Biennale delle arti e delle Scienze del Mediterraneo

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Biennale delle arti e delle Scienze del Mediterraneo"

Transcript

1 Biennale delle arti e delle Scienze del Mediterraneo Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Caserta e Benevento - Caserta I.S.I.S.S. "Michelangelo Buonarroti", Caserta I Longobardi gemellaggi formativi e itinerari di turismo scolastico guida degli itinerari a cura di Pietro Di Lorenzo, Maria Rosaria Iacono, Antonio Rea

2 seconda edizione Stampato con il contributo del Comune di Spoleto Nuova Eliografica Fiori Spoleto, 2009

3 Indice Presentazioni... p. 5 Introduzione Maria Rosaria Iacono...p. 13 Il progetto Pietro Di Lorenzo...p. 15 Cenni storici: I Longobardi in Italia Antonio Rea... p. 19 Itinerari (a cura delle scuole della rete) Provincia di Avellino I Longobardi in Irpinia (Grottaminarda)...p. 33 Provincia di Benevento Benevento capitale (Benevento)...p. 35 La via Sacra (Benevento, Paduli, Buonalbergo, Casalbore)...p. 39 Provincia di Caserta Capua antica (Santa Maria Capua Vetere, Sicopoli, Capua)... p. 41 Capua capitale (Capua)...p.43 Culto micaelico sui Tifatini (Sant'Angelo in Formis, Casertavecchia)...p. 47 Grotte e castelli sul Matese (Gioia Sannitica, Sant'Angelo d'alife)...p. 49 Dai Sanniti ai Longobardi (Formicola, Liberi, Pontelatone)...p. 51 Provincia di Perugia Spoleto capitale (Spoleto, Campello sul Clitunno)...p. 53 Provincia di Salerno Salerno capitale (Salerno)...p. 57 Il gastaldato di Rota (Mercato San Severino, Bracigliano)...p. 61 Passeggiando coi Longobardi (Mercato San Severino)...p. 63 Provincia di Udine Cividale capitale (Cividale del Friuli)...p.65 Glossario dei termini artistici...p.69 Indice dei personaggi, degli artisti, dei termini storici...p.73 Disciplinare...p. 75 La rete delle scuole e degli enti...p. 82 3

4 4

5 La città di Spoleto, insieme a Campello e ad altre cinque realtà italiane, fa parte del progetto Italia langobardorum. Centri di potere e di culto, sito seriale candidato all iscrizione nella lista del Patrimonio Mondiale dell Umanità (Wolrd Heritage List) UNESCO. Un unico sito che raccoglie le maggiori testimonianze della cultura longobarda nel suo momento di massima capacità espressiva, prima della caduta dei territori del centro e nord Italia ad opera dei Franchi di Carlo Magno. Il sito seriale se, da un lato, rappresenta un inedita proposta artistico culturale, dall altro assume la veste di strumento complesso di sviluppo non soltanto per i territori direttamente coinvolti nella candidatura, ma per tutti i luoghi di matrice storica longobarda. I Longobardi - gemellaggi formativi e itinerari di turismo scolastico è un progetto che si pone come obiettivo principale l attivazione e lo sviluppo di un sistema di relazione che promuova gemellaggi formativi e produca itinerari turistico-didattici per i nostri studenti, dove l arte, la scienza, la storia e le tradizioni, le produzioni agrotipiche e il patrimonio ambientale costituiscono altrettante tappe di un viaggio di istruzione composto di progetti per lo sviluppo e la qualificazione del territorio di riferimento per riscoprire le proprie comuni radici. Conoscere il proprio passato, essere capaci di reinterpretarlo e farne motivo di identità e di unicità diventa fondamentale per programmare ed avere un futuro di successo, da protagonisti. In questo senso è basilare stabilire un rapporto virtuoso tra scuola, istituzioni e territorio. Questo progetto ha le caratteristiche per rispondere positivamente allo scopo e vi partecipiamo con entusiasmo. Massimo Brunini Sindaco di Spoleto 5

6 Il viaggio come laboratorio Paolo Diacono, il più grande storico longobardo, nell Historia Langobardorum, scritta in latino nel cenobio benedettino di Montecassino nell VIII secolo avanzato, fa vivere le gesta, le tradizioni e le vicende storiche del suo popolo dalle origini al suo apice, non senza una certa vena di romantico rimpianto. Discendente di una nobile famiglia longobarda di Cividale del Friuli, Paolo incarna in modo emblematico il lungo travaglio di una società barbara, frammentata al suo interno e impegnata in un prolungato conflitto con i Bizantini, che portò come esito finale, alla vigilia della conquista di Carlo Magno, ad una società romano-longobarda con un unica cultura su un unico territorio. In una società sempre più frammentata credo che un progetto come quello de I Longobardi - gemellaggi formativi e itinerari di turismo scolastico possa, nel riscoprire le comuni origini, far rivivere nei giovani il senso di appartenenza al proprio territorio e ai comuni elementi storico-culturali, dalla Langobardia Maior alla Langobardia Minor. L entusiasmo con cui ho visto partecipare i giovani ad Exposcuola 2008 mi ha colpito sia come Assessore che come docente; un progetto di cui i ragazzi saranno non semplici spettatori, ma attori; per conoscere la storia in modo diverso, capace di suscitare emozioni speciali fatte di architettura, cultura, natura, ma soprattutto di scoperta...il viaggio come laboratorio Giorgio Flamini Assessore Cultura e Turismo Città di Spoleto 6

7 La Provincia di Benevento propone l inserimento nella World Heritage List della Chiesa di Santa Sofia, voluta dal principe longobardo beneventano Arechi II nel 762, una delle più insigni testimonianze di quella Italia langobardorum che il Governo ha chiesto all UNESCO di tutelare. Dopo il crollo dell impero romano, l avventura della Longobardia minore (la maggiore ebbe capoluogo Pavia), consentì a Benevento di essere capoluogo del Ducato, prima, e, più tardi, del Principato. L apogeo culturale, politico ed economico si tradusse nell influenza su una buona fetta del Mezzogiorno e nell interfaccia tra le superpotenze di allora (Roma e Bisanzio). Fu sotto i Longobardi che nacquero la scrittura, la Zecca, il canto beneventani, quali produzioni autonome; (in parte) la leggenda delle Streghe di Benevento; nonché altri monumenti, che si aggiunsero a quelli romani, come la cinta muraria ed il torrione, oggi noto come Rocca dei Rettori, la Chiesa di Ilario e, per l appunto, la Chiesa di Santa Sofia. Benevento longobarda è una delle perle che il Sannio può offrire a chi ama l arte, la cultura, i paesaggi e a chi cerca suggestioni che vengono addirittura da 100 milioni di anni fa con i fossili di Pietraroja per attraversare tutte le epoche e finire alla Transavaguardia di Mimmo Paladino nell incanto dell Hortus Conclusus. Carlo Falato Assessore alla cultura Provincia di Benevento 7

8 Benevento è stata riconosciuta recentemente Città d arte e conserva inestimabili testimonianze storico-artistiche ereditate nel corso dei secoli. Tra le più preziose, sicuramente quelle che riguardano il periodo longobardo. Per questo, ci è sembrato quasi naturale avanzare la nostra candidatura per entrare a far parte del patrimonio mondiale dell umanità. Il progetto è denominato Italia Langobardorum. Centri di culto e di potere ( d.c.). Oltre ad aspirare al successo della nostra proposta, riteniamo che questo progetto possa creare una rete comune tra le città accomunate dal passaggio di questo popolo che ha segnato la storia di molte regioni italiane e che ancora oggi ci consente di rintracciare segni riconoscibili ed identificativi della nostra storia. La maggioranza dei giovani è naturalmente sensibile alla propria dimensione territoriale, determinata anche dalle testimonianze storiche. Tuttavia iniziative come quelle organizzate da Exposcuola risultano sempre vincenti, potenziando la funzione pedagogica e affinando la sensibilità dei più giovani nei confronti del preziosissimo patrimonio storico-culturale delle nostre città. I cittadini di domani sono chiamati già oggi a perseguire azioni che garantiscano il futuro di questo grande patrimonio, assicurandone il diritto ad esistere e a tramandare in futuro il loro straordinario valore. L obiettivo comune è di attivare e promuovere, ciascuno per propria competenza e tutti insieme, attraverso un patto tra le istituzioni e la società civile, un circuito capace di esaltare e promuovere il nostro patrimonio. Il progetto I Longobardi - gemellaggi formativi e itinerari turistici per la scuola si inserisce a pieno titolo tra le iniziative utili ad attirare l attenzione sui luoghi dell arte e della storia, grazie al contributo di idee che potrà arrivare dalle diverse esperienze territoriali e dalla varietà di espressioni che attraversano la nostra penisola. Fausto Pepe Sindaco di Benevento 8

9 Nell ambito del progetto I Longobardi Gemellaggi formativi e itinerari turistici realizzato all interno di Exposcuola 2008 la Città di Benevento ritiene di dover dare un grande sostegno ideale. L iniziativa in questione è particolarmente lodevole poiché tende a sviluppare la curiosità e l interesse da parte delle giovani generazioni verso un patrimonio comune di testimonianze storiche e culturali che attraversano l Italia. E proprio in momenti come questi che la Scuola svolge appieno il proprio ruolo: affiancare alle ore di lezione attività istruttive in senso lato, ma non meno produttive per la crescita culturale e l arricchimento individuale dei giovani e, perchè no, anche degli insegnanti. Il Comune di Benevento ha avanzato la sua candidatura per l inserimento nell ambito dei siti seriali delle maggiori testimonianze della cultura longobarda in Italia facenti parte del Patrimonio Mondiale dell UNESCO. La finalità condivisa con le iniziative di Exposcuola è proprio quella di favorire la conoscenza, l integrazione ed il dialogo tra le varie culture, riscoprendo e condividendo, attraverso le testimonianze artistiche ed architettoniche, il senso di una comune appartenenza. E questo il percorso che unisce il nostro territorio ad altri, distanti solo geograficamente, ma molto vicini culturalmente. Tutti insieme dobbiamo intensificare gli sforzi per mettere a disposizione della rete le capacità tecniche di ciascun territorio e le esperienze realizzate nel campo della tutela dei beni tramandatici dalla storia. Saper affrontare questa sfida significherà sviluppare un modo di vedere più consapevole, estendere le conoscenze di popolazioni con le quali abbiamo molto in comune, oltre ad essere ripagati dalle enormi opportunità in termini di turismo e di crescita. Raffaele Del Vecchio Assessore alla Cultura Città di Benevento 9

10 La presenza del padiglione I Longobardi a Exposcuola nell ambito dell edizione 2008 di Exposcuola è il primo e già importante frutto del protocollo d intesa stipulato tra la Provincia di Salerno, la BiMed (che vede anche l adesione della Provincia di Caserta), la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Caserta e Benevento e l ISISS Michelangelo Buonarroti di Caserta. Si tratta di un progetto di grande rilevanza didattica, che punta a creare occasioni di conoscenza e di confronto per cementare lo spirito di appartenenza ad una stessa nazione. Le alte finalità educativa ed etica sono condivise dalle scuole partecipanti e questo costituisce un elemento importante per il prosieguo del progetto stesso. Sono altresì orgoglioso che come partner capofila del progetto ci sia l istituto Buonarroti e che alla rete nazionale abbiano aderito ben sette istituti scolastici di ogni ordine e grado della nostra provincia. Resto fiducioso che, con il contributo di tutti, il lavoro possa svilupparsi allargandosi ad altri territori longobardi e per quanto nelle possibilità dell Ente da me rappresentato posso assicurare il sostegno alle prossime azioni. Ritengo fondamentale, infatti, che in tutti gli italiani, e nei concittadini campani in particolare, si accresca la coscienza di essere depositari di un patrimonio culturale di inestimabile valore tale da comprendere che il futuro di questa memoria storica dipende esclusivamente da ciascuno di noi. Alessandro de Franciscis Presidente della Provincia di Caserta 10

11 E con grande orgoglio e vivo piacere che plaudo al lavoro che in Exposcuola è stato composto attorno a I Longobardi. Mi appare evidente la possibilità di trovare in questo lavoro una grande prospettiva formativa per le scuole del nostro Paese che dovrà trovare nella propria storia e nella propria unità la forza e le risorse per recuperare una dimensione che sia sempre più civile e in linea con i bisogni e le aspettative delle nostre nuove generazioni Pasquale Stanzione Assessore alla Scuola e al Diritto allo Studio Provincia di Salerno 11

12 L inserimento nelle attività di Expo scuola di un focus su I Longobardi era e sarà per la prospettiva una occasione imperdibile per quanti ritengono la scuola il luogo/momento in cui si formano coscienze in grado di comprendere che ogni idea di futuro non può che affondare le radici nel passato. Il lavoro su I Longobardi, autorevolmente composto da esperti e istituzioni di straordinaria autorevolezza come la Dottoressa Maria Rosaria Iacono della Soprintendenza di Caserta, e dai docenti dell Istituto Superiore Buonarroti di Caserta, ci ha dato la possibilità di costruire e costituire una proposta di turismo scolastico del tutto innovativa in cui appaiono evidenti le possibilità di rendere le visite di istruzione attività fondamentale per l accrescimento dei saperi delle nuove generazioni. Per la prospettiva attorno a questo lavoro/ricerca metteremo in campo ancora maggiori investimenti nell intento di rendere sempre più evidente il grande patrimonio storico architettonico e artistico che attraversa il nostro Paese e che potrà essere sempre di più un valore aggiunto per dare risposte anche in termini di occupazione e sviluppo in favore dei nostri giovani. Andrea Iovino Direttore BiMed Biennale delle arti e delle scienze del Mediterraneo 12

13 I Longobardi...a Exposcuola 2008 Dal 1995 la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Caserta e Benevento propone alle scuole delle due province il progetto educativo il Museo all Aperto per contribuire, con attività conoscitive e tecnico-pratiche, alla formazione nei giovani del senso di appartenenza al proprio patrimonio culturale e suscitare un adesione consapevole alle complesse problematiche relative alla sua tutela, conservazione e valorizzazione. Tale esperienza, svolta in collaborazione con le istituzioni scolastiche e la Facoltà di Lettere della Seconda Università di Napoli, ha prodotto e sperimentato percorsi formativi e conoscitivi su tematiche diverse (il Paesaggio, i Giardini storici, le Piazze, le Tecniche artistiche, le Feste...), utilizzando una metodologia e sussidi didattici appositamente predisposti per gli insegnanti e gli studenti con l intento di educare all arte con l arte. Questo obiettivo ben si coniuga con le proposte formative che vengono presentate nell ambito di Exposcuola nella ricerca-azione denominata Museo didattico della Memoria e delle tradizioni con il progetto I Longobardi. Gemellaggi Formativi e itinerari turistici per le scuole al quale il Servizio Educativo ha aderito già nel 2007 insieme a un gruppo di scuole, istituzioni culturali, enti locali, associazioni, collegando luoghi uniti dalla storia comune, legata alla presenza dei Longobardi e di importanti testimonianze storicoartistiche: Pavia, Benevento, Caserta, l Alta Irpinia, Salerno. Si è costituita la prima rete educativa finalizzata a definire e sviluppare un unico percorso longobardo in cui il territorio e i suoi elementi costitutivi (le architetture, i centri storici, le tradizioni, i paesaggi...) diventano oggetto di azioni formative e laboratoriali per la costruzione di un viaggio in cui gli studenti sono protagonisti di percorsi appositamente pensati, predisposti e verificati, rivoluzionando le tradizionali visite d istruzione. Una prima verifica dei risultati si è avuta nel novembre 2007, alla presenza della dott.ssa Angela Maria Ferroni, dell Ufficio Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, responsabile della candidatura per l inserimento nella lista UNESCO del sito seriale Italia Langobardorum. Successivamente il progetto è stato inserito nel piano di gestione del sito che il Ministero sta redigendo secondo le indicazioni Unesco, quale attività di sensibilizzazione da proporre soprattutto a tutte le i stituzioni scolastiche presenti nei luoghi longobardi, dal Nord al Sud del nostro paese. Infatti i beni oggetto della candidatura sono: l area della Gastaldata, il Tempietto Longobardo e il complesso episcopale di Cividale del Friuli (UD), 13

14 la Chiesa e il monastero del S. Salvatore a Brescia, l area del Ccastrum con la torre e la Chiesa di Santa Maria foris portas a Torba (VA), la Basilica di S. Salvatore a Spoleto (PG), il Tempietto a Campello sul Clitumno (PG), la Chiesa di Santa Sofia a Benevento, il Santuario di San Michele a Montesantangelo (FG). L originalità della candidatura, legata alla presenza di un popolo che ha lasciato significative testimonianze culturali e storico-artistiche sul territorio nazionale, ben si coniuga al tema del viaggio come occasione di conoscenze e ri-conoscimenti, di confronto tra persone diverse ma accumunate da esperienze e storie comuni. Per questo motivo, la rete delle scuole longobarde, da Cividale a Montesant Angelo, si è ampliata con l elaborazione e la presentazione nel salone di Exposcuola 2008 degli Itinerari turistici - presentati in questa guida - espressione di un nuovo modo di conoscere e far conoscere il proprio patrimonio culturale, utilizzando strumenti e metodi comuni che gli stessi giovani autori verificheranno negli incontri e scambi che saranno messi in atto di volta in volta. L auspicio è che, percorrendo i territori legati alla storia longobarda, i giovani trovino occasione di esperienze e riflessioni, finalizzate alla formazione del senso di appartenenza ad un patrimonio unico al mondo, di cui tutti si sentano responsabili custodi oltre che fruitori. Maria Rosaria Iacono Responsabile Servizio Educativo Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Caserta e Benevento 14

15 Il progetto Il progetto affonda le sue radici nell esperienza pionieristica maturata nel 2007, nell ambito di Exposcuola, in collaborazione con la Soprintendenza BAP per le province di Caserta e Benevento, con i gemellaggi che hanno visto protagonisti Pavia, Salerno e Grottaminarda. Il successo di quella iniziativa ha spinto la BiMed a creare le occasioni per strutturare, consolidare ed estendere i risultati ottenuti dalle scuole fino ad allora coinvolte. Come recita il sottotitolo, due sono gli scopi dichiarati del progetto: creare una rete di scuole in contatto tra loro e offrire pacchetti di turismo scolastico tematico di qualità, il tutto con l intento di scoprire e valorizzare la comune matrice longobarda. Le due azioni non costituiscono certo novità assolute per il mondo scolastico: altri progetti hanno lavorato in ciascuna della due direzioni. Qui si punta per la prima volta a sperimentare una loro attuazione congiunta e trarre forza dal legame intrinseco con l oggetto stesso del progetto: la memoria longobarda. Diversi sono gli elementi di innovazione che le scuole hanno deciso di inserire all interno del progetto e che sono entrati a far parte del disciplinare adottato (vedi appendice): procedure di lavoro discusse e partecipate in rete, metodologia scientifica nell approccio ai beni culturali, partecipazione diretta ed attiva degli studenti ad ogni momento dell itinerario, dalla programmazione all attuazione, alla gestione dei servizi offerti. L obiettivo più faticoso da raggiungere è la trasformazione radicale dell attuale concezione di turismo scolastico oramai divenuta insostenibile per ragioni educative, culturali, economiche, ambientali. Si tratta di decidere di abbandonare definitivamente il modello tradizionale della visita guidata dei nostri studenti in città e monumenti di dichiarato appeal turistico in Italia (Firenze, Roma, Venezia, Napoli etc.) e in Europa (Parigi, Vienna, Budapest etc.), con esiti a tutti noti: giovani annoiati perché costretti a visitare monumenti di cui non conservano alcuna esperienza emotiva, professori impegnati ad evitare danni alle strutture ricettive, tempo e danaro sprecato in occasioni di divertimento che vuole essere a tutti costi eccezionale (e che nella maggior parte dei casi diventa solo eccessivo ). Infatti, il progetto punta a spostare l attenzione su siti, se non di pari bellezza e fama, spesso di pari importanza. Il progetto tenta di capovolgere il ruolo giocato dai partecipanti: da spettatori passivi di azioni (visita guidata tradizionale e discoteca o parco di divertimenti la sera) a protagonisti attivi dell itinerario, ideato, studiato, programmato, attuato e gestito da ragazzi per altri ragazzi, reso vivo grazie a visite guidate condotte direttamente dai giovani, ad animazioni 15

16 teatrali, laboratori scientifici, momenti ludici, narrazioni, visite in costume. In una parola, stiamo scegliendo di fare leva sulle emozioni individuali per avvicinare ciascuno alla coscienza del nostro patrimonio culturale, sforzandoci di riconoscere e di far riconoscere la sua irrinunciabile valenza di fulcro della nostra identità e di potente strumento di amicizia e fratellanza, se condiviso con altri. Il tutto facendo sì che il contatto umano tra l ospite e il visitatore diventi occasione di reciproca conoscenza, sfruttando tutte le occasioni di accoglienza alla pari e di condivisione del quotidiano. Tutto ciò sarà possibile se il lavoro avviato nelle nostre scuole troverà momenti di slancio propulsivo prima all interno della rete e delle singole scuole aderenti, poi nei confronti delle altre scuole italiane. La sfida è ardua: si tratta di portare ai giovani e alle loro famiglie proposte nuove di turismo, suggerendo scelte e guidando soluzioni che hanno anche un rilevante peso economico, nel bilancio familiare e nazionale. Tali scelte potrebbero davvero rivoluzionare il turismo italiano trasformandolo dall industria di commercio della cultura, quale oggi è, in occasione di crescita personale e collettiva, accettabile nel suo impatto sul territorio. Il percorso, avviato a marzo 2008, ha con Exposcuola 2008 un primo momento di valutazione che chiude la fase di costituzione della rete, di pianificazione generale delle attività e di individuazione di massima degli itinerari turistici. In qualche caso, alcune scuole (con una fuga in avanti di grande generosità) propongono, in modo sperimentale, laboratori, narrazioni, dimostrazioni, giochi pensati per l itinerario e qui utili a rendere viva la visita al padiglione. Dopo Exposcuola 2008, gli studenti delle scuole coinvolte nel progetto, sotto la guida dei docenti, dovranno approfondire la conoscenza dei siti individuati nell itinerario facendone propria la valenza storica e artistica e pianificando i servizi di accoglienza e di visita offerti. Da febbraio 2009 ciascuna scuola della rete si impegnerà a programmare visite (virtuali o reali) in almeno uno degli itinerari allestiti con il duplice scopo di aiutare la scuola proponente a verificare l efficacia delle azioni previste e di avviare quei contatti di gemellaggio cruciali per la riuscita del progetto. Incontrandoci nuovamente ad Exposcuola 2009, ci racconteremo successi e criticità, condividendo, ancora una volta in rete, le esperienze. Pietro Di Lorenzo ISISS "M. Buonarroti", Caserta 16

17 17

18 18

19 I Longobardi in Italia. Lo stanziamento e le dinamiche dei rapporti tra Germani e Romani Alla morte dell imperatore d Oriente Giustiniano (565) la penisola italiana si trovò esposta ad una nuova minaccia, rappresentata dai Longobardi (il nome deriva probabilmente dall espressione long bart, cioè lunga barba, o da long barte, lunga lancia ), un popolo di origine germanica, originario della Scandinavia; da qui si erano mossi per stanziarsi presso il Mar del Nord, sul basso corso del fiume Elba, dove si erano scontrati con le legioni dell Imperatore Tiberio. Successivamente, all inizio del VI secolo, si erano stabiliti in Pannonia, attuale Ungheria, divenendo federati dell Impero d Oriente. Già chiamati in Italia dagli stessi Bizantini come mercenari nella guerra contro i Goti, i Longobardi, guidati dal loro re Alboino, giunsero nel 568 ai confini nordorientali della penisola italiana, oggi Friuli, da dove dilagarono nella pianura padana; in seguito si spinsero verso il centro e il sud, senza incontrare resistenze, tranne che a Pavia, né da parte delle popolazioni locali, stremate da anni di guerre e di scorrerie, né da parte dell esercito bizantino, che si ritirò nelle città fortificate della costa, meglio difese e facilmente soccorribili via mare. Si trattava di una massa di uomini seguiti da donne, bambini, vecchi e animali, a costituire una popolazione valutata tra e individui. Marciando lungo l antica via Postumia (che congiungeva Aquileia a Genova), i Longobardi attraversarono la penisola occupando progressivamente il Friuli, dove nel 569 stabilirono un saldo presidio militare con base a Forum Julii (Cividale del Friuli), il Veneto, la Lombardia e il Piemonte; si espansero, quindi, verso la Toscana e, più a sud, verso i territori di Spoleto e Benevento, dove vennero a saldarsi con i loro precedenti presidi militari. Il popolo longobardo non era compatto ed omogeneo, come attestano le modalità stesse in cui si realizzò l occupazione: gruppi di armati e di famiglie, sotto il comando di capi che portavano il titolo di duca, si insediarono nelle città romane via via toccate, come Verona, Vicenza, Bergamo, Brescia, Milano, Torino, Pavia, distribuendosi contemporaneamente nelle campagne. Nello stesso tempo e negli anni successivi gruppi più piccoli, al comando di altri duchi, si impegnarono in conquiste collaterali, irradiandosi al di là delle Alpi, verso la Borgogna franca, e verso l Italia centrale e meridionale. Essi, però, avevano una scarsa consistenza numerica. In tutta l Italia centro-orientale solo Spoleto divenne sede di un duca, e in tutta quella meridionale solo Benevento (Langobardia minor). 19

20 La Langobardìa, come vennero definiti i territori occupati dai nuovi venuti, non rappresentava un territorio omogeneo e continuo, dal momento che parte del territorio italiano rimaneva ancora sotto il controllo dell Impero di Bisanzio: l Istria e le coste del Veneto, della Liguria e della Toscana, il territorio di Ravenna (Esarcato), le Marche (Pentapoli), Roma, Napoli, la Puglia meridionale, la Calabria e le isole maggiori. Per la prima volta dall unificazione romana, venne meno l unità politica della penisola italiana, che si ricostituirà solo con il Risorgimento. I movimenti del popolo longobardo (da alla voce longobardi, modif.) Il dominio longobardo in Italia, almeno quello che possiamo identificare con il regno indipendente, durò per circa due secoli, dal 569 al 774. Particolarmente dura fu l occupazione nei primi tempi, dal momento che i Longobardi, pagani o ariani di religione, non cercarono forme di convivenza pacifica con i Romani (gli abitanti della penisola), ma si limitarono ad incamerare le terre conquistate eliminando la precedente aristocrazia proprietaria. Ad Alboino, morto nel 572 vittima di una congiura ordita dalla moglie Rosmunda, successe nel 584, dopo più di un decennio di anarchia, Autari; questi cercò di consolidare la sua autorità di sovrano nei confronti degli indocili duchi rafforzando la sua ricchezza rispetto a quella degli altri capi; pertanto costrinse i duchi a contribuire al patrimonio del re con la metà delle terre che essi avevano confiscato ai Bizantini. In tal modo divenne il più grande proprietario di terre del 20

21 regno. Autari, inoltre, cerò di potenziare il controllo sul regno istituendo la figura dei gastaldi, fedeli funzionari di nomina regia, ad eccezione di Benevento e Spoleto dove erano di nomina ducale; essi avevano il compito di amministratori e controllori dell operato dei duchi: amministravano la giustizia, curavano i beni della corona e riscuotevano le tasse degli Italici. Con Autari si cercarono forme di convivenza con gli Italici, una convivenza favorita dallo stesso re e dall azione della sua sposa, la cattolica Teodolinda. Il passaggio alla religione cattolica favorì sicuramente questo processo, anche se non ci fu una conversione di massa, ma un passaggio graduale, famiglia dopo famiglia, generazione dopo generazione. La fusione tra i due popoli fu dunque progressiva, come è testimoniato anche dall imposizione ai figli dei Longobardi di nomi romani (Maria, Pietro, Agostino, Candido) e, viceversa, di nomi longobardi ai figli di famiglie romane (Teobaldo, Astolfo, Gumperto). Alla morte di Autari (590) Teodolinda sposa il duca di Torino, Agilulfo, che in tal modo diviene il nuovo re dei Longobardi. Con questi si afferma il principio di ereditarietà del potere regio; Agilulfo, infatti, associa al regno il figlio tredicenne avuto da Teodolinda, Adaloaldo, dopo che questo aveva ricevuto a Monza il battesimo cattolico. Non si può considerare, però, pacificato e stabilizzato una volta per tutte l assetto della monarchia longobarda, data la riluttanza dei duchi a rinunciare alla propria autonomia. Inizia, infatti, la vicenda travagliata del regno longobardo che, nell arco di un secolo, fino a Liutprando, vede alternarsi sovrani della linea dinastica cattolica, che eleggono come propria sede Milano e Monza, ed esponenti dell ala ariana, più intransigenti nel mantenimento delle tradizioni germaniche, i quali preferiscono risiedere a Pavia. È esponente dei gruppi ariani Rotari ( ), il re a cui si deve l emanazione, nel 643, di un Editto, cioè una raccolta di leggi di diritto penale, familiare e patrimoniale, con cui si intendeva regolare giuridicamente i rapporti tra le due popolazioni dei Germani e dei Romani. Esso rappresentava una riaffermazione della concezione germanica della giustizia, anche se in forme più miti; infatti si limitava la pena di morte ai soli delitti contro il re o a chi avesse abbandonato il compagno sul campo di battaglia o tradito a favore del nemico; gli altri reati e delitti commessi da uomini liberi venivano puniti con il guidrigildo, cioè un risarcimento in beni o denaro a favore del danneggiato, per evitare la faida familiare, cioè il diritto-dovere della famiglia offesa di vendicarsi sulla famiglia del colpevole. Sul piano penale, però, veniva anche riaffermata la validità dell ordalia, cioè del giudizio di Dio, affidato al superamento di una prova particolarmente dolorosa da parte dell accusato. Non manca, talora, di manifestarsi l influenza del diritto romano, come la sostituzione di un giudice unico al tradizionale tribunale 21

22 Rotari (Bibl. Vat.,Vat.Lat. 4939) 22 collettivo dei Germani; questi giudici erano i gastaldi. Anche il mundio, da munt che vuol dire protezione, richiama questa influenza; esso stava a significare l affermazione dell autorità assoluta del capofamiglia sulle persone e i beni della famiglia. Le pene, comunque, non erano uguali per tutti, ma variavano a seconda non solo del reato ma anche del rango sociale della persona interessata. Proprio questa differenziazione fa sì che il testo elenchi con minuzia tutte le distinzioni sociali sia nell ambito degli uomini liberi, gli arimanni, che in quello degli aldii (i semiliberi) e dei servi. Questo, allora, ci permette di conoscere con una certa precisione quella visione della società che i Longobardi trasferirono nella nuova realtà, cioè una società composta da individui forniti di diversa capacità politica e giuridica. La società longobarda, dalla struttura tribale, vedeva al suo vertice gli arimanni, gli uomini liberi, gli unici in grado di volere liberamente, i guerrieri che avevano il dovere di combattere e di partecipare alle decisioni politiche. Essi erano inquadrati in fare, che rappresentavano dei clan familiari composti da più famiglie nucleari tra di loro imparentate. Le fare erano anche le unità militari di base dell esercito longobardo, ciascuna agli ordini di un duca. All interno della fara alle donne non veniva riconosciuta capacità giuridica o il possesso di beni propri; erano escluse anche dall eredità paterna. Ciascuna donna aveva un mundio, cioè un valore, che veniva acquistato dal marito al momento delle nozze e versato in denaro al capofamiglia, il mundualdo. Gli unici beni modesti che le rimanevano erano la dote (meta) e il dono del mattino (morgengab) che lo sposo faceva alla moglie dopo la prima notte di nozze, solo se vergine. All interno di questa struttura politica e giuridica è quindi comprensibile che i Romani, i vinti, venissero relegati in una condizione di inferiorità sociale e dipendenza personale, così come certamente vennero esclusi dalla capacità politica. Solo nell VIII secolo avanzato un re longobardo accordò efficacia al diritto romano nel regno, ma in questo periodo gli uomini liberi venivano ancora

23 designati con il termine «arimanni», quindi identificati con i portatori della tradizione longobarda. Con Liutprando ( ) la dinastia cattolica è ormai definitivamente consolidata a scapito della fazione ariana. Si può ritenere compiuto il processo di fusione tra il 700 e il 720. Fu, infatti, in quest epoca, durante il regno di Liutprando, che si concluse il processo di conversione dei Longobardi al cattolicesimo e il superamento della divisione etnica tra Longobardi e Romani. L abbazia di Montecassino, distrutta nel 580 al tempo di Alboino, fu fatta ricostruire nel 718 ad opera del bresciano Petronace. Intorno al i Longobardi non parlavano quasi più la loro lingua d origine, mentre molte parole longobarde erano entrate nel linguaggio comune. Rimase, comunque, una tenace autocoscienza del gruppo longobardo che sopravvisse anche alla caduta del regno indipendente: essere longobardo significava riconoscersi in una tradizione di popolo sovrano e vittorioso, che ricavava dai grandi eventi della sua storia il senso della propria eccellenza. Questa tradizione era tenuta viva da canzoni epiche e da saghe che tramandavano il ricordo delle grandi vittorie sui popoli germanici avversari, Vandali, Gepidi, Svevi, e, dopo l occupazione dell Italia, di quelle di re e duchi contro gli eserciti imperiali e gli altri nemici che minacciavano la sovranità longobarda, soprattutto Avari e Franchi. Il permanere di queste tradizioni dipende dalla condizione di privilegio giuridico ed economico riservato ai Longobardi dopo e per effetto della conquista: uomini di stirpe longobarda sostituirono i vecchi comandanti e i vecchi proprietari, mentre ai soli Longobardi fu riservato l uso delle armi e la pienezza dei diritti politici, sancita dal primato riconosciuto al solo diritto longobardo. Questo non vuol dire, però, che i Longobardi si mantenessero per tutta la durata del regno in Italia come un gruppo etnicamente distinto all interno della Fibule longobarde (Cividale del Friuli, Museo Archeologico Nazionale) 23

24 popolazione italiana; d altra parte, la cultura germanica conosceva la pratica di assimilazione di gruppi estranei alla nazionalità del popolo egemone ed essa fu messa in atto anche dopo l insediamento in Italia, attraverso lo strumento giuridico dell affrancamento dei non liberi; questi, così, venivano incorporati nel gruppo di coloro che godevano del diritto longobardo e in tal modo la partecipazione alla libertà nazionale si venne progressivamente sganciando dalla discendenza etnica. Pertanto anche i discendenti dei vinti ebbero la possibilità di divenire longobardi e di assumerne con il diritto le tradizioni. La società conobbe una nuova articolazione, grazie anche alle dinamiche economiche, con alcuni Longobardi ridotti in condizioni di povertà e l ascesa economica di alcuni discendenti dei Romani. La tradizione longobarda finì, così, per divenire la comune tradizione degli uomini liberi, pur di diversa origine, viventi in Italia. Sul piano politico, dunque, la società determinatasi col radicamento dei nuovi venuti si organizzò e identificò accogliendo la tradizione dei conquistatori, facendone il tratto essenziale di una nuova e più vasta nazione mista, romano-barbarica, pur 24 Altare di Ratchis (Cividale del Friuli, Museo Cristiano)

25 in un complesso processo di scambi che vide, ad esempio, l originario diritto longobardo subire l influenza degli usi e delle concezioni giuridiche romane. Comunque, nemmeno la caduta del regno fece risorgere una coscienza politica romana ; anzi, anche sotto la dominazione dei Franchi il regno continuò ad essere longobardo e Longobardi, o lombardi, furono considerati, almeno fino al XII secolo, i suoi abitanti, al Nord e al Sud della penisola. Ritornando alle vicende del regno, dunque, durante gli anni della monarchia di Liutprando, se da un lato si ebbe una faticosa ripresa economica, con il ritorno alla coltivazione regolare dei campi e agli scambi monetari nei rinati commerci tra le città, si assiste anche alla tenenza alla disgregazione dell autorità regia, a causa della sempre maggiore autonomia di vaste aree della Langobardia, non solo Benevento e Spoleto, ma anche il Friuli e la Toscana. A tale tendenza Liutprando cercò di reagire tentando un espansione verso i territori bizantini, che l imperatore d Oriente ormai non controllava più, ma finendo per minacciare anche i territori pontifici. La pace con l Impero mise fine alle ostilità, sancendo le occupazioni. Per tranquillizzare il papa, Liutprando gli donò una serie di castelli nel Lazio ( Donazione di Sutri, 728), che viene considerato il primo nucleo del futuro Stato della Chiesa. Alla morte di Liutprando, il successore Ratchis ( ) riprese l attacco a Ravenna e alla Pentapoli, ma dovette desistere per l intervento del papa Zaccaria. La conquista dell Esarcato, però, divenne fatto compiuto con il nuovo re Astolfo ( ), che ottenne anche la sottomissione dei duchi di Spoleto e Benevento, e minacciò la stessa autonomia di Roma dalla quale pretese una tassa annuale da ogni abitante. Il nuovo papa Stefano II richiese ed ottenne l appoggio del re dei Franchi Pipino il Breve che, in cambio della legittimazione della nuova dinastia, promise il possesso per san Pietro del ducato di Roma, di Ravenna, dell Esarcato e delle altre città in mano longobarda; cosa che avvenne dopo la vittoriosa discesa in Italia dell esercito franco nel 754. Il nuovo re dei Longobardi, Desiderio, succeduto ad Astolfo nel 756, cercò il riavvicinamento con i Franchi dando in sposa la figlia Ermengarda a Carlo, figlio di Pipino, che divenne re dei Franchi nel 768. A causa delle nuove incursioni di Desiderio in Italia centrale, però, il papa Adriano I richiese nuovamente l aiuto dei Franchi e il nuovo sovrano rispose all appello e scese in Italia dove sconfisse i Longobardi alle Chiuse sulla Dora (773); l anno dopo espugnò, dopo un lungo assedio, la capitale Pavia. Questa sconfitta pose fine all indipendenza del regno longobardo in Italia, che venne annesso al regno franco, mentre il vittorioso Carlo ottenne il titolo di Re dei Franchi e dei Longobardi e patrizio romano. Dopo la conquista franca l unico territorio longobardo che mantenne l indi- 25

26 pendenza fu il ducato di Benevento, dove confluirono numerosi profughi dalla Langobardia Maior. Carlo Magno, infatti, non riuscì a mantenere la promessa fatta al papa di garantire allo stato della Chiesa la Langobardia Minor, nemmeno quando intraprese una nuova spedizione al Sud (787) per contrastare le minacce del duca Arechi II contro lo stato pontificio. Infatti fu fermato a Capua e preferì concludere un trattato. Il ducato, però, era minacciato nella sua compattezza dalle mire autonomistiche di Salerno e Capua. A queste si aggiunge la presenza dei Saraceni che, chiamati come mercenari nelle lotte interne ai Longobardi, si erano stanziati sul Arechi II (Bibl. Vat., ms Vatl. Lat. 4939) fiume Garigliano, risalendo il quale erano giunti ad attaccare Montecassino. Nell 846 questi erano arrivati ad assalire la stessa Roma, evento che provocò l intervento dell Imperatore Lotario che, comprendendo il rischio delle lotte interne ai Longobardi, promosse la pacificazione tra i contendenti e, con l intervento come mediatore di Guido da Spoleto, favorì la divisione del ducato tra i territori di Benevento e Salerno; successivamente il duca di Salerno ricompensò i conti di Capua, dai quali aveva ricevuto l appoggio, riconoscendo loro il possesso dei territori tra il Volturno e il Garigliano. Inizia in questo modo l ascesa della signoria capuana, che ha la sua capitale nella nuova città di Capua, edificata dopo la distruzione della precedente sede ad opera dei Saraceni nell 841. Il ruolo della signoria capuana nel Mezzogiorno diviene centrale quando, occupata Benevento dai Bizantini ( ), Atenolfo I, conte di Capu, riesce a riconquistarla e a riunificare il ducato. Successivamente, con Pandolfo I Capodiferro, suo figlio, verranno riunificate Benevento, Salerno e Capua, poi nuovamente divise fino alla conquista normanna. La presenza longobarda sul territorio italiano Le modalità in cui si realizzò l insediamento e la scarsa consistenza della 26

27 popolazione occupante spiegano perché le tracce archeologiche longobarde diminuiscono considerevolmente passando dal Friuli all Italia padana, al Veneto, ecc., fino a divenire molto sporadiche nell Italia meridionale. La distribuzione dei Longobardi sul suolo italiano è attestata soprattutto su base toponomastica, grazie al fissarsi sul territorio di toponimi di origine longobarda, nel corso di un lungo arco di tempo, in relazione alla durata di consuetudini socio-giuridiche e di nomi longobardi ben oltre la fine del regno longobardo indipendente (774). Nomi di luoghi derivano da tipiche istituzioni sociali e giuridiche come le numerose Fare (Farra d Isonzo, Fara Sabina, ecc.), da fara, il tipico raggruppamento parentale di cui si è detto in precedenza. Altri nomi derivano dall organizzazione fondiaria longobarda, come il termine sala, che designava la residenza signorile nelle aziende agrarie, o sunder, la parte di proprietà riservata all uso del signore (da qui Sondrio), o wald, un complesso di boschi e terreni lavorativi (da cui i tanti Gualdi ), o ancora gahagi, un terreno chiuso, da cui derivano i gaggi e cafaggi dell Italia centrale. Altra traccia toponomastica è data dai prediali, nomi di luoghi che derivano da quello del proprietario. A proprietari longobardi risalgono toponimi basati su nomi di persone e terminanti in engo. Anche nella toponomastica urbana si hanno tracce dell insediamento longobardo, soprattutto nelle zone e nei quartieri designati col toponimo corte o con i suoi derivati. Da queste tracce è possibile ricostruire un insediamento longobardo disperso e puntiforme, organizzato in isole, forse fortificate, separato da quello dei Romani sia nelle città che nelle campagne. È comunque possibile rilevare la tendenza dei Longobardi a stanziarsi in siti già abitati ed attrezzati dai Romani. D altra parte essi erano già abituati, dal precedente soggiorno di 40 anni in Pannonia, a servirsi delle infrastrutture e delle costruzioni romane. Si trattava, in gran parte, di strutture che avevano già subito una lunga fase di degradazione, che continuò anche dopo l occupazione longobarda, caratterizzata dall impoverimento delle tecnologie urbanistiche ed edilizie. Tale tendenza è evidente soprattutto per le città. I Longobardi, d altra parte, seppero comprendere anche i mutamenti di importanza verificatisi nella geografia urbana dell Italia settentrionale tra V e VI secolo: preferirono Forum Julii alla decaduta Aquileia, attribuirono a Pavia un importanza pari a quella di Milano, conservarono a Verona e Spoleto il rilievo acquisito in epoca gotica. Non si conoscono, invece, esempi di importanti città di origine longobarda. Nell Italia centrale e meridionale l incompiutezza della prima occupazione determinò una prosecuzione abbastanza lunga della conquista, a spese dei territori bizantini, con la conseguenza di razzie e distruzioni di città, soprattutto 27

28 nelle zone di confine. Più tardi, tra VIII e IX secolo, si verificarono fondazioni di città nuove o trasformazioni e spostamenti di città decadute; tra queste: la ristrutturazione di Benevento e Salerno, l emergere di Gaeta al posto di Formia e di Capaccio al posto di Paestum, la fondazione di una nuova Capua. Non diverso appare il quadro dell insediamento rurale nell Italia centrosettentrionale, dove i Longobardi individuarono nelle antiche villae romane i luoghi idonei all insediamento di piccoli nuclei familiari e militari e dove trovavano già pronta un azienda agricola con cui sostenersi. Anche per i cimiteri i Longobardi usarono ricavarli in siti già utilizzati dal Romani, per uso cimiteriale o no. Aspetti della cultura longobarda È possibile ricostruire il patrimonio culturale longobardo grazie ai ritrovamenti dei loro cimiteri. La stessa organizzazione di questi fornisce elementi di conoscenza della cultura di questo popolo: secondo l usanza germanica erano collocati fuori dall abitato, con le tombe disposte in file ed orientate da ovest a est; il defunto veniva deposto in fosse profonde, talvolta chiuso in una cassa di legno. Secondo le concezioni religiose e giuridiche che volevano che il rango della persona venisse conservato anche dopo la morte, nell aldilà, i defunti venivano 28 Ceramica altomedievale da Trebula (Soprintendenza BA Caserta)

29 sepolti con il loro abito più sontuoso e con oggetti d uso che ne attestassero la dignità. Ciò ha consentito di rinvenire nei cimiteri longobardi le parti metalliche o non deperibili del vestiario, oggetti di uso personale, un vasto campionario delle armi in uso, vasellame da tavola ed altri oggetti come le piccole croci in lamina d oro, dalla superficie liscia o decorata. Da questi oggetti è possibile farsi un idea del costume nazionale, ma solo grazie a fonti scritte si è potuta avere un informazione più precisa dell abbigliamento. Nei primi tempi dello stanziamento in Italia, i Longobardi vestivano panni di lino Spade (Benevento, Museo del Sannio) bianco orlati di strisce colorate, portavano alle gambe fasce strette da corregge di cuoio e si radevano i capelli sulla nuca. Per quanto riguarda le donne, indossavano un abito fermato in vita da una semplice cintura, mentre la parte superiore era chiusa sulla gola da due piccoli fermagli a forma di S, in bronzo dorato, decorati da pietre dure o paste vitree. Portavano collanine con grani di terracotta dipinta o di paste vitree multicolori. L ornamento tipico, però, era costituito da una coppia di grandi fibule a ponte di bronzo o d argento, dalle decorazioni complesse caratteristiche del mondo germanico, forse utilizzate per fermare la gonna, oppure con semplice funzione ornamentale. Per quanto riguarda le tombe maschili, il corredo era costituito da piccoli oggetti personali (pettini d osso, stoviglie), speroni e finimenti (nel caso delle tombe più ricche, a testimoniare il privilegio dei cavalieri), ma soprattutto dalle armi: lo scudo e la lancia, che venivano poggiati sulla cassa; la spada, l arma per eccellenza del cavaliere, a doppio taglio, lunga un metro e larga 5 centimetri; la sciabola, con un solo taglio, lunga 50 centimetri e di lama larga. Da tali corredi è possibile ricostruire l evoluzione delle tecniche di guerra e dell organizzazione della società. Artefici della produzione dei gioielli tradizionali erano orefici longobardi che non costituivano un gruppo sociale distinto, ma guerrieri come gli altri uomini 29

30 liberi. Già a pochi decenni di distanza dall occupazione è possibile, comunque, rilevare una trasformazione nel costume longobardo, con l adozione di manufatti e mode romano-bizantine, come è testimoniato dalla diffusione del vasellame da tavola prodotto dagli artigiani indigeni, che sostituì la ceramica tradizionale longobarda, caratterizzata, oltre che nelle forme, da un trattamento particolare della superficie, lisciata in modo da renderla lucida, e da caratteristiche decorazioni stampigliate. A partire dagli inizi del VII secolo si diffondono in tutta l Italia longobarda ricchi corredi funebri di tipo romano-bizantino: per quelli femminili, preziose fibule rotonde in sostituzione delle tradizionali a ponte, orecchini in filo d oro; per quelli maschili, preziosi cinturoni a frange, decorati da fibbie, piastre e puntalini d oro o d argento, applicazioni in lamina d oro per le selle e armi cesellate ricche di guarnizioni d oro. Questi corredi testimoniano la nuova stratificazione della semplice società della prima emigrazione, con la differenziazione delle condizioni economiche della popolazione, che vede la formazione di una nuova aristocrazia, nata dalla formazione di grandi patrimoni. Comunque, l assunzione dei modelli romano-bizantini avviene spesso attraverso una loro forte rielaborazione nell ambito della cultura germanica, come è testimoniato dalle crocette a lamina d oro, che venivano deposte con il morto. Esse, infatti, vengono snaturate proprio nel loro significato di simbolo della fede cristiana, per la singolare decorazione che richiama tradizioni germaniche intimamente legate alla religione pagana, anche se non sono una prova della resistenza di quest ultima al processo di cristianizzazione del popolo longobardo. La produzione artistica longobarda e la sua evoluzione fino all'viii secolo Il repertorio decorativo dei Longobardi, all inizio della loro presenza in Italia, era quello elaborato nei secoli precedenti in rapporto al mondo germanico centro e nord-europeo. Lo stile adottato, classificato come stile primo, è documentato soprattutto dagli oggetti dell oreficeria, testimonianza, tra l altro, di una perfetta padronanza dei mezzi tecnici. In questi si manifesta un modo particolare di concepire la figurazione e la decorazione: forme di animali selvatici, disposte in modo speculare sulle due metà del campo decorativo, schematizzate al massimo e composte in modo arbitrario con, a volte, frammisti elementi di corpo umano schematizzati anch essi, lontani da ogni forma di realismo rappresentativo. È questo il modo in cui erano stati rielaborati dagli artisti germanici, in rapporto ad una sensibilità diversa e a nuove intenzioni significative, i motivi animali propri 30

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia Nel mondo ci sono 150 milioni di Italici: sono i cittadini italiani d origine, gli immigrati di prima e seconda generazione, i nuovi e vecchi emigrati e i loro discendenti,

Dettagli

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori.

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori. I Servizi Educativi del Comune di Trieste rappresentano una tradizione storica, un patrimonio di tradizione culturale di cui la città e le famiglie vanno orgogliose. Un patrimonio storico che negli anni

Dettagli

E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001

E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001 E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori Anno 2001 Il Forum degli oratori italiani è un organo di coordinamento nazionale degli organismi ecclesiali che dedicano speciale cura all

Dettagli

LA PARTECIPANZA AGRARIA DI NONANTOLA: MILLE ANNI DI STORIA TRA ARCHEOLOGIA E AMBIENTE

LA PARTECIPANZA AGRARIA DI NONANTOLA: MILLE ANNI DI STORIA TRA ARCHEOLOGIA E AMBIENTE LA PARTECIPANZA AGRARIA DI NONANTOLA: MILLE ANNI DI STORIA TRA ARCHEOLOGIA E AMBIENTE Scuola: Istituto comprensivo Fratelli Cervi - Scuola secondaria di I grado Dante Alighieri di Nonantola (Modena) MUSEO:

Dettagli

ADM Associazione Didattica Museale. Progetto Vederci Chiaro!

ADM Associazione Didattica Museale. Progetto Vederci Chiaro! ADM Associazione Didattica Museale Progetto Vederci Chiaro! Chi siamo? Dal 1994 l'adm, Associazione Didattica Museale, è responsabile del Dipartimento dei Servizi Educativi del Museo Civico di Storia Naturale

Dettagli

Il nostro paese. Incontro con Collegio Docenti

Il nostro paese. Incontro con Collegio Docenti Il nostro paese Incontro con Collegio Docenti Concorezzo, 28 Ottobre 2015 1 L Archivio Storico (ASC) Via S.Marta 20 Concorezzo www.archiviodiconcorezzo,it mail: info@archiviodiconcorezzo.it L Archivio

Dettagli

TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2

TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 Tel. 0871. 961126-961587 Fax 0871 961126 email chic81300t@istruzione.it chic81300t@pec.istruzione.it www.istitutocomprensivotollo.it CHIC81300T Cod. Fisc. 80003000694 PROGETTO

Dettagli

ALLEGATO. Il sito web interattivo

ALLEGATO. Il sito web interattivo ALLEGATO 3 Il sito web interattivo www.paesaggio.regione.puglia.it l paesaggio visto dagli abitanti Il paesaggio visto dagli abitanti I primi risultati dell'atlante delle Segnalazioni http://paesaggio.regione.puglia.it

Dettagli

ADM Associazione Didattica Museale. Progetto Educare alla Scienza con le mani e con il cuore

ADM Associazione Didattica Museale. Progetto Educare alla Scienza con le mani e con il cuore ADM Associazione Didattica Museale Progetto Educare alla Scienza con le mani e con il cuore Chi siamo? Dal 1994 l'adm, Associazione Didattica Museale, è responsabile dei Servizi Educativi del Museo Civico

Dettagli

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) SCHEDA 8 La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) Verona, Italia, 5-9 luglio 2000 LA SFIDA DI VERONA Investire in salute significa promuoverne

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un

Dettagli

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE Esiste l immagine del disabile intellettivo come persona adulta nella mia mente? Quali sono i maggiori ostacoli che i famigliari/ operatori incontrano nella costruzione di un

Dettagli

ARTE ED IMMAGINE MODULI OPERATIVI:

ARTE ED IMMAGINE MODULI OPERATIVI: ARTE ED IMMAGINE INDICATORE DISCIPLINARE Promuovere l alfabetizzazione dei linguaggi visivi per la costruzione e la lettura dei messaggi iconici e per la conoscenza delle opere d arte con particolare riferimento

Dettagli

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Comune di Casalecchio di Reno ASILO NIDO R. VIGHI PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Per un progetto di territorio: uno spazio e un tempo per l incontro Anno educativo 2007/2008 A cura del Collettivo

Dettagli

CARTA DEL TURISMO RESPONSABILE DI COMUNITA CONCA BARESE

CARTA DEL TURISMO RESPONSABILE DI COMUNITA CONCA BARESE CARTA DEL TURISMO RESPONSABILE DI COMUNITA CONCA BARESE Noi cittadini, Associazioni, Operatori economici ed Istituzioni delle comunità ricadenti sul territorio del GAL CONCA BARESE, sottoscriviamo questo

Dettagli

Percorsi di Educazione alla legalità per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo e secondo grado

Percorsi di Educazione alla legalità per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo e secondo grado Premessa Percorsi di Educazione alla legalità per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo e secondo grado Giovanna Baldini e Cristiana Vettori Libera Scuola Pisa Creare comunità consapevoli,

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

Evento Il cammino tra i papaveri. Ricordo del 24 maggio di un secolo fa nell ambito del progetto Cento anni fa...la Grande Guerra

Evento Il cammino tra i papaveri. Ricordo del 24 maggio di un secolo fa nell ambito del progetto Cento anni fa...la Grande Guerra Evento Il cammino tra i papaveri. Ricordo del 24 maggio di un secolo fa nell ambito del progetto Cento anni fa...la Grande Guerra Premessa: In occasione del centenario dell entrata in guerra dell Italia,

Dettagli

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,

Dettagli

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s.

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s. 2014 15 L obiettivo del patto di corresponsabilità è quello di impegnare le

Dettagli

PROGETTO: TEATRO FORUM

PROGETTO: TEATRO FORUM 24 5 PROGETTO: TEATRO FORUM (per Oratori sensibili) Che cos è Il Teatro forum è un metodo e percorso formativo utilizzato spesso in situazioni di disagio socio-culturale e si propone come strumento per

Dettagli

Democratica del Congo

Democratica del Congo Progetti scuole Proposta di gemellaggio Italia - Repubblica Democratica del Congo a cura di AMKA Onlus Chi siamo? Amka è un Organizzazione no profit nata nel 2001 dall incontro di due culture differenti

Dettagli

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo L utopia dell educazione L educazione è un mezzo prezioso e indispensabile che

Dettagli

IL PATRIMONIO CULTURALE ED AMBIENTALE. Disegno e Storia dell Arte_PATRIMONIO CULTURALE

IL PATRIMONIO CULTURALE ED AMBIENTALE. Disegno e Storia dell Arte_PATRIMONIO CULTURALE IL PATRIMONIO CULTURALE ED AMBIENTALE IL PATRIMONIO CULTURALE di solito indica quell insieme di cose, mobili ed immobili, dette più precisamente beni, che per il loro interesse pubblico e il valore storico,

Dettagli

Percorsi fra vino e grandi architetture Un progetto unico in Italia

Percorsi fra vino e grandi architetture Un progetto unico in Italia TOSCANA WINE ARCHITECTURE TOSCANA WINE ARCHITECTURE Percorsi fra vino e grandi architetture Un progetto unico in Italia Un circuito di 25 cantine d autore e di design, contemporanee per le loro lo spirito

Dettagli

Analisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che. operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella. Provincia di Pisa

Analisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che. operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella. Provincia di Pisa Analisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella Provincia di Pisa A cura di Katia Orlandi Il territorio della Provincia di Pisa si caratterizza

Dettagli

Istituto Comprensivo Perugia 9

Istituto Comprensivo Perugia 9 Istituto Comprensivo Perugia 9 Anno scolastico 2015/2016 Programmazione delle attività educativo didattiche SCUOLA PRIMARIA Disciplina RELIGIONE CLASSE: PRIMA L'alunno: - Riflette sul significato dell

Dettagli

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007 Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale

Dettagli

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione

Dettagli

Comprendere e vivere il patrimonio in chiave interculturale, da eredità ricevuta a risorsa condivisa

Comprendere e vivere il patrimonio in chiave interculturale, da eredità ricevuta a risorsa condivisa Comprendere e vivere il patrimonio in chiave interculturale, da eredità ricevuta a risorsa condivisa Simona Bodo Convegno Il patrimonio risorsa per l educazione interculturale. La scuola, il museo, il

Dettagli

Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco.

Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco. Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco. Il laboratorio teatrale è un occasione di scambio e confronto reciproco in

Dettagli

AIBE ED EXPO 2015 S.p.A. Protocollo d intesa

AIBE ED EXPO 2015 S.p.A. Protocollo d intesa AIBE ED EXPO 2015 S.p.A. Protocollo d intesa Siglato a Milano il 17 Maggio 2010 PROTOCOLLO D INTESA TRA Associazione fra le Banche Estere in Italia (di seguito AIBE ), con sede in Milano in Piazzale Cadorna

Dettagli

L AQUILONE vola alto

L AQUILONE vola alto onlus PROGETTO CULTURA L AQUILONE vola alto intrecciamo le nostre vite per poterle vivere al meglio. Scuole primarie PREMESSA Far cultura è uno dei fini statutari dell Associazione. Nel rispetto di tale

Dettagli

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa

Dettagli

EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO

EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO ( ) Pasolini diceva che le cose ci educano. E i latini dicevano che la goccia scava la pietra. Allo stesso modo, per quanto infinitesimo sia il loro peso sia

Dettagli

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2)

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Riprendiamo l analisi interrotta nel corso della precedente lezione b) struttura dialogica del fatto educativo Per rispondere a criteri ermenutici, l

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA La missione, la visione, i valori, gli attributi distintivi e gli interlocutori dell Università di Roma La Sapienza gennaio 2006 INDICE 1. La missione, la visione

Dettagli

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE 2 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri

Dettagli

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l

Dettagli

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto

Dettagli

Corso di laurea in servizio sociale Sede di Biella Anno accademico 2008-2009 Prof.ssa Elisabetta Donati Lezione n. 6

Corso di laurea in servizio sociale Sede di Biella Anno accademico 2008-2009 Prof.ssa Elisabetta Donati Lezione n. 6 Dopo la separazione: affidamento dei figli e madri sole Corso di laurea in servizio sociale Sede di Biella Anno accademico 2008-2009 Prof.ssa Elisabetta Donati Lezione n. 6 1 L affidamento dei figli: a

Dettagli

«Comune amico dei bambini»

«Comune amico dei bambini» «Comune amico dei bambini» Un iniziativa dell UNICEF per situazioni di vita a misura di bambino in Svizzera Obiettivo Comuni amici dei bambini I bambini sono il nostro futuro. La Convenzione dell ONU sui

Dettagli

La Scuola di Volontariato. Il tema: gratuità e felicità. Metodologia didattica

La Scuola di Volontariato. Il tema: gratuità e felicità. Metodologia didattica La Scuola di Volontariato La Scuola di Volontariato è promossa dal Coge Emilia Romagna e dal Coordinamento Centri di Servizio per il Volontariato Emilia Romagna con l intento di stimolare riflessioni sugli

Dettagli

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio

Dettagli

Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE

Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE L interesse verso la lettura ed il piacere ad esercitarla sono obiettivi che, ormai da anni, gli insegnanti della scuola primaria di Attimis si prefiggono

Dettagli

Progetto didattico rivolto agli studenti del secondo ciclo della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado

Progetto didattico rivolto agli studenti del secondo ciclo della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado Delegazione di Milano Via Turati, 6 20121 Milano Tel. e fax 02 6592330 Progetto didattico rivolto agli studenti del secondo ciclo della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado NEL SEGNO DELL

Dettagli

Centro Polifunzionale di Gavirate. Centro di Accoglienza di Cittiglio. Fondazione FELICITA MORANDI. Associazione IL PASSO onlus

Centro Polifunzionale di Gavirate. Centro di Accoglienza di Cittiglio. Fondazione FELICITA MORANDI. Associazione IL PASSO onlus Centro di Accoglienza di Cittiglio Centro Polifunzionale di Gavirate Fondazione FELICITA MORANDI Associazione IL PASSO onlus Luglio 2012 FONDAZIONE FELICITA MORANDI Servizi e interventi a favore dei minori

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO

Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO 1. Il bambino sviluppa il senso dell identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato

Dettagli

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità

Dettagli

Nome del progetto: Your sustain-ability! Working towards a sustainable Europe

Nome del progetto: Your sustain-ability! Working towards a sustainable Europe Nome della scuola Istituto Comprensivo di Preganziol Ordine di scuola coinvolto Scuola secondaria di primo grado Docenti responsabili G. Pavan e S. Vincenzi Altri docenti partecipanti Bonani, Duchetta,

Dettagli

PROGETTARE UNA GITA. A tale scopo i bambini dovranno ricercare la documentazione che permetta di scegliere la META della gita.

PROGETTARE UNA GITA. A tale scopo i bambini dovranno ricercare la documentazione che permetta di scegliere la META della gita. PROGETTARE UNA GITA Prima di dare avvio al percorso è opportuno condividere con gli alunni tutto il progetto ed eventualmente modificare alcuni elementi in rapporto alla discussione. Gli alunni devono

Dettagli

La responsabilità speciale

La responsabilità speciale La responsabilità speciale La responsabilità sociale Il progetto Zero Infortuni I nostri dipendenti La tutela della salute dei lavoratori La sicurezza sul lavoro Il rapporto con il territorio prevenzione

Dettagli

PIMOFF - Progetto Scuole

PIMOFF - Progetto Scuole PIMOFF - Progetto Scuole Per la stagione 2015/16 il PimOff continua a portare il teatro contemporaneo nelle scuole per far conoscere agli studenti i suoi principali protagonisti (attori, registi, tecnici,

Dettagli

Identità e filosofia di un ambiente

Identità e filosofia di un ambiente Comune di Novellara scuola comunale dell infanzia Arcobaleno Identità e filosofia di un ambiente Storia La scuola dell infanzia Arcobaleno nasce nel 1966 ed accoglie 3 sezioni. La scuola comunale è stata

Dettagli

L Impero bizantino. L Impero bizantino. 4. L Impero paga ai Germani tanto oro per far rimanere i Germani lontani dai confini delle regioni orientali.

L Impero bizantino. L Impero bizantino. 4. L Impero paga ai Germani tanto oro per far rimanere i Germani lontani dai confini delle regioni orientali. il testo: 01 L Impero romano d Oriente ha la sua capitale a Costantinopoli. Costantinopoli è una città che si trova in Turchia, l antico (vecchio) nome di Costantinopoli è Bisanzio, per questo l Impero

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

Che cosa è l Affidamento?

Che cosa è l Affidamento? Che cosa è l Affidamento? L affidamento,, diversamente dall adozione adozione, è l accoglienza temporanea nella propria casa di un bambino o di un ragazzo. A Torino esiste sin dal 1976,, a livello nazionale

Dettagli

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella

Dettagli

MIUR. La Nuova Secondaria Superiore

MIUR. La Nuova Secondaria Superiore La Nuova Secondaria Superiore Una Riforma complessiva Con l approvazione del Consiglio dei Ministri del 4 febbraio nasce la Nuova Scuola Secondaria Superiore. E la prima riforma complessiva del secondo

Dettagli

PROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA)

PROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA) Cilap eapn Italia PROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA) PROGRAMMA LIFELONG LEARNING GRUNDTVIG 2012 PARTENARIATO DI APPRENDIMENTO (No. 2012-1-IT2_GRU06_37625_1)

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DEL COMITATO GEMELLAGGI, TURISMO E PROMOZIONE DEL TERRITORIO

REGOLAMENTO COMUNALE DEL COMITATO GEMELLAGGI, TURISMO E PROMOZIONE DEL TERRITORIO REGOLAMENTO COMUNALE DEL COMITATO GEMELLAGGI, TURISMO E PROMOZIONE DEL TERRITORIO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n 19 del 30.06.2014 1 SOMMARIO: Art. 1 - Principi generali Art. 2 -

Dettagli

OBIETTIVO - Definire l AVO Giovani, indicandone obiettivi, organizzazione, compiti, attività.

OBIETTIVO - Definire l AVO Giovani, indicandone obiettivi, organizzazione, compiti, attività. SCHEDA FEDERAVO n 16 (data ultimo aggiornamento gennaio 2010) AVO GIOVANI: obiettivi, organizzazione, compiti, attività OBIETTIVO - Definire l AVO Giovani, indicandone obiettivi, organizzazione, compiti,

Dettagli

E il momento di iniziare: le fondamenta del fundraising

E il momento di iniziare: le fondamenta del fundraising ENGAGEDin propone corsi di formazione per le organizzazioni che vogliono avviare o sviluppare la propria attività di raccolta fondi attraverso la crescita delle proprie competenze, la discussione di casi

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

S.I.C.E.S. SrL Società Italiana Centri Educazione Stradale Parco Scuola del Traffico

S.I.C.E.S. SrL Società Italiana Centri Educazione Stradale Parco Scuola del Traffico Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo studente S.I.C.E.S. SrL Società Italiana Centri Educazione Stradale Parco Scuola del Traffico

Dettagli

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Scheda progetto Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Il progetto si sviluppa in otto comuni delle province di Bergamo e Brescia. OBIETTIVI GENERALI La realizzazione del progetto si pone i seguenti

Dettagli

FORMAZIONE AVANZATA. Self Confidence: il pensiero e l azione nella differenza

FORMAZIONE AVANZATA. Self Confidence: il pensiero e l azione nella differenza FORMAZIONE AVANZATA Self Confidence: il pensiero e l azione nella differenza 1. Scenario di riferimento Le donne presenti all interno delle organizzazioni in Italia si costituiscono come capitale di risorse

Dettagli

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 MACRO OBIETTIVO 7 Codici indicatori: 7.6.1 PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 Programma: Mantenimento e Implementazione del Sistema per supportare le istituzioni scolastiche nella promozione della

Dettagli

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico L Associazione Bancaria Italiana (ABI) Il Presidente dell ABI La CONFINDUSTRIA Il Presidente di CONFINDUSTRIA La Conferenza dei

Dettagli

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA ENTE DI APPARTENENZA ASSOCIAZIONI Coinvolgimento prima e durante l esperienza Riflessione sull esperienza Collegamenti con realtà vissuta Scoperta di nuovi bisogni e nuove opportunità Possibilità di provare

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLA CULTURA DI PACE

PROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLA CULTURA DI PACE CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO (SETTIMA LEGISLATURA) PROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLA CULTURA DI PACE PERIODO 2004-2006 * Allegato alla deliberazione consiliare

Dettagli

PREFAZIONE Questo volume sintetizza l esperienza decennale del Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant Anna nell ambito della formazione manageriale e, coerentemente con le logiche

Dettagli

Il sistema monetario

Il sistema monetario Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti

Dettagli

Pace, fraternità e dialogo Programma nazionale di Educazione alla Cittadinanza Democratica Anno scolastico 2015-2016

Pace, fraternità e dialogo Programma nazionale di Educazione alla Cittadinanza Democratica Anno scolastico 2015-2016 Pace, fraternità e dialogo Programma nazionale di Educazione alla Cittadinanza Democratica Anno scolastico 2015-2016 Premessa Educare alla pace è responsabilità di tutti ma la scuola ha una responsabilità

Dettagli

LA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI E DELL IDENTITA SICILIANA (di seguito Assessorato)

LA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI E DELL IDENTITA SICILIANA (di seguito Assessorato) PROTOCOLLO D INTESA PER LA INDIVIDUAZIONE DI AZIONI COMUNI VOLTE A MIGLIORARE LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE DELLE CITTA D ARTE DELLA SICILIA TRA LA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI

Dettagli

La scuola dell infanzia accoglie i bambini in una fase importante e delicata

La scuola dell infanzia accoglie i bambini in una fase importante e delicata PREMESSA La scuola dell infanzia accoglie i bambini in una fase importante e delicata della propria crescita in termini della costruzione dell identità personale; essa concorre all educazione armonica

Dettagli

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE 1 Indice 1. Premessa 2. Obiettivo 3. Le competenze del profilo ideale Competenze 3.1. Età ed esperienza 3.2. Le reali competenze

Dettagli

GIORNATA DEL VOLONTARIATO. Torino 7 aprile 2013. regionale a tutti i volontari piemontesi che hanno accolto l invito a

GIORNATA DEL VOLONTARIATO. Torino 7 aprile 2013. regionale a tutti i volontari piemontesi che hanno accolto l invito a GIORNATA DEL VOLONTARIATO Torino 7 aprile 2013 Desidero porgere un caloroso saluto a nome dell intera Assemblea regionale a tutti i volontari piemontesi che hanno accolto l invito a partecipare a questa

Dettagli

L IMPEGNO DELLE IMPRESE LOMBARDE PER LA RESPONSABILITA SOCIALE EDIZIONE 2013

L IMPEGNO DELLE IMPRESE LOMBARDE PER LA RESPONSABILITA SOCIALE EDIZIONE 2013 L IMPEGNO DELLE IMPRESE LOMBARDE PER LA RESPONSABILITA SOCIALE EDIZIONE 2013 LE CAMERE DI COMMERCIO INVITANO LE IMPRESE A PARTECIPARE ALLA SELEZIONE DELLE MIGLIORI BUONE PRASSI AZIENDALI PER LA RESPONSABILITÀ

Dettagli

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle Trento, 23 gennaio 2012 La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle La popolazione residente in provincia di Trento

Dettagli

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni Milano, 9 novembre 2013 Vincenzo Saturni 1 La carta etica: perché e per chi? Avis opera da 86 anni per diffondere una cultura solidale tra i cittadini su tutto il territorio nazionale. E sin dal momento

Dettagli

In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo.

In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo. In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo. Vi consiglio di seguire l intervista senza le didascalie 1

Dettagli

BREVE STORIA DELLA LINGUA ITALIANA

BREVE STORIA DELLA LINGUA ITALIANA BREVE STORIA DELLA LINGUA ITALIANA Introduzione. Nei film del Neorealismo, spesso gli attori non parlano in italiano standard, ma parlano in dialetto. Cosa sono i dialetti? Come sono nati? 1. Dal latino

Dettagli

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari

Dettagli

Convenzione tra la Tavola valdese, la Comunità di lingua francese di Roma e la Chiesa valdese di Roma, via IV Novembre

Convenzione tra la Tavola valdese, la Comunità di lingua francese di Roma e la Chiesa valdese di Roma, via IV Novembre 6 Convenzione tra la Tavola valdese, la Comunità di lingua francese di Roma e la Chiesa valdese di Roma, via IV Novembre N O T A La Comunità Cristiana Protestante di lingua francese svolge dal 1985 la

Dettagli

Perché partire dalla popolazione? La crescita economica deriva dall energia. E per molti secoli l uomo è rimasto la macchina principale in grado di

Perché partire dalla popolazione? La crescita economica deriva dall energia. E per molti secoli l uomo è rimasto la macchina principale in grado di La popolazione Perché partire dalla popolazione? La crescita economica deriva dall energia. E per molti secoli l uomo è rimasto la macchina principale in grado di trasformare il cibo in lavoro. Data l

Dettagli

Visita il sito www.epc.it

Visita il sito www.epc.it Guarda tutti i titoli in collana Visita il sito www.epc.it seguono diapositive di esempio del corso selezionato Durante la proiezione di questa diapositiva il relatore si presenta ed effettua un rapido

Dettagli

Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente

Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "ANTONIO GRAMSCI" Albano/Pavona ANNO SCOLASTICO 2014/15 Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente PREMESSA La formazione e l aggiornamento

Dettagli

Accademia dei bambini di Roma

Accademia dei bambini di Roma Accademia dei bambini di Roma Il viaggio dell Accademia dei Bambini di Roma ebbe inizio il 1 gennaio del 2000 con l augurio e la speranza di un nuovo millenio di pace e amore tra le nazioni attraverso

Dettagli

Griglia di progettazione dell Unita Didattica di Competenza di STORIA

Griglia di progettazione dell Unita Didattica di Competenza di STORIA Griglia di progettazione dell Unita Didattica di Competenza di STORIA Titolo dell unità di competenza: Indagare il passato per comprendere il nostro presente. Denominazione della rete-polo Istituto scolastico

Dettagli

Istituto San Luigi di Chieri PIANO DI LAVORO ANNUALE a.s. 2013/2014. CLASSE: I SEZIONE: A e B MATERIA: Storia e Geografia

Istituto San Luigi di Chieri PIANO DI LAVORO ANNUALE a.s. 2013/2014. CLASSE: I SEZIONE: A e B MATERIA: Storia e Geografia Istituto San Luigi di Chieri PIANO DI LAVORO ANNUALE a.s. 2013/2014 CLASSE: I SEZIONE: A e B MATERIA: Storia e Geografia SUDDIVISIONE DEI MODULI SETTIMANALI: nr. 2 moduli di storia nr. 2 moduli di geografia

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE

Dettagli

STATUTO ASSOCIAZIONE GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI

STATUTO ASSOCIAZIONE GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI STATUTO ASSOCIAZIONE GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI Art. 1 - L Associazione L Associazione GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo (GIOVANI

Dettagli

CONVENZIONE SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHITETTONICI E PAESAGGISTICI DELLA BASILICATA LICEO ARTISTICO CARLO LEVI DI MATERA TRA TRIENNIO 2012-2015

CONVENZIONE SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHITETTONICI E PAESAGGISTICI DELLA BASILICATA LICEO ARTISTICO CARLO LEVI DI MATERA TRA TRIENNIO 2012-2015 LICEO ARTISTICO STATALE MATERA CONVENZIONE TRA SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHITETTONICI E PAESAGGISTICI DELLA BASILICATA E LICEO ARTISTICO CARLO LEVI DI MATERA TRIENNIO 2012-2015 Soprintendenza per i beni

Dettagli

DALLA TESTA AI PIEDI

DALLA TESTA AI PIEDI PROGETTO EDUCATIVO DIDATTICO ANNUALE SCUOLA DELL INFANZIA A. MAGNANI BALIGNANO DALLA TESTA AI PIEDI ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO CORPO Anno scolastico 2013-14 MOTIVAZIONI Il corpo è il principale strumento

Dettagli