Rapporto 2008 su consumo e dipendenze da sostanze in Emilia-Romagna. Osservatorio Regionale sulle Dipendenze. Assessorato Politiche per la salute

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Rapporto 28 su consumo e dipendenze da sostanze in Emilia-Romagna Rapporto 28 su consumo e dipendenze da sostanze in Emilia-Romagna Osservatorio Regionale sulle Dipendenze Assessorato Politiche per la salute

Rapporto 28 su consumo e dipendenze da sostanze in Emilia-Romagna Osservatorio Regionale sulle Dipendenze Assessorato Politiche per la salute

Rapporto 28 su consumo e dipendenze da sostanze in Emilia-Romagna A cura di Mila Ferri e Alessio Saponaro Hanno collaborato alla redazione del Rapporto 28 Commissione regionale di monitoraggio dell Accordo RER CEA (Coordinamento Enti Ausiliari) Compartimento Polizia Stradale Emilia-Romagna Coordinamento regionale dell Unità di Strada dell Emilia-Romagna Dipartimento della Pubblica Sicurezza - Direzione Centrale per i Servizi Antidroga del Ministero dell Interno LILT Lega per la Lotta contro i Tumori di Reggio Emilia Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Pisa Osservatori delle Aziende USL di Ferrara e Rimini Servizio Sanità pubblica della Regione Emilia-Romagna Servizio Sistema Informativo Sanità e Politiche Sociali della Regione Emilia-Romagna Regione Emilia-Romagna Assessorato Politiche per la salute Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Servizio Salute Mentale, Dipendenze Patologiche e Salute nelle Carceri Area Dipendenze Viale Aldo Moro, 21 41 Bologna miferri@regione.emilia-romagna.it

Redazione del Rapporto 28: Introduzione: Angelo Fioritti, Mila Ferri - Regione Emilia-Romagna Cap. 1: Sabrina Molinaro, Valeria Siciliano, Roberta Potente, Fabio Mariani - CNR Cap. 2: Valeria Siciliano, Sabrina Molinaro, Roberta Potente, Valentina Lorenzoni, Fabio Mariani - CNR Cap. 3: Mila Ferri, Alessio Saponaro - Regione Emilia-Romagna Cap. 4: Mila Ferri, Alessio Saponaro - Regione Emilia-Romagna Cap. 5: Mila Ferri, Alessio Saponaro - Regione Emilia-Romagna Cap. 6: Ilaria De Santis, Mario Dondi, Mila Ferri, Giovanna Guaitoli, Patrizio Lamonaca, Alessio Saponaro - Commissione regionale di monitoraggio dell accordo RER-CEA Cap. 7: Cristina Sorio, Gabriella Antolini - Osservatorio sulle dipendenze - AUSL Ferrara Cap. 8: Maristella Salaris - Osservatorio sulle dipendenze - AUSL Rimini Cap. 9: Erika Massimiliani, Alba Carola Finarelli - Servizio Sanità Pubblica - Regione Emilia-Romagna Cap. 1: Sergio Ansaloni* 1, Nicoletta Baldi* 2, Franca Francia* 2, Ciro Garuti* 3, Michele Zani* 4 - * 1 Comune Modena, * 2 Regione Emilia-Romagna, * 3 Sert Codigoro (FE), * 4 Coop. La Carovana - Bologna. Cap. 11: Marilena Durante, Anna Maria Ferrari, Cristiana Podetti - Regione Emilia-Romagna Cap. 11.1: Anna Maria Ferrari, Cristiana Podetti - Regione Emilia-Romagna Cap. 11.2: Marilena Durante, Cristiana Podetti - Regione Emilia-Romagna Cap. 12: Umberto Zuliani - Dipartimento della Pubblica Sicurezza - Direzione Centrale per i Servizi Antidroga del Ministero dell Interno Cap. 13: Giov Di Salvio* 1, Mila Ferri* 2, Alessio Saponaro* 2 - * 1 Compartimento Polizia Stradale Emilia-Romagna, * 2 Regione Emilia-Romagna Finestre informative: Sandra Bosi - LILT Il presente rapporto è stato realizzato grazie anche alla collaborazione di diversi professionisti che hanno redatto le finestre informative o elaborati i dati. In particolare: Gisella Garaffoni, Eleonora Verdini, Cristiano Visser - Servizio Sistema Informativo Sanità e Politiche Sociali della Regione Emilia-Romagna Claudio Annovi* 1, Mara Bernardini* 1, Stefano Cifiello * 4, Alessandra De Palma* 1, Franca Gentilini* 2, Claudia Monti* 2, Manuela Monti* 3, Germana Piancastelli* 5, Franco Roscelli* 5 - * 1 AUSL Modena, * 2 Istituto Oncologico Romagnolo di Forlì, * 3 Istituti Ortopedici Rizzoli, * 4 AUSL Imola, * 5 AUSL Ravenna, * 5 AUSL Parma. Il presente Rapporto è disponibile in formato PDF sul sito del Programma regionale dipendenze della Regione Emilia-Romagna: www.saluter.it/dipendenze Osservatorio Regionale sulle Dipendenze - Regione Emilia-Romagna - 28 Riproduzione autorizzata con citazione della fonte. In copertina opera di Giuseppe Quartieri

Indice Introduzione 1 Parte prima - Il consumo di sostanze nella popolazione dell Emilia-Romagna 5 1. Consumi nella popolazione generale 7 2. Consumi nei giovani studenti di scuola media superiore 15 Parte II L utenza dei servizi per le dipendenze nel 27 31 3. L utenza dei Servizi per le dipendenze 33 4. Focus su età, genere e cittadinanza 41 5. Le sostanze d abuso 47 6. L utenza delle Strutture private accreditate 55 Parte III - La salute e la mortalità 59 7. Decessi correlati al consumo di sostanze psicotrope 61 8. I ricoveri per uso di sostanze 69 9. Infezione da HIV/AIDS e Epatiti 73 Parte IV - Gli interventi sul territorio 79 1. I risultati conseguiti dalle Unità di Strada 81 11. Sostanze legali 87 11.1 Interventi sul fumo 89 11.2 Interventi sull alcol 93 Parte V - L attività dell autorità giudiziaria 99 12. Sequestri di sostanze e denunce 11 13. Guida sotto l effetto di alcol e droghe 13 Allegato statistico 19 Tossicodipendenza 111 Alcoldipendenza 129 Tabagismo 135 Gioco d azzardo 137 Finestre informative 139 Gli Osservatori Aziendali sulle Dipendenze della Regione Emilia-Romagna 143

Introduzione E con vero piacere che presentiamo il quinto rapporto annuale dell Osservatorio regionale sulle dipendenze dal titolo Rapporto 28 su consumo e dipendenze di sostanze della Regione Emilia-Romagna. Anche quest anno il rapporto si arricchisce di contenuti descrittivi e qualitativi e apre maggiormente a soggetti/enti che a diverso titolo rappresentano fonti informative utili a comprendere le dinamiche dell uso/abuso di sostanze, le sue conseguenze sulla salute e le diverse sfaccettature del fenomeno. Non si tratta quindi solamente di render conto dell attività dei Servizi regionali sulle dipendenze, ma si cerca, per quanto possibile, di comprendere le mille sfaccettature legate all uso/abuso di sostanze, dai consumi giovanili e della popolazione adulta all attività dei servizi pubblici e privati, dagli interventi sul territorio alle attività delle Forze dell ordine. Lo sforzo di ricerca informativa è evidente, ma la consapevolezza della complessità delle dinamiche legate alle dipendenze ci spingerà ad ampliare ulteriormente nei prossimi il contributo di Enti o soggetti rappresentativi dei servizi regionali e nazionali. Per questo vogliamo aprire l introduzione del Rapporto 28 esprimendo viva gratitudine ai diversi Enti e alle persone che hanno collaborato alla redazione del rapporto, esclusivamente per far crescere la cultura informativa in questo ambito. In particolare (in rigoroso ordine alfabetico): - Commissione regionale di monitoraggio dell Accordo RER CEA (Coordinamento Enti Ausiliari) - Compartimento Polizia Stradale Emilia-Romagna - Coordinamento regionale delle Unità di Strada della Regione Emilia-Romagna - Dipartimento della Pubblica Sicurezza - Direzione Centrale per i Servizi Antidroga del Ministero dell Interno - LILT Lega per la Lotta contro i Tumori di Reggio Emilia - Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Pisa - Osservatori delle Aziende USL di Ferrara e Rimini - Servizio Sanità pubblica della Regione Emilia-Romagna - Servizio Sistema Informativo Sanità e Politiche Sociali della Regione Emilia-Romagna. Rimarchiamo, come negli precedenti, la finalità ultima della redazione del Rapporto. Esso e rivolto ai decisori politici e istituzionali, per orientare la programmazione e le strategie dirette a migliorare le condizioni di vita dei tossicodipendenti e alcolisti e prevenire l insorgenza del fenomeno, ai direttori dei servizi sanitari e sociali e ai professionisti che progettano gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione, ai componenti dei tavoli che si occupano della stesura dei Piani distrettuali per la salute e benessere, alle famiglie, ai cittadini che possono costruirsi un quadro sull uso e abuso di droghe legali e illegali sul territorio dell Emilia-Romagna, a tutti i professionisti del sistema dei servizi per le dipendenze dell Emilia-Romagna. Sono state pienamente applicate le indicazioni dell Unione europea 1, al fine di migliorare la disponibilità di informazioni sull uso/abuso di sostanze, finalizzate alla progettazione di strategie di contrasto efficaci, attraverso la rilevazione degli indicatori epidemiologici definiti dell Osservatorio Europeo di Lisbona 2. Oggi ci si confronta con un fenomeno dinamico, dove le situazioni mutano in brevissimo tempo e dove le politiche a volte stentano a far fronte alle nuove richieste di intervento. Giovani e anziani Relativamente ai giovani vi sono aspetti che emergono dalle informazioni desunte da diverse fonti: I) la riduzione della percezione dei rischi con l aumentare dell età tra i giovani e giovanissimi; II) l uso di sostanze psicotrope, soprattutto cannabis e cocaina, interessa in maniera più consistente i giovani o i giovani adulti; III) l età media del primo approccio alle sostanze si è fortemente abbassata. Al contrario, l età media degli utenti dei Servizi per le dipendenze sta progressivamente aumentando. E un fenomeno riscontrato a livello europeo, nazionale e tra gli utenti dei Servizi dell Emilia-Romagna. In un prossimo futuro i Servizi si troveranno a far fronte anche a nuove tipologie di sfide anche in ambito socio-sanitario, quali le condizioni di salute di tossicodipendentialcoldipendenti adulti-anziani. 1 Consiglio dell'unione Europea, Strategia dell'unione europea in materia di droga (25-212), Bruxelles, 22 novembre 24 (3.1). 2 I cinque indicatori sono: 1. dimensione e caratteristiche del consumo di droga nella popolazione in generale; 2. diffusione del problema della tossicodipendenza; 3. domanda di trattamento da parte dei tossicodipendenti; 4. decessi legati alla droga e mortalità dei tossicodipendenti; 5. malattie contagiose connesse con la droga (HIV, epatite). 1

Genere Nel report vi è una particolare attenzione agli aspetti relativi al genere delle persone che usano sostanze. La distinzione di genere è di notevole interesse ai fini della programmazione dei servizi e degli interventi, come tra l altro più volte ribadito dall UE nel Piano d azione sulle droghe 25-28 e nelle linee di indirizzo regionali in tema di contrasto/consumo di sostanze stupefacenti e psicotrope 3. Mercato e sequestri Relativamente al mercato della droga più fonti mettono in evidenza come la stabilizzazione delle produzione degli ultimi abbia avuto una inversione di tendenza, soprattutto in alcuni paesi 4. I «problemi legati all eroina non diminuiscono e parallelamente si segnala un incremento del consumo degli oppiacei di sintesi» 5. I sequestri di sostanze illegali sono considerati un «indicatore indiretto dell offerta, delle rotte di transito e della disponibilità di sostanze stupefacenti; al tempo stesso, tuttavia, dipendono anche dalle priorità, dalle risorse e dalle strategie delle forze di polizia, dalla vulnerabilità dei trafficanti e dalle prassi di segnalazione» 6. Riduzione del costo delle sostanze Il costo delle sostanze al dettaglio si è fortemente ridotto nel corso degli ultimi, a causa di nuovi ambiti di produzione delle sostanze e dell aumento della richiesta. Nel periodo 22-27, secondo i dati forniti dal Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, vi è stato un consistente calo dei prezzi di cocaina ed eroina; «la media dei prezzi massimi e minimi è quindi passata da 96 a poco più di 82 per grammo per la cocaina, da circa 64 a meno di 51 per l eroina nera e da 84 a meno di 73 per quella bianca; una forte diminuzione della media dei prezzi si osserva per una singola pasticca di ecstasy acquistabile a circa 24 nel 26 ed a meno di 19 nel 27. Sempre nell ultimo anno è apprezzabile anche un aumento del prezzo di un grammo di hashish e marijuana passati nel biennio rispettivamente da 8 a 9 e da 6 a 7» 7. Guida sotto l effetto di sostanze Il fenomeno relativo alla guida sotto l effetto di droghe e alcol ha conquistato in questi ultimi un posto di rilievo nell ambito delle politiche di programmazione nazionale e di intervento regionali. I costi sociali e sanitari causati dagli incidenti sono rilevanti e difficilmente quantificabili. Solo per citarne alcuni si pensi alle cure e le ospedalizzazioni, la distruzione di beni materiali, le inabilità, i costi assicurativi e i decessi. La stessa Unione Europea stima che solo i d causati alla proprietà dalla guida in stato di ebbrezza in Europa ammonti a circa 1 miliardi di euro l anno. «I dati riferiti dall Osservatorio nazionale alcol in collaborazione con l Oms, l Istituto superiore di sanità e il Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e prevenzione della salute, sono chiari: in Italia, l alcol è la causa del 3-5% degli incidenti stradali e la prima causa di morte per i giovani di età compresa tra i 18 e i 24. La riduzione degli incidenti stradali attraverso interventi mirati porterebbe a una riduzione del costo economico, sanitario e sociale, stimato nel 27 in oltre 3 miliardi di euro, quasi il 2% del Pil» 8. Utenza dei servizi Il numero degli utenti che accedono ai servizi per le dipendenze della Regione Emilia-Romagna è in costante aumento. Accanto agli utenti tradizionali (dipendenti da eroina e da alcol) il cui numero assoluto è comunque in crescita, si affiancano persone con problemi legati ad altre dipendenze (cocaina, tabacco, gioco d azzardo). Quali strategie messe in atto Recentemente la Presidenza francese dell UE ha definito la lotta contro le droghe e la tossicomania uno delle quattro priorità tematiche in Europa. In particolare attraverso la ricerca di una «maggiore efficacia (cioè un impatto concreto e misurabile sulla situazione delle droghe nei nostri paesi) e di una migliore comunicazione sulle azioni previste affinché queste siano meglio conosciute e capite dai nostri concittadini» 9. 3 DGR 1533/26, Approvazione prime linee di indirizzo regionali in tema di prevenzione e di contrasto del consumo/abuso di sostanze stupefacenti e psicotrope. 4 United Nations Office on Drug and Crime, Rif. http://www.unodc.org/unodc/en/data-and-analysis/wdr-28.html. 5 Osservatorio Europeo sulle droghe e le tossicodipendenze, Relazione annuale 28. Evoluzione del fenomeno in Europa, EMCDDA, Lisbona, 28, pag. 15. 6 Osservatorio Europeo sulle droghe e le tossicodipendenze, Relazione annuale 28. Evoluzione del fenomeno in Europa, EMCDDA, Lisbona, 28 7 Presidenza del Consiglio dei Ministri, Relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia. Anno 27, Roma, 28, pag. 216. 8 In merito si veda: Epicentro, Rif. "http://www.epicentro.iss.it/problemi/stradale/epid.asp" http://www.epicentro.iss.it/problemi/stradale/epid.asp; Comissione Europea, Rif. http://ec.europa.eu/news/environment/8416_1_it.htm. 9 http://www.eu28.fr 2

In particolare la Regione Emilia-Romagna ha recentemente emanato tre documenti che definiscono una vera e propria strategia complessiva per affrontare le problematiche connesse con l uso/abuso di sostanze sul territorio regionale: I) Il Programma regionale dipendenze patologiche - triennio 28-21 1, volto a sviluppare l integrazione tra i servizi per le dipendenze per favorire la qualità dell assistenza e facilitare l accesso dei cittadini alle attività di prevenzione e ai percorsi di cura e riabilitazione; II) il nuovo Accordo RER CEA che definisce chiaramente la programmazione comune degli interventi tra Aziende USL e Strutture private accreditate regionali, finalizzate ad un innalzamento complessivo della qualità del servizio offerti agli utenti; III) le linee-guida regionali sull organizzazione dei servizi di prossimità e le strategie per target specifici (deliberazione della Giunta regionale n.1533/26), nel percorso di attuazione del Piano sociale e sanitario regionale (deliberazione dell Assemblea legislativa n. 175/28) In tutta questi documenti è sottolineato quanto sia fondamentale basare le politiche e la programmazione sull analisi di fonti informative aggiornate e attendibili. Il Rapporto 28 si compone di cinque parti. Il consumo di sostanze nella popolazione dell Emilia-Romagna Vengono riportati i dati relativi alla diffusione dei consumi di sostanze illegali e legali nella popolazione residente nella Regione Emilia-Romagna, estratti da due indagini campionarie nazionali realizzate dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) seguendo le indicazioni metodologiche dell Osservatorio Europeo sulle droghe (OEDT): I) Ipsad-Italia 27 - Italian Population Survey on Alcohol and other Drugs -, rivolta alla popolazione target di età tra i 15 ed i 64 ; II) Espad-Italia 27 European School Survey Project on Alcool and Other Drugs -, realizzata tra gli studenti di età 15-19enni attraverso la compilazione di un questionario anonimo autosomministrato. L utenza dei Servizi per le dipendenze nel 27 E una sezione fondamentale del rapporto in quanto descrive sia le caratteristiche degli utenti dei SerT, sia le attività svolte durante il 27. Nel seguente rapporto sono particolarmente messe in evidenza: I) le diverse tipologie di utenti che afferiscono ai servizi - non solo tossicodipendenti o alcolisti ma anche giocatori d azzardo e tabagisti; II) le caratteristiche socio-anagrafiche degli utenti, con una particolare attenzione al genere e alle classi di età; III) l utenza degli Enti privati accreditati. La salute e la mortalità Analizza tutte le conseguenze per la salute connesse all assunzione di sostanze psicotrope, in particolare relativamente a: I) decessi direttamente connessi all assunzione di droghe o alcol, II) infezioni per HIV o Epatiti; III) ricoveri causati dall assunzione di droghe e alcol di cittadini emiliano-romagnoli presso strutture regionali o extra regionali. Gli interventi sul territorio La Regione Emilia-Romagna ha attivato una serie di interventi innovativi nel campo della prevenzione, trattamento, riduzione del danno, reinserimento sociale. La valutazione riveste un ruolo fondamentale al fine di verificare se e quanto le azioni messe in atto abbiano effettivamente raggiunto gli obiettivi prestabiliti. Vengono riportati i risultati delle attività nel 27 delle Unità di strada dell Emilia Romagna, che hanno definito un unico sistema informativo di raccolta dati su tutta la Regione, e delle azioni di prevenzione e contrasto sui problemi connessi con l uso di alcol e tabacco. L attività dell autorità giudiziaria La lotta al narcotraffico rappresenta sia uno dei quattro pilastri dell Unione Europea per una efficace politica sulle droghe, sia uno degli obiettivi indicati nel Piano italiano di azione sulle droghe. Per tale motivo le informazioni fornite dalle Forze dell ordine rappresentano una parte importante del seguente rapporto. In particolare sino state attivate due collaborazioni efficaci: I) i sequestri di sostanze stupefacenti sul territorio dell emilia-romagna nel 27; II) l attività della Polizia Stradale e le sanzioni per guida in stato di ebbrezza e/o sotto l effetto di sostanze psicotrope. Angelo Fioritti, Responsabile Servizio Salute Mentale, Dipendenze Patologiche e Salute nelle Carceri Mila Ferri, Dirigente Area Dipendenze 3

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ARTE I Il consumo di sostanze nella popolazione dell Emilia-Romagna 5

1. Consumi nella popolazione generale I dati relativi alla diffusione dei consumi di sostanze psicoattive illegali nella popolazione residente nella Regione Emilia-Romagna sono stati estratti dalle indagini campionarie nazionali IPSAD-Italia 25-26 e IPSAD-Italia 27 (Italian Population Survey on Alcohol and other Drugs) realizzata dal Consiglio Nazionale delle Ricerche. Tali indagini hanno lo scopo di monitorare i consumi di droghe, alcol e tabacco nella popolazione generale secondo gli standard metodologici definiti dall Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze (OEDT). Lo studio è stato realizzato attraverso la somministrazione di un questionario anonimo inviato per posta ad un campione selezionato di soggetti: le domande presenti nel questionario non permettono di risalire in alcun modo all identità di chi lo compila. Si deve sottolineare che per l indagine IPSAD-Italia 25-26 i dati disponibili sono in riferimento alla popolazione di età compresa tra i 15 ed i 54, mentre per l indagine IPSAD-Italia 27 tra i 15 ed i 64. Il confronto tra le prevalenze, stimate nel corso delle due indagini, è stato effettuato, quindi, esclusivamente tra il genere e le classi di età fino ai 54. Nel corso dell indagine IPSAD-Italia 27-28 - i dati di seguito presentati si riferiscono al primo invio - sono stati somministrati più di 1. questionari. Gioco d azzardo Tra la popolazione regionale di 15-64, il 5,6% della popolazione maschile ed il 24,3% di quella femminile riferisce che almeno una volta nella vita ha fatto giochi in cui si vincono o perdono soldi (Italia: 52,5% nei maschi e 3,9% nelle femmine). Le prevalenze più consistenti si osservano, in entrambi i generi, tra i soggetti di età compresa tra i 25 ed i 34 (m=63,3%; f=33,1%), per diminuire progressivamente nelle classi di età successive e raggiungere, tra i 55-64enni, il 43% tra i maschi ed il 26% tra le femmine. Circa la metà degli uomini di età compresa tra i 35 ed i 54, almeno una volta nella vita ha giocato d azzardo (35-44 : m=49%; f=29%; 45-54 : m=51%; f=21%), mentre tra i giovani di 15-24, il 42% dei maschi ed il 16% delle femmine ha adottato tale comportamento. Le prevalenze regionali risultano inferiori a quelle nazionali in tutte le classi di età di entrambi i generi (Italia: 15-24 : m=47,1%; f=26,2%; 25-34 : m=57,6%; f=36,2%; 35-44 : m=57,5%; f=34,1%; 45-54 : m=5,7%; f=3%; 55-64 : m=47,3%; f=22,6%). Tra i giocatori, il 9% (Italia=1,9%) riferisce l impulso a giocare somme di denaro sempre maggiori (m=11,3%; f=6%; Italia: m=13,1%; f=8,1%) ed il 4,2% tiene nascosta ai familiari l entità della somma giocata (contro la media nazionale pari al 5,3%), tendenza che risulta circa 1 volte superiore nel genere maschile (m=6,8%; f=,7%; Italia: m=8%; f=2,1%). Grafico 1: Prevalenza gioco d azzardo nella popolazione generale della Regione Emilia-Romagna (almeno una volta nella vita), articolata per genere e classe d età. Confronto Italia Emilia-Romagna. grafico maschi prevalenza % Grafico 2: Confronto Italia Emilia-Romagna. a) grafico a sinistra: prevalenza soggetti che riferiscono impulso a giocare somme maggiori nella popolazione generale tra coloro che hanno giocato d azzardo, articolata per genere. prevalenza % 7 6 5 4 3 2 1 grafico femmine prevalenza % 7 6 5 4 3 2 1 14 12 1 8 6 4 2 15-24 ITALIA 15-24 ITALIA maschi 25-34 25-34 ITALIA EMILIA-ROMAGNA femmine 35-44 35-44 45-54 45-54 EMILIA-ROMAGNA EMILIA-ROMAGNA 55-64 55-64 Elaborazione sui dati IPSAD-Italia 27 7

b) prevalenza soggetti che riferiscono di tener nascosta l entità del loro gioco ai familiari nella popolazione generale tra coloro che hanno giocato d azzardo, articolata per genere e classe d età. 14 12 1 8 6 4 2 ITALIA EMILIA-ROMAGNA prevalenza % prevalenza % femmine Elaborazione sui dati IPSAD-Italia 27 Sulla base delle risposte fornite al questionario CPGI (Canadian Problem Gambling Index) dai soggetti che riferiscono di avere giocato somme di denaro, gli intervistati sono stati classificati secondo il livello di problematicità connessa a questo tipo di comportamento. Per l 83% dei soggetti il comportamento è esente da rischio, per il 12,6% risulta associato un rischio minimo, mentre per il 4% si rileva la presenza di un rischio moderato gioco problematico e per lo,3% di rischio elevato. Grafico 3: Distribuzione dei soggetti nella popolazione generale della Regione Emilia-Romagna che riferiscono gioco di azzardo in base alla problematicità connessa a tale comportamento. assenza di rischio 83,1% Grafico 4. Uso di tabacco nella popolazione generale (una o più volte nella vita, negli ultimi 12 mesi). Confronto Italia - Emilia-Romagna. 7 6 5 4 3 2 1 maschi rischio minimo 12,6 rischio moderato 4,% rischio elevato,3% Elaborazione sui dati IPSAD-Italia 27 Consumi di tabacco Tra la popolazione di 15-64 residente in Regione, il 62,8% ha fumato almeno una sigaretta nella vita ed il 36,4% ha proseguito nel corso dell ultimo anno (in Italia il 61,1% ed il 36,3% rispettivamente). consumo nella vita consumo negli ultimi dodici mesi ITALIA EMILIA-ROMAGNA Elaborazione sui dati IPSAD-Italia 27 Tra la popolazione emiliana-romagnola di 15-64, il 37,5% dei maschi ed il 35,3% delle femmine riferisce di aver fumato sigarette nel corso dell ultimo anno. Se tra i soggetti di 15-24 (46,8% di entrambi i generi) e di 45 ed oltre le prevalenze di consumo risultano sostanzialmente simili nei due generi (45-54 : m=32,1%; f=32,4%; 55-64 : m=32,5%; f=34,3%), tra i soggetti di età compresa tra i 25 e i 44 le prevalenze maschili risultano superiori a quelle delle coetanee (25-34 : m=44,1%; f=38,6%; 35-44 : m=35,5%; f=3,1%). Grafico 5. Uso di tabacco nella popolazione generale della Regione Emilia-Romagna (una o più volte negli ultimi 12 mesi). Distribuzione per genere e classi d età. 5 4 3 2 1 1 sigarette al giorno 26% b) femmine. 1 sigarette al giorno 25% 15-24 maschi 25-34 35-44 femmine 45-54 55-64 Elaborazione sui dati IPSAD-Italia 27 Tra i soggetti che hanno consumato tabacco nel corso dell anno, sia nel collettivo maschile che in quello femminile, un quarto ha riferito di aver fumato più di 1 sigarette al giorno, mentre per il 42% circa si è trattato di fumarne al massimo 1. Grafico 6. Distribuzione della frequenza di utilizzo fra i consumatori di alcol nella popolazione generale della Regione Emilia-Romagna (almeno una volta negli ultimi 12 mesi). a) maschi; 1 sigarette al giorno 32% 1-1 sigarette al giorno 42% 1 sigarette al giorno 32% 1-1 sigarette al giorno 43% Elaborazione sui dati IPSAD-Italia 27 8

Consumi di alcol Tra la popolazione di 15-64 residente nel territorio regionale, il 9% ha consumato bevande alcoliche almeno una volta nella vita e l 84,5% ha continuato a farlo nel corso degli ultimi 12 mesi (Italia: 89,3% e 85,6% rispettivamente). In Emilia-Romagna, tra i consumatori di bevande alcoliche, il 43% degli uomini ed il 25% delle donne riferisce di aver bevuto 4 o più volte nel corso dell ultimo anno, mentre il 17% del collettivo maschile ed il 3% di quello femminile ne ha assunto occasionalmente (da 1 a 5 volte durante l anno). Grafico 7. Uso di alcol nella popolazione generale (una o più volte nella vita, negli ultimi 12 mesi). Confronto Italia Emilia-Romagna. prevalenza % 1 8 6 4 2 consumo nella vita consumo negli ultimi dodici mesi Grafico 9. Distribuzione della frequenza di utilizzo fra i consumatori di alcol nella popolazione generale della Regione Emilia-Romagna (almeno una volta negli ultimi 12 mesi). a) maschi; 4 o più volte 43% 1-5 volte 17% 6-39 volte 4% ITALIA EMILIA-ROMAGNA Elaborazione sui dati IPSAD-Italia 27 b) femmine. Il consumo annuale di bevande alcoliche ha riguardato l 89% della popolazione maschile e l 8% di quella femminile. Se tra i soggetti di 15-24 le prevalenze di consumo non si differenziano sulla base del genere (m=9,2%; f=91,2%), nelle classi di età successive prevale il genere maschile. Nella popolazione maschile la quota più consistente di consumatori di alcolici si riscontra tra i soggetti di 25-34 (m=94,5%; f=83,1%), mentre in quella femminile si osserva tra le giovani di 15-24. In entrambi i generi, le prevalenze di consumo diminuiscono all aumentare dell età degli intervistati, raggiungendo tra i soggetti di 55-64 una quota pari all 85,7% tra i maschi e al 77,6% tra le femmine. Grafico 8. Uso di alcol nella popolazione generale della Regione Emilia-Romagna (una o più volte negli ultimi 12 mesi). Distribuzione per genere e classi d età. 4 o più volte 25% 1-5 volte 3% 6-39 volte 45% Elaborazione sui dati IPSAD-Italia 27 1 8 6 4 2 15-24 25-34 35-44 45-54 55-64 maschi femmine Elaborazione sui dati IPSAD-Italia 27 9

Consumi di cannabis Nella Regione Emilia-Romagna, il consumo di cannabis è stato sperimentato dal 31,6% della popolazione di 15-64, mentre il 14,4% ha continuato ad utilizzarne nel corso dell ultimo anno, in linea con le prevalenze nazionali (rispettivamente 31,1% e 14,6%). Grafico 1. Uso di cannabis nella popolazione generale (una o più volte nella vita, negli ultimi 12 mesi). Confronto Italia Emilia-Romagna. prevalenza % 35 3 25 2 15 1 5 consumo nella vita consumo negli ultimi dodici mesi Tra i soggetti che hanno utilizzato cannabis negli ultimi 12 mesi, il 47% dei maschi ed il 59% delle femmine riferisce di averne consumato fino a 5 volte, mentre per circa un terzo dei consumatori di entrambi i generi si è trattato di un consumo frequente della sostanza, per 2 o più volte durante l anno. Grafico 12. Distribuzione della frequenza di utilizzo fra i consumatori di cannabis nella popolazione generale della Regione Emilia-Romagna (almeno una volta negli ultimi 12 mesi). a) maschi; 6-19 volte 2% 2 o più volte 33% 1-5 volte 47% ITALIA EMILIA-ROMAGNA Elaborazione sui dati IPSAD-Italia 27 b) femmine. A livello regionale, il 16,2% della popolazione maschile e 12,5% di quella femminile ha riferito di aver consumato cannabinoidi negli ultimi dodici mesi. L uso di cannabis risulta più frequente tra i soggetti di 15-24 (m=27,6%; f=19,7%) e di 25-34 (m=22%; f=16,2%). Il consumo della sostanza indagata diminuisce progressivamente all aumentare dell età, in particolare nel passaggio dai 25-34 alla successiva fascia di età: tra i 35-44enni, infatti, il 7,4% dei maschi ed il 5% delle femmine riferisce di averne utilizzato durante l ultimo anno. Tra i soggetti di 45-54, le quote di consumatori di cannabis raggiungono il 2,9% tra i maschi ed il 2,4% tra le femmine, mentre tra i 55-64enni risultano rispettivamente pari a,4% e,7%. Grafico 11. Uso di alcol nella popolazione generale della Regione Emilia-Romagna (una o più volte negli ultimi 12 mesi). Distribuzione per genere e classi d età. 3 25 2 15 1 5 15-24 25-34 35-44 45-54 55-64 2 o più volte 3% 6-19 volte 11% 1-5 volte 59% Elaborazione sui dati IPSAD-Italia 27 Consumi di eroina Aver sperimentato il consumo di eroina almeno una volta nella vita è stato riferito dall 1,6% della popolazione di 15-64 residente nella regione Emilia-Romagna, mentre lo,3% riferisce di averne consumato nel corso dell ultimo anno, così come rilevato a livello nazionale (1,5% e,3% rispettivamente). Fig. 13. Uso di eroina nella popolazione generale (una o più volte nella vita, negli ultimi 12 mesi). Confronto Italia Emilia-Romagna. prevalenza % 35 3 25 2 15 1 5 consumo nella vita consumo negli ultimi dodici mesi maschi femmine Elaborazione sui dati IPSAD-Italia 27 ITALIA EMILIA-ROMAGNA Elaborazione sui dati IPSAD-Italia 27 1

Nel corso dell ultimo anno, nella popolazione di 15-64 residente in Emilia-Romagna, il consumo di eroina ha coinvolto lo,4% dei maschi e lo,2% delle femmine. In entrambi i generi, le quote più elevate di consumatori si rilevano tra i giovani di 15-24 (m=,9%; f=,5%), per decrescere progressivamente all aumentare dell età degli intervistati, fino a raggiungere una quota pari allo,1% e allo,2% tra i maschi e le femmine di 55-64. Le prevalenze di consumo maschile risultano superiori a quelle femminili nei soggetti con meno di 45 (25-34 : m=,47%; f=,15%; 35-44 : m=,34%; f=,23%), per poi raggiungere quote del tutto simili nelle restanti classi di età (45-54 :,2% in entrambi i generi). Grafico 14. Uso di eroina nella popolazione generale della Regione Emilia-Romagna (una o più volte negli ultimi 12 mesi). Distribuzione per genere e classi d età. 1,,8,6,4,2 15-24 maschi 25-34 35-44 femmine 45-54 55-64 Elaborazione sui dati IPSAD-Italia 27 Analizzando nel dettaglio le caratteristiche di coloro che hanno riferito di aver fatto uso di cocaina nel corso dei dodici mesi antecedenti la compilazione del questionario, sono i soggetti di sesso maschile (2,4% contro il,9% delle femmine) e di età compresa tra i 15 ed i 34 ad aver utilizzato, in percentuale maggiore, cocaina una o più volte (15-24 : m=5,5%; f=2,7%; 25-34 : m=4,6%; f=2,1%). Il rapporto tra le prevalenze d uso maschili e femminili risulta complessivamente pari a 2,6, raggiungendo la massima differenziazione di genere tra i soggetti di 35-44 : ad ogni donna che ha consumato cocaina nell anno corrispondono 5 consumatori maschi (m=1,5%; f=,3%). Nelle classi di età successive il rapporto tra le prevalenze maschili e femminili raggiunge il 3,9 tra i 45-54enni (m=1%; f=,3%) ed il 3,3 nella classe di età successiva (m=,8%; f=,2%). Grafico 16. Uso di cocaina nella popolazione generale (una o più volte nella vita, negli ultimi 12 mesi). Confronto Italia Emilia-Romagna. 6 5 4 3 2 1 15-24 25-34 35-44 45-54 55-64 maschi femmine Elaborazione sui dati IPSAD-Italia 27 Consumi di cocaina Il 7,5% dei soggetti di 15-64 residenti in Emilia- Romagna ha provato, almeno una volta nella vita, ad assumere cocaina, mentre l 1,7% ammette di averne consumato anche nel corso dell ultimo anno (Italia: 6,9% e 2,2% rispettivamente). Grafico 15. Uso di cocaina nella popolazione generale (una o più volte nella vita, negli ultimi 12 mesi). Confronto Italia Emilia-Romagna. prevalenza % 9 8 7 6 5 4 3 2 1 ITALIA consumo nella vita consumo negli ultimi dodici mesi EMILIA-ROMAGNA Elaborazione sui dati IPSAD-Italia 27 Consumi di stimolanti Il 4% della popolazione di 15-64 residente in Emilia-Romagna, nel corso della propria vita, ha avuto almeno un contatto con amfetamine, ecstasy, GHB o altri stimolanti, mentre lo,5% ha assunto queste sostanze almeno una volta nel corso degli ultimi dodici mesi (Italia: 3,7% e,7% rispettivamente). Grafico 17. Uso di stimolanti nella popolazione generale (una o più volte nella vita, negli ultimi 12 mesi). Confronto Italia Emilia- Romagna. prevalenza % 5 4 3 2 1 ITALIA consumo nella vita EMILIA-ROMAGNA consumo negli ultimi dodici mesi Elaborazione sui dati IPSAD-Italia 27 11

Durante l ultimo anno, il consumo di sostanze stimolanti ha coinvolto in particolare il genere maschile (m=,7%; f=,3%) ed i soggetti di età compresa tra i 15 ed i 24 (m=2,3%; f=1%). Il rapporto tra le prevalenze d uso maschili e femminili passa dal 2,6 dei soggetti di 25-34 (m=,9%; f=,4%) al 2,8 dei 35-44enni (m=,6%; f=,2%). Nelle successive fasce d età, le prevalenze di consumo non si differenziano sulla base del genere (45-54 e 55-64 : rispettivamente,2% in entrambi i generi). Grafico 18. Uso di stimolanti nella popolazione generale della Regione Emilia-Romagna (una o più volte negli ultimi 12 mesi). Distribuzione per genere e classi d età. 2,5 2, 1,5 1,,5 15-24 maschi 25-34 35-44 femmine 45-54 55-64 Elaborazione sui dati IPSAD-Italia 27 Consumi di allucinogeni Il 3,5% della popolazione di 15-64 residente in Emilia-Romagna ha sperimentato il consumo di allucinogeni (almeno una volta nella vita), mentre lo,5% ne ha assunto anche nel corso dell ultimo anno (Italia: 3,3% e,6% rispettivamente). Grafico 19. Uso di allucinogeni nella popolazione generale (una o più volte nella vita, negli ultimi 12 mesi). Confronto Italia Emilia- Romagna. prevalenza % 4, 3,5 3, 2,5 2, 1,5 1,,5 ITALIA consumo nella vita EMILIA-ROMAGNA consumo negli ultimi dodici mesi Elaborazione sui dati IPSAD-Italia 27 Nel corso dei dodici mesi antecedenti la compilazione del questionario, tra i soggetti di 15-64 residenti in Regione, lo,7% dei maschi e lo,4% delle femmine riferisce di aver utilizzato allucinogeni. In entrambi i generi, le prevalenze maggiori di consumatori si osservano tra i soggetti di 15-24 (m=3,7%; f=1,2%), per poi decrescere nelle classi di età successive e raggiungere tra i soggetti di 55-64 circa lo,1% tra i maschi e lo,2% tra le femmine. Il rapporto tra le prevalenze d uso maschili e femminili evidenzia la maggiore differenziazione di genere tra i soggetti di 15-24 e di 25-34 (25-34 :m=,7%; f=,3%), mentre prevalenze più simili si registrano tra i 35-44enni ed i 45-54. Grafico 2. Uso di allucinogeni nella popolazione generale della Regione Emilia-Romagna (una o più volte negli ultimi 12 mesi). Distribuzione per genere e classi d età. 4, 3,5 3, 2,5 2, 1,5 1,,5 15-24 maschi 25-34 35-44 femmine 45-54 55-64 Elaborazione sui dati IPSAD-Italia 27 Policonsumo Il consumo di bevande alcoliche, nel corso del mese antecedente la somministrazione del questionario, risulta coinvolgere la quasi totalità dei soggetti che hanno utilizzato sostanze psicoattive illegali nel corso dell ultimo anno, nello specifico l 83,3% dei consumatori di eroina, il 97,6% di quelli di cocaina ed il 98,3% dei soggetti che hanno utilizzato cannabis. Anche fumare quotidianamente sigarette risulta fortemente correlato al consumo di sostanze psicoattive illegali ed è stato riferito dell 85,7% dei consumatori di eroina, dal 72,2% degli utilizzatori di cocaina e dal 61,4% di quelli di cannabinoidi. Tra i soggetti che non hanno consumato sostanze psicoattive illegali, il 69% riferisce di aver bevuto alcolici durante l ultimo mese ed il 18,4% di aver fumato quotidianamente sigarette. Grafico 21: Distribuzione percentuale di consumatori di sostanze psicoattive legali nella popolazione generale della Regione Emilia- Romagna fra i soggetti che hanno fatto uso di eroina e/o cocaina e/o cannabis negli ultimi 12 mesi. prevalenza % 1 8 6 4 2 uso di alcol nell ultimo mese uso eroina uso cocaina almeno una sigaretta-die nell ultimo uso cannabis non uso illegali Elaborazione sui dati IPSAD-Italia 27 12

Tra i consumatori di cocaina, il 69% riferisce di aver associato il consumo di cocaina a quello di cannabis ed il 23% a quello di altre sostanze psicoattive illecite. Tendenza opposta si osserva tra i consumatori di cannabinoidi: per l 85% si è trattato di un consumo esclusivo della sostanza, per l 8% di un consumo associato a quello di cocaina e per il restante 7% a quello di altre sostanze psicoattive illecite. Grafico 22: Distribuzione percentuale di poli-consumatori di sostanze psicoattive illegali nella popolazione generale della Regione Emilia-Romagna fra i soggetti che hanno fatto uso negli ultimi 12 mesi: a) distribuzione tra i consumatori di cocaina; cocaina 8% cocaina e cannabis 69% cocaina e altre sostanze 23% b) distribuzione tra i consumatori di cannabis. cannabis e altre sostanze 7% cannabis e cocaina 8% cannabis 85% Elaborazione sui dati IPSAD-Italia 27 13

2. Consumi nei giovani studenti di scuola media superiore I dati relativi alle prevalenze dei consumi di sostanze psicoattive legali ed illegali nella popolazione studentesca della Regione Emilia Romagna sono stati estratti dallo studio ESPAD-Italia 27. L indagine campionaria ha lo scopo di monitorare i consumi di alcol, tabacco, psicofarmaci e droghe illegali tra gli studenti di 15-19, attraverso la compilazione di un questionario anonimo autosomministrato. Nel corso dell indagine ESPAD-Italia 27 sono stati somministrati più di 2.5 questionari. Gioco d azzardo Nella popolazione studentesca regionale, il 49,7% dei maschi ed il 22,7% delle femmine riferisce che, almeno una volta nella vita, ha giocato puntando soldi. Tra i 15enni, il 4,8% dei maschi ed il 21,9% delle femmine ha adottato tale comportamento almeno una volta nella vita, mentre tra i 19enni le prevalenze raggiungono rispettivamente il 57,7% ed il 25,1%. In entrambi i generi ed in tutte le classi di età, le prevalenze regionali risultano inferiori a quelle nazionali, in particolare tra i maschi di 15 (Italia: m=52,3%, f=3%) e di 16 (Italia: m=56,7%, f=29,6%; Emilia Romagna: m=45,5%, f=23%) e tra le femmine 17enni (Italia: f=31,2%, m=6,3%; Emilia Romagna: f=21,6%, m=54,4%) e di 18 (Italia: f=34,5%, m=59,5%; Emilia Romagna: f=22,4%, m=52,4%). Fig. 1. Prevalenza nella popolazione studentesca che riferiscono di aver fatto giochi in cui si vincono soldi (almeno una volta nella vita), articolata per genere e classe di età. Confronto Italia Emilia Romagna. a) maschi. 7 6 5 4 3 2 1 prevalenza % prevalenza % b) femmine. 7 6 5 4 3 2 1 15 ITALIA ITALIA 15 16 16 17 EMILIA-ROMAGNA 17 EMILIA-ROMAGNA 18 18 19 19 Elaborazione sui dati IPSAD-Italia 27 Tra i soggetti che hanno riferito di aver giocato almeno una volta nel corso degli ultimi 12 mesi, per il 52% dei maschi e per il 78% delle femmine si è trattato di un comportamento adottato poche volte, mentre il 21% dei maschi ed il 14% delle femmine lo ha fatto da 1 a 2 volte al mese. Giocare d azzardo almeno una volta la settimana ha interessato il 19% dei maschi ed il 5% delle femmine, mentre per l 8% dei maschi ed il 3% delle femmine si è trattato di giocare quasi ogni giorno. Fig. 2. Distribuzione della frequenza di gioco d azzardo nella popolazione studentesca (almeno una volta negli ultimi 12 mesi). a) maschi; quasi ogni giorno 8% almeno una volta alla settimana 19% 1 o 2 volte al mese 21% b) femmine. quasi ogni giorno 3% almeno una volta alla settimana 5% 1 o 2 volte al mese 14% poche volte l anno 52% poche volte l anno 78% Elaborazione sui dati IPSAD-Italia 27 Le province con prevalenza stimata superiore al valore regionale di riferimento risultano quelle di Forlì-Cesena (39,4%), Rimini (38,3%) e Reggio Emilia (37,2%), mentre le province di Ravenna (35,6%), Modena (34,3%) e Ferrara (33%) si distinguono per i tassi inferiori a quello regionale. Fig. 3. Gioco d azzardo nella popolazione studentesca (una o più volte negli ultimi 12 mesi). Distribuzione per provincia. Anno 27 < 35,6 35,6-36,8 > 36,8 Elaborazione sui dati IPSAD-Italia 27 15

Consumi di tabacco Il 62,1% degli studenti della regione Emilia Romagna ha provato almeno una volta a fumare tabacco, di questi il 26,8% ha continuato a farlo quotidianamente anche nel corso dell ultimo anno (Italia: 63,3% e 28,1%). Fig. 4. Uso di tabacco (una o più volte nella vita, negli ultimi 12 mesi). Confronto Italia Emilia Romagna. prevalenza % 7 6 5 4 3 2 1 consumo nella vita ITALIA consumo negli ultimi dodici mesi (almeno una sigaretta/die) EMILIA-ROMAGNA Elaborazione sui dati IPSAD-Italia 27 Nel corso dell anno 27, in Emilia Romagna il consumo di tabacco ha riguardato il 24,4% della popolazione studentesca maschile ed il 29,3% di quella femminile, con prevalenze che aumentano progressivamente al crescere dell età dei soggetti, raggiungendo i valori più elevati proprio tra gli studenti 19enni (m=38,8%; f=35,9%). Il genere femminile risulta maggiormente coinvolto nel consumo di tabacco: tra gli studenti di 15 e 16, ad ogni maschio fumatore corrispondono 1,5 coetanee fumatrici (15 : m=11,4%; f=16,7%; 16 : m=18,6%; f=27,4%), rapporto che risulta pari a 1,2 tra gli studenti di 17 e 18 (17 : m=26,2%; f=31,3%; 18 : m=3,9%; f=36,8%). Nel biennio 26-27, nella popolazione studentesca maschile il consumo di tabacco registra un aumento del 5%, attribuibile in particolar modo all incremento dei fumatori diciottenni (+12%). Per quanto riguarda le studentesse fumatrici si registra un incremento del 9%, per effetto soprattutto dell aumento registrato tra le ragazze di 18 (+26%), 17 (+11%) e 15 (+15%). Fig. 5. Uso di tabacco (almeno una sigaretta al giorno negli ultimi 12 mesi). Distribuzione per genere e classi d età. Confronto 26-27. a) maschi; prevalenza % prevalenza % 4 35 3 25 2 15 1 5 15-24 b) femmine. 4 35 3 25 2 15 1 5 25-34 26 27 15-24 25-34 26 27 35-44 35-44 45-54 45-54 55-64 55-64 Elaborazione sui dati IPSAD-Italia 27 Tra gli studenti che hanno riferito il consumo di tabacco nel corso dell ultimo anno, il 2% dei maschi ed il 12% delle femmine ha fumato più di 1 sigarette al giorno, mentre il 36% dei maschi ed il 44% delle femmine ne ha fumate al massimo 1. Fig. 6. Distribuzione della frequenza di utilizzo fra i consumatori di tabacco (almeno una volta negli ultimi 12 mesi). a) maschi; > 1 sigarette al giorno 2% 1-1 sigarette al giorno 36% < 1 sigarette al giorno 44% 16

b) femmine. > 1 sigarette al giorno 12% 1-1 sigarette al giorno 44% < 1 sigarette al giorno 44% Elaborazione sui dati IPSAD-Italia 27 Gli studenti consumatori di tabacco si distribuiscono in modo molto omogeneo sul territorio regionale: le prevalenze di consumo risultano comprese tra 24,6% e 28,9%, rilevate rispettivamente nella provincia di Modena e di Piacenza. Fig. 7. Uso di tabacco nella popolazione studentesca (almeno una sigaretta al giorno negli ultimi 12 mesi). Distribuzione per provincia. Anno 27 Nel corso dell anno 27, il consumo di bevande alcoliche ha coinvolto l 84,9% della popolazione studentesca emiliana-romagna (Italia: 83,8%), senza rilevanti differenze di genere (maschi:86,3%; femmine:83,5%). Anche in questo caso, le prevalenze di uso aumentano progressivamente al crescere dell età dei consumatori: tra i maschi dal 75% dei 15enni si passa al 93,8% dei 19enni, mentre tra le femmine le rispettive prevalenze passano dal 73,5% al 9%. In entrambi i generi, il passaggio dai 15 ai 16 è segnato da un rilevante incremento dei consumatori, raggiungendo tra i 16enni una quota pari all 82,5% tra i maschi e all 81,8% tra le femmine. Il rapporto tra le prevalenze d uso maschili e femminili non evidenzia importanti differenziazioni di genere, mantenendosi pari a 1 in tutte le classi di età. Rispetto l anno 26, il consumo di bevande alcoliche negli studenti di entrambi i generi registra una leggera flessione (m=-1,2%; f=-3%), attribuibile in particolare al decremento registrato rispettivamente tra i maschi di 16 (-4%) e tra le studentesse 15enni (-3,5%) e 17enni ( 5,5%). Fig. 9. Uso di alcol (una o più volte negli ultimi 12 mesi). Distribuzione per genere e classi d età. Confronto 26-27. a) maschi; < 26,5 26,5-28, > 28, Elaborazione sui dati IPSAD-Italia 27 Consumi di alcol Il 91,5% degli studenti della regione Emilia Romagna ha assunto bevande alcoliche una o più volte nella vita, di questi il 7,1% ha continuato a farlo anche nell ultimo mese ed il 6,1% consuma alcolici quasi tutti i giorni, in linea con le prevalenze nazionali (9,9%,; 68,1%; 6,6%). Fig. 8. Uso di alcol (una o più volte nella vita, negli ultimi 12 mesi, negli ultimi trenta giorni, consumo giornaliero). Confronto Italia Emilia Romagna. prevalenza % 1 8 6 4 2 consumo nella vita consumo negli ultimi dodici mesi consumo negli ultimi trenta giorni consumo frequente prevalenza % b) femmine. prevalenza % 1 8 6 4 2 1 8 6 4 2 15 26 27 15 16 16 26 27 17 17 18 18 19 19 Elaborazione sui dati IPSAD-Italia 27 ITALIA EMILIA-ROMAGNA Elaborazione sui dati IPSAD-Italia 27 17

Tra i consumatori di alcolici, le differenze di genere più rilevanti si osservano nei pattern d uso pesante e leggero : aver bevuto alcolici 4 o più volte in 12 mesi ha caratterizzato il 21% dei maschi ed il 9% delle femmine, mentre il consumo limitato di 1-5 volte ha riguardato il 29% dei maschi ed il 36% delle femmine. Fig. 1. Distribuzione della frequenza di utilizzo fra i consumatori di alcol (almeno una volta negli ultimi 12 mesi). a) maschi; 1-5 volte 29% 4 o più volte 21% b) femmine. 1-5 volte 36% 4 o più volte 9% 6-39 volte 5% 6-39 volte 55% Elaborazione sui dati IPSAD-Italia 27 In tutte le province emiliane-romagnole, l 85% circa degli studenti ha consumato bevande alcoliche nel corso dell ultimo anno, distribuendosi in modo omogeneo su tutto il territorio regionale. Fig. 11. Uso di alcol nella popolazione studentesca (una o più volte negli ultimi 12 mesi). Distribuzione per provincia. Anno 27 riferite al comportamento di binge drinking registrano importanti incrementi nei passaggi di età dai 15 ai 16 e dai 16 ai 17 : tra i maschi si passa dal 29,3% al 38,6% ed al 48,9% dei 17enni, mentre nel collettivo femminile dal 28,3% al 31,6% ed al 35,4%. Il confronto con le medie nazionali si rileva tra i maschi, di tutte le classi età, una minor propensione a praticare il binge drinking (Italia: m=47%; f=32%), mentre, le prevalenze femminili risultano del tutto in linea con quanto emerso a livello nazionale. Fig. 12. Binge drinking (una o più volte negli ultimi 3 giorni). Distribuzione per genere e classi d età. Confronto Italia Emilia Romagna. b) maschi. prevalenza % prevalenza % 6 5 4 3 2 1 b) femmine. 6 5 4 3 2 1 15 ITALIA 15 16 16 17 18 EMILIA-ROMAGNA 17 18 19 19 ITALIA EMILIA-ROMAGNA < 84,6 84,6-85, > 85, Elaborazione sui dati IPSAD-Italia 27 Elaborazione sui dati IPSAD-Italia 27 Tra gli studenti che hanno bevuto 5 o più alcolici di fila, il 6% dei maschi ed il 68% delle femmine lo ha fatto al massimo due volte nel corso dell ultimo mese, mentre tale comportamento è stato adottato 6 o più volte dal 17% dei maschi e dal 9% delle femmine. Fig. 13. Distribuzione della frequenza di binge drinking fra coloro che l hanno praticato (almeno una volta negli ultimi 3 giorni). a) maschi; Nei 3 giorni antecedenti la somministrazione del questionario, il comportamento di binge drinking, assumere cioè 5 o più bevande alcoliche in un unica occasione, è stato adottato dal 43,8% dei maschi e dal 33,1% delle femmine, in particolare dai soggetti di 18 (m=53,6%; f=37%). In entrambi i generi, le prevalenze 6 o più volte 17% 3-5 volte volte 23% 1-2 volte 6% 18

b) femmine 6 o più volte 9% 3-5 volte volte 23% 1-2 volte 68% Elaborazione sui dati IPSAD-Italia 27 Consumi di cannabis Il consumo di cannabis è stato sperimentato dal 29,7% degli studenti, quota che raggiunge il 22,9% se si considera il consumo nell anno ed il 14,9% quando si fa riferimento agli ultimi 3 giorni (in Italia rispettivamente: 29,3%, 23% e 14,6%). Il 3,2% della popolazione studentesca regionale riferisce di aver quotidianamente consumato cannabinoidi (media nazionale=2,7%). Fig. 14. Uso di cannabis nella popolazione studentesca (una o più volte nella vita, negli ultimi 12 mesi, negli ultimi trenta giorni, consumo giornaliero). Confronto Italia Emilia Romagna. prevalenza % 35 3 25 2 15 1 5 consumo nella vita ITALIA consumo negli ultimi dodici mesi consumo negli ultimi trenta giorni consumo frequente EMILIA-ROMAGNA Elaborazione sui dati IPSAD-Italia 27 Il consumo annuale di cannabis riguarda in particolar modo gli studenti di sesso maschile (24,9% contro il 2,9% delle femmine) e risulta direttamente correlato all età: tra i maschi le prevalenze di consumo passano dall 8,3% dei 15enni al 4,3% dei 19enni, mentre tra le studentesse dal 7% al 3,7%. Sia nel collettivo maschile che in quello femminile, le prevalenze dei consumatori aumentano progressivamente, soprattutto nel passaggio dai 15 ai 16 (16 : m=17,6%; f=16,1%) e dai 16 ai 17 (17 : m=29%; f=24,3%). Dall analisi del biennio 26-27, si evidenzia una leggera riduzione dei consumatori di cannabinoidi (-7% in entrambi i generi), attribuibile, in particolar modo, al decremento registrato tra i soggetti di 15 (Anno 26: m=1,6%,-22%; f=1,2%,-31%) e di 16 (Anno 26: m=2,8%,-16%; f=19,7%:-18%). Fig. 15. Uso di cannabis nella popolazione studentesca (una o più volte negli ultimi 12 mesi). Distribuzione per genere e classi d età. a) maschi; prevalenza % prevalenza % 45 4 35 3 25 2 15 1 5 b) femmine. 45 4 35 3 25 2 15 1 5 15 16 26 27 15 16 26 27 17 17 18 18 19 19 Elaborazione sui dati IPSAD-Italia 27 Per quanto riguarda la frequenza di assunzione della cannabis, tra le studentesse prevale il consumo occasionale (da 1 a 5 volte in 12 mesi) (f=55%; m=44%), mentre per il 35% del collettivo maschile (f=23%) si è trattato di un consumo più assiduo (2 o più volte). Fig. 16. Distribuzione della frequenza di utilizzo fra i consumatori di cannabis nella popolazione studentesca (almeno una volta negli ultimi 12 mesi). a) maschi; 2 o più volte 35% 6-19volte 21% 1-5 volte 44% 19