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Del. n. 19/2008/F SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER L UMBRIA composta dai magistrati: Presid. Sezione Gabriele DE SANCTIS Presidente Cons. MarioBUSCEMI Componente-estensore Cons. Romano DI GIACOMO Componente Primo Ref Paola COSA Componente VISTO l art. 100, comma 2, della Costituzione; VISTO il Testo Unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con R.D. 12 luglio 1934, n. 1214, e successive modificazioni; VISTA la legge 14 gennaio 1994, n. 20, recante disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti; VISTO il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 recante il Testo Unico delle leggi sull ordinamento degli enti locali; VISTA la legge 5 giugno 2003 n. 131, recante disposizioni per l adeguamento dell ordinamento della Repubblica alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3; VISTA la legge 23 dicembre 2005, n. 266 recante Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2006) ; 1

VISTA la Deliberazione delle Sezioni Riunite della Corte dei conti n. 14 del 16 giugno 2000 recante il regolamento per l organizzazione delle funzioni di controllo della stessa Corte, come modificata dalle Deliberazioni SS RR n. 2 del 3 luglio 2003 e n. 1 del 17 dicembre 2004; VISTE le Deliberazioni n. 6/AUT/06 del 27 aprile 2006 e n. 5/AUT/2007 del 4 giugno 2007 della Sezione delle Autonomie della Corte dei conti; VISTA la relazione dell Organo di revisione economico-finanziario sul rendiconto dell esercizio 2006 del Comune di Città di Castello e le risultanze della successiva istruttoria ; odierno; VISTA l Ordinanza Presidenziale di convocazione della Sezione per il giorno UDITO nell odierna Adunanza il relatore, Consigliere Mario BUSCEMI; RITENUTO IN FATTO A Con nota n. 1958 del 21 novembre 2007 il Consigliere istruttore, sulla base delle risultanze della relazione dell Organo di revisione contabile del Comune di Città di Castello sul rendiconto 2006, ha instaurato il contraddittorio con l Ente, rilevando che nel corso del 2006 il predetto Comune ha finanziato, mediante indebitamento, incarichi professionali per l importo di 350.000 ed invitando la predetta Amministrazione a dare conto in modo dettagliato della natura della predetta spesa al fine di valutare se possa essere considerata investimento, come prevede l articolo 119 della Costituzione. B Il Sindaco del Comune di Città di Castello ha risposto con nota n. 37650 del 18 dicembre 2007, trasmettendo la relazione, sottoscritta dal Segretario Generale, dal Dirigente del Settore Bilancio, Entrate e Tributi e dal Dirigente del Settore Urbanistica, con cui si evidenza, innanzitutto, che l indebitamento di cui trattasi è stato assunto dal Comune di Città di Castello ricorrendo alla contrazione di mutui con la Cassa Depositi e Prestiti. Riguardo all utilizzo della spesa così finanziata, destinata, secondo quanto risulta dalla relazione dell Organo di revisione, ad incarichi professionali, il Comune ha precisato che 50.000 fanno riferimento ad acquisto di hardware, software, strumentazione informatica e collegamenti di rete 2

( beni materiali ed immateriali ad utilizzo pluriennale ) [ ] Pertanto si è trattato di una mera inesattezza descrittiva della relazione dell Organo di revisione. L Ente ha, inoltre, precisato che per l importo di 100.000 il mutuo è stato assunto per finanziare le spese per gli incarichi per la progettazione definitiva relativa alla realizzazione degli interventi sperimentali nel settore dell edilizia residenziale ed annesse urbanizzazioni, da realizzare con il programma innovativo in ambito urbano denominato Contratto di Quartiere II. [ ] La spesa di progettazione, pertanto, fa riferimento ad interventi di realizzazione di opere pubbliche di preminente interesse regionale riconducibili alle tipologie di investimento finanziabili con indebitamento, in quanto relative al comma 18 let. I) della L.350/2003. Riguardo alla predetta spesa di 100.000, il Comune, con lettera del 30 gennaio 2008, ha trasmesso le Determinazioni dirigenziali, in attuazione della Deliberazione di Giunta, di conferimento degli incarichi di progettazione per l intervento di edilizia sopra descritto. L Ente ha fatto inoltre presente che per 200.000 il mutuo è stato assunto per finanziare spese finalizzate all acquisizione della progettazione preliminare relativa ad interventi di riqualificazione urbanistica, architettonica e funzionale di Piazza Garibaldi ed aree limitrofe, da effettuare attraverso apposita procedura del concorso di idee, ai sensi dell art. 108 del T.U. sugli appalti. [ ] L Amministrazione comunale ha ritenuto di non dar corso, nell esercizio 2007, alle fasi successive della procedura per l acquisizione del progetto preliminare di riqualificazione urbanistica di che trattasi. Pertanto è stato deciso di realizzare, sempre nell ambito degli interventi di riqualificazione funzionale del patrimonio comunale nell area citata, un intervento di ristrutturazione e recupero di Piazza Gioberti, [ ] decidendo contestualmente di richiedere alla Cassa DD. PP. Il diverso utilizzo del mutuo di cui sopra. Il Comune ha osservato, conclusivamente, che tra gli investimenti vanno imputate le spese per l incentivazione della progettazione interna e per gli strumenti della progettazione tecnica generale. Tali spese sono da considerare immobilizzazioni immateriali, che, quindi, vanno ad accrescere il patrimonio dell Ente. Al contrario, nel caso dei trasferimenti in conto capitale a soggetti privati le spese non accrescono il patrimonio dell Ente e quindi non possono essere considerate investimenti. D) All odierna adunanza non sono intervenuti i rappresentanti del Comune. 3

CONSIDERATO IN DIRITTO L art. 1, comma 168 della legge 23 dicembre 2005 n. 266 ( legge Finanziaria per il 2006 ) stabilisce che le Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti, qualora accertino, anche sulla base della relazione sul bilancio di previsione dell esercizio di competenza, comportamenti difformi dalla sana gestione finanziaria o il mancato rispetto degli obiettivi posti con il patto di stabilità interno, adottano specifica pronuncia e vigilano sull'adozione da parte dell'ente locale delle necessarie misure correttive e sul rispetto dei vincoli e limitazioni posti in caso di mancato rispetto delle regole del patto suddetto. La Deliberazione n. 5/AUT/2007 del 4 giugno 2007, specificamente riferita al rendiconto dell esercizio 2006 - con la quale la Sezione delle Autonomie di questa Corte ha determinato le linee guida per l attuazione dell art. 1, commi 166 e 167, della citata legge n. 266 del 2005, per gli organi di revisione economico-finanziaria degli enti locali ha, tra l altro, stabilito che la relazione che l organo di revisione dell ente locale ha l obbligo d inviare alle Sezioni regionali, dopo l approvazione del rendiconto da parte del consiglio comunale o provinciale, deve dare conto del rispetto degli obiettivi annuali posti dal Patto di stabilità interno. Dalla relazione trasmessa dal Collegio dei revisori risultava che, nel corso del 2006, il Comune di Città di Castello ha finanziato, mediante indebitamento, incarichi professionali per l importo di 350.000. In risposta alla richiesta del magistrato istruttore di dare conto in modo dettagliato della natura della predetta spesa, il Sindaco ha chiarito che l importo di 50.000 è stato erroneamente incluso dall Organo di revisione nel totale della predetta somma di 350.000 destinata ad incarichi professionali, mentre era invece finalizzato all acquisto di strumenti informatici materiali ed immateriali ad utilizzo pluriennale. Tali beni, a parere della Sezione, sono riconducibili alla tipologia di investimento individuata dall articolo 3, comma 18, lettere c e d, della legge 24 dicembre 2003, n. 350 ( legge Finanziaria per il 2004 ), secondo il quale, ai fini di cui all'articolo 119, sesto comma, della Costituzione, costituiscono investimenti [ ] c) l acquisto di impianti, macchinari, attrezzature tecnico- scientifiche, mezzi di trasporto e altri beni mobili ad utilizzo pluriennale; d) gli oneri per beni immateriali ad utilizzo pluriennale. 4

L Ente ha, inoltre comunicato che il mutuo per la somma di 200.000, inizialmente destinato al finanziamento di consulenze, è stato destinato ad opere di ristrutturazione e recupero di una piazza cittadina, con contestuale richiesta alla Cassa Depositi e Prestiti di diverso utilizzo del mutuo stesso. Tale spesa è riconducibile alla tipologia di investimento individuata dal comma 18, lettera b del già citato articolo 3,, della legge Finanziaria per il 2004, secondo il quale, ai fini di cui all'articolo 119, sesto comma, della Costituzione, costituiscono investimenti [ ] b) la costruzione, la demolizione, la ristrutturazione, il recupero e la manutenzione straordinaria di opere e impianti. Il Comune ha, infine, reso noto che il mutuo per l importo di 100.000 è finalizzato al finanziamento di incarichi per la progettazione definitiva degli interventi sperimentali nel settore dell edilizia residenziale ed è riconducibile alla tipologia di investimento individuata dall articolo 3, comma 18, lettera i, della legge Finanziaria per il 2004, secondo il quale, ai fini di cui all'articolo 119, sesto comma, della Costituzione, costituiscono investimenti [ ] i) gli interventi contenuti in programmi generali relativi a piani urbanistici attuativi, esecutivi, dichiarati di preminente interesse regionale aventi finalità pubblica volti al recupero e alla valorizzazione del territorio. Premesso quanto sopra, la Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per l Umbria, nel rendere la pronuncia ai sensi dell art. 1 comma 168 della legge 23 dicembre 2005, n. 266 sul rendiconto per l esercizio 2006 del Comune di Città di Castello DELIBERA di dare atto che, in sede di rendiconto 2006 del Comune di Città di Castello, alla luce delle puntualizzazioni che precedono, le spese finanziate con indebitamento risultano finalizzate ad investimento, come previsto dal disposto dell articolo 119 della Costituzione, con invito all Organo di revisione, in relazione alle errate indicazioni menzionate in parte motiva, a fornire, per il futuro, i dati richiesti con la dovuta precisione 5

ORDINA che la presente pronuncia venga rimessa, a cura della Segreteria della Sezione, al Sindaco e, per conoscenza, al Presidente del Consiglio comunale ed all Organo di revisione. Così deliberato in Perugia, nella Camera di Consiglio del 13 febbraio 2008. L estensore f.to Mario BUSCEMI Il Presidente f.to Gabriele DE SANCTIS Depositato il 19 febbraio 2008. Il Direttore della Segreteria f.to Melita Di Iorio 6