Amianto adempimenti normativi, procedure, aspetti gestionali e sanitari

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1 Brescia 15 marzo 2013 Amianto adempimenti normativi, procedure, aspetti gestionali e sanitari Giulio Sesana - Sergio Savoldelli Arpa- Dipartimento di Brescia via Cantore 20 - Brescia

2 SORTE AMBIENTALE DELLE FIBRE DI AMIANTO Le fibre di amianto hanno una bassissima velocità di sedimentazione e perciò: 1. Tendono a diffondere nell ambiente anche molto lontano dalla sorgente di emissione 2. Sono risospese facilmente nell atmosfera da fattori quali vento, traffico autoveicolare, movimentazioni di terra, Le fibre di amianto sono molto resistenti agli agenti fisici e chimici ambientali e perciò: 1. Permangono inalterate nell ambiente per tempi molto lunghi 2. Sono semplicemente ridistribuite nell ambiente (non sono degradate dagli agenti chimici e/o fisici)

3 DIAMETRO FIBRE (*) DI AMIANTI [ (*) fibre più fini ] CRISOTILO CROCIDOLITE AMOSITE 0,01 m 0,08 m 0,1 m

4 VALORI DI RIFERIMENTO OMS Stime dell OMS indicano che per una esposizione di 1 F/l di amianto per tutta la vita in popolazione con 30% di fumatori si ha un incremento di rischio di: Tumore polmonare Mesotelioma pleurico WHO Air Quality Guidelines Upgrade

5 WHO air quality guidelines for Europe Valori di riferimento (F/L) Aree rurali ( ) inferiore 0.1 Area urbana ( ) Incrocio con elevato traffico ( ) 0.9 Vicino ad una autostrada alta velocità ( ) 3.3 Sottovento produzione cemento amianto ( ) 2.2 Ambienti indoor Edifici senza manufatti contenenti amianto friabile Edifici con manufatti contenenti amianto friabile inferiore a 1.0 da meno di 1.0 a più di 10.0 (( ) liberamente tratto da :Paoletti-Donelli 1991 Inquinamento ambientale da amianto)

6 Rilascio di fibre da materiali friabili Materiale fibroso: a) Per indebolimento del legante b) Per danno da agente esterno c) Per danno da agente interno (vibrazioni suono urto frequentazione) a) Per intervento manutentivo b) Per rimozione di controsoffitti di contenimento Materiale isolante (linee di vapore): Considerato da EPA NON FRIABILE se NON DETERIORATO (a causa del rivestimento esterno) Pavimenti di vinil amianto: Rilascio di crisotilo (in genere) per erosione

7 Obiettivi del Piano regionale Amianto della Lombardia(PRAL) Il PRAL intende fornire strumenti utili alla programmazione di interventi finalizzati alla riduzione della presenza di amianto negli ambienti di vita e di lavoro, con lo scopo di promuovere la salvaguardia del benessere delle persone rispetto all inquinamento da fibre di amianto, senza incentivarne la rimozione indiscriminata e si pone come obiettivi principali : a) la salvaguardia dall'inquinamento da fibre di amianto; b) la prescrizione di norme di prevenzione per la bonifica dall'amianto; c) la promozione di iniziative di educazione ed informazione d)la rimozione dei manufatti contenenti amianto entro il 2016

8 Coperture in cemento-amianto Superficie regionale totale ,16 Km 2 Fasce altimetriche Superficie cumulata (Km 2 ) Percentuale cumulata (%) Superfici antropizzate (*) Superficie regionale interessata Superfici antropizzate (*) Superficie regionale interessata m 1.050, , % 43,84 % m 1.818, ,62 90,10 % 57,76 % m 1.945, ,75 96,40 % 63,71 % m 1.973, ,20 97,80 % 67,23 %

9 La mappa delle coperture in cemento-amianto

10 PROCEDIMENTO CAMPAGNA a TERRA FOTOINTERPRETAZIONE CTR 1:10000 ACQUISIZIONE dell IMMAGINE SCELTA dei TRAINING SET GEORIFERIMENTO CLASSIFICAZIONE CONTROLLI E VERIFICHE IDENTIFICAZIONE COPERTURE CA

11 Il MIVIS è uno strumento iperspettrale Misura in continuo tutte le bande definendo meglio la forma dello spettro Ad ogni pixel dell immagine è associato uno spettro che discrimina le diverse superfici Immagini acquisite e registrate simultaneamente in 102 bande spettrali Lunghezza d onda (micron)

12 Acquisizione dell immagine

13 Scelta dei training set Le firme di superfici prescelte vengono utilizzate come riferimento

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15 Classificazione Per similitudine con gli spettri caratterisitici Cemento Amianto CA chiaro CA scuro asfalto cemento alluminio

16 Verifiche a terra Controlli sul campo del risultato della classificazione

17 UN GIS per l integrazione dei dati

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24 Comune Provinci a Sup. Comunale Totale (mq) Sup. Comunale mappata (mq) Sup. comunale mappata (%) N poligoni cementoamianto Superficie planimetrica cementoamianto (mq) Volume stimato cementoamianto (mc) ADRO , ANGOLO TERME , ARTOGNE , AZZANO MELLA , BERLINGO , BERZO INFERIORE , BIENNO , BORGOSATOLLO , BORNO , BOTTICINO , BOVEZZO , BRAONE , BRENO , BRESCIA , CAPO DI PONTE , CAPRIANO DEL COLLE , CAPRIOLO , CASTEGNATO , CASTEL MELLA , CASTENEDOLO , CASTREZZATO , CAZZAGO SAN MARTINO , CEDEGOLO , CELLATICA , CERVENO , CETO ,

25 a Il PRAL ha previsto il monitoraggio ambientale delle fibre di amianto al fine di: 1. valutare il livello residuo di rischio della popolazione 2. verificare l efficacia e l adeguatezza delle procedure di bonifica adottate 3. Verificare l efficacia e l adeguatezza del regime di vigilanza. 25

26 Monitoraggio dei livelli di concentrazione di fibre di amianto nell aria concentrazione in aria delle fibre di amianto normate concentrazione in aria delle fibre minerali artificiali concentrazione di fibre di amianto normate aerodisperse nella città di Broni (PV) concentrazione delle fibre di amianto ultrafini

27 RISULTATI: 1. Fibre normate Fondo Ø In più della metà dei filtri non sono state trovate fibre di amianto Ø Fibre trovate: 65% amianto crisotilo 35% amianto anfibolo Ø I valori sono mediamente compresi tra ff/l Ø Nella postazione di Pavia si registrano valori lievemente superiori: ff/l (2007) e ff/l (2008) 27

28 Fibre normate - Fondo F/l * F/l* F/l* Bergamo ,014 0,010 Brescia ,010 0,010 Como ,012 0,010 Cremona ,013 0,017 Lecco ,011 Lodi ,016 Mantova ,010 Mantova ,010 Milano ,013 0,011 Pavia ,032 0,026 Sondrio ,013 0,013 Varese ,010 media In tutte le postazioni: F/l* < 0.02 eccezione: * Valori calcolati attribuendo ai risultati minori del DL il valore di 0.01 F/l

29 2. RISULTATI FAV Fino ad oggi, sui filtri analizzati non sono state trovate fibre minerali artificiali e pertanto il risultato della concentrazione è risultato sempre < 0.06 ff/l. 29

30 3. FIBRE ULTRAFINI 2007 Data 09/05/ /05/ /07/ /09/ /10/ /12/ /2/ /3/ /4/ /6/ /7/ /10/ /11/2007 Concentrazione ff/l <3,7 <2,2 <2,2 0,8 * <2,3 <2,2 <2,3 0,7 * <2,2 <2,8 <2,2 <2,3 <2,2 Incertezza ff/l (0 3,7) (0 2,2) (0 2,2) (0 4,4) (0 2,3) (0 2,2) (0 2,3) (0 4,3) (0 2,2) (0 2,8) (0 2,2) (0 2,3) (0 2,2) 30 * Trovata una fibra NON ultrafine

31 4. FIBRE ULTRAFINI 2008 Data Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Concentrazione ff/l Broni <2,2 <2,2 n.p. <2,2 <2,3 n.p. n.p. <2,9 0,8 * Concentrazione ff/l Milano / / / / / <2,6 <2,5 <2,5 <2,5 Nei mesi di giugno e luglio si è verificato un problema al campionatore di Broni * Trovata una fibra NON ultrafine 31

32 CONCLUSIONI Ø I valori misurati sono bassi in tutte le postazioni: circa 1 ordine di grandezza inferiori Limiti OMS Ø FAV in aria ambiente sono praticamente assenti (<0.06F/l) Ø Le fibre ultrafini sono pure pochissime 32

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