Dal Confederazione generale del lavoro Rerum Novarum 1894 API 1898 assicurazione degli infortuni sul lavoro a carico del imprenditore
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- Fausta Ippolito
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1 Dal Alla fine dell 800, con lo sviluppo dell industria, la nascente classe operaia era costretta a vivere nell assenza totale delle più elementari norme di tutela. Cattive condizioni igieniche e di sicurezza, crisi economiche con conseguente disoccupazione, il lavoro considerato come merce e ritmi infernali caratterizzavano il mondo degli operai. Efficace strumento di conquiste sociali è il sindacato che nel 1891 istituisce le Camere del lavoro e costituisce nel 1906 la Confederazione generale del lavoro L enciclica Rerum Novarum di papa Leone XIII tenta di operare una mediazione tra le parti sociali. Infatti, mentre da una parte condanna il socialismo e la lotta di classe, dall altra chiede ai padroni di abbandonare lo schiavismo cui erano sottoposti gli operai, che colloca tra i deboli e i poveri e per i quali, quindi, si deve avere uno speciale riguardo. Prende impulso il sindacalismo cattolico per lo sviluppo di provvedimenti di protezione dei lavoratori Si costituisce l API ( Associazione per la prevenzione infortuni sul lavoro), un organizzazione, senza fini di lucro, formata dagli industriali lombardi. Nello stesso periodo nasce anche l Associazione degli industriali d Italia che, tra gli altri, ha anche il compito di vigilare, studiare, insegnare, propagandare, segnalare gli infortuni e i pericoli del lavoro La prima legge, Legge n. 80, che affronta la sicurezza sul lavoro, dopo una discussione parlamentare durata quasi 20 anni dal momento della presentazione della prima proposta, fu possibile grazie ai voti dei deputati socialisti all opposizione. Si istituiva, tra l altro, l obbligatorietà della assicurazione degli infortuni sul lavoro a carico dell imprenditore (per il Tessile, la Chimica e il Metalmeccanico ) con l indennizzo esclusivo del danno ai lavoratori infortunati o ai superstiti.
2 N.B. Prima l indennizzo era possibile solo se la colpa era dell imprenditore e se il lavoratore lo poteva dimostrare! 1899 Viene approvato il Regio Decreto n. 230 ( Regolamento generale per la prevenzione degli infortuni ) da cui, però, erano esclusi: il settore Commercio, il settore dell Agricoltura e la maggioranza delle piccole imprese Vengono emanate le Norme per la tutela sanitaria. In realtà, le norme esistevano solo sulla carta poiché l azione di vigilanza dello Stato era praticamente inesistente. Infatti, la maggioranza parlamentare, che rappresentava il potere economico- imprenditoriale era, nei fatti, contraria all applicazione di quelle norme Grazie alla pressione dei sindacati, viene istituito l Ispettorato del lavoro, con potere di vigilanza sull applicazione delle leggi sul lavoro, con diritto di elevare contravvenzioni, con la facoltà di visitare, in qualsiasi momento, i luoghi di lavoro. Con l avvento del fascismo, viene meno la libertà sindacale, si crea il sindacato unico e la magistratura del lavoro L API diventa un istituzione pubblica e prende il nome di ANPI (Associazione nazionale per la prevenzione infortuni sul lavoro ) Nel Codice Penale ( Regio Decreto n.1938 del ) l art. 437 ( Rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro ) recita: Chiunque omette di collocare impianti, apparecchi o segnali destinati a prevenire disastri o infortuni sul lavoro, ovvero li rimuove o li danneggi, è punito con la reclusione da 6 mesi a 5 anni. Se dal fatto deriva un disastro o un infortunio, la pena è della reclusione da 3 a 10 anni Al posto dell ANPI, viene fondato l ENPI ( Ente nazionale per la propaganda contro gli infortuni ) con cui vengono introdotti, nel 1936, i servizi di medicina del lavoro e di igiene industriale. In questo periodo, l attività propagandistica è tutta rivolta a far emergere le responsabilità soggettive degli infortuni.
3 1933 Con la legge n. 860, viene creato l Istituto nazionale contro gli infortuni sul lavoro Il Regio Decreto n introduce: il rapporto assicurativo per tutti i lavoratori attraverso la contribuzione delle aziende; l erogazione delle prestazioni sanitarie di cura e di riabilitazione; la liquidazione delle rendite ai mutilati e invalidi del lavoro Con il Regio Decreto n.262, viene approvato il testo del Codice Civile nel quale l art ( Tutela delle condizioni di lavoro ) impone che il datore di lavoro debba garantire l integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro Entra in vigore La Costituzione della Repubblica Italiana in cui si afferma che La Repubblica Italiana tutela il lavoro in tutte le sue forme e applicazioni e che il diritto d impresa, pur affermandosi con la libertà dell iniziativa economica privata, non può svolgersi in contrasto con l utilità sociale e in modo da rendere danno alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana Vengono emanati : Norme generali e speciali in materia di prevenzione degli infortuni e di igiene del lavoro ( L. n.51/1955 ); L a prevenzione degli infortuni sul lavoro ( DPR 547/1955 ) ; L igiene generale del lavoro ( DPR 303/1956 ); La prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni ( DPR 164/1956 ). Dagli anni 50, si blocca lo sviluppo della legislazione di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.
4 Negli anni 70 aumenta, nei lavoratori e nel sindacato, la consapevolezza dell importanza della prevenzione degli infortuni e della protezione della salute, da cui scaturiscono incisive azioni di lotta, che portano alla Legge 300 ( Statuto dei lavoratori ), del , sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori. In particolare, l art.9 ( Tutela della salute e della integrità fisica ) recita: I lavoratori, mediante le loro rappresentanze, hanno diritto di controllare l applicazione delle norme per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali e di promuovere la ricerca, l elaborazione e l attuazione di tutte le misure idonee a tutelare la loro salute e la loro integrità fisica La legge 833/78 ( Riforma sanitaria nazionale ) introduce in ambito regionale le unità socio- sanitarie locali ( le attuali ASL ) per la tutela della salute dei cittadini del territorio e, in particolare, per la tutela dell incolumità dei lavoratori. Sostanziali innovazioni in questa materia si devono, dagli anni 80, alla Comunità Europea che propone agli stati membri delle direttive da recepire negli ordinamenti nazionali Viene emessa una direttiva del Consiglio dei ministri della Comunità Europea sulle misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza e salute dei lavoratori Con i nostri consueti tempi biblici, la direttiva europea viene recepita nel nostro ordinamento con il Decreto Legislativo n.626 del , che presenta in forma organica la normativa esistente, senza abrogarla formalmente, con il quale, e con le successive modifiche e integrazioni, la tutela, basata fino ad ora sulla prevenzione tecnologica, avrà, da ora in poi, l uomo al centro della organizzazione e della gestione della sicurezza negli ambienti di lavoro. Vengono introdotte numerosissime novità in termini di figure, di attività, di obblighi e di sanzioni. Il Datore di Lavoro ( DDL ), tra l altro, deve: provvedere alla valutazione dei rischi, cioè all individuazione dei pericoli e quindi dei rischi, alla predisposizione di tutte le misure, anche di tipo organizzativo e gestionale, di prevenzione e protezione, al fine di eliminare, se possibile, o ridurre al minimo i rischi; elaborare il Documento di valutazione dei rischi; organizzare il Servizio di Prevenzione e Protezione ( SPP ), che deve partecipare attivamente alla valutazione dei rischi, alla elaborazione delle misure di sicurezza,della informazione e della formazione dei lavoratori; nominare il Responsabile del SPP ( RSPP );
5 consultare preventivamente l RLS, su tutte le questioni riguardanti la sicurezza; designare il Medico Competente ( MC ). Il/I Rappresentante/i dei Lavoratori per la Sicurezza ( RLS ), eletto dai lavoratori, ha potere di proposta, di verifica sulla corretta applicazione delle norme e deve essere consultato preventivamente dal datore di lavoro sulle materie riguardanti la sicurezza. Il Medico Competente ( MC ) provvede alla sorveglianza sanitaria e agli accertamenti sanitari, collabora con il ddl e con l SPP per la valutazione dei rischi, per il servizio di Primo Soccorso,per l informazione e la formazione dei lavoratori e visita periodicamente i luoghi di lavoro Il Dlgs 626/94 viene trasfuso nel cosidetto Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro ( TUSL ), Dlgs 81/2008, che riforma, riunisce, armonizza molte normative precedenti in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. La denominazione Testo Unico è erronea in quanto per la nostra Costituzione la sicurezza è di competenza concorrente tra Stato e Regioni. Inoltre, non sono state né abrogate, né recepite alcune norme del 1956, né i decreti legislativi collegati al 626, applicati a particolari settori. Tra le molte novità evidenziamo le seguenti. La valutazione dei rischi deve riguardare tutti i fattori di rischio, compresi quelli derivanti dallo stress lavoro- correlato, dalla differenza di genere, dall età e dalla provenienza da altri Paesi. Si applica a tutte le aziende e a tutti i lavoratori, anche a quelli a progetto e a quelli a domicilio. Si indicano nuove modalità per lo svolgimento della valutazione dei rischi. Si rafforzano le prerogative dell RLS e, in assenza di questi, si introduce l RSLT ( RLS Territoriale ). Si stabilisce che l RSPP può essere esterno. Si semplificano gli obblighi formali. Si inaspriscono le sanzioni. Come obbligo connesso agli appalti, viene introdotta la redazione del Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenti ( DUVRI ). Viene successivamente integrato e corretto dal Dlgs 106/2
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