BioMiti alla ricerca della vita sulle Dolomiti di Brenta

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Transcript:

Villa Wesperg, 23 aprile 2018 Dott. Andrea Mustoni Ricerca Scientifica Educazione Ambientale BioMiti alla ricerca della vita sulle Dolomiti di Brenta Versione 1.0 pag. 1

NORME DI ATTUAZIONE del PIANO DI PARCO Approvazione Giunta provinciale Delibera n. 2115 del 5 dicembre 2014

MONITORAGGI E RICERCHE DEGLI SCORSI ANNI

AMBIENTE BIOTICO E ABIOTICO Studio di componenti ecosistemiche in relazione agli stress generati dai fenomeni di cambiamento globale in atto per inquadrarne le dinamiche evolutive in termini di diversità biologica e adattamento specie-habitat. AMBIENTE CLIMA Mappe tratte da http://www.climatrentino.it

SOLO APPARENTEMENTE IMMUTATE E IMMUTABILI

Area di studio: localizzata al di sopra del limite della vegetazione arborea nel gruppo delle Dolomiti di Brenta, area facente parte del patrimonio UNESCO, la cui tutela dovrebbe rientrare tra le priorità del Parco. Quote (m slm) < 1000 1000-2100 > 2100 Tundra d altitudine Brughiera alpina Arbusti Bosco misto 2000-2200 m slm (limite degli alberi) FASCIA MONTANA 800-1200 m slm Bosco di latifoglie FASCIA PEDEMENTANA E FONDOVALLE Arbusti Bosco di conifere Bosco misto Bosco di latifoglie

BioMiti Alla ricerca della vita sulle Dolomiti di Brenta

Obiettivi generali: analizzare l importanza dei parametri micro-climatici e ambientali nella distribuzione/abbondanza dei diversi taxa; individuare tipologie ambientali e taxa potenzialmente vulnerabili ai cambiamenti in atto; individuare dei criteri di monitoraggio da ripetere con cadenze regolari nel territorio del Parco per monitorare la biodiversità. Verificare l adeguatezza del monitoraggio a lungo termine della biodiversità animale utilizzato dal Parco a partire dal 2005 (MFM e MFO) CORRETTIVI Compromesso tra ESIGENZA CONOSCITIVA e SFORZO NECESSARIO

ATTENZIONE RIVOLTA ANCHE ALLE POTENZIALI AREE DI RIFUGIO 200 m d i quota Gradiente: 1000 m (1900-2900 m) PLOT con raggio 100 m

Differenti habitat

Monitoraggio di una sorgente (con particolare riferimento ai Chironomidi) Due campionamenti tra Giugno-Settembre In collaborazione con MUSE (Dott.ssa Valeria Lencioni e collab.)

Scelta dei monitoraggi da fare nei plot: Rilievi faunistici Transetti lineari con applicazione di pellet group count, monitoraggi acustici/bioacustici, spotlight count Foto/Video-trappolaggio e utilizzo di termocamere Trappole per catture a vivo Pitfall traps Monitoraggi speditivi mediante l uso di un drone Rilievi vegetazionali Plot/Microplot per il monitoraggio a livello di specie e di comunità Rilievi climatico-ambientali Stazioni meteo Remote Sensing Data Loggers per temperature (I-Button)

Monitoraggio macro-invertebrati mediante pitfall traps (con particolare riferimento ai Carabidi e agli Aracnidi) ~ 20 gg Luglio-Settembre Monitoraggio Lepidotteri ~ 30 gg Maggio-Settembre In collaborazione col MUSE (Dott. Mauro Gobbi e collab.)

Monitoraggio della biodiversità animale in ambiente alpino Inizio nel 2006: Parco Nazionale Gran Paradiso fa da capofila per altre 2 aree protette (Parco Naturale Orsiera Rocciavré e Parco Naturale Veglia Devero). Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi Parco Nazionale dello Stelvio Parco Nazionale della Val Grande

BioMiti DUPLICE FINALITÀ CONOSCERE FAR CONOSCERE

Citizen Science FARE SCIENZA IN MODO PARTECIPATO coinvolgimento e partecipazione attiva e consapevole di persone di età, formazione ed estrazione sociale diverse, in attività di ricerca scientifica in altre parole PARTECIPAZIONE ATTIVA DEL PUBBLICO ALLA RICERCA SCIENTIFICA. RACCOLTA DI DATI UTILI * * = affidabili se opportunamente progettata FAR COMPRENDERE COSA SI FA, COME LO SI FA E PERCHÉ

Casa del Parco Lago Rosso - Val di Tovel Laboratorio dove perfezionare il sistema ricerca scientifica - educazione ambientale già adottato dal Parco a partire dal 2017. Quali ricerche scientifiche realizzare? Quali attività e azioni di educazione ambientale proporre? Da dove è più opportuno partire? #orsofarfalla

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