Rapporto previsto dall art. 46, comma 3 del D. Lgs. 30 marzo 2001 n. 165, realizzato in base ad informazioni disponibili alla data del 9 giugno 2010



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Anteprima Rapporto semestrale sulle retribuzioni dei pubblici dipendenti Giugno 2010 anno 1 n. 1 Rapporto previsto dall art. 46, comma 3 del D. Lgs. 30 marzo 2001 n. 165, realizzato in base ad informazioni disponibili alla data del 9 giugno 2010 Autorizzazione Tribunale di Roma n. 135/2006 a cura del Servizio Studi Aran Direttore Responsabile Sergio Gasparrini Redazione Cesare Vignocchi, Pierluigi Mastrogiuseppe Collaboratori di redazione Vincenzo Emiliano Martire, Adriana Piacente, Rossella Di Tommaso, Alessandra D Amore Servizio Studi Aran Via del Corso 476-00186 Roma Tel. 06 324832233 - Fax 06 32483351 E-mail: ufficiodistatistica@aranagenzia.it http://www.aranagenzia.it www.aranagenzia.it permette, nella sezione pubblicazioni, di accedere ai diversi fascicoli del Rapporto trimestrale Aran (pdf) alle serie delle retribuzioni contrattuali (xls) alle informazioni sullo stato di avanzamento della contrattazione (pdf) Stampa Marchesi Grafiche Editoriali SpA (Roma)

Retribuzioni pubbliche. L esperienza recente Come dimostrano i commenti e le evidenze contenute nella pubblicazione del proprio Rapporto trimestrale, da diversi anni l Aran ha posto in luce che la dinamica delle retribuzioni dei pubblici dipendenti si poneva su valori nettamente più sostenuti di quanto stava avvenendo nel settori privati dell economia. Tavola 1 - La dinamica retributiva procapite di fatto Variazioni % medie annue e cumulate 01/00 02/01 03/02 04/03 05/04 06/05 07/06 08/07 09/08 08/00 Contabilità nazionale Amm. pubbliche (1) 5,2 3,7 4,1 4,5 4,3 4,5 0,7 4,8 1,3 (8) 36,4 di cui: Amm. centrali 4,1 3,9 5,7 2,6 5,0 2,0 4,1 1,8-33,1 Amm. Locali 6,7 3,3 1,9 7,1 3,4 7,2-3,1 8,5-40,2 Settore privato (2) 3,0 2,3 2,9 3,1 3,2 2,9 3,1 2,8 2,1 (8) 25,7 di cui: Industria (3) 3,1 2,7 2,6 3,9 3,1 3,6 3,1 3,1-28,0 Servizi vendibili (4) 3,0 1,7 2,0 2,9 3,4 3,1 3,2 2,7-24,1 Campione Aran (5) 8,1 3,6 2,9 6,1 1,5 6,7 0,8 5,4 3,7 di cui: Autonomie territ. 8,7 2,1 2,3 8,0 1,6 6,2-0,3 6,3 4,0 Enti sanitari 8,4 5,1 2,2 5,5 1,1 6,5 1,3 4,8 3,7 Enti pubb. non ec. 6,8 2,5 9,7 0,3 0,2 4,8 4,2 4,1 1,0 Università 2,9 1,8 3,7 3,5 5,7 5,2 1,0 4,7 3,2 Ricerca 2,8 3,8 3,5 2,3 1,0 12,6-0,8 2,5 7,9 39,7 40,4 40,4 37,1 32,3 30,5 Tassi d'inflazione Programmato (6) 1,7 1,7 1,4 1,7 1,6 1,7 2,0 1,7 1,5 14,3 Effettivo (7) 2,7 2,5 2,7 2,2 1,9 2,1 1,8 3,3 0,8 20,9 (1 ) (2 ) (3 ) (4 ) (5 ) (6 ) (7 ) (8 ) (9 ) Contabilità Nazionale Istat, Conto consolidato delle Amministrazioni pubbliche. Stima basta sul Conto consolidato delle Amministrazioni pubbliche e sulla Contabilità funzionale. Contabilità Nazionale Istat, Conti funzionali (Industria in senso stretto) Contabilità Nazionale Istat, Conti funzionali (Settori da G a K della classificazione Ateco). Rilevazione campionaria basata sul modulario del Conto Annuale (esclude i dirigenti). Tassi indicati nei vari Dpef. Indice dei prezzi al consumo NIC (compresi i tabacchi). Valore stimato a aprtire dalla dinamica dei redditi. Valori stimati dalle diverse Relazioni Tecniche con rinnovi per il biennio 2008-09 al 3,2% (ed al 4,85% per la Ricerca nel biennio 2006-07) 2

Si tratta di un fenomeno di medio periodo documentabile sia in termini di Contabilità nazionale, curata dall Istat, sia impiegando un campione Aran di amministrazioni appartenenti al settore non statale. Ponendo la base all anno 2000 le retribuzioni di fatto procapite delle AA.PP. nel 2008 erano cresciute secondo l Istat di circa il 36%, con un valore più sostenuto per le Amministrazioni non statali (40,2%). L informazione contenuta nel Rapporto trimestrale dell Aran ha spesso assunto la forma ripresa dalla TAVOLA 1. Figura 1 - Ccnl di riferimento del Campione Aran Personale non dirigente. Ccnl esposti per data e biennio economico di riferimento. Anni 1999-20 Scuola Ministeri 98-99 00-01 02-03 04-05 06-07 08-09 98-99 00-01 02-03 04-05 06-07 08-09 Aut. territoriali 98-99 00-01 02-03 04-05 06-07 08-09 Sanità 98-99 00-01 02-03 04-05 06-0708-09 Enti Pubbl. non ec. 98-99 00-01 02-03 04-0506-07 08-09 Università 98-99 00-01 02-03 04-05 06-0708-09 Ricerca 98-99/00-01 02-03/04-05 06-07/08-09 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Annualità monitorate dal Campione Aran Questa vivace dinamica retributiva, che spesso si è presentata non solo nel nostro paese, è legata a questioni di fondo degli assetti istituzionali 3

lungamente studiate dagli economisti. Più in superficie, ciò che apparso nel nostro paese, è stata una debole resistenza datoriale a contrastare le istanze sindacali. Questo è vero sia a livello di contrattazione nazionale, dove i CCNL venivano rinnovati con grande ritardo e dopo diversi rilanci da parte delle OO.SS., sia a livello di contrattazione integrativa. Negli enti non statali, dove la contrattazione di II livello ha trovato il suo dispiegamento più ampio, la crescita retributiva è spesso passata attraverso consistenti movimenti di carriera e potenziamento del salario accessorio. Nell ultima tornata contrattuale, quella relativa al biennio 2008-09, il clima delle relazioni industriali nel Pubblico impiego è significativamente mutato. Innanzitutto, come mostra la FIGURA 1, il rinnovo dei CCNL è avvenuto ben entro la loro scadenza naturale. In secondo luogo, i TIP (3,2% nel complesso del biennio) non hanno costituito una prima indicazione governativa da cui avviare le trattative, ma il parametro attraverso cui governare di fatto i benefici salariali. La TAVOLA 1 recepisce e quantifica questo diverso clima. Per le statistiche di Contabilità nazionale dell Istat ad oggi si dispone solo di un dato aggregato, peraltro espresso come massa complessiva e comprendente anche gli oneri riflessi. (1) E comunque possibile stimare una dinamica procapite pari all 1,3%. (2) A prima vista l 1,3% parrebbe difficilmente riconducibile al 3,2% cioè alla somma dei due tassi d inflazione programmata per gli anni 2008 e 2009 (1,7% e 1,5%) che ha caratterizzato tutti i principali rinnovi contrattuali. Le due evidenze si riconciliano considerando che l anno 2008 include anche buona parte degli arretrati della precedente tornata contrattuale (3) Dalla seconda fonte riportata in TAVOLA 1, quella rappresentata dal campione Aran si vede immediatamente l effetto dei diversi rinnovi di CCNL. Per evitare il disturbo proveniente della corresponsione degli arretrati, la convenzione è quella di escluderli. (4) Si vede così come Autonomie territoriali e Servizio sanitario abbiano rinnovato, poco al di sopra del 3,2% in quanto il CCNL garantiva ulteriori risorse decentrate in presenza di particolari condizioni di virtuosità delle Amministrazioni. Il comparto dell Università ha rinnovato al 3,2% mentre per la Ricerca si è dovuto procedere ad un rinnovo quadriennale (2006-07 e 2008-09) (1) La presenza o meno degli oneri riflessi a carico del datore di lavoro è quanto in Contabilità nazionale differenzia la posta delle Retribuzioni da quella dei Redditi. (2 ) Partire dalla dinamica della massa per stimare quella procapite non porta ad importanti distorsioni, in quanto nell esperienza storica i movimenti occupazionali si sono posti all anno nell ordine di qualche decimo di punto percentuale. (3 ) Per ritrovare intuitivamente questo risultato si pensi che gli arretrati pesavano per circa il 4,5% della massa ed erano relativi a poco meno della metà del pubblico impiego. Si tratta quindi di circa di 2,2 punti percentuali che aggiunti all 1% offrono il 3,2%. (4 ) Il Conto annuale, su cui si fonda il Campione Aran, consente di attuare questa specifica depurazione. 4

sommando al 3,2% il 4,85% del biennio precedente. Per gli Enti pubblici non economici il rinnovo appare registrato in parte nel 2008 (assieme ad una quota di contrattazione integrativa) ed in parte nel 2009. Gli effetti della manovra sulle retribuzioni del settore pubblico La necessità di far convergere le curve di crescita delle retribuzioni dei dipendenti del settore pubblico verso quelle del settore privato ha guidato la scelta degli interventi particolarmente stringenti nella manovra appena varata dal Governo che, nel loro complesso, sono finalizzate a congelare la spesa per retribuzioni fino a tutto il 2013. Per comprendere più nel dettaglio l ordine di grandezza delle misure introdotte è possibile operare una stima di massima dei risparmi effettivi che si realizzeranno. Essa si basa sull assunto che, in assenza del blocco, sarebbero stati riconosciuti alla generalità dei dipendenti aumenti stipendiali dal 1 gennaio di ciascun anno in misura corrispondente all indice IPCA netto energetici che, come noto, è il nuovo parametro di crescita retributiva convenuto tra le parti sociali il 22 gennaio scorso. (5) Occorre inoltre precisare che i risultati cui perviene tale stima non trovano diretto riscontro nei valori indicati nei documenti ufficiali di finanza pubblica (tendenziali di crescita retributiva), per i quali vale il principio della cosiddetta legislazione vigente. In altri termini, il blocco della contrattazione collettiva ed altre analoghe misure, analizzati sotto il profilo dell andamento del tendenziale di spesa dei redditi da lavoro dipendente, sembrano non produrre effetti poiché tale grandezza non include, a tutt oggi, le spese derivanti dalla futura sottoscrizione dei contratti collettivi. La TAVOLA 2 mostra che già nel primo anno di applicazione si realizzeranno minori spese per 5,7 miliardi di (occorre sommare i risultati del 2010 a quelli del 2011) fino a giungere nel 2012 ad una minore spesa di poco superiore a 6,5 miliardi. Non può essere trascurato, inoltre, che l attuale formulazione della manovra non sembra limitare gli effetti del risparmio alla mera sterilizzazione delle negoziazioni e dei sistemi di adeguamento retributivo per il personale non contrattualizzato fino all anno 2012, poiché nel 2013 scatterebbe l ulteriore vincolo alla crescita delle (5 ) L indice IPCA (indice dei prezzi al consumo armonizzato a livello europeo) al netto degli energetici importati si applica elusivamente sulle componenti stipendiali della retribuzione che costituiscono in media l 80% della retribuzione complessiva. 5

retribuzioni individuali, che non potranno superare quanto percepito nell anno 2010. (6) Tavola 2 - Effetti del blocco dei rinnovi dei CCNL Valori in milioni di euro, comprenisvi di oneri riflessi IPCA (1) Aree della dirigenza Sistema scolastico SSN Ministeri Enti pubbl. Università Ricerca Regioni Enti locali Comparti non contrattua lizzati (3) Massa stipendiale (2) comprensiva di oneri riflessi 2009 14.703 39.344 19.081 13.099 15.684 26.466 Risparmi totali per anno Mancati incrementi annui Blocco dei CCNL (4) 2010 1,80% 187 502 243 167 200 337 1.637 2011 2,20% 471 1.259 611 419 502 847 4.108 2012 1,90% 754 2.007 978 668 800 1.350 6.556 (1 ) Al netto degli energetici importati (RUEF per il 2010) (2 ) Comprende unicamente le voci stipendiali della retribuzione (4 ) Stime ARAN (3 ) I risparmi sono stati calcolati tenendo conto della corresponsione dell'ivc Per completezza va ricordato che la stima non include ulteriori effetti derivanti da altri interventi operati sulle retribuzioni quali la riconduzione al 3,2% dei valori di crescita retributiva per il precedente biennio 2008-09, il taglio delle retribuzioni dei dirigenti che eccedono 90.000 euro, il blocco degli adeguamenti retributivi e degli automatismi stipendiali nonché il rafforzamento dei vincoli sul turn-over 7. L analisi può essere utilmente completata confrontando l andamento delle retribuzioni procapite delle Amministrazioni pubbliche con quello del Settore privato. I rispettivi andamenti storici, disponibili sino al 2009, possono essere simulati anche per il quadriennio successivo, adottando ipotesi specifiche. Per le Amministrazioni pubbliche il valore del 2009 è stato incrementato per l IVC e successivamente tenuto fermo, (6 ) Si tratterebbe in tal caso di un effetto a regime pari a 7 mldi di euro. (7 ) La sterilizzazione di norme contrattuali più generose del 3,2% riguarda le clausole contenute nei contratti Sanità (inclusi i dirigenti) ed Enti locali con le quali i maggiori aumenti sarebbero stati intorno all 1% e quindi un minor onere calcolato nelle relazioni tecniche pari a complessivi 0,35 miliardi di euro. Il taglio delle retribuzioni dei dirigenti concorre in misura complessivamente modesta (poco meno di 30 milioni di euro) anche se assume un forte significato simbolico. Diversamente il blocco degli automatismi stipendiali produce un impatto significativo: per il solo personale contrattualizzato del settore scolastico la minor spesa raggiunge quota 1,5 miliardi al termine dei tre anni di blocco. 6

coerentemente con l ipotesi di blocco dei CCNL. Per il settore privato si è invece simulata l applicazione del nuovo Accordo di regolazione salariale, basato sull IPCA netto energia ed applicato a retribuzioni convenzionali. In questo modo, come mostra la FIGURA 2, nel 2013 si verificherebbe il ricongiungimento delle dinamiche di crescita cumulata, calcolate a partire dall anno 2000. Figura 2 - Retribuzioni di fatto nella PA e nel privato Retribuzioni procapite di fatto - Indici, 2000 = 100 140 135 130 Amm. Pubbliche Settore privato 125 120 115 110 105 Valori storici Valori simulati 100 00 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 7