Il termovalorizzatore del territorio di Bologna



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Il termovalorizzatore del territorio di Bologna

Il termovalorizzatore del territorio di Bologna Cos è la termovalorizzazione Come funziona la termovalorizzazione Realizzato nel 2005 secondo le più moderne tecnologie, l impianto lavora nel pieno rispetto dei limiti ambientali fissati dalle leggi italiane e dall Unione Europea. L attento controllo delle emissioni, i processi di abbattimento dei fumi, l utilizzo di un moderno sistema di cogenerazione sono alcune delle principali caratteristiche di avanguardia di questo termovalorizzatore. L impianto è al servizio del territorio provinciale per smaltire i rifiuti urbani indifferenziati consentendo di recuperare da un prodotto di scarto energia elettrica e termica che altrimenti dovrebbe essere prodotta con combustibili di origine fossile. Con il termine termovalorizzazione si indica il processo di incenerimento di rifiuti che valorizza il contenuto energetico di un prodotto di scarto (i rifiuti attraverso la sua combustione. Il calore sviluppato durante la combustione, in analogia a tutti gli altri impianti termici che utilizzano combustibili fossili, è utilizzato per produrre energia elettrica che viene immessa nella rete nazionale e calore trasferito alle abitazioni limitrofe attraverso un apposita rete di teleriscaldamento riducendo nel complesso l impatto sull ambiente. In impianto convergono gli automezzi di raccolta dopo aver svuotato i circa 10.000 cassonetti dell indifferenziato del territorio provinciale rovesciando il loro carico nella fossa di stoccaggio rifiuti della capacità di 5.400 mc. A 25 metri dal suolo, un gruista manovra un grande braccio meccanico che solleva i rifiuti, per poi immetterli, attraverso le tramogge d alimentazione, nella camera di combustione. Qui il rifiuto si incendia per autocombustione, per effetto dell alto potere calorifico e dell alta temperatura presente nella camera di combustione: non è quindi necessario l apporto di combustibili di origine fossile. I gas che si sprigionano sono inviati nella camera Il calore sviluppato dalla combustione del rifiuto viene ceduto, attraverso il generatore di vapore a una miscela di acqua e vapore in pressione, per la produzione di vapore surriscaldato che alimenta un impianto di cogenerazione, composto da una turbina a 2 stadi collegata a un generatore elettrico di tipo sincrono, per la produzione combinata di elettricità e calore. A valle del generatore di vapore inizia la sezione di trattamento e depurazione dei gas articolata in tre stadi realizzati utilizzando le più moderne tecnologie. di post-combustione, dove viene completata la reazione di ossidazione attraverso l immissione dei fumi di ricircolo e dell aria secondaria.

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La produzione di energia La depurazione e il trattamento dei fumi Il controllo delle emis sioni Un impianto aperto Descrivere l impianto del Frullo soltanto come un inceneritore sarebbe riduttivo, perché nazionale, mentre il calore alimenta una rete di teleriscaldamento ad acqua surriscaldata a servizio Il trattamento e la depurazione dei prodotti della combustione si articola in 3 fasi principali. I parametri controllati in continuo sono: L esperienza diretta nei confronti di una tecnologia complessa come la termovalorizzazione dei rifiuti il termovalorizzatore è finalizzato a ottenere energia dai rifiuti attraverso un sistema di cogenerazione che utilizza il vapore derivato dalla combustione e lo trasforma in energia termica ed elettrica. Il vapore surriscaldato prodotto in caldaia alimenta la sezione di recupero energetico dell impianto di utenze civili e industriali. L energia elettrica e il calore trasferiti alle abitazioni, in assenza dell impianto, si dovrebbero produrre con combustibili tradizionali. Il recupero di energia dai rifiuti consente di risparmiare Primo stadio Dopo un umidificazione e una separazione delle polveri più grossolane, nella torre di raffreddamento si incontra il primo stadio di abbattimento a secco, costituito da un sistema di iniezione dei reagenti e di un successivo monossido di carbonio (CO anidride carbonica (CO 2 polveri (PTS ossidi di zolfo (SO x ossidi di azoto (NO x è uno strumento efficace per coloro che vogliono saperne di più. Il nostro obiettivo è quello di aumentare la conoscenza dei cittadini sulla termovalorizzazione come una delle soluzioni per una corretta gestione dei rifiuti. per la produzione combinata di elettricità e calore. L energia elettrica prodotta viene immessa nella rete in un anno un quantitativo di combustibile fossile pari a 37.000 Tep (tonnellate di petrolio equivalente. filtro a maniche per il completamento della reazione e per l abbattimento del particolato solido (polveri. Secondo stadio Viene realizzato attraverso una torre di lavaggio a umido, che costituisce un ulteriore elemento di sicurezza Terzo stadio È realizzato prima dell immissione dei fumi in atmosfera, con un catalizzatore Denox Dediox SCR che opera con iniezione di soluzione di ammoniaca a monte del catalizzatore e che serve per l abbattimento delle diossine Un sistema di monitoraggio in continuo, installato sul camino, analizza ogni minuto tutti i principali parametri, che sono memorizzati e storicizzati secondo le disposizioni legislative nazionali. I dati vengono trasmessi agli enti di controllo (ARPA e Provincia e sono inoltre pubblicati ammoniaca (NH 3 acido fluoridrico (HF acido cloridrico (HCI carbonio organico totale (COT ossigeno (O 2 Per questa ragione ci teniamo a mantenere l impianto aperto al pubblico, per visite guidate da parte di tecnici, scuole, associazioni di vario genere e cittadini dei Comuni limitrofi. Inoltre aderiamo alla giornata nazionale impianti aperti dei servizi pubblici promossa Scopri i percorsi guidati che organizziamo per conoscere l impianto. Consulta il sito www.feafrullo.it per vedere il calendario delle date disponibili e prenota la tua visita. e finitura del processo di depurazione dei fumi. e degli ossidi di azoto. Il processo si completa con un impianto di depurazione dei reflui di tipo chimico fisico, dove sono trattate tutte le acque prodotte, oltre che quelle di lavaggio dei pavimenti nel sito internet di ARPA e di FEA. Tutte le apparecchiature di monitoraggio delle emissioni sono certificate dal TUV (Ente di Certificazione Tedesco temperatura, umidità, pressione dei fumi. da Confservizi. Informazioni anche al n. 051.422.46.21. e meteoriche dei piazzali (prima pioggia. al fine di offrire le massime garanzie di qualità e affidabilità. Un sistema di supervisione e controllo posizionato in sala Periodicamente, da parte di laboratori accreditati SINAL comando monitorizza tutti i parametri di processo (Sistema Nazionale per l Accreditamento dei Laboratori, e tutte le parti dell impianto 24 ore su 24, garantendone vengono eseguite ulteriori analisi con campionamento diretto costantemente la sicurezza e il corretto funzionamento. in ciminiera, utilizzando strumentazioni e metodiche previste dalle norme di legge. I valori limite prescritti per le emissioni camino in atmosfera dalle autorità locali sono molto più restrittivi di quelli stabiliti a livello nazionale. abbattimento inquinanti e del particolato solido finitura del processo di depurazione abbattimento degli ossidi di azoto primo stadio secondo stadio terzo stadio www.feafrullo.it/emissioni_termovalorizzatore

Scheda tecnica Linee di termovalorizzazione Temperatura combustione rifiuti Numero 2 Superiore ai 1.000 C Tipologia di rifiuti ammessi all impianto Capacità di smaltimento Rifiuti solidi urbani Capacità di smaltimento a regime nominale per linea (*: 12,5 t/h Rifiuti speciali non pericolosi Capacità di smaltimento giornalieroa complessiva Rifiuti sanitari ospedalieri a regime nominale: 600-700 t Energia elettrica prodotta Turboalternatore 22 MWh/h (produzione massima A 2 stadi con uno spillamento di vapore controllato e uno libero Calore massimo disponibile per il Caldaia teleriscaldamento Pressione vapore uscita surriscaldatori: 49 bar 24 Gcal/h (27,9 MWh/h Temperatura vapore uscita surriscaldatori: 440 C Energia termica recuperata (* La capacità di smaltimento oraria è riferita a un PCI 30 milioni di Mcal/anno (Potere calorifico inferiore del rifiuto pari a 2.800 Kcal/Kg. Esso rappresenta la quantità di calore prodotta Energia recuperata da 1 Kg di materiale quando questo brucia completamente. Termica ed elettrica, permette di risparmiare in un anno un quantitativo di combustibile fossile di 37.000 Tep (tonnellate di petrolio equivalenti Fea FEA Frullo Energia Ambiente, società controllata al 51% dal gruppo Hera attraverso Herambiente e partecipata da Actelios (Gruppo Falk al 49%, si è occupata della gestione del vecchio impianto del Frullo, nonché della ristrutturazione e riqualificazione del nuovo sito impiantistico a Granarolo dell Emilia (BO. Da dicembre 2005, dopo la fase di avviamento e collaudo, FEA gestisce il termovalorizzatore di Bologna. La società detiene la certificazione di conformità ai requisiti delle norme UNI EN ISO 9001:2008 e UNI EN ISO 14001:2004 del sistema di Gestione Integrato Qualità e Ambiente per la gestione dell impianto di termovalorizzazione rifiuti del Frullo, rilasciata dalla Società di certificazione DNV. A conclusione dell istruttoria il Comitato per l Ecolabel e l Ecoaudit - Sezione Emas Italia comunica che nella seduta del 24 luglio 2009 ha deliberato la registrazione EMAS per il sito dell impianto di termovalorizzazione di Fea Srl in via Del Frullo, 5 Granarolo dell Emilia (BO, attribuendogli il numero di registrazione IT-001143. Il Gruppo Hera è una delle principali società multiutility in Italia. Una realtà economica che opera in oltre 240 comuni delle province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Ravenna, Rimini, Pesaro-Urbino, nonché in alcuni comuni della provincia di Firenze. Un azienda che fornisce servizi energetici, idrici e ambientali, servendo un bacino complessivo di oltre 3 milioni di cittadini, e che si occupa anche della gestione della illuminazione pubblica e semaforica e del teleriscaldamento. É questa la carta d identità di Hera, un grande Gruppo che è nato alla fine del 2002 in seguito a una delle più significative e riuscite operazioni di aggregazione realizzata in Italia nel settore delle public utilities. Dopo la costituzione, derivante dalla fusione di 11 aziende di servizi pubblici locali, l azienda è stata parzialmente privatizzata con il collocamento del 44,5% del capitale sociale alla Borsa di Milano. Il processo di aggregazione condivisa alla base della nascita di Hera è proseguito nel tempo con diverse operazioni concentrate su società operanti nei settori attinenti (energetico, idrico e ambientale e in territori limitrofi a quelli gestiti. Il Gruppo ha circa 6.500 dipendenti.

design: Koan moltimedia Hera S.p.A. Viale Carlo Berti Pichat, 2/4 40127 Bologna. tel. + 39 051.28.14.231 fax. + 39 051.28.14.036 www.gruppohera.it Fea S.r.l. Sede:Viale C.Berti Pichat 2/4 40127 Bologna Sede operativa: Via del Frullo 5 40057 Granarolo dell Emilia BO tel.+ 39 051.42.24.621