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Piano triennale di prevenzione della corruzione della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati 2014 2016 (ai sensi dell art. 1, comma 5, lett. a) della legge 6 novembre 2012, n. 190) 1

1. Premessa Il presente Piano triennale di prevenzione della corruzione (PTPC) della SISSA viene redatto in attuazione alla Legge 190/2012 e sulla base di quanto previsto dal Piano Nazionale Anticorruzione (PNA), nonché tenendo conto di quanto previsto in merito al Regolamento recante il codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell'articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, approvato dal Consiglio dei Ministri n. 72 dell 8 marzo 2013, alle indicazioni fornite dalla CiVIT (ora ANAC), soprattutto per quanto riguarda quanto contenuto nella circolare 50/13 Linee guida per l aggiornamento del Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 16.. Gli ambiti di applicazione di tale Piano riguardano tutte le attività dell Ateneo (scientifiche, formative ed amministrative) secondo l accezione più ampia del concetto di corruzione richiamato nel PNA, che comprende le varie situazioni in cui nel corso dell attività amministrativa si riscontri l abuso da parte di un soggetto del potere a lui affidato al fine di ottenere vantaggi privati, nonché le situazioni in cui, a prescindere dalla rilevanza penale, venga in evidenza un malfunzionamento dell amministrazione a causa dell uso a fini privati delle funzioni attribuite ovvero l inquinamento dell azione amministrativa ab esterno, sia che tale azione abbia successo sia nel caso in cui rimanga a livello di tentativo. Contesto interno La SISSA, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, è istituto di ricerca e istruzione superiore ad ordinamento speciale dotato di autonomia didattica, scientifica, amministrativa e disciplinare, con sede a Trieste, nel campus di via Bonomea 265. La Scuola ha lo scopo di promuovere lo sviluppo della scienza e la preparazione dei giovani alla ricerca avanzata, pura e applicata, e all insegnamento universitario superiore. Il suo mandato istituzionale, previsto dalla Legge istitutiva (1978) e dallo Statuto, è infatti la ricerca scientifica e l alta formazione alla ricerca attraverso corsi finalizzati al conseguimento del titolo Philosophiae Doctor (PhD), equiparato al titolo di Dottorato di Ricerca di cui al decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382. La SISSA promuove e attua le proprie attività di ricerca in diverse aree della fisica, della matematica e delle neuroscienze, sia in ambito teorico che sperimentale, con riguardo sia alla ricerca di base che a quella applicata. Per perseguire i propri fini, la Scuola istituisce specifici curricula formativi e attiva collaborazioni con altri enti, anche attraverso convenzioni e mediante la costituzione di consorzi, fondazioni, associazioni, società o altre strutture associative di diritto privato; si avvale della collaborazione di enti pubblici e privati, italiani e stranieri, mediante contratti, accordi e convenzioni. Ulteriori informazioni riguardanti l attività della Scuola, gli obiettivi strategici e l organizzazione, sono reperibili sul sito internet istituzionale della SISSA alla pagina Amministrazione trasparente http://www.adm.sissa.it/trasparenza/indice. 2

2. Oggetto e finalità Il presente documento, redatto in attuazione all art.1 comma 5, lettera a) della Legge 6 novembre 2012, n.190 Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell illegalità nella pubblica amministrazione, ha lo scopo di dare attuazione locale alla strategia nazionale relativa alla prevenzione e lotta alla corruzione, attraverso la realizzazione di un azione coordinata tra strategia nazionale e interna di ciascuna amministrazione. Come anticipato nelle premesse, il termine corruzione va inteso nel senso ampio del termine e comprende tutte le situazioni in cui, nel corso dell attività amministrativa, si riscontri l abuso da parte di un soggetto del potere a lui affidato al fine di ottenere vantaggi privati e tutte le situazioni in cui, a prescindere dalla rilevanza penale, venga in evidenza un malfunzionamento dell amministrazione a causa dell uso a fini privati delle funzioni pubbliche. Il Piano definisce, in coerenza con quanto previsto dal PNA, le azioni relative a: 1) il processo di adozione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2) la gestione del rischio 3) la formazione in tema di anticorruzione 4) l adozione del codice di comportamento 5) l adozione delle altre iniziative previste dalla normativa 3. Responsabile della prevenzione della corruzione Il Responsabile della prevenzione e corruzione per la SISSA, individuato ai sensi dell art.1, comma 7 della Legge 190/2012, è il Segretario Generale, il quale predispone annualmente, per l approvazione al Consiglio di amministrazione della SISSA, il Piano Triennale di prevenzione e corruzione da adottare entro il 31 gennaio di ogni anno. Il Piano Triennale di prevenzione e corruzione della SISSA, viene trasmesso, a cura del Responsabile della prevenzione e corruzione, al Dipartimento della funzione pubblica ed è pubblicato sul sito internet istituzionale della Scuola alla pagina Amministrazione trasparente (http://www.adm.sissa.it/trasparenza/indice). In particolare, spetta al Responsabile della prevenzione e corruzione definire procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti destinati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione, come previsto dall art.1 commi 8 e 10 della L.190/2012. Il Responsabile della prevenzione e corruzione provvede inoltre (art.1, comma 10 L.190/2012): a) alla verifica dell'efficace attuazione del Piano e della sua idoneità, nonché a proporre la modifica dello stesso quando sono accertate significative violazioni delle prescrizioni ovvero quando intervengono mutamenti nell'organizzazione o nell'attività dell'amministrazione; 3

b) alla verifica, d'intesa con il dirigente competente e, qualora possibile in relazione alla consistenza dell organico e al livello di specializzazione necessari, dell'effettiva rotazione degli incarichi nelle strutture preposte allo svolgimento delle attività nel cui ambito è più elevato il rischio che siano commessi reati di corruzione; c) ad individuare il personale da inserire nei programmi di formazione previsti dall art.1 comma 11 della L.190/2012. Nello svolgimento della sua attività il responsabile della prevenzione e della corruzione si avvale dei referenti per la prevenzione, che sono individuati: 1) Nei responsabili di area dell amministrazione centrale 2) In una posizione organizzativa individuata all interno degli incarichi conferiti ai sensi del vigente CCNL per il comparto università 4. Il processo di adozione del piano triennale di prevenzione della corruzione Il processo di adozione del PTPC si svolge in stretto coordinamento con l adozione del Piano della performance (PP) 2014 16 (all interno del quale sono inseriti gli obiettivi previsti dal PTPC stesso) e con il piano triennale della formazione (PTF). In particolare, il processo di adozione prevede: 1) parere del Senato Accademico, all interno del quale sono rappresentate tutte le componenti della comunità SISSA, compresi gli studenti; 2) approvazione da parte del CDA, all interno del quale, oltre alla rappresentanza della comunità SISSA, studenti compresi, è prevista la presenza di 2 componenti esterni, in grado di portare un contributo dal territorio ; 3) diffusione del piano alle componenti interne e sua diffusione, anche tramite strumenti telematici, agli stakeholder esterni; 4) avvio del processo di raccolta di feedback dall esterno, in occasione della giornata della trasparenza, finalizzati all implementazione di nuove azioni mirate. L adozione è prevista nei termini di legge. La giornata della trasparenza è solitamente calendarizzata in coincidenza con l avvio dell anno accademico, indicativamente nel mese di novembre. 4

5. Individuazione delle attività con più elevato rischio di corruzione e azioni ad esso correlate L individuazione delle aree di rischio si basa su quanto previsto dal PNA; per l anno 2014 le aree di rischio individuate saranno quelle previste come obbligatorie. Nel corso dello sviluppo del piano triennale, in coerenza con la mappatura dei processi in corso e con la valutazione del rischio ad essi connesso, secondo la metodologia prevista dal PNA stesso, si provvederà, ove si evidenzino aree di rischio significative ulteriori a quelle già inserite nel PTPC, ad integrarle a decorrere dal primo aggiornamento utile del piano stesso. Le aree e le sotto aree sono riportate nell allegato n.1 Aree e sottoaree di rischio. Le azioni collegate ad ogni area o iniziativa sono riportate nell allegato n.2 Tabella piano 2014 16 Di seguito, per le principali fasi dei processi delle aree di rischio, vengono evidenziati gli attori coinvolti e il grado di rischio delle singole attività La colonna Attori coinvolti ricomprende la struttura che presiede l attività indicata e gli eventuali altri attori coinvolti nel processo decisionale. Processo Fase Rischio Attori coinvolti Acquisti Specificazione fabbisogno Basso / Medio Titolari di fondi / budget Individuazione fornitore Alto RUP, uffici o organi istruttori come definiti dalla legge e dai regolamenti SISSA Contratto Liquidazione prestazione (certificazione corretta esecuzione) Medio/alto (a seconda delle procedure utilizzate nella fase di individuazione) Medio / alto Titolare all assunzione di impegni verso l esterno, così come definiti dalla legge e dai regolamenti interni Titolare dei fondi o del budget / Esecuzione pagamento Basso Uffici contabili competenti Selezione del personale Definizione profilo / requisiti Basso / medio Struttura richiedente Predisposizione avviso Basso Struttura competente come individuata dagli atti organizzativi o 5

regolamentari interni Selezione Medio / Alto Commissione Approvazione atti Basso Struttura competente come individuata dagli atti organizzativi o regolamentari interni Rilascio certificazioni / titoli Certificazioni in itinere Alto Docente / Struttura competente come individuata dagli atti organizzativi o regolamentari interni Alimentazione base dati Medio / alto Struttura competente come individuata dagli atti organizzativi o regolamentari interni Rilascio certificazione finale / titolo Alto Struttura competente come individuata dagli atti organizzativi o regolamentari interni Il grado di rischio della tabella di cui sopra si intende del grado più basso tra quelli indicati in tabella qualora: 1) la fase sia presidiata da un organo collegiale; 2) quando le fasi a valle siano presidiate da attori diversi e non legati da vincolo gerarchico diretto. L attuazione graduale delle disposizioni del Piano ha anche l obiettivo di abbassare il grado di rischio rispetto a quanto risulta dalla fotografia sopra riportata. Sebbene il grado di rischio di alcune delle attività sopra indicate presenti delle criticità in materia di prevenzione e protezione della corruzione, va evidenziato come per alcuni settori, quali ad esempio l affidamento lavori, servizi e forniture (incluse le acquisizioni in economia) e alle procedure concorsuali e selettive, la SISSA operi nell ambito di una normativa specifica che prevede a monte una serie di adempimenti per garantire la trasparenza e la correttezza delle procedure; è in questa sede che va rilevata l adozione di modelli/accorgimenti organizzativi adottati in tema di trasparenza amministrativa, di potenziamento e controllo del comportamento dei dipendenti addetti e di eliminazione di conflitti di interessi, soprattutto con riferimento alle acquisizioni, alle procedure concorsuali (es. nomina commissioni), agli incarichi di insegnamento a contratto (sia a titolo oneroso che gratuito). 6

6. Formazione, controllo e prevenzione del rischio I dipendenti che direttamente o indirettamente svolgono un attività indicata nel paragrafo 4 come a rischio di corruzione, dovranno partecipare ad un programma formativo. A tal fine il Responsabile della prevenzione della corruzione individua, su proposta dei Responsabili delle Strutture, del Direttore o dei Coordinatori di Area, il personale, sia tecnico amministrativo sia docente, che hanno l obbligo di partecipare ai programmi di formazione negli specifici settori esposti a rischio. Tale programma di formazione dovrà comprendere un approfondimento delle norme penali in materia di reati contro la pubblica amministrazione ed in particolare i contenuti della Legge 190/2012. Tali percorsi formativi, che dovranno essere idonei a sviluppare una cultura dell etica e della legalità, potranno essere realizzati sia da personale interno della SISSA che di altri Atenei, nonché avvalendosi della collaborazione con la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, come previsto dall art.1, comma 11 della L. 190/2012. Il Responsabile della prevenzione e della corruzione, al fine di prevenire e controllare il rischio derivante da possibili atti di corruzione, in qualsiasi momento può: richiedere, anche su segnalazione del responsabile di ciascun Settore/Servizio, ai dipendenti che hanno istruito e/o adottato il provvedimento finale, di dare per iscritto adeguata motivazione circa le circostanze di fatto e le ragioni giuridiche che sottendono all adozione del provvedimento; chiedere delucidazioni per iscritto e verbalmente a tutti i dipendenti su comportamenti che possano integrare anche solo potenzialmente corruzione e illegalità; effettuare, tramite l ausilio di soggetti interni competenti per settore, ispezioni e verifiche presso ciascun ufficio della SISSA al fine di procedere al controllo del rispetto delle condizioni di correttezza e legittimità dei procedimenti in corso o già conclusi. 7. Codice di comportamento In accordo con la normativa vigente, SISSA ha provveduto ad avviare il percorso per l approvazione del Codice di Comportamento. In particolare il Codice: 1) è stato adottato, ai fini della sua discussione e condivisione, con DD n. 503 in data 16/12/2013 2) è stato approvato, sempre ai fini dell avvio del processo di condivisione, dal Senato Accademico del 28 gennaio 2014 e dal Consiglio di amministrazione del 4 febbraio 2014 3) entro il 31/4/2014 verrà definitivamente approvato ed emanato. Già nel corso del 2014 verranno avviate le seguenti iniziative: 1) comunicazione e diffusione del codice a tutta la comunità SISSA; 7

2) modifica delle procedure e documentazioni di assunzione al fine di informare tutti i nuovi assunti interessati di quanto previsto dal codice; 3) modifica delle procedure e documentazioni di affidamento delle forniture di beni e servizi al fine di informare tutti gli interessati di quanto previsto dal codice. Nel corso del 2015 verranno avviate delle iniziative relative a: 1) monitoraggio dell applicazione del codice. Il codice approvato con D.D.n.503 è allegato al presente piano (allegato 4). 8. L adozione delle altre iniziative previste dalla normativa La seguente sezione riprende le azioni che verranno programmate nell arco di tempo di riferimento del piano, relativamente alle iniziative previste dal PNA. Iniziativa Indicazioni dei criteri di rotazione del personale Indicazioni delle disposizioni in merito all arbitrato Si veda apposita sezione azioni Monitoraggio delle prassi in merito all arbitrato Eventuale revisione della procedura arbitrale Elaborazione della proposta di decreto per disciplinare gli incarichi e le attività non consentite Elaborazione per l attribuzione di incarichi dirigenziali Definizione delle modalità per verificare il rispetto del divieto di svolgere attività incompatibili a seguito della cessazione del rapporto di lavoro (nota: regolamenti già attivi) Monitoraggio applicazione/rispetto regolamenti (nota: la pianta organica non prevede figure dirigenziali, oltre al Segretario Generale organo di vertice selezionato sulla base di procedura pubblica e con contratto a tempo determinato ai sensi di quanto previsto dalla legge 240/10) Istituzione di un gruppo di lavoro ad hoc Elaborazione di una procedura di verifica entro il 31/12/14 Approvazione e messa a regime procedura 2015 Elaborazione di direttive per effettuare controlli sui procedimenti penali ai fini dell attribuzione degli Istituzione di un gruppo di lavoro ad hoc Elaborazione di una procedura di verifica entro il 8

incarichi e dell assegnazione degli uffici 31/12/14 Approvazione e messa a regime procedura 2015 Adozione di misure per la tutela del whistelblower Istituzione di un gruppo di lavoro ad hoc Elaborazione di proposte di misure entro il 31/12/14 Approvazione e messa a regime procedura 2015 Predisposizione di protocolli di legalità per gli affidamenti Istituzione di un gruppo di lavoro ad hoc Elaborazione di una procedura di verifica entro il 31/12/14 Approvazione e messa a regime procedura 2015 Realizzazione del sistema di monitoraggio del rispetto dei termini per la conclusione dei procedimenti Istituzione di un gruppo di lavoro ad hoc Elaborazione di una procedura di verifica entro il 31/12/15 Approvazione e messa a regime procedura 2016 Realizzazione di un sistema di monitoraggio dei rapporti tra l amministrazione e i soggetti che con essa stipulano contratti e indicazioni di ulteriori iniziative nell ambito dei contratti pubblici Istituzione di un gruppo di lavoro ad hoc Elaborazione di una procedura di verifica entro il 31/12/15 Approvazione e messa a regime procedura 2016 Approvazione regolamento spese in economia e RAFC Indicazione delle iniziative previste nell ambito dell erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari nonché di attribuzione di vantaggi economici di qualsiasi genere Indicazione delle iniziative previste nell ambito di concorsi e selezione del personale Indicazione delle iniziative previste nell ambito delle attività ispettive e organizzative del sistema di Si veda quanto già evidenziato nell apposita sezione Si veda quanto già evidenziato nell apposita sezione Istituzione di una posizione organizzativa ad hoc 9

monitoraggio sull attuazione del PTCP Attivazione di una commissione esterna di audit sui processi a maggior rischio Le azioni collegate alle iniziative in tabella e la loro schedulazione nel corso del triennio sono riportate nell allegato n.2 Tabella piano 2014 16. 9. Obblighi informativi I Responsabili delle strutture coinvolte nelle attività di cui paragrafo 5 dovranno informare per iscritto il Responsabile delle prevenzione della corruzione, dei procedimenti amministrativi istruiti e i provvedimenti finali adottati, con l indicazione del Responsabile di ciascun procedimento, dei destinatari e dei tempi di effettiva conclusione dei procedimenti. L informativa di cui al precedente paragrafo riguarda tutti i procedimenti di cui il Segretario Generale, quale Responsabile della prevenzione della corruzione, non sia già a diretta conoscenza, e dovrà essere trasmessa annualmente entro il 30 novembre, in coerenza con il termine per la presentazione della relazione sui risultati dell attività svolta. Tale informativa, attraverso la verifica a campione, ha la finalità di: verificare la legittimità degli atti adottati; monitorare il rispetto dei termini previsti dalla legge o dai regolamenti per la conclusione dei procedimenti; monitorare i rapporti tra l'amministrazione e i soggetti che con la stessa stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici di qualunque genere, anche verificando eventuali relazioni di parentela o affinità sussistenti tra i titolari, gli amministratori, i soci e i dipendenti degli stessi soggetti e i dipendenti dell'amministrazione. Sussiste in ogni caso la possibilità, da parte del Responsabile delle Prevenzione della Corruzione, di chiedere in ogni momento, procedendo anche a ispezioni e verifiche presso le strutture della SISSA, tramite l ausilio di funzionari interni competenti per settore o di una apposita struttura composta da personale esterno, ai responsabili dei Settori/Servizi, informazioni circa i termini di conclusione dei procedimenti amministrativi di propria competenza. Il Responsabile delle Prevenzione della Corruzione può tenere conto di segnalazioni non anonime provenienti da eventuali portatori di interesse, sufficientemente circostanziate, che evidenzino situazioni di anomalia e configurino la possibilità di un rischio probabile di corruzione. Tali segnalazioni dovranno essere effettuate tramite PEC (posta elettronica certificata) o attraverso un indirizzo di posta elettronica istituzionale della SISSA. 10

10. Obblighi di trasparenza Al fine di ottemperare agli obblighi di trasparenza, il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione della SISSA è pubblicato sul sito internet istituzionale della Scuola alla pagina Amministrazione trasparente (http://www.adm.sissa.it/trasparenza/indice). Sulla medesima pagina verrà pubblicata ogni altra informazione prevista dalla Legge 190/2012. 11. Rotazione degli incarichi Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione, in accordo con il Direttore della SISSA e con i Responsabili delle Strutture/Aree, può prevedere la rotazione, anche solo sulle diverse fasi di singoli processi, ove possibile in relazione alla consistenza dell organico e alla specializzazione richiesta, dei dipendenti coinvolti nell istruttoria o nel rilascio dei provvedimenti di cui alle attività del paragrafo 5. Ove la rotazione non sia possibile, per le motivazioni di cui sopra, il Responsabile della Prevenzione della Corruzione è tenuto alla verifica a campione, anche avvalendosi di personale e/o strutture e/o organismi esterni competenti in materia, di almeno il 5% delle pratiche (potendo optare, nella quantificazione del 5%, tra il valore economico o tra il numero di pratiche). 12. Relazione dell attività svolta Il Responsabile delle Prevenzione della Corruzione entro il 15 dicembre di ogni anno sottopone al Consiglio di Amministrazione una relazione recante i risultati dell attività svolta e la pubblica sul sito internet istituzionale della Scuola alla pagina Amministrazione trasparente (http://www.adm.sissa.it/trasparenza/indice). 13. Pianificazione triennale Per il perseguimento delle finalità previste dal presente Piano, la Scuola, per il periodo 2014 2016, si impegna alla realizzazione delle azioni riportate nell allegato n.2 Tabella piano 2014 16, distinte per anno e per finalità; accanto alle azioni sono riportati eventuali costi diretti. 14. relazione 2013 In accordo con la previsione normativa in merito al raccordo tra la programmazione 2014 16 e 2013 15, all interno del documento vengono riportati, a lato di quanto previsto nel piano 2013 15, i risultati raggiunti. 11

Azione Tipologia Anno Risultati raggiunti Analisi e revisione dei processi di acquisto e del relativo regolamento (regolamento spese in economia) Prevenzione 2013 Nel corso del 2013 si è proceduto alla revisione dei processi di acquisto a seguito dell introduzione di quanto previsto dalla legge di stabilità 2013, alla costituzione del gruppo di lavoro ad hoc per la revisione del regolamento (che ha subito un rallentamento in seguito alle predette innovazioni normative e alla loro analisi) e alla elaborazione di una prima bozza di regolamento, che verrà sottoposta per l approvazione agli organi di marzo, congiuntamente al RAFC con cui condivide alcune tematiche in comune e che necessitano di essere raccordate Attività formativa sulle procedure di acquisto Per il personale tecnico amministrativo Per il personale docente Formazione / Prevenzione 2013 Si e proceduto ad una serie di interventi di informazione / formazione interni sulle tematiche del MEPA CONSIP e alla partecipazione del personale degli uffici deputati al presidio delle procedure di corsi connessi alle tematiche, come da allegato. Per il personale docente si è provveduto ad apposito incontro presso l area di Neuroscienze (l area che procede al 95% delle procedure di acquisto legate all attività scientifica) Revisione dei processi di rappresentazione contabile e di controllo economico Mappatura dei processi amministrativi interni, con evidenza delle criticità organizzative legate ad eventuali attività in conflitto di interesse inserite all interno della stessa Controllo 2014 Prevenzione 2014 15 Si è già provveduto alla prima mappatura di tutti i processi amministrativi di SISSA 12

unità organizzativa Costituzione della commissione AUDIT Attività di audit sui processi a rischio corruzione Attività di audit sui processi a rischio corruzione Controllo 2014 Controllo 2014 Controllo 2015 Attività formativa legata alle innovazioni normative sui processi a rischio corruzione Prevenzione / formazione 2015 13

Programma triennale per la trasparenza e l integrità della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati 2014 2016 14

Introduzione: organizzazione e funzioni dell amministrazione Chi siamo: definizione, missione e mandato istituzionale La SISSA, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, è istituto di ricerca e istruzione superiore ad ordinamento speciale dotato di autonomia didattica, scientifica, amministrativa e disciplinare, con sede a Trieste, nel campus di via Bonomea 265. La Scuola, che rappresenta una realtà di eccellenza nel panorama universitario italiano, ha lo scopo di promuovere lo sviluppo della scienza e la preparazione dei giovani alla ricerca avanzata, pura e applicata, e all insegnamento universitario superiore. Il suo mandato istituzionale, previsto dalla Legge istitutiva (1978) e dallo statuto, è infatti la ricerca scientifica e l alta formazione alla ricerca attraverso corsi finalizzati al conseguimento del titolo Philosophiae Doctor (PhD), equiparato al titolo di Dottorato di Ricerca di cui al decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382. La Scuola è stata la prima istituzione in Italia a promuovere corsi post laurea per il conseguimento del titolo di PhD quando ancora nel nostro Paese non esisteva un programma formativo di Dottorato di Ricerca. Per perseguire i propri fini, la Scuola promuove attività di ricerca e formazione in nuove discipline, nonché attività volte ad integrare discipline diverse anche per mettere a disposizione nel mondo produttivo le proprie competenze; istituisce specifici curricula formativi e attiva collaborazioni con altri enti, anche attraverso convenzioni e mediante la costituzione di consorzi, fondazioni, associazioni, società o altre strutture associative di diritto privato; si avvale della collaborazione di enti pubblici e privati, italiani e stranieri, mediante contratti, accordi e convenzioni. Tutte le componenti della Scuola contribuiscono al raggiungimento dei fini nell ambito delle rispettive funzioni e responsabilità. Con l entrata in vigore del nuovo statuto (29.02.2012), l anno 2012 è stato un anno di transizione ed implementazione della nuova governance (attivazione dei nuovi organi e dei regolamenti previsti dalla L. 240/10 e dallo statuto stesso), mentre l anno 2013 è servito per consolidare la parte organizzativa e regolamentare (entrambi i processi sono ancora in atto). Cosa facciamo La SISSA promuove e attua le proprie attività di ricerca in diverse aree della fisica, della matematica e delle neuroscienze, sia in ambito teorico che sperimentale, con riguardo sia alla ricerca di base che a quella applicata. I progetti di ricerca sono coordinati da scienziati di fama internazionale: alcuni docenti della Scuola hanno ricevuto lauree honoris causa in prestigiose università straniere, sono risultati vincitori di importanti premi scientifici o sono membri di autorevoli accademie scientifiche. Gli scienziati della SISSA si aggiudicano ogni anno importanti finanziamenti (grant) internazionali o italiani. L ottimo livello della ricerca è attestato dalla quantità e qualità dei prodotti scientifici, con pubblicazioni su riviste internazionali con altissimo impact factor, l elevato numero di citazioni, gli inviti a tenere seminari nelle più prestigiose conferenze internazionali e la quantità dei finanziamenti complementari da fonti pubbliche e private. La SISSA garantisce agli studenti di PhD una formazione rigorosa e accurata, in un ambiente internazionale favorevole allo studio, alla sperimentazione e alla ricerca. Tutte le attività didattiche si svolgono in inglese. Dopo una breve fase iniziale di full immersion nella didattica, gli studenti sono coinvolti nelle attività di 15

ricerca e incoraggiati ad acquisire rapidamente capacità di lavoro autonomo. La crescita scientifica degli studenti è favorita dalla loro partecipazione a importanti eventi scientifici, quali seminari e workshop, e dal confronto quotidiano con ricercatori di alto livello provenienti da tutto il mondo. Grazie infatti alle collaborazioni con le numerose e qualificate realtà scientifiche presenti in Friuli Venezia Giulia e con prestigiose università in tutto il mondo, chi arriva alla SISSA si inserisce nel cuore pulsante di una comunità scientifica internazionale. Tutto questo offre agli studenti la possibilità di scegliere tra un ampio ventaglio di opportunità lavorative: gli ex allievi hanno ottenuto infatti nella grande maggioranza dei casi posizioni di altissimo rilievo sia nel mondo accademico che in quello finanziario e imprenditoriale. La SISSA è impegnata anche in altre attività che le hanno conferito grande rinomanza. Il Laboratorio Interdisciplinare di Scienze Naturali ed Umanistiche, che ha ottenuto negli anni ampi finanziamenti europei e privati per molteplici iniziative nel campo della comunicazione scientifica e per l organizzazione di eventi di divulgazione, gestisce il Master in Comunicazione Scientifica che è una struttura di riferimento a livello internazionale, oltre all innovativo Master in Complex Actions. Medialab, uno spin off della SISSA, si attesta come uno degli editori di maggior successo di riviste internazionali di Fisica, con impact factor maggiori delle principali riviste europee e americane nell ambito della Fisica delle Particelle, Astrofisica, Fisica, Statistica, e Strumentazione. Come operiamo La struttura operativa su cui si basa la ricerca scientifica della SISSA è analoga a quella di molti Istituti dei paesi anglosassoni. Essa è basata su un numero basso di docenti/scienziati strutturati ciascuno dei quali è un Principal Investigator (PI), ovvero svolge in autonomia la propria attività di ricerca, ben distinta dagli altri PI, con collaboratori ai quali sono di norma assegnate posizioni temporanee e studenti di PhD. L attività di ricerca dei singoli è stata fino ad ora coordinata all interno dei settori scientifici, che stanno confluendo in tre aree di maggior dimensione (Fisica, Matematica e Neuroscienze). Le aree sono responsabili anche per l organizzazione dei corsi di PhD, ciascuno dei quali è provvisto di un collegio dei docenti e di un coordinatore. La nostra attività è caratterizzata da un numero limitato di allievi selezionati e da un peso prevalente dell attività di ricerca rispetto all attività d insegnamento. L apertura (chiusura) di un area scientifica o di un corso di PhD, la politica del reclutamento di personale docente e tecnico amministrativo, le relazioni con altri enti di ricerca o università italiane o straniere, l organizzazione interna e le direttive strategiche sono decise e attuate dagli organi della Scuola, ovvero il Direttore, il Senato Accademico, il Consiglio di Amministrazione e il Consiglio della Scuola. Questi organi sono affiancati da un limitato numero di Commissioni o Comitati, previsti dalla legge, o istituiti dalla SISSA per rendere più efficace l opera degli organi istituzionali. Dal punto di vista organizzativo, oltre a quanto si evince dall organigramma (9 uffici organizzati in tre aree che rispondono al segretario generale; due strutture sistemi informatici e servizio protezione che rispondono alla direzione) occorre sottolineare la particolare organizzazione dell ambito della ricerca, dove le tre aree godono di una relativa autonomia di gestione, inferiore a quella di un dipartimento universitario in quanto non dotate di autonomia di bilancio ma di sola autonomia di spesa (centri di responsabilità), e sono supportati operativamente da personale TA che afferisce all amministrazione (personale amministrativo) o all area stessa (personale di laboratorio). A seguito della nuova organizzazione strutturale 16

della ricerca anche l organizzazione amministrativa di supporto ha subito nel 2012 un riassestamento, che proseguirà ancora nel corso del 2014, soprattutto per quanto riguarda la struttura a supporto della ricerca scientifica, in corrispondenza con l avvio del programma Horizon 2020. Ulteriori informazioni sull organizzazione e le funzioni dell amministrazione sono reperibili al link http://www.adm.sissa.it/trasparenza/organizzazione 1. Le principali novità Le principali innovazioni rispetto al piano precedente fanno riferimento alla riconciliazione del programma 14 16 con le previsioni normative nel frattempo intervenute, ed in particolare: d.lgs 33/2013 Piano Nazionale Anticorruzione Delibere CIVIT/ANAC Il presente Programma inoltre prende spunto, nelle azioni previste, dal monitoraggio effettuato dal Nucleo di Valutazione della Scuola nello svolgimento delle sue funzioni di OIV, in merito ai dati pubblicati al 30/09/14. 2. Procedimento di elaborazione e adozione del programma Il programma triennale di SISSA viene realizzato sulla base della nuova concezione di trasparenza introdotta all articolo 11 del Dlgs. 150/2009 e secondo le linee guida della Commissione per la Valutazione, la Trasparenza e l Integrità delle amministrazioni pubbliche (Delibera CIVIT n. 105/2010). Ai sensi del d.lgs. 150/2009 la trasparenza, sulla base del paradigma della libertà di informazione dell open government, presuppone l accessibilità totale da parte di tutta la collettività alle informazioni di pubblico interesse. La trasparenza assume in questo contesto una connotazione differente, più estesa, rispetto alla legge 241/1990, dove la nozione è circoscritta al diritto di accesso e alla titolarità di un interesse. Gli obiettivi del programma garantiscono: un appropriato livello di trasparenza finalizzato a dare adeguata comprensione dell attività dell Ateneo alla società civile e alla creazione di una relazione diretta tra Ente e cittadini; la legalità e lo sviluppo della cultura dell integrità dell informazione attraverso la pubblicazione sul sito istituzionale di dati, informazioni e notizie riguardanti l Ateneo; 17

l uso di forme di comunicazione rispettose del diritto alla replica e della tutela della privacy. Il programma, in modo coordinato con il Piano Triennale della Performance 2014 16, e con il Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione, è stato elaborato e adottato come di seguito: 1) Analisi del monitoraggio al 30/09/13 e della situazione al 31/12/13 2) Costituzione di un gruppo di lavoro ad hoc (allegato provvedimento) finalizzato al presidio, nella fase di avvio, del processo di produzione e pubblicazione dei dati 3) Individuazione delle criticità in merito alla produzione dei dati da pubblicare 4) Presentazione del Piano della Performance, del Piano Triennale per la prevenzione della corruzione e del programma per la trasparenza al Senato del 24/01/2014, che rappresenta tutti gli stakeholder principali della scuola (studenti, personale di ricerca, professori) 5) Invio programma ai responsabili di ufficio, al fine di condividerne obiettivi e contenuti 6) Presentazione e confronto con il Nucleo di Valutazione, che svolge funzioni di OIV 7) Approvazione del Piano da parte del Consiglio di Amministrazione in data 04/02/2014 Successivamente all approvazione, il Programma sarà presentato anche al consiglio della Scuola e diffuso a tutta la comunità SISSA, oltre che reso disponibile anche agli stakeholder esterni, in particolare nel corso della giornata della Trasparenza. Il Programma della trasparenza è stato elaborato ed approvato in modo coordinato con il Piano della Performances 2014 16 (all interno del quale sono riportati, tra gli obiettivi, quelli previsti dal PTPC e dal Programma) e con il Piano Triennale per la prevenzione della corruzione e del Programma (di cui costituisce sezione). 3. Iniziative di comunicazione della trasparenza Oltre a quelle già previste per quanto riguarda la comunità SISSA, la Scuola darà adeguata comunicazione del programma: 1) in occasione delle visita dell International Scientific Advisory Committe, organo previsto dallo statuto per la valutazione composto solo da membri esterni e appartenenti a organizzazioni straniere; 2) in occasione di SISSA in festa, evento in cui la Scuola apre le proprie porte ai cittadini (giugno 2014); 18

3) in occasione della giornata della Trasparenza, in occasione del Welcome Day (ottobre 2014) 4. Processo di attuazione del programma Il programma triennale, finalizzato al perseguimento degli obiettivi delineati al punto 2, prevede in particolare le attività connesse al miglioramento della qualità del dato pubblicato relativamente ad alcune voci previste dal d.lgs 33/12 (allegato n.5). Inoltre, l allegato n.3 definisce i ruoli organizzativi responsabili della produzione/pubblicazione e dell aggiornamento dei dati. Al fine di ottimizzare i processi di aggiornamento e produzione dei dati e delle informazione, nel corso del 2014, secondo quanto stabilità dal decreto di costituzione, il gruppo di lavoro provvederà anche all elaborazione di procedure chiare e definite, volte ad assicurare la regolarità e la tempestività dei flussi informativi. Al fine di garantire quanto sopra, già nel 2014 in staff alla Direzione Generale (Segretario Generale, che svolge funzione di responsabile della Trasparenza) verrà istituita una posizione organizzativa (da ricoprire con personale interno di SISSA) deputata al coordinamento dei processi di produzione, aggiornamento e pubblicazione e verifica dei dati. 19