Il Il Programma di Azione Nazionale di lotta alla siccità e alla desertificazione

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1 Il Il Programma di Azione Nazionale di lotta alla siccità e alla desertificazione Rosanna Bissoli Servizio Tutela e Risanamento Risorsa Acqua Assessorato Ambiente e Sviluppo Sostenibile Bologna, 15 ottobre 2009

2 L'Italia, nel 1994, ha ha firmato la la Convenzione delle Nazioni Unite contro la la desertificazione nei paesi gravemente colpiti dalla siccità e/o desertificazione, ratificata, successivamente, con Legge 4 giugno 1997, n. n L'Italia, divenuta così Paese membro della UNCCD, riveste il il duplice ruolo di di Paese "donatore" e Paese "affetto", compreso nell'allegato IV IV alla Convenzione, che include i i Paesi del Mediterraneo settentrionale.

3 Con la la ratifica della UNCCD, le le parti hanno assunto impegni precisi in in merito alle obbligazioni ivi ivi contenute, il il cui rispetto comporta una revisione delle azioni della Cooperazione allo Sviluppo. L impegno dell Italia è rivolto all Africa.

4 L'art. 5 dell'allegato IV IValla Convenzione, definisce, tra l'altro, il il quadro di di riferimento istituzionale prevedendo che i i Paesi "affetti" designino ".organi appropriati incaricati di di elaborare, ed ed eseguire i i programmi d'azione nazionali, quali elementi focali di di lotta contro la la desertificazione e di di attenuazione degli effetti della siccità.

5 A riguardo, l'italia con condpcm settembre 1997 ha ha formalmente istituito presso il il Ministero dell'ambiente il il Comitato Nazionale per per la la Lotta alla alla Siccità e alla alla Desertificazione (CNLSD), organismo collegiale di di carattere istituzionale, costituito dai dai rappresentanti di di diversi Ministeri, Istituzioni pubbliche, Enti Enti di di ricerca, nonché Organizzazioni istituzionalmente coinvolte nelle attività di di lotta alla alla desertificazione. Il Il Comitato opera in in accordo con con il il Focal Point della Convezione presso il il Ministero degli Affari Esteri, che che coordina le le attività dell'italia in in qualità di di Paese "donatore".

6 Il Il DPCM settembre 1997 attribuisce al al CNLSD il il compito di di attuare la la UNCCD e principalmente di di seguire la la predisposizione del Programma di di Azione Nazionale (PAN) nel contesto del bacino del Mediterraneo, secondo le le modalità, i i contenuti e l approccio partecipativo indicati agli artt. 9 e della Convenzione.

7 Il Il CNLSD predispone inoltre: un un quadro di di priorità (linee guida) riferito al al PAN ed ed ai ai Programmi regionali e delle Autorità di di bacino; il il Programma nazionale di di informazione, formazione e ricerca sulla lotta alla siccità e desertificazione, in in stretto collegamento al al Programma nazionale di di ricerca sui cambiamenti climatici.

8 Le Le azioni nazionali di di lotta alla siccità e desertificazione si si propongono di: di: migliorare lo lo stato delle conoscenze e la la disponibilità di di informazioni sul tema della desertificazione; invertire il il trend di di deterioramento delle risorse naturali del Paese; frenare l impatto crescente delle attività umane sull integrità degli ecosistemi.

9 Le Le azioni nazionali si si ispirano ai ai principi di: di: protezione integrata delle risorse del del Pianeta; applicazione e valorizzazione di di norme nazionali e strumenti normativi di di intervento dell Unione Europea; collegamento e sinergie con con le le Convenzioni sul sul clima, biodiversità e protezione delle acque internazionali; adozione di di misure durevoli per per lo lo sviluppo sostenibile; promozione della partecipazione dei dei cittadini e del del mondo produttivo alle alle scelte e alla alla realizzazione degli interventi.

10 Nel Nel 1999, il il CNLD ha ha elaborato le le Linee Guida del del Programma di di Azione Nazionale di di lotta alla alla siccità e desertificazione, (quadro di di priorità), approvate poi poi con con Delibera CIPE 219/99. Le Le Linee Guida prevedono: l uso di di norme già già esistenti per per la la gestione del del territorio e delle risorse idriche per per la la lotta; il il coordinamento tra tra i i vari vari organi dello Stato per per prevenire e mitigare i i rischi di di degrado; la la stesura della mappa preliminare delle aree aree affette.

11 Sono stati individuati quattro settori di di intervento prioritari: protezione del suolo; gestione sostenibile delle risorse idriche; riduzione dell'impatto delle attività produttive; riequilibrio del territorio.

12 Il Il CNLSD ha ha promosso e coordinato il il supporto necessario affinché le le Regioni italiane e le le Autorità di di bacino identificassero, secondo i i quattro settori di di intervento, le zone vulnerabili alla siccità e desertificazione, in in base alle disposizioni del dlgs.. 152/99, unitamente alle misure ed ed ai ai programmi da da adottare per combattere la la siccità e la la desertificazione in in tali aree.

13 Questi programmi includono: Le Le misure di di prevenzione e mitigazione, integrando le le conoscenze tradizionali e le le nuove tecnologie, soprattutto delle comunità locali; La La coesione con con gli gli obiettivi generali di di politica economica nazionale; La La mitigazione degli effetti di di siccità e desertificazione, per per contribuire a consolidare ed ed a sviluppare l occupazione nelle aree aree vulnerabili o soggette; Le Le attività di di formazione, di di istruzione ed ed informazione; Le Le misure in in agricoltura, in in silvicoltura, in in ambito civile e sociale con con carattere intersettoriale per per coinvolgere il il maggior numero possibile di di partecipanti.

14 I I risultati ottenuti hanno permesso e permetteranno di di individuare le le pratiche ottimali, per combattere la la siccità e la la desertificazione, che possono essere estese ad ad aree con simili problematiche. Ai Ai risultati sarà data un ampia diffusione pubblica.

15 II Programmi di di Azione Locale di di lotta alla siccità e desertificazione (PAL) fanno parte del PAN e comprendono questi programmi, misure ed azioni.

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