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Protocollo RC n. 8367/13 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DEL 22 MAGGIO 2013) L anno duemilatredici, il giorno di mercoledì ventidue del mese di maggio, alle ore 16,15, nella Sala delle Bandiere, in Campidoglio, si è adunata la Giunta Capitolina di Roma, così composta: 1 ALEMANNO GIOVANNI.. Sindaco 2 BELVISO SVEVA.... Vice Sindaco 3 BARBUSCIA BARBARA... Assessore 4 BORDONI DAVIDE... 5 CAVALLARI ENRICO....... 6 CORSINI MARCO...... 7 DE PALO GIANLUIGI.. 8 FUNARI LUCIA.. Assessore 9 GASPERINI DINO. 10 GHERA FABRIZIO..... 11 LAMANDA CARMINE... 12 SENSI ROSELLA 13 SPENA MARIA... Sono presenti il Vice Sindaco e gli Assessori Barbuscia, Bordoni, Corsini, De Palo, Funari, Gasperini, Ghera, Lamanda e Spena. Partecipa il sottoscritto Segretario Generale Dott. Liborio Iudicello. (O M I S S I S) Deliberazione n. 253 Riorganizzazione dei servizi erogati nelle Case di Riposo di Roma Capitale. Progetto di assistenza domiciliare a favore degli anziani ospiti delle strutture residenziali capitoline. Premesso che, con l approvazione delle deliberazioni della Giunta Capitolina n. 103 del 6 aprile 2011 e n. 183 del 4 luglio 2012, è stato avviato un processo di riorganizzazione dei servizi erogati a favore degli anziani, ospitati nelle strutture residenziali di Roma Capitale; Che gli anziani in possesso dei requisiti previsti dalle deliberazioni del Commissario Straordinario, con i poteri del Consiglio Comunale, n. 1563/1986 e n. 42/2008, una volta ammessi ai predetti servizi, possono optare per soluzioni personalizzate, anche alternative alla istituzionalizzazione nelle Case di Riposo capitoline, ovvero trovare una sistemazione abitativa in autonomia o essere inseriti in una struttura residenziale privata, tra quelle individuate dall Amministrazione, sostenuti da un contributo economico erogato da Roma Capitale; Che i criteri di accesso stabiliti nelle citate deliberazioni del Commissario Straordinario n. 1563/1986 e n. 42/2008 per l accesso alle Case di Riposo, stabiliscono, tra l altro, che l anziano deve essere autosufficiente; Che l Amministrazione Capitolina gestisce attualmente quattro strutture residenziali per anziani: Roma 1, Roma 3, Casa Vittoria e Bruno Buozzi ;

2 Che agli anziani ospiti delle summenzionate strutture residenziali, vengono erogati oltre ai servizi di natura alberghiera, anche prestazioni di assistenza domiciliare; Che l anziano, tra l altro, pur se autosufficiente al momento dell accesso alla struttura, nel corso degli anni può aver bisogno di interventi assistenziali di intensità diversa; Che presso le strutture Roma 1 e Roma 3, sono presenti oltre al modulo ordinario di accoglienza, i cosiddetti moduli o reparti protetti, in coerenza con quanto previsto nella D.G.R. n. 1305/2004 come modificata dalla D.G.R. n. 39/2012; Che agli anziani parzialmente autosufficienti ospitati nei moduli protetti all interno delle strutture capitoline, vengono offerti servizi assistenziali di intensità diversa e che comprendono anche l assistenza infermieristica e le prestazioni sanitarie domiciliari, erogate dalle Aziende Sanitarie territorialmente competenti; Che, l Amministrazione ha sottoscritto Protocolli d Intesa e Convenzioni con le ASL competenti proprio al fine di offrire agli anziani ospiti nelle Case di Riposo i servizi sanitari domiciliari (CAD) cui hanno diritto; Che, con deliberazione della Giunta Capitolina n. 355/2012, è stato approvato il nuovo modello di erogazione dei servizi domiciliari in favore di anziani, disabili e minori, provvedendo, tra l altro, ai fini della programmazione della spesa, all adeguamento dei corrispettivi da riconoscere agli operatori dell assistenza domiciliare; Che anche nell ambito della riorganizzazione dei servizi di assistenza domiciliare prestati a favore degli anziani ospiti delle Case di Riposo, si ritiene indispensabile ridefinire il modello d intervento assistenziale, anche alla luce delle modifiche normative intervenute e, nel contempo, determinare i parametri economici dei corrispettivi riconosciuti agli operatori che svolgono l assistenza all interno delle suindicate strutture; Che, a tal fine, è stato elaborato il Progetto di assistenza domiciliare all interno delle strutture residenziali per anziani di Roma Capitale di cui all Allegato A al presente provvedimento che contiene gli elementi operativi per la riorganizzazione del servizio di cui trattasi e i parametri economici dei corrispettivi spettanti agli operatori che erogano le prestazioni socio-assistenziali; Che, per quanto riguarda la programmazione della spesa, occorre precisare, rispetto ai parametri economici approvati con la citata D.G.C. n. 355/2012, che nella fattispecie il calcolo del costo orario dell operatore, deve tener conto della necessità di assicurare la presenza, nelle 24 ore, del numero di operatori previsti dalla citata normativa regionale, in rapporto al numero di anziani presenti nella struttura, con l organizzazione di turni diurni, notturni e festivi e la corresponsione delle relative indennità; Che i costi della riorganizzazione in argomento, saranno finanziati non oltre le risorse disponibili in Bilancio derivanti dai fondi ordinari e dai residui vincolati del relativo centro di costo, cui resta subordinata l applicazione, in concreto, del presente provvedimento; Che, inoltre, il servizio residenziale offerto dalle Case di Riposo capitoline è compreso nei servizi a domanda individuale di cui al D.I. del 31 dicembre 1983 e alla D.A.C. n. 38/2012 per i quali l Amministrazione è tenuta a richiedere la contribuzione degli utenti che mensilmente versano, tramite apposito bollettino, l importo stabilito nella citata deliberazione Amministrazione Capitolina n. 38/2012 su un c/c presso la Tesoreria; Vista la L. n. 328/2000; Vista la Legge Regione Lazio n. 41/2003; Vista la deliberazione Giunta Regione Lazio n. 1305/2004 e ss.mm.ii.; Vista la deliberazione Giunta Comunale di Roma n. 8/2007; Vista la deliberazione G.R. n. 17/2011; Vista la deliberazione G.R. n. 39/2012;

3 Che in data 3 maggio 2013 il Dirigente della U.O. Terza Età e Case di Riposo, ai sensi e per gli effetti dell art. 49 del T.U.E.L. di cui al D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 e s.m. e i., ha espresso il parere che di seguito si riporta: Si esprime parere favorevole in ordine alla regolarità tecnico-amministrativa della proposta di deliberazione in oggetto. Il Dirigente F.to: O. Cherubini ; Che, in data 6 maggio 2013, il Direttore del Dipartimento Promozione dei Servizi Sociali e della Salute ha attestato ai sensi dell art. 29 del Regolamento degli Uffici e Servizi, come da dichiarazione in atti la coerenza della proposta di deliberazione in oggetto con i documenti di programmazione dell Amministrazione, approvandola in ordine alle scelte di natura economico-finanziaria o di impatto sulla funzione dipartimentale che essa comporta. Il Direttore F.to: A. Scozzafava ; Che, in data 14 maggio 2013, il Dirigente della XXIII U.O. della Ragioneria Generale ha espresso il parere che di seguito integralmente si riporta: Ai sensi e per gli effetti dell art. 49, comma 1, del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, si esprime parere favorevole in ordine alla rilevanza contabile della proposta di deliberazione di cui all oggetto. Il Dirigente F.to: M. L. Santarelli ; Che sulla proposta in esame è stata svolta, da parte del Segretario Generale, la funzione di assistenza giuridico-amministrativa, ai sensi dell art. 97, comma 2, del Testo Unico delle leggi sull ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 e s.m. e i.; LA GIUNTA CAPITOLINA per i motivi espressi in narrativa, DELIBERA di approvare la riorganizzazione del servizio di assistenza domiciliare a favore degli anziani ospiti delle strutture residenziali di Roma Capitale, con la definizione dei costi relativi al servizio medesimo, come meglio specificato nell allegato A Progetto di assistenza domiciliare a favore degli anziani ospiti delle strutture residenziali capitoline, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

4 ALLEGATO A PROGETTO DI ASSISTENZA DOMICILIARE A FAVORE DEGLI ANZIANI OSPITI DELLE STRUTTURE RESIDENZIALI CAPITOLINE 1 DEFINIZIONE DEL SERVIZIO L Amministrazione Capitolina gestisce quattro strutture residenziali per anziani: Roma 1, Roma 3, Casa Vittoria e Bruno Buozzi, per un numero complessivo di 256 ospiti ai quali vengono erogati oltre ai servizi di natura alberghiera, anche le prestazioni di assistenza domiciliare. L accesso degli anziani alle suddette strutture è regolato dalle deliberazioni del Commissario Straordinario, con i poteri del Consiglio Comunale, n. 1563/1986 e n. 42/2008 e prevede, tra l altro, la condizione di autosufficienza dell anziano opportunamente certificata. L assistenza domiciliare offerta dalle strutture residenziali di Roma Capitale è erogata in conformità alle disposizioni contenute nella D.G.R. n. 1305/2004, come modificata dalla D.G.R. n. 39/2012, e deve assicurare alle predette strutture capitoline standard quali-quantitativi uniformi ed omogenei. Ogni intervento è finalizzato al mantenimento e al miglioramento delle condizioni di autonomia e benessere dell anziano, nonché ad una offerta complessiva in grado di soddisfare le esigenze del singolo. Lo stato di autosufficienza è condizione necessaria per l ammissione dell anziano alle strutture residenziali capitoline ma, nel tempo, lo stato di salute degli ospiti subisce modifiche. Per questo, anche la recente normativa regionale ha tenuto conto delle mutazioni delle condizioni dell anziano già ospitato in Casa di Riposo, prevedendo una diversa modulazione degli interventi assistenziali erogati nelle strutture residenziali per anziani: un modulo ordinario per gli ospiti anziani autosufficienti ed un modulo protetto per gli anziani parzialmente non autosufficienti. 2 MODULO ORDINARIO Il progetto assistenziale rivolto agli anziani ospiti delle strutture capitoline, in linea con l articolo 11, comma 1, lettera g), della L.R. n. 41/2003, prevede la predisposizione di un Piano Assistenziale Individuale (PAI) che indichi in particolare: gli obiettivi da raggiungere, i contenuti e le modalità degli interventi, finalizzati al mantenimento ed al recupero delle capacità fisiche, cognitive, relazionali e dell autonomia personale in coerenza con il progetto globale della struttura stessa. Il PAI viene predisposto sulla base degli elementi acquisiti al momento della presa in carico del singolo ospite e dal rapporto diretto e personale con l anziano, dai colloqui con la famiglia d origine e/o dalle informazioni provenienti dagli operatori territoriali eventualmente coinvolti nel caso. Il PAI è elaborato entro e non oltre i quindici giorni successivi all ammissione dell ospite nella struttura; viene redatto dall équipe (Responsabile della struttura, assistente sociale, operatore, ecc.) presente nella Casa di Riposo, nell ottica di una lettura globale dei bisogni dell ospite ed indica anche i tempi di attuazione degli interventi e gli obiettivi da raggiungere, la tipologia e l intensità della risposta assistenziale, le singole professionalità coinvolte nella sua attuazione e i compiti specifici del personale impegnato e la loro

5 azione, le prestazioni socio-assistenziali che la struttura fornisce ed ogni altro intervento necessario a conseguire i risultati attesi, il sistema di verifica, nonché i criteri di informazione e coinvolgimento dell anziano e del nucleo familiare di origine. L anziano deve produrre al momento della domanda di ammissione in struttura la certificazione medica richiesta dall Ufficio, attestante lo stato di autosufficienza, sulla base di tali condizioni verrà poi elaborato il PAI che sarà soggetto a verifiche periodiche. Il Piano assistenziale deve essere necessariamente aggiornato al verificarsi di mutamenti nella condizione dell anziano, informando la famiglia sul diverso bisogno assistenziale dell anziano e provvedendo all attivazione dei servizi territoriali interessati. Nel modulo ordinario l assistenza domiciliare residenziale prevede la presenza degli operatori 24 ore su 24, nel rapporto stabilito dalla normativa regionale, come riportato nella Tabella 1. Le attività espletate a favore degli anziani ospiti delle Case di Riposo Capitoline, sono quelle descritte al successivo punto Prestazioni socio-assistenziali offerte dalle strutture residenziali per anziani di Roma Capitale. 3 PRESTAZIONI SOCIO-ASSISTENZIALI OFFERTE Presso tutte le Strutture Residenziali di Roma Capitale il servizio di assistenza domiciliare è prestato, a seconda della diversa condizione di autosufficienza, nell intento di aiutare e stimolare l anziano ospite in ogni momento della giornata, per il soddisfacimento di tutti i bisogni della persona e perseguire l obiettivo del mantenimento e/o del recupero del benessere psicofisico dell anziano. L assistenza domiciliare nelle strutture per anziani di Roma Capitale, pur nel rispetto delle prestazioni tipiche del servizio, deve tenere necessariamente conto del contesto residenziale e comunitario nel quale si colloca, diverso dalla casa di abitazione. Al riguardo, infatti, occorre rilevare una particolare attenzione ai bisogni del singolo ospite, ma anche della comunità di riferimento di cui ciascun anziano è parte attiva, al fine di favorire positive dinamiche volte all integrazione tra gli ospiti della medesima struttura e al benessere di tutti. Le prestazioni, in coerenza con la normativa regionale in materia, si diversificano secondo il livello di intensità assistenziale rilevato nel PAI individuale anche in relazione al grado di autonomia e autosufficienza dell anziano. Diversi sono gli ambiti di intervento che possono essere individuati in quattro macro aree di riferimento: orientamento e accompagnamento per attività esterne alla struttura; stimolo e affiancamento per il mantenimento di livelli di autonomia; promozione di attività di gruppo per favorire socializzazione tra gli ospiti anche con il coinvolgimento delle realtà del territorio; interventi di assistenza personale di base. Le prestazioni possono, quindi, riguardare: accompagnamenti esterni per visite mediche e specialistiche, presso istituti previdenziali, posta, banche ecc. per disbrigo pratiche burocratiche; preparazione, con il coinvolgimento degli ospiti, di feste e eventi interni alla struttura e aperti al territorio; attivazioni di laboratori informativi e formativi per l occupazione del tempo libero e per il mantenimento di un adeguato livello di capacità;

6 attività di assistenza di base (sostegno nella pulizia personale e della camera, aiuto nella mensa, orientamento per l eventuale assunzione di farmaci). Quest ultima tipologia di prestazioni assume maggior rilevanza per quegli anziani che nel corso della loro permanenza in struttura, subiscono un decadimento fisico e psichico e per i quali sono stati individuati ambiti cosiddetti protetti (come meglio descritti al punto 4). Oltre alle attività di natura prevalentemente assistenziale, gli operatori collaborano alle iniziative ludico-ricreative organizzate dalla struttura, o alle altre attività finalizzate al mantenimento e al miglioramento delle abilità e capacità fisiche, cognitive e relazionali degli ospiti, nonché all integrazione sociale, con la collaborazione dell assistente sociale e dell educatore, figure professionali previste con una presenza programmata all interno della Casa di Riposo. Gli operatori impiegati nel servizio di assistenza domiciliare devono essere in possesso dei requisiti professionali previsti dalla normativa vigente e da ultimo dettate dalla D.G.R. n. 17/2011 concernente: Requisiti in deroga ai requisiti integrativi previsti dalla D.G.R. n. 1305/2004, Sezione residenziali e semiresidenziali per anziani, ai sensi dell art. 14, comma 4 della L.R. n. 41/2003. Il servizio di assistenza domiciliare a favore degli anziani ospitati nelle strutture è garantito 24 ore su 24 con l organizzazione delle presenze degli operatori addetti in turni di 6 ore ciascuno e di 12 ore per il servizio notturno (20,00 8,00) per 24 ore giornaliere, tutti i giorni inclusi i festivi. 4 MODULO PROTETTO Presso le strutture Roma 1 e Roma 3, sono presenti oltre al modulo ordinario di accoglienza, i Moduli Protetti in coerenza con quanto previsto nella D.G.R. n. 1305/2004 come modificata dalla D.G.R. n. 39/2012 nei quali sono ospitati per periodi limitati, gli anziani ricoverati divenuti parzialmente non autosufficienti, nelle more del loro trasferimento presso le strutture sociosanitarie. In caso di successiva e temporanea perdita della autosufficienza, documentata da certificazione medica salvo i casi di emergenza, l anziano ospite può essere trasferito nel modulo protetto dove riceverà l assistenza domiciliare integrata con i servizi sanitari erogati dal CAD della ASL di competenza. A tale proposito viene predisposto, in accordo con il CAD dell Azienda Sanitaria competente, un nuovo PAI che tenga conto della condizione di non autosufficienza dell anziano e preveda gli interventi sociosanitari resi a domicilio ed, in particolare: Visite domiciliari programmate, sia del medico di base dell assistito che del Medico specialista, ovvero dell infermiere professionale, del terapista della riabilitazione e dello Psicologo. All interno del modulo protetto, le attività prestate dagli operatori a favore dell anziano non autosufficiente hanno una intensità assistenziale di grado più elevato rispetto agli ospiti dei moduli ordinari, e sono finalizzate, comunque, al mantenimento e/o al recupero delle condizioni di autonomia residuali della persona.

7 Le attività prestate dagli operatori dell assistenza domiciliare, in coerenza con la normativa regionale in materia, sono rivolte a favore di anziani parzialmente non autosufficienti e riguardano in particolare: La pulizia personale e la vestizione degli ospiti; L assistenza nella sala mensa durante la colazione, il pranzo e la cena; Il riassetto del letto, del comodino e dell armadio personale; L attività indirizzata ad agevolare l approvvigionamento e la somministrazione dei medicinali prescritti dal medico curante e ad assicurare che gli ospiti seguano la cura prescritta dal medico; L accompagnamento dal medico di base, o presso i centri sanitari per accertamenti o per visite specialistiche; L accompagnamento per disbrigo di pratiche postali, bancarie, ecc.; L attività di socializzazione e relazione all interno e all esterno della struttura. Nell ambito dell assistenza domiciliare, le iniziative possono, inoltre, riguardare attività di socializzazione tese alla riabilitazione psicomotoria della persona, anche attraverso eventi, feste o ricorrenze, o tempo dedicato alla lettura e all informazione quotidiana, nonché all attivazione di laboratori tesi al coinvolgimento di altre realtà sociali del territorio e all integrazione dell anziano alla vita del quartiere. In attuazione del Protocollo d Intesa sottoscritto con la Prefettura di Roma, la Regione Lazio e la Provincia di Roma in data 2 aprile 2007, l anziano a seguito di specifico accertamento da parte della ASL competente, può rimanere ospite nel modulo protetto ed usufruire dei servizi domiciliari erogati dal CAD, fino al suo trasferimento presso una struttura prettamente sanitaria (RSA), come codificato dalla D.G.R. n. 39 del 2012. 5 PROGRAMMAZIONE DELLA SPESA In relazione alla programmazione delle risorse economiche necessarie a coprire i costi del servizio, l Amministrazione in coerenza con quanto già avvenuto nell ambito della riforma dell assistenza domiciliare individuale in favore di anziani, disabili e minori di competenza dei Municipi di cui alla deliberazione della Giunta Capitolina n. 355/2012 intende allineare alla medesima deliberazione, i costi del servizio erogato all interno delle Case di Riposo capitoline, nel rispetto dei C.C.N.L. e della deliberazione Consiglio Comunale n. 135/2000. Occorre precisare, rispetto ai parametri economici approvati con la citata D.G.C. n. 355/2012, che le prestazioni effettuate dagli operatori sono rivolte ad un determinato numero di utenti contemporaneamente, in relazione al rapporto operatore/utenti stabilito dalla D.G.R. n. 1305/2004, la quale prevede, inoltre, che tali prestazioni devono essere assicurate nell arco delle 24 ore, come riportato nella Tabella 1. La presenza in ciascuna struttura delle altre figure professionali previste dalla normativa, è articolata secondo la programmazione settimanale delle attività, anche con riferimento ai PAI.

8 TABELLA 1 Struttura Residenziale Servizio Diurno Servizio Notturno Modulo Ordinario (anziani autosufficienti) Modulo Protetto (anziani parzialmente non autosufficienti) (per ogni turno di lavoro) (per ogni turno di lavoro) 1 operatore ogni 20 ospiti 1 operatore ogni 40 ospiti 1 operatore ogni 6 ospiti 1 operatore ogni 10 ospiti Il costo orario di ciascun operatore risulta così determinato, in funzione delle indennità riconosciute dal C.C.N.L. di settore (turnazione, lavoro notturno e festivo) e dalla normativa vigente, secondo gli importi riportati nella TABELLA 2: TABELLA 2 PARAMETRI COSTO ORARIO Figure Professionali Ctg. CCNL Costo h Responsabile E2 Euro 22,50 Educatore (1/20 diurno) D2 Euro 20,50 Operatore diurno C1 Euro 17,80 Operatore notturno C1 Euro 19,58 1 Indennità coordinamento e sostituzione 2 Spese generali di gestione ex DCC n. 135/2000 5% 12% L organizzazione del servizio di assistenza domiciliare all interno di ciascuna struttura capitolina (con riferimento al numero degli operatori, ai turni, alla programmazione delle presenze delle altre figure professionali ecc.) viene definita, con apposito provvedimento, dal Dirigente della U.O. Terza Età e Case di Riposo del Dipartimento Promozione dei Servizi Sociali e della Salute, ai fini del successivo affidamento del medesimo, nel rispetto della normativa vigente. 1 Tale percentuale è calcolata sul totale risultante dal prodotto del costo orario per le ore di servizio stabilite, considerando i turni e le sostituzioni come da contratto. 2 Le spese di gestione nella percentuale indicata, sono calcolate sul totale complessivo risultante al lordo della indennità di coordinamento e sostituzione.

9 L'On. PRESIDENTE pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione che risulta approvato all'unanimità. Infine la Giunta, in considerazione dell'urgenza di provvedere, dichiara, all'unanimità, immediatamente eseguibile la presente deliberazione a norma di legge. (O M I S S I S) IL PRESIDENTE G. Alemanno S. Belviso IL SEGRETARIO GENERALE L. Iudicello

10 La deliberazione è stata pubblicata all Albo Pretorio dal...... al.. e non sono state prodotte opposizioni. La presente deliberazione è stata adottata dalla Giunta Capitolina nella seduta del 22 maggio 2013. Dal Campidoglio, lì.. p. IL SEGRETARIO GENERALE...