PROVINCIA DI GORIZIA RASSEGNA STAMPA DOMENICA 16 GIUGNO 2013. Rassegna per ricerca personalizzata

PROVINCIA DI GORIZIA RASSEGNA STAMPA DOMENICA 16 GIUGNO 2013 Rassegna per ricerca personalizzata

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16 GIU 2013 Il Gazzettino Udine Regionale pagina 6 RISCHI IDROGEOLOGICI Convenzione per intervenire su12urgenzecon3,2milioni UDINE - Potranno partire i cantieri per 12 interventi in Friuli Venezia Giulia volti a contrastare il rischio idrogeologico e per i quali è previsto un investimento complessivo di 3,256 milioni. La Giunta regionale ieri, infatti, su proposta dell'assessore all'ambiente, Sara Vito, ha approvato lo schema della «Convenzione di avvalamento» che sarà sottoscritta dalla Regione e dal commissario straordinario per gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, Vittorio Capocelli. «La convenzione - spiega l'assessore Vito - sarà il documento tipo per la progettazione, l'appalto e l'esecuzione delle opere previste dall'accordo di programma stipulato tra il commissario e la Regione il 16 agosto 2012 per la programmazione e il finanziamento degli interventi prioritari finalizzati alla riduzione del rischio idrogeologico». Sono previsti tre interventi nella provincia di Udine (due sul torrente But e uno sul Tagliamento), 5 in quella di Pordenone (uno sul Tagliamento e 4 sul Meduna) e 4 interventi nella provincia di Gorizia (sui fiumi Versa e Isonzo e sui torrenti Judrio e Torre). In base alla convenzione, precisa l'assessore Vito, alla Regione competerà il ruolo di «ente avvalso» per l'espletamento di funzioni ed attività tecniche ed amministrative, come il ruolo di stazione appaltante, la progettazione e l'affidamento dei lavori e la loro contabilità, oltre al coordinamento della sicurezza. A.L. riproduzione riservata 1/1 Taglio alto

16 GIU 2013 Il Piccolo Gorizia/Monfalcone Cronaca pagina 28 ALLA TRANSALPINA Anteprima di sanità transfrontaliera con la festa del donatore Una delle quaranta donazioni di ieri alla Transalpina (Bumbaca) Sul piazzale della Transalpina sono stati quaranta i donatori di sangue che ieri mattina hanno sfilato all interno dell autoemoteca sistemata a cavallo del confine in occasione della terza edizione della Donazione transfrontaliera. Come è stato sottolineato nel corso dei discorsi istituzionali, l appuntamento di fatto ha anticipato il progetto di sanità transfrontaliera avvicinando i centri trasfusionali di Gorizia e Nova Gorica perché se l atto di donare non cambia né da un lato, né dall altro della frontiera, a cambiare erano le procedure con cui si eseguiva la donazione. Oggi invece le due strutture sono vicendevolmente accreditate e parte del merito di questa omogenizzazione è da attribuire proprio all appuntamento giunto alla sua terza edizione. Tra quanti ieri hanno dato il buon esempio e hanno deciso di sdraiarsi sul lettino c erano anche l assessore provinciale Bianca Della Pietra e il consigliere regionale Rodolfo Ziberna. A fare da contorno alla festa anche la partenza e l arrivo della Gorizia in bici e le esibizioni del gruppo hip-hop Dance for your right, dei Danzerini di Lucinico e della Banda Città di Cormons. Soddisfatto del risultato il vice-presidente mandamentale della Advs e già presidente della sezione goriziana Marco Fonzar che ha invitato a donare prima che arrivi il grande caldo e prima di partire per le vacanze. 1/1 Taglio medio

16 GIU 2013 Il Piccolo Gorizia/Monfalcone Segnalazioni pagina 39 LA RUBRICA PUNTI DI VISTA Anthony Vento, un americano a passeggio per Sant Andrea Il soldato Usa Anthony Vento mentre passeggia per Sant Andrea Dopo l accordo di Belgrado, con la linea Morgan tra la zona B con amministrazione jugoslava e la zona A con quella anglo americana, il 12 giugno del 1946 si insedia a Gorizia il Governo Militare Alleato, nella Prefettura in piazza Vittoria. A settembre, il controllo territoriale è affidato alla 88.a divisione di fanteria Blue Devils, dal simbolo del quadrifoglio blu, dall Alto Adige venuta a sostituire la 34.a, smobilitata e rimpatriata. Tra i militari, un ventenne di origini italiane, Anthony Vento, nato a New York il 18 luglio del 26, che si ritrova nella caserma già degli alpini in via del San Michele, l odierna cooperativa Arcobaleno, al primo piano dell edificio d angolo con via Pola. Gli americani erano alloggiati un po in tutte le caserme, all aeroporto, in Castello e pure all Ugg. Pagati in buoni emessi dall esercito Usa, le Am-Lira, disponevano di una emittente radiofonica, ai guasti della quale provvedeva il Radio Repair Operation, dal motto semper vigili brevis spotsio, dov era addetto il Vento, nel frattempo promosso sergente. Dopo il 15 settembre del 1947, quando entra in vigore il trattato di Parigi, Gorizia ritorna all Italia e gli americani purtroppo se ne vanno, lasciando una scia di rimpianti ma anche la nuova musica, jazz e rock'n'roll. Alcuni sono trasferiti a Trieste, più fortunata, col Territorio ancora Libero fino al 1954, gli altri rimpatriati. Nel 1957 Anthony Vento si sposta in Florida, si laurea in farmacia e poi in medicina all Università di Miami, per lavorare come medico di famiglia. In pensione, decide di visitare i luoghi della gioventù e nel settembre del 1997 torna a Gorizia, dove all Arcobaleno incontra don Alberto De Nadai, che lo ritrae in qualche foto nella sua vecchia caserma e al quale Anthony dona alcune immagini di quand era militare a Gorizia, cinquant anni prima, rare e interessanti. Lo si vede in varie situazioni: di guardia, in rivista, in camerata, in parata sul Corso, all ingresso della caserma con quegli alberi sottili allora e giganti oggi. Poi ci sono le manifestazioni su via San Michele, a influenzare la Commissione Interalleata per l annessione alla Jugoslavia; la sede della American Red Cross, che fungeva anche da club per i soldati in quella che fu la Casa della Giovane Italiana del Littorio, la scuola Rossa in fondo a via Diaz; ancora inquadrature del cortile della caserma, con alberi striminziti poi diventati enormi anche lì e ancora col monumento alla Julia con i due leoni in pietra artificiale, oggi nel parco del Municipio con una didascalia posta l anno scorso, che diversamente indica provenienti dalla caserma di piazza Vittoria. E questa particolare immagine di via San Michele, strana perché ancora senza le Ina Casa dei ferrovieri, sorte 10-15 anni dopo, dove si vede a destra il corpo basso, terminale dell Arcobaleno col tetto ancora a falde, poi la casa Tronci al civico 84, davanti alle case Pesenti e Nardin, alla sinistra, al n. 73 la casa Markocic, poi Marcolini e, in primo piano, il sentiero verso la soprastante via del Carso. Anthony J.Vento (http://www.legacy.com/memorial-sites/ww2), muore nel 2009, il 16 luglio all età di 82, a Boynton Beach in Florida dove abitava. Di lui è rimasta questa piccola collezione di 42 riproduzioni dell epoca, assieme a 11 foto della sua visita a Gorizia, che senz altro don Alberto non mancherà di donare all Archivio dei Musei Provinciali, per l opportuna conservazione di una delle memorie del passato. Diego Kuzmin 1/1 Spalla sinistra

16 GIU 2013 Il Piccolo Trieste Cronaca pagina 36 Sgonico, definito il programma di Trieste Sight Definito ormai il programma di "Trieste on Sight-esperimenti di cittadinanza»: la kermesse si terrà dal 21 al 23 giugno all'ostello Amis di Campo Sacro nel comune di Sgonico sul carso triestino, organizzato da Arci Servizio Civile Trieste, in collaborazione con il Comune di Trieste e il patrocinio della Regione, della Provincia e del Comune di Sgonico. Si tratta di tre giorni di concerti, mostre, workshop, campeggio, area di benessere, dibattiti, libri, ambiente, cavalli e bici, arte, spazio bambini e molto altro. 1/1 Box

16 GIU 2013 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 24 Donatori,festariuscitaametà Alla Transalpina è mancato l apporto delle delegazioni austriaca e croata. Nuova formula allo studio Un obiettivo l'ha raggiunto, ieri, la terza Donazione di sangue transfrontaliera in piazza della Transalpina indetta dall' Advs-Associazione donatori di sangue. Sono stati infatti circa una quarantina, come preventivato, i prelievi effettuati sul lato italiano, con la collaborazione di una speciale "reception" sul lato sloveno. Ma l'iniziativa, per quanto sentita in particolare dai volontari locali che organizzano l'evento cercando di coinvolgere un gran numero di istituzioni, si è rivelata un po' in sordina per quanto riguarda la partecipazione delle attese comitive di austriaci e croati, che non sono arrivate. Come spiega Valerio Zago, esponente della Fidas-Federazione italiana donatori sangue (oltre che comandante regionale della Guardia di finanza della Basilicata), venuto fin qui da Potenza, «eventi come questo possono contare solo sul volontariato, che in questo caso significa donare tempo oltre che sangue». E se magari ieri c'era qualcuno che, come lui, è venuto da lontano, rimane comunque difficile far capire al grande pubblico potenziale della manifestazione che l'intento va ben oltre la giornata clou. L'Advs in primis, ma anche gli altri organizzatori, tra i quali la Croce rossa di Nuova Gorizia e il Comune di Gorizia, dal 2011 si spendono per promuovere la donazione a livello nazionale e internazionale. Quest'ultimo aspetto è stato riconosciuto recentemente dal Parlamento europeo, che ha concesso il patrocinio all'iniziativa, ma da quanto riporta Zago, «forse il valore della piazza Transalpina come luogo simbolo della collaborazione e della solidarietà è stato trascurato». Con la prossima edizione, quindi, si conta di ribadire o forse rinverdire il concetto, tutte questioni che non faranno molta strada oltre i confini goriziani se non ci sarà attenzione e sostegno da parte delle istituzioni locali, ma anche nazionali, per giungere infine all'interessamento di Paesi europei limitrofi. «Se partirà una raccolta fondi - spiega ancora Zago - forse potremo realizzare il nostro prossimo traguardo, che è quello di portare sul piazzale della Transalpina almeno un donatore per ogni nazione d'europa». Per il momento, sul piazzale, non è mancato l'apporto di un gran numero di rappresentanti politici locali. Tra le autorità c'era anche il consigliere regionale fresco di nomina Rodolfo Ziberna, che, come l'assessore provinciale Bianca della Pietra, ha donato il proprio sangue nell'occasione. Ha portato poi un saluto il prefetto Maria Augusta Marrosu, la quale ha ribadito un concetto molto in linea con i problemi delle associazioni donatori: in sostanza, «coinvolgete i giovani» perchè il ricambio generazionale attraversa una fase difficile. Non sono mancate nemmeno le presenze dal Comune di Gorizia, con il vicesindaco Roberto Sartori, e quella di numerosi consiglieri. C'era poi monsignor Paolo Bonetti, per la Curia, il direttore dell'azienda sanitaria 2, Bertoli, e, al posto della presidente della Regione Friuli Venezia giulia, Debora Serracchiani e dell'assessore Telesca, Vincenzo De Angelis, della Direzione regionale Salute. Emanuela Masseria RIPRODUZIONERISERVATA 1/2 Apertura

16 GIU 2013 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 24 Due momenti della giornata di ieri: sono stati circa una quarantina i prelievi effettuati sul lato italiano, con la collaborazione di una speciale "reception" sul lato sloveno 2/2 Apertura

16 GIU 2013 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 23 LIGNANO GORIZIA Fanno Sport, caccia saltare il aibancomat fondi Niente per 5 impianti bottino Il Comune bussa alla porta del governo. E lo fa per chiedere i finanziamenti necessari a rimettere in sesto cinque impianti sportivi cittadini, che da tempo attendono interventi di riqualificazione o migliorie tecniche, frenati inevitabilmente dalla penuria di fondi e dai vincoli del patto di stabilità. A PAGINA 23 1/3 Apertura

16 GIU 2013 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 23 Caccia ai fondi per 5 impianti sportivi Il Comune vuole sistemare il PalaBrumatti, lo stadio di Sant Andrea, il pattinodromo, le piscine e il tennis di Campagnuzza Il Comune bussa alla porta del governo. E lo fa per chiedere i finanziamenti necessari a rimettere in sesto cinque impianti sportivi cittadini, che da tempo attendono interventi di riqualificazione o migliorie tecniche, frenati inevitabilmente dalla penuria di fondi e, in alcuni casi, dagli stringenti vincoli del patto di stabilità. La giunta comunale guidata dal sindaco, Ettore Romoli, ha approvato nei giorni scorsi una serie di delibere gemelle, con le quali si autorizza l approvazione di cinque progetti preliminari al fine di poter partecipare alla distribuzione delle risorse stanziate con un decreto dello scorso 25 febbraio dal Dipartimento per gli Affari regionali, il Turismo e lo Sport, nell ambito dell istituzione del Fondo per lo sviluppo e la capillare diffusione della pratica sportiva. Complessivamente, il governo Monti aveva predisposto l assegnazione di 18 milioni di euro per finanziare progetti «che consentano di completare l esecuzione di progetti avviati e di favorire l ulteriore sviluppo di attività già in essere, specie se a valenza polifunzionale, nonché fruibili nell ambito di scuole, Università, luoghi di aggregazione sociale, anche a carattere religioso, e aree periferiche disagiate». Il Comune di Gorizia ci prova, conscio della difficoltà di accedere ai fondi, presi d assalto dalle amministrazioni di tutta Italia. Sono cinque i progetti presentati dall ente municipale del capoluogo isontino: riguardano il circolo tennistico di Campagnuzza, il PalaBrumatti, il pattinodromo di via delle Grappate, lo stadio di Sant Andrea e le piscine comunali. Nel complesso, il Comune ha chiesto l intervento dello Stato per un importo complessivo di 525mila euro, a cui si aggiungerebbero ulteriori fondi già accantonati grazie all intervento della Regione e della Provincia. Per i campi da tennis di via San Michele è prevista la completa sostituzione della struttura tensostatica e il rifacimento degli impianti di ventilazione, riscaldamento ed elettrico: i palloni che oggi sormontano i due campi indoor sarebbero sostituiti da una nuova copertura, che andrebbe a sostituire l attuale che, a causa di umidità e condensa, sta conducendo al deterioramento delle vecchie e delle nuove travi. Per l intervento ai campi da tennis della Campagnuzza è previsto un investimento di 250mila euro: 100mila arriverebbero grazie al fondo istituito dal Governo, mentre 150mila sarebbero reperiti attraverso un finanziamento regionale. Altri lavori che il Comune mira a mettere in cantiere riguarderebbero il PalaBrumatti, per il quale è prevista la realizzazione di un impianto fotovoltaico capace di rendere autonomo il palazzetto ex Coni: per mettere in cantiere l opera servirebbero 100mila euro, mentre 150mila (25mila dei quali stanziati dalla Provincia) sarebbero necessari per realizzare l attesa copertura della tribuna del campo sportivo della Juventina, in via del Carso, dotata anch essa di un impianto capace di sfruttare le radiazioni solari per generare energia. L altro progetto preliminare che sarà al vaglio dei tecnici del Dipartimento governativo riguarda la sistemazione del pattinodromo di Piedimonte, con l obiettivo di ripristinarne il fondo per consentire la pratica dell hockey e del pattinaggio su rotelle. Infine, 99mila euro sarebbero destinati a interventi di manutenzione straordinaria delle piscine di via Capodistria. Christian Seu RIPRODUZIONE RISERVATA 2/3 Apertura

16 GIU 2013 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 23 In alto, la piscina della Gorizia nuoto in Campagnuzza; sotto, il PalaBrumatti e il campo sportivo di Sant Andrea (foto d archivio) 3/3 Apertura

16 GIU 2013 Primorski Dnevnik Cronaca pagina 15 GORICA-NOVA GORICA - Uspešna čezmejna krvodajalska akcija na skupnem trgu Demografski padec ogroža krvodajalstvo Darovanje krvi med včerajšnjo čezmejno akcijo BUMBACA»Na Goriškem je krvodajalstvo zelo razvito in v zadnjih letih nismo beležili posebnega upada števila darovanj. Krize krvodajalstva v tem trenutku v Gorici ni, skrbi pa nas prihodnost. Mladih, ki se približajo krvodajalstvu, je namreč manj kot nekoč, brez generacijske zamenjave pa tvegamo, da se bomo v bodočnosti ponovno soočali s pomanjkanjem krvi. Problem ni v tem, da bi mladini primanjkovalo človekoljubnega čuta: grožnja je predvsem demografski padec.«tako pravi Marco Fonzar, podpredsednik goriškega združenja krvodajalcev»remo Uria Mulloni«, ki je včeraj na skupnem trgu obeh Goric priredilo tretji čezmejni praznik krvodajalstva. Soorganizator pobude, ki poteka po pokroviteljstvom predsednika republike in - po novem - tudi Evropskega parlamenta, je območno združenje Rdečega križa Nova Gorica, sodelujejo pa tudi goriško medobčinsko združenje prostovoljnih krvodajalcev, transfuzijski oddelek goriškega zdravstvenega podjetja in druge ustanove. Kot v minulih letih je na Trgu Transalpina delovala krvodajalska postaja. Kri je darovalo 31 slovenskih in italijanskih državljanov: med njimi sta bila tudi goriška pokrajinska odbornica Bianca Della Pietra in deželni svetnik Rodolfo Ziberna.»Pobuda, ki poteka na skupnem trgu, ki ga je nekoč delila meja, ima simbolen pomen. Človekoljubje ne pozna pregrad in ideologije,«pravi Fonzar, ob katerem so prisotne pozdravili goriška prefektinja Maria Augusta Marrosu, goriški podžupan Roberto Sartori, predsednik goriške medobčinske zveze krvodajalcev Feliciano Medeot, koordinator deželnega transfuzijskega oddelka Vincenzo De Angelis in Dušan Ambrožič, predsednik Območnega združenja Rdečega križa Nova Gorica.»Tam, kjer se je med vojno prelivala kri, jo danes darujemo,«je povedal Ambrožič. Delovanje krvodajalske postaje, kjer so pomoč krvodajalcem nudili predstavniki transfuzijskih oddelkov iz Gorice, Nove Gorice in Ljubljane, so spremljale druge pobude. Nastopili so člani folklorne skupine Danzerini di Lucinico in krminski pihalni orkester, prvič pa so v program čezmejne krvodajalske akcije vključili tudi prireditev»gorica in Nova Gorica s kolesom«, pri kateri je sodelovalo okrog 100 kolesarjev. Na trgu so imela svojo stojnico številna združenja prostovoljcev, prisotni pa so bili tudi nekateri predstavniki združenj krvodajalcev iz Doberdoba in Sovodenj. Vsako leto se prireditve udeležuje predsednik doberdobskih krvodajalcev Aldo Jarc, ki je izpostavil, da v Doberdobu v zadnjih letih beležijo porast števila krvodajalk in krvodajalcev, med katerimi so tudi mladi.»z razliko od nekaterih drugih sekcij pri nas ni upada,«pravi Jarc, ki pa je kritičen do zdravstvenega podjetja, ki je v zadnjih letih v okviru varčevalnih ukrepov okrnilo storitve, do katerih so imeli krvodajalci pravico.»nekoč smo imeli krvodajalci ob vsakem darovanju pravico do brezplačnih krvnih analiz, zdaj pa le enkrat letno. Na ta način seveda ne spodbujajo ljudi k darovanju,«pravi Jarc, istega mnenja pa je tudi Štefan Tomsič, predsednik sovodenjske sekcije, kjer imajo okrog 200 aktivnih krvodajalcev.»leto 2011 je bilo po številu darovanj rekordno, lani pa smo imeli rahel upad. Velike krize ne beležimo, pogrešamo pa mlade pod 30. letom,«je povedal Tomsič. 1/1 Apertura