CAPITOLO C. C.1. La perimetrazione delle zone servibili dal servizio di fognatura e depurazione

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CAPITOLO C C. GLI AGGLOMERATI C.1. La perimetrazione delle zone servibili dal servizio di fognatura e depurazione C.1.1. Premessa La Regione Lombardia ha approvato, con deliberazione della Giunta Regionale del 17 maggio 2006, la direttiva per l individuazione degli agglomerati, ai sensi dell articolo 44, comma 1, lettera c) della legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26. Tale direttiva ha istituito un iter comune per l individuazione dell agglomerato, al quale le Autorità d Ambito devono attenersi ai sensi dell articolo 4, comma 1 del regolamento regionale 24 marzo 2006, n. 3. I molteplici mutamenti del quadro normativo di riferimento e le esperienze acquisite durante l applicazione della normativa hanno evidenziato la necessità di delucidare alcuni aspetti in materia di individuazione degli agglomerati. Tali approfondimenti sono raccolti nella direttiva agglomerati Dgr 1086 del 12/12/2013 che va a sostituire quella approvata con deliberazione della Giunta regionale 2557/2006; nella nuova direttiva vengono fornite indicazioni sull individuazione degli agglomerati su territorio regionale concordemente alla definizione sotto riportata, e fornisce lo schema da utilizzare contestualmente alla loro approvazione. La presente revisione del Piano d Ambito considera inoltre le modifiche e integrazioni apportate al Regolamento Regionale n. 3 del 24 marzo 2006 attualmente in fase di aggiornamento e revisione ma non ancora approvato. La precedente approvazione dell ultima revisione degli agglomerati ad oggi in vigore, è avvenuta con delibera del Consiglio di Amministrazione dell Azienda Speciale n 8 del 23/02/2015. Il conseguente parere della Conferenza dei Comuni è contenuto nella delibera n 2 del 26/03/2015. L approvazione finale del Consiglio Provinciale avviene con delibera n 10 del 30/04/2015. Al fine di una completa ed esaustiva revisione del Piano d Ambito è d uopo che l ente responsabile dell ATO, nella pianificazione di lungo e medio periodo, preveda come possa evolvere nel futuro il tracciato degli agglomerati. Tale previsione deve essere riportata in un apposita sezione all interno del Piano d Ambito. Lo scenario futuro serve a rappresentare opzioni di razionalizzazione (accorpamento di due o più agglomerati di piccole dimensioni per elevare la dimensione media degli impianti di depurazione) o dismissione di impianti obsoleti di cui è opportuno non riutilizzare la medesima localizzazione (non consente espansioni, è troppo vicina la centro o scarica Piano d Ambito Revisione 2018 - A.T.O. della Provincia di Mantova pag. 107

in corpo ricettore non adatto). Rappresentare lo scenario futuro è il primo passo per indirizzare adeguatamente l attività di studio di fattibilità e di progettazione del gestore al fine di avere tutti gli elementi necessari a predisporre i futuri Piani d Ambito e le modifiche degli agglomerati. L art 48 comma 4 della l.r. 26/2003, prevede che prima dell approvazione del Piano d Ambito o dei relativi aggiornamenti, l ente responsabile dell ATO ne invia il testo alla Regione che, nei limiti delle proprie competenze in materia di governo del territorio e di tutela della salute, nonché al fine di garantire il rispetto degli obblighi comunitari sull utilizzo delle risorse idriche, entro i successivi sessanta giorni invia osservazioni tese a garantire la conformità agli atti di programmazione e pianificazione regionale e, in particolare, al piano di tutela delle acque e al piano di gestione di distretto idrografico. C.1.2. La definizione di agglomerato L agglomerato secondo la definizione riportata nella Direttiva Europea 91/271/CEE, art. 2 punto 4 è l area in cui la popolazione e/o le attività economiche sono sufficientemente concentrate così da rendere possibile la raccolta e il convogliamento delle acque reflue urbane verso un impianto di trattamento di acque reflue urbane o verso un punto di recapito finale. Definizione pressoché identica è contenuta nel Decreto Legislativo n. 152/06, in cui per agglomerato si intende quell area in cui la popolazione ovvero le attività economiche sono sufficientemente concentrate così da rendere possibile (e cioè tecnicamente ed economicamente realizzabile) anche in rapporto ai benefici ambientali conseguibili, la raccolta ed il convogliamento delle acque reflue urbane Ulteriori elementi utili all individuazione degli agglomerati sono contenuti nelle Linee guida proposte dalla Commissione Europea Implementazione Dir 91/271/CEE del febbraio 2005 e dalla proposta del gennaio 2007 dell UWWTP Working Group (= urban wastewater treatment plant). La delimitazione dell agglomerato dipende in primo luogo dall individuazione di determinati dati territoriali, con particolare riferimento alla densità insediativa ed alla densità produttiva, a seconda delle quali un centro o un nucleo abitato potrà pertanto essere caratterizzato come agglomerato o come insediamento isolato. La caratterizzazione territoriale degli agglomerati risulta dunque elemento fondamentale per l applicazione della normativa vigente sugli scarichi delle acque reflue urbane. L esistenza di un agglomerato è assolutamente indipendente dall esistenza di un sistema di raccolta delle acque reflue. La definizione di agglomerato contempla anche quelle pag. 108 Piano d Ambito Revisione 2018- A.T.O. della Provincia di Mantova

zone che sono sufficientemente concentrate, ma in cui il sistema di collettamento non è ancora in essere. Partendo dalla proposta più recente dell UWWTP, la schematizzazione delle varie tipologie di agglomerato prevede 3 scenari, suddividi a loro volta nei casi seguenti. AGGLOMERATO DI TIPO 1: 1 agglomerato --> 1 impianto di trattamento (UWWTP). Nella sottostante Figura C1 vengono rappresentati quattro diversi scenari, comunque riconducibili al caso generale più generale di un agglomerato servito da una unità di trattamento. Figura C.1 - scenario 1: 1 agglomerato-1 impianto di trattamento Caso 1: rappresenta il caso più semplice, ovvero quello in cui un singolo agglomerato è Piano d Ambito Revisione 2018 - A.T.O. della Provincia di Mantova pag. 109

servito da un sistema di raccolta delle acque reflue urbane che giungono ad un sistema di depurazione. Caso 2: è sostanzialmente una variazione del caso precedente. Un certo numero di insediamenti vicini e sufficientemente concentrati che sono indipendenti, ma senza soluzione di continuità, sono serviti da un unico impianto di trattamento. In questo caso, la rete risultante (costituita da reti di smaltimento separate e da un unico depuratore) deve essere trattata come un agglomerato unico. Questa tipologia di unione deve essere incentivata ove risulti in un approccio coerente nel trattamento di acque reflue generato in paesi e cittadine vicine. Caso 3: è costituito da un singolo agglomerato composto da più entità amministrative adiacenti, che sono servite dal medesimo sistema di collettamento e da un unico sistema di depurazione. Caso 4: rappresenta secondo l interpretazione corrente ad oggi utilizzata in regione Lombardia un agglomerato di consistenza pari alla somma delle diverse aree fisicamente separate ma servite da un unico impianto di trattamento delle acque reflue. Tale rappresentazione è consentita solo per agglomerati inseriti in precontenziosi o procedure d infrazione comunitarie alla data di entrata in vigore del presente regolamento. AGGLOMERATO DI TIPO 2: 1 agglomerato --> 2 o più impianti di trattamento (UWWTP). Nella sottostante Figura C2 vengono rappresentati due diversi scenari, comunque riconducibili al caso più generale di un agglomerato servito da due unità di trattamento. pag. 110 Piano d Ambito Revisione 2018- A.T.O. della Provincia di Mantova

FiguraC.2 - scenario2: 1 agglomerato-2 o più impianti di trattamento Caso 1: trattasi di un agglomerato servito da due o più sistemi di collettamento, ciascuno dei quali è collegato a un impianto di trattamento acque. La divisione di una singola area sufficientemente concentrata in più di un agglomerato, deve essere considerata inapplicabile, se tale divisione comporta l abbassamento dei requisiti di trattamento che invece sarebbero applicati all unità indivisa. Contrariamente, la divisione è accettabile qualora non influisca sui requisiti della direttiva 91/271/CEE. Caso 2: è il caso di un unico agglomerato diviso in più entità amministrative adiacenti, servito da più sistemi di collettamento, ognuno dei quali recapita ad un impianto di trattamento differente. AGGLOMERATO DI TIPO 3: 2 o più agglomerati --> unico sistema di trattamento acque (UWWTP). Nella sottostante Figura C.3 vengono rappresentati due diversi scenari, comunque riconducibili al caso più generale di agglomerati distinti serviti da una unità di trattamento. Piano d Ambito Revisione 2018 - A.T.O. della Provincia di Mantova pag. 111

Figura C.3-2 o più agglomerati-1 impianto di trattamento Lo scenario pocanzi descritto rappresenta una situazione geograficamente simile a quella del quarto caso dello scenario 1. La revisione degli agglomerati appartenenti a tale scenario, può essere fatta solo con l assenso della regione Lombardia, alla quale devono essere evidenziate le causali alla base della scelta. Per quanto concerne la Direttiva Controlli gli agglomerati appartenenti allo scenario tre devono esser trattati come quelli del caso 4 del scenario 1. Questo scenario è obbligatorio per l individuazione dei nuovi agglomerati. C.1.3. La metodologia di individuazione della delimitazione territoriale di un agglomerato Per la definizione di un agglomerato è opportuno osservare i seguenti principi: analisi costi/benefici delle possibili opzioni sul tracciamento dei confini; coinvolgimento dei soggetti interessati. e comunque deve essere perfezionata seguendo la procedura indicata nella D.g.r. 1086: Individuazione delle aree attualmente insediate. A tal uopo è utile fare riferimento alle sezioni di censimento dell Istat; a completamento si utilizzeranno le ortofoto e i dati DUSAF; È utile considerare le previsioni di sviluppo urbano, ma solo se in fase di attuazione. È necessario che gli agglomerati comprendano anche quelle porzioni di territorio interessate da espansioni residenziali1 future individuate nei piani attuativi dei PGT (ad esempio i PII) nel momento in cui questi vengono approvati dal Consiglio Comunale e divengono oggetto di convenzione appositamente sottoscritta dai 1 Per le espansioni urbanistiche che prevedono insediamenti produttivi, dovrà essere fatta una valutazione caso per caso a seconda di ciò che veramente si andrà ad insediare nel sito pag. 112 Piano d Ambito Revisione 2018- A.T.O. della Provincia di Mantova

lottizzanti. Allo scopo si consiglia di consultare la Tavola delle Previsioni di Piano o i PGT comunali e loro strumenti attuativi; Effettuare una valutazione tecnica, economica ed ambientale delle possibili opzioni dei confini e degli scenari. Serve valutare le specifiche condizioni locali, morfologiche nonché le distanze critiche oltre le quali conviene non includere nei limiti dell agglomerato il territorio. Indicativamente si consiglia di considerare come soglia per le reti fognarie una distanza di 100 metri lineari entro la quale l allacciamento alla rete di collettamento è realizzabile. C.1.4. La metodologia di calcolo del carico generato da un agglomerato Le definizioni di carico di un agglomerato adottate dalla Commissione Europea (1998-2000) e contenute nel DM 18 settembre 2002 sono le seguenti: - Carico nominale: carico totale organico biodegradabile dell agglomerato, espresso in abitanti equivalenti, costituito dalle acque reflue domestiche e dalle acque reflue industriali; esso non include il carico delle acque reflue industriali trattate separatamente e che non scaricano in fognatura. Il carico nominale rappresenta la dimensione dell agglomerato e deve comprendere il carico biodegradabile proveniente dalle aree servite e non servite da sistemi di collettamento. - Carico totale servito: carico totale organico biodegradabile, espresso in abitanti equivalenti, generato nell agglomerato e connesso ai sistemi di collettamento; esso non include il carico delle aree dell agglomerato prive di collettamento. - Carico totale trattato: carico totale organico biodegradabile, espresso in abitanti equivalenti, connesso ai sistemi di collettamento e che raggiunge l impianto di trattamento; la differenza tra il carico totale servito ed il carico totale trattato rappresenta il carico delle aree dell agglomerato con sistemi di collettamento che non raggiungono l impianto di trattamento. Le variazioni del carico di un agglomerato possono dipendere da diversi fattori, fra cui: - la connessione o sconnessione di scarichi industriali ad un determinato impianto di trattamento di acque reflue urbane; - la variazione della popolazione dell agglomerato; - l aggiunta o rimozione di aree sufficientemente concentrate (insediamenti). La D.g.r. 1086 sostiene come il carico generato all interno di un agglomerato, espresso in Piano d Ambito Revisione 2018 - A.T.O. della Provincia di Mantova pag. 113

AE, debba tenere conto della componente civile, sia essa stabile che fluttuante e della componente industriale. Vengono escluse dal computo le acque reflue industriali che sono trattate privatamente e hanno autorizzazione a scaricare in ambiente. Per quanto concerne la metodologia di calcolo si riporta quanto segue: Stima della componente civile stabile mediante l utilizzo di dati quali: dati ARPA Lombardia 2013 relativi alla popolazione domiciliata, dati comunali anagrafici. Qualsiasi sia l origine del dato utilizzato, l equivalenza da applicare per il calcolo degli abitanti equivalenti è 1 ab. Stabile=1 AE. Stima della componente fluttuante mediante l utilizzo dei dati comunali sulla produzione di rifiuti urbani indifferenziati, oppure sui dati del censimento dei posti letto in strutture alberghiere e complementari, dati sulle seconde case, dati sulle strutture ospedaliere. Anche in questo caso è possibile applicare l equivalenza: Strutture ricettive: 1posto letto=1 AE Seconde case: 1 ab. Seconde case=1 AE Popolazione pendolare lavoratrice: 1 lavoratore 8/24=1/3 AE Popolazione pendolare studente: 1 studente 6/24=1/4 AE Flussi turistici se significativi: 1 turista=3/24 AE. Stima della componente industriale si basa sul database delle attività maggiormente idroimpattanti ed idroesigenti fornito dalla data warehouse AGORA (ove per ogni attività è riportato il corrispondente codice ATECO). Delle attività fornite dal database pocanzi citato, devono essere estratte quelle recapitanti in fognatura. Ciò è deducibile consultando le banche dati disponibili in SIRE Acque. È inoltre da eseguire un aggiornamento in base alle dichiarazioni di apertura/chiusura di attività tramite la Camera di Commercio. Una volta ottenuti tutti i dati necessari la popolazione equivalente industriale potenziale di un azienda si calcola secondo la relazione: n addetti*cpe*0,2=n AE, dove il CPE rappresenta il coefficiente di popolazione equivalente, tabellato in base ai codici ATECO. I dati risultanti dall applicazione della procedura indicata possono essere integrati e/o sostituiti con quelli disponibili a seguito del rilascio/rinnovo delle autorizzazioni allo scarico e dei controlli eseguiti sugli scarichi stessi. In alternativa alla procedura sopra menzionata, la D.g.r 1086 da facoltà di considerare come carico generato dall agglomerato il carico in ingresso all impianto di trattamento, secondo alcune condizioni. In primis, ciò evidentemente è possibile nel caso in cui tutto il carico generato dall agglomerato è convogliato tramite rete fognaria al depuratore pag. 114 Piano d Ambito Revisione 2018- A.T.O. della Provincia di Mantova

(fatto salvo il carico convogliato tramite sistemi individuali). Inoltre deve essere noto il funzionamento di tutti gli organi di regolazione degli sfioratori di piena gli scaricatori di emergenza e i by-pass in testata all impianto, il sistema fognario non deve aver perdite rilevanti che possano incidere in maniera significativa sul carico trattato. Infine, il gestore deve fornire una dichiarazione che quantifichi il carico collettato in ingresso all impianto, calcolato come media della settimana di massimo carico registrata nell arco di un anno. Se rispettate tutte le condizioni sopra citate, il carico dell agglomerato è dato dalla somma del carico appena calcolato e l eventuale carico convogliato tramite sistemi individuali o altri sistemi adeguati. C.1.5. Sistemi individuali o altri sistemi adeguati All interno del perimetro di un agglomerato, sovente capita che acque reflue, siano esse domestiche o assimilate, provenienti da edifici posti in particolari condizioni geografiche, siano convogliate verso sistemi di smaltimento individuali o altri sistemi adeguati e non tramite la convenzionale rete fognaria. Questa tipologia di destinazione finale delle acque reflue deve rappresentare un eccezione dovuta a: presenza di impedimenti di natura tecnica che non permettono il convogliamento delle acque reflue al sistema di collettamento; costi di collettamento sproporzionati rispetto al beneficio ambientale ottenibile. Nonostante il non collettamento alla rete fognaria, queste aree devono esser considerate di fatto come parte integrante dell agglomerato. Gli abitanti equivalenti convogliati dalla totalità dei sistemi individuali in un agglomerato devono essere inferiori a 2000 e dovrebbero corrispondere comunque complessivamente a meno del 2% del carico totale dell agglomerato. In questo tipo di trattamento deve essere garantito il confinamento dell inquinante dall ambiente circostante, indi deve essere garantito il medesimo livello di protezione ambientale dato da una rete fognaria convenzionale. Le acque reflue raccolte tramite questi sistemi possono essere trasportate su gomma verso l impianto di trattamento convenzionale o trattate localmente. In ogni caso, le acque reflue convogliate tramite questi sistemi non possono essere scaricate in ambiente senza trattamento e deve essere garantito il confinamento delle acque reflue e la loro separazione dall ambiente circostante. In caso contrario si parlerebbe di frazione di carico generato non servita. In agglomerati con carico generato superiore o uguale a 2000 AE, in accordo con quanto stabilito dalla direttiva 91/271/CEE, questa tipologia di sistemi individuali o altri sistemi Piano d Ambito Revisione 2018 - A.T.O. della Provincia di Mantova pag. 115

adeguati prendono il nome di IAS. In ogni caso i sistemi individuali o altri sistemi adeguati non sono da ritenersi conformi nei seguenti casi: non hanno un sistema di trattamento locale o non sono trasportati all impianto convenzionale; il sistema di trattamento locale non è adeguato; il sistema di trattamento locale non è autorizzato. C.1.6. Il riesame degli agglomerati Ai sensi degli Indirizzi Europei, la delimitazione di un agglomerato e il carico generato dallo stesso devono essere costantemente rivisti e aggiornati, e, la situazione aggiornata deve essere trasmessa nei report richiesti ai sensi degli articoli 15,16,17 della direttiva 91/271/CEE. Come è ben noto gli agglomerati sono alla base del Piano d Ambito, e ad ogni revisione di quest ultimo deve corrispondere una revisione aggiornata degli agglomerati, comprensiva di ricalcolo dei carichi (generati, serviti e trattati). Qualora nel periodo intercorrente tra due successivi piani d ambito si verificassero variazioni del carico generato dall agglomerato di entità superiore al 5%, o comunque sia tali da far rientrare l agglomerato in un intervallo per il quale la normativa prevede adeguamenti e valori limite di emissione diversi da quelli desunti nel precedente Piano d Ambito, è d uopo procedere all approvazione dell aggiornamento. Se tale variazione non dovesse interessare i confini dell agglomerato e il metodo di calcolo del carico generato, ma solo il numero di abitanti equivalenti, e se tale non comporta l insorgere di una non conformità, allora è possibile da parte dell ente responsabile approvare tale modifica con un iter semplificato invece del passaggio in conferenza dei Comuni. In tutti gli altri casi è da prevedere un iter normale di modifica del Piano d Ambito. Nei casi di riduzioni del carico generato di lieve portata queste sono da considerarsi il risultato di aggiustamenti che possono verificarsi poiché gli agglomerati sono entità mutevoli il cui carico generato può variare nel tempo per diversi fattori (come l emigrazione, la cessazione di un attività economica o la flessione dei flussi turistici). Il carico sottratto è da considerarsi non più parte dell agglomerato, ma comunque collettato e sottoposto a trattamento altrove. Nei casi in cui le riduzioni di carico siano consistenti queste non possono essere considerate fisiologiche, ma vanno giustificate in modo adeguato. E necessario quindi: Esplicitare dove è convogliato e trattato il carico sottratto dettagliando le caratteristiche del nuovo agglomerato ricevente; se il carico è trattato conformemente agli obblighi in materia di raccolta e trattamento applicabili pag. 116 Piano d Ambito Revisione 2018- A.T.O. della Provincia di Mantova

all agglomerato in cui tale carico è convogliato; Se la riduzione di carico consistente è dovuta alla chiusura o al trasferimento di un importante attività economica che scaricava in fognatura fornire le prove di tale cessazione; Nel caso in cui le variazioni del carico derivino da altre ragioni le motivazioni devono comunque essere fornite in modo chiaro e verificabile. Resta tuttavia a disposizione della Regione la possibilità di chiedere l aggiornamento degli agglomerati in ottemperanza alle specifiche richieste da parte della Commissione Europea. Piano d Ambito Revisione 2018 - A.T.O. della Provincia di Mantova pag. 117

C.1.7. La tabella degli agglomerati di fognatura e depurazione Tabella C.1 - riassunto delle caratteristiche degli agglomerati presenti sul territorio della Provincia di Mantova ID agglomerato AG02000101 nome agglomerato AE DOMICILIATI 2013 AE industriali provincia fluttuanti contributo altri AG carico generato 2018 potenzialità dep. carico coinvogliato in rete fognaria % carico coinvogliato in rete fognaria carico depurato % carico depurato carico scarichi rete fognaria in ambiente % carico scarichi rete fognaria in ambiente carico trattato da sistemi individuali % carico trattato da sistemi individuali carico non coivogliato né trattato % carico non coivogliato né trattato Acquanegra sul Chiese 2374 2-148 2228 2,500 2228 100.0% 2228 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02000102 Valli e Mosio 481 0 0 481 600 481 100.0% 481 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02000201 Asola 6646 59 211 6916 10,000 6848 99.0% 6848 99.0% 0.0% 68 1.0% 0.0% AG02000202 Barchi 358 0 0 358 906 358 100.0% 358 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02000203 Sorbara 133 0 0 133 0 0 0.0% 0 0.0% 0.0% 133 100.0% 0.0% Castelnuovo- AG02000204 Casaloldo 3615 13-5 3623 3,500 3561 98.3% 3561 98.3% 0.0% 62 1.7% 0.0% AG02000301 Bagnolo san Vito 4309 538 111 4958 6,000 4870 98.2% 4870 98.2% 0.0% 88 1.8% 0.0% AG02000302 Campione 119 4 0 123 450 123 100.0% 123 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02000303 S Nicolò po 286 16-2 300 700 300 100.0% 300 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02000401 Gazzo, Stradella 1737 7-150 1594 2,479 1594 100.0% 1594 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02000402 Bigarello 97 0 0 97 0 0.0% 0 0.0% 0.0% 97 100.0% 0.0% AG02000501 Borgoforte 2790 139 85 3014 2,520 3014 100.0% 3014 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02000502 Scorzarolo 84 0-4 80 270 80 100.0% 80 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02000701 Bozzolo 4181 27-33 4175 6,500 4175 100.0% 4175 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02000801 Canneto SO 4152 159-91 4220 5,000 4220 100.0% 4220 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% Carbonara, Arginino di AG02000901 Sermide 1074 16 38 1128 2,600 1128 100.0% 1128 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02001001 Casalmoro 2134 0 28 2162 1,800 2162 100.0% 2162 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02001201 Casalromano 1095 16-50 1061 1,200 1061 100.0% 1061 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% Fontanella AG02001202 Grazioli 413 6 0 419 500 419 100.0% 419 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02001301 Castelbelforte 2624 354-53 2925 4,000 2689 91.9% 2689 91.9% 0.0% 236 8.1% 0.0% AG02001401 Castel d'ario 4226 1047-69 5204 4,666 5204 100.0% 5204 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02001501 Castel Goffredo 14694 93 29 14816 18,000 14708 99.3% 14708 99.3% 0.0% 108 0.7% 0.0% AG02001502 Casalpoglio 40 0 0 40 0 0 0.0% 0 0.0% 0.0% 40 100.0% 0.0% AG02001601 Castellucchio 4014 150-91 4073 5,500 3933 96.6% 3933 96.6% 0.0% 140 3.4% 0.0% Castiglione delle AG02001701 Stiviere 21018 28474 1066 2266 52824 70,000 52458 99.3% 52458 99.3% 0.0% 367 0.7% 0.0% AG02001702 Astore - S. Maria 204 0 17 221 200 221 100.0% 221 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% pag. 118 Piano d Ambito Revisione 2018- A.T.O. della Provincia di Mantova

AG02001901 Villa Cappella - Ceresara 148 0 0 148 258 148 100.0% 148 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02002001 Commessaggio 1134 1-666 469 2,000 469 100.0% 469 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02002101 Buscoldo 2024 16-96 1944 1,800 1944 100.0% 1944 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02002201 Dosolo 2989 151-35 3105 3,000 2987 96.2% 2987 96.2% 0.0% 118 3.8% 0.0% AG02002301 Felonica 1054 10-70 994 1,620 994 100.0% 994 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02002501 Gazzuolo 2289 2-79 2212 2,300 2212 100.0% 2212 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02002601 Goito 8176 56-444 7788 8,000 7713 99.0% 7713 99.0% 0.0% 75 1.0% 0.0% AG02002602 Solarolo 538 0 0 538 1,000 538 100.0% 538 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02002603 Vasto 169 0 0 169 0 0 0.0% 0 0.0% 0.0% 169 100.0% 0.0% AG02002701 Gonzaga 7840 66-194 7712 8,500 7712 100.0% 7712 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02002702 Zocca 22 0 0 22 0 0 0.0% 0 0.0% 0.0% 22 100.0% 0.0% AG02002801 Guidizzolo 10400 302-143 10559 17,500 10559 100.0% 10559 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02002901 Magnacavallo 1039 0-86 953 1,080 947 99.4% 947 99.4% 0.0% 6 0.6% 0.0% Intercomunale AG02003001 Mantova 78192 9467 6745 94404 101,500 94003 99.9% 94003 99.9% 0.0% 121 0.1% 0.0% Marcaria, AG02003101 Casatico 1376 1-45 1332 1,500 1311 98.4% 1311 98.4% 0.0% 21 1.6% 0.0% S Michele in AG02003102 Bosco 393 0-8 385 650 385 100.0% 385 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02003103 Marcaria 2819 4-109 2714 3,000 2698 99.4% 2698 99.4% 0.0% 16 0.6% 0.0% AG02003104 Buon formaggio 1268 304-48 1524 2,000 1502 98.6% 1502 98.6% 0.0% 22 1.4% 0.0% AG02003301 Pozzolo 1350 0-16 1334 1,500 1334 100.0% 1334 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02003302 Rotta-Marengo 247 8-1 254 360 254 100.0% 254 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02003303 Marmirolo 5989 160-153 5996 7,100 5996 100.0% 5996 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02003501 Moglia 3606 33-250 3389 11,667 3389 100.0% 3389 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02003502 Bondanello 659 0 0 659 933 659 100.0% 659 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02003601 Monzambano 2907 79-189 2797 2,800 2793 99.8% 2793 99.8% 0.0% 4 0.2% 0.0% Castellaro AG02003602 Lagusello 336 0 36 372 1,000 372 100.0% 372 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02003701 Motteggiana 1214 22-37 1199 1,350 1199 100.0% 1199 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02003702 Villa Saviola 750 0-26 724 1,450 661 91.3% 661 91.3% 0.0% 63 8.7% 0.0% AG02003801 Ostiglia 6162 727 289 7178 6,200 7178 100.0% 7178 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02003802 Correggioli 483 0 6 489 1,500 489 100.0% 489 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% Comuna Bellis- Comuna AG02003803 Santuario 215 0 2 217 0 0 0.0% 0 0.0% 0.0% 217 100.0% 0.0% AG02003901 Pegognaga 5044 518 73 5635 8,000 5588 99.2% 5588 99.2% 0.0% 47 0.8% 0.0% Piano d Ambito Revisione 2018 - A.T.O. della Provincia di Mantova pag. 119

AG02004001 Pieve di Coriano 905 0 15 920 900 920 100.0% 920 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02004201 Poggio Rusco 7022 285-101 7206 5,500 6988 97.0% 6988 97.0% 0.0% 218 3.0% 0.0% AG02004202 Dragoncello 151 0 0 151 100 151 100.0% 151 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02004301 Pomponesco 1340 1750 29 3119 9,500 2993 96.0% 2993 96.0% 0.0% 126 4.0% 0.0% AG02004401 Ponti sul Mincio 1090 0-87 1003 2,000 1003 100.0% 1003 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02004501 Porto Mantovano 15654 870-529 15995 18,600 15995 100.0% 15995 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02004601 Quingentole 904 0-65 839 900 815 97.1% 815 97.1% 0.0% 24 2.9% 0.0% Quistello, San AG02004701 Giacomo 5144 584-119 5609 7,000 5609 100.0% 5609 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02004702 S Lucia 151 0 0 151 150 151 100.0% 151 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02004703 Nuvolato 290 0 0 290 350 290 100.0% 290 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02004801 Redondesco 7193 61 211 7465 7,800 7465 100.0% 7465 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% Revere, AG02004901 Borgofranco 2784 16-113 2687 3,200 2687 100.0% 2687 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% Rivarolo AG02005001 Mantovano 2053 477 17 2547 3,000 2547 100.0% 2547 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02005101 Rodigo 2091 24-176 1939 2,167 1939 100.0% 1939 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02005102 Rivalta SM 2388 3 18 2409 3,000 2409 100.0% 2409 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02005103 Fossato 113 0 0 113 0 0 0.0% 0 0.0% 0.0% 113 100.0% 0.0% AG02005201 Roncoferraro 3941 7-178 3770 4,000 3770 100.0% 3770 100.0% 0.0% 0.0% 0.0% AG02005202 Governolo 1970 44-69 1945 3,000 1917 98.6% 1917 98.6% 0.0% 28 1.4% 0.0% AG02005301 Roverbella 3885 29-127 3787 4,200 3787 100.0% 3787 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% Belvedere, AG02005302 Malavicina 2127 4-89 2042 4,375 2013 98.6% 2013 98.6% 0.0% 29 1.4% 0.0% Castiglione AG02005303 Mantovano 1171 0 499 1670 2,000 1670 100.0% 1670 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02005304 Canedole 397 0-16 381 700 381 100.0% 381 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% Breda Cisoni, AG02005402 Villa Pasquali 1265 0-59 1206 5,000 1127 93.4% 1127 93.4% 0.0% 79 6.6% 0.0% AG02005501 San Benedetto Po 5118 22-386 4754 7,000 4652 97.9% 4652 97.9% 0.0% 102 2.1% 0.0% AG02005502 Portiolo 271 0-27 244 800 244 100.0% 244 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02005503 S Siro - Mirasole 469 0-37 432 540 383 88.6% 383 88.6% 0.0% 49 11.4% 0.0% AG02005504 Zovo 40 0-3 37 60 37 100.0% 37 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% Ghisiolo,Villanova AG02005701 Maiardina 380 0-80 300 600 300 100.0% 300 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% Villanova de AG02005702 Bellis 497 0-32 465 600 465 100.0% 465 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% S Martino AG02005901 dall'argine 1556 24-584 996 2,700 996 100.0% 996 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% pag. 120 Piano d Ambito Revisione 2018- A.T.O. della Provincia di Mantova

AG02006001 Schivenoglia 1051 0-114 937 1,000 906 96.6% 906 96.6% 0.0% 31 3.4% 0.0% AG02006101 Sermide 4902 142-11 5033 10,000 5033 100.0% 5033 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02006102 Malcantone 281 0-3 278 540 278 100.0% 278 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02006103 Porcara 58 0-1 57 100 57 100.0% 57 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02006201 Serravalle 1336 0-127 1209 1,000 1209 100.0% 1209 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02006401 Sustinente 1709 0-69 1640 2,333 1609 98.1% 1609 98.1% 0.0% 31 1.9% 0.0% Tabellano e AG02006501 Torricella 1045 63-6 1102 3,150 1075 97.5% 1075 97.5% 0.0% 28 2.5% 0.0% AG02006502 Vie nuove 88 0 0 88 200 88 100.0% 88 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02006503 Suzzara 18568 450 206 19224 18,900 19152 99.6% 19152 99.6% 0.0% 72 0.4% 0.0% AG02006601 Viadana 15096 947 307 263 16613 13,000 16535 99.5% 16535 99.5% 0.0% 78 0.5% 0.0% AG02006602 Gerbolina 1197 292 62 1551 2,000 1551 100.0% 1551 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02006603 San Matteo 613 0 14 627 0 447 71.3% 0 0.0% 447 71.3% 180 28.7% 0.0% AG02006604 Sabbioni 119 0 1 120 0 95 79.2% 0 0.0% 95 79.2% 25 20.8% 0.0% AG02006605 Squarzanella 63 0 1 64 0 51 79.7% 0 0.0% 51 79.7% 13 20.3% 0.0% Cizzolo, Cavallara, AI AG02006606 arginello 1015 0 13 1028 0 918 89.3% 0 0.0% 918 89.3% 110 10.7% 0.0% AG02006701 Villa Poma 1920 4 157 2081 1,500 2081 100.0% 2081 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02006801 Villimpenta 1735 5-48 1692 2,250 1617 95.6% 1617 95.6% 0.0% 75 4.4% 0.0% AG02006901 Pietole 1090 0-23 1067 2,000 1056 98.9% 1056 98.9% 0.0% 11 1.1% 0.0% AG02007001 Volta mantovana 4376 3-28 4351 4,950 4351 100.0% 4351 100.0% 0.0% 0 0.0% 0.0% AG02007002 Cereta 525 0 0 525 800 457 87.0% 457 87.0% 0.0% 68 13.0% 0.0% AG02007003 Ferri-Falzoni 188 0 0 188 0 0 0.0% 0 0.0% 0.0% 188 100.0% 0.0% TOTALE 363065 49153 3588 2529 418335 414137 99.1% 412626 98.7% 1511 0.4% 3918 0.9% 0 0.0% Piano d Ambito Revisione 2018 - A.T.O. della Provincia di Mantova pag. 121

C.1.8. Le criticità del servizio fognatura Cenni - per l illustrazione specifica della rete vedasi il capitolo relativo alla consistenza ed allo stato delle reti e degli impianti L art. 100 del D.Lgs 152/2006, stabilisce che gli agglomerati con un numero di abitanti equivalenti superiore a 2000, devono essere provvisti di reti fognarie per le acque reflue urbane. Il Piano Regionale di Risanamento delle Acque, prevede che la pubblica fognatura non sia obbligatoria per centri con meno di 50 abitanti (equivalenti). Il sistema fognario esistente nell Ambito mantovano, è fortemente influenzato dalla morfologia del territorio, dalla struttura insediativa e dalla stratificazione temporale degli interventi, che, nel tempo, ha portato ad un urbanizzazione ed infrastrutturazione del territorio, spesso senza una visione strategica, e senza un organizzazione sistematica delle informazioni sull esistente. Si consideri inoltre l elevato numero di corsi d acqua e di acque correnti che spesso, attraversando i centri abitati, sono stati tombinati ed elevati al rango di pubblica fognatura, pur mantenendo, in molti casi, la funzione irrigua a valle. La sovrapposizione di tale contesto fisico con il quadro normativo vigente in materia di tutela delle acque dall inquinamento, ha evidenziato la notevole complessità tecnica, economica ed amministrativa necessaria alla conciliazione dei diversi aspetti ed alla risoluzione delle difformità. Sulla base della determinazione degli agglomerati e dei dati di SiRE è possibile evidenziare la presenza di 25 scarichi terminali di piccole località non collegati al sistema di raccolta principale all interno di agglomerati (vedi tabella C.2). Tabella C.2: tratti fognari non depurati ID_FG ID_AG FG_Comune Corpo idrico recettore FG02006601 AG02006606 Viadana DIVERSIVO VIADANESE FG02006602 AG02006603 Viadana FOSSOLA FG02006605 AG02006605 Viadana FOSSO DI SCOLO FG02006606 AG02006604 Viadana RIVALONE FG02006607 AG02006603 Viadana DIVERSIVO VIADANESE FG02006608 AG02006606 Viadana DIVERSIVO VIADANESE FG02006610 AG02006606 Viadana DIVERSIVO VIADANESE FG02006609 AG02006603 Viadana FOSSO DI SCOLO FG02006611 AG02006606 Viadana DIVERSIVO VIADANESE FG02006612 AG02006606 Viadana DIVERSIVO VIADANESE Altresì analizzando il carico generato dai 108 agglomerati si rileva che in 45 agglomerati vi è la presenza di IAS e 4 agglomerati hanno scarichi di rete fognaria in ambiente. Vi è la presenza inoltre di una quota di carico non attualmente servito da rete fognaria, con 25 agglomerati con una percentuale maggiore del 2% di cui 17 hanno una percentuale maggiore del 5%. Si può concludere osservando che la criticità più rilevante non pare essere l estensione della rete, ma il suo completamento, l eliminazione delle immissioni del reticolo idrico superficiale (che pag. 122 Piano d Ambito Revisione 2018- A.T.O. della Provincia di Mantova

provoca allagamenti e diluizione del carico ai sistemi di depurazione) e la non completa rilevazione strumentale delle reti. C.1.9. Le criticità del servizio depurazione Cenni - per l illustrazione specifica della rete vedasi il capitolo relativo alla consistenza ed allo stato delle reti e degli impianti La disciplina degli scarichi delle acque reflue è attualmente normata dal D.Lgs. n 152/2006 e dalla regolamentazione regionale assunta in attuazione del Piano di Tutela delle Acque nonché del Regolamento Regionale n. 3 del 24 marzo 2006 attualmente in fase di aggiornamento e revisione ma non ancora approvato. Il P.T.A. ha stabilito che l intero territorio lombardo costituisce parte del bacino drenante all area costiera dell Adriatico, designata sensibile dal D.Lgs.152/06. Ciò comporta l applicazione su tutto il territorio regionale, e pertanto anche nell Ambito mantovano, delle prescrizioni di cui all art. 106 del D.Lgs 152/06, cioè dell obbligo di abbattimento di Fosforo e Azoto con trattamento terziario adeguato. Si è posta, dunque, la necessità di adeguare i depuratori che trattano acque provenienti da agglomerati con più di 10.000 A.E. (art. 106 commi 1 e 2 del D.Lgs 152/2006). I trattamenti aggiuntivi richiesti dai rispettivi allegato 5 dei decreti per consentire di raggiungere per i parametri Azoto totale e Fosforo totale concentrazioni molto più basse e percentuali di riduzione del carico totale molto più spinte (tab. 2 dell allegato 5), sono già stati in parte realizzati ed in parte in corso di realizzazione. Da rilevare inoltre che tutt oggi esistono diversi depuratori di piccole dimensioni che presentano in genere costi di gestione molto elevati e prestazioni modeste e per i quali si pone l obiettivo della dismissione ed il relativo collettamento ad impianti con potenzialità maggiore. In conclusione i principali problemi aperti nell area della depurazione possono essere così sintetizzati: alcuni punti terminali di reti di fognatura (di centri di piccole dimensioni) non sono collegati ad alcun impianto di trattamento, scaricando nell ambiente senza trattamento: tutte queste reti devono essere, con la massima priorità, collegate ad un depuratore; i piccoli impianti di depurazione, di potenzialità inferiore a 2.000 A.E., obbligano i gestori a sostenere costi di funzionamento elevato; la qualità degli effluenti in uscita dagli impianti di trattamento deve essere garantita con un adeguato programma di interventi di manutenzione e, ove necessario, ristrutturazione degli impianti stessi. C.1.10. Le procedure di infrazione in corso Le procedure di infrazione comunitarie riguardano le non conformità degli agglomerati agli adempimenti previsti dalla direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue Piano d Ambito Revisione 2018 - A.T.O. della Provincia di Mantova pag. 123

urbane. Il contenzioso comunitario si articola in diverse fasi disciplinate dall art. 226 del Trattato CE (TCE) che prevede il seguente iter: invio della lettera di messa in mora da parte della Commissione con la quale vengono precisati gli addebiti allo Stato membro, indicando un tempo per rispondere; se la risposta dello Stato membro soddisfa la Commissione si archivia, altrimenti parte la lettera di messa in mora complementare con la quale vengono indicati nuovi addebiti scaturiti dalla risposta suddetta; esaminata le osservazioni dello Stato membro, la Commissione formula un parere motivato nel quale precisa i punti sui quali non vi è ancora conformità, dando un termine per mettere fine all infrazione; scaduto il termine senza che lo Stato membro si sia conformato, la Commissione può adire la Corte di giustizia che decide se l addebito sussiste o meno e, in caso affermativo, provvede a comminare la sanzione. Le difformità attualmente indagate dall U.E, per gli agglomerati con popolazione maggiore di 10mila abitanti e quelli con popolazione compresa tra 2mila e 10mila, sono quelle che riguardano la percentuale di carico organico trattato con sistemi individuali superiore al 5 per cento, l esistenza di aree non servite da pubblica fognatura o di scarichi di acque reflue urbane che recapitano direttamente in ambiente, la presenza o meno di trattamenti secondari nei depuratori esistenti, l insufficiente capacità ricettiva degli impianti rispetto al carico generato dall agglomerato e il mancato rispetto dei limiti di conformità. La Procedura 2009/2034, avviata nell'anno 2009, si è risolta nel 2013 per l unico agglomerato di Castel Goffredo, comprendente anche il Comune di Medole, che presentava difformità all art. 4 della Direttiva 271. La realizzazione del collettore Medole Castel Goffredo e il successivo ampliamento del depuratore di Castel Goffredo ha rappresentato l intervento risolutivo per la procedura di infrazione. La Procedura 2014/2059, avviata nel 2014, è scaturita dai precontenziosi facenti parte del Caso EU Pilot 1976/11/ENVI. Gli agglomerati dell ambito mantovano che si trovano nella fase di parere motivato sono quelli riportati nella tabella sottostante. Tabella C.3. - riepilogo infrazioni ID_AG AG_Nome non conformità art.3 a seguito revisione agglomerati art. 4 non conformità AG02002701 Gonzaga 16.1% del carico scaricato da rete fognaria in ambiente nessuna AG02003701 Motteggiana 0% IAS nessuna AG02004201 Poggio Rusco 0% IAS nessuna AG02004901 Revere. Borgofranco sul Po 0% IAS nessuna pag. 124 Piano d Ambito Revisione 2018- A.T.O. della Provincia di Mantova

Per l agglomerato AG02002701_Gonzaga l infrazione si è risolta con l esecuzione dei seguenti interventi: il collettamento dei terminali fognari non trattati della frazione di Bondeno, verso il nuovo depuratore di Gonzaga, con lavori terminati il 07/11/2017 e Certificato di Regolare esecuzione del 02/02/2018; il nuovo depuratore di Gonzaga necessario per l insufficiente capacità di progetto rispetto al carico totale dell agglomerato con lavori terminati il 21/12/2017 e collaudo tecnicoamministrativo del 31/03/2018. Per l agglomerato AG02004901_ Revere. Borgofranco sul Po l infrazione si è risolta mediante ridefinizione dell agglomerato con ricalcolo del carico generato, ridelimitazione geografica e verifica aggiornata delle zone servite da rete fognaria e collettate ai sistemi di trattamento. Per quanto riguarda i rimanenti agglomerati AG02004201_Poggio Rusco e AG02003701_Motteggiana sono in fase di attuazione o comunque in fase di programmazione nel revisionando PdI2018 i seguenti interventi: Costruzione di un nuovo impianto di depurazione a Poggio Rusco e collettamenti fognari 1 stralcio riguardante il collettamento fognario fino all area di realizzazione del nuovo depuratore con nuova fognatura in Via Carnevale (loc. Stropazzara) (in fase di realizzazione con lavori consegnati il 22/12/2017); Costruzione di un nuovo impianto di depurazione a Poggio Rusco e collettamenti fognari 2 stralcio riguardante il nuovo impianto di depurazione di Poggio Rusco (in fase di progettazione con inizio lavori previsto il 01/01/2019); Estensione rete fognaria Comune di Poggio Rusco per il completamento della rete fognaria nelle aree ancora sprovviste con inizio lavori previsto il 15/07/2023; Estensione rete fognaria in loc. San Prospero e Villa Saviola (in fase di realizzazione con lavori consegnati il 27/12/2017); Nella presente revisione degli agglomerati l AG02003701_Motteggiana è stato suddiviso in AG02003701_Motteggiana e AG02003702_Villa Saviola escludendo una porzione intermedia costituita perlopiù da case sparse e di difficile collettamento. Tale suddivisione comporta la conseguente risoluzione dell infrazione. Infine la Procedura 2017/2181, avviata nel 2018 con lettera di costituzione in mora ricevuta da Regione Lombardia dal Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e che riguarda gli agglomerati riportati nella seguente tabella C.4.. Di seguito sono inoltre indicate le informazioni comunicate a Regione Lombardia riguardanti il superamento dell infrazione già con la presente revisione degli agglomerati ad eccezione di alcuni ambiti in cui comunque è già in programmazione l intervento risolutivo. Tabella C.4. Elenco agglomerati infrazione 2017/2181 AGGLOMERATO MODALITA DI RISOLUZIONE DELL INFRAZIONE AG02002801_GUIDIZZOLO A seguito di verifica risulta già conforme. Piano d Ambito Revisione 2018 - A.T.O. della Provincia di Mantova pag. 125

AG02003001_INTERCOMUNALE_MANTOVA AG02003103_MARCARIA AG02003601_MONZAMBANO AG02003701_MOTTEGGIANA AG02004201_POGGIO_RUSCO AG02004501_PORTO_MANTOVANO AG02004801_REDONDESCO AG02005201_RONCOFERRARO AG02005302_BELVEDERE_MALAVICINA L'agglomerato è servito dal DP02003001 e DP02003002. Per il DP02003001 è prevista una programmazione (vedasi cronoprogramma) per la risoluzione della criticità. A seguito della revisione 2018 in corso, sulla base della ridelimitazione geografica considerando la continuità territoriale e della rideterminazione dei carichi afferenti (depurati, trattati con IAS e non trattati) il carico generato dall'agglomerato AG02003001 è pari a 94094 AE di cui depurato 99,9% e 0,01% trattato da IAS. A seguito della revisione 2018 in corso, sulla base della ridelimitazione geografica considerando la continuità territoriale e della rideterminazione dei carichi afferenti (depurati, trattati con IAS e non trattati) il carico generato dall'agglomerato AG02003003 è pari a 2714 AE di cui depurato 99,4% e 0,6% trattato da IAS. A seguito di verifica risulta già conforme. A seguito della revisione 2018 in corso, sulla base della ridelimitazione geografica considerando la continuità territoriale e della rideterminazione dei carichi afferenti (depurati, trattati con IAS e non trattati) il carico generato dall'agglomerato AG02003701 è pari a 1199 AE di cui depurato 100%. L'agglomerato è stato suddiviso in due agglomerati AG02003701 e AG02003702. L'intervento in corso (estensione rete fognaria in loc. San Prospero e Villa Saviola) interessa l'ag02003702. A seguito della revisione 2018 in corso, sulla base della ridelimitazione geografica considerando la continuità territoriale e della rideterminazione dei carichi afferenti (depurati, trattati con IAS e non trattati) il carico generato dall'agglomerato AG02004201 è pari a 7206 AE di cui depurato 97% e 3% trattato con IAS. L'intervento per la risoluzione della criticità art.3 è programmato (vedi cronoprogramma). A seguito di verifica risulta già conforme. A seguito della revisione 2018 in corso, sulla base della ridelimitazione geografica considerando la continuità territoriale e della rideterminazione dei carichi afferenti (depurati, trattati con IAS e non trattati) il carico generato dall'agglomerato AG02004201 è pari a 7465 AE di cui depurato 100%. A seguito della revisione 2018 in corso, sulla base della ridelimitazione geografica considerando la continuità territoriale e della rideterminazione dei carichi afferenti (depurati, trattati con IAS e non trattati) il carico generato dall'agglomerato AG02005201 è pari a 3770 AE di cui depurato 100%. L'agglomerato è stato suddiviso in due agglomerati AG02005201 e AG02005202. A seguito della revisione 2018 in corso, sulla base della ridelimitazione geografica considerando la continuità territoriale e della rideterminazione dei carichi afferenti (depurati, trattati con IAS e non trattati) il carico generato dall'agglomerato pag. 126 Piano d Ambito Revisione 2018- A.T.O. della Provincia di Mantova

AG02005501_S_BENEDETTO_PO AG02006601_VIADANA AG02006602_GERBOLINA AG02007001_VOLTA_MANTOVANA AG02005302 è pari a 2042 AE di cui depurato 98,6% e 1,4% trattato con IAS. L'intervento per la risoluzione della criticità art.3 è programmato (vedi cronoprogramma). A seguito della revisione 2018 in corso, sulla base della ridelimitazione geografica considerando la continuità territoriale e della rideterminazione dei carichi afferenti (depurati, trattati con IAS e non trattati) il carico generato dall'agglomerato AG02005502 è pari a 4754 AE di cui depurato 97,9% e 2,1% trattato con IAS. L'intervento per la risoluzione della criticità art.3 è programmato (vedi cronoprogramma). A seguito della revisione 2018 in corso, sulla base della ridelimitazione geografica considerando la continuità territoriale e della rideterminazione dei carichi afferenti (depurati, trattati con IAS e non trattati) il carico generato dall'agglomerato AG02006601 è pari a 16613 AE di cui depurato 99,5% e 0,5% trattato con IAS. L'intervento per la risoluzione della criticità art.4 è programmato (vedi cronoprogramma). A seguito della revisione 2018 in corso, sulla base della ridelimitazione geografica considerando la continuità territoriale e della rideterminazione dei carichi afferenti (depurati, trattati con IAS e non trattati) il carico generato dall'agglomerato AG02006602 è pari a 1551 AE di cui depurato 100%. A seguito della revisione 2018 in corso, sulla base della ridelimitazione geografica considerando la continuità territoriale e della rideterminazione dei carichi afferenti (depurati, trattati con IAS e non trattati) il carico generato dall'agglomerato AG02007001 è pari a 4351 AE di cui depurato 100%. C.2. La perimetrazione delle zone servibili dal servizio di acquedotto C.2.1. Premessa Similarmente a quanto fatto per la definizione degli agglomerati per il servizio di fognatura e depurazione, si è proceduto alla definizione di entità geografiche aventi caratteristiche analoghe anche per il sistema acquedottistico. In analogia alla procedura di delimitazione degli agglomerati di fognatura, punto di partenza per la creazione degli agglomerati acquedottistici, è il rilievo planimetrico delle reti dei vari gestori, oltre agli agglomerati di fognatura, partendo dal presupposto, che laddove vi sia il servizio idrico via sia anche il servizio di smaltimento delle acque reflue. Sulla base della distribuzione delle reti sul territorio sono stati definiti i confini degli agglomerati. Tuttavia sono state perimetrate anche zone non attualmente servite dalla rete acquedottistica, ma che, presentano una densità abitativa ritenuta adeguata alla creazione di un agglomerato (grazie all aiuto delle ortofoto rese disponibili dal servizio WMS della Regione Lombardia). La definizione di Piano d Ambito Revisione 2018 - A.T.O. della Provincia di Mantova pag. 127

tale soglia è alquanto complicata e di difficile attribuzione; oltre a ciò in letteratura non esistono riferimenti bibliografici precisi, poiché suddetta soglia è influenzata da molteplici fattori. Per i motivi sopra elencati la perimetrazione di agglomerati acquedottistici può risultare alquanto arbitraria. Per tale motivo, negli agglomerati qui proposti (ove non sia presenta una rete già in essere) oltre alla perimetrazione e al calcolo dei domiciliati ricadenti all interno degli stessi, è stata calcolata anche la distanza in linea d aria dal punto di approvvigionamento ritenuto più vicino. Tale distanza è da ritenersi del tutto indicativa (serve per poter classificare in base ad una possibile priorità negli interventi di infrastrutturazione del territorio) in quanto non tiene conto della sostenibilità della rete esistente a supportare gli allacci di nuove utenze. Il calcolo dei domiciliati all interno dell agglomerato è fatto su base dei domiciliati forniti da ARPA Lombardia. Da questi, mediante un operazione di intersezione con la perimetrazione dell agglomerato, desunta da CTR e ortofoto, è possibile estrapolare la popolazione ricadente all interno del medesimo. Nel caso di agglomerati totalmente privi di rete, la popolazione domiciliata rappresenta la potenzialità di abitanti servibili; discorso più complesso riguardano invece gli agglomerati in cui vi sia la rete acquedottistica. In questo caso la popolazione (si ricorda che in questo contesto si fa riferimento ad abitanti domiciliati) ricadente all interno della perimetrazione è la base su cui verrà calcolata la percentuale di abitanti serviti da acquedotto. Per il calcolo effettivo del numero di domiciliati serviti si è creato un buffer di 25 metri (distanza massima garantita per l allaccio senza oneri aggiuntivi) attorno alle reti fornite dal gestore, ottenendo delle aree all interno delle quali il servizio risulta garantito. In seguito si è effettuata un operazione di intersezione sui domiciliati presenti all interno dell agglomerato con le aree appena citate, che porta alla quantificazione del livello dei serviti all interno dell agglomerato. Si vuole precisare che per abitanti serviti si intende gli abitanti che sono raggiunti dalla rete di distribuzione il che non vuol dire che siano effettivamente allacciati. Tale precisazione è fatta poiché l identificazione di serviti con gli allacciati effettivi può dare adito a forti discrasie nei valori ottenuti dal confronto tra un analisi cartografica (come quella appena presentata) e un analisi basata sul numero di contratti di fornitura fornito dai gestori a livello comunale. Un confronto sul tema appena citato è riportato nel capitolo dedicato al Tavolo di Lavoro sull emergenza Arsenico. C.2.2. Le tabelle degli agglomerati di acquedotto In Tabella C.5 viene riportato un riassunto degli agglomerati di acquedotto, mentre in Tabella C.6 è presentato il medesimo riassunto a scala comunale. I dati aggregati sono stati ottenuti mediante un operazione di intersezione tra i domiciliati ricadenti all interno del perimetro dell agglomerato ed i confini amministrativi comunali. Tabella C.5 - riepilogo agglomerati di acquedotto (aggiornamento 2018) NOME DOMICILIATI DOMICILIATI SERVITI % SERVIZIO PRESENZA RETE Acquanegra sul 2393 2305 96,31% si Chiese DISTANZA ACQUEDOTTO pag. 128 Piano d Ambito Revisione 2018- A.T.O. della Provincia di Mantova

NOME DOMICILIATI DOMICILIATI SERVITI % SERVIZIO PRESENZA RETE Asola 7004 6687 95,48% si Bagnolo S. Vito 4196 3892 92,75% si DISTANZA ACQUEDOTTO Barchi 424 0 0,00% no 3,09 Bigarello 97 0 0,00% no 0,58 Boccadiganda 260 0 0,00% no 2,70 Bocchere 66 0 0,00% no 2,93 Bondeno 1385 1310 94,57% si Borgo Virgilio 2771 2038 73,55% si Borgofranco sul Po 668 605 90,60% si Bozzolo 4197 4072 97,03% si Broglie 114 59 51,58% si Bulgarina 99 0 0,00% no 4,00 Buscoldo 2053 1935 94,24% si Cadolara 87 0 0,00% no 2,70 Campione 144 0 0,00% no 3,50 Campitello 2162 1970 91,12% si Canedole 447 425 95,08% si Canicossa 339 0 0,00% no 2,60 Canneto sull Oglio 4321 4185 96,84% si Caoriana 72 0 0,00% no 1,40 Carbonara di Po 1206 1163 96,44% si Casale 369 68 18,53% no 0,75 Casalmoro 2149 1941 90,30% si Casaloldo 2473 2304 93,16% si Casalpoglio 40 0 0,00% no 3,10 Casalromano 1528 1516 99,19% si Casatico 549 100 20,00% sì Castel d'ario 4443 4131 92,98% si Castel Goffredo 11331 9972 88,00% si Castelbelforte 2704 2508 92,78% si Castellucchio 3592 2873 78,79% sì Castelnuovo 1300 1252 96,26% si Castiglione delle 22560 20629 91,44% si Stiviere Cavriana 3956 3467 87,70% si Ceresara 1786 1418 79,42% si Cesole 571 0 0,00% no 4,16 Cividale Mantovano 265 262 99,15% si Cizzolo 1149 958 83,39% si Colombine-Goito 2620 968 36,95% si Commessaggio 1242 0 0,00% no 4,20 Correggio Micheli 284 0 0,00% no 1,80 Correggioli 524 524 100,00% si Corte-Malavicina 124 0 0,00% no 2,00 Dosolo 3151 2838 90,06% si 3,50 Dossi-Sabbioneta 63 0 0,00% no 11,00 Piano d Ambito Revisione 2018 - A.T.O. della Provincia di Mantova pag. 129

NOME DOMICILIATI DOMICILIATI SERVITI % SERVIZIO PRESENZA RETE Felonica 1201 1144 95,20% si DISTANZA ACQUEDOTTO Fossato 118 0 0,00% no 2,80 Gabbiana 796 0 0,00% no 4,00 Gazzo 928 875 94,22% si Gazoldo degli 2666 1507 56,53% si Ippoliti Gazzuoli 48 0 0,00% no 1,50 Gazzuolo 2374 2056 86,59% si Ghisiolo 422 0 0,00% si Goito 5711 5511 96,50% si Gonzaga 5290 3803 72,00% si Governolo 1148 1054 91,80% si Galvagnina 154 0 0,00% no 4,40 Guidizzolo 5939 5545 93,37% si Intercomunale 79137 72806 92,00% si Mantova Maglio 82 0 0,00% no 2,70 Magnacavallo 1246 1125 90,30% si Malcantone 426 426 100,00% si Marcaria 872 489 56,11% si Marengo 258 256 99,28% si Mariana Mantovana 723 710 98,12% si Marmirolo 6029 5735 95,12% si Medole 3889 3631 93,36% si Mirasole-S. Siro 503 0 0,00% no 3,10 Moglia 5685 5130 90,25% si Mosio 461 412 89,22% si Motteggiana 754 656 87,00% si Monzambano 4740 4519 95,34% si Nuvolato-S. Lucia 594 561 94,44% si Ospitaletto 687 600 87,33% sì Ostiglia 6279 5901 93,98% si Palidano 1057 0 0,00% no 3,40 Pegognaga 5207 4738 91,00% Perosso 93 0 0,00% no 2,60 Pietole 1186 1172 98,87% si Pieve di Coriano 989 987 99,88% si Piubega 909 854 93,99% si Poiano-Gambina 130 0 0,00% no 3,20 Polesine 633 0 0,00% no 3,60 Pomponesco 1415 0 0,00% no 2,80 Ponti sul Mincio 2174 2036 93,66% si Porcara 137 137 100,00% si Portiolo 359 0 0,00% no 5,20 Porto Mantovano 14121 13794 97,68% si Pozzolo 1354 0 0,00% no 1,30 Quatrelle 90 50 55,69% si pag. 130 Piano d Ambito Revisione 2018- A.T.O. della Provincia di Mantova

NOME DOMICILIATI DOMICILIATI SERVITI % SERVIZIO PRESENZA RETE DISTANZA ACQUEDOTTO Quattro Strade 83 0 0,00% no 4,50 Quingentole 969 942 97,21% si Quistello-San 5972 5761 96,47% si Giacomo Redondesco 1107 842 76,07% si Revere 2209 2141 96,92% si Rivalta sul Mincio 2388 0 0,00% no 3,50 Rivarolo Mantovano 2049 2000 97,61% si Rodigo 2116 0 0,00% no 4,20 Roncoferraro 4940 3144 63,64% si Roverbella 7472 6832 91,43% si S. Giulia Gonzaga 220 0 0,00% no 1,50 S. Lorenzo-Santa 42 30 72,81% si Cantoni Sabbioneta 2476 0 0,00% no 11,10 Sabbioni 119 0 0,00% no 1,30 Sailetto 831 739 80,00% Salina 1538 0 0,00% no 4,70 San Benedetto Po 5195 0 0,00% no 6,10 San Fermo 781 0 0,00% no 4,20 San Giacomo Po 366 0 0,00% no 2,80 San Giovanni d/d 7827 7166 91,55% si San Martino A/A 1573 1539 97,81% si San Martino 184 0 0,00% no 1,90 Gusnago San Matteo delle 626 606 96,91% si Chiaviche San Michele in Bosco 511 511 100,00% si San Nicolò Po 289 289 100,00% si Santa Croce 421 421 100,00% si Sant'Anna 114 0 0,00% no 3,70 Sarginesco 445 0 0,00% no 4,00 Schivenoglia 1158 821 70,84% si Scorzarolo 110 0 0,00% no 4,50 Sermide 5088 4647 91,33% si Serravalle a Po 1382 1086 78,56% si Soave 1842 1676 91,00% Solarolo 545 0 0,00% no 3,50 Sorbara 132 132 100,00% si Spinosa 150 0 0,00% no 1,60 Squarzanella 95 0 0,00% no 2,30 Stradella 825 796 96,42% si Sustinente 1943 1315 67,67% si Suzzara 18159 17582 96,82% si Tabellano 933 837 89,70% si Tezze di Ceresara 130 0 0,00% no 1,55 Torre 262 0 0,00% no 1,80 Piano d Ambito Revisione 2018 - A.T.O. della Provincia di Mantova pag. 131

NOME DOMICILIATI DOMICILIATI SERVITI % SERVIZIO Torricella 279 251 90,00% PRESENZA RETE DISTANZA ACQUEDOTTO Valli 86 0 0,00% no 0,20 Vasto 173 0 0,00% no 2,70 Viadana 15268 13624 89,23% si Vie Nuove 92 62 67,09% si Villa 113 0 0,00% no 3,00 Villa Cappella 160 0 0,00% no 3,20 Villa Pasquali 1331 0 0,00% no 8,40 Villa Poma 2012 1853 92,06% si Villa Saviola 736 673 91,44% si Villanova De Bellis 497 497 100,00% si Villimpenta 2176 0 0,00% si Volta Mantovana 7185 6514 90,66% si Zamboni 128 0 0,00% no 3,90 Zovo 37 0 0,00% no 5,70 Tabella C.6. - aggregazione dati degli agglomerati di acquedotto a scala comunale (agg. 2018) COMUNE DOMICILIATI DOMICILIATI SERVIBILI DOMICILIATI SERVITI % SERVIZIO ACQUANEGRA SUL CHIESE 3044 2940 2716 92,38% ASOLA 10241 9007 8086 89,78% BAGNOLO SAN VITO 5963 5140 4048 78,75% BIGARELLO 2067 1850 1671 90,28% BORGO VIRGILIO 14891 14268 13000 91,12% BORGOFRANCO SUL PO 795 668 605 90,60% BOZZOLO 4252 4197 4072 97,03% CANNETO SULL'OGLIO 4604 4321 4185 96,84% CARBONARA DI PO 1304 1206 1163 96,44% CASALMORO 2304 2134 1925 90,23% CASALOLDO 2688 2474 2304 93,10% CASALROMANO 1528 1528 1516 99,19% CASTEL D'ARIO 4822 4443 4131 92,98% CASTEL GOFFREDO 12591 11887 9972 83,89% CASTELBELFORTE 3165 2704 2508 92,78% CASTELLUCCHIO 5228 4521 3173 70,18% CASTIGLIONE DELLE STIVIERE 23265 22560 20629 91,44% CAVRIANA 3956 3721 3467 87,70% CERESARA 2704 2259 1418 62,79% COMMESSAGGIO 1142 1085 0 0,00% CURTATONE 14892 13788 13414 97,29% DOSOLO 3341 3035 2838 93,51% FELONICA 1400 1331 1233 92,65% GAZOLDO DEGLI IPPOLITI 3002 2863 1507 52,64% GAZZUOLO 2416 2374 2056 86,59% GOITO 10432 9410 6478 68,84% GONZAGA 9045 8068 5244 65,00% pag. 132 Piano d Ambito Revisione 2018- A.T.O. della Provincia di Mantova

COMUNE DOMICILIATI DOMICILIATI SERVIBILI DOMICILIATI SERVITI % SERVIZIO GUIDIZZOLO 6234 5919 5545 93,68% MAGNACAVALLO 1591 1330 1141 85,75% MANTOVA 49308 48799 47335 97,00% MARCARIA 7035 6002 2970 49,48% MARIANA MANTOVANA 728 723 710 98,12% MARMIROLO 7852 7641 5991 78,40% MEDOLE 4029 3889 3631 93,36% MOGLIA 5671 5578 5035 90,27% MONZAMBANO 4842 4727 4507 95,33% MOTTEGGIANA 2601 2055 1484 72,20% OSTIGLIA 6997 6803 6425 94,44% PEGOGNAGA 7264 6168 5692 92,29% PIEVE DI CORIANO 1055 981 980 99,88% PIUBEGA 1839 1493 854 57,20% POGGIO RUSCO 6551 6486 5965 91,97% POMPONESCO 1754 1540 0 0,00% PONTI SUL MINCIO 2303 2288 2095 91,56% PORTO MANTOVANO 16226 15999 14719 92,00% QUINGENTOLE 1164 969 942 97,21% QUISTELLO 5671 5011 4651 92,81% REDONDESCO 1204 1107 842 76,07% REVERE 2538 2216 2148 96,93% RIVAROLO MANTOVANO 2597 2313 2262 97,78% RODIGO 5558 4624 0 0,00% RONCOFERRARO 7263 6817 4580 67,18% ROVERBELLA 8646 8043 7257 90,23% SABBIONETA 4282 4026 0 0,00% SAN BENEDETTO PO 7541 6130 38 0,62% SAN GIACOMO DELLE SEGNATE 1695 1632 1624 99,50% SAN GIORGIO DI MANTOVA 9592 9495 866 9,12% SAN GIOVANNI DEL DOSSO 1210 1195 1179 98,70% SAN MARTINO DALL'ARGINE 1758 1573 1539 97,81% SCHIVENOGLIA 1322 1200 821 68,40% SERMIDE 6195 6088 5647 92,76% SERRAVALLE A PO 1616 1382 1086 78,56% SOLFERINO 2576 2510 2389 95,15% SUSTINENTE 2202 1962 1315 67,00% SUZZARA 21115 19771 18493 93,54% VIADANA 19919 18786 15188 80,85% VILLA POMA 2089 2030 1853 91,24% VILLIMPENTA 2220 2176 0 0,00% VOLTA MANTOVANA 7409 7168 6514 90,88% Piano d Ambito Revisione 2018 - A.T.O. della Provincia di Mantova pag. 133

Capitolo C Gli agglomerati C.2.3. Le criticità del servizio di acquedotto Le criticità più rilevanti nel servizio acquedottistico nel territorio mantovano sono sicuramente costituite da quei comuni ancora sprovvisti delle infrastrutture necessarie all erogazione dell acqua potabile: Rodigo, Commessaggio, Pomponesco, Villimpenta, Sabbioneta, San Benedetto Po. Altre realtà quali Goito (vedasi Figura C.4), Gonzaga ove esistono ancora rilevanti zone del territorio non servite da pubblico acquedotto. Ci sono inoltre Comuni quali Piubega, Gazoldo degli Ippoliti, Castellucchio, Pegognaga, Bagnolo San Vito, Porto Mantovano (Frazione di Soave), Acquanegra s/c, Serravalle Po, Sustinente e Roncoferraro ove gli acquedotti sono di recente realizzazione e vengono solo parzialmente utilizzati, mentre altri Comuni in cui, sebbene serviti da tempo, sussiste ancora un forte utilizzo di pozzi privati di cui l esempio classico è costituito da Castel Goffredo. Figura C.4 - cartografia della zona comunale di Goito, dove si può ben notare che la parte in destra orografica al fiume Mincio risulta servita, mentre in sinistra la rete risulta totalmente mancante pag. 134 Piano d Ambito Revisione 2018- A.T.O. della Provincia di Mantova

Capitolo C Gli agglomerati Figura C.5 - cartografia della frazione di Soave di Porto Mantovano; sulla destra si intravede l'agglomerato di Porto Mantovano capillarmente servito dalla rete acquedottistica mentre la frazione in questione ne risulta completamente sprovvista. E' da precisare che nel 2014 è stata completata l adduttrice Porto Soave che servirà ad alimentare la futura rete di distribuzione della frazione. Piano d Ambito Revisione 2018 - A.T.O. della Provincia di Mantova pag. 135