PROMOZIONE INTERVENTI MIRATI AD INCIDERE SUI RISCHI INFORTUNISTICI TRA GLI ANZIANI E BAMBINI DI 0-40

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1 PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE PROMOZIONE INTERVENTI MIRATI AD INCIDERE SUI RISCHI INFORTUNISTICI TRA GLI ANZIANI E BAMBINI DI ANNI Referente aziendale di progetto dr.ssa M. Coia

2 Bacino d utenza d distribuito su 70 comuni

3 I fase COMUNE DI GUIDONIA M. elevato numero di abitanti (82.000) in crescita realtà sociale diversificata (centro e zone periferiche) II fase COMUNI LIMITROFI numero abitanti stabile realtà sociale uniforme all interno dei singoli comuni III fase COMUNI ASL

4 A chi rivolgere l'intervento di prevenzione degli incidenti domestici dei bambini da 0 a 4 anni? I bambini da 0 a 4 anni non possono proteggersi da soli Dobbiamo rivolgerci ai loro (anche futuri) genitori Possiamo farlo nei luoghi dove li incontriamo abitualmente:consultori,centri vaccinali,ambulatori pediatrici e ginecologici,centri nascita

5 INFORMAZIONE NEOGENITORI prevenzione incidenti domestici Criticità consultori difficoltà organizzative (carenza personale) Criticità centri vaccinali tempi brevi di contatto con l utentel scarsa attenzione ad altre problematiche

6 Contenuto della campagna informativa I neo-genitori si preoccupano dell'alimentazione,della crescita,della protezione dalle malattie infettive,dal fumo e dagli altri inquinanti,ecc Introduciamo il concetto di incolumità

7 Per prevenire bisogna conoscere i rischi ed i modi per evitarli Le campagne informative dovranno evidenziare i rischi correlati alle varie fasi della crescita e le misure che i genitori o chi si occupa dei bambini possono adottare per ridurli od eliminarli

8 Una particolare attenzione dovrà essere rivolta al concetto che bisogna almeno parzialmente modificare la casa per renderla più sicura per il bambino

9 IL TUO BAMBINO E E NATO IMPARA A PROTEGGERLO CAMBIA LA TUA CASA A SUA MISURA

10 La mia casa è un luogo sicuro? La casa è un luogo sicuro solo se gli oggetti contenuti in essa sono utilizzati in modo appropriato (A.Pitidis ISS)

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12 DALLA NASCITA A SEI MESI MI MUOVO ANCH IO

13 DALLA NASCITA A SEI MESI RISCHI PRINCIPALI CADUTE USTIONI

14 CADUTE 0-66 MESI Non lasciare mai il bambino solo su Fasciatoi Sdraiette Letti, divani e sedie

15 USTIONI 0-66 MESI Assicurati che l acqua l del bagnetto sia tiepida Assicurati che - se il bambino assume bevande con il biberon- la temperatura sia adeguata

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17 DAI SEI MESI A UN ANNO PICCOLI ESPLORATORI

18 DAI SEI MESI A UN ANNO RISCHI PRINCIPALI CADUTE USTIONI INGESTIONE CORPI ESTRANEI ELETTROCUZIONE

19 DAI SEI MESI A UN ANNO Non lasciarla/lo mai sola/o quando gattona e quando sono in funzione elettrodomestici Tieni bloccate le porte delle stanze e impedisci l accesso alle scale Copri le prese elettriche e gli angoli dei mobili con i dispositivi di sicurezza

20 DAI SEI MESI A UN ANNO Tenere lontani piccoli oggetti che possono essere ingeriti Evita l uso del girello Utilizza sempre le cinture di sicurezza dei seggioloni

21 DAI SEI MESI.. DETERSIVI Riponeteli in un armadietto posto in alto, oppure dotato di fermo di sicurezza Non lasciate mai il contenitore, anche se lo state utilizzando, alla portata del bambino Utilizzate prodotti dotati di tappo di sicurezza Non travasate un detersivo in bottiglie di bibite o acqua minerale, neppure con l etichetta cambiata CENTRO ANTIVELENI

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23 DAL PRIMO AL QUARTO ANNO IL MONDO È TUTTO MIO

24 DAL PRIMO AL QUARTO ANNO RISCHI PRINCIPALI USTIONI INGESTIONE CORPI ESTRANEI E TOSSICI ANNEGAMENTO CADUTE DALL ALTO ALTO FERITE DA TAGLIO

25 DAL PRIMO AL QUARTO ANNO Per la conservazione delle sostanze tossiche scegli luoghi inaccessibili ai bambini Non lasciarlo mai solo in cucina e in bagno Usa le griglie per proteggere il piano cottura

26 DAL PRIMO AL QUARTO ANNO Non lasciarla/lo mai sola/o nella vasca da bagno o nelle piscine Non lasciare sedie o sgabelli davanti alle finestre e rendi inaccessibili i balconi al bambino Rendi inaccessibili gli oggetti taglienti

27 SEMPRE PREVENIRE NON OSSESSIONARE Bambini troppo protetti non sono destinati a crescere come dovrebbero. Il rischio esiste e fa parte della vita fin dalla nascita, la nostra specie è esposta ai pericoli la nostra sopravvivenza dipende dalla capacità di proteggerci dai pericoli. Per evitarli occorre conoscenza Il principale compito di noi adulti, genitori e medici, è quello di vigilare senza ossessionare e di fornire gli strumenti per affrontare il pericoli

28 INTOSSICAZIONE La possibile tossicità di alcune piante è spesso non conosciuta dai genitori. I disturbi più comuni sono: cutanei irritativi (ortica, latte di fico, dieffenbachia) gastrointestinali (semi del ricino) cardiaci (mughetto, digitale, oleandro) neurologici (foglie delle patate, melanzane, pomodori, peperoni, datura, aconito)

29 INTOSSICAZIONE: misure d urgenzad Avere sempre con sé il numero di un Centro Antiveleni per poter chiedere una consulenza; interpellare comunque sempre il proprio medico curante o un Pronto Soccorso prima di prendere qualunque iniziativa. Recandosi al Pronto Soccorso, portare sempre il contenitore della sostanza tossica. Non provocare mai il vomito senza una precisa indicazione del Centro Antiveleni Non somministrare liquidi che possono favorire il vomito o, come nel caso del latte, aumentare l assorbimento di alcune sostanze tossiche.

30 PREVENZIONE Evitare l utilizzo di sostanze tossiche. Riporre i prodotti tossici in luoghi non accessibili ai bambini. Non mescolare tra loro sostanze diverse. Non travasare i prodotti in bottiglie anonime o destinate originariamente ad altro uso. Non manomettere le chiusure di sicurezza dei flaconi. Non utilizzare i contenitori di prodotti per la pulizia come giocattoli.

31 INGESTIONE CORPI ESTRANEI Il portare gli oggetti alla bocca rappresenta una tappa del normale sviluppo del bambino tra 1 e 3 anni; la mancata percezione del pericolo o, in caso di bambini più grandi, un momento di distrazione, fa si che l oggetto possa finire nell apparato digerente. Fortunatamente l ingestione di corpi estranei, nella maggioranza dei casi, non comporta gravi conseguenze.

32 MISURE D URGENZAD Se l oggetto ingerito è di piccole dimensioni e non appuntito, non sarà necessario prendere alcun provvedimento e nei giorni successivi (fino a 10) andranno controllate con attenzione le feci del bambino per accertarsi dell espulsione della sostanza ingerita. Per oggetti di grandezza maggiore di 2-3 cm o appuntiti (aghi, chiodi) sarà opportuno contattare il proprio medico curante o recarsi al Pronto Soccorso

33 PREVENZIONE Tenere lontano dalla portata del bambino di età inferiore a 4 anni piccoli oggetti di uso comune (palline, bottoni, monete, orecchini, piccoli giocattoli, aghi, ecc.). Sorvegliare sempre il bambino mentre mangia e gioca. Controllare periodicamente l ambiente in cui si muove il bambino (istruire anche i fratelli maggiori a mettere bene in ordine i giochi). Evitare di mettere orecchini a bambini. Scegliere accuratamente i giochi, in modo che non si dividano o si rompano facilmente in piccoli pezzi. Non lasciare mai in giro la scatola del cucito Controllare spesso che i bottoni dei vestiti del bimbo siano ben attaccati. Tenere le spille da balia chiuse.

34 I giochi e le parti staccabili destinati ai bambini di età inferiore ai 10 mesi devono avere dimensioni tali da non passare attraverso una sagoma a forma di uovo alta 30 mm e larga da 35 a 50 mm e da un cilindro del diametro di 41,7 mm. I giochi e le parti staccabili destinati ai bimbi dietà inferiore ai 36 mesi non devono entrare completamente in un cilindretto con un diametro di 31,7 mm. PREVENZIONE

35 ANNEGAMENTO Rappresenta la seconda causa di morte accidentale in età pediatrica, dopo i traumi; ha una maggiore incidenza sotto i 5 anni di vita (annegamenti in ambiente domestico) e in età adolescenziale (piscina, mare) con netta prevalenza, in quest ultima fascia di età, del sesso maschile. Utilizziamo il termine semi annegamento quando il paziente sopravvive per almeno 24 ore dopo l immersione in un liquido; se l immersione è stata protratta, è causa frequente di esiti neurologici permanenti.

36 MISURE D URGENZAD Allontanare il bambino dal pericolo. Liberare le vie aeree dal vomito o dal materiale estraneo che possono essere causa di aspirazione o ostruzione. Coprire il paziente per combattere il raffreddamento del corpo. Se il bambino è cosciente, tranquillizzarlo, metterlo in posizione semiseduta per facilitare la respirazione ed aiutarlo ad espellere il liquido presente nelle vie aeree praticando pacche sul torace. Se il paziente è incosciente, effettuare le manovre di rianimazione cardiorespiratoria in attesa dei soccorsi avanzati.

37 PREVENZIONE Non lasciate mai soli i bambini nella vasca da bagno o in piscina o al mare. Mettete sul fondo un tappetino o appositi adesivi antisdrucciolo. Fare attenzione all uso degli oli da bagno: rendono il fondo della vasca molto scivoloso!

38 Evitare l accesso del bambino ad ambienti in cui si trovano vasche o grossi contenitori ripieni di acqua. Mettere in prossimità della vasca e della doccia appositi maniglioni. Non consumare un pasto sostanzioso poco prima di immergersi. Insegnare ai bambini a nuotare il più presto possibile. Recintare sempre a prova di bambino le piscine private. Tenere vicino ai bordi della piscina una ciambella salvagente e una lunga stecca, utili per il soccorso.

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