoria rapida: 600mila uomini, di cui 87mila Ascari, fino a 100mila lavoratori militarizzati, 10mila mitragliatrici, 1100 pezzi artiglieria, 90mila quadrupedi,14mila automezzi, di cui 432 carri armati, 350 aerei. Del nemico si sa tuttavia poco: forse 250mila uomini a nord e la metà a sud, 70 pezzi d artiglieria leggera moderni, forse una decina d aerei. Per tale motivo la strategia italiana si baserà su due linee di sforzi: dal confine eritreo, a nord, sotto la guida diretta del Maresciallo De Bono, si tenderà a spostare verso sud il fronte per scatenare l attacco alla capitale, per cui il primo obiettivo sarà la regione di Axum-Adua-Adigrat e lì attendere l urto della controffensiva nemica; dal confine somalo, a sud, in considerazione di una presunta inferiorità numerica, l atteggiamento sarà difensivo, ma il Comandante di questo settore, il Generale Rodolfo Graziani nominato Governatore della Somalia il precedente 7 marzo, punterebbe invece ad una limitata offensiva verso Harar. Già dal 28 marzo 1935 era stato istituito il Comando Superiore Carabinieri dell Africa Orientale, cui sono destinate 4 Sezioni CC da Montagna (1+8+70), una a cavallo ( con 40 quadrupedi) ed un Nucleo Postale. Analogamente per ogni G.U. dell Esercito si avevano mediamente 2 sezioni da Montagna, 1 a cavallo ed un Nucleo Postale. Le Sezioni destinate ai Comandi ed ai supporti avevano invece forza ridotta di Non solo: per la sicurezza delle migliaia di lavoratori italiani giunti in colonia, Nuclei CC erano distaccati dalle Sezioni. In Somalia, invece, erano state istituite due Bande Autocarrate, ciascuna comandata da un Ufficiale Superiore, con forza di in massima parte indigeni. Comunque, così come più in generale per il Regio Esercito, l Arma in patria è costretta a richiamare 7000 militari delle Classi I compiti devoluti ai Carabinieri sono quelli tipici della Polizia Militare: sicurezza dello strumento, raccolta informativa, censura, ma anche organizzazione di bande composte da truppe coloniali.

5 Alle del 3 ottobre 1935 tre Corpi d Armata muovono da Coatit verso la linea Adigrat-Adua. Il II C.A. porta un monumentino in marmo da innalzare sul campo di battaglia di Adua in ricordo dei caduti del 1896: verrà innalzato la mattina del 15 ottobre, stesso giorno della caduta della città santa di Aksum. Senza una vera resistenza etiope, il I C.A. entra a Makallè il 3 novembre, anticipato da alcuni Carabinieri, come era stato il precedente 6 ottobre a Adua. De Bono effettua una pausa tattica per assicurare i fianchi e migliorare i collegamenti logistici (viene costruita la strada Adua Rebbi-Arieni), anche orizzontali; ma Mussolini ha fretta: nominato De Bono Maresciallo d Italia lo richiama ed il 26 novembre lo sostituisce col Generale Pietro Badoglio. Al Sud anche Graziani parte all offensiva e, dopo una piccola avanzata su Gherlogubi (5 ottobre), invia le Colonne Maletti e Frusci su Gorrahei, capitale dell Ogaden, distante oltre 100 km, occupata il 6 novembre. Queste azioni, tuttavia, scoprono il fianco e si rischia, bloccati nell Ogaden, l isolamento da Mogadiscio e dal mare 3. Intanto il 15 dicembre gli Abissini contrattaccano a nord, ricacciando gli italiani dal Tacazzè e puntando sull Eritrea attraverso lo Scirè, per tagliare fuori le truppe del Regio Esercito dalle basi di partenza. Per contrastare questa avanzata, organizzata su bande mobili, e difendere i confini della colonia eritrea, il Maggiore dei Carabinieri Giuseppe Contadini riceve l ordine di formare quattro bande composte da cento indigeni, inquadrate da Carabinieri e Zaptiè e comandate da Sottufficiali dell Arma: mentre la 305^ e la 515^ Sezione si distinguono attestate a difesa della zona Adì Qualà- Furdìnai-Arresa-Tucul, numerosi sono invece gli scontri in cui le quattro bande si distinguono. In particolare la Banda Cohain dal luogo di arruolamento dei suoi componenti condotta dal Brigadiere Silvio Meloni: in ricognizione con il 27 Btg. Eritreo, la Banda Cohain viene affrontata da superiori forze, cui resistono per otto ore; Meloni, comandante del dispositivo alla morte dell ufficiale in comando, ed il Carabiniere Domenico Palazzo, benché feriti, riescono a consentire al grosso di rompere l accerchiamento e raggiungere il 27, ma vengono catturati. Il loro comportamento dignitoso e valoroso s impone al rispetto dei nemici; nello stesso scontro muoiono il Brig. Giovanni Amorelli che, benché ferito ben tre volte, guida i suoi nel tentativo di rompere l accerchiamento, ed il C.re Angelo Alaimo, caduto alla testa dei suoi irregolari lanciandosi al contrattacco: entrambi sono decorati di Medaglia d Argento al Valor Militare alla Memoria. 28 morti e dispersi e 19 feriti tra gli zaptié, ma per loro 3 Fin da subito, dal bombardamento aereo del 3 ottobre su Gorrahei, Graziani fa usare bombe caricate all yprite, come espressamente autorizzato da Mussolini: l impiego di gas viene autorizzato, solo quale extrema ratio offensiva o difensiva, anche per le azioni del 27 ottobre e 17 dicembre.

6 nessuna ricompensa Intanto, col progressivo affluire in teatro di altre G.U., l Arma porta i suoi reparti a 55 Sezioni da Montagna, 6 a cavallo, 6 miste, 3 Sezioni zaptiè e 23 Nuclei Postali, oltre a zaptiè e dumbat somali inquadrati in reparti diversi. Individuato lo sforzo del nemico, Badoglio prende a sorpresa l iniziativa nella regione dell Endertà: il Passo Uarieu diventa così d importanza fondamentale per isolare 40mila uomini di Ras Cassa e Ras Sejun. Il 20 gennaio 1936, unitamente alla 145^ Comp. CC.NN., la 302^ e 312^ Sezione a piedi e la 391^ a cavallo difendono il Passo, che adduce al comando di C.A., assalito da oltre 20mila Abissini. La Sezione a Cavallo carica e scompagina soverchianti forze abissine per alleggerirne la pressione, mentre i Carabinieri addetti al Q.G. organizzano sull altro fianco esposto un reparto d assalto con gli Zaptiè ed attaccano fino al corpo a corpo i nemici: nella circostanza a Carabinieri e Zaptiè vengono concesse quattro Medaglie ed undici Croci al Valore. Eliminato il pericolo al centro dello schieramento italiano, rintuzzato quello sull ala destra, nello Scirè, Badoglio attacca il grosso delle forze etiopi, al comando di Ras Muleighetà, asserragliatosi con 80mila dei suoi a difesa del Massiccio dell Amba Aradam, 16 km sud di Makallè. La battaglia ha inizio il 10 febbraio con i movimenti delle nostre truppe che, con una serie di manovre di avvicinamento e sfruttando la sorpresa grazie a terreno ed agenti atmosferici, respingendo con gravi perdite tutti i contrattacchi nemici grazie all appoggio di artiglieria ed Aeronautica, nel tardo pomeriggio del 15 conquistano tutti gli obiettivi. Il 27 ed il 28 sono occupati i passi dell Amba Alagi per impedirvi il passaggio ai rinforzi inviati dal Negus e contemporaneamente, con azioni concentriche, viene definitivamente conquistato l Endertà e ripulito lo Scirè. Sul fronte somalo, il 26 dicembre 1935 viene abbattuto un aereo italiano, il cui pilota, il S.Ten. Tito Minniti, catturato, viene torturato, evirato, decapitato: la testa portata in trionfo infilata su una picca al Comando abissino. Graziani ordina in rappresaglia bombardamento aereo con gas. Ma non è l unico atto contrario alle norme del Diritto Bellico all epoca in vigore: viene infatti attaccato anche l ospedaletto da campo di Malca Dida 4 utilizzato dagli Etiopi per installarvi il loro Comando locale : Mussolini, 4 Vi rimane ferito un medico svedese della Croce Rossa Internazionale, il che provoca un ondata di sdegno e nuove proteste contro l invasione da parte della comunità internazionale. La Società delle Nazioni, fin dal 18 novembre 1935, ha votato ed applicato le famose sanzioni economiche contro l Italia, che prevedono il divieto di esportare prodotti italiani ed il divieto all Italia di importare materiali utili alla causa bellica, ma non riguardano materie di vitale importanza quali carbone e petrolio, di cui l Italia non dispone: Gran Bretagna e Francia avevano infatti argomentato che la mancata fornitura di petrolio all Italia sarebbe stata facilmente aggirata ottenendo adeguati rifornimenti dagli USA, che non fa parte della Società delle Nazioni e che comunque, pur contraria ad una guerra di aggressione come quella italiana, condanna l applicazione delle sanzioni volute da imperi coloniali come Francia e Inghilterra (Arrigo Petacco: Faccetta Nera, Oscar Mondadori). La Germania non rinnova l adesione annuale alla Società delle Nazioni dal 1936, per cui non partecipa alle sanzioni, e la stessa URSS, per sostenere il proprio export, continua a intrattenere scambi commerciali con l Italia; anche Spagna, non ancora franchista, e Jugoslavia fanno sapere all Italia che non intendono rispettare diverse clausole, mentre Austria, Ungheria ed Albania, avendo votato contro l applicazione delle sanzioni si sentono libere di proseguire nei loro commerci con Roma. Tuttavia l applicazione delle sanzioni

7 pur approvando, prega di evitare in futuro certi bersagli. È tuttavia vero e dimostrato (ma per niente pubblicizzato) che gli Etiopi utilizzino proiettili dum-dum 5 ed impianti e mezzi della Croce Rossa per immagazzinarvi e trasportare armi e munizioni, così come risulta acclarato che prima della guerra l Impero Abissino sia stato fornito dal Governo inglese armi chimiche. Il 20 gennaio 1936, dopo un estenuante ma rapidissima marcia, Graziani occupa Neghelli (di cui verrà nominato Marchese), la capitale dei Galla, tribù che occupano la regione dei Grandi Laghi, mentre la sua ala destra si spinge verso Harar. Nei combattimenti attorno Neghelli, a Malga Guba, cade il Brigadiere Salvatore Pietrocola 6 : la colonna Bergonzoli è protagonista di una serie di combattimenti svolti tra l 11 e il 19 gennaio 1936, noti quale la Battaglia del Ganale Doria, a seguito dei quali viene appunto occupata Neghelli e tagliata la via dei rifornimenti che dal Kenya pervengono all esercito etiope; di conseguenza, le truppe del Generale Bergonzoli ricevono l incarico di garantire la difesa di Neghelli e di reprimere gli atti di resistenza segnalati nell area. La missione viene affidata ad una colonna autocarrata, dotata anche di autoblindo, dei Lancieri di Aosta, condotta dal Cap. De Rege; ne fa parte anche il Brigadiere Pietrocola. Colti i primi successi in cinque combattimenti sostenuti a partire dal 29 gennaio, il 2 febbraio la colonna si trova sulla via del ritorno quando, a Malca Guba, viene attaccata da etiopi inquadrati da disertori eritrei. Il nemico in agguato tenta l accerchiamento della colonna, ma il Capitano comandante, intuita la gravità della situazione, non esita a sopravanzare le posizioni nemiche per parare la minaccia: il suo ardimento è vano perché, preso a sua volta alle spalle, deve sostenere una battaglia disperata sino a che si abbatte colpito alla testa. Il Brigadiere Pietrocola, compresa la economiche consente a Mussolini di compattare il Paese attorno al Fascismo e di coinvolgerlo in campagne come quella dell Oro alla Patria che porta alla manifestazione del 18 dicembre 1935, la Giornata della fede, quando gli italiani sono chiamati a donare le proprie fedi nuziali d oro per sostenere i costi della guerra e far fronte alle difficoltà create dalle sanzioni. È in questo periodo di autarchia che gli italiani scoprono il caffè fatto con la cicoria ed il chinotto, la Coca Cola italiana, ma viene aumentata la produzione di grano e dato il via ad un vasto programma di ricerca scientifica volto a scoprire nuovi metodi di sfruttamento delle risorse presenti nella Penisola o nelle colonie: tessuti artificiali, carburante e carbone sintetici. Le sanzioni saranno revocate già il 4 luglio 1936, a nemmeno due mesi dalla fine della guerra e dalla dichiarazione dell Impero Italiano: un colpo mortale per la credibilità della Società delle Nazioni. Ma forse l esito più infausto è il definitivo avvicinamento di Mussolini alla Germania nazista. 5 Vietati sin dalla Dichiarazione di San Pietroburgo dell 11 dicembre Nato a Minervino Murge (Bt) il 16 dicembre 1905 da Domenico ed Angela Predella, nel gennaio 1924 entrò volontario nella Legione Allievi Carabinieri di Roma e, nel giugno successivo, venne destinato alla Legione di Treviso. Nel 1925, a domanda, fu trasferito nel Regio Corpo Truppe Coloniali della Tripolitania; rimpatriato due anni dopo per frequentare la Scuola Allievi Sottufficiali di Firenze, nel 1928 venne promosso vice brigadiere e assegnato alla Legione di Milano. Appassionato di sport invernali, nel 1931 frequentò con successo il Corso sciatori di Ponte di Legno (Bs), partecipando anche a diverse prove agonistiche. Nel gennaio 1935, sempre a domanda, fu trasferito nel Regio Corpo Truppe Coloniali della Somalia e, con il grado di brigadiere, destinato alla Divisione Carabinieri della Somalia Italiana, assumendo poi, dietro sue insistenti richieste, il comando di un gruppo di zaptiè. Allo scoppio della guerra con l Etiopia, il brigadiere Pietrocola era inquadrato nelle forze del fronte sud, comandate dal generale Rodolfo Graziani, e in particolare in quelle assegnate al generale Bergonzoli. Queste ultime furono protagoniste di una serie di combattimenti svoltisi tra l 11 e il 19 gennaio 1936 e compendiati sotto il nome di Battaglia del Ganale Doria, a seguito dei quali fu occupata Neghelli e tagliata la via dei rifornimenti che dal Kenya pervenivano alle masse etiopi. Di conseguenza, le truppe del generale Bergonzoli ebbero l incarico di garantire la difesa di Neghelli e di reprimere gli atti di brigantaggio segnalati nell area

8 crisi collettiva, si lancia coraggiosamente sulla stessa direttrice del capitano, supera le nostre prime pattuglie combattendo, viene colpito prima ad una gamba, poi al torace, ma continua a lanciare bombe a mano finché cade esalando l ultimo respiro. I compagni, trascinati da tale impeto, travolgono il nemico riuscendo a rompere l accerchiamento e a conquistare la vittoria. Al Brigadiere viene concessa la Medaglia d Oro al Valor Militare alla Memoria con la seguente motivazione: PARTECIPAVA A TUTTI I COMBATTIMENTI DELLA BATTAGLIA DEL GANALE DORIA, DISTINGUENDOSI PER ESEMPLARE CORAGGIO, ARDIMENTO E SPREZZO DEL PERICOLO. A MALCA GUBA, IN UN MOMENTO ESTREMAMENTE CRITICO E DIFFICILE DELL AZIONE, VISTO CADERE IL SUO CAPITANO, INCITAVA E TRASCINAVA ALL ASSALTO I POCHI UOMINI SUPERSTITI. FERITO GRAVEMENTE, CONTINUAVA A COMBATTERE FINO A CHE UNA SECONDA E MORTALE FERITA TRONCAVA LA SUA GIOVANE ESISTENZA. FULGIDO ESEMPIO DI EROISMO E DI SPIRITO DI SACRIFICIO. GALGALÒ, NEGHELLI, UADDARÀ, UACILLE, UELA, MALCA GUBA (AFRICA ORIENTALE), 11 GENNAIO 2 FEBBRAIO Il Generale Bergonzoli, testimone non lontano dell episodio, scrive: Nessuno più di me ha avuto modo di conoscere e di apprezzare le qualità eccelse del brigadiere dei Carabinieri Reali Salvatore Pietrocola. Nessuno più di me è convinto che la massima ricompensa al Valore sia degno riconoscimento all opera di questo prode guerriero. L intero mese di marzo vede le truppe italiane avanzanti ovunque. Alle del 1 aprile la Colonna Celere guidata dal gerarca Achille Starace, partito volontario per l avventura, entra a Gondar, capitale dell Amhara, e prosegue per la regione occidentale del Goggiam. Ad est il Negus, che ha preso la direzione personale delle operazioni, tenta l ultimo attacco nella zona del lago Ascianghi, con direttrice Amba Alagi-Makallè, ma viene respinto dagli Alpini e dal C.A. eritreo, assalito ai fianchi dagli Azebù-Galla, schieratisi con gli Italiani, e nonostante l impegno finale della sua Guardia Imperiale (25mila uomini ben armati ed addestrati), nella notte sul 2 aprile 1936 il Negus si ritira: la strada per Addis Abeba è aperta. A sud Graziani prosegue, con l appoggio aereo, verso Harar, dovendo per questo conquistare l Ogaden. Come sempre procede dividendo le sue forze su tre Colonne 7, che prendono il via da tre località parecchio distanti dagli obiettivi su cui devono convergere, le posizioni 7 Una tattica applicata in Tripolitania durante le operazioni condotte nell entroterra per la riconquista della colonia, tra il 1921 ed il 1925, e successivamente per avere ragione della resistenza cirenaica nel , contro il Leone del Deserto, Omar al Mukhtar

9 fortificate di Sassabaneh e di Dagabhur: la colonna di sinistra, comandata dal Generale Guglielmo Nasi 8, parte da Danane; la colonna centrale agli ordini del Generale Luigi Frusci 9 parte da Gorrahei e Gabredarre. Infine la terza colonna, quella di destra, comandata dal Luogotenente Generale della Milizia Forestale Augusto Agostini: è tutta autotrasportata ed è composta dal reparto della Milizia Forestale, dal Raggruppamento di bande di dubat comandato dal Colonnello degli Alpini Camillo Bechis, dal Battaglione Curtatone e Montanara dei volontari universitari e da quattro Bande Autocarrate dei Reali Carabinieri; essa parte da Gherlogubi. LE BANDE AUTOCARRATE CARABINIERI A GUNU-GADU Dopo le prime operazioni il Comando Generale dell Arma dei Carabinieri Reali chiede al Ministero della Guerra di formare anche reparti destinati a compiti specificamente operativi. Nel febbraio 1936 sono pertanto costituite quattro Bande Autocarrate CC.RR., unite in un Raggruppamento Bande al comando del Tenente Colonnello Teodorico Citerni: concepite come formazioni di fanteria leggera, ciascuna Banda è forte di 250 Carabinieri, tutti volontari, su 2 Compagnie e Plotone Comando. Salutati dal Re il 24 febbraio 1936 alla Scuola Allievi di Roma, s imbarcano sul piroscafo Sannio da Napoli il 25 ed il 10 marzo 1936 sono ad Obbia, in Somalia, ma il pescaggio della nave non consente l ingresso in porto: gettata l ancora ad un miglio dalla costa, vengono sbarcati solo uomini e materiali le operazioni terminano il 12 ed i Carabinieri sono trasportati con autocarri a Rocca Littorio, oggi Gaalkacyo (Somalia), nella regione dell Ogaden, ai confini con l Etiopia e la Somalia inglese, dove sono raggiunti solo venti giorni dopo dai loro automezzi. Le Bande si avviano quindi ad operare per la definitiva conquista dell Ogaden. Il 16 aprile 1936 la Colonna Agostini muove da Uardere senza trovare resistenza e la sera del 23 aprile 1936 giunge in prossimità di Gunu Gadu, caposaldo a difesa dei passaggi sul Fiume Giarer, oltre cui attende l Armata del Degiàc 10 Apte Micael. Nonostante gli ordini di Graziani siano di attendere l arrivo dei suoi blindati, il Gen. Agostini decide che la mattina seguente sarebbe avanzato oltre il corso d acqua Divisione di fanteria coloniale libica, aliquote di artiglieria, carri armati e reparti del Genio, oltre ad una colonna aggiunta agli ordini del Console Generale della Milizia Navarra, composta da bande di dubat e dalla banda irregolare del sultano Olol Dinle e da quella di Huseein Ailé. 9 Raggruppamenti arabo somali dei colonnelli Pietro Maletti e Carnevali, aliquote di artiglieria e carri armati, reparti del Genio, la 221 legione Camicie Nere dei Fasci Italiani all estero, comandata dal ministro Parini, Console della Milizia (a questi reparti si aggiunge successivamente la colonna Navarra, trasferita agli ordini di Frusci). 10 Degiasmacc o, per abbreviazione, degiàc (Comandante o Generale della Porta): titolo che designava il comandante militare del corpo centrale del tradizionale esercito imperiale che comprendeva l'avanguardia, il corpo centrale, l'ala sinistra, l'ala destra e la retroguardia. Può essere equiparato al titolo di conte. 11 Subito dopo la battaglia, giunge con un piccolo aereo il Generale Graziani, il quale ordina ad Agostini, che si è mosso senza suo ordine, di rientrare subito in Italia con il suo aereo. Il Generale Agostini risponde che era stato mandato dal

10 Il piano prevede che: la II^ Banda del Magg. Felice Mauro deve forzare il fiume e stabilire un posto avanzato sulla riva destra; la I^ del Cap. Giuseppe Fragola e la III^ Banda del Magg. Nicola Crocesi, riunite agli ordini del T.Col. Citerni, devono allargarsi sulla destra; la IV^ del Magg. Rocco Vadalà il cui vice comandante è il Capitano Alfredo Serranti ed il comandante dell 8^ Compagnia è il Cap. Ugo De Carolis con una Coorte della Milizia Forestale rimarranno di riserva Meno di 3mila uomini contro quasi 30mila, trincerati in caverne scavate nel terreno ed occultate da tronchi e radici di alberi secolari, ormai resi duri come rocce dalla calcificazione, che rendono irrilevante la preparazione aerea e dell artiglieria. Tali fortificazioni, orgogliosamente chiamate dai locali Linea Hindemburg sono state fatte approntare da Wehib Pascià 12, Consigliere Militare turco del Negus, nell imminenza della guerra, e consentono agli occupanti un ottimo campo di vista e di tiro, al sicuro dal fuoco degli attaccanti. Dopo che alle del 24 aprile 1936 un bombardamento aereo ha colpito le trincee etiopi, alle i Carabinieri si lanciano allo scoperto, accolti da una reazione tale che la IV^ Banda viene subito impiegata in rinforzo all ala destra: nutrite raffiche di fucileria hanno incendiato il primo mezzo della III^, al cheè entrata in azione la batteria da 65/17 della Milizia, i cui tiri sono tuttavia fatti cessare dal T. Col. Citerni perché stanno mettendo in pericolo i suoi Carabinieri. Occorre avanzare stanando il nemico con combattimenti corpo a corpo, sotto il tiro incrociato proveniente dai nidi di armi pesanti, nascosti tra le radici e sugli alberi. Alla sinistra, invece, la II^ mossasi per errore in anticipo addirittura rispetto il bombardamento preparatorio supera il Giarer alle e ne rastrella le rive, assicurando il fianco alle Bande Dubat di Bechis. Alle il T.Col. Citerni riordina I^ e IV^ in un unica Banda agli ordini del Magg. Vadalà e mezz ora dopo viene lanciato l attacco decisivo: i centri di resistenza vengono dapprima colpiti con tiri di precisione, poi incendiati con fascine e legna secca, infine attaccati all arma bianca ed alcuni vengono anche espugnati, mentre da altri proviene una difesa ancor più agguerrita, nonostante la quale si riesce alla fine ad occupare tutta la prima linea di trinceramenti. Alla testa della 1^Cp. della I^ Banda viene ferito gravemente al fianco il Duce, al che Graziani gli risponde Quando sarai a Roma, mi saluterai il Duce (cit. Vincenzo Costantini: I miei vent anni. Memorie di guerra e di prigionia ). 12 Consigliere militare di ras Immirù, Wehib Pascià aveva combattuto prima nella guerra di Libia del e poi nella guerra di rinascita nazionale turca ( ). In entrambi i casi aveva imparato la difficile arte dell'arrangiarsi con forze e mezzi insufficienti (da

11 Cap. Antonio Bonsignore, che ciononostante continua ad avanzare incitando i suoi, finché, colpito nuovamente alla testa, cade senza nemmeno riuscire a profferire parola. È Medaglia d Oro al Valor Militare alla Memoria. La sua Compagnia, trascinata dall esempio, occupa le posizioni nemiche, stanandole con lanciafiamme e bombe a mano, dopodiché i suoi lo riportano all infermeria sperando possa essere ancora soccorso: lo vegliano per tutta la notte, fino al mattino seguente, quando lo seppelliscono con gli altri Caduti Antonio Simone Biagio Bonsignore, unico figlio maschio dell avvocato Angelo, dirigente della Conservatoria Immobiliare di Girgenti, e di Giuseppina Fili, figlia del Senatore Ignazio Fili, nato a Girgenti (oggi Agrigento) il 3 febbraio Terminate le scuole, viene chiamato alle armi alla fine del 1915 all età di 19 anni: decide di fare l ufficiale, pertanto viene ammesso alla Scuola Militare di Modena (l odierna Accademia) ed immesso in servizio nel novembre 1916, quale Aspirante Allievo Ufficiale, nel 10 Reggimento Bersaglieri a Palermo. Con quest ultimo reparto si imbarca a Brindisi e raggiunge l Albania; il 25 marzo 1917 è Sottotenente e dal successivo 25 dicembre Tenente. Nell estate del 1918 partecipa al combattimento di Besciova: mentre il XXXV Battaglione è impegnato ad accamparsi, si registra un improvviso attacco nemico, gli austriaci si impadroniscono delle posizioni ad occidente di Besciova e di due pezzi della 116a batteria; i reparti italiani in zona non si danno per vinti e muovono con veemenza al contrattacco, ricacciando il nemico e recuperando i cannoni perduti. In occasione di questo fatto d arme, Antonio Bonsignore si distingue in modo particolare, tanto da meritare la Medaglia di Bronzo al Valor Militare con la seguente motivazione: Comandante di un plotone, in tre giornate consecutive di lotta, dimostrava risolutezza e coraggio singolare. In un attacco penetrava, alla testa dei suoi uomini, nelle linea avversaria, raggiungendo pel primo la sommità della posizione, da dove in seguiva poi con bello slancio il nemico. Più tardi si opponeva con tenacia ai contrattacchi di forze preponderanti, coprendo i movimenti di altri nostri reparti. Biesciova (Albania), agosto Peraltro pochi giorni prima si è meritato anche la Croce di Guerra al Valore nello scontro che le truppe italiane avevano avuto con la retroguardia di una colonna nemica, nelle vicinanze del ponte Kuci che poi viene anche fatto saltare : Attraversava col proprio plotone una zona intensamente battuta da mitragliatrici avversarie e, malgrado le perdite subite, si portava in aiuto di un nucleo di arditi che in posizione avanzatissima minacciava di essere tagliato fuori dal nemico, e concorreva con abile ed arditissima manovra alla buona riuscita del combattimento. Ponte di Kuci (Albania), luglio Terminata la guerra, il Tenente Bonsignore rimane fino al 1920 a Sebenico e Zara, a presidiare le zone conquistate, con il 15 Reggimento Fanteria. Torna in Patria il 6 giugno di quell anno e transita subito nell Arma dei Carabinieri: viene destinato alla Tenenza di Reggio Calabria da dove, nell agosto del 1921, viene trasferito a quella di Acireale; il 26 novembre del 1922 è destinato al Battaglione Mobile di Treviso e poi a Trieste; con elementi di tale reparto va in Sicilia il 7 dicembre 1924, a disposizione della Compagnia Interna di Caltanissetta, ma nel 1929 torna in Italia settentrionale per andare alla Tenenza di Fossano. Il 16 gennaio 1932 riceve il grado di Primo Tenente e dopo due mesi va alla Legione Allievi Carabinieri di Roma; il 9 febbraio 1933, promosso Capitano, viene destinato a comandare la Compagnia di Ozieri, mentre nel 1935 viene trasferito a Camerino. In quello stesso periodo collabora con la III Sezione Controspionaggio del Sim (Servizio informazioni militari), diretto dal Generale Mario Roatta. Durante la sua permanenza ai reparti mobili in Sicilia dà un valido contributo nella lotta contro le bande di malviventi che operano nell Isola: in particolare nel 1927 presta servizio a Cianciana e Campobello di Licata partecipando alle operazioni che portano a sgominare due bande ed all arresto di 121 fuorilegge, meritandosi due Encomi: Concorse con spirito di sacrificio ed alto senso del dovere in lunghe e difficili indagini che condussero alla scoperta di una associazione a delinquere di 54 individui autori di gravi delitti contro la persone e le proprietà ed all arresto di 42 di essi. Cianciana (Agrigento), febbraio giugno Concorse con spirito di sacrificio ed alto senso del dovere in lunghe e difficili indagini che condussero alla scoperta di una associazione a delinquere di 110 individui autori di gravi delitti contro la persone e le proprietà ed all arresto di 79 di essi. Campobello di Licata (Agrigento), giugno agosto Durante la sua permanenza in Sicilia, esattamente nel periodo in cui presta servizio nel trapanese, contrae anche la malaria. Tuttavia solo tre mesi dopo l arrivo a Camerino l ufficiale parte volontario per l Africa Orientale:

12 PER DUE VOLTE, CON LA PISTOLA IN PUGNO, AL GRIDO DI «SAVOIA», SI SLANCIAVA, PRIMO FRA TUTTI, ALL'ASSALTO DI FORTISSIMI TRINCERAMENTI, INFLIGGENDO NOTEVOLI PERDITE AL NEMICO E COSTRINGENDOLO A RIPIEGARE. FERITO GRAVEMENTE AD UN FIANCO, RACCOGLIEVA TUTTE LE SUE FORZE PER SOSTENERSI, TRASCINARSI E NON CADERE E, RIFIUTANDO OGNI SOCCORSO, CONTINUAVA A GUIDARE E AD INCITARE I SUOI CARABINIERI FINCHÉ, COLPITO IN FRONTE, RIMANEVA FULMINATO MENTRE LA SUA CENTURIA INVADEVA LE POSIZIONI NEMICHE. PRIMO NELL'ASSALTO E PRIMO NELLA MORTE, ESPONENDOSI VOLONTARIAMENTE ALL'ESTREMO SACRIFICIO, DETTE COL SUO MIRABILE ESEMPIO, EROICO IMPULSO A TUTTI I CARABINIERI DELLA BANDA, DETERMINANDO IN ESSI UNA GARA DI EROISMI INDIVIDUALI. RARO E MIRABILE ESEMPIO DI ALTE VIRTÙ MILITARI. GUNU GADU. 24 APRILE 1936 Anche la III^ impegna il nemico in corpo a corpo. Nell azione il Cap. Enrico Passerini, comandante della 5^ Cp., cade ferito all inguine, alla gamba sinistra ed alla bocca dopo ardita azione contro due fortilizi abissini: sarà decorato di Medaglia d Argento al Valor Militare. In tali frangenti il Carabiniere Umberto Negri si lancia da solo contro tre abissini che stanno prendendo alle spalle il Magg. Crocesi ed il Cap. Rossi, salvandoli da sicura morte: anch egli sarà decorato di Medaglia d Argento al Valor Militare. Ma il primo elemento della III^ Banda ad essere stato colpito, fin dai primissimi scontri, è il Carabiniere Mario Ghisleni 14 : viene falciato proprio mentre i Carabinieri sono inchiodati dal tiro nemico, proveniente da buche scavate a fior di terra tra le radici degli alberi, perché una pallottola esplosiva gli dilania la coscia, ma non ne rallenta l ardore combattivo, tanto che solo a forza lo si deve allontanare dal campo di battaglia. Ricoverato sulla nave ospedale Gradisca, morirà il 28 maggio, mentre viene trasportato in Patria, lasciando orfani quattro bambini. Anch egli viene decorato di Medaglia d Oro al Valor Militare alla Memoria: una scelta consapevole e convinta! Gli è intitolata una borgata balneare nelle vicinanze di Ribera ed una scuola a Licata; numerose le caserme che portano il suo nome, tra cui quella del Comando Interregionale Carabinieri di Messina, quella dell Esercito in via Vittorio Emanuele a Palermo, la Sezione dell Anc di Patti. 14 Nato a Bergamo il 27 maggio 1907 da Giovanni e Lina Fumagalli e si arruola nella Legione Allievi Carabinieri di Torino nel febbraio 1927, divenendo Carabiniere nel luglio successivo. Dopo tre anni di servizio nell Arma viene collocato in congedo e riprende il suo posto di lavoro presso l Azienda Tramviaria di Bergamo. Richiamato nel dicembre 1935, chiede di essere destinato in Africa Orientale e l 11 marzo 1936 sbarca a Mogadiscio. Inquadrato nelle Bande ed aggregato alla Colonna Agostini, partecipa a vari fatti d arme precedenti la battaglia di Gunu Gadu. Gli è intitolata la caserma dei Carabinieri di Bergamo Bassa.

13 DURANTE UN VIOLENTO COMBATTIMENTO PRECEDEVA I COMPAGNI ALL ATTACCO DI MUNITE POSTAZIONI NEMICHE DANDO PROVA DI SERENO CORAGGIO, SPREZZO DEL PERICOLO E SLANCIO NON COMUNE. FERITO GRAVEMENTE ALLA GAMBA SINISTRA, CONTINUAVA A SPARARE CONTRO L AVVERSARIO FINO A CHE LE AGGRAVATE CONDIZIONI DELLA FERITA LO COSTRINGEVANO AD ALLONTANARSI. NONOSTANTE LE CURE MEDICHE APPRESTATEGLI, SENTENDOSI PROSSIMO ALLA FINE, IN PIENO POSSESSO DELLE SUE FACOLTÀ MENTALI, DICHIARAVA DI ESSERE ORGOGLIOSO DI IMMOLARE LA SUA VITA PER LA PATRIA. RIVOLGEVA IL SUO PENSIERO ALLA FAMIGLIA ESPRIMENDO LA SPERANZA CHE I SUOI FIGLI FOSSERO SEMPRE DEGNI DI LUI. GUNU GADU (A.O.), 24 APRILE Oltre il fiume anche la II^ Banda si accorge di essere finita in un vero e proprio vespaio di caverne fortificate, subendo elevate perdite, tuttavia l appoggio ravvicinato di due pezzi d artiglieria della Forestale fa superare la criticità. Uno degli appartenenti a questa banda, il Carabiniere Vittorio Cimmarrusti 15, viene colpito ad un braccio da una pallottola esplosiva e solo dietro insistenza del suo ufficiale accetta di essere medicato 16 ; curato con una bendatura provvisoria, corre verso il suo reparto duramente impegnato, scontrandosi con nuclei armati che minacciano l aggiramento; nuovamente ferito all inguine, continua a battersi rabbiosamente sino a che un terzo colpo al capo, mentre sta ancora lanciando una bomba a mano, pone fine a quel sovrumano valore: quando il suo cadavere viene recuperato, gli contano intorno i cadaveri di tre nemici e 53 bossoli sparati dal suo moschetto. Anche il suo sacrificio è ritenuto meritevole della Medaglia d Oro al Valor Militare alla Memoria: FERITO GRAVEMENTE AD UN BRACCIO DA PALLOTTOLA ESPLOSIVA, ANZICHÉ AVVIARSI ALLA SEZIONE DI SANITÀ COME GLI ERA STATO ORDINATO, RITORNAVA DOPO SOMMARIA MEDICAZIONE SULLA LINEA DI COMBATTIMENTO. SCORTI ARMATI ABISSINI IN AGGUATO SULLA DESTRA DELLA PROPRIA COMPAGNIA, LI ATTACCAVA A COLPI DI MOSCHETTO. FERITO UNA SECONDA VOLTA E NON PIÙ IN GRADO DI IMBRACCIARE L ARMA, PROSEGUIVA L IMPARI LOTTA CON LE BOMBE A MANO, UCCIDENDO TRE AVVERSARI, FINCHÉ CRIVELLATO DI COLPI CADEVA GLORIOSAMENTE SUL CAMPO. SUBLIME ESEMPIO DI CONSAPEVOLE EROICO SACRIFICIO. GUNU GADU (A.O.I.), 24 APRILE Nato ad Adelfia (Ba) il 12 febbraio 1912 da Vito Francesco e Teresa Bruno, nel maggio 1931 si arruola nell Arma e, dopo la nomina a Carabiniere, presta servizio nelle Legioni di Bolzano e Roma. Allo scoppio del conflitto italo etiopico chiede di partecipare alle operazioni belliche. Gli sono intitolate le caserme dei Comandi Provinciali di Latina e Lecce e della Compagnia di Cittadella (PD) 16 Anche il medico che ha sconsigliato a Cimmarrusti di tornare in prima linea, il S.Ten. Biondi, in serata viene ferito ad un braccio, ma pure continua stoicamente la sua opera

14 Attestate le quattro Bande ad un passo dal cuore della difesa nemica, si ordina un nuovo assalto che neutralizza due fortilizi nemici 17 e infine l ultimo attacco contro i rimanenti centri di resistenza su un altura, nonostante gli abissini siano grandemente avvantaggiati dal terreno e dagli apprestamenti difensivi. Solo nel pomeriggio avanzato, cioè dopo nove ore di combattimenti, i nostri reparti hanno finalmente ragione del nemico e si dispongono in quadrato, pronti a neutralizzare qualsiasi contrattacco, per consentire un po di riposo. Infatti solo alla mattina del 25 aprile 1936, dalle 06.30, dopo altre 5 ore di duri combattimenti, che vedono ulteriori perdite, si può affermare che la Battaglia di Gunu Gadu sia definitivamente terminata: i 36 Caduti dell Arma vengono sepolti sotto gli alberi della savana, le acacie; il cappellano militare, padre Amendola, officia il rito funebre. Caduta Gunu Gadu, la colonna Agostini raggiunge Sassabaneh (28 aprile) e da lì Dagahbur (30 aprile) dove si ricongiunge con le altre due colonne, anch esse vittoriose sul nemico: la conquista dell Ogaden è ormai cosa fatta, ma le Bande Carabinieri combattono ancora nell Ogaden del nord per occupare Giggiga (5 maggio) ed Harar. In tali frangenti si evidenzia il Cap. Domenico Lucchetti 18, al comando di una colonna mista di nazionali e dumbat. Harar cade l 8 maggio 1936 ed il 9, quattro giorni dopo l occupazione di Addis Abeba da parte di Badoglio il 2 maggio il Negus è fuggito con l aiuto inglese da Aden, portando con sé il Tesoro della Corona sono i Carabinieri in testa alle truppe provenienti dal sud che, a Dire Daua, si congiungono con quelli provenienti dal nord: quando il 24 gennaio 1939 viene costituita la 3^ Divisione, con sede a Napoli, prenderà il nome di OGADEN. Le Bande Autocarrate CC.RR. vengono sciolte: i Carabinieri della I^ e della III^ Banda sono destinati al presidio della capitale, Addis Abeba, col personale della II^ Banda si costituisce la Divisione Territoriale CC.RR. di Harar, mentre con gli elementi della IV^ Banda s istituisce la Compagnia CC.RR. di Dire Daua. I CARABINIERI IN ETIOPIA Con 208 Caduti ed oltre 800 feriti tra i nazionali e centinaia tra i valorosi Zaptiè, l Arma merita la Croce di Cavaliere dell Ordine Militare di Savoia: DURANTE TUTTA LA CAMPAGNA, DIEDE INNUMEREVOLI PROVE DI FEDELTÀ, ABNEGAZIONE, EROISMO; OFFRÌ OLOCAUSTO DI SANGUE GENEROSO; RIAFFERMÒ ANCHE IN TERRA D'AFRICA LE SUE GLORIOSE TRADIZIONI; DIEDE VALIDO CONTRIBUTO ALLA VITTORIA. GUERRA ITALO-ETIOPIA, 3 OTTOBRE MAGGIO Per aver ragione di uno di essi, considerato imprendibile, occorre tutta la perizia di due olimpionici di tiro a segno, il Maresciallo Ugo Cantelli e il Brigadiere Amedeo Bruni. 18 Reduce dalla missione internazionale di due anni prima nella Saar contesa tra Francia e Germania

15 Le decorazioni individuali sono quattro Medaglie d Oro al Valor Militare, 49 Medaglie d Argento al Valor Militare e 108 Medaglie di Bronzo al Valor Militare, nonché 435 Croci di Guerra al Valore. Ma la Campagna d Etiopia va ricordata militarmente soprattutto per il perfetto funzionamento dell apparato logistico, in cui buona parte l hanno avuta le tre Sezioni del Comando CC d Intendenza nell organizzazione delle operazioni di scarico nel porto di Massaua, nella custodia di depositi e magazzini delle retrovie (Asmara e Decamerè), nella direzione e regolazione del traffico delle autocolonne sulla difficile rotabile Massaua-Asmara, nella vigilanza della linea ferroviaria di Asmara contro i guerriglieri, nella vigilanza sulla costruzione della rotabile per Addis Abeba, capolavoro del Genio, effettuata dalle squadre di lavoratori italiani: tanti e tali compiti che le Sezioni d Intendenza sono portate ad undici campagna durante. Esse hanno svolto anche compiti militari, come a Enda Medani Alem, quando pochi Carabinieri mettono in fuga un intera banda nemica, catturandone il capo e meritando così varie decorazioni. La proclamazione dell Impero, il 9 maggio 1936, segna la fine della guerra solo per l opinione pubblica ed i governi d Europa: in realtà gli italiani, 426 Ufficiali e 9934 di truppa, ciascuno con massimo 100 proiettili, con scarsità di viveri e mancanza di benzina, controllano il centro della capitale ed il circostante bosco di eucalipti, cioè un perimetro di appena 39 km! A fronte di questo, l Arma conta un Colonnello, 185 Ufficiali, 6mila tra Sottufficiali e Carabinierei e Zaptiè, che già occupano le località più importanti toccate dall avanzata, dove via via sono stati creati Comandi CCRR per garantire la sicurezza del traffico, militare e non, per impedire atti di criminalità comune, per tutelare le popolazioni. È anche per questo che il 22 maggio Badoglio passa il Vicereame a Graziani per imprecisati motivi di salute (parte per l Italia con un seguito di 300 casse di beni personali!). Attorno Addis Abeba resistono ancora decine di migliaia di Abissini in armi, lasciati indietro dall avanzata italiana, guidati da Ras Immirù, Degiàc Gabremariam, Ras Desta, Degiàc Beienè Merid e dai figli di Ras Cassa. Già Badoglio prima e poi Graziani propongono al Duce di coinvolgere nel governo dell Impero i ras abissini, assicurando loro la continuità di poteri ed onori, affiancati da funzionari e truppe italiane, in considerazione della struttura feudale esistente e della vastità e complessità dell Impero etiope, ma Mussolini non transige: il dominio italiano sarà diretto, i capi abissini non vi avranno alcun ruolo né potere perché, afferma L impero non si governa a mezzadria. La scelta di Mussolini, spinto dall inetto ed avido Ministro per le Colonie, Alessandro Lessona, non lascia agli Abissini, anche quelli meglio disposti nei nostri confronti, altra scelta che la completa sottomissione e la crisi del loro ordine sociale o la resistenza armata.

16 Graziani applica gli ordini di Roma, che prevedono di passare per le armi i ribelli catturati Senza legge del taglione al decuplo non si sana la piaga in tempo utile. Dopo un eccidio di aviatori a Lekempty e un attacco notturno delle bande di Averrà Cassa alla capitale, il Viceré ordina di fucilare l Abuna Petros, il Papa Copto, ritenendolo complice dei fratelli Cassa. Nonostante alcuni successi militari, come la cattura di Ras Immirù il 21 dicembre 1936, durante il ricevimento in onore della nascita del figlio del Principe Umberto, il 19 febbraio 1937, mentre Graziani sta distribuendo elemosine a ciechi, storpi e zoppi che aveva fatto entrare nei giardini del palazzo del Vicerè, 18 bombe a mano vengono lanciate su di lui ed i suoi ospiti: Graziani viene raggiunto da 350 schegge, condotto in salvo dal Capitano dei Carabinieri Mossuti, mentre nella confusione gli italiani prendono a sparare sulla folla. La rappresaglia delle squadre fasciste è orribile, tanto che lo stesso Mussolini, dopo qualche giorno ordina di evitare gli eccessi 19. Intanto, fin dai primi giorni successivi alla fine ufficiale delle ostilità, il Colonnello Azolino Hazon assume l incarico di Comandante Superiore dei CC.RR. per l Etiopia, dove, stabilizzando i reparti mobilitati, l Arma estende la sua tradizionale rete territoriale per assicurare l ordine e la sicurezza pubblica: a questo scopo nel tempo si organizzano un Comando Superiore ad Addis Abeba e sei Gruppi dipendenti a Addis Abeba, Gondar, Gimma, Harrar, Asmara e Mogadiscio, ciascuno articolato su quattro Compagnie, a loro volta su un numero variabile di Tenenze e Stazioni; si istituisce anche una Scuola Allievi per formare le reclute indigene. Una volta messa a regime la struttura, i Carabinieri possono contare mediamente su 100 Ufficiali, 750 Sottufficiali, 1000 Carabinieri e 3500 zaptiè indigeni, su due Legioni, 9 Gruppi, 25 Compagnie, 57 Tenenze, 9 Sezioni, 300 Stazioni e ben quattro Scuole Allievi Zaptiè. Le attività principali dell Arma sono le c.d. operazioni di grande polizia coloniale (un eufemismo per intendere le attività anti-guerriglia, non potendosi accennare al fatto che la resistenza locale persista), servizio informativo, prevenzione e repressione dei reati, disarmo delle popolazioni e rastrellamento delle armi, servizio delle traduzioni, disciplina del traffico stradale, lotta contro il propagarsi delle malattie veneree, polizia amministrativa una funzione, questa, assolta in Italia da appositi organi ed uffici, ma assorbita nell Impero dall Arma, cui sono stati così devoluti compiti deliberativi e giurisdizionali e, sotto certi aspetti, anche contenziosi. In un rapporto al Comando Generale, il Colonnello Hazon, con apposite tabelle, riassume l attività svolta dai Carabinieri nel 1937: da esse si evince che nel solo primo anno dell Impero sono ben 61 i carabinieri nazionali morti (25 in combattimento, 7 nell adempimento del servizio d Istituto, 29 per malattie contratte in servizio) e 63 coloniali, a ribadire l estrema difficoltà incontrata per reprimere una guerriglia molto estesa. 19 Le cifre delle rappresaglie, come sempre in simili contesti, varia sensibilmente: 700 per gli italiani, tra i ed i per inglesi, francesi e statunitensi presenti in Etiopia, oltre per gli etiopi.

17 La prima operazione di un certo rilievo, agli ordini del Capitano Alessandro Morelli 20, si svolge nei giorni immediatamente successivi alla conquista della stessa Addis Abeba, con l arresto di 606 colpevoli di omicidi o ferimenti gravi su 651 fatti di sangue denunciati ed 825 colpevoli di altri reati gravi. Altri 477 vengono denunciati. Nei mesi successivi sono molto impegnati anche nel contrasto alla resistenza anti-italiana con innumerevoli sequestri di armi: in questo risulta prezioso il contributo offerto da un efficiente servizio di controspionaggio istituito immediatamente. Ad esempio, nel solo giugno del 1936, in un unica operazione, sono controllati 1845 sospetti, arrestandone 154 e sequestrando 300 tra mitragliatrici, fucili mitragliatori, fucili e 30q di munizioni. Il 6 luglio 1936 una grossa banda, dopo aver fatto saltare i binari, attacca il treno per Gibuti, su cui si trovano 30 Carabinieri della 450^ Sez., che reagiscono mettendo in fuga gli assalitori e sventando un massacro, riportando tuttavia un caduto e tre feriti. Il 26 ottobre 1936 la Tenenza Scali rastrella a Mulino Salvioni, a 15 km dalla capitale, un ingente quantitativo di armi. Sulla via del ritorno i 37 Carabinieri ed i 22 Zaptiè cadono in un agguato di oltre 300 guerriglieri: dopo un lungo assedio respingono finalmente gli aggressori, perdendo però 8 Carabinieri e 7 Zaptiè. Per tale azione vengono concesse 5 Medaglie d Argento, 12 Medaglie di Bronzo al Valor Militare e 31 Encomi Solenni. All inizio del settembre 1937 s intensificano i movimenti di ribelli nella regione settentrionale del Beghemeder, ad est del lago Tana; in tale zona il presidio dell Arma è rappresentato dalla Stazione posta nel fortino di Arbi Gherbià, dove presta servizio il Carabiniere Giovanni Pazzaglia 21. Questi si trova fuori sede per servizio, ma avuta notizia dell intensificarsi della ribellione insiste per fare urgentemente rientro, dichiarando di essere il più idoneo alla manovra dell unica mitragliatrice disponibile. Giunto in sede l 8, già il 10 settembre, alle 10.30, appaiono i primi ribelli intorno al fortino chiedendo senza successo la consegna delle armi e l abbandono della sede. Alle due capi di bande locali, fino ad allora sottomessi all Italia, disertano con i propri uomini, passando in armi al nemico, per cui restano a difesa del fortino pochi militari nazionali e coloniali ed il personale della Stazione, composto dal brigadiere Mairo, dai Carabinieri Pazzaglia e Medda nonché da sette zaptié. Poco dopo inizia l attacco di preponderanti forze nemiche, contenuto dal fuoco 20 Cadrà nel prosieguo delle operazioni in A.O.I., venendo pertanto decorato di Medaglia d Argento al Valor Militare alla Memoria 21 Nato a Montemonaco (Ap) il 27 settembre 1908; non ancora diciannovenne, si arruola nella Legione Allievi Carabinieri di Roma ed il 15 febbraio 1928 nominato Carabiniere a piedi viene destinato alla Legione di Ancona. Nel 1931 è trasferito a quella di Genova, dove merita un Encomio Solenne per essersi prodigato instancabilmente per alcuni giorni nell opera di sgombero e di soccorso durante l alluvione nel Finalese (settembre 1933). Nel settembre 1935 è assegnato a domanda alla 403a Sezione Carabinieri per partecipare al conflitto italo etiopico. Il 30 dicembre 1935 sbarca a Massaua (Eritrea) e nell ottobre 1936 viene destinato alla Legione provvisoria dell Amhara. Nel maggio del 37 viene assegnato alla lontana ed isolata Stazione del fortino di Arbì Chebrà, territorio del Beghemeder, nel Nord del Paese, ad Est del lago Tana. Nel piccolo reparto svolge con zelo i compiti istituzionali, noncurante del clima tremendo e dei disagi della sistemazione a dir poco spartana: si pensi che il giovane carabiniere confida in una lettera alla madre: Alloggio da due mesi in una capanna di paglia e ancora non ho potuto dare una sistemazione definitiva al mio letto perché, ogni volta che piove, devo spostarlo. Alla sua memoria sono intitolate le caserme sedi della Compagnia Maridipart di La Spezia e della Stazione Carabinieri di Amandola (Ap).

18 dei difensori e specialmente da quello della mitragliatrice di Pazzaglia. Ma gli assalti si succedono sempre più frequenti ed impetuosi, tanto che i Carabinieri devono iniziare il lancio di bombe a mano; alle ore la maggior parte dei difensori è morto o ferito: dei nazionali, solo il Carabiniere Pazzaglia è ancora miracolosamente illeso e seguita a contrastare gli assalitori, ma ben presto le munizioni sono esaurite: tutti i superstiti, tra cui Pazzaglia, che è riuscito a rendere inservibile la mitragliatrice, si adunano attorno alla Bandiera italiana al centro del fortino, fronte al nemico, trovando morte gloriosa. Giovanni Pazzaglia è Medaglia d Oro al Valor Militare alla Memoria: CARABINIERE DI UNA STAZIONE, SEDE DI RESIDENZA IN TERRITORIO DI RECENTE CONQUISTA, TROVANDOSI PER SERVIZIO LONTANO DALLA SEDE E VENUTO A CONOSCENZA DI GRAVI SINTOMI DI RIBELLIONE SERPEGGIANTI NELLA GIURISDIZIONE DELLA PROPRIA STAZIONE, INSISTENTEMENTE CHIEDEVA DI RAGGIUNGERLA. DUE GIORNI DOPO IL SUO ARRIVO, ATTACCATO IL FORTINO DA PREPONDERANTI FORZE RIBELLI, ADDETTO ALL UNICA MITRAGLIATRICE DI CUI DISPONEVANO I DIFENSORI, PER BEN SETTE ORE DI ACCANITO COMBATTIMENTO, CON MANO SALDA E CUORE INTREPIDO, TENEVA TESTA AL NEMICO, FACENDONE STRAGE. FINITE LE MUNIZIONI, UNICO NAZIONALE ANCORA ILLESO TRA I DIFENSORI, RENDEVA INSERVIBILE L ARMA E, SUBLIME ESEMPIO DI CONSAPEVOLE EROICO SACRIFICIO, SI ADUNAVA CON I SUPERSTITI ATTORNO ALLA BANDIERA INNALZATA AL CIELO AL CENTRO DEL FORTINO E, FRONTE AL NEMICO, TROVAVA MORTE GLORIOSA. ARBÌ CHEBRÀ NEL BEGHEMEDER (A.O.I.), 10 SETTEMBRE Per contrastare la ribellione nello Scioà, il 23 agosto 1938 una colonna di 138 uomini tra i quali sette Carabinieri e 3 Zaptiè eritrei, tutti della locale Stazione muove da Mendida verso un area da bonificare da bande che razziano bestiame e proprietà alle popolazioni sottomesse all Italia. Verso le ore 10 la colonna, avvistati forti nuclei di ribelli a cavallo, si attesta a difesa sul colle di Cianghì Mariam; poco dopo numerosi gruppi di nemici, provenienti da più direzioni, circondano ed attaccano decisamente i nostri soldati, con una forza dieci volte superiore. La situazione diventa subito critica e, dopo più ore di impari lotta, il comandante della colonna decide di attuare un ripiegamento ordinato a scaglioni, affidando ai militari dell Arma il compito più difficile, quello di retroguardia. La manovra viene attuata con successo, ma i Carabinieri devono combattere accanitamente per frenare il nemico, difendendosi anche all arma bianca: cadono falciati dal fuoco etiope i Carabinieri Praloran e Galli, che saranno decorati rispettivamente di Medaglia d Argento e medaglia di Bronzo al Valor Militare alla Memoria. Mentre la colonna continua a ripiegare, lasciando sul

19 terreno i morti, il Carabiniere Antonino Alessi 22 resiste strenuamente per garantire l esecuzione della manovra, ma viene colpito ben tre volte da colpi d arma da fuoco; nonostante tutto egli continua ad attirare su di sé l irruenza del nemico, per far arretrare i colleghi. Colpito una quarta volta alle ginocchia, resta immobilizzato e, dopo aver consegnato le armi ad un commilitone, trattiene con sé solo qualche bomba a mano e si mette ad attendere i nemici, al sopraggiungere dei quali ultimi lancia contro di essi tutti i suoi ordigni, prima di essere travolto dall orda avversaria, sacrificando così la giovane vita per la salvezza dei commilitoni. Viene decorato di Medaglia d Oro al Valor Militare alla Memoria: NEL CORSO DI UN CRUENTO COMBATTIMENTO, ERA DI COSTANTE ESEMPIO AI COMPAGNI PER CORAGGIO E SPREZZO DEL PERICOLO. FERITO, NON DESISTEVA DALLA LOTTA E CONTINUAVA AD INCITARE I SUOI ALLA RESISTENZA. FERITO UNA SECONDA, UNA TERZA ED UNA QUARTA VOLTA, GIÀ PRESSO A MORIRE, TROVAVA ANCORA LA FORZA DI LANCIARE L ULTIMA BOMBA A MANO CONTRO IL NEMICO. FULGIDO ESEMPIO DI VALORE E DI ASSOLUTA DEDIZIONE AL DOVERE. CIANGHÌ MARIAM-MENDIDA (A.O.I.), 23 AGOSTO Con l inizio del conflitto mondiale, la Territoriale presente nella colonia etiope viene impegnata contro la guerriglia, fomentata dagli inglesi: le Stazioni tentano, con pochi uomini, di controllare territori vastissimi ed impervi. Nella zona del fortino di Marmarefià - sita nello Scioà, a tremila metri di altitudine sulla vetta di un amba - si verificano analoghi fenomeni di ribellione, alimentati anche dai tradimenti di parte delle truppe irregolari fino ad allora sottomesse agli italiani. La Stazione Carabinieri, sistemata in una modesta costruzione dal tetto di paglia, è costituita in tutto da tre locali: l ufficio di Stazione, anche alloggio del Comandante e deposito delle armi, la mensa ed il dormitorio dei Carabinieri effettivi. Attorno alla Stazione sono sistemati gli alloggiamenti dei militari africani che, come d uso, sono accompagnati dalle rispettive famiglie ovunque siano impiegati; completa la difesa un basso recinto circolare di muro a secco, con qualche postazione per arma pesante e garitte per le sentinelle. Gli abitanti del distretto, generalmente contadini, dopo aver sofferto soprusi e ruberie da parte dei briganti, si sentono finalmente protetti dal 22 Nato a Messina il 10 giugno 1912, si arruola nell Arma il 12 febbraio 1932 e nell agosto successivo, nominato Carabiniere Effettivo, viene destinato alla Legione di Messina. Nel febbraio 1935, mobilitato per l Africa Orientale, parte con l 85a Sezione Carabinieri da Montagna alla volta della Somalia, ove prende parte attiva agli scontri svoltisi su quel fronte. Nel 1936 partecipa alle operazioni di grande polizia coloniale in Etiopia guadagnando, nei combattimenti del 16 ottobre, la Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Durante cinque giorni di combattimento per rastrellamento di vasta zona infestata dai ribelli, si prodigava con slancio e coraggio per il successo delle operazioni, coadiuvando efficacemente il proprio comandante di squadra nel guidare gruppi di irregolari più volte impegnati a fugare avversari che opponevano resistenza. Successivamente, addetto a banda di irregolari, dava ripetute prove di coraggio, lanciandosi alla testa dei propri uomini alla conquista di importanti posizioni difese da forti nuclei di ribelli. Alla sua Memoria è intitolata la sede della Compagnia di Termini Imerese

20 piccolo presidio: in tutto un Brigadiere, due Carabinieri e sei Zaptiè, rinforzati da un centinaio di gregari di bande irregolari. All alba del 20 luglio 1940 il Comandante della Stazione parte, accompagnato da un gruppo di gregari, alla volta del capoluogo Debra Sina, distante sedici ore di cammino, per tradurre una ventina di detenuti ed a presidio della Stazione rimangono i Carabinieri Savino Cossidente 23 e Mariano Vincenti, con quattro zaptiè ed una sessantina di gregari, di cui almeno trenta sono inquadrati alle dipendenze di Taferrà Dagnè, un capo ribelle che si è aggiunto alla piccola guarnigione solo negli ultimi giorni, ma la cui fedeltà è ancora tutta da provare. Durante la mattinata i due giovani Carabinieri peraltro febbricitanti per essere stati da poco sottoposti a profilassi antitifica - autorizzano parte dei gregari a recarsi al mercato settimanale di Coot, per la periodica provvista di viveri freschi. Alle 14 il Carabiniere Vincenti si trova in camerata, mentre Cossidente si intrattiene nell ufficio di Stazione per meglio vigilare le armi, intento a scrivere una lettera ai genitori e con la pistola carica poggiata sulla scrivania, a portata di mano. Mentre le famiglie dei militari africani sono raccolte nelle abitazioni per il riposo pomeridiano, i trenta uomini di Taferrà continuano ad esercitarsi in ordine chiuso e nel maneggio delle nuove armi ricevute dagli italiani. Terminata l istruzione gli uomini, anziché rientrare negli attendamenti, si soffermano in gruppi, con aria innocente, in vari punti della ridotta; il capo invece, con una decina dei suoi, si porta verso l ufficio di Stazione e, dopo esservi entrato come di norma avviene per informare delle novità, repentinamente afferra la pistola appoggiata sul tavolo, mentre gli uomini al seguito puntano i fucili contro il Carabiniere Cossidente, intimandogli di non muoversi. Immediatamente Taferrà si avvicina al magazzino delle armi per impossessarsene, ma Cossidente, benché disarmato e con le canne dei fucili dei traditori rivolte contro di lui, non esita un istante e con un balzo si avventa contro il capo ribelle, ingaggiando una strenua lotta. L etiope riesce tuttavia a svincolarsi dalla presa, per cui i suoi complici possono esplodere una prima scarica di fucileria a bruciapelo contro il Carabiniere, ferendolo in più parti. Ma egli si getta ancora contro i suoi nemici, grondando sangue e combattendo uno contro dieci, nell estremo tentativo di impedire l asportazione delle armi: viene infine ripetutamente pugnalato alle spalle e cade esanime al suolo. Intanto, alle prime detonazioni e alle grida d allarme del parigrado, il Carabiniere Vincenti lascia la branda semivestito ed armato di pistola, tentando di correre in aiuto del commilitone; sulla porta viene investito dal fuoco dei rivoltosi che gli precludono l uscita: ferito in più parti, scarica l'arma contro gli 23 Nato a Lavello (Pz) il 23 marzo 1916; arruolatosi nell'agosto 1936 nella Legione Allievi di Roma, viene promosso Carabiniere Effettivo nel gennaio dell'anno successivo. Chiesto ed ottenuto, nel febbraio del 1938, di essere aggregato ai reparti carabinieri operanti in Africa Orientale, viene destinato al Gruppo di Addis Abeba, prestando servizio a Nefesit, Magalà e, dal 1940, alla Stazione del fortino di Marmarefià.

LE BATTAGLIE DELL ITALIA 1940-1941

LE BATTAGLIE DELL ITALIA 1940-1941 LE BATTAGLIE DELL ITALIA 1940-1941 Alla fine del 1940 l Italia invade la Grecia. L impresa è più difficile del previsto e deve chiedere aiuto ai tedeschi L esercito italiano e quello tedesco combattono

Dettagli

La seconda guerra mondiale

La seconda guerra mondiale La seconda guerra mondiale La seconda guerra mondiale dura dal 1939 al 1945 ed è una guerra totale, cioè coinvolge tutto il mondo. da un lato i regimi nazifascisti, gli STATI DELL ASSE, cioè Germania,

Dettagli

Onore al carabiniere Antonio Bonavita Medaglia d'argento al Valor Militare

Onore al carabiniere Antonio Bonavita Medaglia d'argento al Valor Militare Onore al carabiniere Antonio Bonavita Medaglia d'argento al Valor Militare Giuseppe Massari ONORE AL CARABINIERE ANTONIO BONAVITA Medaglia d Argento al Valor Militare www.booksprintedizioni.it Copyright

Dettagli

LE SCHEDE DIDATTICHE DELLA MAESTRA MPM LE GUERRE PERSIANE

LE SCHEDE DIDATTICHE DELLA MAESTRA MPM LE GUERRE PERSIANE LE GUERRE PERSIANE Mentre le città greche si sviluppavano, i Persiani crearono un vastissimo impero sottomettendo tutti i popoli conquistati. Sparta e Atene, piuttosto di perdere la propria libertà affrontarono

Dettagli

STORIA DEGLI STATI UNITI D AMERICA (U.S.A.)

STORIA DEGLI STATI UNITI D AMERICA (U.S.A.) STORIA DEGLI STATI UNITI D AMERICA (U.S.A.) OGGI Oggi gli Stati Uniti d America (U.S.A.) comprendono 50 stati. La capitale è Washington. Oggi la città di New York, negli Stati Uniti d America, è come la

Dettagli

Genio ALTRE ARMI E CORPI

Genio ALTRE ARMI E CORPI ALTRE ARMI E CORPI I Caduti varesini che militavano in altre Armi, Corpi e Servizi, oltre alla Fanteria e all Artiglieria, furono 487 così suddivisi: Genio Zappatori 73 Genio Telegrafisti 31 Genio Pontieri

Dettagli

IL RUOLO DELLE DONNE DURANTE LA RESISTENZA. Lavoro a cura della 2^B dell Istituto Comprensivo di Vado Ligure Peterlin

IL RUOLO DELLE DONNE DURANTE LA RESISTENZA. Lavoro a cura della 2^B dell Istituto Comprensivo di Vado Ligure Peterlin IL RUOLO DELLE DONNE DURANTE LA RESISTENZA Lavoro a cura della 2^B dell Istituto Comprensivo di Vado Ligure Peterlin Le donne occuparono un ruolo molto importante durante la seconda guerra mondiale. Prima

Dettagli

SPECTER OPS. L'obiettivo del giocatore agente è quello che il suo agente completi 3 su 4 missioni obiettivo qualsiasi

SPECTER OPS. L'obiettivo del giocatore agente è quello che il suo agente completi 3 su 4 missioni obiettivo qualsiasi SPECTER OPS REGOLE 2-3 giocatori: 1 agente e 2 cacciatori - Le 4 missioni obiettivo sono conosciute dai giocatori: si lancia il dado e si segnano col relativo gettone sul lato verde sulla plancia e sul

Dettagli

LA PRIMA GUERRA MONDIALE

LA PRIMA GUERRA MONDIALE LA PRIMA GUERRA MONDIALE LA TRINCEA La Prima Guerra Mondiale fu caratterizzata da combattimenti in TRINCEA una tattica di guerra che vide gli eserciti nemici fronteggiarsi per lunghi periodi di tempo.

Dettagli

IL FASCISMO 1919-1943

IL FASCISMO 1919-1943 IL FASCISMO 1919-1943 Origini del fascismo 1919-1921 Il fascismo prende il potere 1922-1924 Diventa una regime totalitario di massa (dittatura) 1925-1943 Le origini del Fascismo 1919-1921 Dalla crisi economica

Dettagli

La prima Guerra Mondiale

La prima Guerra Mondiale La prima Guerra Mondiale 1 Temi trattati Le cause della guerra I fronti della prima guerra mondiale Le date della Grande guerra I soldati: la vita in trincea La società civile Lo stato e la censura La

Dettagli

Capitolo 3: Cenni di strategia

Capitolo 3: Cenni di strategia Capitolo 3: Cenni di strategia Le "Mobilità" L obiettivo fondamentale del gioco è, naturalmente, catturare semi, ma l obiettivo strategico più ampio è di guadagnare il controllo dei semi in modo da poter

Dettagli

LA PRIMA GUERRA MONDIALE

LA PRIMA GUERRA MONDIALE LA PRIMA GUERRA MONDIALE Premessa: Le nazioni europee più forti Vogliono imporsi sulle altre Rafforzano il proprio esercito Conquistano le ultime zone rimaste libere in Africa e Asia (colonie) Si creano

Dettagli

La prima Guerra Mondiale. IV F La prima guerra mondiale 1

La prima Guerra Mondiale. IV F La prima guerra mondiale 1 La prima Guerra Mondiale IV F La prima guerra mondiale 1 Temi trattati Le cause della guerra I fronti della prima guerra mondiale Le date della Grande guerra I soldati: la vita in trincea La società civile

Dettagli

In quanti modi posso lanciare ed afferrare la palla? Chi riesce a?

In quanti modi posso lanciare ed afferrare la palla? Chi riesce a? CARATTERISTICHE GENERALI DEI GIOCHI INDIVIDUALI CON UN ATTREZZO Gioco con l attrezzo Manipolazioni, da solo: lanciare, afferrare, Per riuscire a gestire far rotolare, l attrezzo. calciare. Per riuscire

Dettagli

NUOVA CULTURA DELLA SICUREZZA, DUE GRANDI VERITA

NUOVA CULTURA DELLA SICUREZZA, DUE GRANDI VERITA NUOVA CULTURA DELLA SICUREZZA, DUE GRANDI VERITA Non si è raggiunto l obiettivo! E necessario inaugurare un grande cantiere fatto di: Cultura della sicurezza Tecnologia della sicurezza Prevenzione Controlli

Dettagli

data, non solo i martiri di Nassiriya, morti per cercare di fermare la guerra civile presente in Iraq, ma anche tutti coloro che hanno perso la vita

data, non solo i martiri di Nassiriya, morti per cercare di fermare la guerra civile presente in Iraq, ma anche tutti coloro che hanno perso la vita Costituita in memoria di Piero Salvati, carabiniere e poi funzionario della Pubblica Amministrazione, ottimo maresciallo dell ANC di Tortona, mancato all affetto dei suoi cari e dei suoi tanti amici il

Dettagli

Socio/relazionale: partecipazione attiva al gioco, in forma agonistica, collaborando con gli altri

Socio/relazionale: partecipazione attiva al gioco, in forma agonistica, collaborando con gli altri Federazione Italiana Pallacanestro Settore Giovanile Minibasket e Scuola Lezioni Integrate Minibasket I Fondamentali con palla Traguardi di Competenza. Partiamo dalle linee guida: Motorio/funzionale padronanza,

Dettagli

S T A T U T I. La stessa riunisce, aiuta e sostiene i suoi membri nella loro attività professionale.

S T A T U T I. La stessa riunisce, aiuta e sostiene i suoi membri nella loro attività professionale. S T A T U T I I. DENOMINAZIONE - SEDE - DURATA Articolo 1 - Generalità Con il nome dell Associazione Svizzera delle Imprese di Rimozione Amianto e Bonifiche (abbreviato ASIRAB) viene costituita un associazione

Dettagli

Come fare una scelta?

Come fare una scelta? Come fare una scelta? Don Alberto Abreu www.pietrscartata.com COME FARE UNA SCELTA? Osare scegliere Dio ha creato l uomo libero capace di decidere. In molti occasioni, senza renderci conto, effettuiamo

Dettagli

30-5-2013. GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 125 A LLEGATO

30-5-2013. GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 125 A LLEGATO A LLEGATO 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 13A04572 MINISTERO DELLA DIFESA Conferimento di onorificenze al merito di Marina. Con decreto del Ministro della Difesa n. 126 datato 5 marzo 2013, è stata concessa

Dettagli

STATO MAGGIORE DELLA DIFESA Ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore Ufficio Pubblica Informazione SCHEDA NOTIZIE RELATIVA ALLA

STATO MAGGIORE DELLA DIFESA Ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore Ufficio Pubblica Informazione SCHEDA NOTIZIE RELATIVA ALLA STATO MAGGIORE DELLA DIFESA Ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore Ufficio Pubblica Informazione SCHEDA NOTIZIE RELATIVA ALLA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA MISSIONE NATO OPERAZIONE INDUS PAKISTAN SOMMARIO

Dettagli

NEWS 26 APRILE 2015 PARTITA CAMPIONATO PULCINI 2004 REAL 2000 ROZZANO-ROZZANO CALCIO. Articolo di Enrico Carlotti (Direttore Sportivo)

NEWS 26 APRILE 2015 PARTITA CAMPIONATO PULCINI 2004 REAL 2000 ROZZANO-ROZZANO CALCIO. Articolo di Enrico Carlotti (Direttore Sportivo) NEWS 26 APRILE 2015 PARTITA CAMPIONATO PULCINI 2004 REAL 2000 ROZZANO-ROZZANO CALCIO Articolo di Enrico Carlotti (Direttore Sportivo) Siamo così giunti all ultima partita di campionato e, i nostri ragazzi

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

GIOCHI MINIBASKET. 1) Il gioco dei nomi. 2) Il gambero

GIOCHI MINIBASKET. 1) Il gioco dei nomi. 2) Il gambero GIOCHI MINIBASKET Questi giochi sono stati tratti da alcuni libri e talvolta modificati per adattarli al nostro gioco. Adatti per diverse età. Buon lavoro. 1) Il gioco dei nomi Obiettivi: conoscere i compagni,

Dettagli

La strage di Capaci raccontata da Tina Montinaro

La strage di Capaci raccontata da Tina Montinaro La strage di Capaci raccontata da Tina Montinaro Venerdì 17 aprile, è venuta nella nostra scuola signora Tina Montinaro, vedova di Antonio Montinaro, uno dei tre uomini di scorta che viaggiavano nella

Dettagli

Una carta geografica diversa la proiezione cartografica di Arno Peters

Una carta geografica diversa la proiezione cartografica di Arno Peters Una carta geografica diversa la proiezione cartografica di Arno Peters Nella proiezione di Mercatore la Germania (patria elettiva del geografo) e l Europa si trovano al centro del mondo, sia in senso latitudinale

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2

Dettagli

La Sezione ANC di BARCELLONA POZZO DI GOTTO è intitolata Car.Scelto La Spada Pantaleo Mario Medaglia Argento al Valor Civile alla Memoria

La Sezione ANC di BARCELLONA POZZO DI GOTTO è intitolata Car.Scelto La Spada Pantaleo Mario Medaglia Argento al Valor Civile alla Memoria La Sezione ANC di BARCELLONA POZZO DI GOTTO è intitolata Car.Scelto La Spada Pantaleo Mario Medaglia Argento al Valor Civile alla Memoria LA SPADA PANTALEO CARABINIERE VAI A ANC BARCELLONA POZZO DI GOTTO

Dettagli

lo 2 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000

lo 2 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000 Capittol lo 2 Visualizzazione 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000 Nel primo capitolo sono state analizzate le diverse componenti della finestra di Word 2000: barra del titolo, barra dei menu,

Dettagli

LA PRIMA GUERRA MONDIALE LE CAUSE DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE

LA PRIMA GUERRA MONDIALE LE CAUSE DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE LA PRIMA GUERRA MONDIALE LE CAUSE DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE ALLA FINE DEL XIX SECOLO I RAPPORTI FRA GLI STATI DIVENTANO SEMPRE PIÙ TESI CAUSE COMPETIZIONE ECONOMICA RIVALITA COLONIALI POLITICHE NAZIONALISTICHE

Dettagli

Lo scontro fra la Grecia e la Persia

Lo scontro fra la Grecia e la Persia Lo scontro fra la Grecia e la Persia Un conflitto di civiltà Ø nel corso del VI secolo a. C. le città greche della costa occidentale dell Asia Minore (odierna Turchia) crescono in ricchezza e potenza,

Dettagli

di Frederic Moyersoen Giocatori: 3-10 Età: a partire dagli 8 anni Durata: circa 30 minuti

di Frederic Moyersoen Giocatori: 3-10 Età: a partire dagli 8 anni Durata: circa 30 minuti di Frederic Moyersoen Giocatori: 3-10 Età: a partire dagli 8 anni Durata: circa 30 minuti Contenuto: 44 Carte percorso, 27 Carte azione, 28 Carte oro, 7 Cercatori d oro, 4 Sabotatori. Idea del gioco I

Dettagli

La Guardia Imperiale in Star Quest

La Guardia Imperiale in Star Quest La Guardia Imperiale in Star Quest Gli squadroni della Guardia Imperiale sono composti da 10 soldati ed hanno questa composizione: 1 Sergente armato di pistola laser e spada catena: Combattimento a distanza

Dettagli

L Africa. I paesi colonizzati dall Italia

L Africa. I paesi colonizzati dall Italia L Africa I paesi colonizzati dall Italia La Libia Nel 1911 l'italia di Giolitti dichiarò guerra all'impero ottomano per ottenere il controllo della Libia. Nel 1934, con l'unione della Tripolitania e della

Dettagli

ALCUNE PROPOSTE PER INSEGNARLO

ALCUNE PROPOSTE PER INSEGNARLO I primi Giochi Easy : Il Palleggio ALCUNE PROPOSTE PER INSEGNARLO Insalata Mista. (stimolare l abitudine all utilizzo del palleggio) Dal palleggio in libertà tuttocampo dei bambini, dividere il campo in

Dettagli

A Tutti i Dipendenti R.A.S. Amministrazione CFVA Enti Agenzie - Aziende Loro Sedi

A Tutti i Dipendenti R.A.S. Amministrazione CFVA Enti Agenzie - Aziende Loro Sedi Prot. 222/2011 Cagliari 18 aprile 2011 A Tutti i Dipendenti R.A.S. Amministrazione CFVA Enti Agenzie - Aziende Loro Sedi Come preannunciato nel nostro comunicato dell 8 aprile u.s., il 15 aprile 2011 è

Dettagli

MINIGUIDA PER RISORSE SU CLASH OF CLANS

MINIGUIDA PER RISORSE SU CLASH OF CLANS MINIGUIDA PER RISORSE SU CLASH OF CLANS Visto che le richieste in chat sono sempre maggiori ed è difficile riassumere in poche righe il sistema che utilizzo per fare risorse in poco tempo, ho pensato che

Dettagli

TAGLIO E SCARTO (II) da Bd I 1971-7/8

TAGLIO E SCARTO (II) da Bd I 1971-7/8 TAGLIO E SCARTO (II) da Bd I 1971-7/8 di Robert Berthe Se in un contratto ad atout uno dei difensori gioca in un colore nel quale il dichiarante e il morto non hanno più carte da rispondere, egli permetterà

Dettagli

SEZIONE CONEGLIANO VITTORIO VENETO

SEZIONE CONEGLIANO VITTORIO VENETO SEZIONE CONEGLIANO VITTORIO VENETO Elaborata a cura del U.N.U.C.I. Gruppo Provinciale Protezione Civile Ten. F. MESSINA Non dobbiamo mai dare per scontato che a risolvere i nostri problemi siano sempre

Dettagli

I FURTI DI BICICLETTE A BOLOGNA

I FURTI DI BICICLETTE A BOLOGNA I FURTI DI BICICLETTE A BOLOGNA indagine ISTAT Reati, vittime, percezione della sicurezza. Anni 2008-2009 L unico reato in aumento nel nuovo millennio 2,5% 2002 3,8% 2008-09 è il solo reato che cresce

Dettagli

Scopri il piano di Dio: Pace e vita

Scopri il piano di Dio: Pace e vita Scopri il piano di : Pace e vita E intenzione di avere per noi una vita felice qui e adesso. Perché la maggior parte delle persone non conosce questa vita vera? ama la gente e ama te! Vuole che tu sperimenti

Dettagli

La crisi del sistema. Dicembre 2008 www.quattrogatti.info

La crisi del sistema. Dicembre 2008 www.quattrogatti.info La crisi del sistema Dicembre 2008 www.quattrogatti.info Credevo avessimo solo comprato una casa! Stiamo vivendo la più grande crisi finanziaria dopo quella degli anni 30 La crisi finanziaria si sta trasformando

Dettagli

L Impero bizantino. L Impero bizantino. 4. L Impero paga ai Germani tanto oro per far rimanere i Germani lontani dai confini delle regioni orientali.

L Impero bizantino. L Impero bizantino. 4. L Impero paga ai Germani tanto oro per far rimanere i Germani lontani dai confini delle regioni orientali. il testo: 01 L Impero romano d Oriente ha la sua capitale a Costantinopoli. Costantinopoli è una città che si trova in Turchia, l antico (vecchio) nome di Costantinopoli è Bisanzio, per questo l Impero

Dettagli

GIOCHI DI STRATEGIA Giochi di potere!!!.

GIOCHI DI STRATEGIA Giochi di potere!!!. GIOCHI DI STRATEGIA Giochi di potere!!!. Dopo avere dedicato ampio spazio nei precedenti interventi al modello culturale del nostro Minibasket raccontando l esperienza finlandese, ora vorrei rivolgere

Dettagli

IL FRONTE OCCIDENTALE

IL FRONTE OCCIDENTALE IL FRONTE OCCIDENTALE QUESTO TESTO E QUESTA CARTINA TRATTANO DELLA SITUAZIONE SUL FRONTE OCCIDENTALE. VEDRAI ANCHE COME VIVEVANO I SOLDATI IN TRINCEA. All inizio della guerra, la Germania invade il Belgio,

Dettagli

PIAZZA VENEZIA LA PICCOLA PIAZZA VENEZIA, NEL 1870

PIAZZA VENEZIA LA PICCOLA PIAZZA VENEZIA, NEL 1870 PIAZZA VENEZIA LA PICCOLA PIAZZA VENEZIA, NEL 1870 A DESTRA, PALAZZO VENEZIA; IN FONDO, PALAZZETTO VENEZIA CHE SARA INTERAMENTE SMONTATO E RIMONTATO ALCUNE DECINE DI METRI PIU INDIETRO PER DARE SPAZIO

Dettagli

hnefatafl Hnefatafl Il gioco da tavolo del Re Regole - massimiliano.dellarovere[su]gmail.com -

hnefatafl Hnefatafl Il gioco da tavolo del Re Regole - massimiliano.dellarovere[su]gmail.com - hnefatafl Hnefatafl Il gioco da tavolo del Re Regole - massimiliano.dellarovere[su]gmail.com - Tema: Il gioco rappresenta un assedio dove il numero degli Assedianti, è il doppio di quello degli Assediati.

Dettagli

COME SVILUPPARE LA TRASMISSIONE DELLA PALLA NELLA CATEGORIA PICCOLI AMICI (5-8 ANNI)? ECCO LA SOLUZIONE A

COME SVILUPPARE LA TRASMISSIONE DELLA PALLA NELLA CATEGORIA PICCOLI AMICI (5-8 ANNI)? ECCO LA SOLUZIONE A WWW.CENTROSTUDICALCIO.IT Scuola Calcio Tecnica PROBLEMA: COME SVILUPPARE LA TRASMISSIONE DELLA PALLA NELLA CATEGORIA PICCOLI AMICI (5-8 ANNI)? ECCO LA SOLUZIONE A cura di Ernesto Marchi WWW.CENTROSTUDICALCIO.IT

Dettagli

Un Gioco di Bruno Faidutti & Bruno Cathala Da 3 a 5 giocatori.

Un Gioco di Bruno Faidutti & Bruno Cathala Da 3 a 5 giocatori. Un Gioco di Bruno Faidutti & Bruno Cathala Da 3 a 5 giocatori. Materiale 1 mappa di gioco circolare "Marte", divisa in 10 zone. 20 tessere destinazione. 14 tessere risorse. 70 gettoni punteggio. 24 carte

Dettagli

PENSIERO DI LENIN. Fonte: Lenin [Vladimir Ilic Ulianov], Scritti economici, Roma, Editori Riuniti, 1977, pp. 837-840.

PENSIERO DI LENIN. Fonte: Lenin [Vladimir Ilic Ulianov], Scritti economici, Roma, Editori Riuniti, 1977, pp. 837-840. PENSIERO DI LENIN Fonte: Lenin [Vladimir Ilic Ulianov], Scritti economici, Roma, Editori Riuniti, 1977, pp. 837-840. Articolo datato 6 gennaio 1923 e pubblicato sulla «Pravda» del 27 gennaio 1923. ******

Dettagli

Cosa ci può stimolare nel lavoro?

Cosa ci può stimolare nel lavoro? a Cosa ci può stimolare nel lavoro? Quello dell insegnante è un ruolo complesso, in cui entrano in gioco diverse caratteristiche della persona che lo esercita e della posizione che l insegnante occupa

Dettagli

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli; Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui

Dettagli

La prima Guerra Mondiale

La prima Guerra Mondiale La prima Guerra Mondiale 1 Temi trattati Le cause della guerra I fronti della prima guerra mondiale Le date della Grande guerra I soldati: la vita in trincea La società civile Lo stato e la censura La

Dettagli

Costituzione della Repubblica Italiana. Diritti e doveri dei cittadini

Costituzione della Repubblica Italiana. Diritti e doveri dei cittadini Costituzione della Repubblica Italiana Diritti e doveri dei cittadini Art. 2 La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge

Dettagli

FILIPPO MARIA CAILOTTO SOLDI DAGLI SPONSOR

FILIPPO MARIA CAILOTTO SOLDI DAGLI SPONSOR FILIPPO MARIA CAILOTTO SOLDI DAGLI SPONSOR Strategie di Marketing e Segreti per Negoziare con Successo le Sponsorizzazioni per i Tuoi Eventi 2 Titolo SOLDI DAGLI SPONSOR Autore Filippo Maria Cailotto Editore

Dettagli

Autore: Maurizio Bruni Sito proponente: Alleniamo.com MESE DI SETTEMBRE 2007 CATEGORIA ESORDIENTI 1995. Allenatore Maurizio Bruni

Autore: Maurizio Bruni Sito proponente: Alleniamo.com MESE DI SETTEMBRE 2007 CATEGORIA ESORDIENTI 1995. Allenatore Maurizio Bruni Autore: Maurizio Bruni Sito proponente: Alleniamo.com MESE DI SETTEMBRE 2007 CATEGORIA ESORDIENTI 1995 Allenatore Maurizio Bruni MESE DI SETTEMBRE OBIETTIVI TECNICI Palleggio individuale Conduzione della

Dettagli

È morta l architetta Zaha Hadid

È morta l architetta Zaha Hadid È morta l architetta Zaha Hadid Edifici distrutti dai bombardamenti del governo siriano a Damasco, il 10 febbraio 2016. (Bassam Khabieh, Reuters/Contrasto) 11MAR 201618.40 La spartizione della Siria è

Dettagli

La convenzione dell ONU sui diritti del fanciullo riscritta dai bambini con Mario Lodi

La convenzione dell ONU sui diritti del fanciullo riscritta dai bambini con Mario Lodi La convenzione dell ONU sui diritti del fanciullo riscritta dai bambini con Mario Lodi Articolo 1: Il bambino (o bambina) è ogni essere umano fino a 18 anni. Articolo 2: Gli Stati devono rispettare, nel

Dettagli

1 Gli effetti della forza di Coriolis

1 Gli effetti della forza di Coriolis LA FORZA DI CORIOLIS di Giulio Mazzolini 2012 1 Gli effetti della forza di Coriolis È un effetto noto che i venti nell emisfero nord deviano sempre verso destra, invece nell emisfero sud deviano sempre

Dettagli

La Resistenza Italiana SPIEGATA DAGLI ALUNNI DELLA 3 E

La Resistenza Italiana SPIEGATA DAGLI ALUNNI DELLA 3 E La Resistenza Italiana SPIEGATA DAGLI ALUNNI DELLA 3 E Cosa è la resistenza? La Resistenza italiana, comunemente chiamata Resistenza, anche detta "Resistenza partigiana" o "Secondo Risorgimento", fu l'insieme

Dettagli

Da 2 a 4 Giocatori Autore Martin Wallace

Da 2 a 4 Giocatori Autore Martin Wallace Traduzione La Strada Da 2 a 4 Giocatori Autore Martin Wallace Scopo del Gioco Ogni giocatore, impersona un Ricco Mercante ed è alla ricerca di Nuovi Mercati nelle crescenti cittadine che vi permetteranno

Dettagli

Potenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI

Potenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI Potenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI OGGETTO: CORSI DI FORMAZIONE SULLA SICUREZZA PER LAVORATORI, PREPOSTI, DIRIGENTI - ART. 37 D. LGS. 81/08 Accordi Stato Regioni del 21 dicembre

Dettagli

IMPARARE GIOCANDO A 9/10 ANNI

IMPARARE GIOCANDO A 9/10 ANNI IMPARARE GIOCANDO A 9/10 ANNI appunti dalla lezione del 19 maggio 2002 al Clinic di Riccione relatore Maurizio Cremonini, Istruttore Federale Set. Scol. e Minibasket I BAMINI DEVONO SCOPRIRE CIO DI CUI

Dettagli

L unificazione dell Italia

L unificazione dell Italia L unificazione dell Italia Dopo i moti rivoluzionari del e la sconfitta piemontese nella prima guerra d indipendenza (1848-1849) negli stati italiani ci fu una dura repressione chiesta dall Austria. L

Dettagli

PROGETTO SACRAVITA MISERICORDIA DI FIRENZE ALBANIA

PROGETTO SACRAVITA MISERICORDIA DI FIRENZE ALBANIA PROGETTO SACRAVITA MISERICORDIA DI FIRENZE ALBANIA Per restituire dignità, tetto e futuro agli ultimi del mondo. Sotto questa dizione si collocano tutta una serie di progetti, realizzati all estero dalla

Dettagli

La Posta svizzera SecurePost SA, Oensingen

La Posta svizzera SecurePost SA, Oensingen La Posta svizzera SecurePost SA, Oensingen Il datore di lavoro Richard Mann Circa un anno e mezzo fa, nell ambito del progetto Integrazione di persone disabili presso la Posta, abbiamo assunto una nuova

Dettagli

Cambio Comando al 72 Stormo e consegna del nuovo Drappo della Bandiera d Istituto. Il Col. Antonio Felicissimo subentra al Col. Leonardo Barone.

Cambio Comando al 72 Stormo e consegna del nuovo Drappo della Bandiera d Istituto. Il Col. Antonio Felicissimo subentra al Col. Leonardo Barone. Cambio Comando al 72 Stormo e consegna del nuovo Drappo della Bandiera d Istituto Il Col. Antonio Felicissimo subentra al Col. Leonardo Barone. Testo Cap. Pil. AArnn Carla ANGELUCCI Foto Raffaele Fusilli

Dettagli

Copertura delle perdite

Copertura delle perdite Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 107 09.04.2014 Copertura delle perdite Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Varie Le assemblee delle società di capitali che, nelle

Dettagli

F.I.G.C. Settore giovanile e scolastico Sardegna

F.I.G.C. Settore giovanile e scolastico Sardegna F.I.G.C. Settore giovanile e scolastico Sardegna CORSO CONI F.I.G.C. OTTANA TESINA INDIVIDUALE DI DONATELLA SANNA CATEGORIA PICCOLI AMICI OBIETTIVI FATTORE TECNICO COORDINATIVO colpire la palla e capacità

Dettagli

Imperialismo imperialismo sovrapproduzione civiltà prestigio nazionalismo Gran Bretagna Francia Germania Africa Conferenza di Berlino Cina

Imperialismo imperialismo sovrapproduzione civiltà prestigio nazionalismo Gran Bretagna Francia Germania Africa Conferenza di Berlino Cina Imperialismo A partire dagli ultimi decenni dell'ottocento e fino alla Prima guerra mondiale, l'europa vive un periodo storico caratterizzato dal desiderio da parte di alcuni Stati del Vecchio continente

Dettagli

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA Tutti gli anni, affrontando l argomento della divisibilità, trovavo utile far lavorare gli alunni sul Crivello di Eratostene. Presentavo ai ragazzi una

Dettagli

GUARDIE ECOLOGICHE VOLONTARIE REGOLAMENTO DI SERVIZIO. Sommario

GUARDIE ECOLOGICHE VOLONTARIE REGOLAMENTO DI SERVIZIO. Sommario GUARDIE ECOLOGICHE VOLONTARIE REGOLAMENTO DI SERVIZIO Sommario Art. 1 - Organizzazione del Servizio Art. 2 - Disposizioni Generali Art. 3 - Finalità del Servizio Art. 4 - Modalità di Accesso Art. 5 - Funzioni

Dettagli

CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1

CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1 Convenzione 187 CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio

Dettagli

IL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI

IL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI IL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI Eccoci ad un altra puntata del percorso di costruzione di un budget annuale: i visitatori del nostro sito www.controllogestionestrategico.it possono vedere alcuni

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI dell AISLA Onlus Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica Organizzazione non lucrativa di utilità sociale Indice Titolo

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE AMICI DELLA SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE. Articolo 1 Natura giuridica

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE AMICI DELLA SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE. Articolo 1 Natura giuridica STATUTO DELL ASSOCIAZIONE AMICI DELLA SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE Articolo 1 Natura giuridica 1. L Associazione Amici della Scuola di musica di Fiesole, promossa dal Maestro Piero Farulli, è un istituzione

Dettagli

Come nasce una legge: dalla presentazione all approvazione definitiva

Come nasce una legge: dalla presentazione all approvazione definitiva Un giorno in SENATO Come nasce una legge: dalla presentazione all approvazione definitiva Presentazione L iter di una legge inizia con la presentazione, al Senato o alla Camera, di un progetto di legge;

Dettagli

DECISIONE N.1105 CALENDARIO E MODALITÀ ORGANIZZATIVE DELLA VENTESIMA RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DELL OSCE. I. Calendario

DECISIONE N.1105 CALENDARIO E MODALITÀ ORGANIZZATIVE DELLA VENTESIMA RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DELL OSCE. I. Calendario PC.DEC/1105 Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa Consiglio permanente ITALIAN Original: ENGLISH 974 a Seduta plenaria Giornale PC N.974, punto 3 dell ordine del giorno DECISIONE

Dettagli

Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla

Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla Maggio 2015 Più si va avanti e più si allontana l accesso alla pensione degli italiani. Col passare degli anni, infatti, aumenta l età

Dettagli

COMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE

COMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE COMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE INDICE: ARTICOLO 1: ARTICOLO 2: ARTICOLO 3: ARTICOLO 4: ARTICOLO 5: ARTICOLO 6: ARTICOLO 7 : ARTICOLO

Dettagli

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE

Dettagli

Unità di apprendimento semplificata

Unità di apprendimento semplificata Unità di apprendimento semplificata Per alunni con difficoltà di apprendimento, per alunni non italofoni, per il ripasso e il recupero Testo di Amalia Guzzelloni, IP Bertarelli, Milano La prof.ssa Guzzelloni

Dettagli

PROPOSTA DI LEGGE. Diritti di rappresentanza e associazione per il personale delle Forze armate e delle forze di polizia a ordinamento militare

PROPOSTA DI LEGGE. Diritti di rappresentanza e associazione per il personale delle Forze armate e delle forze di polizia a ordinamento militare PROPOSTA DI LEGGE Diritti di rappresentanza e associazione per il personale delle Forze armate e delle forze di polizia a ordinamento militare Art. 1 1. La tutela dei diritti individuali e collettivi degli

Dettagli

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 Indice Introduzione pag. 9 Ringraziamenti» 13 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 1. I contenuti curati, interessanti e utili aiutano il business» 15 2. Le aziende

Dettagli

La vita quotidiana durante la guerra

La vita quotidiana durante la guerra La vita quotidiana durante la guerra 1936: il discorso di Giuseppe Motta Ascoltiamo il discorso pronunciato da Giuseppe Motta, allora Consigliere federale, e quindi leggiamo il testo qui sotto riportato

Dettagli

INTRODUZIONI DI ARMI, ESPLOSIVI E DI QUALSIASI MEZZO DI DISTRUZIONE E CATTURA DA PARTE DI PRIVATI ALL INTERNO DEL PARCO REGOLAMENTO

INTRODUZIONI DI ARMI, ESPLOSIVI E DI QUALSIASI MEZZO DI DISTRUZIONE E CATTURA DA PARTE DI PRIVATI ALL INTERNO DEL PARCO REGOLAMENTO INTRODUZIONI DI ARMI, ESPLOSIVI E DI QUALSIASI MEZZO DI DISTRUZIONE E CATTURA DA PARTE DI PRIVATI ALL INTERNO DEL PARCO REGOLAMENTO ART. 1) DEFINIZIONE Agli effetti e all applicazione del presente Regolamento

Dettagli

PALLAMANO. Un po di storia

PALLAMANO. Un po di storia PALLAMANO Un po di storia La pallamano è un gioco bello e dinamico, inventato in Germania alla fine dell Ottocento. Sembra che tragga origine da un gioco denominato Pallaporta. E nata come sport da giocarsi

Dettagli

INTERVENTO INTITOLAZIONE DEL CENTRO REMIERO DI OGGIONO AI MARINAI D'ITALIA 26 MAGGIO 2012.

INTERVENTO INTITOLAZIONE DEL CENTRO REMIERO DI OGGIONO AI MARINAI D'ITALIA 26 MAGGIO 2012. INTERVENTO INTITOLAZIONE DEL CENTRO REMIERO DI OGGIONO AI MARINAI D'ITALIA 26 MAGGIO 2012. Rivolgo a tutti gli intervenuti, alle Autorità civili, ai molti sindaci presenti, a quelle religiose, militari

Dettagli

CAMPAGNA NAZIONALE DELL ANPI E DELL ISTITUTO ALCIDE CERVI PER RILANCIARE L ANTIFASCISMO E CONTRASTARE IL NEOFASCISMO

CAMPAGNA NAZIONALE DELL ANPI E DELL ISTITUTO ALCIDE CERVI PER RILANCIARE L ANTIFASCISMO E CONTRASTARE IL NEOFASCISMO n. 57 12/19 dicembre 2012 Periodico iscritto al R.O.C. n.6552 APPUNTAMENTI CAMPAGNA NAZIONALE DELL ANPI E DELL ISTITUTO ALCIDE CERVI PER RILANCIARE L ANTIFASCISMO E CONTRASTARE IL NEOFASCISMO Segnaliamo,

Dettagli

PROGRAMMA GESTIONE TURNI MANUALE UTENTE. Programma Gestione Turni Manuale Utente versione 1.1

PROGRAMMA GESTIONE TURNI MANUALE UTENTE. Programma Gestione Turni Manuale Utente versione 1.1 PROGRAMMA GESTIONE TURNI MANUALE UTENTE INDICE 1 PREMESSA 3 2 COMANDI COMUNI 3 3 SEDI 3 4 FESTIVITÀ 4 5 PERIODI TURNI 4 6 COD. TURNI 6 7 TURNI SPORTIVI 9 8 COD. EQUIPAGGI 9 9 DISPONIBILITÀ 10 10 INDISPONIBILITÀ

Dettagli

S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A

S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 207 D I S E G N O D I L E G G E d iniziativa dei senatori SALVATO e CARCARINO COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 9 MAGGIO 1996 Norme

Dettagli

REGOLAMENTO TECNICO GIOCHI POPOLARI

REGOLAMENTO TECNICO GIOCHI POPOLARI REGOLAMENTO TECNICO GIOCHI POPOLARI 1) Ogni gioco popolare inserito nel programma del Palio delle Borgate contribuisce alla classifica generale come evento singolo. TIRO ALLA FUNE 2) La gara inizia quando

Dettagli

Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti

Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti * del gruppo Deutsche Bank nell Unione Europea Commissione interna Euro Deutsche Bank Premessa In considerazione dello

Dettagli

COMITATO UNICO di GARANZIA (C.U.G.)

COMITATO UNICO di GARANZIA (C.U.G.) COMITATO UNICO di GARANZIA (C.U.G.) REGOLAMENTO di ISTITUZIONE e FUNZIONAMENTO del COMITATO UNICO di GARANZIA (CUG) per le PARI OPPORTUNITA, la VALORIZZAZIONE del BENESSERE di CHI LAVORA e CONTRO le DISCRIMINAZIONI

Dettagli

Ombudsman delle banche svizzere

Ombudsman delle banche svizzere Ombudsman delle banche svizzere Procedura in sintesi Sintesi della procedura di mediazione ENTE DI INFORMAZIONE E MEDIAZIONE NEUTRALE L Ombudsman delle banche svizzere, quale mediatore neutrale, si occupa

Dettagli

TECNICA E TATTICA VOLLEY

TECNICA E TATTICA VOLLEY TECNICA E TATTICA VOLLEY Dalla posizione di attesa, e a seconda del tipo di attacco avversario, il muro e la difesa optano per dei cambiamenti di posizione, al fine di rendere più facile la ricostruzione.

Dettagli

Le ragazze e le carriere scientifiche

Le ragazze e le carriere scientifiche Le ragazze e le carriere scientifiche La cittadinanza subalterna delle donne nelle carriere scientifiche Perché le donne sono tanto poco rappresentate ai vertici delle carriere scientifiche, sia nel settore

Dettagli

Gestione del conflitto o della negoziazione

Gestione del conflitto o della negoziazione 1. Gestione del conflitto o della negoziazione Per ognuna delle 30 coppie di alternative scegli quella che è più vera per te. A volte lascio che siano gli altri a prendersi la responsabilità di risolvere

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEGLI STRANIERI. Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 81 del 30-10-2012

REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEGLI STRANIERI. Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 81 del 30-10-2012 REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEGLI STRANIERI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 81 del 30-10-2012 Entrato in vigore il 2.11.2012 INDICE Art. 1 Istituzione Art. 2 Finalità Art.

Dettagli