D.M. 31/2015 Il punto di vista delle Agenzie Ambientali per la Protezione dell Ambiente
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- Antonietta Nicolina Mele
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1 Conferenza Nazionale dell Industria sull ambiente e le bonifiche. Direttiva IED e semplificazioni rete carburanti Ferrara, 23 settembre 2015 D.M. 31/2015 Il punto di vista delle Agenzie Ambientali per la Protezione dell Ambiente Luca Marchesi, Presidente 1
2 OBIETTIVO Fornire criteri semplificati per la caratterizzazione, la messa in sicurezza e la bonifica dei punti vendita carburanti CONTESTO Decreto attuativo dell art. 252, comma 4 del D.Lgs.152/2006 «..il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare adotta procedure semplificate per le operazioni di bonifica relative alla rete di distribuzione carburanti» D. Lgs. 152/2006 con particolare riferimento all art. 249 (Aree contaminate di piccole dimensioni) e all Allegato 4 (Procedure semplificate) Appendice «V» del Manuale «Criteri metodologici per l applicazione dell analisi di rischio ai siti contaminati» 2 PVC AGIP in fase di sostituzione serbatoi Via Svevo, Trieste
3 CONTESTO Il D.M. 31/2015 stabilisce: I criteri di attuazione delle misure di prevenzione e di messa in sicurezza d emergenza per le aree di sedime dei punti vendita carburanti; Le modalità di caratterizzazione delle aree; I criteri di applicazione dell analisi di rischio sito specifica; I criteri d intervento per la messa in sicurezza e la bonifica; I criteri, modalità e termini dello svolgimento dell istruttoria 3 EX PVC AGIP - Riva Ottaviano Augusto, Trieste
4 PUNTI DI FORZA DEL D.M. 31/2015 4
5 CRITICITA DEL D.M. 31/2015 5
6 CRITICITA DEL D.M. 31/2015 Le Agenzie ritengono che permangono le difficoltà di applicazione ed intervento sul territorio già riscontrate per le Procedure semplificate (D. Lgs. 152/2006 -art. 249 e Allegato 4), per quanto l obiettivo del D.M. 31/2015 non sia quello di risolvere questa problematica La comunicazione alle Agenzie del superamento o il pericolo di superamento delle CSC non è prevista dall art. 242, comma 1 e dall art. 304 del D.Lgs.152/2006 e dall art. 4 del D.M. 31/2015 Quando preventivamente informate le Agenzia sono presenti sul territorio 6
7 EVENTUALI CRITICITA DEL D.M. 31/2015 Permangono comunque difficoltà nel poter intervenire sul territorio rispetto alle indagini preliminari? Le Agenzie sono informate dell'attivazione del procedimento in tempi utili ad essere presenti sul territorio? Le Agenzie svolgono attività di vigilanza quando preventivamente informate? Il D.M. 31/2015 esplicita la necessità di un aggiornamento del modello concettuale e rielaborazione AdRall'atto della dismissione del PVC. Si ritiene applicabile questo disposto? Si ravvisano criticità nella definizione delle tempistiche per le campagne di monitoraggio in relazione alle tempistiche del procedimento (60 giorni) Eventuale necessità di caratterizzazione dei materiali di riporto anche nei PVC Spesso funzione del consulente della Compagnia Petrolifera e /o dell esistenze di Leggi Regionali o regolamenti comunali Quando preventivamenteinformate le Agenzie intervengono sul territorio Traccia del procedimento negli strumenti urbanistici ; problematica sentita a livello locale e non generale. Necessità di chiudere i procedimenti con monitoraggi dilazione dei tempi Problematica sentita a livello locale e non generale 7
8 EVENTUALI CRITICITA DEL D.M. 31/2015 QUESITO Il D.M. 31/2015 si applica ai procedimenti in corso. Si sono ravvisate criticità? Valutazione ARPA No Casistica comunque troppo esigua Esistono difficoltà di attribuzione di taluni analiti alle attività dei PVC in assenza di valori di fondo? I Laboratori delle Agenzie possono analizzare tutti gli analiti indicati nel D.M. 31/2015? Le Agenzie svolgono attività di validazione in assenza di un Piano di caratterizzazione approvato? Il D.M. 31/2015 prevede la possibilità di estensione della caratterizzazione in aree esterne al PVC. Si ritiene applicabile questa possibilità? Le Agenzie dispongono di mezzi ed attrezzatture proprie per i campionamenti di terreni ed acque sotterranee? No No Sì Sì-No Sì Clorurati previsti dal D.M. 31/2015 Pb tetraetile, speciazione MADEP ed ETBE analiti critici per i Laboratori ARPA Comportamenti diversi e diversificati spesso legati a tempistiche e/o prassi agenziali Punto di forza ma criticità di intervento in aree di terzi Mediamente le Agenzie dispongono di attrezzatture per il campionamento della acque sotterranee 8
9 PRIMI DATI SULL APPLICAZIONE DEL D.M. 31/2015 n procedimenti avviati su PVC ai sensi del D.M. 471/99, del D.Lgs. 152/2006 e del D.M. 31/2015 n procedimenti conclusi su PVC ai sensi del D.M. 471/99, del D.Lgs. 152/2006 e del D.M. 31/2015 n procedimenti avviati su PVC ai sensi del D.M. 471/99, del D.Lgs. 152/2006 e del D.M. 31/2015 entro SIN n procedimenti potenzialmente in corso ai sensi del D.M. 31/2015 ARPA FVG ARPA Sardegna ARPA Marche Regione Liguria APPA Trento ARPA Lomabrdia n.d. 435 ARPA EMR ARPA Campania (CE) ARPA Campania (NA) TOTALE
10 1000 PRIMI DATI SULL APPLICAZIONE DEL D.M. 31/ n procedimenti avviati su PVC n procedimenti avviati su PVC entro SIN n procedimenti conclusi su PVC 0 10
11 PRIMI DATI SULL APPLICAZIONE DEL D.M. 31/2015 Percentuale Procedimenti Conclusi Emilia Romagna; 52,13% FVG; 57,14% Lombardia; 54,35% Liguria; 55,07% Marche; 29,29% Prov. TN; 62,50% Sardegna; 2,76% Prov. TS; 62,07% Prov. CE; 7,94% Prov. PN; 19,44% Prov. GO; 60,61% Prov. UD; 72,58% Prov. NA; 7,11% 11
12 PRIMI DATI SULL APPLICAZIONE DEL D.M. 31/ n procedimenti potenzialmente in corso ai sensi del D.M. 31/2015 n procedimenti ai sensi del D.M. 31/
13 PRIMI DATI SULL APPLICAZIONE DEL D.M. 31/2015 Superficie km 2 Num. Abitanti Densità ab. Procedimenti avviati su PVC/ abitanti Procedimenti conclusi su PVC/ abitanti Procedimenti avviati su PVC/100 km 2 Procedimenti conclusi su PVC/100 km2 Procedimenti potenzialmente ai sensi del D.M.31/2015/ abitanti Procedimenti potenzialmente ai sensi del D.M.31/2015/1 00 km 2 FVG 7862, , ,33 8,76 2,40 1,37 6,57 1,03 Liguria 5416, ,925 13,09 7,21 3,82 2,10 5,88 1,72 Marche 9401, ,8552 9,03 2,65 1,49 0,44 6,39 1,05 Sardegna 24100, , ,72 0,24 0,60 0,02 8,48 0,59 Prov. NA ,377 6,30 0,45 16,82 1,20 5,85 15,63 Prov. CE 2651, , ,64 1,08 4,75 0,38 12,56 4,38 Prov. TS 212, ,227 24,17 15,00 27,29 16,94 9,17 10,35 Prov. UD 4907, , ,56 8,39 1,26 0,92 3,17 0,35 Prov. GO 467, , ,40 14,18 7,06 4,28 9,22 2,78 Prov. PN 2275, , ,40 2,22 1,58 0,31 9,18 1,27 Prov. TN , ,42 6,51 0,90 0,56 3,91 0,34 Lombardia ,3927 9,53 5,18 4,00 2,17 4,35 1,82 Emilia Romagna 22451Associazione tra le Agenzie 198,254Regionali 4,22 e Provinciali 2,20 per la Protezione 0,84 dell Ambiente 0,44 2, ,40
14 PRIMI DATI SULL APPLICAZIONE DEL D.M. 31/2015 Procedimenti Avviati su PVC / abitanti Lombardia; 9,53 Prov. TN; 10,42 Emilia Romagna; 4,22 FVG; 15,33 Liguria; 13,09 Prov. PN; 11,40 Marche; 9,03 Sardegna; 8,72 Prov. GO; 23,40 Prov. CE; 13,64 Prov. NA; 6,30 Prov. UD; 11,56 Prov. TS; 24,17 14
15 PRIMI DATI SULL APPLICAZIONE DEL D.M. 31/2015 Prov. TN; 0,90 Prov. PN; 1,58 Prov. UD; 1,26 Procedimenti Avviati ogni 100 km 2 Emilia Romagna; 0,84 Liguria; 3,82 Lombardia; 4,00 Marche; 1,49 FVG; 2,40 Sardegna; 0,60 Prov. GO; 7,06 Prov. NA; 16,82 Prov. TS; 27,29 Prov. CE; 4,75 15
16 PRIMI DATI SULL APPLICAZIONE DEL D.M. 31/2015 Procedimenti potenzialmente ai sensi del D.M.31/2015 ogni abitanti Lombardia; 4,35 Emilia Romagna; 2,02 Prov. TN; 3,91 FVG; 6,57 Liguria; 5,88 Prov. PN; 9,18 Marche; 6,39 Prov. GO; 9,22 Sardegna; 8,48 Prov. UD; 3,17 Prov. NA; 5,85 Prov. TS; 9,17 Prov. CE; 12,56 16
17 PRIMI DATI SULL APPLICAZIONE DEL D.M. 31/2015 Lombardia; 4,00 Prov. TN; 0,90 Prov. PN; 1,58 Prov. UD; 1,26 Procedimenti Avviati ogni 100 km 2 Emilia Romagna; 0,84 Liguria; 3,82 Marche; 1,49 FVG; 2,40 Sardegna; 0,60 Prov. GO; 7,06 Prov. NA; 16,82 Prov. TS; 27,29 Prov. CE; 4,75 17
18 CONCLUSIONI I procedimenti avviati o passati al D.M. 31/2015 sono estremamente limitati Sostanziale condivisione dei punti di forza del D.M. 31/2015 Permangono principalmente le difficoltà legate alla presenza delle ARPA alle fasi di indagine preliminare Sussistono alcune difficoltà analitiche da parte delle ARPA Tempistiche particolarmente stringenti e necessità di monitoraggi post operam che portano ad un allungamento di conclusione dell intero iter Sarebbe opportuna una miglior definizione delle funzioni attribuite a Province ed ARPA in qualità di Enti di controllo a livello locale 18 Ex Stazione Roger - Trieste
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