LA GESTIONE DELLE CRISI Telecom Italia Security - Dr. Damiano Toselli 07/09/2010



Documenti analoghi
LA GESTIONE DELLE EMERGENZE: l organizzazione Telecom Italia

INFRASTRUTTURE CRITICHE: L ORGANIZZAZIONE TELECOM ITALIA

PROPOSTA DI DIRETTIVA EUROPEA SULLA PROTEZIONE DELLE INFRASTRUTTURE CRITICHE

LA GESTIONE DELLE EMERGENZE: l organizzazione Telecom Italia

Il Volontariato di Protezione Civile Italiano. Massimo La Pietra

Proposte concernenti le strategie in materia di sicurezza informatica e delle telecomunicazioni per la pubblica amministrazione

Il SERVIZIO NAZIONALE DI PROTEZIONE CIVILE 15 NOVEMBRE Dott. Elvezio Galanti Direttore Ufficio Relazioni Istituzionali

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE DI FOSSOMBRONE A.P.S. AREA 3 Attività Emergenza

REALIZZAZIONE DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI IN AGOS ITAFINCO SPA

PROVINCIA AUTONOMA TRENTO. Trentino in Rete. Settembre 2014

5 MODELLO DI INTERVENTO

Direzione Centrale Sistemi Informativi

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA

REGOLAMENTAZIONE DELLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI PESANTI IN AUTOSTRADA IN PRESENZA DI NEVE

ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA DELL EMERGENZA/URGENZA. Dott. Mirio Camuzzi

Terremoto a L Aquila

Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio

ORDINE DI SERVIZIO n. 38/14 TUTELA AZIENDALE

Controllo Interno. Aree Territoriali. RUO Sviluppo Organizzativo e Pianificazione

LA DIFESA CIVILE ERA SOLO IL SISTEMA PAESE

DIRETTORE AREA. Promocommercializzazione

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

Comune di Rieti Assessorato Protezione Civile

I l Sist e m a N a ziona le di Prot e zione Civile

22 novembre Università degli Studi de L Aquila

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile

CENTRO SEGNALAZIONE EMERGENZE 0971/ NUMERO VERDE U.R.P

Oggetto: INSTALLAZIONE E ATTIVAZIONE SERVIZIO IN BANDA LARGA PER LA SEDE OPERATIVA DI LIGONCHIO - CIG ZA C.

SOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi

COMUNE DI CASALE LITTA - Piano di emergenza comunale

MERCATO BUSINESS E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

L ESPERIENZA DEI PEDIATRI ITALIANI NELL EMERGENZA ABRUZZO 2009

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

SEGRETERIA TECNICA DI GRUPPO E RELAZIONI ESTERNE

PROTOCOLLO D INTESA. tra

ELABORAZIONE DEL MODELLO D INTERVENTO

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici

La protezione civile questa sconosciuta

ALLEGATO 2 FIGURE PROFESSIONALI DI FILIALE IMPRESE

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

DISPOSIZIONE ORGANIZZATIVA n. 62/AD del 08 settembre Direzione Generale

REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA

RISCHIO INQUINAMENTO & SOLUZIONI ASSICURATIVE

IL VOLONTARIATO IL RUOLO DEL VOLONTARIATO NEL SERVIZIO NAZIONALE

PIEMONTE. D.G.R. n del 1/8/2005

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

Direzione Centrale Pensioni Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici Direzione Centrale Organizzazione.

La Community per la sicurezza nazionale. Rita Forsi MiSE - CERT

Laboratori per la gestione associata di funzioni e servizi

LA PIANIFICAZIONE DI EMERGENZA

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE

Gruppo di Lavoro Protezione Civile

PROGETTO Pianificazione Operativa Territoriale Apprendistato: ricognizione sullo stato di attuazione nelle Regioni

FEDERAZIONE ITALIANA NUOTO (F.I.N.) - ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE REGOLAMENTO DELLA STRUTTURA DI PROTEZIONE CIVILE

DIREZIONE DI COMANDO E CONTROLLO (DI.COMA.C)

IO CONTO Incontro con le scuole "polo" Stato di avanzamento del progetto

Società di formazione

SCHEDA PROGETTO CASA/ALLOGGIO PROVINCIA DI SASSARI (14/05/2015)

MODELLO ORGANIZZATIVO DI PUGLIAPROMOZIONE

ASL TERAMO. (Circ.ne Ragusa,1 0861/4291) REGOLAMENTO SULL ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI DI COMUNICAZIONE

LA PIANIFICAZIONE E LA GESTIONE DEL TERRITORIO PER LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO E GEOLOGICO

Dall agosto 2002 al luglio 2014 POSTE ITALIANE S.p.A.

Evento meteo, idrogeologico e idraulico

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA

PROTOCOLLO D'INTESA IL MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L INNOVAZIONE IL RETTORE DELL'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DELL AQUILA

Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali

Il nome Lepida. Il console Marco Emilio Lepido... La strada telematica. Collegamento tra passato e presente.

Forniture emergenziali di gas metano su gomma: nuova realtà e sviluppi del mercato

POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE

La costituzione degli Istituti Tecnici Superiori e la riorganizzazione del sistema dell IFTS

ANALISI E GESTIONE DEL RISCHIO PER SCOPI DI PROTEZIONE CIVILE

All. 03 alla Sez. 02 Rev. 01. Pag. 1 di7. Direzione

Il recepimento della Direttiva Alluvioni: Le attività di competenza del sistema di protezione civile

CIB Comunità dell Isola Bergamasca

Programma di Export Temporary Management

tutto quanto sopra premesso e considerato, tra:

ORDINE DI SERVIZIO ORGANIZZATIVO n. 479/AD del 29 lug 2005 Direzione Risorse Umane e Organizzazione

Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI

REGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA DELLA GIUNTA UFFICIO SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE

Camera dei Deputati 5 Senato della Repubblica PREFAZIONE

BANDO. Progetti di formazione per il volontariato

1.0 POLITICA AZIENDALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO

Terralba, 31 gennaio 2014 IL MODELLO DI GESTIONE DELLE EMERGENZE

L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale

La Rete Sismica Mobile del Centro Nazionale Terremoti e la Co.Re.Mo. Rete Sismica Mobile Working Group

Pianificazione sanitaria territoriale per l attuazione di procedure ed interventi in occasione di eventi di protezione civile e/o pandemici

Introduzione di un sistema di Georeferenziazione e realizzazione di un Crisis management center

PROTOCOLLO D INTESA TRA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ROMA CAPITALE UFFICIO EXTRADIPARTIMENTALE PROTEZIONE CIVILE

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4

Circolare ABI - Serie Lavoro n maggio 2014

BANDO. per le associazioni socie del Cesvot. per la presentazione. di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015

Associazione Geologi dell Emilia Romagna per la Protezione Civile

Il contributo Pubblico allo sviluppo dei servizi a Banda Larga

Il Sistema Integrato di Gestione della Conoscenza dell Agenzia

Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente

Il Regolamento REACh e la Check Compliance: proposta di Linee Guida

A cura di Giorgio Mezzasalma

NORMATIVA e PIANIFICAZIONE. Protezione Civile. - Formazione per Operatore di Protezione Civile - Daniele Lucarelli

Transcript:

CENTRO ALTI STUDI PER LA DIFESA Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze LA GESTIONE DELLE CRISI Telecom Italia Security - Dr. Damiano Toselli 07/09/2010 con la collaborazione di Osservatorio per la Sicurezza Nazionale (OSN)

SOMMARIO Gruppo Telecom Italia: Crisis Management: - Sistema Normativo - Modello Organizzativo Protezione Civile e Crisis Management Gli strumenti: le sale polifunzionali, il sistema CI.PRO. Formazione Esercitazioni Case history: - Sisma Abruzzo del 6 Aprile 2009 - G8 l Aquila - 8/10 luglio 2009 Conclusioni

GRUPPO TELECOM ITALIA ETECSA (Cuba) BBned (Holland) TIM Brasil (Brazil) Entel (Bolivia) Telecom Argentina (Argentina) Telecom Italia (Italy) - 1 -

DIREZIONE SECURITY AMMINISTRATORE DELEGATO FRANCO BERNABÈ SECURITY D. Toselli Processi e Progetti Trasversali G. Cantournet Normative e Collegamenti Speciali Risk Prevention Crisis Management Sicurezza Territoriale Servizi per l Autorità Giudiziaria E. Insinna R. Masotti P. Bruschetti Sciarra M. Tiseo S. Caraco - 2 -

MISSION DIREZIONE SECURITY Assicura, a livello di Gruppo, la sicurezza e la tutela delle risorse umane, materiali, immateriali e delle infrastrutture Coordina funzionalmente le attività relative alla sicurezza svolte nelle Business Unit TI Media (LA7 e MTV) ed Olivetti, in Telecom Italia Sparkle e nelle altre società internazionali del Gruppo Costituisce l interfaccia verso gli Enti e Istituzioni preposti in materia di Sicurezza e Protezione Civile - 3 -

CARATTERISTICHE DELLA CRISI La vera CRISI, per la quale è necessaria una pianificazione ad hoc, scatta solo quando si è in presenza di una significativa combinazione dei seguenti elementi: gravità dell evento: legato alla misura del Danno al patrimonio impiantistico dell azienda inapplicabilità delle routine di comportamento: per cui le conseguenze dell evento non possono essere gestite dalle normali procedure pressione temporale: laddove si devono prendere decisioni di elevata trasversalità operativa, in tempi molto ristretti - Tutti i diritti riservati - - 4 -

SISTEMA DI GESTIONE DELLE CRISI: DEFINIZIONI, SCOPI ED ARTICOLAZIONE INCIDENTS EMERGENZA CRISI 4Il CRISIS MANAGEMENT ha lo scopo di mitigare e gestire: In logica PROATTIVA le emergenze POTENZIALMENTE in grado di degenerare in CRISI Le Crisi che sono già tali 4 La soluzione adottata prevede: Un sistema NORMATIVO costituito da : Un modello ORGANIZZATIVO costituito da diversi soggetti: 4 4 POLICY LINEE GUIDA 4 CRISIS MANAGEMENT BOARD 4 PROCEDURE 4 OPERATIONAL CRISIS TEAM 4 ISTRUZIONI OPERATIVE 4 Referenti aziendali c/o le Istituzioni locali - 5 -

SISTEMA NORMATIVO MISSION INDIRIZZO STRATEGICO GESTIONE SCENARI DI CRISI ISTRUZIONI OPERATIVE POLICY DI CRISIS MANAGEMENT documento di alto profilo contenente la mission LINEE GUIDA DI GRUPPO PER IL CRISIS MANAGEMENT forniscono gli elementi comuni a tutte le crisi considerate, con particolare riferimento alle modalità di funzionamento del Crisis Management Board e degli Operational Crisis Team PROCEDURE ORGANIZZATIVE PER OGNI SCENARIO DI CRISI definiscono l organizzazione aziendale per la gestione delle crisi, individuando le procedure alternative a quelle normali ed i canali per le comunicazioni interne ed esterne all organizzazione ISTRUZIONI DI LAVORO disciplinano nel dettaglio le azioni previste nelle Procedure, attribuendo ruoli e responsabilità ai diversi attori - 6 -

RUOLO STRATEGICO: MODELLO ORGANIZZATIVO Il MODELLO ORGANIZZATIVO si articola nei seguenti ruoli: CRISIS MANAGEMENT BOARD (CMB) è presieduto dall Amministratore Delegato e si compone dei: Responsabili delle Funzioni Centrali: External Relations, Administration, Finance and Control, Human Resources, Corporate Legal Affairs, Security; Responsabili delle Direzioni/BU coinvolte nella Crisi - 7 -

MODELLO ORGANIZZATIVO RUOLO OPERATIVO OPERATIONAL CRISIS TEAM (OCT) hanno competenza territoriale e sono composti da Responsabili con know-how specifici a seconda della tipologia di crisi; Essi si interfacciano con i REFERENTI AZIENDALI C/O LE ISTITUZIONI LOCALI che operano in stretto accordo ed ausilio con gli OCT, se convocati, o con il Rappresentante aziendale c/o il Comitato Operativo della Protezione Civile, se attivo, o comunque con la struttura di Security Crisis Management Protezione Civile - 8 -

PROTEZIONE CIVILE E CRISIS MANAGEMENT Tra tutte le possibili crisi, quelle di PROTEZIONE CIVILE sono in assoluto le più frequenti: per queste ogni attività messa in campo è finalizzata ad assicurare: la rappresentanza aziendale presso il Comitato Operativo del Dipartimento della Protezione Civile l erogazione dei servizi di TLC per tutte le componenti istituzionali o del volontariato che prendono parte ai soccorsi il ripristino rapido dei servizi di TLC riguardanti le popolazioni colpite da calamità - 9 -

Telecom Italia Scenario Istituzionale L. N. 225 DEL 24/02/1992 Istituzione del Servizio Nazionale della Protezione Civile L. N. 401 DEL 09/11/2001 Disposizioni urgenti per il coordina mento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile anche in occasione di grandi eventi D.P.C.M. 21/11/2006 Costituzione e modalità di funzionamento del Comitato Operativo della Protezione Civile D.P.C.M. 03/12/2008 Definizione indirizzi operativi per la gestione delle emergenze - 10 -

Telecom Italia Scenario Istituzionale Il 3 Dicembre 2008 con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sono stati definiti gli INDIRIZZI OPERATIVI PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE Finalità: ottimizzare la capacità di allertamento, di attivazione e di intervento del sistema di protezione civile a fronte di eventi calamitosi già avvenuti, previsti o in corso. - 11 -

Attraverso: Telecom Italia: la gestione delle crisi Telecom Italia Scenario Istituzionale la definizione di procedure operative per la gestione del flusso delle informazioni; la definizione del modello organizzativo per la gestione dell emergenza; l indicazione degli interventi prioritari da disporre a livello nazionale per supportare ed integrare adeguatamente la risposta locale di protezione civile. PRINCIPALI ATTIVITÀ DELLE COMPONENTI E STRUTTURE OPERATIVE DEL SERVIZIO NAZIONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE Le attività sono distinte in azioni immediate, entro 12 ore e entro 24 ore. I rappresentanti delle componenti e strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile in seno al Comitato operativo assicurano l attuazione degli interventi stabiliti, nel rispetto delle proprie competenze e procedure. - 12 -

Sale Polifunzionali di Protezione Civile STRUMENTI Sistema Informativo CI.Pro Civil Protection Torino Milano Mestre Bologna Firenze Roma Napoli Palermo CI.Pro - Sistema Informativo di Protezione Civile a supporto del Crisis Management in tutte le fasi di gestione di una crisi - 13 -

CI.PRO. - Civil Protection CI.PRO. è lo strumento di comando e controllo utilizzato e commercializzato da Telecom Italia per la pianificazione degli interventi in tempo di pace e la gestione delle crisi durante le emergenze ATTIVITA DI PIANIFICAZIONE Mappatura aree di pericolosità in relazione ai rischi prevalenti ed al danno atteso. Analisi dei rischi correlata alle risorse distribuite sul territorio di competenza ATTIVITA DI GESTIONE Supporto indispensabile alla gestione dell emergenza per l assunzione delle decisioni operative più adeguate - 14 - ATTIVITA DI POST EMERGENZA Verifica dei piani d intervento Rendicontazione e storico degli eventi

Telecom Italia effettua: Telecom Italia: la gestione delle crisi FORMAZIONE - ESERCITAZIONI specifici interventi formativi rivolti al personale interno; testing interni al fine di verificare la risposta delle strutture e la validità della pianificazione; a - 15 -

FORMAZIONE - ESERCITAZIONI Telecom Italia partecipa attivamente: ad esercitazioni esterne promosse e coordinate dagli organismi dello Stato (Legge 225/92); a mostre, fiere e convegni. - 16 -

FORMAZIONE - ESERCITAZIONI In particolare per quanto riguarda gli interventi formativi questi sono mirati a: Sensibilizzare alla gestione delle situazioni di crisi in una logica interfunzionale pianificata; Approfondire le soluzioni organizzative previste, le modalità d intervento in termini di risorse, mezzi e procedure; Analizzare gli aspetti sociali/relazionali in situazioni di crisi, come ad esempio la gestione degli stati d ansia - 17 -

ESERCITAZIONI Eurosot 2005 Sicilia Orientale - 13/16 Ottobre 2005 Valsusa 2005 Val di Susa 4-6 Novembre 2005 Reno 2006 Bologna Giugno 2006 Mesimex 2006 Campania - 18/23 Ottobre 2006 Valtellina 2007 Lombradia - 19/21 luglio 2007 Sardinia 2008 Sardegna Nord Orientale -14/19 Aprile 2008 Shardana 2009 Sassari 11-12 Novembre 2010 Marmilla 2010 Cagliari 16-18 Aprile 2010 Toscana 25-27 Novembre 2010-18 -

EMERGENZE Terremoto Marche ed Umbria 2002 Black Out 2003 Tsunami Sud Est Asia 2004 Eruzione vulcano - Stromboli - 2005 Frana Cerzeto Cosenza - 2005 Incendio Gargano Puglia - 2005 Terremoto Abruzzo 2009-19 -

Sisma Abruzzo 6 Aprile 2009 Ore 03:32 SCOSSA SISMICA MAGNITUDO 5.8-20 -

Sisma Abruzzo 6 Aprile 2009 Comitato Operativo (Legge 225/92) Ore 04:40 Il Dipartimento di Protezione Civile attiva il Comitato Operativo di Protezione Civile, presieduto dal Sottosegretario Dr. Guido Bertolaso dove Telecom Italia è rappresentata da SECURITY Crisis Management RID ENEL VV.FF. Capo D.P.C. Forze Armate Ente Poste Forze di P.S. Corpo Forestale dello Stato Telecom Italia ANAS C.R.I. Servizio Sanitario Nazionale Autostrade Soccorso Alpino Trenitalia CNR Autonomie Locali RFI Volontariato INGV RAI ENEA Wind APAT H3G Vodafone - 21 -

OPERATIONAL CRISIS TEAM I Vertici Aziendali Telecom Italia attivano presso la Sala Polifunzionale di Protezione Civile di Roma l Operational Crisis Team che è rimasto attivo h/24 dalle ORE 10:00 del 06/04/09 alle ORE 15:00 del 09/04/09 OPERATIONAL CRISIS TEAM Sala Polifunzionale ROMA (Parco dei Medici) - 22 -

REFERENTI AZIENDALI C/O ISTITUZIONI LOCALI Telecom Italia dalle prime ore del sisma su richiesta del Dipartimento di Protezione Civile ha inviato i Referenti Aziendali presso le Istituzioni Locali (Comitati Operativi Misti). Il presidio in ambito DICOMAC è stato attivo H/24 fino a luglio 2009 e, in orario lavorativo, fino a settembre 2009. DICOMAC TELECOM ITALIA Il Dipartimento della Protezione Civile ha attivato complessivamente 7 COM che assicuravano in totale la gestione di 170 campi. Telecom Italia ha fornito tutta la connettività - 23 -

PRINCIPALI AZIONI TELECOM ITALIA: Supporto alla Protezione Civile: attivazione di ca. 600 linee direttamente connesse alle operazioni di soccorso Distribuzione di 2.200 schede telefoniche (1.000 da 5 e 1.200 da 10 ) utilizzabili c/o posti mobili di Telefonia Pubblica, dislocati c/o principali centri di accoglienza Distribuzione ai soccorritori di 150 telefoni cellulari a traffico illimitato Ricarica gratuita di 10 a tutti i clienti TIM presenti nell area del sisma (circa 34.000) Distribuiti 2.000 cellulari alla popolazione con SIM TIM e ricarica da 5 e caricabatterie Camper itineranti dotati di tutti i servizi compresi 187 e 119-24 -

DANNI ALLE INFRASTRUTTURE DI TELECOM ITALIA Hanno riportato danni 18 centrali nell area di L Aquila, di cui 3 con importanti danni agli edifici; 1 edificio è crollato; L intera rete in rame di distribuzione dalle centrali alle case è stata danneggiata; I danni alla rete mobile sono stati marginali: Telecom Italia ha gestito le attività di prima emergenza in una situazione molto complessa; - 25 -

ATTIVITA DI GESTIONE DELL EMERGENZA Immediatamente dopo il terremoto, le attività sono state indirizzate al rafforzamento dei servizi di telecomunicazioni mobili e pubblici per la Protezione Civile, Forze dell Ordine e Vigili del Fuoco. Sono state effettuate, inoltre, azioni di ripristino per evitare una caduta della centrale di L Aquila Centro. In particolare: sono stati inviati 7 apparati di telefonia pubblica installati su mezzi mobili di emergenza; sono state installate linee di telefonia fissa; è stata messa in sicurezza la centrale di Pettino al fine di essere usata come back up; - 26 -

ATTIVITA DI GESTIONE DEL POST TERREMOTO Sono state implementate inoltre ulteriori azioni per fornire servizi di voce/dati ai campi della Protezione Civile, al fine di supportare la popolazione. In particolare: a supporto della popolazione sistemata nelle tende, sono iniziati i lavori per fornire servizi avanzati di telecomunicazioni nei nuovi insediamenti vicino L Aquila; servizi Wi-Fi nei campi principali (8); installazione di nuove centrali; servizi voce e dati in tutti i campi; servizi voce e dati nei centri di soccorso. - 27 -

GRANDI EVENTI Telecom Italia: la gestione delle crisi La gestione è affidata al Dipartimento di Protezione Civile (legge n. 401 del 9.11.2001). La Direzione Security assicura l interfaccia con le Istituzioni JUBILAEUM 2000 Roma 24 Dic 1999-6 Gen 2001 G 8 Genova 20/22 Luglio 2001 FSE EUROPEAN SOCIAL FORUM Firenze 6/10 Nov. 2002 Conferenza Intergovernativa Roma 4 Ottobre 2003 Firma della Costituzione Europea Roma 29 Ottobre 2004 Esequie del Santo Padre Roma 2 Aprile 2005 XX Giochi Olimpici Invernali Torino 10/26 Feb. 2006 Vertice Italo-Russo Bari 14 marzo 2007 G 8 L Aquila 8-10 Luglio 2009-28 -

G8 L AQUILA 8/10 LUGLIO 2009 TELECOM ITALIA ha fornito i servizi di telecomunicazioni del Summit. Per soddisfare tutte le esigenze dei 27 Capi di Stato e di Governo e dei 3.600 giornalisti accreditati è stata realizzata un architettura di rete a larga banda. Sono stati forniti tutti i servizi di telecomunicazioni nelle 14 strutture alberghiere, per un totale di 1.090 stanze cablate che hanno ospitato i 1.500 delegati dei 39 Paesi partecipanti. - 29 -

G8 L AQUILA 8/10 LUGLIO 2009 In particolare sono stati predisposti: 6.000 metri di nuovi scavi per la posa di 17.000 metri di cavi in fibra ottica; 14.000 metri di cavi in rame; collegamenti di una capacità trasmissiva di 5 Gigabit al secondo: 3 centrali telefoniche per un totale di circa 2.000 linee; 3 autocarrati mobili per garantire più di 3.000 conversazioni simultanee. Per garantire la massima funzionalità sono state attivate: 300 linee base 200 linee ISDN 100 linee ADSL a 20 Megabit al secondo - 30 -

G8 L AQUILA 8/10 LUGLIO 2009 ATTIVITA SECURITY: Telecom Italia: la gestione delle crisi PRESIDI: sono stati predisposti presidi di personale sia all interno dell azienda che all esterno c/o la Sala CDC G8 SICUREZZA: Vigilanza h/24 nelle 20 centrali centrali ritenute strategiche per il G8 situate nelle province di Roma, L Aquila, Rieti, Teramo, Pescara e Chieti ACCREDITI: sono stati predisposti, per il personale, n. 980 Badge provvisori e n. 320 Badge evento - 31 -

CONCLUSIONI E sempre più evidente l efficacia ed il valore aggiunto di un valido sistema di Crisis Management sia per le aziende sia per quanto offerto al Sistema Paese partnership ed integrazione Pubblico e Privato - 32 -