dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell Emilia B. Ubertini



Documenti analoghi
Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'emilia Romagna B. Ubertini

Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell Emilia Romagna B. Ubertini

Collazione dei dati anni RAFFRONTO

SPECIE ANIMALI NOCIVE : EVOLUZIONE DI UN CONCETTO TRA ZOOLOGIA E GIURISPRUDENZA

FAX. Data / /20. Timbro e firma leggibile del veterinario dichiarante. Modulo per la segnalazione di sospetto avvelenamento

Applicazione delle norme nazionali e regionali per la lotta agli avvelenamenti degli animali in Emilia-Romagna

Indagini tossicologiche

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

IL PACCHETTO CHIMICO A SUPPORTO DELLA DIAGNOSI

Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell Emilia Romagna. Carta dei Servizi

Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Veleni e sostanze tossiche utilizzate sul territorio

Comune di Livorno Ufficio Tutela e Salvaguardia Animali

ISPEZIONE E CONTROLLO SELVAGGINA CACCIATA E ALLEVATA. Cenni di legislazione venatoria relativa agli aspetti sanitari

Oggetto: esche avvelenate illegali presso le aree golenali di Tabellano

Applicazione delle norme nazionali e regionali per la lotta agli avvelenamenti degli animali in Emilia- Romagna

Commissione Regionale per la lotta agli avvelenamenti degli animali ai sensi della D.G. 520/07

Rapporto sui risultati relativi alla ricerca di fitofarmaci nelle acque Anno 2007

LA MAPPATURA DELLE ZONE DEL TERRITORIO REGIONALE INTERESSATE DALLA PRESENZA DI AMIANTO

Art. 1 Sostituzione dell articolo 2 della legge regionale n. 5 del 2005

Task Force. Tutela degli animali d affezione, lotta al randagismo e ai canili lager

Le scuole che hanno risposto al questionario Aldopaolo Palareti

Gli avvelenamenti nella Regione Autonoma della Valle d Aosta

RISULTATI DELL'INDAGINE SUI CASI DI AVVELENAMENTO DEGLI ANIMALI TRAMITE ESCHE E BOCCONI AVVELENATI

PIANO FAUNISTICO VENATORIO PROVINCIALE

Benchmarking della società dell informazione in Emilia-Romagna

Relazione annuale sullo stato del fenomeno degli avvelenamenti animali nel territorio della Provincia di Firenze. - Anno

VERBALE DI DETERMINA

1. - Cenni storici sulle normative venatorie

PNAA biennio Esami condotti nella Regione Lazio sui mangimi per animali destinati alla produzione di derrate alimentari Bovini da latte

Aldrovandi. Oggetto: I recenti provvedimenti che interessano i soggetti colpiti dal

VERBALE DI DETERMINA

SERVIZIO DI ASSISTENZA TOSSICOLOGICA VETERINARIA: ANALISI RETROSPETTIVA DELLE CHIAMATE REGISTRATE NEL PERIODO

VERBALE DI DETERMINA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 17 aprile 2015, n. 803

APPROCCIO ANALITICO ALL ANALISI TOSSICOLOGICA IN AMBITO VETERINARIO

DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO SVILUPPO RURALE

«Norme in materia di divieto di detenzione ed utilizzazione di esche avvelenate».

Assenze dei dipendenti comunali (art. 21 Legge n. 69/2009) del mese di Gennaio 2011

Corpo Forestale dello Stato Comando Regionale Emilia Romagna Comando Provinciale Forlì-Cesena

La normativa per la lavorazione delle carni di selvaggina della Regione Toscana

Il ruolo del laboratorio di. diagnostica: dalla necroscopia agli. accertamenti specialistici. Simona Zoppi

La rilevazione dei crediti acquisiti al 10 agosto 2006 dagli studenti universitari degli atenei lombardi

VERBALE DI DETERMINA

Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella in provincia di Ravenna I dati del sistema di sorveglianza PASSI Anni

AGENZIA TERRITORIALE DELL EMILIA-ROMAGNA

VERBALE DI DETERMINA

Diagnosi precoce delle neoplasie della cervice uterina in provincia di Ravenna

IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI PESARO E URBINO

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 1 del 17/07/2014

IL FARMACO VETERINARIO: LEGISLAZIONE, GESTIONE E RIFLESSI IN SANITA PUBBLICA

PREMESSA IL PRESENTE OPUSCOLO

proposta di legge n. 376

APPROVAZIONE LINEE GUIDA REGIONALI PER LA LOTTA AGLI AVVELENAMENTI DEGLI ANIMALI.

Circolare Informativa n 30/2013. Collocamento obbligatorio e Riforma del lavoro

IL CANE: DISTURBI COMPORTAMENTALI E PET THERAPY

sulla tutela degli animali d affezione e lotta al randagismo

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA

Elementi di etologia delle specie e di ecologia del territorio per il riconoscimento e trattamento delle specie

L.R. 2/1985, artt. 1 e 2 B.U.R. 1/12/2010, n. 48. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 novembre 2010, n. 0251/Pres.

PROGETTO LIFE UNDER GRIFFON WINGS LIFE14/NAT/IT/ IMPATTO PER GLI ANIMALI DOMESTICI E SELVATICI IN SARDEGNA

Il rischio stress lavoro-correlato nel settore metalmeccanico: l opinione dei rappresentanti sindacali

dalla partecipazione a gare cinofile;

aggiorna le disposizioni per gli accertamenti documentali sugli impianti di utenza NUOVI (di nuova installazione);

VERBALE DI DETERMINA

SCHEDA TECINCA. BROMOTOP (esca fresca) 1.2 Composizione su 100 g di prodotto/informazione sugli ingredienti:

Sorveglianza della West Nile Disease in Emilia-Romagna Bollettino n. 2 del 22/07/2015

Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

Report sulle statistiche di accesso al sito 01 gennaio - 31 luglio 2015

Ministero della Salute

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

BOZZA REGOLAMENTO DI CACCIA AL CINGHIALE ATC CS3

All. 4 A) TITOLI ABILITANTI DI ACCESSO ALLA GRADUATORIA

CENTRI RECUPERO ANIMALI SELVATICI (C.R.A.S.) IN PIEMONTE : SITUAZIONE ATTUALE E PROSPETTIVE

ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLE REGIONI LAZIO E TOSCANA ROMA

PROVINCIA DI FIRENZE CORPO POLIZIA PROVINCIALE

Randagismo: un problema regionale

Il Sottoscritto. nato a il. residente a in via. Tel. Cell. Mail. Cod. Fiscale. Titolare della licenza di caccia n del. Rilasciata dalla questura di il

sulla tutela degli animali d affezione e lotta al randagismo

S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A

Tessera e Programma assicurativo attività venatoria Sintesi delle condizioni a scopo illustrativo

AUDIT AI SENSI DELL ARTICOLO 4, PARAGRAFO 6 DEL REGOLAMENTO CE 882/2004 PROCEDURA

Incontro con l INPS Brescia, 17/03/2014. INPS Sede di Brescia - Consalvi R. 1

PROGETTO SCIENZE CLASSI PRIME SECONDARIA I GRADO A.S. 2013/2014

ALLEGATO 2 A) TITOLI ABILITANTI DI ACCESSO ALLA GRADUATORIA

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

Discriminazioni di genere in Emilia Romagna. Dati e riflessioni di un fenomeno in evoluzione

DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA' N DEL ANAGRAFE CANINA REGIONALE: MODALITA' D'ACCESSO E AGGIORNAMENTO.-

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Direzione Studenti - Area Post Lauream Responsabile Dott.ssa Maria Letizia De Battisti

CONSIDERATO che il richiamato Accordo Stato-Regioni del 5 novembre 2009 regola ie attività formative realizzate all estero e quelle transfrontaliere;

D.D.L. concernete "Disciplina del regime in deroga in attuazione della Direttiva 79/409/CEE" relativa alla conservazione degli uccelli selvatici.

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Incidenti stradali tra veicoli e fauna selvatica: il quadro normativo di riferimento per la Regione Umbria

Nuovi percorsi abilitanti: TFA lo stato dell arte

Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell Emilia Romagna. Carta dei Servizi

Servizio INFORMATIVA 730

RAPPORTO DEL GOVERNO ITALIANO SULL'APPLICAZIONE DELLA CONVENZIONE N. 81/1947 (ISPEZIONE DEL LAVORO).

AGENZIA TERRITORIALE DELL EMILIA-ROMAGNA

VERBALE DI DETERMINA

Transcript:

Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'emilia Romagna B. Ubertini Indagini tossicologiche 2011-2012 Regione Emilia Romagna Dott. Alberto Biancardi, Dott.ssa Elena Faggionato, Dott. Roberto Piro Sintesi dell attività 2011-2012 del Laboratorio di Tossicologia del Reparto Chimica degli alimenti di origine vegetale e dei mangimi aggregato al Reparto Chimica applicata alle tecnologie alimentari dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell Emilia Romagna B. Ubertini Via A. Bianchi, 9 25124 Brescia (Italy) Tel 0302290344 Telefax 0302290562 www.izsler.it email: alimenti@izsler.it

Nel presente lavoro viene esposta l analisi relativa all attività svolta nel corso del biennio 2011-2012 dal laboratorio Tossicologia dell IZSLER. L attività 2011-2012 evidenzia un consolidamento dell attività sul territorio della Regione Emilia Romagna. Nel corso del 2012 l attività ha risentito indirettamente degli effetti degli eventi sismici del mese di maggio 2012. Il numero totale di campioni inviati al laboratorio nel corso del biennio da veterinari liberi professionisti, dalle autorità di sanità pubblica e da privati cittadini è stato 393 invii pari a 450 campioni (2011) e 415 invii pari a 502 campioni (2012). I campioni inviati sono comprensivi sia di esche/bocconi rinvenuti in diverse aree, sia di visceri/contenuti gastrici di animali deceduti. Sul totale dei campioni analizzati per il 2011 è risultato positivo il 42.0%, mentre per il 2012 è risultato positivo il 58.6%. Nell ambito dei tossici ricercati nella seconda metà dell anno 2012 è stata ampliata alla ricerca del Cloralosio. Come previsto l allargamento dello spettro delle molecole del gruppo anticoagulanti ha portato ad un incremento delle positività. I pesticidi inibitori delle colinesterasi (fosforati e carbamati) sono risultati i prodotti maggiormente riscontrati nei campioni analizzati, rappresentando il 47.7% dei totali positivi per l anno 2011 ed il 40.1 % dei totali positivi per l anno 2012. I pesticidi organoclorurati rappresentano il 21.6 % dei totali positivi per l anno 2011 ed il 14.2 % dei totali positivi per l anno 2012. In questa categoria resta predominante l utilizzo dell endosulfan in specifiche province. Gli anticoagulanti rodenticidi rappresentano il 20.1 % dei totali positivi per l anno 2011 ed il 35.5 % dei totali positivi per l anno 2012. Questo notevole incremento è in relazione alle migliorate capacità di indagine La metaldeide rappresenta il 5,0 % dei totali positivi per l anno 2011 ed il 4.6 % dei totali positivi per l anno 2012. Il fosfuro di zinco rappresenta il 0.5 % dei totali positivi per l anno 2011 ed il 2.7 % dei totali positivi per l anno 2012. La stricnina rappresenta il 4 % dei totali positivi per l anno 2011 ed il 2.8 % dei totali positivi per l anno 2012. La categoria altro (triazine, piretroidi, cloralosio) rappresentano 1.5% per l anno 2011 e lo 0.4 % del totale positivi per l anno 2012. Dai dati emergono sostanzialmente due principali realtà quella urbana dove è aumentato l uso di esche avvelenate indirizzate ad animali domestici quali cani e gatti di proprietà, di gatti randagi, piccioni, etc. I prodotti utilizzati sono generalmente quelli reperibili commercialmente per la derattizzazione, e ogni caso/situazione è generalmente indipendente dagli altri. L altra realtà è quella rurale legata a zone su cui si intende esercitare un controllo dei predatori etc (zone agricole, riserve di caccia, aree raccolta tartufi ) qui vengono utilizzati prodotti dell agricoltura, e si assiste ad una maggiore metodologicità e serialità degli episodi. In queste aree oltre ai danni diretti sono da evidenziare i danni collaterali apportati alla fauna selvatica da queste pratiche (rapaci, volpi, lupi, ecc.., intossicazione secondaria). Questi danni alla fauna sono da ritenere molto sottostimati a causa delle difficoltà di rintracciate le carcasse degli animali avvelenati.

Normativa esche avvelenate L uso dei bocconi avvelenati è stato regolamentato e considerato legale fino agli anni 70 (art. 26 del Testo Unico delle Leggi sulla Caccia n. 799 2 agosto 1967), ma con l entrata in vigore della Legge 27 dicembre 1977 n. 968, art. 20 lett. S, veniva posto fine all uso di sostanze tossiche e veleni. Il divieto è stato successivamente riconfermato con l art. 21 lett. u) della Legge dell 11 febbraio 1992 n. 157 (protezione della fauna omeoterma e prelievo venatorio), nella quale sono state inserite tra le specie protette, la faina, la puzzola, la donnola nonché tutti i rapaci diurni e notturni. Più recentemente il Ministero della Salute ha emanato una serie di specifiche ordinanze dal titolo Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati 1. Ordinanza 18 dicembre 2008 - GU n. 13 del 17/01/2009 2. Ordinanza 19 marzo 2009 - GU n 79 del 4/04/2009 - Modifica 3. Ordinanza 14 gennaio 2010 - GU n 33 del 10/02/2010 - Proroga 4. Ordinanza 10 febbraio 2012 GU n 58 del 9 marzo 2012 - Proroga

ESCHE Provincia 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 BO 61 70 55 40 36 37 43 40 25 45 76 55 47 FC 14 17 12 7 9 6 8 7 7 76 103 26 27 FE 9 10 8 5 3 2 1 6 6 32 28 29 17 MO 15 8 22 18 18 15 16 10 8 15 23 19 9 PC 14 14 13 7 2 5 13 4 3 7 16 22 11 PR 27 25 42 42 36 35 27 28 19 15 39 56 24 RA 6 6 6 8 5 14 13 16 10 28 29 63 48 RE 7 9 20 10 7 17 11 18 10 15 16 19 13 RN 3 2 1 2 4 4 0 0 2 5 6 14 10 Totale 156 161 179 139 120 135 132 129 90 238 336 303 206 350 300 250 200 150 100 50 0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Nel biennio considerato si può notare il consolidamento dell attività in ambito tossicologico come conseguenza dell applicazione delle ordinanze ministeriali.

Conferimenti ricevuti nel biennio 2011-2012 dal territorio della Regione Emilia- Romagna suddivisi per tipologia di materiale e per gruppi di specie animale; all interno di ogni singola tabella sono riportati i casi di identificazione del tossico e le corrispondenti percentuali di positività suddivisi sia per provincia che per tipologia di materiale Tipologia Materiale Conferimenti. Identif. tossico % positività 55 26 29 19 22 56 63 19 14 303 100 33.0 Carcasse / 90 60 4 12 11 4 65 7 16 269 140 52.0 Totale 119 69 26 24 28 56 82 22 24 450 Identif. tossico 58 38 14 14 16 22 53 9 16 240 % positività 40.0 44.2 42.4 45.2 48.5 36.7 41.4 34.6 53.3 42.0 Conferimenti. Identif. tossico % positività 47 27 17 9 11 24 48 13 10 206 128 62.1 Carcasse / 57 13 26 30 31 79 28 22 10 296 166 56.1 Totale 104 40 43 39 42 103 76 35 20 502 Identif. tossico 42 29 26 17 36 62 56 16 10 294 % positività 40.4 72.5 60.5 43.6 85.7 60.2 73.7 45.7 50.0 58.6

Positività per singole categorie di tossici ORGANO-FOSFORATI Azinfos metile - 1 - - - - 1-1 3 1 2 Clorpirifos etile - - - - 4 1 - - - 5 3 2 Clorpirifos metil - - - - - - - 1-1 - 1 Coumafos - - - 2 - - - - - 2 2 - Diazinone - - - - - - - - 1 1 1 - Dimetoato - - - - - - - 1-1 - 1 Forate - - - - 6 - - - - 6 5 1 Isofenfos 5 1 1 2-1 - - - 12 3 7 Metamidofos 10 2 - - 2 - - - - 14 10 4 Paration etile - - 2 - - - - - 1 3-3 Pirimifos metil 1 1 2 1 1 Azinfos metile 2 - - - - - - - - 2 1 1 Clortriofos - - - - - 1 - - - 1 1 - Coumafos - - - - - 3 - - - 3 1 2 Diazinone 1 - - - - - - - - 1-1 Diclorvos 1 - - - - - - - - 1 1 - Forate - - - - 1 1 - - - 2 1 1 Isofenfos 2-1 - - - - - - 3 1 2 Malation - - - - - - 1 - - 1-1 Metamidofos 1 - - - 4 13 - - - 18 7 11 Ometoato - - - - - - 5 - - 5 5 - Paration etile - - - - - 1 - - - 1 1 -

ORGANO CLORURATI Endosulfan 3 12 2 1 - - 19 1 5 43 25 18 Endosulfan 3 7 4 - - 14 1 3 32 19 13 -HCH (Lindano) - - - - - 3 - - - 3 1 2 DDT e isomeri - - - - - 3 2 - - 5 2 3 PIRETROIDI Permetrina - - - - - - 1 - - 1-1 ERBICIDI Terbutilazina - - - - - 1 - - - 1-1 CARBAMMATI Carbofuran 7 1 1 3 1 2 1 - - 16 10 6 Metomil 4-3 3 2 8 6 2-28 18 10 Propoxur 1 - - - - - - - - 1-1 Carbofuran 8 1 6 3 4-1 2-32 14 11 Metomil 3 - - 1-5 2 1-3 6 6 Methiocarb 3 - - - 3 - - - 1 5 5 2 Oxamil - - 2 - - 4 - - - 32 3 3 Propoxur - - - - - 4 - - - 3 2 2

CUMARINICI Brodifacoum 3-1 - - 1-1 - 10 8 2 Bromadiolone 4 - - - - 1-1 - 6 2 4 Clorfacinone 5 1 - - - - - 1-7 6 1 Coumatetralyl 5 2 - - - 1 1 - - 9 6 3 Difenacoum 3 2 1 - - - 2 - - 8-8 Brodifacoum 6-5 2 7 5 3 2-30 18 12 Bromadiolone 3-3 - 3 6 2 1-18 13 5 Clorfacinone - - 2 - - 2 1 - - 5 2 3 Coumatetralyl - 1 2-6 2 2 2-15 11 4 Difenacoum 3 4 1 2 2 3 3 1 1 20 13 7 Difetialone - - 1 - - - 1 - - 2 1 1 Flocoumafen 1 2 - - 1 - - - - 4 2 2 Warfarin - 1 1-4 - - - - 6 6 - METALDEIDE Metaldeide 1 2-1 1 2 - - 3 10 8 2 Metaldeide 1 4 - - 1 2 3 1 1 13 3 10 FOSFURO DI ZINCO Fosfuro di zinco - - - 1 - - - - - 1 1 - Org Fosfuro di zinco - - - 1-2 2 2-7 4 3 Org

STRICNINA Stricnina 5 2 - - - - 1 - - 8 7 1 Stricnina 1 2 2 1-1 - 2 2 11 8 3 CLORALOSIO Cloralosio - - - - - 1 - - - 1 1 - Elenco delle principali associazioni di sostanza tosiche riscontrate contemporaneamente sullo stesso campione - endosulfan - endosulfan Azinphos methyl - endosulfan Stricnina - endosulfan Zinco fosfuro Azinphos methyl Isofenphos Azinphos methyl Methomyl Brodifacoum Methomyl Brodifacoum Bromadiolone Brodifacoum Bromadiolone Difenacoum Brodifacoum Bromadiolone Coumatetralyl Difenacoum Brodifacoum Chlorophacinone Brodifacoum Coumatetralyl Brodifacoum Difenacoum Bromadiolone Metaldeide Bromadiolone Flocoumafen Bromadiolone Bromadiolone Difenacoum Difenacoum Carbofuran Chlorophacinone Carbofuran Diazinon Carbofuran Isofenphos Carbofuran Isofenphos Methomyl Carbofuran Methamidophos Chlorpyrifos methyl Dimethoate Chlorpyrifos ethyl Methomyl Chlorpyrifos ethyl Phorate Coumaphos -HCH (Lindano) Methomyl p-p DDT Propoxur Coumatetralyl Difenacoum Difethialone Coumatetralyl Difethialone Coumatetralyl Methamidophos Coumatetralyl Warfarin Diazinon Metaldeide Metaldeide Methomyl Methamidophos Methomyl Methamidophos Propoxur Methomyl Parathion ethyl Methomyl Propoxur

z IZSLER Brescia Progetto editoriale e grafica di Antonio Lavazza Aprile 2011